Buon Natale e Felice 2025 da Abitare e Anziani!
La pubblicazione delle news di Abitare e Anziani verrà sospesa nel periodo delle festività e riprenderà il 14 Gennaio 2025

NEWS:

16 dicembre 2024
Bergamo è la città in cui si vive meglio. Peggiorano Roma e Milano. Maglia nera a Reggio Calabria

Il Nord est trionfa nell’indagine del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori
Qualità della vita. Bergamo per la prima volta vince l’indagine del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori. Nella top 10 trionfa il Nord-Est mentre le grandi città, al netto di Bologna (9), scendono di diverse posizioni: Milano è 12, Firenze 36 e Roma al 59 posto. Il Sud rimane fanalino di coda, con Reggio Calabria in maglia nera, ma ci sono segnali positivi.
Secondo la classifica stilata da Il Sole 24 Ore, la provincia lombarda, che nel 2023 era quinta, vince dunque l’edizione 2024 dell’Indagine sulla Qualità della vita che misura il benessere nei territori italiani attraverso 90 indicatori da fonti certificate, divisi in sei categorie tematiche.
Dietro la neofita Bergamo – che prima d’ora non aveva mai ricevuto una medaglia nei 35 anni d’indagine, ma nel 2024 ha vinto l’Indice di Sportività – due habituè del podio: Trento e Bolzano.

Leggi: Agi, 16/12/2024


13 dicembre 2024
Casa: Cgil e Sunia, da Relazione Corte dei conti preoccupanti ritardi

“Il disagio abitativo continua ad allargarsi, come certifica in ultimo la Corte dei conti. Ma al di là della propaganda del Ministro Salvini sul Piano Casa, non vi è alcuna intenzione di affrontare in maniera organica questa emergenza, e ad oggi le uniche certezze sono l’azzeramento del fondo affitti e morosità incolpevole, l’assenza di risorse per l’edilizia pubblica e la totale mancanza di confronto con Organizzazioni Sindacali Confederali e degli Inquilini”. È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario generale del SUNIA Stefano Chiappelli.
“A fronte di 2,2 milioni di famiglie in condizioni di povertà assoluta – sottolineano – sono circa un milione quelle che vivono in affitto, con un’incidenza della povertà quattro volte superiore rispetto a quelle che vivono in una casa di proprietà.

Leggi: Cgil, 13/12/2024


12 dicembre 2024
Una Certificazione di qualità firmata Auser per l’apprendimento permanente

A Roma il 9 dicembre la consegna di 27 Certificazioni blu e 21 Certificazioni verde
Sono 48 le Università Popolari e i Circoli culturali Auser che il 9 dicembre a Roma hanno ricevuto le certificazioni della qualità formativa. Un progetto nato nel 2011 con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e stimolare un’offerta culturale e formativa di qualità, su tutto il territorio nazionale.
27 Università Popolari Auser hanno ricevuto la Certificazione blu, mentre sono 21 i Certificati verdi che sono stati consegnati ai Circoli Culturali Auser.
Fra i criteri per conquistare la certificazione di qualità: le competenze degli esperti, l’interculturalità, l’attenzione alle generazioni più giovani e alle fasce deboli dei cittadini, l’accessibilità delle sedi, un’offerta di corsi diversificata, originale e vicina alle esigenze dei cittadini e ai loro bisogni formativi, l’utilizzo di materiali didattici innovativi, la capacità di superare gli ostacoli economici e di tempo che impediscono a tanti adulti di partecipare ad attività formative e culturali.
L’elaborazione e la valutazione dei requisiti è affidata ad un Comitato Tecnico Scientifico di esperti.

Leggi: Auser, 12/12/2024


12 dicembre 2024
Sanità: Cgil, dati Agenas certificano crescita disuguaglianze e privatizzazione salute

“I dati Agenas certificano la crescita della privatizzazione della salute e delle diseguaglianze tra persone e territori. Chiaro indicatore delle politiche del Governo Meloni: cure per chi può pagare e può permettersi di spostarsi, mentre lavoratori e pensionati sono sempre più poveri e 4,5 milioni di persone rinunciano a curarsi”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi a commento dell’analisi sulla mobilità sanitaria interregionale nel nostro paese presentata da Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
“Mobilità sanitaria interregionale mai così alta, i cui costi sfiorano i 3 miliardi, spesa a livelli record e in continua crescita. Un flusso migratorio per ricoveri ospedalieri diretto prevalentemente da Sud verso Nord, dove le strutture maggiormente attrattive sono quelle private accreditate. Questo – sottolinea la dirigente sindacale – il quadro che emerge”.

