Buona Pasqua 2025 da Abitare e Anziani! La pubblicazione delle news settimanali  riprenderà il 30 aprile 2024


NEWS:

15 aprile 2025
Bocciato emendamento sulle rette Rsa: “Ora confronto sulla non autosufficienza”

La Commissione Bilancio del Senato non approva il testo che modificava i Lea. Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil: “Riprendere il negoziato per arrivare alla piena attuazione della riforma”
Le Commissioni del Senato non hanno approvato l’emendamento che modificava i Lea (Livelli essenziali di assistenza) sulla materia delle rette Rsa. Adesso è il momento di riprendere il confronto sulla riforma della non autosufficienza. Lo affermano, in una nota congiunta, i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil.
Bocciatura importante
“È importante la mancata approvazione nelle Commissioni del Senato dell’emendamento che modificava i Lea sulle prestazioni residenziali socioassistenziali per gli anziani non autosufficienti – spiegano le sigle –, in particolare in merito alla copertura da parte del Fondo sanitario nazionale degli oneri delle attività di rilievo sanitario connesse con quelle socioassistenziali”.
Così Tania Scacchetti, Emilio Didonè e Carmelo Barbagallo, segretari generali di Spi, Fnp e Uilp, la decisione contraria alla modifica della norma sulle rette Rsa da parte della Commissione Bilancio del Senato.

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14 aprile 2025
Anziani: Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, dopo bocciatura emendamento rette RSA riprendere confronto su riforma non autosufficienza

“È importante la mancata approvazione nelle Commissioni del Senato dell’emendamento che modificava i LEA sulle prestazioni residenziali socioassistenziali per gli anziani non autosufficienti, in particolare in merito alla copertura da parte del Fondo sanitario nazionale degli oneri delle attività di rilievo sanitario connesse con quelle socioassistenziali”: commentano così Tania Scacchetti, Emilio Didonè e Carmelo Barbagallo, segretari generali rispettivamente di Spi, Fnp e Uilp, la decisione contraria alla modifica della norma sulle rette Rsa da parte della Commissione Bilancio del Senato.
“Questa decisione è frutto anche del lavoro di ascolto e confronto dei sindacati da parte del legislatore su un emendamento che avrebbe comportato ulteriori criticità, ad iniziare dal tema della modifica dei LEA, con il rischio di non assicurare servizi uniformi su tutto il territorio nazionale. È vero – continuano i segretari generali di Spi, Fnp e Uilp – che si sarebbero innalzati al 70% (dall’attuale 50%) i costi a carico del Servizio sanitario nazionale per le cure di pazienti che rientrano in casistiche di alta complessità, ma la restante parte sarebbe rimasta a carico delle famiglie che già si fanno carico di ingenti spese (non da tutte sostenibili) per le rette e per le cure dei propri cari non autosufficienti, a volte fino a 3000 euro al mese, a causa di un’offerta assistenziale diseguale e iniqua nel territorio nazionale e, in molti casi, le prestazioni sociosanitarie sono difficilmente separabili da quelle mediche.

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14 aprile 2025
Più case popolari, 1 miliardo per l’affitto e un ministero dedicato: il piano PD per il diritto alla casa

Pierfrancesco Majorino e Massimiliano Valeriani presentano le proposte per il diritto alla casa del Partito Democratico.
In Italia, sul tema del diritto all’abitare, c’è bisogno di una svolta evidente. Di più: c’è bisogno di una chiarissima rottura delle abitudini consolidate. Perché per troppo tempo le classi dirigenti del Paese hanno compiuto una scommessa profondamente sbagliata e dannosa. Quella secondo la quale il mercato, attraverso il gioco tra “domanda” e “offerta”, fosse in grado, nei fatti, di rispondere alle diverse necessità. Il risultato è drammaticamente sotto gli occhi di tutti: in tante e tanti non ce la fanno mentre cresce la “finanziarizzazione” della questione immobiliare.
La casa non è più un diritto garantito e salvaguardato ed anzi l’accesso a luoghi di vita dignitosa diventa sempre di più il cuore di diseguaglianze e ferite inaccettabili. In questa cornice da mesi, innanzitutto grazie all’impulso di Elly Schlein, il Partito Democratico sta avanzando proposte di legge e iniziative territoriali, spesso sostenendo il protagonismo degli amministratori locali.

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14 aprile 2025
Liste d’attesa. In GU il decreto con le nuove linee guida per la piattaforma nazionale. Un passo avanti verso il governo centralizzato

Il documento fissa i criteri di realizzazione e di funzionamento della Piattaforma nazionale. in modo da consentire in modo omogeneo sul territorio nazionale la consultazione delle prime disponibilità per le prestazioni sanitarie, la visualizzazione dei tempi di attesa aggiornati e il monitoraggio dello stato delle proprie prenotazioni. Dall’entrata in vigore del provvedimento le Regioni avranno 60 giorni per presentare ad Agenas il progetto operativo. LE LINEE GUIDA
Con il decreto del 17 febbraio 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 del 11 aprile 2025, il Ministero della Salute ha definito le linee guida per la realizzazione, il funzionamento e l’interoperabilità della Piattaforma nazionale delle liste di attesa (Pnl). Il provvedimento si inserisce nel contesto normativo delineato dal decreto liste d’attesa, nell’ambito della Missione 6 – Salute del Pnrr, e in particolare del sub-investimento 1.2.2.5 “Portale della trasparenza”.
Ogni regione è chiamata a collaborare fornendo dati aggiornati in tempo reale su agende, prestazioni e prenotazioni. Per ultimare il lavoro il Ministero della Salute si è impegnato con un ulteriore decreto a stanziare 30 mln per l’interoperabilità dei sistemi. Dall’entrata in vigore del provvedimento le Regioni avranno 60 giorni per presentare ad Agenas il progetto operativo.

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12 aprile 2025
Così io e mamma Concetta abbiamo detto ai caregiver: «Non siete soli»

Sui social Danilo Masotti si presenta come “il figlio della Concetta”. Fino alla scomparsa della madre, a novembre 2024, ha raccontato con video delicati la loro esperienza. Un’attività che definisce «terapeutica» e che ha aiutato lui e tanti caregiver a superare la sensazione di essere gli unici a vivere quella situazione – di Veronica Rossi
A vincere “la solitudine del caregiver” possono aiutare anche i social. Lo dimostra l’esempio di Danilo Masotti, cantante, scrittore, comunicatore, noto per aver sdoganato la parola umarell. Nel suo profilo Instagram (Umarells, 147mila follower) e su Facebook (79mila) ha raccontato la sua esperienza assieme a mamma Concetta, malata di demenza senile, mancata a novembre 2024 a 94 anni. Con i loro video i due hanno dimostrato che la vita va vissuta fino in fondo e che anche in una situazione difficile si possono trovare momenti di leggerezza.
Ho iniziato un po’ per caso. Ero in un momento di difficoltà, come capita a tutti i caregiver. Sono andato a trovare mia mamma dopo il periodo del lockdown, durante il quale potevamo avere solo contatti attraverso videochiamate su Whatsapp con la struttura in cui si trovava.

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11 aprile 2025
Via libera da Palazzo Chigi. Spesa sanitaria in crescita in valori assoluti, ma l’incidenza sul Pil resterà stabile al 6,4% fino al 2028

Secondo il DFP, la spesa sanitaria è destinata a crescere dai 138,3 miliardi di euro del 2024 ai 151,6 miliardi nel 2027, con una proiezione in aumento anche per il 2028. In termini di incidenza sul PIL, il rapporto si attesta al 6,4% per l’intero periodo 2025-2028, mostrando una certa stabilità grazie all’andamento parallelo tra spesa e crescita economica. Per la sanità la crescita futura sarà influenzata anche dalle trasformazioni attese nella medicina territoriale e nella digitalizzazione dei servizi sanitari, ambiti nei quali il Pnrr giocherà un ruolo chiave. TESTO 1, TESTO 2
Il consiglio dei ministri del 9 aprile ha approvato il nuovo Documento di finanza pubblica (DFP), incentrato principalmente sulla rendicontazione dei progressi fatti nell’attuazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-29. Il DFP è stato trasmesso alle Camere e alla Presidenza della Repubblica.
“A fronte dell’elevato grado di incertezza che caratterizza il contesto internazionale, si conferma l’approccio prudenziale delle stime elaborate” ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Le previsioni relative al PIL reale indicano per il 2025 una crescita dello 0,6 per cento, in aumento allo 0,8 per cento nel 2026 e 2027 grazie alla spinta dei consumi. Andamento confermato anche nel 2028. I dati di consuntivo per il 2024 hanno mostrato un deficit in miglioramento, ancor più marcato rispetto a quanto previsto nel PSBMT e nel DEF, attestandosi al 3,4 per cento del PIL (anziché al 3,8 per cento previsto nel PSBMT e al 4,3 per cento nel DEF).

Leggi: Quotidiano Sanità


10 aprile 2025
Economia, Federcontribuenti: crescono precariato e povertà

Il numero di occupati può essere aumentato anche grazie a lavori precari o part-time, che non sono necessariamente indicatori di una crescita economica sana. Lo sottolinea Federcontribuenti spiegando che il dato sulla crescita nell’occupazione, ” va analizzato con attenzione”
In parallelo, prosegue la nota, l’indice di povertà in Italia è aumentato, e questo significa che più persone stanno vivendo in condizioni di difficoltà economica. La crescita dei lavori precari, la bassa remunerazione di alcune categorie professionali e l’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie hanno contribuito al raddoppio della povertà relativa”. E’ l’analisi fatta da Federcontribuenti analizzando vari fattori che hanno contribuito a questa pre-stagnazione.

Leggi: La Repubblica


9 aprile 2025
In Italia 4 milioni di anziani non autosufficienti, le Rsa coprono il 7,6% del bisogno. Presentata la ricerca del Cergas -Sda Bocconi

Nel 2023 gli anziani non autosufficienti in Italia hanno superato il tetto dei quattro milioni (+1,7% rispetto al 2021). Il trend di invecchiamento della popolazione impatta significativamente sul settore Long term care – Ltc e sta portando a un aumento crescente della domanda di servizi, a cui è necessario rispondere creando una connessione sempre più stretta tra Residenze per anziani, servizi sanitari ospedalieri e territoriali per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di welfare.
Il 7° Rapporto Osservatorio Long term care Cergas Sda Bocconi-Essity, presentato nei giorni scorsi a Milano, parte da questi dati e pone al centro il tema delle interdipendenze tra il settore dell’assistenza agli anziani e altri comparti rilevanti, con l’obiettivo di esplorare, nella prospettiva delle Residenze sociosanitarie assistenziali – Rsa, quali siano le interdipendenze più rilevanti e come vengano presidiate.

Leggi: Auser


Ridefinire i servizi in funzione dei bisogni e delle richieste delle persone fragili

Si è svolto a Monterotondo (Rm), il 7 e 8 aprile scorsi, il quinto meeting internazionale del progetto INVOLVE. Per politiche pubbliche affidabili, partecipate e inclusive. La due giorni di lavoro, che ha visto la partecipazione di rappresentati di tutti gli otto paesi coinvolti, si è svolta presso una delle sedi della cooperativa Il Pungiglione, che collabora attivamente al progetto.
Durante i lavori sono stati presentati i risultati della ricerca su “Disuguaglianza economica, sostegno politico e protesta: un esame dell’impatto della disuguaglianza economica sul voto di protesta, sul sostegno politico e sulla partecipazione”, il cui report è disponibile sul sito del progetto e i cui risultati saranno presto oggetto di un articolo dedicato a cura del CNCA.
Inoltre, per ogni paese sono stati condivisi i risultati dei focus group, che hanno coinvolto oltre 100 persone in condizione di fragilità sociale negli otto paesi di progetto, finalizzati a raccogliere il punto di vista dei beneficiari dei servizi, nella loro condizione di “riceventi”, “giudicanti” e “partecipanti”.

Leggi: Cnca


DALLE REGIONI:

8 aprile 2025
Servizi per la terza età, cultura, partecipazione e impegno sociale

Le iniziative dell’associazione “Marco Motolese”
Prosegue il percorso progettuale “Servizi per la terza età, cultura, partecipazione e impegno sociale”, predisposto dall’associazione “Marco Motolese” e destinatario di un finanziamento dell’AReSS – Agenzia Regionale per la Salute e il Sociale nell’ambito dell’avviso pubblico per la realizzazione di progettualità volte alla promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute, di cui alla L.R. 16/2019 (del. G.R. n. 1850 del 11/12/2023) Cup J35E23000230002.
Grazie a due distinti appuntamenti, nella sede della biblioteca “Marco Motolese” nel quartiere Tamburi, l’asse progettuale dedicato alla promozione delle bellezze artistiche, naturali e culturali della città (enon solo) attraverso i giovani e la presenza costante dei libri, ha celebrato momenti di approfondimento e svago con musica epoesia assolute protagoniste. Il tutto, contando sempre sull’ampio partenariato composto dalla già citata associazione “Marco Motolese”, dal “Club per l’Unesco” di Taranto, e dalle associazioni “Kairos”, “Anteas Grottaglie” e “Ragazzi in Gamba”.

Leggi: Buonasera 24


3 aprile 2025
Paderno: apre lo sportello per i caregiver con Auser

Prendersi cura di un anziano, soprattutto se non autosufficiente, può essere un impegno molto gravoso. Ecco perché l’Auser, associazione che ha come proprio obiettivo quello di fornire sostegno ai più deboli, aprirà dalla prossima settimana a Paderno d’Adda uno sportello dedicato ai cosiddetti “caregiver”.
Quello di Paderno va ad aggiungersi nella nostra provincia agli sportelli di Lecco, Colico e Mandello, per la cui attivazione è stato vinto un bando regionale. E già si pensa ai prossimi, che saranno a Introbio e Merate.
A Merate il servizio avrà sede all’interno della Casa di Comunità, mentre a Paderno è ubicato nella sede dell’Auser in piazza Vittoria al civico 4, con apertura il martedì mattina dalle 9,30 alle 12.

Leggi: Merate Online


IN AGENDA:

Verso un nuovo sistema di Welfare: al via il ciclo di webinar sul Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali 2024-2026. Iniziativa della Consulta Welfare del Forum Nazionale Terzo Settore

La Consulta Welfare del Forum Nazionale del Terzo Settore organizza un ciclo di webinar dedicato all’approfondimento del Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali 2024-2026. L’iniziativa è rivolta ai Forum regionali, agli Enti aderenti al Forum e a tutti gli interessati, con la possibilità di seguire gli incontri in diretta streaming sul canale YouTube del Forum Terzo Settore.
Il percorso mira a fornire una panoramica operativa del Piano, esaminandone: il quadro di riferimento e i principi fondamentali, in linea con il Manifesto aggiornato “Verso un nuovo sistema di Welfare“; la struttura, i pilastri portanti e gli obiettivi strategici; suggerimenti e indicazioni per l’implementazione, il monitoraggio e la verifica delle azioni previste.
Il ciclo di webinar prevede quattro appuntamenti tematici.
Il primo si è svolto il 7 aprile – Introduzione al Piano: principi, struttura e obiettivi strategici. Il secondo si terrà il 5 maggio dalle 10.00 alle 12.00 – Focus sull’età evolutiva: servizi e interventi dedicati a bambini e adolescenti.
A seguire l’appuntamento del 9 giugno dalle 15.00 alle 17.00 con un approfondimento su anziani e contrasto alla povertà, a questo incontro è previsto l’intervento di Claudio Falasca autore della ricerca Auser “Vivere la longevità” da poco presentata a Roma al Cnel. Ultimo incontro il 30 giugno ore 10.00 12.00 con una Tavola rotonda finale su LEPS, autonomia differenziata e ruolo degli Ambiti territoriali sociali.
Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube del Forum Nazionale del Terzo Settore, rendendo l’iniziativa accessibile a un pubblico ampio e interessato ai temi del welfare e delle politiche sociali.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti: welfare@forumterzosettore.it.

Leggi: Auser


Caregiver familiari: strumenti, politiche e competenze per una nuova stagione del prendersi cura

Gli eventi di questa edizione del Caregiver Day, tutti gratuiti, si tengono dal 6 al 31 maggio e sono articolati in seminari da remoto (webinar) su tematiche di rilievo regionale e nazionale ed incontri/laboratori territoriali in presenza.

Leggi: Caregiver Day


Sensori e tecnologie avanzati adatti agli anziani per la prevenzione e il monitoraggio della salute

E’ il titolo della Sessione n.2 di lavoro nell’ambito della Conferenza 2025 della IEEE Institute of Electrical and Electronics Engineers che è un’associazione internazionale di scienziati professionisti con l’obiettivo della promozione delle scienze tecnologiche. L’evento proposto si terrà ad Ancona dal 22 al 24 ottobre 2025 ed è organizzato nell’ambito del progetto di ricerca “Age-It: Aging Well in an Aging Society”. Si tratta di una sessione tematica che ha l’obiettivo di evidenziare i risultati recenti riguardanti sensori e tecnologie avanzate age-friendly per la prevenzione e il monitoraggio della salute.

Leggi: Rete Caad


Eventi in programma di AGE-IT 

In previsione per il 2025
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Sanità, sociale, scuola e politiche per la casa: una proposta di soluzione per la denatalità – di Ettore Jorio

I temi politici sul tappeto, quelli che appartengono intimamente alla Nazione, sono due: ricercare soluzioni alla denatalità crescente e cure sociali, prima che sanitarie, alla longevità che si consolida via via su numeri sempre più importanti. Due problemi che per essere risolti esigono l’esistenza di un nuovo progetto di salute.
È dato constatare oggi un sistema sanitario che non ha ormai un autore legislativo di riferimento, che disperde risorse a più non posso senza generare salute, tante sono le modifiche intervenute in modo confuso e asistematico che hanno causato (ahinoi) un grave allontanamento ideologico e sistemico dalla grande riforma del 1978.
I temi di malfunzionamento sono oramai oltre ogni soglia di sopportazione. Necessita riscriverlo tutto, offrendo il massimo spazio alla prevenzione e all’assistenza territoriale, senza però ricorrere alle solite fantasie cui il governo delle politiche sociosanitarie fa (mal) ricorso da decenni. Basta pensare agli errori di programmazione del PNRR e al ricorso al DM77/2022 sui quali si è disegnata una carta geografica delle aspirazioni dell’assistenza di prossimità fondata sulle case e gli ospedali di comunità che sono e rimarranno sulla carta.

Leggi: Quotidiano Sanità


Quelli che curano chi cura

Solitudine, disorientamento, stanchezza, impotenza sono emozioni che tutti i caregiver conoscono bene. Prendersi cura di chi cura è un investimento per il presente e per il futuro. Ecco quindici esperienze innovative a sostegno dei caregiver – di Sara De Carli
Più di 7 milioni: sono i caregiver familiari in Italia, persone che ogni giorno si prendono cura di un proprio caro in condizioni di fragilità. Sono invisibili e spesso li diamo per scontati, ma tengono in piedi il welfare. Il nuovo numero di VITA è dedicato a loro. Solitudine, disorientamento, stanchezza, impotenza sono dimensioni che i caregiver sperimentano quotidianamente: tutto quel bianco nella bellissima copertina firmata da Magda Azab lo restituisce in maniera impattante. La solitudine però è pericolosissima: esistono delle alternative e noi ve le raccontiamo.
Prendersi cura di chi cura è un investimento, sul presente e sul futuro. Il secondo capitolo del magazine offre un panorama dei servizi più innovativi messi in campo dal Terzo settore per curare chi cura. Quattro esperienze verranno raccontate martedì 15 aprile alle ore 18 durante la presentazione del nuovo numero di VITA.

Leggi: Vita


La trasformazione digitale della sanità: innovazioni e opportunità

La trasformazione digitale è un processo che sta impattando trasversalmente su più fronti, tra cui l’ambito medico-sanitario. Il beneficio più immediato che deriva dalla digitalizzazione della pratica clinica risiede nel poter offrire al paziente una medicina sempre più basata su dati da affiancare alle scelte esperienziali del medico curante, a vantaggio di una migliore gestione delle patologie e dell’integrazione delle cure.
Le tecnologie già in uso come le piattaforme di crowdsourcing consentono di condividere su scala globale la conoscenza medica che risulta pertanto accessibile a tutti i professionisti abbattendo le disuguaglianze territoriali e le disparità sociali. In parallelo, i sistemi informativi sanitari (HIS) abilitano una migliore gestione delle strutture ospedaliere e permettono la registrazione delle cartelle cliniche elettroniche, dei referti e più in generale di tutti i dati anamnestici dei pazienti. Infine, nella sua declinazione più spinta, la trasformazione digitale può addirittura stravolgere l’approccio terapeutico tradizionale.

Leggi: Popsci


Invecchiamo bene? L’invecchiamento attivo nel nostro Paese

L’Italia è uno dei Paesi in cui la speranza di vita è più alta: 83,4 anni.
L’invecchiamento della popolazione è un processo che ha risvolti significativi sul sistema previdenziale, sulla sanità, il sistema produttivo, la forza lavoro e le reti familiari.
Cominciamo con la definizione. Gli anziani si identificano generalmente con la popolazione di 65 anni e più: in Italia al 1° gennaio 2025 rappresentano quasi un quarto degli abitanti. C’è da dire che la soglia anagrafica è stabilita per convenzione ed è utile soprattutto a fini statistici, ma in questa fascia di popolazione sono presenti profili molto diversi fra loro e rispetto al passato: negli stili di vita, nell’autonomia, nella salute e nel grado di partecipazione alla società.
Proprio la partecipazione attiva degli anziani alla vita economica, sociale e culturale è uno dei pilastri della strategia promossa dalla World Health Organization per rendere le nostre città a misura di anziano Gli altri pilastri sono la salute e la sicurezza.

Leggi: Istat


Cosa c’è da sapere sulle strutture residenziali socio-sanitarie e socio-assistenziali

Quali sono e a cosa servono i presidi residenziali in Italia
Le strutture residenziali presenti in Italia rispondono ad una molteplicità di bisogni. Oltre all’accoglienza abitativa e all’assistenza alla persona, queste strutture sono impegnate in numerose attività. Solo per citarne alcune: il supporto nelle attività quotidiane, la tutela, la riabilitazione delle persone in situazioni di difficoltà. I servizi offerti variano, quindi, al variare dei bisogni e dell’età della persona ospitata. Ma quali sono le tipologie di persone che ne hanno bisogno?
A cosa servono i presidi residenziali
A gennaio 2023, in Italia, risultano attivi 12.363 presidi residenziali che dispongono, complessivamente, di 7 posti letto ogni 1.000 residenti. Queste strutture si occupano principalmente di assistenza socio-sanitaria, alla quale sono destinati il 78% dei posti letto, mentre il restante 22% afferisce a strutture di tipo socio-assistenziale. Le unità socio-sanitarie erogano servizi soprattutto per anziani non autosufficienti, con una piccola quota di posti riservata alle persone con disabilità (7%), adulti con patologie psichiatriche (5%) e dipendenze patologiche. Le unità di tipo socio-assistenziale sono invece orientate a fornire accoglienza e tutela a persone con varie forme di disagio. Parliamo di accoglienza abitativa per adulti con disagio sociale o di funzione socio-educativa per bambini e adolescenti.

Leggi: Istat


SEGNALAZIONI:

LEPS: Progetti per il Dopo di Noi e per la Vita indipendente – Franco Pesaresi

Questo articolo è il quindicesimo di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato” (Parte I e Parte II), delle “Dimissioni protette”, del “Pronto intervento sociale”, della “Prevenzione allontanamento familiare – P.I.P.P.I.” , dei “Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora”, dell’“Assistenza domiciliare sociale”, della “Supervisione del personale dei servizi sociali” , del “Servizio sociale professionale”, dei “servizi sociali di sollievo per le persone anziane non autosufficienti”, dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), dei “Servizi sociali di supporto per le persone anziane non autosufficienti” dei “Contributi” per gli anziani non autosufficienti della “Valutazione multidimensionale”, dei “Servizi per la definizione dei percorsi personalizzati e i sostegni in essi previsti” per coloro che accedono all’Assegno di inclusione ed ora invece mi occupo dei “Progetti per il dopo di noi e per la vita indipendente”.
Si tratta di schede che hanno l’obiettivo di fornire il quadro normativo di riferimento di ogni singolo LEPS con un taglio di tipo illustrativo-didattico per fornire un utile strumento agli operatori che dovranno realizzarli. Le informazioni che sono fornite derivano tutte da atti normativi citati in bibliografia mentre le valutazioni sono ridotte al minimo e funzionali allo sviluppo delle schede. In una seconda fase varrà la pena di tornare sull’argomento per valutarne la completezza e lo stato di applicazione.

