SUNIA LOMBARDIA: “Necessario da Governo e Regione risposta al forte disagio abitativo”
Palazzo Chigi ha pubblicato una seconda tranche di risposte alle Faq degli enti locali con i chiarimenti al bando nazionale finanziato con 500 milioni
Palazzo Chigi amplia la gamma delle possibilità di finanziamento del piano nazionale periferie. Chiarisce ad esempio che la partecipazione economica dei privati per la quota di almeno il 25% del valore del progetto – quota importante ai fini dell’assegnazione del punteggio e della graduatoria finale – può essere anche in modalità diversa da quella monetaria. Il privato potrà contribuire anche in modo diverso, per esempio conferendo «un immobile e/o altro asset al progetto», ma anche «risorse umane ad esso dedicate» e «formazione». La precisazione è contenuta nelle ultime risposte che Palazzo Chigi ha dato alle Faq inviate dagli enti locali. Maglie larghe anche per la tipologia dei progetti ammessi a finanziamento. Si chiarisce infatti che potranno essere finanziabili anche «strutture edilizie esistenti (da manutenere, riusare e rifunzionalizzare anche con sostituzione edilizia) destinate in misura totale o prevalente a edilizia residenziale di iniziativa pubblica». Si potranno candidare al finanziamento anche gli «interventi di contrasto al rischio idrogeologico quali, ad esempio, erosione costiera o interventi per la sicurezza idraulica».