Leggi: Cgil, 12/12/2024


11 dicembre 2024
Auser partecipa al progetto di ricerca dell’Università Roma Tre su Invecchiamento e Partecipazione. I volontari Auser fra i 64 e i 74 anni invitati a compilare un questionario online

Auser Nazionale ha accolto con favore la richiesta del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di “Roma Tre” di collaborare al progetto di ricerca “Invecchiamento e partecipazione: il ruolo del corso di vita in una prospettiva di genere”. La comprensione del perché e come le persone anziane si rendano disponibili a dedicare parte della loro vita ad attività di volontariato, dentro e fuori l’ambito familiare, (lavoro di cura, cura dell’ambiente, attività culturali, attività sindacali, impegno civico, ecc.), si colloca pienamente nel dibattito in corso nel mondo del terzo settore e dello stesso congresso di Auser. Questa comprensione è tanto più necessaria oggi quando, come documentato dai rilevamenti ISTAT, la partecipazione sta vivendo una delicata fase critica.

Leggi: Auser, 11/12/2024


DALLE REGIONI:

15 dicembre 2024
Case popolari, nel piano 2025 gli interventi di sistemazione

In via Santa Maria e via Tramia. Progetti presentati in Consiglio comunale Prevista anche la ristrutturazione delle sedi di Pro loco e Protezione civile
Il Comune annuncia in Consiglio le principali opere pubbliche del 2025. Tra gli interventi previsti anche la sistemazione di appartamenti ad edilizia popolare. Alcune delle case che avrebbero bisogno di un sostanziale rifacimento sono in via Santa Maria, via Tramia e a due passida piazza Piccola nelle immediate vicinanze del torrione, in centro storico. «Sicuramente, spiega l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Santagostino abbiamo in animo di ristrutturarne almeno due, in modo tale da modernizzarne gli ambienti e le parti strutturali».

Leggi: La Provincia Pavese, 15/12/2024


11 dicembre 2024
I privati donano i terreni, nasce il villaggio solidale Terre di Vita “Diamo alloggio ai più fragili”

«Il futuro della cura delle persone fragili passerà sempre di più attraverso accordi fra pubblico e privato come quelli che oggi ci consentiranno di aprire due co-housinge di progettare un villaggio della solidarietà che si chiamerà Terre di Vita». A presentare sono stati il sindaco di Silea Rossella Cendrone e l’assessore alle politiche sociali Francesco Biasin, che insieme ad Auser Polaris e Picos, oltre ad alcuni privati, daranno vita, nel 2025, ad una nuova forma di residenzialità inclusiva per disabili pi o meno gravi. Saranno nove le persone che entreranno in due appartamenti messia disposizione da alcuni cittadini.

Leggi: Corriere del Veneto, 11/12/2024


11 dicembre 2024
Macerata: Federconsumatori, Auser, Cgil e Spi attivano uno sportello per garantire il diritto alle prestazioni sanitarie

Federconsumatori Macerata ha attivato uno sportello dedicato a supportare i cittadini della provincia nella prenotazione di visite e prestazioni sanitarie. Questo nuovo servizio mira, con il supporto di Cgil, Spi Cgil e Auser Macerata a combattere le difficoltà legate alle liste d’attesa e ad assicurare che i diritti dei pazienti siano rispettati, come previsto dalla normativa sanitaria. Grazie a questo sportello, i cittadini riceveranno assistenza per far valere il proprio diritto di ricevere le prestazioni sanitarie come previsto dalla priorità presente sulla prescrizione medica. Federconsumatori aiuterà gli interessati a presentare eventuali ricorsi presso le AST, richiedendo che le prestazioni sanitarie vengano erogate entro i tempi previsti. La normativa consente, in caso di appuntamento oltre i tempi previsti dal codice di priorità, il ricorso al regime intramoenia con la garanzia di pagare soltanto il costo previsto per la prestazione ordinaria.