Leggi: Welforum


Pensioni ridotte dal 2025 per i coefficienti di trasformazione

Brutte notizie per i nuovi pensionati dal 1° gennaio 2025: i coefficienti di trasformazione per il biennio 2025-2026 sono meno favorevoli di quelli precedenti e di conseguenza l’assegno effettivo si riduce rispetto a quello che avrebbero preso uscendo entro il 31 dicembre 2024.
I nuovi coefficienti sono più bassi del 1,5-2,18% a seconda dell’età del pensionamento. Per fare un esempio, con un montante contributivo di 300mila euro, chi va in pensione nel prossimo biennio a 67 anni perde 350 euro all’anno.
Vediamo in dettaglio, con esempi pratici, quanto si prende di pensione anno per anno e quanto si perde.

Leggi: PMI


Cessione quinto 2025 su pensione: nuovi tassi da Aprile, ecco come cambiano

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noti i nuovi Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM), aggiornati a partire dal 1° aprile 2025. Questi valori, fondamentali per la regolamentazione del credito al consumo, influiscono in maniera diretta sui costi dei finanziamenti personali, tra cui la cessione quinto, uno degli strumenti più utilizzati da lavoratori e pensionati per ottenere liquidità in modo rapido e strutturato.

Leggi: Investire Oggi


Anziani soli, ricerca sulle esigenze abitative

Indagine della Fondazione del Monte. La dg Frasinetti: “Così metteremo in campo soluzioni concrete”
Dal senso di solitudine agli ostacoli materiali delle barriere architettoniche, come l’assenza dell’ascensore all’interno del condominio. Quali sono le esigenze abitative della terza età? A chiederlo alla popolazione over 59 è la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con Scs Consulting e Swg, nell’indagine ‘Casa, dolce casa?’.
Tante le criticità che finiscono sotto la lente d’ingrandimento: le caratteristiche di alloggi e fabbricati, le condizioni di salute, le reti di supporto familiare e amicale. Ma si studiano anche le necessità economiche e sociali: sempre più anziani, per esempio, hanno scelto di vendere la propria casa in nuda proprietà per ottenere liquidità immediata (sotto le Torri si è registrato l’incremento più significativo nel 2024, con un +36%, secondo un’indagine di Confabitare, associazione dei proprietari immobiliari).

Leggi: Il Resto del Carlino


 

 

In Italia ci sono 4 milioni di persone non autosufficienti. I potenziali beneficiari sono solo 24.000 ovvero meno dell’1%

COS’È LA PRESTAZIONE UNIVERSALE
Dal 1° gennaio 2025 è partita la sperimentazione della Prestazione Universale, che dovrebbe integrare l’Indennità di accompagnamento.
È composta da due parti:
• Quota base → 531 €/mese (Pari all’Indennità di accompagnamento)
• Quota integrativa → 850 €/mese (Ma solo rinunciando ad altre prestazioni regionali/locali!)
PERCHÉ NON FUNZIONA
• I finanziamenti sono insufficienti
– Solo 250 milioni di euro all’anno (2025-2026), senza risorse aggiuntive
– Ultra80enni non autosufficienti
– ISEE sociosanitario < 6.000 €
– Titolati di indennità di accompagnamento
– Bisogno assistenziale gravissimo

Leggi: Cgil


NEWS:

8 aprile 2025
Cosa c’è nel nuovo Piano nazionale per il diritto alla casa lanciato da Elly Schlein

Un ministero che si occupi di politiche abitative, più soldi al Fondo affitti, più studentati e alloggi popolari, sostegno a chi non riesce a pagare il mutuo o non ha servizi. Queste sono alcune delle proposte che il Pd ha inserito nel suo Piano nazionale per il diritto alla casa, presentato dalla segretaria Elly Schlein. – di Luca Pons
La segretaria del Pd Elly Schlein, alla Conferenza nazionale sulla casa dei dem, ha rilanciato la “battaglia sulla casa” che va avanti “dall’inizio della mia segreteria”, ha detto. “Questo Paese non parla abbastanza del diritto all’abitare e della casa delle persone. Il governo è il grande assente in questa discussione da quando si è insediato”. Così, Schlein ha promosso il Piano nazionale per il diritto alla casa: dal regolamento degli affitti brevi, allo sviluppo dell’edilizia residenziale e il sostegno per gli affitti, fino all’idea di lanciare un ministero ad hoc che si occupi dell’abitare.

Leggi: Fanpage


4 aprile 2025
I disavanzi sanitari fanno saltare i bilanci. E sempre più Regioni aumentano le tasse

Alle addizionali più alte erano già dovute ricorrere negli scorsi anni Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Liguria e Molise. Ma il fronte si allarga e il dibattito si infiamma: c’è chi punta il dito contro la cattiva gestione dei governi locali ma anche chi se la prende con il Governo centrale per la mancanza di finanziamenti adeguati alla sanità. Intanto le disparità territoriali aumentano, con addizionali che in certe Regioni pesano ben oltre il doppio che in altre.
La crisi delle Regioni è sempre più diffusa e tangibile. A dimostrarlo non sono solo i commissariamenti e i piani di rientro, ma anche il ricorso sempre più frequente all’aumento delle tasse laddove fino a qualche anno fa le cose andavano bene. Del resto, se i conti non tornano (perlopiù a causa dei disavanzi dei sistemi sanitari), gli strumenti in mano dei governi locali sono ben pochi: tagliare i servizi, aumentare le tasse o entrambe le cose. Scelte difficili, che proprio in questi giorni si stanno discutendo in alcune Regioni (mentre ad altre – Lazio, Campania, Calabria, Molise, Liguria e da ultimo la Toscana ad esempio – era già toccato negli anni passati).

Leggi: Quotidiano Sanità


4 aprile 2025
Liste d’attesa. Risulta non speso un quarto fondi assegnati alle Regioni

Secondo i dati visionati dall’Ansa, l 31 dicembre 202, un quarto dei fondi totali assegnati alla Regioni per il recupero delle liste di attesa, pari al 24%, non è stato utilizzato. Su un finanziamento totale di 1.371.956.271 euro per gli anni 2022-23-24 da parte del ministero della Salute per il recupero delle liste, infatti, le Regioni non hanno utilizzato – o hanno accantonato – una cifra pari a 323.342.886 euro.
Al 31 dicembre 2024, un quarto dei fondi totali assegnati alla Regioni per il recupero delle liste di attesa, pari al 24%, non è stato utilizzato. Su un finanziamento totale di 1.371.956.271 euro per gli anni 2022-23-24 da parte del ministero della Salute per il recupero delle liste, infatti, le Regioni non hanno utilizzato – o hanno accantonato – una cifra pari a 323.342.886 euro.
Questo quanto emerge dai dati comunicati dalle Regioni al ministero della Salute e che l’Ansa ha potuto visionare.

Leggi: Quotidiano Sanità


3 aprile 2025
Liste d’attesa. Non si ferma la polemica tra il Ministero e le Regioni. “Nessuna invasione di campo ma si garantisca diritto alla Salute su tutto il territorio. Le irregolarità sono dovute a problemi organizzativi, non di risorse”. Nuova lettera del Ministro Schillaci a Fedriga

Il ministro ha ricordato come dal lavoro dei Nas siano emerse gravi irregolarità nel 27% delle strutture ispezionate tra cui agende chiuse arbitrariamente e liste d’attesa gonfiate. “Queste non sono criticità astratte, ma pratiche concrete che negano il diritto alla salute di migliaia di cittadini ogni giorno”. Quanto alla lamentata carenza di risorse: “Sono stati stanziati oltre 2 miliardi in 4 anni per le liste d’attesa. Vogliamo davvero continuare ad affermare che servono fondi per richiamare i DG di quel 27% di strutture irregolari ad intervenire con la massima urgenza?”. LA LETTERA
Non si ferma lo scambio epistolare tra il Ministero della Salute e le Regioni sull’applicazione del decreto sulle liste d’attesa. Dopo la lettera di replica inviata nei giorni scorsi dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, è di nuovo il ministro della Salute Orazio Schillaci a scrivere per fare il punto sulle criticità sollevate dalle amministrazioni locali. A partire da quei poteri sostitutivi del Ministero della Salute verso le Regioni inadempienti viste dalla Conferenza delle Regioni come un’indebita invasione di campo non compatibile con le autonomie locali

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Il Comitato nazionale “Ma Quale Casa?” presenta la proposta di legge di iniziativa popolare per il diritto all’abitare in Costituzione. Il SUNIA aderisce all’appello

Ma Quale Casa? – Conferenza Stampa – Camera dei Deputati
Il segretario generale del SUNIA, Stefano Chiappelli, aderisce alla proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal Comitato Nazionale “Ma quale casa?” per introdurre il Diritto all’Abitare in Costituzione
L’inserimento in Costituzione del “Diritto all’Abitare” è fondamentale per una società più giusta.
La casa è un servizio di interesse generale, non un bene finanziario per pochi, ed è essenziale per sicurezza, benessere e futuro per ogni cittadino.
Per questo condividiamo gli ampi richiami contenuti nella introduzione ai molteplici indirizzi che nel corso degli anni sono stati correttamente esplicitati dalla Corte costituzionale in materia di necessità di una piena salvaguardia del diritto all’abitazione, come richiamato anche da vari testi in materia adottati a livello internazionale.

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DALLE REGIONI

Medici di famiglia. Alcune zone di Abruzzo, Marche, Molise, Umbria sono senza Mmg. Riforma Case di comunità rischia di non risolvere il problema. L’allarme della Simg

In queste realtà il quadro è complicato da zone montuose e piccoli comuni, spesso distanti e con poche infrastrutture, oltre che da una popolazione con età media elevata. “Serve una medicina generale equiparata alla formazione delle altre specialità universitarie, organizzazione, strumenti professionali per diagnosi rapide, personale amministrativo e infermieristico”
L’Italia vede in quasi ogni regione una riduzione dei Medici di Medicina Generale. Le riforme avviate anche con i fondi del Pnrr puntano a un rafforzamento della medicina territoriale con le Case di comunità, ma questa soluzione potrebbe non essere sufficiente in alcuni contesti per l’erogazione dei servizi essenziali di prossimità. Alcune zone di Abruzzo, Marche, Molise, Umbria sono infatti senza Mmg. E la riforma delle Case di comunità rischia di non risolvere il problema.

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2 aprile 2025
Genova, grande successo del progetto “Silver Fit Prevenzione in Movimento”, attività motoria gratuita per over 70

Sono state circa duecento le persone over 55 che mercoledì 20 marzo nell’atrio di Palazzo Ducale hanno effettuato alcuni esercizi motori e giochi , dando poi vita ad uno spettacolare flash mob a tempo di musica, al quale hanno partecipato l’Assessore allo sport del Comune di Genova Alessandra Bianchi e il Presidente di CONI Liguria Antonio Micillo.
È stato il momento conclusivo di “Silver Fit – Prevenzione in Movimento”, progetto coordinato dal CSI LIguria, in collaborazione con Auser, e finanziato dal Comune, nell’ambito di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport, volto a contrastare il processo di invecchiamento della popolazione, favorendo programmi di prevenzione sanitaria, socializzazione e stili di vita corretti.
Un progetto che ha visto oltre 660 persone, con un’età media di 76 anni, che hanno partecipato a corsi di attività motoria gratuita, organizzati in nove centri su tutto il territorio, sotto la guida di istruttori appositamente formati dalla Scuola Regionale dello sport del Coni.

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“L’importante è la salute”. Trieste in piazza per la sanità pubblica

In principio fu la pandemia. Per raccontare la parabola discendente della sanità in Friuli-Venezia Giulia bisogna riavvolgere il nastro. Perché prima che la pandemia sconvolgesse le nostre vite, la situazione era virtuosa. “Dal 2019, poco dopo l’inizio dell’era Fedriga – l’attuale governatore leghista della Regione – le cose hanno iniziato a cambiare. E con il Covid la situazione è precipitata”.
Tutto ebbe inizio più o meno sei anni fa. Parte da qui il segretario generale della Cgil Fvg, Michele Piga, per lanciare su Collettiva la grande manifestazione regionale che si farà il 4 aprile a Trieste in difesa della sanità pubblica, promossa dalla Cgil che sfilerà accanto ai comitati e alle associazioni. Sanità pubblica mai così sotto attacco e inefficiente a queste latitudini. Il concentramento è convocato alle ore 16.00 a largo Barriera Vecchia da cui partirà un corteo che arriverà a Piazza Oberdan, sede del Consiglio regionale, dove sarà allestito il palco sul quale avrà luogo il comizio finale.

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1 aprile 2025
La cultura e i progetti di 20 associazioni fanno decollare la prima Casa del quartiere in Sardegna

A pochi chilometri da Cagliari nasce Spazio Michelangelo Pira, uno spazio di comunità dedicato alla memoria del grande intellettuale sardo. La gestione di questo bene del Comune quartese è stata affidata alla cooperativa sociale “Liberitutti” di Torino in partenariato con l’associazione isolana Domu Mia – di Luigi Alfonso
È dedicata alla figura di Michelangelo Pira la prima Casa del quartiere della Sardegna, inaugurata oggi a Quartu Sant’Elena (Cagliari). Pira era un giornalista, scrittore e antropologo di Bitti (Nuoro) appassionato delle tematiche legate alla cultura e alla lingua sarda. Morì a soli 52 anni ma ebbe comunque modo di mettersi in luce come uno dei più illuminati intellettuali dell’Isola. Quartu Sant’Elena, città in cui si spense nel 1980, lo ha ricordato con un’iniziativa di grande spessore sociale: l’inaugurazione di uno spazio di comunità rigenerato, a lui dedicato nel nome e nello spirito. Un luogo di aggregazione che deve fare da incubatrice di idee e moltiplicatore di progetti in rete.

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1 aprile 2025
Un progetto di autonomia abitativa in Umbria, rivolto a giovani adulti con autismo

Il 2 aprile, la Fondazione Santa Rita da Cascia della località umbra in provincia di Perugia presenterà un progetto di autonomia abitativa basato sul modello di “cohousing” e rivolto a dodici giovani adulti con disturbo dello spettro autistico che fanno parte della Fondazione ANGSA Umbria
In occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo (World Autism Awareness Day) di domani, 2 aprile, la Fondazione Santa Rita da Cascia della località umbra in provincia di Perugia, oltre a segnalare che per l’occasione la Basilica di Santa Rita da Cascia si illuminerà di nuovo di blu, colore-simbolo dell’autismo, informa anche che a fine maggio presenterà un importante progetto di autonomia abitativa in Umbria, basato sul modello di cohousing e rivolto a dodici giovani adulti con disturbo dello spettro autistico, per garantire loro autonomia e inclusione, all’insegna del messaggio Tutti unici, tutti diversi.

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1 aprile 2025
Sicilia, sanità oltre l’emergenza

Il sindacato chiede la revisione della legge di riforma del 2009, un nuovo piano regionale sanitario, lo sblocco di assunzioni e stabilizzazioni e l’accelerazione delle misure del Pnrr
A 15 anni dall’entrata in vigore della legge di riforma del sistema sanitario regionale, tra promesse non mantenute, programmazione inadeguata, ritardi e “invadenza” della politica, la sanità pubblica in Sicilia è allo sfascio. E anche gli interventi finanziati col Pnrr procedono a rilento, rischiando di finire in un flop. Su questi temi la Cgil Sicilia, ha presentato oggi in conferenza stampa una piattaforma, elaborata insieme a Funzione pubblica e Spi, che fa il punto della situazione e un documento sullo stato di attuazione del Pnrr, insieme a una serie di richieste al governo regionale.

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IN AGENDA:

Verso un nuovo sistema di Welfare: al via il ciclo di webinar sul Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali 2024-2026

1° incontro lunedì 7 aprile
La Consulta Welfare del Forum Nazionale del Terzo Settore organizza un ciclo di webinar dedicato all’approfondimento del Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali 2024-2026. L’iniziativa è rivolta ai Forum regionali, agli Enti aderenti al Forum e a tutti gli interessati, con la possibilità di seguire gli incontri in diretta streaming sul canale YouTube del Forum Terzo Settore.
Obiettivi del ciclo di webinar
Il percorso mira a fornire una panoramica operativa del Piano, esaminandone:
• il quadro di riferimento e i principi fondamentali, in linea con il Manifesto aggiornato “Verso un nuovo sistema di Welfare“;
• la struttura, i pilastri portanti e gli obiettivi strategici;
• suggerimenti e indicazioni per l’implementazione, il monitoraggio e la verifica delle azioni previste.

Leggi: Forum Terzo Settore


Apprendere accessibilità e inclusione

Per sviluppare un àmbito di confronto sull’accessibilità universale e l’inclusione, la Community dell’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) “Città accessibili a tuttə” propone tre azioni tra loro collegate, un workshop in settembre a Roma, un convegno in novembre a Firenze e una pubblicazione. Per parteciparvi è stata lanciata la “call” denominata “Apprendere accessibilità e inclusione”, che accoglierà proposte di diversa provenienza disciplinare. I relativi abstract andranno inviati entro il 25 maggio

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8 aprile 2025, Roma – Convegno “The age of Rock”: Invecchiamento attivo, ageismi e lotta al pregiudizio”

The Age of Rock: un convegno per ripensare l’invecchiamento
L’8 aprile 2025, dalle ore 9:00 alle ore 13:30, il Teatro Ateneo della Università Sapienza di Roma ospiterà il convegno “The Age of Rock: invecchiamento attivo, ageismi e lotta al pregiudizio”. L’evento offrirà un’occasione di confronto multidisciplinare per esplorare il tema dell’invecchiamento attivo e la necessità di superare gli stereotipi legati alla vecchiaia.

Leggi: Ageit


Caregiver familiari: strumenti, politiche e competenze per una nuova stagione del prendersi cura

Gli eventi di questa edizione del Caregiver Day, tutti gratuiti, si tengono dal 6 al 31 maggio e sono articolati in seminari da remoto (webinar) su tematiche di rilievo regionale e nazionale ed incontri/laboratori territoriali in presenza.

Leggi: Caregiver Day


Sensori e tecnologie avanzati adatti agli anziani per la prevenzione e il monitoraggio della salute

E’ il titolo della Sessione n.2 di lavoro nell’ambito della Conferenza 2025 della IEEE Institute of Electrical and Electronics Engineers che è un’associazione internazionale di scienziati professionisti con l’obiettivo della promozione delle scienze tecnologiche. L’evento proposto si terrà ad Ancona dal 22 al 24 ottobre 2025 ed è organizzato nell’ambito del progetto di ricerca “Age-It: Aging Well in an Aging Society”. Si tratta di una sessione tematica che ha l’obiettivo di evidenziare i risultati recenti riguardanti sensori e tecnologie avanzate age-friendly per la prevenzione e il monitoraggio della salute.

Leggi: Rete Caad


Eventi in programma di AGE-IT 

In previsione per il 2025
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Le compartecipazioni nell’assistenza residenziale agli anziani tra ricorsi e LEA

Negli ultimi mesi, la questione delle pronunce giurisprudenziali relative alla compartecipazione ai costi dell’assistenza residenziale per gli anziani non autosufficienti, in particolare quelli affetti da Alzheimer, ha ricevuto notevole attenzione mediatica. Si tratta di una questione su cui, nell’ultimo decennio, si sono alternati diversi orientamenti giurisprudenziali – di Laura Pelliccia (Funzionario di Regione Lombardia; collabora con Lombardia Sociale e con il Network Non Autosufficienza)
Alcune recenti decisioni giudiziarie, partendo dal presupposto che l’ospite in RSA riceve prestazioni sanitarie, hanno imposto al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) la copertura totale dei costi relativi. Le suddette pronunce, pur producendo effetti concreti solo per i soggetti ricorrenti, hanno indirettamente scatenato una serie di rivendicazioni e conseguenze sull’intero il sistema. Si è creato clima di incertezza giuridica e un incremento del contenzioso a livello nazionale. Sempre più assistiti, facendo conto su tali sentenze, stanno sospendendo il pagamento delle compartecipazioni dovute alle RSA, con conseguenti ripercussioni sull’equilibrio economico-finanziario delle strutture. Tale criticità sta propagandosi anche ad altri ambiti, come quello ospedaliero: pazienti non autosufficienti, dopo la fase acuta, rifiutano le dimissioni e richiedono l’inserimento in RSA, con costi interamente a carico del SSN. Questo provoca rallentamenti nei processi di turn-over ospedaliero.

Leggi: I Luoghi della Cura


Amministrazione di sostegno: quando la dignità umana viene negata ai “fragili” – di Stefania Delendati

Agli esperti della Legislazione il compito di studiare le modifiche necessarie alla legge sull’amministrazione di sostegno, lo scopo di questo approfondimento, invece, è riflettere sull’aspetto umano di quei troppi casi, migliaia e migliaia di casi, in cui quella legge, anziché tutelare le persone, ne ha calpestato i diritti umani, finendo per annientare la loro dignità
Peculato, rifiuto di atti d’ufficio, falso in atto pubblico e autoriciclaggio: è questo il “curriculum” di reati contestato ad un commercialista della provincia di Brescia che, oltre ad essere curatore fallimentare, svolgeva anche il ruolo di amministratore di sostegno, ovvero avrebbe dovuto curare gli interessi di persone fragili in base alla Legge 6 del 2004 che ha introdotto nel nostro ordinamento un nuovo istituto giuridico di tutela, l’amministrazione di sostegno appunto, al quale può ricorrere chi, per effetto di una disabilità fisica o psichica, si trovi nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di prendersi cura dei propri interessi.

Leggi: Superando


Il “caos rette” per le Rsa? È figlio della riforma bloccata

Chi deve pagare le Rsa per anziani? In queste settimane il dibattito si è fatto caldo. Per il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, se avessimo adeguate politiche di long term care, questa confusione (e lotta tra categorie) non ci sarebbe – di Cristiano Gori
Chi deve pagare per la permanenza di un anziano in Rsa, le Residenze Sanitarie Assistenziali (o “case di riposo”)? Davvero possiamo immaginare case di riposo gratis per tutti? La risposta a queste domande è cruciale, non solo per le famiglie coinvolte ma anche per le politiche di welfare nel loro complesso.
La normativa nazionale sui Lea-Livelli essenziali di assistenza prevede che i costi delle Rsa a titolarità pubblica siano così suddivisi: 50% della spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) e 50% a carico degli utenti o dei loro familiari). Solo nel caso gli interessati e/o i parenti non abbiano risorse adeguate, i Comuni contribuiscono, parzialmente o totalmente, a sostenere la loro quota. In media, la quota di retta a carico degli anziani ammonta a 1.900 euro al mese: un importo indubbiamente rilevante, il cui impatto risulta più o meno pesante in base alle disponibilità economiche delle famiglie coinvolte.

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In Europa l’83% della popolazione vive a meno di 15 minuti di guida da un’ospedale. Eurostat: bene l’Italia, ma rimangono zone isolate

Tra le regioni dell’Ue che si posizionano al meglio secondo questo parametro, ne risultano 124 in cui il 100% della popolazione vive entro l’intervallo di 15 minuti e 96 di queste si trovano in Germania. Le altre regioni di questo gruppo si trovano in Belgio (6), Paesi Bassi (6, inclusa la capitale Groot-Amsterdam), Grecia (4, tutte parte della capitale), Francia (4, inclusa Parigi e 3 regioni circostanti), Malta (entrambe le regioni) e Spagna, Italia e Polonia (ciascuna 2 regioni).
Nel 2023, la quota della popolazione europea che viveva entro 15 minuti di macchina da un ospedale era dell’83,2%. Sono i dati Eurostat diffusi in occasione della Giornata mondiale della salute, celebrata ogni anno il 7 aprile.
Tra le regioni dell’Ue al livello 3 della nomenclatura delle unità territoriali per le statistiche (Nuts 3), cioè quelle meglio posizionate, ne risultano 124 in cui il 100% della popolazione vive entro l’intervallo di 15 minuti e 96 di queste si trovano in Germania. Le altre regioni di questo gruppo si trovano in Belgio (6), Paesi Bassi (6, inclusa la capitale Groot-Amsterdam), Grecia (4, tutte parte della capitale), Francia (4, inclusa Parigi e 3 regioni circostanti), Malta (entrambe le regioni) e Spagna, Italia e Polonia (ciascuna 2 regioni).

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Quali servizi per i caregiver del futuro?

