Vivere ai tempi del Covid-19, i risultati di un progetto di ricerca osservazionale in Lombardia sugli over 65
Quali sono le strategie di resistenza, gli elementi positivi che impattano sulla qualità della vita e quelli che fanno paura durante l’epidemia e la quarantena? Queste sono le domande poste a 515 over65 di tutte le provincie lombarde fatte nell’ambito di un progetto di ricerca coordinato dalla Fondazione IRCCS Besta in collaborazione con AUSER Regionale Lombardia, con l’associazione Nestore ed altre associazioni di anziani e pensionati.
“Si è tanto parlato di anziani nelle prime fasi dell’epidemia – dice la dott.ssa Matilde Leonardi, Direttore U.O.C. Neurologia, Salute Pubblica e Disabilità della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e coordinatore della ricerca – e purtroppo si è raccontato il lato tragico che il Covid-19 ha provocato, causando tantissime morti proprio in questa fascia di popolazione considerata molto vulnerabile”.
C’è un altro aspetto riguardo valeva la pena di indagare, ed è come vivono i tempi del Covid-19 gli over 65, quali strategie di resistenza sono state messe in atto durante la quarantena e dall’inizio della epidemia e cosa impatta sulla qualità di vita. Da questo nasce la collaborazione per il progetto con AUSER e NESTORE associazioni storiche, ben radicate sul territorio, che hanno fornito servizi di supporto e volontari che hanno contribuito alla distribuzione dei questionari del progetto “Vivere ai tempi del Coronavirus” insieme ai ricercatori dell’Istituto Besta. In totale hanno collaborato molti volontari della telefonia sociale Auser, 14 psicologi, e diversi volontari della associazione Nestore.
Leggi: In Salute, 09/05/2020