Leggi: Auser, 11/12/2024


11 dicembre 2024
Milano: Attiva-mente Insieme, progetto sperimentale di cohousing tra studenti e anziani

A Milano parte il co-housing tra studenti e anziani con il progetto sperimentale promosso dall’Università Statale di Milano e Regione Lombardia, nel segno di un patto di solidarietà intergenerazionale.
Nella sede dell’ateneo è stato presentato “Attiva-mente insieme” un progetto di coabitazione e mentoring tra studenti e over 65, che da un lato risponde al bisogno degli studenti di avere alloggi a prezzi accessibili, dall’altro favorisce relazioni di solidarietà e di inclusione della popolazione più anziana per un invecchiamento attivo. Lo studente avrà un rimborso per le spese di locazione, grazie alle risorse di Regione Lombardia destinate all’Università Statale, in cambio dovrà però fornire alcuni servizi di volontariato, come per esempio accompagnare il padrone di casa senior a visite mediche, aiutarlo nell’utilizzo delle piattaforme digitali, ma anche condividere momenti di socializzazione e svago.

Leggi: Auser, 11/12/2024


IN AGENDA:

Le sfide della giustizia climatica e lo stato del contenzioso strategico in italia

A che punto è la giustizia climatica in Italia? Ne parliamo domani alla Fondazione Basso.
Di seguito il link per seguire l’evento online

Leggi: Fondazione Basso


Eventi in programma di AGE-IT

Convegno Roma 14 Gennaio 2025 – Un Istituto per il futuro della popolazione
Prevenzione, invecchiamento attivo e demografia positiva.
Location: Ministero della Salute – Auditorium “Cosimo Piccinno”, Lungotevere Ripa 1, Roma.
Pensare a una società nuova, inclusiva per tutte le età e con una giustizia intergenerazionale da valorizzare e costruire.
La demografia italiana è una demografia eccezionale. Siamo ai primi posti perché viviamo più a lungo e in salute migliore rispetto agli altri, ma siamo ai primi posti anche perché facciamo meno figli rispetto agli altri paesi. Questo eccezionalismo demografico italiano crea una delle strutture di popolazione per età più vecchie al mondo, in cui la proporzione di anziani sul totale della popolazione impatta di più.

Leggi: Ageit


In previsione per il 2025

• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»


IN EVIDENZA:

Fontana: denatalità sfida cruciale per la Lombardia futura

“La denatalità rappresenta una delle sfide più significative che la nostra società si trova ad affrontare”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia,…
“La denatalità rappresenta una delle sfide più significative che la nostra società si trova ad affrontare”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nell’ultima tappa del 2024 degli “Stati generali della natalità in tour”, che si è tenuta questa mattina al Palazzo Lombardia. “Un fenomeno che non riguarda solo il futuro demografico, ma che impatta profondamente sulla sostenibilità del sistema economico, sociale e culturale del nostro territorio- ha aggiunto Fontana-. Come presidente della Lombardia sento il dovere di sottolineare che la nostra Regione sta affrontando questa sfida con determinazione, mettendo in campo politiche innovative e investimenti concreti”.
Per Fontana, “un punto d’orgoglio è il ‘Sistema famiglia lombardo’, un modello integrato e unitario di misure a sostegno delle famiglie, che si regge su ingenti investimenti. Tra le principali iniziative, voglio ricordare: La misura ‘Nidi Gratis’, che allevia il peso economico per le famiglie, permettendo ai genitori di conciliare meglio il lavoro con la cura dei figli”.

Leggi: Redattore Sociale


A che punto siamo con il Servizio di Pronto Intervento Sociale (SPIS) – di Andrea Mirri

Nel mio recente articolo “Sul pronto intervento sociale” (2023) mi sono soffermato sull’approccio culturale del servizio sociale al tema del lavoro in circostanze di emergenza che ha influito molto sulla mancata, o comunque molto parziale, realizzazione, in maniera omogenea e diffusa, di questo servizio in Italia. La sfida necessaria per la sua piena attuazione – sostenevo – appare infatti non pienamente raccolta da un servizio sociale ancora impigliato in quella “visione negativa” su questo tema (Fargion, 2013), che ha avuto come conseguenza quello che definirei un (grave) ritardo di elaborazione teorica e, di conseguenza, di realizzazione organizzativa del servizio di pronto intervento sociale (SPIS) come livello essenziale previsto dall’art. 22, c. 4, lett. b della legge 328/2000. Un ritardo di un quarto di secolo. Che ha, come ulteriore conseguenza, una forte disomogeneità che sta caratterizzando il comparire qua e là di queste sperimentazioni, ‘a macchia di leopardo’, nel nostro Paese.
In questo articolo, quindi, vorrei riprendere la riflessione proprio a partire da questi due punti: il PIS come servizio (quindi SPIS) e come livello essenziale dotato di uniformità su base nazionale.