Il consorzio Cgm fotografa così la situazione attuale dei servizi per la non autosufficienza e i caregiver: i lavoratori che oggi si scontrano con l’attuale sistema di welfare in qualità di caregiver, non vorrebbero mai – domani – essere presi in carico dall’attuale sistema dei servizi. Ecco la sfida chi opera nei servizi socio-assistenziali e sanitari: ripensarli oggi, partendo dagli anziani di domani – di Elena Silvestri e Francesca Scarinci
Secondo l’Istat in Italia al 31 dicembre 2023 ci sono circa 14 milioni di persone over 65. Di questi, circa 4,5 milioni hanno superato gli 80 anni. Gli anziani non autosufficienti sono almeno 3.860.000 (il 28,4% del totale); dinamica che si aggrava al crescere dell’età e colpisce il 14,6% tra i 65-74enni, sale al 32,5% tra gli anziani di 75-84 anni e al 63,8% tra gli ultra85enni. I disabili si attestano su una percentuale del 5-6% della popolazione totale: sono cioè circa 2-3 milioni. Sempre Istat, poi, calcola che nel 2030 saranno circa 15,4 milioni gli over 65 anni e gli anziani non autosufficienti aumenteranno a 4,4 milioni per raggiungere nel 2050 i 5,4 milioni.

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In Italia 4 milioni di anziani non autosufficienti, le Rsa coprono il 7,6% del bisogno

I dati del 7° Rapporto Osservatorio Long term care Cergas Sda Bocconi-Essity dicono che l’assistenza domiciliare integrata è il servizio più diffuso , ma raggiunge appena il 30,6% degli utenti, mentre i centri diurni sono marginali rispetto alle necessità. Occorre ripensare il sistema per innovare e ampliare i servizi – di Redazione
Nel 2023 gli anziani non autosufficienti in Italia hanno superato il tetto dei quattro milioni (+1,7% rispetto al 2021). Il trend di invecchiamento della popolazione impatta significativamente sul settore Long term care – Ltc e sta portando a un aumento crescente della domanda di servizi, a cui è necessario rispondere creando una connessione sempre più stretta tra Residenze per anziani, servizi sanitari ospedalieri e territoriali per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di welfare. Il 7° Rapporto Osservatorio Long term care Cergas Sda Bocconi-Essity, presentato oggi nel corso di un convegno a Milano, parte da questi dati e pone al centro il tema delle interdipendenze tra il settore dell’assistenza agli anziani e altri comparti rilevanti, con l’obiettivo di esplorare, nella prospettiva delle Residenze sociosanitarie assistenziali – Rsa, quali siano le interdipendenze più rilevanti e come vengano presidiate.

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Legge sui caregiver, ecco la nostra agenda

Venti esperti, una sola domanda: «Ora che è in arrivo un disegno di legge sul caregiver familiare, che cosa non possiamo sbagliare?». Le loro risposte vanno a dettagliare un’agenda precisa per il Governo e il Parlamento. Eccola, insieme alle risposte della ministra Locatelli – di Sara De Carli
Venti esperti, una sola domanda: «Ora che il Governo è intenzionato a presentare un proprio disegno di legge per il riconoscimento del caregiver familiare, che cosa non possiamo sbagliare? Qual è la priorità? Che cosa nella legge non può mancare?».
I caregiver familiari in Italia sono 7 milioni. Formalmente lo Stato li ha visti per la prima volta con la legge di bilancio 2018, quando ha istituito un piccolo fondo dedicato. Sono trascorsi sette anni da allora e ad una legge nazionale non si è mai arrivati, nonostante le tante proposte di legge depositate nelle varie legislature. Nel 2024 il “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”, istituito dalla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli e dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone, ha lavorato per comporre le varie istanze. Sarà la volta buona?

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Ausili e tecnologie tra opportunità, limiti e nuove frontiere – Intervista a Francesco Zanfardino a cura dell’Ufficio Stampa della Rete GLIC

Nato ormai quasi trent’anni fa a Bologna, il GLIC, la Rete Italiana dei Centri di Consulenza sugli Ausili Tecnologici per le Disabilità, ha quale nuovo presidente da alcuni mesi Francesco Zanfardino. Ne presentiamo un’ampia intervista per far conoscere meglio identità e lavoro del GLIC, ma anche per averne un panorama più generale in tema di rapporto tra tecnologie e disabilità in questa stagione in cui entrambi i termini godono di molto interesse
Francesco Zanfardino è da alcuni mesi il nuovo presidente del GLIC, la Rete Italiana dei Centri di Consulenza sugli Ausili Tecnologici per le Disabilità, nata ormai quasi trent’anni fa a Bologna, nel 1997 per la precisione, su iniziativa delle prime esperienze pionieristiche italiane nel campo delle tecnologie informatiche legate alla disabilità, sviluppatesi a partire dai primi Anni Ottanta (SIVA Fondazione Don Gnocchi Milano, Ausilioteca dell’AIAS di Bologna, ASL di Arezzo, ASPHI, Comunità Piergiorgio di Udine, ITD CNR Genova, Associazione La Nostra Famiglia).

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SEGNALAZIONI

Rapporto sulla sussidiarietà 2025 – Welfare motore di sviluppo?

Sì, ma previa ristrutturazione
È disponibile il 18° Rapporto sulla sussidiarietà, a cura di Emilio Colombo, Paolo Venturi, Lorenza Violini, Giorgio Vittadini. Ne anticipiamo qui i tratti essenziali.
In quale stato di salute versa il nostro sistema di welfare? Sta assolvendo adeguatamente alla sua funzione universalista? Come sta incidendo sull’andamento della povertà e delle disuguaglianze? Sta svolgendo l’altro suo importante compito, quello di essere motore di sviluppo? Queste le domande principali che hanno guidato la ricerca.
L’interrogativo che ha ispirato l’intero lavoro è ultimamente incentrato sull’individuazione dei fattori che possano garantire l’universalità del welfare e la qualità delle prestazioni, e sull’approfondimento del ruolo che la cultura della sussidiarietà svolge e può svolgere a questo scopo.

Leggi: Sussidiarietà


La solitudine dei caregiver

Prendersi cura di una persona fragile è un destino che riguarda tutti. Oggi troppi sono costretti a farlo da soli. I caregiver familiari sono più di 7 milioni: il welfare italiano si appoggia in larghissima parte su di loro, ma alle condizioni attuali rischiano di andare in tilt.
Il nuovo numero di VITA è dedicato a loro. Siamo partiti dalle loro voci, con cinque caregiver di età diversa che ci hanno aperto la porta di casa: il tempo per sé è la risorsa che più manca, l’amore la ricchezza più grande. La solitudine – ben rappresentata da tutto quel bianco che Magda Azab ha messo in copertina – pesa anche più dell’impegno di cura. Così, quando questa quotidianità arriva sui social, in tanti ci si riconoscono e capita di diventare influencer: è il caso di Margherita Tercon e i Terconauti. Lo storytelling ovviamente non basta, serve una legge che riconosca i caregiver familiari: con venti esperti quindi abbiamo costruito l’agenda di quello che non può mancare nel disegno di legge annunciato dal Governo, di cui la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli anticipa i pilastri.

Leggi: Vita


 “Benessere equo e sostenibile dei territori”: il report Istat boccia la Campania e la provincia di Salerno

Particolarmente preoccupante è il dato relativo al dominio “Lavoro e conciliazione dei tempi di vita”, che evidenzia come la Campania resti ancora ben al di sotto della media nazionale e, in molti casi, anche di quella del Mezzogiorno – di Redazione ZON
Il quadro tracciato dall’Istat attraverso il report sul “Benessere equo e sostenibile dei territori” è impietoso per la Campania. Come evidenziato dal quotidiano La Città, che dedica ampio spazio alla notizia anche in prima pagina, la regione – e con essa la provincia di Salerno – si colloca nelle fasce più basse per quanto riguarda la qualità della vita e i principali indicatori socio-economici.
Analizzando 64 indicatori provinciali, suddivisi in cinque classi di benessere (bassa, medio-bassa, media, medio-alta e alta), emerge che oltre la metà delle misure (55%) colloca le province campane nelle classi bassa e medio-bassa. Solo il 21,9% degli indicatori assegna loro un livello medio-alto o alto.

Leggi: Zon


Inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto

Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto della Camera dei Deputati
Audizione del Presidente dell’Istituto Nazionale di Statistica Prof. Francesco Maria Chelli
In questa audizione verranno richiamati l’andamento e le caratteristiche dei principali fenomeni demografici in Italia, con l’intento di contribuire ai lavori della Commissione.
Le rilevazioni periodiche e le analisi dell’Istituto rappresentano strumenti essenziali per lo studio della struttura della popolazione, dei flussi migratori, della natalità e della mortalità, delle trasformazioni delle famiglie e degli scenari evolutivi, i temi con cui si confronta questo documento. Le informazioni sono prodotte attraverso un ampio patrimonio di dati che permette di analizzare – e anticipare – i cambiamenti in atto, fornendo indicazioni indispensabili per la pianificazione e il miglioramento delle politiche a favore della natalità e delle famiglie e per interventi in settori chiave come sanità, istruzione, infrastrutture; questi dati costituiscono, inoltre, una base conoscitiva solida per il contrasto alle disuguaglianze territoriali e la gestione sostenibile delle migrazioni.

Leggi: Istat


ISEE e DSU: nuove regole dal 3 aprile 2025

Tra le novità, l’esclusione di titoli di Stato, libretti di risparmio postale e buoni fruttiferi postali ai fini ISEE.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2025, n. 13 (entrato in vigore il 5 marzo 2025) ha apportato significative modifiche relative alle modalità di determinazione e ai campi di applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Nel Regolamento ISEE sono state recepite disposizioni emanate successivamente all’entrata in vigore del decreto, tra cui quelle relative:
• all’esclusione dai redditi ai fini ISEE di trattamenti previdenziali e assistenziali per persone con disabilità;
• all’introduzione di una maggiorazione dello 0,5 al parametro della scala di equivalenza per ogni componente del nucleo familiare con disabilità;

Leggi: Inps


In Italia aumenta la povertà: chi sono i più colpiti?

L’Istat evidenzia un incremento del rischio di esclusione sociale. Famiglie numerose, monogenitori e anziani soli tra le categorie più penalizzate.
Il rapporto Istat sulle Condizioni di vita e reddito delle famiglie (riferito al periodo 2023-2024) evidenzia un peggioramento della situazione economica: il 23,1% della popolazione è a rischio di povertà o esclusione sociale (22,8% nel 2023). Particolarmente colpite le famiglie numerose (34,8%) e i monogenitori (32,1%). Anche gli anziani soli sono sempre più vulnerabili (29,5%). Il divario tra Nord e Sud rimane significativo, con il Mezzogiorno che registra il tasso più alto di rischio povertà (39,2%).
Nonostante un aumento nominale del reddito medio (+4,2%), l’inflazione ha ridotto il potere d’acquisto (-1,6%), ampliando le disuguaglianze economiche. In questo quadro le famiglie con figli e i lavoratori con redditi bassi faticano sempre più a sostenere le spese essenziali, come ad esempio quelle alimentari o per l’energia, mentre il 10,3% degli occupati è a rischio di povertà lavorativa.

Leggi: Secondo Welfare


Indicatori demografici – Anno 2024 – Ulteriore calo della fecondità

Con 1,18 figli per donna viene superato il minimo di 1,19 del 1995, anno nel quale sono nati 526mila bambini contro i 370mila del 2024.
Rilevante crescita della speranza di vita: per il complesso della popolazione residente, la speranza di vita alla nascita è pari a 83,4 anni, quasi 5 mesi di vita in più rispetto al 2023.
Boom delle emigrazioni per l’estero: sono 191mila (+20,5% sul 2023), delle quali ben 156mila riguardano cittadini italiani che espatriano (+36,5%).
Aumentano i neo-cittadini italiani: sono 217mila le acquisizioni della cittadinanza italiana concesse a cittadini stranieri residenti in Italia, superato il precedente massimo di 214mila raggiunto nel 2023.

Leggi: Istat


 

 

 

Gli anziani non sono un peso. L’Invecchiamento Attivo è la grande sfida del XXI secolo di cui cogliere le opportunità. Presentata a Roma “Vivere la longevità“, la Ricerca Auser contro i luoghi comuni su anziani e invecchiamento della popolazione

Siamo in piena transizione demografica, un fenomeno globale che coinvolgerà da qui ai prossimi decenni, tutti i paesi.
Si stima che nell’Unione Europea gli over 65 raggiungeranno nel 2050 i 129,8 milioni. L’Italia è il paese europeo che invecchia più di tutti e più velocemente e decresce come popolazione, l’Istat ci dice che nel 2080 saremo poco più di 46 milioni di abitanti per la maggior parte anziani con un Sud sempre più abbandonato e “vecchio”. Ma non finisce qui. Tra 20 anni quattro famiglie su 10 saranno costituite da persone sole. Entro il 2043 le persone sole con più di 75 anni saranno 4,1 milioni, di questi 3 milioni saranno donne. Nel 2040 si raggiungerà un vero e proprio picco con quasi 18 milioni e mezzo di over 65.
Previsioni demografiche da far tremare i polsi. A preoccupare non è solo l’invecchiamento della popolazione ma anche la ridotta natalità, un abbinamento che determinerebbe una progressiva riduzione della popolazione, cosa che sta già avvenendo.
Che fare, dunque? La ricerca Auser a firma di Claudio Falasca, “Vivere la longevità. L’invecchiamento attivo nella transizione demografica per un welfare generativo” presentata a Roma il primo aprile in un convegno al Cnel, cerca di dare delle risposte.

Leggi: Auser


NEWS:

31 marzo 2025
Denatalità: Cgil, scenario allarmante, servono con urgenza forti politiche strutturali

“I dati Istat certificano lo scenario allarmante di una glaciazione demografica, sono sintomatici di un Paese senza speranza e fiducia nel futuro, al quale non basta certo qualche bonus né tantomeno un retorico Ministero della Natalità. Ciò che serve con urgenza sono forti politiche strutturali per dare certezze, soprattutto ai giovani: la certezza di solide prospettive di lavoro e reddito; lavoro stabile e ben retribuito per consentire di formare una famiglia e decidere di avere dei figli; congedi adeguatamente remunerati e paritari; la certezza di una casa e di una rete di servizi per l’infanzia, a partire da asili nido diffusi nel territorio, accessibili e gratuiti”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.
“Il Governo appare però inerme, come dimostra l’incapacità di spendere i 3,6 miliardi del PNRR per asili nido e scuole dell’infanzia”, denuncia la dirigente sindacale. “A meno di 15 mesi dalla fine – ricorda citando il Report dell’Area Stato Sociale e Diritti della Cgil – è stato speso solo un quinto dei fondi; appena il 3,7% delle opere risulta completato e collaudato, mentre 868 progetti presentano ritardi.

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31 marzo 2025
Rsa e rette. Le associazioni: l’emendamento Cantù è anticostituzionale

Il Parlamento sta discutendo il disegno di legge per l’erogazione delle prestazioni sanitarie: un emendamento approvato prevede che a carico del sistema sanitario resti solo la quota sanitaria della retta delle Rsa. Per le associazioni di pazienti è a rischio il diritto alla salute. Anffas e Confad scrivono al ministro Schillaci. Il presidente di Anffas Roberto Speziale: «Speriamo prevalga il buon senso. Non ci fermeremo» – di Nicla Panciera
«È anticostituzionale, in contrasto con quanto previsto dai Lea, ignora la Convenzione Onu sui diritti delle persone e della disabilità, rende potenzialmente problematica la realizzazione del decreto legislativo 62/2024 in materia di disabilità». Questa la denuncia dell’Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo Anffas e del Coordinamento nazionale famiglie con disabilità Confad a proposito dell’emendamento 13.0.400 al ddl 1241 “Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria”, presentato dalla senatrice Maria Cristina Cantù della Lega e approvato in Senato nei giorni scorsi.

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29 marzo 2025
Riforma non autosufficienza: un anno dopo, l’inerzia vince sul cambiamento

È passato giusto un anno dal primo (e al momento unico) decreto che dovrebbe dare attuazione alle tanto attesa riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Ma nei territori la transizione fatica a decollare. Che fare? C’è solo una via: rilanciare dal basso – di Franca Maino
La riforma della non autosufficienza, avviata con la Legge Delega 33/2023, ha rappresentato un momento di riconoscimento istituzionale per un bisogno crescente e strutturale della società italiana: garantire risposte adeguate, integrate e continuative a milioni di persone anziane non autosufficienti. È una riforma che poggia su basi solide di conoscenza, confronto e partecipazione civica grazie anche al contributo fornito dal Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, coalizione sociale che riunisce 60 organizzazioni che operano a vario titolo in questo ambito. Tuttavia, i primi segnali provenienti dai territori indicano che la transizione da principio a pratica sta incontrando ostacoli significativi. Il sistema attuale permane disomogeneo, sottofinanziato e incapace di garantire un’effettiva continuità assistenziale.

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29 marzo 2025
Pensioni, sorpresa (ma non troppo): tornano gli esodati

Oltre 44 mila lavoratrici e lavoratori che hanno aderito negli ultimi anni a misure di uscita anticipata rischiano di ritrovarsi dal 1° gennaio 2027 senza reddito e senza contribuzione
Pensioni: tornano gli esodati. Ancora una sorpresa amara per tante lavoratrici e lavoratori penalizzati dalle (non) politiche del governo che tratta la previdenza come una fonte da cui attingere a mani basse per fare cassa. Oltre 44 mila lavoratrici e lavoratori, che hanno aderito negli ultimi anni a misure di uscita anticipata, per effetto dell’adeguamento automatico dei requisiti pensionistici alla speranza di vita rischiano di ritrovarsi dal 1° gennaio 2027 senza reddito e senza contribuzione.
È quanto emerge dall’ultima analisi dell’Osservatorio previdenza della Cgil nazionale. Come spiega, il responsabile delle Politiche previdenziali della Confederazione, Ezio Cigna, “se il governo non interverrà, 19.200 lavoratori in isopensione e 4 mila con contratto di espansione si ritroveranno con un vuoto di tre mesi senza assegno, senza contributi, senza tutele”.

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25 marzo 2025
Irpef: Cgil, Caaf Cgil, soddisfatti, grazie a nostra denuncia salvaguardati redditi di milioni di lavoratori e pensionati

“Siamo soddisfatti di aver difeso le persone che rappresentiamo, inducendo il Governo a rivedere una norma profondamente ingiusta. La questione sollevata dalla Cgil e dal Consorzio nazionale Caaf Cgil era più che fondata”. È quanto dichiarano il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari, e la Presidentessa Consorzio nazionale Caaf Cgil, Monica Iviglia, a commento del comunicato diffuso pochi minuti fa dal Mef.
“Se alle parole seguiranno i fatti, e si interverrà per consentire l’applicazione delle tre aliquote 2025 per la determinazione dell’acconto Irpef, i salari e le pensioni di milioni di cittadine e cittadini, già pesantemente colpiti dall’alta inflazione cumulata in questi anni, non subiranno ulteriori riduzioni”, concludono Ferrari e Iviglia.

Leggi: Cgil


23 marzo 2025
Cucina senza barriere

Avere una cucina accessibile, ma saper anche destreggiarsi ai fornelli sono due componenti che si intrecciano inevitabilmente. Organizzato grazie a una collaborazione tra l’UICI di Ferrara (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e lo IAL della città emiliana (Scuola Alberghiera e di Ristorazione), con il supporto economico della Fondazione Canonici Mattei e il patrocinio del CFAD (Comitato Ferrarese Area Disabili), ha preso il via nei giorni scorsi il corso Cucina senza barriere, iniziativa che punta a insegnare tecniche di cucina a persone con diverse disabilità, promuovendone l’autonomia personale e sociale. “Questo corso – spiegano i promotori – rappresenta il primo passo di una serie di iniziative che seguiranno questa esperienza pilota.

Leggi: Rete Caad


DALLE REGIONI:

29 marzo 2025
Gli angeli custodi dei più fragili. L’impresa della solidarietà. In un anno assistiti 15mila nonni

Il rafforzamento della collaborazione con i Comuni e le strutture socio sanitarie, attraverso una rete con le altre realtà del Terzo settore, è il presupposto per affrontare le solitudini degli anziani, le cronicità, le fragilità. Lo sanno bene i volontari che compongono la rete di associazioni Auser. Dai dati riferiti al 2024, emerge un conglomerato di 21 realtà presenti in Provincia, riunite nell’XI congresso Auser Monza e Brianza. Promuovono attività di socializzazione, ludiche, ricreative, sportive e culturali, offrendo un insieme di risposte alle difficoltà ma anche ai nuovi bisogni delle persone anziane. Sono 13 le organizzazioni di volontariato e 8 quelle di promozione sociale: 4.401 soci e 513 volontari.

Leggi: Il Giorno


29 marzo 2025
Il progetto promosso dalla Regione “Attivati!”, l’alleanza si allarga

L’esperienza del Progetto Generazione Senior e della Piattaforma Isidora, varati dalla Cooperativa La Meridiana su Monza, piace a Regione Lombardia e viene esportata in tutta la Brianza. Il Pirellone ha approvato il Piano di azione territoriale “Attivati!” presentato da Ats Brianza, soggetto attuatore, in cui si inserisce il progetto territoriale della Provincia di Monza Generazione Senior, presentato da Csv Monza Lecco Sondrio in partenariato con altri 8 enti del Terzo Settore (Sociosfera Onlus, Cooperativa Aeris, Cooperativa La Meridiana, Spazio Giovani Impresa Sociale, Azie Il progetto è sostenuto da una rete di 36 soggetti tra realtà di volontariato e istituzioni, compresi gli Uffici di Piano di Carate, Desio, Seregno, Offertasociale di Vimercate, Asst Brianza, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Fondazione Irccs San Gerardo. Monza e Brianza si è aggiudicata un finanziamento di 309mila euro per servizi a una popolazione di 285mila ultra 65enni.

Leggi: Il Giorno


28 marzo 2025
“Safe at home”, il progetto italo-svizzero per salute e assistenza

Presentato a Lecco il progetto che punta a sviluppare modelli innovativi di assistenza domiciliare per la popolazione anziana. Con nuove tecnologie e più formazione
Officina Badoni ha accolto la presentazione del progetto “Safe at home”, finanziato da Interreg Italia-Svizzera, uno dei programmi di cooperazione territoriale europea utilizzati dall’Unione Europea per rafforzare la cooperazione tra Paesi confinanti. Un programma ricco di interventi, che ha dato parola al mondo istituzionale e al terzo settore dei due territori, sottolineando l’importanza della collaborazione e della corresponsabilità di tanti e variegati attori per poter affrontare in maniera efficace una sfida complessa e urgente come quella dell’invecchiamento della popolazione.

Leggi: Lecco Today


28 marzo 2025
Liste d’attesa. Non si placa la bagarre tra Schillaci e le Regioni. La replica di Fedriga al Ministro: “Senza risorse e collaborazione, impossibile affrontare emergenza”

Le Regioni confermano il loro impegno nel contrasto alle liste d’attesa e rimandano al mittente le critiche: “La battaglia contro le liste d’attesa è una vera priorità per le Regioni e stiamo lavorando con tenacia, al di là delle posizioni politiche, per garantire un accesso giusto ed equo alle cure”. Ma il presidente critica duramente il decreto governativo e il Dpcm sui poteri sostitutivi del Ministero della Salute per le Regioni inadempienti: “Serve rispetto delle competenze, fondi adeguati e interventi sull’appropriatezza prescrittiva”.
Prosegue senza sosta lo scontro tra Ministero e Regioni. Oggi una nuova puntata. In una lettera inviata al Ministro della Salute Orazio Schillaci, il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga ha espresso forti perplessità sull’attuazione del Decreto Legge n. 73/2024 relativo alle liste d’attesa. Il messaggio è chiaro: le Regioni sono impegnate e collaborative, ma senza risorse e con un’impostazione centralista la riforma rischia di rimanere inefficace.

Leggi: Quotidiano Sanità


27 marzo 2025
“Attivamente Anziani”: nelle frazioni di Cuneo riparte il progetto per over 65

A Cuneo torna il progetto “Attivamente Anziani”, promosso dal Comune di Cuneo in collaborazione con la Cooperativa Sociale Emmanuele, l’impresa sociale Eclectica+, il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, l’associazione LiberaVoce e l’Unitre, con il finanziamento della Regione Piemonte.
L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, punta a valorizzare il ruolo delle persone over 65 nella comunità, promuovendo il loro benessere e incentivando la loro partecipazione attiva. Queste potranno mettere a disposizione le proprie competenze per il quartiere in cui vivono, contribuendo a creare una comunità più accogliente e solidale.
Le attività proposte non saranno decise a priori, ma saranno definite insieme ai partecipanti, in base alle esigenze dei quartieri e alle idee raccolte. Insieme all’educatrice, gli over 65 svilupperanno azioni condivise per rendere i quartieri più vivi e collaborativi.

