Da una preoccupazione della Comunità di Sant’Egidio sul futuro delle nostre società – emersa in questi giorni durante la crisi causata dal coronavirus – nasce questo appello, tradotto in diverse lingue e diffuso a livello internazionale. È rivolto a tutti, cittadini e istituzioni, per un deciso cambiamento di mentalità che porti a nuove iniziative, sociali e sanitarie, nei confronti delle popolazioni anziane.
L’emergenza Covid-19 ha portato alla luce non solo una crisi profonda del sistema sanitario ma anche una drammatica riflessione sulla gestione dei pazienti nella pandemia, orientata verso una “sanità selettiva”, che considera residuale la vita degli anziani, giustificando una forma di “scelta” in favore dei più giovani e dei più sani.
L’appello Senza anziani non c’è futuro, tradotto in diverse lingue e diffuso a livello internazionale, nasce dalla concreta preoccupazione della Comunità di Sant’Egidio rispetto al futuro di una società in cui non può essere avallato uno “stato di necessità” umanamente e giuridicamente inaccettabile, non solo in una visione religiosa della vita, ma anche nella logica dei diritti dell’uomo e nella deontologia medica.
Leggi: Confronti, 06/07/2020