Leggi: Welforum


Istat: 4.600 nascite in meno nel 2024, ma il 70% dei giovani vuole dei figli

Il 2024 si chiuderà con un altro record negativo per il calo delle nascite in Italia. Lo ricorda il presidente Chelli, intervenendo agli Stati generali della natalità a Milano. “Già nel 2023, con 379.000 nascite, c’era stato un nuovo superamento al ribasso del record di denatalità”
Il 2024 si chiuderà con un altro record negativo per il calo delle nascite in Italia. “In base ai dati provvisori raccolti tra gennaio e luglio le nascite sono 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023”, spiega Francesco Chelli, presidente dell’Istat, intervenuto durante la tappa di Milano degli Stati generali della natalità che si è svolta questa mattina a Palazzo Lombardia. Già nel 2023, con 379.000 nascite, c’era stato “un nuovo superamento al ribasso del record di denatalità”. Dal 2008 al 2023, le nascite sono infatti diminuite di quasi 200.000 unità, ovvero del 34%. “Il calo- spiega Chelli- è attribuito per la quasi totalità a coppie di genitori entrambi italiani e nel complesso, a diminuire, sono soprattutto le nascite all’interno del matrimonio”.
La denatalità è legata al continuo calo della popolazione residente in Italia- pari a 58,9 milioni di abitanti al 1 gennaio 2024, in calo di 7.500 unità rispetto all’anno precedente e di 1,3 milioni rispetto a 10 anni fa- che non è compensato dalle migrazioni.

Leggi: Redattore Sociale


Gli italiani e la casa, è allarme: i costi crescenti mettono alla prova i sogni di proprietà

Rapporto Censis. Per l’82,2% dei proprietari di casa i costi di manutenzione e gestione sono diventati eccessivi. Il 69,3% degli italiani teme un rialzo delle tasse, incluso il rischio patrimoniale; per il 78,9% acquistare casa in passato era più facile. Il 46,8% pensa che gli affitti brevi per turisti stiano trasformando in peggio i luoghi. Solo il 28,6% sa cos’è il “Social Housing” e il 5,7% lo conosce in modo preciso
La proprietà della casa è sotto pressione. Il 78,9% degli italiani è convinto che in passato fosse più facile acquistare una casa. A pensarlo sono: il 79,1% degli anziani, il 78,9% degli adulti, il 78,5% dei giovani, il 77,6% dei redditi bassi e il 71,8% dei redditi più alti. L’82,2% dei proprietari di casa pensa che i costi di gestione e manutenzione siano diventati eccessivi (lo afferma l’88,8% dei redditi bassi e il 75,6% di quelli più alti). Il 69,3% teme tasse più alte sulla casa, compresa una patrimoniale. Inoltre, cala il valore delle abitazioni: tra il 2° trimestre 2014 e il 2° trimestre del 2024 è diminuito in termini reali del 16,8%. È quanto emerge dal 3° Rapporto Federproprietà-Censis “Agenda 2024-2030. La transizione abitativa: la casa possibile”, realizzato in collaborazione con Cdp Real Asset Sgr (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), Fimaa Italia e Locare srl.

Leggi: Redattore Sociale


Poco a pochi. Il welfare di governo – di Sergio Pasquinelli

C’è qualche coppia che si sente più invogliata a fare un figlio perché riceverà il bonus bebè di mille euro? Crederlo è frutto di un misto di ingenuità e demagogia. Per aiutare la natalità serve un ventaglio di interventi diversi, rilevanti, stabili, strutturali: servono per esempio più asili nido, nidi gratis o a costi molto agevolati.
Ogni bonus è un servizio in meno, un servizio che viene sottratto. Servono sostegni continuativi nei mesi, negli anni, servono aiuti in assenza di asili nido, servono congedi parentali più incisivi, e su questo la legge di bilancio fa un passo in avanti, serve un piano casa nazionale, servono contributi continuativi fino alla maggiore età dei figli, come in Francia o in Germania. Da noi prevale la distribuzione di spot qua e là, i requisiti che riducono gli impegni di spesa e la platea.
Questa legge di bilancio introduce o conferma misure “con i se e con i ma”:

Leggi: Welforum


Welfare a tasche vuote – di Gianfranco Marocchi

L’esame combinato dei materiali provenienti da due filoni di ricerca – i dati sulla cooperazione sociale italiana, recentemente pubblicati su Impresa Sociale, e le analisi sul lavoro sociale, sviluppate da Welforum (1 – 2 – 3 – 4 e altri) e da altri soggetti – restituisce un’immagine altamente problematica del welfare nel nostro paese.
Partiamo con i dati relativi alle cooperative sociali e, in specifico, alla loro sostenibilità economica.
In questo decennio – con l’eccezione in negativo del 2020, connessa all’emergenza sanitaria – la cooperazione sociale italiana, il cui fatturato complessivo è nel 2022 di circa 17.5 miliardi di euro, mostra un risultato di esercizio (la voce anche denominata “Utile” o “Perdita”) aggregato pari a circa 100 milioni di euro annui, pari, con riferimento al 2022 (e similmente agli anni precedenti), a circa lo 0.65% del predetto fatturato, quota notevolmente inferiore a quella riscontrata nelle ricerche sulla cooperazione sociale di alcuni anni fa. In altre parole, in media, una cooperativa sociale che fatturi un milione, una volta sostenuti tutti i costi, riesce a destinare al rafforzamento del proprio patrimonio circa 6.500 euro.

Leggi: Welforum


“La solitudine accresce la povertà. Servono centri di prossimità”: Marco Impagliazzo presenta i dati sull’impoverimento della popolazione e le proposte di Sant’Egidio

La presentazione della guida DOVE mangiare, dormire, lavarsi. La campagna “Aggiungi un posta a tavola” per sostenere i pranzi di Natale con i poveri
Impagliazzo: “Il Ministero della Salute implementi la legge 33 per l’assistenza sociosanitaria degli anziani con i decreti attuativi. E’ necessario rivedere l’assegno di inclusione per più fasce d’età – L’aumento significativo delle persone che vivono da sole impone la creazione di “centri di prossimità” – I pranzi di Natale con i poveri: fino al 29 dicembre la campagna “A Natale aggiungi un posto a tavola” con il numero solidale 45586
“Una società con più poveri, ma anche con più persone che vivono da sole e, per questo, fanno più fatica ad andare avanti”. E’ la fotografia della popolazione che ha bisogno, raccontata questa mattina dal presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, in conferenza stampa. Il numero di persone in difficoltà economica ha raggiunto livelli mai registrati negli ultimi dieci anni. Oggi, circa 5.7 milioni di persone, pari al 9.7% della popolazione italiana, vivono in povertà assoluta, cioè il 9,7 per cento della popolazione mentre 16 anni fa eravamo al 3,6%. Una condizione che interessa oltre 2 milioni e 200mila famiglie italiane. Una povertà assoluta che incide di più al Sud e nelle Isole e, a sorpresa, anche al Nord.

Leggi: Sant’Egidio


Povertà energetica, una famiglia su dieci vive in grave disagio. Ma una strada attuabile c’è

Secondo l’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (Oipe), nel 2023, circa 2,4 milioni erano le famiglie in povertà energetica, con un incremento rispetto al 2022 di ben 340 mila famiglie. Una povertà energetica in Italia che coinvolge oltre 1 milione di minori. La povertà energetica si abbatte sul 9% delle famiglie italiane, e in particolar modo su quelle dove sono presenti minori, stranieri o residenti nel Mezzogiorno. L’aumento delle famiglie in povertà energetica è risultato pari all’1,3% in un solo anno.
Si tratta di persone e famiglie in grave disagio, con numeri che sono sovrapponibili ai recenti dati sulla povertà assoluta che Istat ha reso noti ad ottobre 2024. Infatti, l’Istat afferma che nel 2023 sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,2 milioni di famiglie, pari all’8,4% sul totale delle famiglie e quasi 5,7 milioni di individui, 9,7% sul totale degli individui residenti. L’incidenza della povertà assoluta fra le famiglie con almeno uno straniero è pari al 30,4%, mentre per le famiglie composte solamente da italiani è al 6,3%.