Leggi: Cuneo Cronaca


25 marzo 2025
One Health e invecchiamento sano. In Liguria parte la sperimentazione del primo modello integrato di una “comunità in salute”

Al via nel piccolo Comune nell’entroterra del Tigullio, il Progetto “Neirone in Salute”. Presi in carico tutti gli over 65 anni (circa 350 soggetti), per identificare condizioni di criticità e fragilità anche attraverso l’analisi di big data da database amministrativi. Obiettivo, realizzare un sistema di cure primarie integrato e di prossimità. In prima linea, Mmg e Infermieri di Famiglia e Comunità
Un piccolo Comune di un migliaio di abitanti, nell’entroterra del Tigullio, nella provincia di Genova, a 28 chilometri dalla costa e dal più vicino Pronto Soccorso, raggiungibile in circa 45 minuti di auto: l’Asl 4 Liguria ha scelto il borgo di Neirone per avviare il progetto “Neirone in Salute”, primo modello integrato di una “comunità in salute” ispirata e che applica tutte le attuali traiettorie di indirizzo e di strumenti disponibili in tema di integrazione sociosanitaria e ospedale-territorio, digitalizzazione e domotica ad un intero Comune.

Leggi: Quotidiano Sanità


IN AGENDA:

Incontro “DAI PRINCIPI ALLE PERSONE: IL FUTURO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA”

Giovedì 3 aprile alle ore 16,30 a BOLOGNA, presso la Sala Biagi in Via Santo Stefano 119.
L’evento, promosso dal PATTO PER UN NUOVO WELFARE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA e da CARER ETS gode del patrocinio della REGIONE EMILIA ROMAGNA e del COMUNE DI BOLOGNA .
Interverranno in qualità di relatori :
Cristiano Gori | Coordinatore del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza
Isabella Conti | Assessora Regionale al Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia, Scuola
Massimo Fabi | Assessore Regionale alle Politiche per la Salute
Seguirà programma dettagliato.

Leggi: Associazione Carer


“Il settore Long Term Care tra connessioni, interdipendenze e necessità di integrazione. Presentazione del 7° Rapporto Osservatorio Long Term Care” promosso da Università Bocconi – L’evento si terrà a Milano il 3 Aprile 2025 dalle 10 alle 13.30.

L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida cruciale per i sistemi di welfare europei, che richiede di integrare i servizi di cura con altri settori, in particolare la sanità, per migliorarne efficacia ed efficienza. Il 7° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care, con il contributo di Essity, approfondisce il tema delle interdipendenze tra settore Long Term Care e sanità, focalizzandosi sulla prospettiva dei gestori di servizi per anziani e sul ruolo delle RSA. Ricercatori, esperti interazionali del settore e testimoni aziendali ne discuteranno durante l’evento. La partecipazione è gratuita previa registrazione online.

Leggi: Rete Caad


8 aprile 2025, Roma – Convegno “The age of Rock”: Invecchiamento attivo, ageismi e lotta al pregiudizio”

The Age of Rock: un convegno per ripensare l’invecchiamento
L’8 aprile 2025, dalle ore 9:00 alle ore 13:30, il Teatro Ateneo della Università Sapienza di Roma ospiterà il convegno “The Age of Rock: invecchiamento attivo, ageismi e lotta al pregiudizio”. L’evento offrirà un’occasione di confronto multidisciplinare per esplorare il tema dell’invecchiamento attivo e la necessità di superare gli stereotipi legati alla vecchiaia.

Leggi: Ageit


Sensori e tecnologie avanzati adatti agli anziani per la prevenzione e il monitoraggio della salute

E’ il titolo della Sessione n.2 di lavoro nell’ambito della Conferenza 2025 della IEEE Institute of Electrical and Electronics Engineers che è un’associazione internazionale di scienziati professionisti con l’obiettivo della promozione delle scienze tecnologiche. L’evento proposto si terrà ad Ancona dal 22 al 24 ottobre 2025 ed è organizzato nell’ambito del progetto di ricerca “Age-It: Aging Well in an Aging Society”. Si tratta di una sessione tematica che ha l’obiettivo di evidenziare i risultati recenti riguardanti sensori e tecnologie avanzate age-friendly per la prevenzione e il monitoraggio della salute.

Leggi: Rete Caad


Eventi in programma di AGE-IT 

In previsione per il 2025
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Prosegue il declino demografico: nel 2024 fecondità al minimo storico e popolazione sempre più anziana. La speranza di vita cresce e supera i livelli pre Covid. I nuovi dati Istat

Il 2024 si conferma un anno di svolta per la demografia italiana. I segnali di allarme sono molteplici: una natalità ai minimi, una popolazione sempre più anziana, un tessuto familiare che cambia e una mobilità che accentua le disuguaglianze territoriali. Boom di emigrazioni italiane: raggiunta quota 191mila (+20,5%) soprattutto verso Germania, Spagna e Regno Unito. Segnale positivo sul fronte della salute: la speranza di vita torna a crescere, raggiungendo gli 83,4 anni, con un guadagno di 5 mesi rispetto al 2023.
Il quadro demografico italiano tracciato dall’Istat nel report Indicatori demografici 2024 conferma un’Italia in profonda trasformazione: meno nascite, più emigrazioni, invecchiamento marcato della popolazione e strutture familiari sempre più ristrette. Un lento ma costante declino che incide sul tessuto sociale ed economico del Paese.

Leggi: Quotidiano Sanità


Denatalità, quel che manca è una visione

Continua a calare l’indice di fecondità in Italia. Il dato emerge dagli indicatori demografici Istat relativi all’anno 2024. Con un tasso di fecondità pari a 1,18 figli per donna viene addirittura superato il minimo storico di 1,19 figli per donna toccato nel 1995, anno nel quale tuttavia erano nati 526mila bambini contro i 370mila del 2024. È una conseguenza del calo delle donne e degli uomini in età fertile: le donne tra i 15 e i 49 anni sono passate da 14,3 milioni a 11,4 milioni, gli uomini da 14,5 a 11,9 milioni. Quanto alla fecondità, in Sardegna si è già scesi sotto l’unità: 0,91 figli per donna. L’età media al parto sale ancora: 32,6 anni, ma nel Lazio e in Basilicata si toccano già i 33,3 anni.
Natalità in discesa e mortalità in forte calo: sei neonati e 11 decessi per 1.000 abitanti. Quella italiana è una popolazione che invecchia sempre di più. Rilevante la crescita della speranza di vita: per il complesso della popolazione residente, alla nascita l’aspettativa di vita è pari a 83,4 anni, quasi 5 mesi di vita in più rispetto al 2023.

Leggi: Vita


RSA: movimenti normativi e il bisogno di una politica – di Laura Pelliccia

Nell’ambito di un disegno di legge in materia di sanità – il cosiddetto Ddl prestazioni sanitarie1 principalmente attinente la gestione delle liste d’attesa – sono in corso di discussione alcune regole in tema di compartecipazione ai costi delle strutture sociosanitarie.
Prima di esaminare le vicende contingenti, diamo uno sguardo al quadro generale su cui si inserisce tale questione, secondo quanto più diffusamente argomentato qui. Il mondo della residenzialità per gli anziani avrebbe avuto bisogno di riqualificazione/sostegno per:
• adeguare gli standard alla sempre maggiore complessità clinica e assistenziale degli ospiti;
• remunerare adeguatamente il lavoro in questo settore, evitando le fughe di personale verso altri comparti (es. ospedali);
• consentire l’universalismo nell’accesso, rafforzando i sostegni per evitare che gli ospiti appropriati siano costretti a rinunciare al servizio per motivi economici;
• adeguare il numero dei posti convenzionati con il SSN all’aumento del bisogno, per evitare i lunghi tempi di attesa o il ricorso alla solvenza.

Leggi: Welforum


Io, architetto alla ricerca di un’accessibilità trasparente – di Ilaria Dioguardi

«Nei miei lavori parto dall’ascolto delle esigenze delle persone che vivranno gli spazi che devo disegnare», dice l’head of Universal design di Lombardini22. «Quando stai facendo un progetto per tutti, lo stai facendo anche per te stesso»
«Non esiste un progetto inclusivo per tutte le persone, ma dobbiamo tendere a questo», dice l’architetto Cristian Catania, head of Universal design di Lombardini22, gruppo leader in Italia dell’architettura e dell’ingegneria che opera a livello internazionale.
Catania, con la parola “accessibilità” cosa si intende oggi?
Parlo dell’architettura perché è il mio settore, ma l’accessibilità è un metodo di progetto che è applicabile in ogni campo, anche nei servizi e nei prodotti. Se parliamo di ciò che le persone vivono, delle azioni che compiono, delle attività che cercano di svolgere in qualsiasi ambito della vita è possibile creare luoghi che siano accessibili, in ogni ambito di utilizzo. Io lavoro con Lombardini22 da 18 anni, era una struttura di 25 persone, ora ci lavoriamo in 470. Ho lavorato per 15 anni nel retail, tre anni fa abbiamo deciso di investire nell’universal design.

Leggi: Vita


Pnrr. A che punto siamo? Ritardi strutturali, carenze di personale e governance frammentate mettono il piano a rischio. Ecco la relazione

Avviati l’80% dei cantieri previsti per le Case della Comunità. Tuttavia, permangono ritardi significativi nella messa in funzione delle strutture già ultimate, dovuti principalmente alla carenza di personale sanitario, soprattutto medici di medicina generale e infermieri di comunità. Per la digitalizzazione, il nodo principale resta la diseguaglianza regionale nell’attuazione, con alcune realtà ancora indietro nell’adozione degli standard previsti. Si registra un avanzamento significativo anche nella digitalizzazione delle strutture ospedaliere, in particolare nei DEA, per cui risulta impiegato l’80% dei finanziamenti previsti. RELAZIONE SEZIONE I – II
Ritardi strutturali, carenze di personale, incapacità realizzative e governance frammentata rischiano di comprometterne il pieno successo della Missione 6 Salute del Pnrr. Molti traguardi sono stati spostati, altri ridimensionati. Senza un intervento di semplificazione, assistenza tecnica e rafforzamento della governance, la riforma sanitaria rischia di trasformarsi in un’occasione mancata.
Questo quanto emerge dalla sesta relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Leggi: Quotidiano Sanità


Non autosufficenza: tendenze. Chi si prende cura di me? La demografia dell’assistenza

Sebbene il welfare familistico abbia funzionato efficacemente per molti anni, nell’ultimo decennio il sistema ha iniziato a mostrare i suoi limiti. Il calo della fecondità, accelerato dalla Grande Recessione del 2008, non sembra arrestarsi. La percentuale di donne senza figli in Italia è aumentata, raggiungendo il 20% tra le donne nate negli anni ’70. L’aumento del fenomeno della childlessness (assenza di figli) significa che, entro il 2040, un quinto della popolazione anziana italiana non potrà contare su figli per ricevere assistenza. Un altro fenomeno demografico strutturale comune a quasi tutti i paesi sviluppati è l’ingresso nella terza età delle coorti del baby boom, che ha aumentato il numero di anziani potenzialmente bisognosi di assistenza. Sul fronte migratorio, invece, i grandi flussi che caratterizzavano l’inizio del secolo hanno rallentato, e anche la popolazione migrante sta invecchiando.

Leggi: Rete Caad


SEGNALAZIONI:

Pasticcio aliquote del governo, i Caaf Cgil: “Decreto non prima di Pasqua”

Il consorzio nazionale dei centri di assistenza fiscale sottolinea “la mala gestione dell’esecutivo. La presidente Iviglia: “Saremo comunque in grado di assistervi”
Da una denuncia all’altra, con questo governo, ci vuole poco. La toppa non sarà peggiore del buco stavolta, ma è davvero troppo tardiva. Dopo aver sbugiardato l’esecutivo sul pasticcio delle aliquote Irpef che rischiava di tradursi in un esborso cospicuo per i contribuenti – altro che taglio delle tasse –, il consorzio nazionale dei centri di assistenza fiscale del Quadrato rosso avvisa tutti: l’emendamento del governo non arriverà prima del 20 aprile. Una brutta sorpresa nell’uovo di Pasqua, visto che la campagna fiscale parte oggi ufficialmente.

Leggi: Collettiva


Esistenza in vita per pensionati all’estero: al via le verifiche

L’Inps ha avviato la verifica dell’esistenza in vita per i pensionati che riscuotono la pensione all’estero. Il processo, come di consueto, è gestito dalla banca Citibank. L’operazione viene portata avanti in due finestre temporali diverse, a seconda dei Paesi in cui si trovano gli italiani all’estero.
Fase 1 – La prima verifica si svolgerà da marzo 2025 a luglio 2025 e riguarderà i pensionati residenti in: America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi
I pensionati residenti in queste aree stanno ricevendo da Citibank i moduli di attestazione delle richieste di esistenza in vita, a partire dal 20 marzo 2025 e che dovranno essere restituiti entro il 15 luglio 2025. Se le certificazioni perverranno dopo tale data, i pagamenti relativi alla rata di agosto 2025 avverranno in contanti presso gli sportelli Western Union. Saranno sospesi i pagamenti delle pensioni a partire dalla rata di settembre 2025 per le attestazioni non definite entro il 19 agosto 2025.

Leggi: Inca


Donne vittime di violenza: congedo e reddito di libertà

Il Patronato INCA e la CGIL hanno predisposto l’aggiornamento 2025 della brochure con le novità normative sull’accesso al reddito di libertà e al congedo per le donne vittime di violenza.
Si tratta di un nuovo contributo destinato alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia.
La misura consiste in un contributo economico, stabilito nella misura massima di 500 euro mensili concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi. L’obiettivo è sostenere prioritariamente le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli o delle figlie minori.

Leggi: Inca


Essere caregiver? Il “libretto di istruzioni” non esiste, ma adesso c’è una guida

Demenza e Alzheimer rappresentano una sfida crescente per le famiglie e per la società. E troppo spesso chi riceve una diagnosi si trova a dover affrontare la malattia in solitudine, con difficoltà nell’accesso ai servizi e nel reperire informazioni affidabili. Ecco due guide per i malati e i caregiver, realizzate nell’ambito di Progetto Teseo – di Sara De Carli
«Tanti dicono, sospirando, che non esiste il “libretto delle istruzioni” per il caregiver: ci si improvvisa, per necessità. Così abbiamo preparato due guide, con un linguaggio molto comprensibile, che sintetizzano le competenze teoriche e emotive necessarie per stare a contatto con una sofferenza prolungata»: così Roberto Vaghi, assistente sociale che coordina i sette case-manager di Progetto Teseo, spiega la finalità di due nuovi e fondamentali strumenti per chi vive con la demenza e per chi si prende cura di un proprio caro: la Guida per il paziente dal titolo Vivere Bene con la tua malattia e la Guida per il caregiver Prendersi cura di una persona con demenza. Una Guida pratica.

Leggi: Vita


Barriere percettive e progettazione inclusiva

È disponibile la ristampa del volume “Barriere percettive e progettazione inclusiva” (sottotitolo Accessibilità ambientale per persone con ridotta capacità visiva) di Lucia Baracco, pubblicato nel 2016, ma già da alcuni anni esaurito. È una pubblicazione che in tanti continuavano a chiedere anche perché è uno dei pochi libri che affronta in modo organico questo tema. Per riconoscere e superare le cosiddette “barriere percettive” non basta infatti conoscere e applicare alla lettera i regolamenti tecnici, come per la maggior parte delle barriere architettoniche, ma bisogna avere compreso davvero il problema, sapendosi mettere dalla parte di chi affronta l’ambiente costruito in situazione di minorazione visiva.

Leggi: Rete Caad


Accessibilità e felicità: come abbattere le barriere migliora la vita delle persone con disabilità

Le persone disabili sono un miliardo, si tratta della più grande minoranza al mondo (il 15% della popolazione mondiale) In Italia sono 13mln. Questi numeri fotografano la realtà della disabilità per richiamare l’attenzione sulla necessità di promuovere inclusione, equità e accessibilità. E proprio il tema dell’accessibilità è al centro dello studio “Disability and happiness: the role of accessibility” di Asya Bellia, ricercatrice post-doc dell’Università Bocconi e Lorenzo Corsini dell’Università di Pisa. “L’accessibilità ambientale non è solo una questione di infrastrutture, ma di diritti umani”, spiega Bellia. “Garantire l’accesso equo agli spazi pubblici e privati è fondamentale per la felicità e l’inclusione sociale delle persone con disabilità”.

Leggi: Rete Caad


Detrazioni edilizie

In un condominio di tre piani è stato deciso di installare una piattaforma elevatrice nel giroscale interno, per agevolare la mobilità di persone disabili. Solo due su sei condomini hanno deciso di partecipare alle spese. I due condomini possono usufruire del beneficio fiscale sull’intero importo sostenuto per l’installazione oppure il beneficio è limitato alla parte di spesa calcolata in proporzione ai propri millesimi di proprietà?
La legge n. 234/2021 (il Bilancio 2022) ha introdotto una detrazione d’imposta del 75% per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti aventi a oggetto esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici (articolo 119-ter del decreto-legge n. 34/2020). Prevista inizialmente solo per l’anno 2022, l’agevolazione è stata poi estesa, dalla legge n. 197/2022 (il Bilancio 2023), alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.

Leggi: Fisco Oggi


 

 

 

Long term care sempre più digitali, l’importanza della formazione

L’invecchiamento della popolazione avanza con proiezioni clamorose sul 2050 (80enni triplicati nel mondo) e le digitalizzazione dei servizi è diventata imprescindibile. A Padova, su iniziativa di Uneba Veneto, Unipra, Fondazione Oic onclus, Cergas Bocconi insieme al gruppo Umana, venerdì 28, si parlerà dello stato dell’arte con molti casi avanzati a confronto- di Giampaolo Cerri
La popolazione mondiale over 60 è destinata a raddoppiare nei prossimi 25 anni, mentre gli over 80 triplicheranno, mettendo sotto crescente pressione i sistemi di assistenza. In questo scenario, la digitalizzazione rappresenta un’opportunità irrinunciabile per ottimizzare i processi operativi e migliorare la qualità dei servizi sanitari e sociosanitari. Tuttavia, senza un’adeguata formazione del personale, senza le necessarie competenze in grado di accompagnare questa transizione digitale, il pieno potenziale delle nuove tecnologie rischia di rimanere inespresso.

Leggi: Vita


NEWS:

24 marzo 2025
Anziani non autosufficienti: restyling alla riforma. Ma restano le ombre sui fondi e sul “dopo sperimentazione”

Iscritto all’ordine del giorno delle commissioni in Senato lo schema del decreto legislativo con le disposizioni integrative e correttive al d.lgs 15 marzo 2024, n. 29 “Disposizioni in materia di politiche a favore delle persone anziane”. Tra le correzioni alcuni adeguamenti al Codice del Terzo settore per coprogrammazione e coprogettazione. Si sperimenterà la valutazione multidimensionale dei fabbisogni di natura biopsicosociale, socio sanitaria e sanitaria della persona anziana e del suo nucleo familiare per la definizione del Pai. Nella news i testi dedicati al sociale all’esame delle commissioni parlamentari

Leggi: Vita


22 marzo 2025
Il disegno di legge sulle prestazioni sanitarie? Una minaccia per le persone con disabilità

L’intervento del presidente della Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie e consigliere Cnel: l’emendamento 13.0.400 introduce una serie di cambiamenti che potrebbero trasformare il diritto alla cura in un privilegio per pochi. Ecco perché – di Vincenzo Falabella
Il disegno di legge “Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie” e, in particolare, l’emendamento n. 13.0.400 in discussione, sollevano gravi preoccupazioni. Questa proposta non solo rischia di minare i principi fondanti del nostro sistema sanitario, ma mette in serio pericolo i diritti delle persone più vulnerabili, tra cui le persone con disabilità. La salute, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione, è un diritto universale, garantito dallo Stato, che non può essere subordinato a criteri economici. Tuttavia, questo emendamento introduce una serie di cambiamenti che potrebbero trasformare questo diritto in un privilegio per pochi.

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21 marzo 2025
Ddl Calderoli. Sono completamente assenti i Lep in materia sociosanitaria

Si danno per scontati quelli individuati nel Dpcm, 12 gennaio 2017. Per l’appunto, i Lea antecedenti al Covid. Una tale omissione rappresenta un danno gravissimo sia in termini di esigibilità necessaria agli assistiti che di prefigurazione della condizione essenziale per: l’introduzione a regime del federalismo fiscale; l’accettabilità sociale della differenziazione legislativa della materia salute
A leggere il DDL delega elaborato dal ministro Roberto Calderoli sulla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni viene lo sgomento. Sembra, infatti, un mero appendice del lavoro portato al termine dal Clep a fine ottobre 2024, a lordo di tutte le superficialità e degli errori di ipotesi allora rilevabili e rilevati.
La cosa più grave è rilevare che nel Ddl sono completamente assenti i LEP in materia sociosanitaria. Si danno per scontati quelli individuati nel Dpcm, 12 gennaio 2017. Per l’appunto, i Lea antecedenti al Covid. Una tale omissione rappresenta un danno gravissimo sia in termini di esigibilità necessaria agli assistiti che di prefigurazione della condizione essenziale per: l’introduzione a regime del federalismo fiscale; l’accettabilità sociale della differenziazione legislativa della materia salute.

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21 marzo 2025
Copertura costi prestazioni sociosanitarie nelle Rsa da parte del Ssn. Ministero Salute: “Il Fondo sanitario finanzia le sole prestazioni rientranti nei Lea, non ha risorse illimitate”

“L’eventuale attribuzione al Fondo del compito di remunerare anche una quota diversa di oneri determinerebbe la necessità di prevedere un adeguamento finanziario dello stesso per evitare che una insufficienza di risorse possa pregiudicare la garanzia del Lea sul territorio nazionale. È intendimento del Governo studiare ulteriori modalità alternative al finanziamento di detti oneri”. Così il sottosegretario alla Salute Gemmato, rispondendo in commissione Affari sociali alla Camera alle interrogazioni di Quartini (M5S) e Malavasi (PD).
Nel recente orientamento della giurisprudenza, l’attività prestata in favore di un soggetto gravemente affetto da morbo di Alzheimer ricoverato in istituto di cura è qualificabile come attività sanitaria, quindi di competenza del Servizio Sanitario Nazionale. Ma “il Fondo sanitario nazionale è deputato a finanziare le sole prestazioni sanitarie rientranti nei Lea per come individuati dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 (in particolare, l’articolo 30), che definisce i livelli essenziali di assistenza. Inoltre, devo evidenziare che il Fondo sanitario nazionale è connotato da risorse limitate e che il Governo ha provveduto ad implementare”.

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20 marzo 2025
L’acqua è sempre più cara

Il servizio idrico costa in media 500 euro l’anno a famiglia. Il 4% in più rispetto al 2023. Cresce anche la dispersione idrica. In tanti non si fidano dei rubinetti. Grandi disparità di prezzo tra le regioni. I dati di Cittadinanzattiva in vista della giornata mondiale del 22 marzo – di Nicola Varcasia
La bolletta dell’acqua cresce ancora: è salita a 500 euro la spesa media sostenuta dalle famiglie italiane nel 2024, rispetto ai 481 del 2023. Siamo al 4% in più. Rispetto al 2019, il costo a livello nazionale è aumentato del 23%. La regione in cui costa meno è il Molise (234 euro) dato invariato rispetto all’anno precedente. Quella in cui Al contrario, la regione con la spesa più elevata risulta essere la Toscana (€ 748) dove rispetto al 2023 si registra un aumento medio del 2,3%. L’incremento più consistente interessa l’Emilia Romagna (+8,8%) e l’Abruzzo (+8,5%). Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 917€ (+5,7%) mentre Milano conquista anche nel 2024 la palma di capoluogo più economico con 185 euro. Fra i capoluoghi di provincia, aumenti a due cifre percentuali per Salerno (+16,1%), Novara e Verbania (+12,9%), Rovigo (+11,1%).

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19 marzo 2025
Assegno unico: Cgil, porre fine a discriminazioni che impediscono accesso a misura

“Ribadiamo con forza la necessità che il Governo intervenga subito per superare ogni discriminazione che impedisce l’accesso ad una importante prestazione di sicurezza sociale come l’Assegno unico, a partire da quella che riguarda i figli residenti nei paesi d’origine, come peraltro richiesto dalla Commissione europea”. Lo affermano le segretarie confederali della Cgil Daniela Barbaresi e Maria Grazia Gabrielli commentando i dati aggiornati sull’AUU resi noti oggi dall’Istat, che per le dirigenti sindacali “confermano l’importanza, da noi sempre sostenuta, di questa misura”.

