Progettazione urbana, Legambiente: servono politiche per l’adattamento climatico

Nel dossier le possibili soluzioni: delocalizzazione degli edifici in aree a rischio e ‘piani clima’ delle città
Per limitare i danni causati dai cambiamenti climatici alle città occorre puntare su politiche di adattamento al clima che portino alla delocalizzazione degli edifici in aree a rischio, alla permeabilità dei suoli e al recupero dell’esistente.
A sostenerlo Legambiente che nel dossier “Sos acqua: nubifragi, siccità, ondate di calore. Le città alla sfida del clima”, realizzato in collaborazione con Unipol Gruppo, raccoglie e mappa le informazioni sui danni provocati in Italia dai fenomeni climatici e offre possibili soluzioni da adottare.
Cambiamenti climatici: i danni in Italia
Il dossier mette in evidenza alcuni dati allarmanti: dal 2010 ad oggi sono 198 i comuni italiani in cui si sono registrati impatti rilevanti con 340 fenomeni meteorologici estremi, 64 giorni di blackout elettrici dovuti al maltempo e 64 giorni di stop a metropolitane e treni urbani nelle principali città italiane. Sono poi 109 i casi di danni a infrastrutture causati da piogge intense.
Sul fronte siccità, Legambiente ricorda che lo scorso anno nei quattro principali bacini idrografici italiani (Po, Adige Arno e Tevere) le portate medie annue hanno registrato una riduzione complessiva del 39,6% rispetto alla media de trentennio 1981-2010. Sul fronte temperature, tra il 2005 e il 2016, in 23 città italiane, le ondate di calore hanno causato 23880 morti.

Leggi: Edilportale, 27/06/2018