Leggi: Il Fatto Quotidiano


Vivere in un mondo accessibile è un diritto – di Asya Bellia

«Essere felici o provare soddisfazione rispetto alla propria vita non è un diritto – scrive Asya Bellia nel presente approfondimento -, ma vivere in un mondo accessibile lo è. Ed è verificato che, a parità di altre condizioni, l’accessibilità dell’ambiente fisico è associata ad una riduzione del divario tra la soddisfazione delle persone con disabilità e quella delle persone senza disabilità»
Nel mondo, le persone con disabilità sono più di un miliardo, e costituiscono il 16% della popolazione. In altre parole, una persona su 6 ha una disabilità. Inoltre, le persone con disabilità sono meno soddisfatte della propria vita, in media, rispetto alle persone senza disabilità.
Spesso, questa disparità viene attribuita esclusivamente a problemi di salute, senza indagare oltre. Gli studi che indagano sulla soddisfazione delle persone con disabilità si focalizzano, per la maggior parte, su fattori individuali, quali: tipo di disabilità, entità delle limitazioni, e, soprattutto, tempo passato da quando la disabilità è sopravvenuta. Il tipo di disabilità non ha influenza sulla soddisfazione, mentre l’entità della limitazione e il tempo passato da quando la disabilità è sopravvenuta hanno un ruolo. Le persone con disabilità maggiormente limitate sono meno soddisfatte, mentre quelle che hanno una disabilità da più tempo sono più soddisfatte.

Leggi: Superando


Povertà abitativa, il gap Nord-Sud amplifica la crisi alloggi

Povertà abitativa e gap Nord-Sud: secondo l’Istat, oltre 10 milioni di abitazioni, pari al 30% del totale, risultano non occupate. Al Sud, la Calabria ne registra il 44,5% in Abruzzo la percentuale è del 41,1
La povertà abitativa è ormai un dramma globale che riflette le crescenti disuguaglianze economiche e sociali. Secondo le Nazioni Unite, circa 1,6 miliardi di persone vivono in condizioni abitative precarie, mentre oltre 100 milioni sono senza tetto. La maggior parte di queste persone si trova nei Paesi in via di sviluppo, dove l’urbanizzazione incontrollata ha portato alla proliferazione di insediamenti informali, che spesso non offrono servizi essenziali come acqua potabile, energia elettrica e sistemi igienici adeguati. In Africa subsahariana, ad esempio, oltre il 60% della popolazione urbana vive in slum, e condizioni simili si riscontrano in molte grandi città dell’Asia meridionale e del Sud America. La pressione migratoria dalle zone rurali verso le aree urbane, in assenza di una pianificazione sostenibile, sta aggravando il problema: si prevede che entro il 2030 quasi 3 miliardi di persone vivranno in aree urbane informali.

Leggi: Quotidiano del Sud


SEGNALAZIONI:

Riforma della disabilità, al via la sperimentazione

Al via, dal 1° gennaio 2025, la nuova riforma della disabilità, prevista dalla legge n. 227 del 2021 e dal decreto legislativo n. 62 del 2024. Si comincia con una sperimentazione su nove province italiane, per poi passare dal primo gennaio 2026 a una attuazione su tutto il territorio nazionale.
Riforma della disabilità: cosa cambia
La procedura di accertamento della condizione di disabilità, fino a oggi, prevedeva una serie di visite mediche separate. Con la revisione dei processi valutativi di base prevista dalla riforma, verranno valutati in un’unica visita medica, la Valutazione di Base, effettuata da una Commissione dell’Inps:

Leggi: Inca


 

 

 

 

Legge sui caregiver in arrivo, ma per quale platea?

È finalmente in dirittura d’arrivo la legge sui caregiver. Ma Cittadinanzattiva e Carer avvertono: «La necessità di limitare le risorse non sia un alibi per ridurre la platea dei beneficiari ai soli familiari conviventi e prevalenti». Le dichiarazioni della ministra Locatelli, infatti, vanno in quella direzione
La legge sui caregiver è materia troppo delicata per non seguirne passo dopo passo l’iter di approvazione. I lavori del Tavolo tecnico, istituito dal ministro Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli e dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, stanno infatti arrivando al termine. Insieme al percorso della commissione Affari sociali della Camera si arriverà dunque a una legge che definisce la figura del caregiver e i suoi diritti, riconoscendo in questo modo il ruolo di oltre sette milioni di persone che quotidianamente assistono una persona cara.