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19 marzo 2025
Case della Comunità. Schillaci: “Non si rilevano criticità rispetto a impegni con Europa”. E sui medici di famiglia: “Possibile riorganizzazione contrattuale del ruolo unico”

“In ogni caso, devo ricordare che l’accordo collettivo nazionale, sottoscritto nel febbraio del 2024, ha declinato questo nuovo modello organizzativo di erogazione dell’assistenza primaria nell’ambito dei rapporti di lavoro. Gli interventi del medico a attività oraria sono finalizzati a realizzare la continuità dell’assistenza per tutto l’arco della giornata a partecipare alla presa in carico dei pazienti”. Così il Ministro della Salute rispondendo in aula alla Camera al question time ad un’interrogazione presentata da Azione.
“All’esito del monitoraggio riferito, al secondo semestre 2024 risultano attive 485 case di comunità. Non si rilevano, ad oggi, criticità rispetto agli impegni assunti per la Commissione europea. Devo far presente, inoltre, che nella recente cabina di regia dedicata alla Missione 6, presieduta dal Ministero degli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, il 6 marzo scorso, a livello nazionale, sono stati avviati cantieri per oltre 940 case di comunità, superando il 90 per cento dei cantieri previsti per il raggiungimento del target”.

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19 marzo 2025
Suicidio medicalmente assistito. Associazione Coscioni alla Stato-Regioni: “Garantire tempi certi e uniformità nell’applicazione della sentenza Consulta”

“Definisca tempi certi per la verifica delle condizioni stabilite dalla Corte, evitando lungaggini amministrative e interpretazioni difformi. Si ispiri alla legge regionale della Toscana, che ha già regolamentato l’erogazione delle prestazioni sanitarie necessarie per l’applicazione della sentenza Cappato-Antoniani. Garantisca un accesso equo al suicidio assistito su tutto il territorio nazionale”.
L’Associazione Luca Coscioni ha inviato una lettera alla Conferenza Stato-Regioni, ai Presidenti delle Regioni e agli Assessori alla Salute, sollecitando un intervento urgente che segua la normativa toscana per assicurare una corretta e uniforme applicazione della sentenza di incostituzionalità numero 242 del 2019 della Corte costituzionale, detta “Cappato – Antoniani”, che ha riconosciuto nel fine vita il rispetto della scelta delle persone malate che hanno le condizioni previste dalla Consulta.

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18 marzo 2025
Persone anziane: diventa operativa la prestazione universale

Dal primo gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2026 le persone anziane (con età di almeno 80 anni), con un livello di bisogno assistenziale gravissimo e con ISEE in corso di validità non superiore ai 6mila euro possono fruire della “prestazione universale”, una nuova misura sperimentale che integra l’indennità di accompagnamento già riconosciuta con un “assegno di assistenza”, di importo massimo pari a 850 euro mensili, finalizzato a remunerare il lavoro di cura e assistenza svolto da lavoratori domestici ovvero ad acquisire servizi di supporto alla domiciliarità e all’autonomia forniti da imprese e professionisti qualificati.

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18 marzo 2025
“Mio marito in una Rsa, ma la retta è troppo alta”

La voce di Angela De Marco, un’anziana con il coniuge ricoverato: “Ho quasi ottant’anni, non riuscivo più ad assisterlo da sola, ma costa 95 euro al giorno” – di Elena Peracchi
“Il problema principale è il peso della retta”. Inizia così la testimonianza di Angela De Marco, una signora con marito ricoverato in una struttura Rsa, in un video raccolto dallo Spi Cgil Lombardia. “Mio marito ha bisogno di assistenza di questo tipo da metà novembre – racconta –: tra me e lui prendiamo circa 2.300 euro con l’accompagnamento”.
“Tra un paio di mesi avrò ottant’anni, mi sono indebolita dopo un anno di vita da badante e mi sono anche ammalata. Non potevo più aiutarlo ad andare in bagno o a letto, quando non c’era una persona a casa. Per questo ho chiesto il ricovero breve in una struttura. Ricovero che costa 95 euro al giorno, quindi circa 3.000 euro al mese. Adesso non mi sento sola perché ho trovato tante persone che mi aiutano – conclude Angela –, ma è chiaro che al fronte ci sono io”.

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DALLE REGIONI:

25 marzo 2025
Sant’Elia, dal degrado al rilancio: un quartiere di anziani che vuole dare speranza ai giovani

Oltre 100 milioni di euro per riqualificare una zona periferica del capoluogo sardo. Gli operatori del sociale chiedono di dare protagonismo ai residenti e di creare i luoghi di incontro. L’81,6% degli abitanti beneficia di un sostegno economico da parte del Comune – di Luigi Alfonso
Un imponente progetto di riqualificazione urbana da oltre 100 milioni di euro, più altri interventi che coinvolgeranno i privati. Regione Sardegna e Comune di Cagliari mettono in campo fondi regionali, del Pnrr e del Pn Metro Plus, per cancellare una macchia che il capoluogo mostra da decenni. Il quartiere Sant’Elia si rifà il look, nella speranza di cambiare la sua nomea: di solito balza agli onori delle cronache locali più per i reati commessi (dallo spaccio di droghe alla detenzione illegale di armi) che per le belle iniziative promosse dal Terzo settore, dalla parrocchia o dalle associazioni sportive dilettantistiche.

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24 marzo 2025
“Ridare”, la comunità energetica che produce anche socialità

A Raffadali, in provincia di Agrigento, è nata una comunità energetica dove «l’energia prodotta genera valore economico che viene reinvestito in micro progetti sociali», dice Giuseppe La Rocca, direttore della Fondazione Comunitaria di Trapani e Agrigento, tra i soci fondatori della realtà. «Le persone hanno compreso che non si tratta solo di un progetto di economia sostenibile, ma di una nuova forma di cooperazione sociale» –
di Anna Spena
Raffadali, provincia di Agrigento. Qui sta nascendo una comunità energetica rinnovabile e solidale. Si chiama “Ridare”, un nome dato per «racchiude perfettamente il senso del nostro progetto», dice Giuseppe La Rocca, il direttore della Fondazione Comunitaria di Trapani e Agrigento. «Ri-dare energia alla comunità, trasformando il sole in una risorsa condivisa e comunitaria. Ri-dare valore a chi è in difficoltà, utilizzando i benefici economici per contrastare la povertà energetica ed educativa. Ri-dare un senso di appartenenza, perché questa non è solo un’iniziativa di transizione sostenibile ma un progetto di comunità. Il nome ci rappresenta perché mette al centro la solidarietà, la sostenibilità e la responsabilità sociale. L’obiettivo è anche quello di lavorare alla diffusione della cultura del dono per le persone e della responsabilità sociale di imprese e d enti, una visione di co-responsabilità nella strada verso la giustizia sociale e ambientale».

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21 marzo 2025
In Veneto 8mila dimissioni volontarie tra medici e infermieri in 5 anni. I dati del Pd

Si tratta di 3.043 medici e 4.967 infermieri, spiega la vice presidente della commissione sanità, Anna Maria Bigon. “La Regione deve provvedere a colmare questa voragine aumentando in primis gli investimenti. Ma ad oggi la spesa del personale sanitario rimane quasi invariata, fissata per il 2025 è di 3.316.303.954 euro, appena 118.409.517 di euro in più rispetto al 2024”.
In Veneto circa 8000 tra medici e infermieri hanno deciso di lasciare il servizio sanitario pubblico negli ultimi 5 anni. Lo comunica, in una nota pubblicata sul sito Consiglio regionale, la consigliera regionale del Partito Democratico e vice presidente della commissione sanità, Anna Maria Bigon. “A seguito di una mia richiesta di accesso agli atti, abbiamo ottenuto dalla Regione una serie di dati eloquenti sulla situazione critica riguardante le carenze del personale sanitario. Il dato macroscopico è che in Veneto, dal 2019 al 2024, ben 3.043 medici e 4.967 infermieri hanno dato le dimissioni volontarie. In totale, siamo di fronte ad un allarmante esodo di 8.000 professionisti”, spiega Bigon.

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19 marzo 2025
Fine Vita. La commissione Sanità dell’Emilia-Romagna chiede “una legge nazionale”

La maggioranza accusa il governo nazionale di essere latitante sul tema; le minoranze rispondono che c’è già una bozza di legge a Roma presentata da Fratelli d’Italia. La Regione Emilia-Romagna non ha adottato leggi ma delibere di Giunta per il rispetto della sentenza della Consulta: “Questo per affermare il massimo rispetto del Parlamento nazionale, che deve intervenire sul tema”, ha detto l’assessore Fabi in commissione.
Il Parlamento approvi una legge nazionale fine vita. La richiesta è arrivata, ieri, nel corso della commissione Politiche per la salute e politiche sociali presieduta da Gian Carlo Muzzarelli, dai consiglieri dei gruppi di maggioranza e dai rappresentanti di Cgil e Fials, mentre i consiglieri dei gruppi di centrodestra riferiscono di un progetto di legge già presentato da Fratelli d’Italia in parlamento.

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17 marzo 2025
Piemonte: così sta crollando la rete dei servizi socio sanitari

Cresce l’apprensione per l’adeguamento delle tariffe dopo l’aumento degli stipendi del personale previsto nel contratto collettivo nazionale delle cooperative sociali. In una nota, l’allarme di Confcooperative Piemonte: «I servizi socio assistenziali e sanitari rischiano il collasso. Torino diventi laboratorio esemplare per nuovi modelli di collaborazione». Peller (enti gestori): «all’aumento esponenziale dei bisogni e delle richieste di presa in carico, si aggiunge la carenza di personale» – di Daria Capitani
Sul numero di marzo del nostro magazine, abbiamo immaginato un mondo senza Terzo settore. Un viaggio a ritroso nelle vite di decine di persone che ci hanno raccontato che ne sarebbe della loro quotidianità se non avessero intercettato un servizio, un’associazione, una cooperativa (la presentazione sarà da Toolbox a Torino mercoledì 19 marzo alle 18,30, trovi tutte le informazioni qui).

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IN AGENDA:

Iperturismo: cosa si sta facendo per contrastarlo?

Roma, 27 marzo 2025 – ore 16,30 – Sala in Via M. Dionigi, 59 (Piazza Cavour)
Associazioni di Cittadine e Cittadini, Studiosi, Giornalisti, Scrittori, fanno il punto sull’evoluzione di azioni e norme per tutelare Roma dall’eccesso di turismo, con il dilagare incontrollato di affitti brevi, bus turistici, dehors e tavolini, navette per gli aeroporti, nonché l’insensato progetto di un porto a Fiumicino per grandi navi da crociera.

Leggi: Carte in regola


1° Festival dell’amministrazione condivisa dei Comuni – 27 – 29 Marzo Assisi – Palazzo Monte Frumentario

Patti di collaborazione e Amministrazione condivisa indicano una strada che, pur fra mille ostacoli, utilizza la fiducia per ricucire rapporti tra persone e istituzioni, promuovere forme di convivenza solidale, incidere sulla vita delle persone mobilitando le comunità.
Il tema delle giornate di Assisi è il FUTURO, ne parleremo con tanti ospiti a partire dalle tante esperienze che si sono diffuse nel nostro Paese intorno a parole chiave come cura, solidarietà, condivisione, accoglienza.

Leggi: Labsus


21-29 MARZO – Milan Longevity Summit 2025: Scienza e pratiche per vivere più a lungo e in salute

Dal 21 al 29 marzo 2025, Milano si prepara a diventare il fulcro della ricerca sulla longevità con il ritorno del Milan Longevity Summit. L’evento, ormai punto di riferimento internazionale nel settore della salute e del benessere, offrirà un programma ricco di conferenze, workshop ed esperienze interattive per promuovere uno stile di vita sano e duraturo.

Leggi: Ageit


Presentazione del secondo report di ricerca “Abitare fuori Milano: l’abbordabilità della casa tra regione urbana e città attrattiva”.

La presentazione si terrà il giorno venerdì 28 marzo alle ore 9:30 presso il Politecnico di Milano, sede di Via Bonardi, 3 Milano (Metro Piola, treno Lambrate) – Aula T.2.1, Edificio Trifoglio, Primo piano.

Leggi: Oca


Anci Toscana – ANCE Toscana – venerdì 28 marzo Recupero , rigenerazione e nuovi strumenti dal “piano casa” alla città sostenibile

Centro Rogers – Piazzale della Resistenza 50018 Scandicci

Leggi: Anci


A Roma il primo aprile al Cnel presentazione della ricerca Auser

Il 1° aprile 2025, dalle ore 10.30 alle 13.00, presso la sede del CNEL a Roma in Viale David Lubin, Sala Marco Biagi, si terrà la presentazione della ricerca Auser “Vivere la longevità. L’ invecchiamento attivo nella transizione demografica per un welfare generativo” a cura di Claudio Falasca.
Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta una delle grandi sfide del XXI secolo. Come ogni sfida comporta rischi e opportunità. Oggi l’attenzione generale sembra concentrarsi prevalentemente sui rischi. A parere di Auser questo avviene perché non si riesce ad accettare la crescente longevità come una grande opportunità di rigenerazione del nostro sistema di welfare.

Leggi: Auser


Incontro “DAI PRINCIPI ALLE PERSONE: IL FUTURO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA”

Giovedì 3 aprile alle ore 16,30 a BOLOGNA, presso la Sala Biagi in Via Santo Stefano 119.
L’evento, promosso dal PATTO PER UN NUOVO WELFARE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA e da CARER ETS gode del patrocinio della REGIONE EMILIA ROMAGNA e del COMUNE DI BOLOGNA .
Interverranno in qualità di relatori :
Cristiano Gori | Coordinatore del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza
Isabella Conti | Assessora Regionale al Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia, Scuola
Massimo Fabi | Assessore Regionale alle Politiche per la Salute
Seguirà programma dettagliato.

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8 aprile 2025, Roma – Convegno “The age of Rock”: Invecchiamento attivo, ageismi e lotta al pregiudizio”

The Age of Rock: un convegno per ripensare l’invecchiamento
L’8 aprile 2025, dalle ore 9:00 alle ore 13:30, il Teatro Ateneo della Università Sapienza di Roma ospiterà il convegno “The Age of Rock: invecchiamento attivo, ageismi e lotta al pregiudizio”. L’evento offrirà un’occasione di confronto multidisciplinare per esplorare il tema dell’invecchiamento attivo e la necessità di superare gli stereotipi legati alla vecchiaia.

Leggi: Ageit


Eventi in programma di AGE-IT 

In previsione per il 2025
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Le logiche e i principi delle politiche di contrasto delle povertà – di Remo Siza

Nel dibattito pubblico che ha accompagnato l’approvazione dell’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro è emersa l’esigenza di affermare misure di attivazione lavorativa nelle politiche di contrasto delle povertà sostituendo la logica ritenuta passivizzante del Reddito di Cittadinanza. In realtà, nella definizione e nella attuazione delle attuali politiche di contrasto si sono affermate logiche molto differenti. In alcune politiche, prevale una logica assistenzialistica, in altre ancora l’enfasi è sul controllo e la sorveglianza, solo in alcune politiche si delineano, debolmente, principi e logiche attivanti.
L’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) costituiscono le misure di maggiore rilevanza nelle politiche di contrasto della povertà adottate al livello nazionale. In questo contributo considero altre due misure: il rifinanziamento della carta “Dedicata a te”, introdotta nel 2022, e gli interventi di rigenerazione urbana in alcuni quartieri (modello Caivano) previsti dai decreti-legge 123/2023 e 208/2024.

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Tutti i fondi per il welfare sociale – Franco Pesaresi

Nella Legge di Bilancio 2025, i fondi per il welfare sociale ammontano a 10.451.083.000 euro (Cfr. Tab. 1).
Tali risorse sono distribuite in 25 diversi fondi che appaiono, oggettivamente, eccessivi per gli oneri burocratici e rendicontativi che ognuno di questi fondi genera. Senza ridimensionare le risorse forse sarebbe più facile la gestione del sistema se alcuni fondi si aggregassero; pensiamo, per esempio, che i fondi a contrasto della povertà sono addirittura sette mentre i fondi per la disabilità sono cinque.
La gran parte delle risorse sono destinate al contrasto della povertà; a questa finalità sono destinati 7.444.620.000 euro pari al 71,2% del totale della spesa per il welfare sociale.
Al secondo posto per dimensione della spesa ci sono gli interventi per la disabilità che possono disporre di 1.084.346.000 pari all’11% della spesa complessiva. Al resto dei settori di intervento (minori, famiglia, anziani, ecc.) vanno finanziamenti limitati.

Leggi: Welforum


Assistenti familiari

In un paese dove il numero delle persone anziane è destinato ad aumentare, quella dell’assistente familiare è una figura cruciale. Servono norme condivise a livello nazionale per una formazione adeguata alla professione. Il quadro, a partire dagli ultimi interventi di legislazione in materia – di Olga Turrini
Secondo l’ultimo rapporto annuale sul lavoro domestico dell’Osservatorio dell’Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico (Domina), nel 2023 le persone impiegate nel lavoro domestico in Italia erano 833.874, di cui l’88,6% donne e l’11,4% uomini. Le persone straniere rappresentano il 68,9% contro il 31,1% di quelle italiane, mentre le colf sono il 50,4% e le persone che svolgono il lavoro di badante il 49,6% (di cui quasi due terzi straniere).
Senza entrare nella diatriba sulle diverse denominazioni, userò qui il termine ‘assistente familiare’ per indicare la figura professionale a cui si riferiscono la legge 33/2023 e il successivo decreto legislativo attuativo n.29/2024.

Leggi: In Genere


Prezzi delle abitazioni (dati provvisori)- IV Trimestre 2024

Per tutte le città per le quali viene diffuso l’IPAB, nel quarto trimestre del 2024, si registrano tassi tendenziali di crescita dei prezzi delle abitazioni positivi: a Milano i prezzi aumentano del 3,8% (in flessione rispetto al +7,0% del trimestre precedente), segue Roma dove la crescita si attesta sul 3,5% (dal +4,4% del trimestre precedente); a Torino si registra il rialzo tendenziale più contenuto, pari a +2,5%, tornato positivo dopo il -2,3% del terzo trimestre.
Secondo le stime preliminari, nel quarto trimestre 2024 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 4,5% nei confronti dello stesso periodo del 2023 (era +3,8% nel terzo trimestre 2024).

Leggi: Istat


In Italia oltre 9,5 milioni di poveri, il 15,8% della popolazione

Cresce il numero di poveri in Italia. Secondo l’Istat, nel 2012 gli individui in povertà relativa sono stati oltre 9,5 milioni, pari al 15,8% della popolazione (13,6% nel 2011), 4,8 milioni dei quali in povertà assoluta (i più poveri tra i poveri misurati sulla base di un paniere e servizi essenziali) pari all’8% della popolazione (5,7% nel 2011): si tratta del livello più alto mai registrato dal 2005, inizio della misurazione della povertà assoluta. Il Rapporto sulla povertà in Italia rileva come il 12,7% delle famiglie sia relativamente povero per un totale di 3,2 milioni, il 6,8% delle quali lo è in termini assoluti pari a 1,7 milioni. Tra il 2011 e il 2012 è aumentata sia l’incidenza di povertà relativa (dall’11,1% al 12,7%) che quella di povertà assoluta (dal 5,2% al 6,8%), in tutte e tre le ripartizioni geografiche. La soglia di povertà relativa per una famiglia di due componenti è pari a 990,88 euro (circa 20 euro in meno di quella dell’anno precedente, -2%).

Leggi: Italia Oggi


SEGNALAZIONI:

Finanziamenti, incentivi economici per i risultati e integrazione ospedale-territorio: la ricetta dei sistemi sanitari di successo. Ecco i migliori e i peggiori secondo l’Ocse. L’Italia con il suo Ssn tra luci e ombre – di di G.R.

Paesi Bassi, Svizzera, Germania, Israele e Repubblica Slovacca, che hanno mostrato le migliori performance, sono caratterizzati da una combinazione di incentivi finanziari mirati a migliorare la qualità delle cure, forti meccanismi di gatekeeping e un’efficace integrazione dei servizi sanitari primari. Male Estonia, Lettonia e Lituania. Dall’Italia dati contrastanti: promossa per continuità delle cure, protezione economica dei pazienti; ma c’è ancora molto da fare in digitalizzazione e incentivi economici per il personale.
Un’analisi dettagliata dei sistemi sanitari dei Paesi Ocse ha evidenziato significative differenze in termini di efficienza, qualità delle cure ed esiti per la salute. Lo studio, che si basa su dati aggiornati al 2023, ha identificato quali sono le migliori buone pratiche che possono essere adottate per migliorare l’efficienza e la qualità delle cure.

Leggi: Quotidiano Sanità


Italia – Albania, c’è l’ok all’accordo di sicurezza sociale

Approvata in via definitiva la ratifica dell’accordo tra Italia e Albania in materia di sicurezza sociale. Il via libera è arrivato dal Senato il 5 marzo 2025, dopo una lunga battaglia che ha visto protagonisti in prima linea sia l’INCA che la CGIL.
In cosa consiste
L’accordo garantisce ai lavoratori italiani e albanesi una prospettiva previdenziale più solida: migliaia di persone potranno cumulare i contributi versati nei due Paesi e accedere alle prestazioni previdenziali.
Questi i punti più rilevanti dell’accordo:
• Totalizzazione dei contributi: i periodi di assicurazione maturati in Italia e Albania verranno riconosciuti congiuntamente, permettendo il raggiungimento dei requisiti necessari per l’accesso alle prestazioni previdenziali
• Parità di trattamento: i cittadini italiani e albanesi avranno gli stessi diritti e obblighi previdenziali nei due Stati
• Esportabilità delle prestazioni: le pensioni e altri benefici potranno essere erogati anche se i lavoratori risiedono in un Paese diverso
• Protezione per malattia, maternità e disoccupazione: una sicurezza sociale completa per i lavoratori di entrambi i Paesi

Leggi: Inca


CNCA – Videoregistrazione del seminario nazionale del Social Forum dell’Abitare

Il Social Forum dell’Abitare si è ritrovato a Torino, il 14 e 15 marzo scorsi, per un incontro di confronto e scambio di buone pratiche sul tema delle politiche su edilizia residenziale pubblica, edilizia residenziale sociale, housing sociale e rigenerazione urbana, con attenzione ad alcune esperienze che mettono in luce il tema della governance nonché della relazione tra pubblico e privato.

Videoregistrazione lavori del 14 marzo 2025
Videoregistrazione lavori del 15 marzo 2025


 

 

Riduzione dei Livelli essenziali di assistenza: “Il governo ritiri l’emendamento”

Collettiva 14.3.2025 – Un pasticcio dell’esecutivo rischia di abbassare l’assistenza sanitaria per i non autosufficienti. L’allarme di Spi, Fnp e Uil. Cecconi: “Fatto ad hoc per disinnescare le sentenze della Corte di Cassazione, da cancellare subito”
Il governo deve ritirare subito l’emendamento sulla riduzione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) sociosanitaria residenziale e semi-residenziale per le persone non autosufficienti. È la richiesta avanzata con forza da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. Si tratta di un vero e proprio pasticcio, firmato dall’esecutivo, che rischia di far pagare di più alle famiglie, ai parenti e ai Comuni di migliaia e migliaia di persone in difficoltà.

Leggi: Collettiva


NEWS:

17 marzo 2023
Affitti brevi in calo, a febbraio 9 mila annunci in meno: cosa succede nelle grandi città

Il successo degli affitti brevi sembra subire una brusca frenata, soprattutto nelle grandi città italiane dove a febbraio gli annunci per la locazione a scopo turistico hanno registrato un calo: secondo un’analisi di Aigab, Associazione italiana gestori di locazioni brevi, sui principali portali online se ne contano 66.600 dai precedenti 75 mila di gennaio (-11%), con un picco a Firenze dove la flessione è addirittura del 20%. Milano e Roma registrano una frenata rispettivamente dell’8% e del 9%.
A incidere sull’andamento sono le nuove regole introdotte dal ministero del Turismo. La più importante quella del Cin (Codice identificativo nazionale). Ma non solo. Secondo Marco Celani, presidente di Aigab, «è una questione di incertezza economica: i turisti, soprattutto quelli stranieri, sono portati a prenotare meno o a farlo più sotto data. Il mercato, quindi, si adegua con un abbassamento dei prezzi per rendere l’alloggio più allettante oppure rendendo inattivo per un periodo di tempo limitato l’annuncio online».

Leggi: Corriere della Sera


15 marzo 2023
Il centro si svuota. Tra affitti brevi e salari bloccati. I residenti scappano

Casa dolce casa, ma non in centro storico. Anche il cuore di Rimini si sta spopolando trasformandosi in un “centro commerciale con parchi tematici del cibo e sequele di b&b”, come accade in tanti centri storici delle città d’Italia, avverte l’assessore Valentina Ridolfi. Un fenomeno provocato da alcuni fattori tra cui, analizza l’assessora, “il calo del potere di acquisto delle famiglie, la stagnazione dei salari che ci rende poco competitivi come famiglie nell’accedere alla casa, e l’effetto distorsivo di alcune dinamiche turistiche come le piattaforme degli affitti brevi”. Quanto basta a trasformare il cuore della città. A Rimini questo fenomeno è in parte arginato dalla quantità di ricettività alberghiera presente nella zona mare, ma il processo è in atto.