Leggi: Vita


NEWS:

9 dicembre 2024
Conferenza nazionale autogestita salute mentale: decisa una nuova stagione di mobilitazione e lanciate 10 proposte

La due giorni di Roma (6 e 7 dicembre 2024) della Conferenza nazionale autogestita per Salute Mentale ha visto una grande e appassionata partecipazione (oltre seicento persone in presenza e online) e si è conclusa con una dichiarazione che apre una nuova stagione di mobilitazione e lancia 10 proposte.
La mobilitazione è necessaria per reagire alla crisi delle politiche e dei servizi per la salute mentale, del Servizio Sanitario Nazionale e dei servizi sociali. Per reagire al permanere di stigma e pratiche non rispettose dei diritti (come la contenzione), alla gravissima situazione nelle carceri e nel sistema di accoglienza per i migranti, in specie con i CPR, all’inadeguatezza del modello di assistenza rivolta alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità, ai minori in difficoltà, al crescente disagio giovanile, ecc.). Per reagire alle logiche repressive e neo-manicomiali sostenute dal Governo e da alcune forze politiche.

Leggi: Liberetà, 09/12/2024


6 dicembre 2024
Il caso anziani abbandonati «Pochi fondi per l’assistenza»

Un’anziana di 90 anni, costretta sulla sedia a rotelle, abbandonata per due giorni da sola a casa senza cibo né cure. È successo a Casalnuovo di Napoli. Si è scoperto solo dopo che la sua badante se ne era andata improvvisamente senza dare una spiegazione o avvisare i figli dell’anziana, che vivendo lontani mantenevano i contatti con la madre tramite lei. Nell’appartamento non c’era alcun telefono e la anziana, dalla mobilità ridotta, è rimasta in quella condizione di abbandono fino a quando non sono arrivati i carabinieri, sollecitati dai familiari che non riuscivano a rintracciarla. Gli agenti l’hanno trovata smarrita e denutrita, ma se l’è cavata. Meno fortunate sono state invece le due sorelle, di 80 e 83 anni, trovate morte martedì scorso nella loro abitazione a Modica, nel ragusano.

Leggi: Avvenire, 06/12/2024


4 dicembre 2024
Allarghiamo l’Unione Europea, allarghiamo i diritti dei pensionati e delle pensionate

Nella giornata di oggi, 4 dicembre, a Belgrado lo Spi-Cgil ha promosso insieme ai due maggiori sindacati dei pensionati serbi Spr-Nezavisnost e Aptus Catus una conferenza per allargare l’Unione Europea e con essa i diritti delle persone.
A partecipare i principali sindacati dei pensionati e delle pensionate dei Paesi dei Balcani occidentali: la Slovenia, la Croazia, il Montenegro, la Macedonia del Nord, il Kosovo, la Bosnia-Erzegovina.
Un incontro che rinnova l’importante e storico rapporto che lega i pensionati Cgil e i sindacati in questione, uniti da uno spirito di solidarietà e unione delle forze in uno scenario europeo e globale incerto e complesso.

Leggi: Spi-Cgil


4 dicembre 2024
Nuovi protocolli di sicurezza per gli affitti brevi: il Capo della Polizia introduce misure più stringenti per le identificazioni

Il Capo della Polizia, il Prefetto Vittorio Pisani, ha firmato un nuovo provvedimento volto a rafforzare i controlli sulle identità delle persone che alloggiano in strutture ricettive, come quelle adibite a locazioni brevi.
L’obiettivo è quello di garantire una maggiore sicurezza e tracciabilità degli ospiti, intervenendo su due fronti principali:
– Identificazione a distanza: il nuovo protocollo introduce norme più precise e rigorose per le procedure di identificazione degli utenti che effettuano prenotazioni online.
– Accesso agli alloggi: con l’obiettivo di rafforzare i controlli, il nuovo provvedimento impone la consegna delle chiavi di persona per gli affitti brevi, eliminando così l’utilizzo delle keybox e consentendo una verifica più accurata dell’identità degli ospiti.