Leggi: Il Resto del Carlino


14 marzo 2025
Affitti brevi e nuove regolamentazioni, il futuro di Airbnb in Italia

Dal 2025, affitti brevi sotto controllo: registrazione obbligatoria, sicurezza, limiti ai proprietari e nuove tasse per Airbnb. Stretta su turismo mordi e fuggi e evasione fiscale – di Francesca Secci
L’Italia ha deciso di dare una sforbiciata al far west degli affitti brevi. Dal 1° gennaio 2025, è scattata una stretta normativa che obbliga proprietari e piattaforme a fare i conti con regole più rigide. Da un lato, chi affitta deve muoversi con precisione tra registrazioni, codici identificativi e requisiti di sicurezza.
Dall’altro, colossi come Airbnb si ritrovano coinvolti in nuove dinamiche fiscali, con l’obbligo di trattenere le tasse alla fonte. Un cambio di rotta che non si limita a mettere paletti, ma rimescola le carte del mercato immobiliare.

Leggi: Qui Finanza


14 marzo 2025
Fine vita. Legge Toscana è regolare, Giani la promulga. È la prima Regione

Il via libera arriva dopo l’approvazione in Consiglio regionale l’11 febbraio e la comunicazione da parte del Collegio di garanzia sulla correttezza del testo di legge (che era stato temporaneamente sospeso a seguito di un ricorso presentato al Collegio di garanzia statutaria, poi rigettato). Per Giani “ciò conferma la natura strumentale del ricorso, agito dall’opposizione per motivazioni politiche”.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha promulgato la legge sul fine di vita medicalmente assistito. La legge era stata temporaneamente sospesa, dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale, a seguito di un ricorso presentato al Collegio di garanzia statutaria poi rigettato. A darne notizia la Regione in una nota.

Leggi: Quotidiano Sanità


13 marzo 2025
Case della comunità senza il personale: appena il 3% attive con medici e infermieri. Funzionanti il 22% degli ospedali di Comunità. Promosse le Cot. Il report Agenas sul Dm 77

Le Case di Comunità che vedono la presenza medica e infermieristica – 24 ore al giorno per 7 giorni a settimana nelle CdC Hub e 12 ore al giorno per 6 giorni a settimana per le CdC Spoke – sono appena 46, meno del 3% del totale previsto. E sono 118 quelle con tutti i servizi obbligatori senza la presenza però di medici e infermieri (circa il 7%). Gli Ospedali di comunità con almeno un servizio attivo sono circa 124, su un totale di 568 strutture previste, circa il 22%. IL REPORT
Sono 485 le Case di Comunità (CdC) con almeno un servizio attivo presenti sul territorio alla fine del 2024, rispetto alle 1.717 strutture previste, ossia il 28% di quelle programmate. Quelle con tutti i servizi obbligatori attivi e con la presenza medica e infermieristica – h 24 e 7 giorni su 7 nelle CdC Hub e 12 ore al giorno per 6 giorni a settimana nelle CdC spoke – sono appena 46, meno del 3% del totale. E sono 118 le Case di Comunità dotate di tutti i servizi obbligatori però senza la presenza di medici e infermieri (circa il 7%).

Leggi: Quotidiano Sanità


13 marzo 2025
Rigenerazione urbana, a Torino due giorni con il Social Forum dell’abitare

Anche le Acli aderiscono all’evento in programma nel capoluogo piemontese il 14 e 15 marzo. Tra i temi caldi, il caro-affitti, il razzismo abitativo e l’aumento vertiginoso degli affitti brevi
Il 14 e 15 marzo Torino ospiterà la prossima tappa del Social Forum dell’abitare, a cui aderiscono anche le Acli. Diversi i temi che saranno sviluppati nella due giorni: rigenerazione urbana ed edilizia pubblica, studentesca e sociale; caro-affitti e razzismo abitativo; sfratti, abitazioni sfitte e aumento vertiginoso degli affitti brevi, con una particolare attenzione sul turismo mordi e fuggi che sta impoverendo i centri storici e residenziali delle città d’arte.
«Come Acli aderiamo al Social Forum dell’abitare in quanto oggi il diritto alla casa, ad una abitazione dignitosa, è messo in discussione nelle nostre città, nelle quali i prezzi degli affitti sono diventati altissimi rispetto ai redditi delle persone», dichiara Raffaella Dispenza, vicepresidente nazionale Acli.

Leggi: Vita


12 marzo 2025
Sanità e sociale: Cgil, Governo penalizza non autosufficienti
“Il Governo camuffa parte dei dati sullo stato di implementazione della missione 6 del PNRR al fine di mascherare i colpevoli ritardi nella realizzazione della rete sanitaria”. Questa la denuncia della segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi, che spiega come “con la proposta di un emendamento truffa al DDL S. 1241 ‘Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria’, l’Esecutivo vuole escludere le prestazioni residenziali di natura socioassistenziale per le persone anziane non autosufficienti dalla copertura del Fondo Sanitario Nazionale, limitando la quota a carico di quest’ultimo agli oneri delle prestazioni sanitarie. Invece di cercare risposte che garantiscano la dignità in una fase della vita che tutti prima o poi possono attraversare, si aumentano i costi diretti per le persone non autosufficienti e le loro famiglie”.

Leggi: Cgil


DALLE REGIONI:

17 marzo 2025
SPI-CGIL Rimini: “Governo aumenta i costi a famiglie con parenti in RSA: vergogna”

In parlamento è in discussione un emendamento dei partiti di maggioraneza, “se approvato situazione diverrà insostenibile”
“Per iniziativa dei parlamentari delle forze di Governo è in discussione in Parlamento un emendamento alla legge sui Livelli Essenziali di Assistenza che comporta un aumento dei costi per le famiglie che hanno i propri cari ricoverati nelle strutture protette. Un’iniziativa esattamente contraria a quanto stabilito da numerose sentenze recenti della Corte di Cassazione. Una situazione inaccettabile e vergognosa”. È questa la denuncia fatta oggi dal segretario generale del sindacato pensionati Spi-Cgil Emilia-Romagna, Enzo Santolini.

Leggi: Chiamami Città


14 marzo 2025
Anziani nelle Rsa, 550 famiglie in attesa del contributo dell’Asl

Costrette a pagare la retta intera nonostante abbiano diritto ad un aiuto da parte dell’azienda sanitaria pari al 50% del totale
In Piemonte sono migliaia le persone non autosufficienti, che risiedono in una Rsa convenzionata con l’Asl, costretti a pagare la retta intera – in media tra i 2.500 e i 3.000 euro al mese – nonostante abbiano diritto ad un aiuto da parte dell’azienda sanitaria pari al 50% del totale.
Nel caso di persone non autosufficienti che hanno diritto alla convenzione in base al punteggio dell’Unità di valutazione geriatrica, infatti, la retta viene divisa a metà: la quota sociale, a carico dell’anziano (o del Comune/consorzio, in maniera parziale o totale, se la persona non ha un reddito sufficiente); e la quota sanitaria che spetta appunto all’Asl.

Leggi: La Nuova Provincia


13 marzo 2025
Aperto uno sportello a sostegno dei caregiver: “Aiutiamo chi aiuta”

Presentato a Mandello un nuovo importante servizio per i più fragili e per chi li assiste
“Con voi per loro”. Consiste in questo il progetto presentato a Mandello del Lario relativo al nuovo sportello di supporto ai caregiver familiari. L’iniziativa a favore dei più fragili e di chi li assiste a livello familiare ha già avuto cittadinanza in alcune realtà della provincia lecchese e ora approda anche sul lago.
“Lo sportello che apriremo a Mandello fa parte di un progetto sostenuto da Regione Lombardia e condiviso da Auser, che ha poi coinvolto le associazioni – ha spiegato Claudio Dossi, presidente Auser provinciale al tavolo dei relatori nell’aula consiliare con il sindaco Riccardo Fasoli, Gabriella Del Nero presidente dell’ambito territoriale di Bellano ed Ester Bozzi, presidente del Gruppo assistenza agli anziani di Mandello, sodalizio che sarà parte attiva del servizio.

Leggi: Lecco Today


13 marzo 2025
Rsa, aumentano i costi per le famiglie bergamasche: “Così si cancella il diritto di assistenza”

“Ancora una volta si vuole scaricare sulle famiglie la responsabilità di coprire l’intera spesa di ricovero nelle Rsa, cancellando il diritto universale all’assistenza, soprattutto per le persone con disabilità gravi o gravissime”. Giacomo Meloni, segretario generale di Fnp Cisl Bergamo, commenta così l’approvazione dalla maggioranza in Commissione del Senato di un emendamento che interviene sui Livelli Essenziali di Assistenza.
È l’allarme lanciato da Giacomo Meloni, segretario generale della Fnp di Bergamo, il sindacato pensionati della Cisl. Le famiglie rischiano di dover coprire interamente le spese di ricovero nelle Residenze sanitarie assistenziali, mettendo a rischio il diritto universale all’assistenza, soprattutto per le persone con disabilità gravi e gravissime.

Leggi: Informazione


12 marzo 2025
Bolzano, al via lo sportello solidale di ascolto e orientamento medico

Auser Bolzano amplia i propri servizi rivolti agli anziani con lo sportello solidale di ascolto e orientamento medico, aperto venerdì 7 marzo, all’interno della sede Auser.
Il servizio offerto consiste nella lettura degli esami del sangue, nell’orientamento medico e nell’aiuto a comprendere diagnosi e risultati sulle proposte di trattamento o sui farmaci. L’attività avrà cadenza settimanale, il venerdì dalle ore 8.45 alle ore 10.45, e sarà svolta, a titolo di volontariato, da Loris Fabbro e Giovanni Cosio, medici del servizio sanitario nazionale, oggi in pensione.
“Siamo arrivati a questa decisione – ha spiegato il presidente Auser Maurizio Surian – in quanto si vuole mutuare l’esperienza attivata in ambito nazionale da Auser di affiancamento e supporto al servizio sanitario nazionale, che, a seguito dei continui tagli di bilancio e del progressivo invecchiamento della popolazione, risulta carente anche nella nostra provincia di Bolzano”.

Leggi: Auser


IN AGENDA:

Focus Puglia del Forum della Non Autosufficienza. Appuntamento a Bari il 19 e 20 marzo 2025

Il Forum della Non Autosufficienza terrà a Bari il 19 e 20 marzo presso l’Hotel Parco dei Principi uno specifico “Focus Puglia”. Due giornate di lavoro, di confronto e riflessione con i professionisti e gli esperti del settore, oltre 30 session di lavoro e workshop dedicati. Molti i temi che verranno trattati nella due giorni di lavori, la plenaria di apertura con il prof. Cristiano Gori farà il punto sulla recente legge delega di riforma dell’assistenza agli anziani e sul successivo decreto legislativo 29/2024.

Per info: Non Autosufficienza


CNCA.it – Firenze, 20 marzo 2025 – Casa liberATA – Città abitATA

Giornata nazionale sulla regolamentazione delle Locazioni Brevi Turistiche
Ѐ attivo il form per iscriversi ai lavori di Casa liberATA – Città abitATA – Giornata nazionale sulla regolamentazione delle Locazioni Brevi Turistiche, che si terrà a Firenze, giovedì 20 marzo 2025 dalle 10.00-17.00 presso SMS di Rifredi 1883, Via Vittorio Emanuele II 303 (raggiungibile facilmente con la tramvia dalla Stazione SMN)

Il programma è disponibile a questo link


1° Festival dell’amministrazione condivisa dei Comuni – 27 – 29 Marzo Assisi – Palazzo Monte Frumentario

Patti di collaborazione e Amministrazione condivisa indicano una strada che, pur fra mille ostacoli, utilizza la fiducia per ricucire rapporti tra persone e istituzioni, promuovere forme di convivenza solidale, incidere sulla vita delle persone mobilitando le comunità.
Il tema delle giornate di Assisi è il FUTURO, ne parleremo con tanti ospiti a partire dalle tante esperienze che si sono diffuse nel nostro Paese intorno a parole chiave come cura, solidarietà, condivisione, accoglienza.

Leggi: Labsus


21-29 MARZO – Milan Longevity Summit 2025: Scienza e pratiche per vivere più a lungo e in salute

Dal 21 al 29 marzo 2025, Milano si prepara a diventare il fulcro della ricerca sulla longevità con il ritorno del Milan Longevity Summit. L’evento, ormai punto di riferimento internazionale nel settore della salute e del benessere, offrirà un programma ricco di conferenze, workshop ed esperienze interattive per promuovere uno stile di vita sano e duraturo.

Leggi: Ageit


Presentazione del secondo report di ricerca “Abitare fuori Milano: l’abbordabilità della casa tra regione urbana e città attrattiva”.

La presentazione si terrà il giorno venerdì 28 marzo alle ore 9:30 presso il Politecnico di Milano, sede di Via Bonardi, 3 Milano (Metro Piola, treno Lambrate) – Aula T.2.1, Edificio Trifoglio, Primo piano.

Leggi: Oca


Anci Toscana – ANCE Toscana – venerdì 28 marzo Recupero , rigenerazione e nuovi strumenti dal “piano casa” alla città sostenibile

Centro Rogers – Piazzale della Resistenza 50018 Scandicci

Leggi: Anci


A Roma il primo aprile al Cnel presentazione della ricerca Auser

Il 1° aprile 2025, dalle ore 10.30 alle 13.00, presso la sede del CNEL a Roma in Viale David Lubin, Sala Marco Biagi, si terrà la presentazione della ricerca Auser “Vivere la longevità. L’ invecchiamento attivo nella transizione demografica per un welfare generativo” a cura di Claudio Falasca.
Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta una delle grandi sfide del XXI secolo. Come ogni sfida comporta rischi e opportunità. Oggi l’attenzione generale sembra concentrarsi prevalentemente sui rischi. A parere di Auser questo avviene perché non si riesce ad accettare la crescente longevità come una grande opportunità di rigenerazione del nostro sistema di welfare.

Leggi: Auser


Incontro “DAI PRINCIPI ALLE PERSONE: IL FUTURO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA”

Giovedì 3 aprile alle ore 16,30 a BOLOGNA, presso la Sala Biagi in Via Santo Stefano 119.
L’evento, promosso dal PATTO PER UN NUOVO WELFARE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA e da CARER ETS gode del patrocinio della REGIONE EMILIA ROMAGNA e del COMUNE DI BOLOGNA .
Interverranno in qualità di relatori :
Cristiano Gori | Coordinatore del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza
Isabella Conti | Assessora Regionale al Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia, Scuola
Massimo Fabi | Assessore Regionale alle Politiche per la Salute
Seguirà programma dettagliato.

Leggi: Associazione Carer


8 aprile 2025, Roma – Convegno “The age of Rock”: Invecchiamento attivo, ageismi e lotta al pregiudizio”

The Age of Rock: un convegno per ripensare l’invecchiamento
L’8 aprile 2025, dalle ore 9:00 alle ore 13:30, il Teatro Ateneo della Università Sapienza di Roma ospiterà il convegno “The Age of Rock: invecchiamento attivo, ageismi e lotta al pregiudizio”. L’evento offrirà un’occasione di confronto multidisciplinare per esplorare il tema dell’invecchiamento attivo e la necessità di superare gli stereotipi legati alla vecchiaia.

Leggi: Ageit


Eventi in programma di AGE-IT 

In previsione per il 2025
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Posti letto per studenti, ma quale rivoluzione?

Report Udu denuncia: gli interventi finanziati dal Pnrr sono un fallimento, la copertura della domanda con alloggi pubblici salirà solo dello 0,5 per cento – Patrizia Pallara
Solo 11.275 posti letto finanziati e confermati al 15 marzo da decreti del ministero dell’Istruzione, contro i 60 mila preventivati e indicati come obiettivo per giugno 2026. I finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati a migliorare l’accesso allo studio in Italia rischiano di essere un vero fallimento.
Il fallimento del Pnrr
La denuncia nel report dell’Unione degli universitari “È tutto sbagliato, il Pnrr sta fallendo”, che ha analizzato lo stato dell’arte della gestione dei fondi europei del Piano destinati alle residenze universitarie, scoprendo che sono stati privilegiati i privati a scapito di una reale valorizzazione del settore pubblico.

Leggi: Collettiva


Lo dice l’Istat: aumenta povertà e diseguaglianza

L’abolizione del Reddito di cittadinanza voluto da Meloni ha reso 850mila famiglie più indigenti. Barbaresi, Cgil: “Governo cinico fa cassa sui deboli” – di Roberta Lisi
La maschera è caduta e il re è nudo. A vestire i panni del bambino che svela le menzogne del popolo ossequioso al passaggio del sovrano senza vestiti è l’Istat, che certifica quanto le politiche del governo Meloni abbiano impoverito chi è già povero; come la loro fantomatica riduzione delle tasse in realtà non porta benefici a chi ha redditi bassi, anzi.
“I dati Istat sulla povertà e sulla redistribuzione dei redditi certificano il cinismo del Governo, le cui politiche hanno causato l’aumento delle diseguaglianze nel Paese, come risulta dal peggioramento dell’indice di Gini e come la Cgil aveva denunciato negli scorsi mesi”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi. Già, perché la Confederazione di corso di Italia era stata facile profeta nel denunciare che l’abolizione del Reddito di cittadinanza avrebbe fatto aumentare la povertà.

Leggi: Collettiva


Riformiamo, anzi no, sperimentiamo – di Sergio Pasquinelli

Procrastinare sembra essere la cifra di questo governo sul welfare. Il primo indizio sta nel bonus bebè da mille euro. Un vecchio arnese ripescato dall’armadio di famiglia e messo lì non si sa bene in ragione di che cosa. Forse un modo per distrarre l’attenzione dalla bassa natalità, per dire che si sta facendo qualcosa e vedere l’effetto che fa, rinviando il problema più in là. Peccato che vent’anni di bonus bebè non abbiano sortito nessun effetto sull’andamento delle nascite. Cambia comunque il nome, a questo giro si chiama “Carta per i nuovi nati”.
Più rilevanti, per gli impatti attesi, sono le due riforme innescate dal Pnrr, quella per le persone con disabilità e quella per gli anziani non autosufficienti. Le quali hanno seguito passaggi analoghi: prima una legge delega, poi un decreto attuativo (più di uno nel caso della disabilità), con percorsi in realtà diversi, per contenuti e peso politico, ma guarda caso convergenti nelle prospettive raggiunte.

Leggi: Welforum


Vite al centro commerciale: per noi anziani è diventato il posto migliore per passare il tempo

Ogni mattina, Gianfranco, Giuliano, Livio e Virginia si ritrovano al bar del centro commerciale di Porta Trento a Padova, insieme ad altri anziani del quartiere. Nella zona non c’è altro: i bar hanno chiuso, non ci sono centri anziani e i patronati parrocchiali sono ormai concentrati principalmente sulle attività sportive per i ragazzi – di Rossana Certini
Alle 9.30 del mattino, il centro commerciale di Porta Trento a Padova si risveglia lentamente. Le porte scorrevoli, che dal parcheggio portano nell’atrio con i locali commerciali, si aprono con un sibilo appena accennato. La luce bianca delle lampade a soffitto inonda l’ampio spazio e si riflette sulle grandi piastrelle chiare del pavimento. Il via-vai frenato dei clienti è ancora lontano, e tutto sembra sospeso.

Leggi: Vita


Riforma non autosufficienza, le attese tradite

A un anno dall’entrata in vigore del decreto 29/2024, parte da Milano la campagna territoriale organizzata dal Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza per riaccendere il dibattito pubblico attorno alle criticità della riforma della no autosufficienza. Per il coordinatore Cristiano Gori quanto fatto finora lascia «l’amaro in bocca», ma pone «basi importanti» per sviluppi futuri – di Francesco Crippa
A quasi quattro anni dall’inizio dell’iter normativo che ha portato – anzi, sta portando – alla riforma del sistema di assistenza per le persone non autosufficienti, il bilancio è agrodolce. Una legge è arrivata – la legge delega 33/2023 – ma il primo (e finora unico) decreto attuativo che le ha fatto seguito invece che renderla chiara e operativa ha portato confusione. È questo il quadro tratteggiato dal Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, la coalizione sociale nata nel 2021 proprio per portare all’attenzione della politica i bisogni e le criticità di un sistema che attende una legge da oltre trent’anni. «Almeno c’è stato il riconoscimento del settore dell’assistenza alla non autosufficienza, che è il primo passo per qualunque riforma», ha detto Cristiano Gori, coordinatore del Patto, intervenendo a Milano al convegno Dai principi alle persone: il futuro della non autosufficienza, promosso in collaborazione con Percorsi di secondo welfare.

Leggi: Vita


Un progetto intergenerazionale con anziani con demenza e bambini della scuola materna. Racconto di un’esperienza

L’incontro tra generazioni può “generare” ricchezza, vitalità e benessere, persino in presenza di una malattia grave come la demenza. L’autrice racconta l’esperienza di condivisione guidata tra un gruppo di persone anziane, affette da demenza, e un gruppo di bambini. – di Silvia Marangoni (Referente del Servizio Socio-Educativo nucleo Nuovi Passi, Fondazione OIC ONLUS, Padova)
Un nuovo passo nell’intergenerazionalità è il titolo del progetto nato nel 2018 e portato avanti fino a oggi con successo dall’équipe di professionisti della Fondazione1con cui collaboro. L’obiettivo è quello di creare dei momenti in cui anziani e bambini possano incontrarsi e costruire delle relazioni sane e naturali, senza forzature. Frasi come “Dai, vai a giocare con il signor Antonio” non usciranno mai dalle nostre bocche perché “le azioni o sono spontanee o non si fanno per niente”. Il nostro compito come professionisti è quello di dare lo spazio giusto, un tantino strutturato, farci metaforicamente da parte e vedere quello che succede. Il progetto è qui, accanto a me; riporta dati e numeri, analisi dei bisogni e descrizione accurata degli obiettivi, metodologie, azioni, tecniche di valutazione.

Leggi: I Luoghi della Cura


L’attuazione del LEP di assistenza sociale – di Larysa

Le idee e le opinioni espresse nell’articolo sono da attribuire esclusivamente all’autrice e non investono la responsabilità dell’Istituzione di appartenenza.
I Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) rappresentano un pilastro fondamentale del modello di finanza pubblica multilivello in Italia. Da un lato, delimitano l’autonomia degli Enti territoriali, stabilendo standard di servizi che devono essere garantiti uniformemente su tutto il territorio nazionale. Dall’altro, costituiscono il riferimento per la quantificazione delle risorse che lo Stato deve trasferire agli Enti territoriali per l’effettiva erogazione delle prestazioni. La piena attuazione del federalismo fiscale, in particolare a livello regionale, è rimasta incompleta anche a causa della mancata definizione dei LEP relativi ai diritti civili e sociali su cui incidono le competenze degli Enti territoriali.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Personale sanitario. Dal 2026 al 2030 in pensione 66.670 infermieri e 35.600 medici. Lo studio della Uil

Più pensionati che assunti nel prossimo quinquennio, ogni anno saldo -10.334 per il personale infermieristico e -5.287 per i camici bianchi. Biondo: “Per rendere attrattive le professioni sanitarie e irrobustire il Ssn occorre migliorare l’organizzazione del lavoro, definire chiari percorsi di crescita professionale, adeguare gli stipendi degli operatori sanitari alla media europea”.
Nei prossimi anni, nel nostro Paese, il numero di medici e infermieri che andrà in pensione sarà di gran lunga maggiore di quello dei potenziali nuovi assunti. Dal 2026 al 2030, infatti, “perderemo 66.670 infermieri e 35.600 medici”, mentre gli effetti della recente riforma dell’ingresso a Medicina arriverà solo tra 6-7 anni. Nel prossimo quinquennio, dunque, il saldo negativo tra ingressi e uscite previsto sarà, ogni anno, di -10.334 per il personale infermieristico e di -5.287 per i camici bianchi.
È quanto emerge da uno studio condotto dal servizio Stato sociale, Politiche fiscali e previdenziali, Immigrazione della Uil, diretto dal segretario confederale Santo Biondo.

Leggi: Quotidiano Sanità


Aspettativa di vita. In Europa superato il livello pre-Covid: 81,4 anni nel 2023 contro gli 81,3 del 2019. Italia al 3° posto dopo Svizzera e Spagna

Un aumento di 0,8 anni rispetto al 2022, dopo il calo nel periodo pandemico che aveva visto l’aspettativa scendere a 80,4 anni nel 2020, ad 80,1 nel 2021 e a 80,6 nel 2022. Il valore del 2023 è stato anche il valore più alto registrato dal 2002, riflettendo un aumento totale di 3,8 anni. I Paesi in cui si vive di più sono Svizzera (84,3), Spagna (84 anni) e Italia (83,5, ma nella Pa di Trento l’aspettativa a arriva a 85,1 anni). In media, in Ue, nel 2023, l’aspettativa di vita alla nascita per le donne era 84,0 anni contro 78,7 degli uomini.
L’aspettativa di vita nell’UE ha raggiunto nel 2023 gli 81,4 anni, superando il livello pre-Covid, ma con forti differenze tra Paese e Paese. Se infatti in Svizzera una persona può aspettarsi di vivere 84,3 anni, in Spagna 84 e in Italia 83,5, in Lituania e Bulgaria (in coda alla classifica) la speranza di vita arriva rispettivamente a 75,6 anni e 75,8. È quanto emerge dai dati Eurostat pubblicati oggi.
Rispetto agli anni precedenti, l’aspettativa di vita alla nascita nell’UE ha segnato un aumento di 0,8 anni rispetto all’anno precedente, dopo il calo nel periodo pandemico che aveva visto l’aspettativa scendere a 80,4 anni nel 2020, ad 80,1 nel 2021 e a 80,6 nel 2022. Questo è stato anche il valore più alto registrato dal 2002, riflettendo un aumento totale di 3,8 anni.

Leggi: Quotidiano Sanità


 

 

 

Volontari senior, così gli anziani aiutano gli altri aiutandosi

Prima tappa di un viaggio che dopo quello degli over 65 racconterà altri volontariati. I prossimi protagonisti saranno gli stranieri e le persone con disabilità – di Chiara Ludovisi
Non ha età, non ha confini, non ha barriere: il volontariato è un’attività per tutti e tutte, inclusi anziani – anche molto anziani – che nel rendersi utili al prossimo trovano spesso una “seconda giovinezza”.
È proprio da loro, dai volontari “senior”, che vogliamo iniziare nei giorni del “Giubileo dei volontari” questo piccolo viaggio nel volontariato senza barriere.

Leggi: Vita


NEWS:

10 marzo 2025
Un medico per i senza tetto

La legge 176/2024, con un fondo di 1 milione di euro l’anno per il 2025 e 2026, prevede l’iscrizione dei senza fissa dimora nelle liste degli assistiti delle aziende sanitarie locali. Oggi anche chi non ha una residenza può iscriversi alle anagrafi comunicali con una procedura amministrativa, ma solo 96mila persone lo hanno fatto. Come implementare la legge? Se ne è parlato a una tavola rotonda di Fondazione Roche e dell’associazione Avvocato di Strada.
Chi è senza tetto, e dunque senza residenza, può curarsi ricorrendo al Pronto soccorso, ma a meno di complicate procedure amministrative perde il medico di base perché viene cancellato dalle liste anagrafiche del Comune. Un passo avanti nel riconoscimento del diritto alla salute per persone già socialmente emarginate come i senza tetto viene dalla recente approvazione della legge 176 del novembre 2024 che prevede l’iscrizione nelle liste degli assistiti delle aziende sanitarie locali anche a chi non ha residenza anagrafica.

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7 marzo 2025
Natalità, calo record in Ue nel 2023: solo 3,67 milioni di nati. Italia tasso di fertilità tra i più bassi. I dati Eurostat

Nel 2022 erano stati 3,88 i bambini nati in Ue, il calo registrato nel 2023 è dunque del 5,4%, il più grande dal 1961. Il tasso di fertilità totale nel 2023 è stato di 1,38 nati vivi per donna (1,46 nel 2022), in coda Malta (1,06 nati vivi per donna), Spagna (1,12) e Lituania (1,18). Italia a 1,21.
Prosegue il calo della natalità in Europa registrato negli ultimi anni. Nel 2023 in Ue sono nati 3,67 milioni di bambini, un decremento del 5,4% rispetto al 2022 (3,88 milioni di nascite), il calo annuale più grande registrato dal 1961. A dirlo sono i dati pubblicati dall’Eurostat.
Il tasso di fertilità totale nel 2023 è stato di 1,38 nati vivi per donna nell’UE, in calo rispetto a 1,46 nel 2022 (era dell’1,53 nell’anno precedente). Nel 2023, la Bulgaria ha avuto il tasso di fertilità totale più alto nell’UE (1,81 nati vivi per donna), seguita da Francia (1,66) e Ungheria (1,55). Al contrario, i tassi di fertilità più bassi sono stati osservati a Malta (1,06 nati vivi per donna), Spagna (1,12) e Lituania (1,18). Segue la Polonia (1,2) e l’Italia (1,21)

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6 marzo 2025
Salute e sanità priorità assoluta per gli italiani: i cittadini segnalano tempi di attesa e carenza di personale medico come principali criticità del Ssn

Gli italiani sono convinti che la spesa sanitaria pubblica nel nostro Paese sia al di sotto della media europea e, per quanto soddisfatti, ritengono sia necessario aumentare il finanziamento essendo la Sanità pubblica una priorità strategica
È un giudizio ancora sostanzialmente positivo quello espresso dai cittadini italiani sul Servizio Sanitario Nazionale; perde però punti la valutazione dell’eccellenza e, al contempo, emergono segnali di insoddisfazione per i lunghi tempi di attesa e la carenza di personale medico e sanitario. Il 46% degli italiani è soddisfatto dell’offerta sanitaria, ma ritiene che il servizio pubblico meriti un potenziamento. Valori come sanità pubblica, Ricerca e innovazione vanno sostenuti da robusti finanziamenti, capaci di generare crescita economica e sviluppo.

Leggi: Quotidiano Sanità


6 marzo 2025
Donne penalizzate due volte: sul lavoro e in pensione – di Gabriela Mella, coordinatrice Area Previdenza INCA

“La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore”, recita l’articolo 37 della Costituzione. È davvero così? Purtroppo, la realtà del 2025 racconta ancora un’Italia segnata da disuguaglianze, anche di genere. Un discorso che vale per le lavoratrici e per tutte le donne. Il divario si manifesta nell’istruzione, nel mercato del lavoro, nelle retribuzioni e nelle pensioni, anche all’interno delle famiglie, con effetti negativi sulla condizione economica e sociale delle donne.

Leggi: Inca


3 marzo 2025
Essere caregiver in Italia: tra stress, mancanza di privacy e bisogno di supporto

In Italia ci sono in media 8,5 badanti ogni 100 persone sole con 60 e più anni. Notevoli le variazioni a livello regionale. Il 64,3% di coloro che hanno una persona non autosufficiente all’interno della propria famiglia hanno dichiarato di esserne anche il caregiver. È quanto emerge dallo studio La fatica delle famiglie: una difficile articolazione della domanda di cura, realizzato dal Censis per Assindatcolf.
In Italia si contano 8,5 badanti ogni 100 persone sole con 60 e più anni. Le variazioni a livello regionale sono significative. La Sardegna, ad esempio, registra il dato più alto (24,5%), seguita da Toscana (13,5%), Marche (13,4%), Friuli-Venezia Giulia (12,7%), ed Emilia-Romagna e Umbria (11,9%). In Lombardia il numero è di poco superiore alla media nazionale (8,7%), mentre nel Lazio il dato è inferiore (7,0%). Fanalino di coda sono, però, le regioni del Mezzogiorno, come Sicilia, Calabria e Basilicata, con circa 3 badanti ogni 100 persone sole anziane.

Leggi: Spazio 50


DALLE REGIONI:

7 marzo 2025
Affitti brevi a Firenze: lavoratori sempre più emarginati

Il capoluogo toscano sta diventando sempre più inaccessibile, soprattutto per le famiglie e tutti coloro a basso reddito – di Ivana Marrone
Con oltre 12.000 annunci sulle piattaforme destinate agli affitti brevi, la città di Firenze sta diventando sempre più inaccessibile per i residenti, soprattutto per le famiglie e i lavoratori con redditi bassi. Il fenomeno degli affitti brevi ha avuto gravi ripercussioni sulla disponibilità di alloggi a lungo termine, determinando un’impennata dei costi e una perdita di competenze territoriali. Le persone che lavorano nelle città d’arte, come Firenze, non possono più permettersi di vivere lì, perché i costi degli affitti sono proibitivi. Il problema è particolarmente acuto in un contesto dove la crescente presenza di turisti ha trasformato molti palazzi in “condomini diffusi”, aumentando i costi di gestione e creando disagi per i residenti.

Leggi: Collettiva


7 marzo 2025
Sardegna. Approvata la riforma sanitaria

Il via libera è arrivato con 33 voti a favore e 16 contrari. Todde: “Pronti a voltare pagina”. Bartolazzi: “Questa legge ripara le disfunzioni che hanno portato allo stallo progressivo della sanità nella scorsa legislatura, frutto della mancata chiarezza nell’applicazione delle norme che avrebbero dovuto garantire invece un coordinamento sinergico fra le Asl e nei confronti del territorio”.
Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato nella notte di ieri il DL 40/A “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n.24”. Il provvedimento ha avuto il via libera con 33 voti a favore e 16 contrari.
“Da oggi la sanità sarda è pronta a voltare pagina”, il commento della presidente della Regione Alessandra Todde. “Con il provvedimento – aggiunge la presidente in una nota – mettiamo un punto fermo, restituendo certezze ai cittadini, rafforzando gli ambiti di cura e di assistenza, ricucendo il rapporto fra ospedali e territorio, individuando le vocazioni naturali dei presidi e distribuendo risorse e competenze in modo efficiente ed efficace”.

Leggi: Quotidiano Sanità


IN AGENDA:

CNCA.it – Seminario nazionale del Social Forum dell’Abitare

Torino, 14-15 marzo 2025 – Corso trapani 91/b presso Gruppo Abele
Il Social Forum dell’Abitare si ritrova a Torino per un incontro di confronto e scambio di buone pratiche sul tema delle politiche su edilizia residenziale pubblica, edilizia residenziale sociale, housing sociale e rigenerazione urbana, con attenzione ad alcune esperienze che mettono in luce il tema della governance nonché della relazione tra pubblico e privato. Insieme, costruiremo una bozza di piattaforma da presentare al prossimo appuntamento nazionale del Social Forum dell’Abitare, in programma per la primavera a Napoli.

Leggi: Cnca


Focus Puglia del Forum della Non Autosufficienza. Appuntamento a Bari il 19 e 20 marzo 2025

Il Forum della Non Autosufficienza terrà a Bari il 19 e 20 marzo presso l’Hotel Parco dei Principi uno specifico “Focus Puglia”. Due giornate di lavoro, di confronto e riflessione con i professionisti e gli esperti del settore, oltre 30 session di lavoro e workshop dedicati. Molti i temi che verranno trattati nella due giorni di lavori, la plenaria di apertura con il prof. Cristiano Gori farà il punto sulla recente legge delega di riforma dell’assistenza agli anziani e sul successivo decreto legislativo 29/2024.

Per info: Non Autosufficienza


1° Festival dell’amministrazione condivisa dei Comuni – 27 – 29 Marzo Assisi – Palazzo Monte Frumentario

Patti di collaborazione e Amministrazione condivisa indicano una strada che, pur fra mille ostacoli, utilizza la fiducia per ricucire rapporti tra persone e istituzioni, promuovere forme di convivenza solidale, incidere sulla vita delle persone mobilitando le comunità.
Il tema delle giornate di Assisi è il FUTURO, ne parleremo con tanti ospiti a partire dalle tante esperienze che si sono diffuse nel nostro Paese intorno a parole chiave come cura, solidarietà, condivisione, accoglienza.

Leggi: Labsus


21-29 MARZO – Milan Longevity Summit 2025: Scienza e pratiche per vivere più a lungo e in salute

Dal 21 al 29 marzo 2025, Milano si prepara a diventare il fulcro della ricerca sulla longevità con il ritorno del Milan Longevity Summit. L’evento, ormai punto di riferimento internazionale nel settore della salute e del benessere, offrirà un programma ricco di conferenze, workshop ed esperienze interattive per promuovere uno stile di vita sano e duraturo.

Leggi: Ageit


A Roma il primo aprile al Cnel presentazione della ricerca Auser

Il 1° aprile 2025, dalle ore 10.30 alle 13.00, presso la sede del CNEL a Roma in Viale David Lubin, Sala Marco Biagi, si terrà la presentazione della ricerca Auser “Vivere la longevità. L’ invecchiamento attivo nella transizione demografica per un welfare generativo” a cura di Claudio Falasca.
Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta una delle grandi sfide del XXI secolo. Come ogni sfida comporta rischi e opportunità. Oggi l’attenzione generale sembra concentrarsi prevalentemente sui rischi. A parere di Auser questo avviene perché non si riesce ad accettare la crescente longevità come una grande opportunità di rigenerazione del nostro sistema di welfare.

Leggi: Auser


Incontro “DAI PRINCIPI ALLE PERSONE: IL FUTURO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA”

Giovedì 3 aprile alle ore 16,30 a BOLOGNA, presso la Sala Biagi in Via Santo Stefano 119.
L’evento, promosso dal PATTO PER UN NUOVO WELFARE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA e da CARER ETS gode del patrocinio della REGIONE EMILIA ROMAGNA e del COMUNE DI BOLOGNA .
Interverranno in qualità di relatori :
Cristiano Gori | Coordinatore del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza
Isabella Conti | Assessora Regionale al Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia, Scuola
Massimo Fabi | Assessore Regionale alle Politiche per la Salute
Seguirà programma dettagliato.

Leggi: Associazione Carer


8 aprile 2025, Roma – Convegno “The age of Rock”: Invecchiamento attivo, ageismi e lotta al pregiudizio”
The Age of Rock: un convegno per ripensare l’invecchiamento
L’8 aprile 2025, dalle ore 9:00 alle ore 13:30, il Teatro Ateneo della Università Sapienza di Roma ospiterà il convegno “The Age of Rock: invecchiamento attivo, ageismi e lotta al pregiudizio”. L’evento offrirà un’occasione di confronto multidisciplinare per esplorare il tema dell’invecchiamento attivo e la necessità di superare gli stereotipi legati alla vecchiaia.

Leggi: Ageit


Eventi in programma di AGE-IT 

In previsione per il 2025
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Ssn in peggioramento per oltre il 70% dei cittadini. Tiene il rapporto con il medico di medicina generale. Il rapporto Fnomceo-Censis

I dati mostrano il gap tra aspettative ed esperienze concrete, il cui esito inevitabile è un’incrinatura nel rapporto medico-paziente. E origine importante è la carenza di personale, tanto che il 66,4% dei cittadini ha verificato la forte carenza di medici e infermieri. Al 52,2% dei cittadini è capitato di avere, per sé o per un parente, una brutta esperienza in un Pronto Soccorso. Menrte per l’88,9% dei cittadini la figura del mmg è importante perché lo aiuta a trovare soluzioni adatte alle sue esigenze. Queste alcune delle anticipazioni del rapporto che verrà presentato il 12 marzo.
Oltre il 72% dei cittadini ha verificato un peggioramento del Servizio sanitario nazionale nel tempo. È questo uno dei dati più significativi contenuti nel III Rapporto Fnomceo-Censis, “Centralità del medico e qualità del rapporto con i pazienti per una buona sanità. Alle origini della criticità della condizione dei medici nel Servizio sanitario”.
Una sintesi dei principali risultati verrà presentata dopodomani, 12 marzo, a Foggia, in occasione delle celebrazioni della Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri per la Giornata contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, per voce di Sara Lena e di Francesco Maietta, del Censis.

Leggi: Quotidiano Sanità


Il diritto all’abitare, fattore chiave di inclusione sociale – di Daniela MesiniAlice Boni

È davanti agli occhi di tutti, in primis agli addetti ai lavori, come la questione abitativa sia sempre più centrale nell’accompagnamento delle fragilità. Disporre di una casa significa avere una protezione, un rifugio sicuro, utile a promuovere la dignità, il benessere e l’empowerment delle persone, e a rafforzarne l’inclusione e la partecipazione alla vita attiva e comunitaria.
Ma andiamo per ordine.
Innanzitutto, il disagio abitativo ha una natura multidimensionale, che spesso include incertezza economica, marginalità sociale e vulnerabilità sanitaria. Le famiglie che vivono in condizioni abitative precarie sono più esposte a rischi di esclusione sociale, difficoltà educative per i figli, problemi di salute e instabilità lavorativa. Gli ultimissimi dati ISTAT sulla povertà assoluta in Italia evidenziano come nel 2023 sono circa un milione le famiglie povere in affitto, corrispondenti al 46,5% di tutte le famiglie povere.

Leggi: Welforum


Le comunità come rimedio alla solitudine – di S. Scelsi, G. Banchieri, A. G. de Belvis, A. Vannucci

La “comunità”, in quanto tale, quando esiste realmente ed è proattiva: sede delle relazioni di cura, genera energie e opportunità a supporto del singolo, include e supporta, garantisce la sostenibilità dei servizi e li implementa, previene le fragilità e sostiene le cronicità, combatte le solitudini proxy di fragilità, cronicità e patologie legate al disadattamento sociale in particolare nei giovani
L’uomo è un animale sociale Nel corso della sua evoluzione, l’uomo ha sviluppato un comportamento collettivo basato su relazioni interpersonali complesse e articolate. Ha sviluppato una straordinaria capacità di interagire con il proprio ambiente, utilizzando risorse cognitive ed emozionali al servizio di una mente sociale che gli conferisce la capacità di capire e interagire con i suoi simili dotati di una mente e una intenzionalità simile alla sua. Il fine è quello di consentire una migliore sopravvivenza e l’evoluzione stessa.

Leggi: Quotidiano Sanità


The Economist: quali sono le città con più aree pedonali nel mondo?

Milano guida la classifica, ma non è l’unica rappresentante italiana. L’Europa eccelle, America fuori dalla Top 50. Dalle “città dei 15 minuti” a una migliore diffusione dei servizi, ecco come può cambiare la vita dei cittadini.
L’Europa è il continente più a misura di pedone, con 45 aree urbane che figurano nella lista delle 50 grandi città più accessibili a piedi. Lo racconta il settimanale The Economist, in un articolo del 7 febbraio che riporta i risultati di una ricerca pubblicata su Nature Cities.
Il gruppo di ricercatori della Sony computer science laboratories di Roma, che ha realizzato lo studio dal titolo “A universal framework for inclusive 15-minute cities”, ha preso in esame 10mila città del mondo per valutare quanto fossero percorribili a piedi e analizzato come rafforzare ulteriormente la pedonabilità di alcune aree urbane.

Leggi: Asvis


SEGNALAZIONI:

Genitori che lavorano: la nuova guida per congedi e permessi

È disponibile la nuova guida della CGIL e del Patronato INCA “Genitori che lavorano”. Permessi orari, congedo obbligatorio o parentale, assegno di maternità, bonus nuove nascite, adozioni, figli con handicap, donne vittime di violenza: il documento affronta tutte le casistiche, consultabili direttamente attraverso l’indice interattivo.
Giunta alla sua settima edizione, la guida sintetizza in modo pratico tutte le novità che riguardano: permessi, congedi, assegni, agevolazioni, bonus, per le mamme e i papà, siano essi dipendenti, parasubordinati, precari o disoccupati, sposati o conviventi.

Leggi: Inca


È online il Il rapporto Labsus 2024: Ambiente e comunità

Il 2024 è stato l’anno in cui abbiamo festeggiato il primo decennio di amministrazione condivisa. Che cosa è successo in questi dieci anni? Oltre 300 comuni in tutta Italia hanno adottato il proprio Regolamento. Oltre 8 mila patti di collaborazione stipulati tra amministrazione pubblica e società civile organizzata hanno tracciato una traiettoria sempre più radicata e legittimata del “fare insieme”.

Leggi: Labsus


Indagine Age-it su invecchiamento attivo e apprendimento permanente

Auser partecipa all’indagine Age-it, promossa dall’Università di Firenze sul tema della relazione tra invecchiamento attivo e apprendimento permanente. Ad oggi sono stati completati quasi 300 questionari.
L’indagine è rivolta ai soci ai volontari di Auser impegnati nelle Università popolari e nei circoli culturali. C’è tempo fino al 15 marzo per partecipare all’indagine o completare i questionari incompleti.
Questo il link per rispondere o completare il questionario (bastano 10 minuti).

Leggi: Auser


 

 

 

 

 

È l’ora di attuare la riforma della non autosufficienza

La Cassazione ha disposto su singoli casi che i malati di Alzheimer nelle Rsa siano a carico del servizio sanitario nazionale. Cecconi, Spi: “Chiediamo un incontro a governo e Regioni per attuare il decreto 29/2024 con le risorse adeguate” – di Emanuele Di Nicola
Si parte da un caso particolare per poi andare fino al generale: la vicenda giuridica è quella delle persone non autosufficienti affette da morbo di Alzheimer. La richiesta dei sindacati, rivolta al governo e alle Regioni, è arrivare a una piena attuazione della riforma della non autosufficienza, che è rimasta ferma al palo. Per entrare nella sostanza dei problemi ne abbiamo discusso con Stefano Cecconi, segretario nazionale dello Spi Cgil.
La richiesta di incontro
Lo scorso 21 febbraio le organizzazioni dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno scritto una lettera al ministro della Salute, Orazio Schillaci, la vice ministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci e il presidente della Conferenza delle Regioni e PA, Massimiliano Fedriga: obiettivo chiedere un incontro sulla compartecipazione delle spese delle persone non autosufficienti.

Leggi: Collettiva


NEWS:

3 marzo 2025
Dl Salva Milano: Cgil, modificare radicalmente suo impianto

“Nel ribadire il nostro giudizio negativo, già espresso in audizione sia alla Camera che al Senato, su un disegno di legge profondamente sbagliato, chiediamo alle forze politiche di presentare entro il termine del 5 marzo emendamenti che consentano una modifica radicale del suo impianto”. Così la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi sul dl Salva Milano.
Per la dirigente sindacale “bisogna riaffermare alcuni punti fermi che devono guidare lo sviluppo delle città, col ruolo centrale del pubblico nell’orientare le trasformazioni urbane, e la partecipazione dei cittadini, contrastando un mercato libero senza regole”.

Leggi: Cgil


1 marzo 2025
Dl bollette: intervento insufficiente per famiglie e imprese, mancano necessarie scelte strutturali

“È un decreto senza coraggio e senza visione alcuna che non affronta alla radice il tema del caro energia. Si doveva intervenire sugli oneri di sistema e sulla riduzione strutturale dei costi energetici, invece il Governo continua a proporre misure con poco coraggio e dagli effetti tardivi rispetto all’urgenza di dare risposte a famiglie, anziani e imprese”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo.
“Si doveva cogliere la necessità, ormai acclarata, di modificare le modalità di acquisto del gas a tutela dei vulnerabili e – prosegue il dirigente sindacale – di fare ciò che ormai tutti, parti sociali, sindacati e imprese chiedono da tempo: disaccoppiare il costo dell’energia da quello del gas. Solo con misure strutturali si possono dare quelle risposte e certezze che cittadini, imprenditori, pensionati e anziani chiedono”.

Leggi: Cgil


Liste d’attesa. Ecco quando il Ministero della Salute potrà sostituirsi alle Regioni inadempienti. Pronto il Dpcm

Lo schema di decreto, pronto per l’intesa in Stato Regioni, rende attuativo quanto previsto dal Decreto sulle liste d’attesa convertito in legge dal Parlamento la scorsa estate. L’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, istituito presso il Ministero della Salute, potrà esercitare il suo potere sostitutivo in caso di mancata individuazione del Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria (Ruas) entro 90 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento o nel caso di ripetute inadempienze rispetto agli obiettivi previsti dalla legge.
Pronto per l’Intesa in Stato Regioni lo schema di Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che andrà a declinare la possibilità da parte del Ministero della Salute di esercitare il potere sostitutivo in caso di inadempienze da parte delle Regioni nel contrasto al fenomeno delle liste d’attesa. Il provvedimento rende attuativo quanto previsto dal Decreto sulle liste d’attesa convertito in legge dal Parlamento la scorsa estate.

Leggi: Quotidiano Sanità


28 febbraio 2025
Caivano, Ciro: un suicidio che denuncia l’emergenza abitativa.

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA e Antonio Giordano, segretario generale SUNIA Campania
La morte di Ciro, un giovane lavoratore precario che ha scelto di togliersi la vita dopo aver ricevuto uno sfratto, è una ferita aperta nel cuore del nostro Paese.
Non possiamo, non vogliamo, restare in silenzio di fronte a questa ennesima vittima di un sistema che non tutela i più fragili. Ciro è morto perché lo Stato ha fallito nel garantire il suo diritto fondamentale alla casa!
È morto perché l’emergenza abitativa è una piaga che continua a mietere vittime, soprattutto nelle periferie dimenticate.

Leggi: Sunia


28 febbraio 2025
Bonus energia, Russo: “Una misura tampone, mentre 1 italiano su 10 è in povertà assoluta”

“L’ennesimo sussidio di ultima istanza, che va ad unirsi alla Carta Dedicata a te e alle altre misure a tempo, incapaci di rispondere al problema strutturale della povertà in Italia”: così Antonio Russo, portavoce di Alleanza contro la povertà in Italia, interpellato dall’agenzia SIR, commenta l’approvazione del cosiddetto “Decreto bollette”, con cui il governo stanzia 3 miliardi contro il caro energia. “In queste stesse ore – aggiunge Russo – Istat (Prezzi al consumo, dati provvisori febbraio 2025) ci fa sapere che l’inflazione è nuovamente in crescita, tornando all’1,7%, soprattutto per via proprio del caro energia. Ma ci preoccupa anche il dato relativo all’aumento del costo del cosiddetto ‘carrello della spesa’: aumenta infatti il ritmo di crescita dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +2,9%) e lavorati (da +1,7% a +2,2%). Se traduciamo i numeri in vita reale, questo significa che sempre più difficile è, per le tante famiglie che vivono già in condizioni di povertà, assicurarsi una vita dignitosa. E voglio ricordare che quando i prezzi al consumo aumentano, difficilmente dopo scendono”.

Leggi: Alleanza contro la povertà


28 febbraio 2025
Telemedicina, ok del Garante Privacy allo schema di decreto con più garanzie per i dati personali. Ecco il parere

In particolare, rispetto alla prima bozza del decreto trasmessa dal Ministero, è stato introdotto l’obbligo della valutazione d’impatto preventiva, anche in considerazione della natura, dell’oggetto, delle finalità e dell’elevato numero di persone coinvolte. IL PARERE DEL GARANTE
Dopo aver chiesto ed ottenuto maggiori garanzie a tutela dei dati trattati, il Garante privacy ha dato il via libera allo schema di decreto del Ministero della salute che disciplina i trattamenti di dati personali nell’ambito della Piattaforma nazionale di telemedicina (PNT) prevista dal PNRR. “Lo schema di decreto – osserva l’Autorità nella notizia contenuta nell’ultima newsletter che aggiorna sui provvedimenti – ha accolto le numerose modifiche chieste dal Garante. In particolare, rispetto alla prima bozza del decreto trasmessa dal Ministero, è stato introdotto l’obbligo della valutazione d’impatto preventiva, anche in considerazione della natura, dell’oggetto, delle finalità e dell’elevato numero di persone coinvolte”.

Leggi: Quotidiano Sanità


27 febbraio 2025
CGIL – SPI – FILCTEM – FEDERCONSUMATORI – SUNIA. CARO ENERGIA: «Bollette italiane tra le più care d’Europa, con 2,2 milioni di famiglie in povertà energetica» (Al via la campagna d’informazione)

Caro Energia. Come sopravvivere alla giungla dei prezzi. Al via una campagna di informazione con Spi, Filctem, Federconsumatori e SUNIA.
Le bollette italiane sono le più care d’Europa. Paghiamo il 30% in più della Germania e il doppio della Spagna. Da ormai tre anni, mentre le grandi aziende del settore energia registrano bilanci stellari, circa 2,2 milioni di famiglie italiane sperimentano il dramma della povertà energetica. Si tratta quasi dell’8% della popolazione del Paese. A essere specialmente colpiti sono gli anziani: il 47% di loro è a rischio o in povertà energetica. Per di più, complice anche la fine del mercato tutelato, la spesa media annuale di una famiglia tipo è destinata ad aumentare ulteriormente, sfiorando i 3mila euro l’anno.

Leggi: Sunia


26 ottobre 2025
Sanità: Cgil, su LEA scenario allarmante di diseguaglianze, diritto alla salute negato in otto regioni

“I risultati del Monitoraggio dei LEA, relativi al 2023, confermano le nostre preoccupazioni sulle forti criticità che attanagliano il Servizio Sanitario Nazionale: nelle gravi e profonde diseguaglianze territoriali, sono otto le Regioni non in grado di garantire i Livelli essenziali di assistenza, negando il diritto alla salute alle persone”. Così la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi commenta i dati pubblicati oggi dal Ministero della Salute.
“Emerge il peggioramento degli indicatori relativi alle aree della prevenzione e a quella distrettuale – sottolinea la dirigente sindacale – che evidenzia l’urgenza di adeguare l’offerta dell’assistenza ai bisogni della popolazione, con un forte investimento a partire da quella territoriale, dimenticata dal Governo”.

Leggi: Cgil


26 ottobre 2025
Lea 2023. Sono 8 le Regioni che non garantiscono a pieno le cure. Al top Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Trento. Male Calabria, Valle d’Aosta e Sicilia. La medicina territoriale resta il punto debole del Ssn – di Giovanni Rodriquez

Male anche la Lombardia che esce dalla top five. Globalmente il Servizio sanitario nazionale mostra un trend di miglioramento nell’area ospedaliera, mentre è in peggioramento continuo nell’area distrettuale e in quella della prevenzione ancorché con un trend meno “robusto”. Particolare attenzione va posta al trend dell’assistenza distrettuale. Infatti nel 2023 si aspettava di osservare i primi effetti dell’adozione degli standard di cui al DM 77/2022, cosa che non si è manifestata, nonostante gli investimenti del Pnrr. Campanello d’allarme per il Ministero. IL DOCUMENTO
Complessivamente, nell’anno 2023 le Regioni Piemonte, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Sardegna registrano un punteggio superiore a 60 (soglia di sufficienza) in tutte le macro-aree della Prevenzione, Distrettuale e Ospedaliera. Nessuna Regione/P.A. presenta punteggi inferiori alla soglia su tutte le tre macro-aree. Ma sono otto le Regioni che raggiungono l’insufficienza in almeno un’area.

Leggi: Quotidiano Sanità


26 ottobre 2025
I dati sui costi degli affitti parlano chiaro: la casa sta diventando un miraggio per migliaia di famiglie

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, Segretario generale SUNIA e Pietro Pellegrini, Presidente UNIAT
Il sito de “Lavoce.info” ha pubblicato, il 24 febbraio u.s., una ricerca effettuata sui costi degli affitti confrontando i dati dei portali “Idealista” e ”Immobiliare.it” con quelli dell’Osservatorio del mercato immobiliare (OMI).
L’analisi riguarda il periodo 2019/2024 comprendendo quindi annualità dei periodi pre–covid e covid e conferma le nostre analisi e le nostre ripetute denunce politiche, supportate dai dati dei nostri uffici studi, di un costante aumento dei canoni di locazione, con un trend al rialzo che non si ferma, mentre dalla ricerca emergono, per lo stesso periodo, aumenti sino al 40% in più rispetto al periodo prepandemico.

Leggi: Sunia


DALLE REGIONI:

1 marzo 2025
Piano per l’invecchiamento attivo della Città Metropolitana di Cagliari: un passo avanti per il benessere della comunità

Fornire strumenti concreti per affrontare le sfide legate alla longevità e al benessere della popolazione è fondamentale per le città che vogliono guidare il cambiamento. In questo contesto, la Città Metropolitana di Cagliari si distingue con un’iniziativa di grande rilevanza per creare le condizioni perché le persone, di ogni generazione, possano vivere a lungo e in salute.
Venerdì 14 febbraio è stato presentato ufficialmente il “Piano per l’invecchiamento attivo della Città Metropolitana di Cagliari”. Questo documento strategico, elaborato dal Settore Pianificazione e Sviluppo Locale, si pone in continuità con il Piano Strategico Metropolitano, operativo dal 2021.
l Piano è articolato in sei assi fondamentali, ciascuno dei quali prevede specifici progetti mirati a migliorare la qualità della vita della popolazione e, in particolare, delle persone anziane.

Leggi: Abitare Sociale


27 febbraio 2025
Un questionario sull’accessibilità degli spazi pubblici

L’AMAT del Comune di Milano (Agenzia Mobilità, Ambiente e Territorio) ha avviato un’indagine per raccogliere informazioni sull’accessibilità degli spazi pubblici. I dati ottenuti contribuiranno a creare un sistema di supporto alle decisioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche, nell’àmbito del progetto europeo “ELABORATOR Project”. Alla base vi è un agile questionario compilabile da persone con e senza disabilità alla cui elaborazione ha collaborato anche il CRABA della Federazione LEDHA
Struttura tecnica del Comune di Milano, l’AMAT (Agenzia Mobilità, Ambiente e Territorio) ha avviato un’indagine per raccogliere informazioni sull’accessibilità degli spazi pubblici, con l’obiettivo di sviluppare uno strumento utile alla valutazione delle condizioni esistenti e all’individuazione delle priorità di intervento.
Aperto a tutti e compilabile in forma anonima in circa 5-7 minuti, il questionario su cui si basa l’indagine (disponibile a questo link) si rivolge sia a persone con esigenze specifiche di mobilità sia alla cittadinanza in generale. I dati raccolti contribuiranno alla creazione di un sistema di supporto alle decisioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche, nell’ambito del progetto europeo ELABORATOR Project.

Leggi: Superando


IN AGENDA:

CNCA.it – Seminario nazionale del Social Forum dell’Abitare

Torino, 14-15 marzo 2025 – Corso trapani 91/b presso Gruppo Abele
Il Social Forum dell’Abitare si ritrova a Torino per un incontro di confronto e scambio di buone pratiche sul tema delle politiche su edilizia residenziale pubblica, edilizia residenziale sociale, housing sociale e rigenerazione urbana, con attenzione ad alcune esperienze che mettono in luce il tema della governance nonché della relazione tra pubblico e privato. Insieme, costruiremo una bozza di piattaforma da presentare al prossimo appuntamento nazionale del Social Forum dell’Abitare, in programma per la primavera a Napoli.

Leggi: Cnca


Focus Puglia del Forum della Non Autosufficienza. Appuntamento a Bari il 19 e 20 marzo 2025

Il Forum della Non Autosufficienza terrà a Bari il 19 e 20 marzo presso l’Hotel Parco dei Principi uno specifico “Focus Puglia”. Due giornate di lavoro, di confronto e riflessione con i professionisti e gli esperti del settore, oltre 30 session di lavoro e workshop dedicati. Molti i temi che verranno trattati nella due giorni di lavori, la plenaria di apertura con il prof. Cristiano Gori farà il punto sulla recente legge delega di riforma dell’assistenza agli anziani e sul successivo decreto legislativo 29/2024.

Per info: Non Autosufficienza


1° Festival dell’amministrazione condivisa dei Comuni – 27 – 29 Marzo Assisi – Palazzo Monte Frumentario

Patti di collaborazione e Amministrazione condivisa indicano una strada che, pur fra mille ostacoli, utilizza la fiducia per ricucire rapporti tra persone e istituzioni, promuovere forme di convivenza solidale, incidere sulla vita delle persone mobilitando le comunità.
Il tema delle giornate di Assisi è il FUTURO, ne parleremo con tanti ospiti a partire dalle tante esperienze che si sono diffuse nel nostro Paese intorno a parole chiave come cura, solidarietà, condivisione, accoglienza.

Leggi: Labsus


Incontro “DAI PRINCIPI ALLE PERSONE: IL FUTURO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA”

Giovedì 3 aprile alle ore 16,30 a BOLOGNA, presso la Sala Biagi in Via Santo Stefano 119.
L’evento, promosso dal PATTO PER UN NUOVO WELFARE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA e da CARER ETS gode del patrocinio della REGIONE EMILIA ROMAGNA e del COMUNE DI BOLOGNA .
Interverranno in qualità di relatori :
Cristiano Gori | Coordinatore del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza
Isabella Conti | Assessora Regionale al Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia, Scuola
Massimo Fabi | Assessore Regionale alle Politiche per la Salute
Seguirà programma dettagliato.

Leggi: Associazione Carer


Eventi in programma di AGE-IT 

In previsione per il 2025
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

L’etica della cura – di Alessandra Pioggia

Un approccio comune per collettività e amministrazione – Nuovi significati per il termine “cura”
La lingua italiana non dispone di una parola come quella inglese “care”, un termine che esprime insieme una attività, quella del prendersi cura, e una emozione, o meglio un insieme di emozioni, come quelle del senso di connessione, della preoccupazione, della percezione di una responsabilità. La nostra parola corrispondente: “cura”, a lungo, è stata riempita di significato solo in relazione alla malattia e ambientata in campo medico sanitario. In questi ultimi anni, tuttavia, anche da noi si sono moltiplicati gli impieghi del termine “cura” in contesti non strettamente medici, per indicare quell’insieme di disposizione e azione verso individui, collettività o cose.

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Il percorso di formazione “Nel cuore delle case”

Un laboratorio di biblioterapia con un gruppo di operatrici sociosanitarie – Patrizia
Nel periodo ottobre-dicembre 2024 è stato realizzato il percorso di formazione Nel cuore delle case, rivolto a tutto il personale di operatrici sociosanitarie, dipendenti comunali dell’Ambito territoriale Noncello, diviso in due gruppi: ciascuno di essi si è riunito per 5 incontri di due ore a cadenza quindicinale nella sede dei Servizi Sociali di Pordenone; il materiale proposto è stato lo stesso in entrambi i gruppi.
Il percorso è nato dall’interesse a esplorare le potenzialità formative della biblioterapia dello sviluppo all’interno di un contesto organizzativo che mette al centro l’incontro con le persone (nel n. 3-4/2024 di Prospettive Sociali e Sanitarie è stata pubblicata l’esperienza di un laboratorio di biblioterapia con un gruppo di assistenti sociali all’interno dello stesso Ente). La biblioterapia si serve di strumenti narrativi per migliorare le competenze degli operatori: l’uso creativo e ragionato della letteratura (saggi, romanzi, racconti, poesie, romanzi grafici, albi illustrati) è mirato a favorire la crescita e la cura delle persone partecipanti, creando opportunità di dialogo attorno ai testi che generino atteggiamenti autoriflessivi anche e soprattutto grazie al confronto nel gruppo.

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Modello sociale europeo, teniamocelo stretto

Da decenni il welfare state è sotto attacco. È cominciato con la flessibilità del mercato del lavoro e la riduzione dei diritti dei lavoratori. Per Mariana Filandri, Università di Torino, i referendum della Cgil rafforzano il modello europeo – di Roberta LisiMarianna Filandri è professoressa associata presso il Dipartimento di Culture, politica e società dell’Università di Torino, la materia del suo insegnamento dice molto: sociologia delle diseguaglianze. Ci sono alcune parole che esplicitano il suo pensiero: inclusione, uguaglianza, beni comuni, coesione sociale. È convinta che vada difeso o meglio rilanciato il modello sociale europeo; da quando ne abbiamo perso pezzi sono aumentate le diseguaglianze e si è affermato un falso mito meritocratico, il faro accesso sul singolo individuo che se si impegna ce la fa, contro la cooperazione e l’ottica collettiva. I referendum promossi dalla Cgil, sui quali si vota in primavera assieme a quello sulla cittadinanza, secondo la professoressa vanno nella direzione opposta del riconoscimento dal valore del lavoro. Un’occasione da non perdere.

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La psicomotricità con anziani sani e anziani fragili: luoghi ed esperienze

Nel nostro Paese la psicomotricità con anziani non è ancora un intervento ampiamente diffuso; tuttavia, esperienze anche pluriennali sono state compiute in diverse regioni (ad esempio in Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Puglia). L’articolo presenta tre esperienze, di varia natura e caratterizzazione, realizzate nelle province di Genova, Varese e Forlì, rivolte rispettivamente ad anziani con e senza decadimento cognitivo, a malati di Parkinson, ad anziani in salute.
di Anton Maria Chiossone (psicomotricista, TNPEE, presidente di ANUPI Educazione, Creamcafé di Genova), Donata Castiello (psicomotricista, vicepresidente di ANUPI Educazione, garante della professione), Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista, docente a contratto Università degli Studi di Milano Bicocca), Serena Anichini (psicomotricista, esperta in educazione teatrale, Varese), Roberta Conte (psicomotricista, TNPEE, casa di riposo Casa mia di Forlì)
Disciplina teorico-pratica sviluppatasi in Italia a partire dagli anni ’70, dapprima con intento terapeutico e con interesse all’infanzia, la psicomotricità ha poi assunto finalità di tipo educativo-preventivo, rivolgendo sguardo e azione a tutte le età della vita (Chiossone, et al., 2023). Riguardo alla terza età la psicomotricità può apportare un contributo significativo non solo con gli anziani (Chiossone, et al., 2025), ma anche con i caregiver (Castiello, et al., 2024) e con gli operatori che se ne prendono cura (Chiossone, et al., 2024).

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Il boom dei prezzi delle case? Mette a rischio la democrazia in Europa

Il sindaco di Barcellona Jaume Collboni lancia l’allarme: il costo troppo alto delle case ormai è una vera e propria emergenza sociale: «Abbiamo bisogno di strategie politiche e meccanismi di finanziamento a livello europeo» – di Francesco Crippa
In Europa la democrazia è in pericolo e non solo per colpa di Vladimir Putin. A lanciare l’allarme è Jaume Collboni, sindaco di Barcellona, che ha puntato il dito contro i costi delle abitazioni in tutto il continente. I prezzi troppo alti, questo il suo avviso, rischiano di allontanare non solo le classi più povere ma anche la classe media dalle forze democratiche, viste ormai come incapaci di far fronte ai propri problemi.
Collboni ne ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Politico. «Allo stesso modo in cui l’Europa deve rafforzare le sue capacità di difesa per difendersi dalla minaccia esterna che abbiamo ai nostri confini orientali, deve affrontare la minaccia interna posta dalla crisi immobiliare». Insomma, l’«emergenza sociale» che ne deriva è grave quanto il rischio di una guerra su larga scala che dall’Ucraina travalicherebbe i confini europei.

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Povertà. Zuppi: “Uno stipendio non basta più a una famiglia” – di Andrea Regimenti

“La povertà non nasce dal caso, viene da alcune scelte. È una cartina di tornasole della nostra società”. Lo ha detto ieri a Roma il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, intervenendo all’evento “Lobbying e Advocacy contro la povertà”.
“La povertà non è solo una statistica, e se fosse solo una questione di numeri e proiezioni dovremmo leggere la diagnosi. La povertà non nasce dal caso, viene da alcune scelte. È una cartina di tornasole della nostra società”. Lo ha detto ieri a Roma il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, intervenendo nella Sala della Regina della Camera dei deputati all’evento “Lobbying e Advocacy contro la povertà”, nato da una collaborazione tra Caritas Italiana, Sapienza Università di Roma e FB &Associati (prima società indipendente in Italia specializzata in public affairs, advocacy e lobbying). L’evento, realizzato nell’ambito del master in Rappresentanza di interessi: Lobbying & Advocacy della Sapienza, ha posto l’attenzione su un fenomeno strutturale che ha raggiunto livelli record nel nostro Paese.

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Rigenerazione periferie: è necessario coinvolgere il Terzo settore

La conversione del dl Cultura il Piano Olivetti per la cultura prevede l’avvio di azioni di co-progettazione con le organizzazioni che operano sui territori – DI Chiara Meoli
Con la legge 21 febbraio 2025, n. 16 è stato convertito, con modificazioni, il cosiddetto dl “Cultura” (n. 201/2024) che contiene misure concernenti, tra l’altro, il “Piano Olivetti per la cultura”, il sostegno all’editoria e alle librerie, il finanziamento degli istituti culturali al rimborso della Carta Giovani e l’App18, i fondi dedicati alle celebrazioni del 25esimo anniversario della Convenzione europea sul paesaggio. Il testo è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 46 del 25 febbraio 2025.
Il già citato Piano è ispirato alla figura di Adriano Olivetti e volto a favorire lo sviluppo della cultura, a promuovere la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne e delle aree svantaggiate, nonché a valorizzare le biblioteche, la filiera dell’editoria libraria, gli archivi e gli istituti storici e culturali.

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L’evolversi dei modelli familiari impone un ripensamento dei servizi per i cittadini

Genitori divorziati, convivenze anziani-studenti, amici “parentizzati”. I mutamenti socio-economici e il superamento della famiglia tradizionale portano a nuove forme di organizzazione familiare. Per garantire il benessere servono agevolazioni e politiche dedicate.- di Flavia Belladonna
Cos’è una famiglia? Per alcuni è il gruppo sociale in cui si nasce e cresce, le proprie radici che non vanno dimenticate, per altri sono i nuovi affetti incontrati lungo il cammino della vita, con cui condividere responsabilità e aiuto reciproco. Talvolta la famiglia è un rifugio sicuro, altre volte un problema da gestire.
La concezione e forma della famiglia muta a seconda delle diverse epoche e culture. Nel mondo occidentale, accanto alla famiglia coniugale costituita da genitori e figli, oggi troviamo una pluralità di altre forme familiari che rispecchiano i cambiamenti demografici, sociali ed economici in atto. Quale panorama abbiamo di fronte, guardando anche agli ultimi dati Istat, e come può il nostro Paese rispondere adeguatamente alle nuove esigenze?

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Le strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie – Anno 2023

Persiste il divario Nord-Sud nell’offerta di presidi residenziali.
Al 1° gennaio 2023 i presidi residenziali attivi nel nostro Paese sono 12.363. L’offerta è di circa 408mila posti letto, sette ogni 1.000 persone residenti.
A livello territoriale l’offerta è maggiore nel Nord-est, con 10 posti letto ogni 1.000 residenti, nel Sud del Paese scende a tre posti letto ogni 1.000 residenti.
Gli ospiti ammontano a 362.850, dei quali circa tre quarti sono anziani.
Il personale impiegato nelle strutture ammonta a quasi 337mila lavoratori, ai quali va sommata una componente di quasi 33mila volontari e poco più di 3.700 operatori del servizio civile.
In aumento gli ospiti dei presidi residenziali
In Italia, al 1° gennaio 2023, risultano attivi 12.363 presidi residenziali. Vi operano 14.977 “unità di servizio” (v. Glossario), che dispongono complessivamente di 407.957 posti letto, pari a sette ogni 1.000 residenti.

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SEGNALAZIONI:

Piccoli comuni, una nuova narrazione non basta

Insediata la nuova Consulta nazionale di Anci. «Siamo la soluzione e non il problema di questa Italia che si spopola», ci dice il neo coordinatore, Alessandro Santoni. Ma nell’agenda del nuovo organismo sembrano mancare alcune politiche di comunità che, invece, potrebbero fare la differenza – di Gabriella Debora Giorgione
Aree interne e piccoli comuni, si riparte da un coordinamento condiviso e da una mappa che qualche tempo fa pur era stata abbozzata e che aveva un nome-programma: l’AgendaControesodo, nata nel 2017 dopo le parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’Assemblea annuale dei piccoli comuni dell’Anci-Associazione nazionale comuni italiani
La definirono come un sistema per attuare “Nuovi assetti e politiche per il sistema locale” perché, come sottolineato da Mattarella «Il tema delle aree interne e dei piccoli Comuni, che amministrano oltre il 50% del territorio nazionale, con 10 milioni di abitanti e un patrimonio ambientale, produttivo, culturale di valore inestimabile, è decisivo per l’intero Paese. Tremila Comuni sono sostanzialmente disabitati. Molti altri lo sono scarsamente.

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Eurostat, Italia invecchia più di tutti: età media a 48,7 anni

L’Italia non solo è il Paese più anziano d’Europa ma è anche quello che invecchia più velocemente: l’età media al primo gennaio 2024 era di 48,7 anni (contro quella europea di 44,7) ed è aumentata di 4 anni rispetto al 2014 (contro un aumento a livello europeo di 2,2 anni). È questo il quadro che emerge dai dati dell’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea. Seguono l’Italia per anzianità di popolazione la Bulgaria e il Portogallo (47,1 anni) e la Grecia 46,9. Tra i grandi Paesi, la Spagna registra un’età media di 45,6 anni, la Germania (45,5), la Polonia (43) e la Francia (42,5). I Paesi con l’età media. Fonte: Eurostat

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Indagine demoscopica promossa da Inca e realizzata da Osservatorio Futura con Fondazione Di Vittorio

Gli italiani si fiderebbero dell’Intelligenza Artificiale per tutelare i propri diritti e vedersi garantite prestazioni come indennità, pensioni o sussidi? A partire da questa domanda, Inca Cgil ha promosso un’indagine demoscopica realizzata da Osservatorio Futura con la Fondazione Di Vittorio, che ha coinvolto un campione di 6.000 intervistati.
Lo studio è la naturale prosecuzione della ricerca promossa dal patronato a fine 2024 su PA e digitalizzazione. In quel caso, il quadro emerso era sconfortante: la quasi totalità (92%) degli intervistati aveva dichiarato di “non essere in grado di svolgere pratiche digitali con la pubblica amministrazione”.

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