Leggi: Sunia, 04/12/2024


3 dicembre 2024
Al Sud una giornata di degenza ospedaliera arriva a costare fino al triplo rispetto al Nord

Tra le Aziende ospedaliere, al Papardo di Messina il costo giornaliero di una degenza arriva a 1031,6 euro. Va poco meglio al San Pio di Benevento con i suoi 915,3 euro al giorno. Una differenza netta rispetto al Santa Croce e Carle di Cuneo dove si spendono 413,2 euro. Ancora più marcate le differenze se si prendono in esame le Aziende ospedaliere universitarie: al Luigi Vanvitelli di Napoli si sfiorano i 1.400 euro di costo giornaliero, oltre il triplo rispetto ai 400,3 euro del Policlinico San Matteo di Pavia.
Una degenza in una Azienda ospedaliera del Sud, in particolare in Sicilia e Campania, arriva a costare oltre il triplo rispetto alla stessa degenza in strutture del Nord Italia. Questo quanto emerge dai dati pubblicati ne portale statistico di Agenas.
Prendendo in esame le Aziende ospedaliere, al Papardo di Messina il costo giornaliero di una degenza arriva a 1031,6 euro. Va poco meglio al San Pio di Benevento con i suoi 915,3 euro al giorno. Il dato inizia già a scendere più sensibilmente da terzo posto, con i 734,7 euro del San Giovanni di Roma. Parliamo di quasi 300 euro al giorno in meno rispetto al Papardo di Messina.

Leggi: Quotidiano Sanità, 03/12/2024


3 dicembre 2024
Autonomia differenziata. “Incostituizionali sette profili della legge”. Ecco il testo della sentenza della Corte Costituzionale

La Corte, nell’esaminare i ricorsi delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, le difese del Presidente del Consiglio dei ministri e gli atti di intervento ad opponendum delle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto, aveva ravvisato lo scorso novembre l’incostituzionalità di 7 profili della legge. Pubblicato oggi il lungo testo della sentenza.
Pubblicata oggi la sentenza con la quale la Corte costituzionale aveva ritenuto lo scorso novembre non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie (n. 86 del 2024), considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo.
Secondo il Collegio, l’art. 116, terzo comma, della Costituzione (che disciplina l’attribuzione alle regioni ordinarie di forme e condizioni particolari di autonomia) deve essere interpretato nel contesto della forma di Stato italiana. “Essa riconosce, insieme al ruolo fondamentale delle regioni e alla possibilità che esse ottengano forme particolari di autonomia, i principi dell’unità della Repubblica, della solidarietà tra le regioni, dell’eguaglianza e della garanzia dei diritti dei cittadini, dell’equilibrio di bilancio”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 03/12/2024


3 dicembre 2024
La beffa sulle pensioni minime: aumento di 1,8 euro al mese

Nonostante le promesse in campagna elettorale, il governo continua a colpire milioni di cittadine e cittadini con politiche previdenziali inefficaci e penalizzanti. Ghiglione, Cgil: continueremo a mobilitarci – Stefano Iucci
3 dicembre 2024 • 12:35
Dopo gli innumerevoli slogan e le promesse elettorali roboanti, l’ulteriore presa in giro del governo sulle politiche previdenziali arriva sulle pensioni minime, con la beffa di un aumento di 1,8 euro al mese. Un caffè, insomma, e al bancone: neanche seduti.
Le politiche dell’esecutivo continuano insomma a rappresentare una ferita aperta per milioni di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati. Ma come si arriva a questa cifra irrisoria? Il recente decreto, pubblicato la scorsa settimana sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 (e firmato il 15 novembre dal ministero dell’Economia e dal ministero del Lavoro) riconosce un indice di incremento dello 0,8% sulle pensioni. Un indice, quindi, persino più basso di quello che era stato ipotizzato quando il governo aveva chiuso e inviato alle Camere la manovra, che era circa dell’1% e che avrebbe prodotto un aumento delle pensioni minime che poteva tradursi di 3 euro.
Agli 1,8 euro al mese si arriva aggiungendo allo 0,8% l’incremento extra previsto per le pensioni minime del 2,2% – per il 2025 – che porta così a quel totale del 3% di rivalutazione il cui risultato è, appunto, 1,8 euro. In questo modo, una pensione minima passa dai 614,77 euro al mese del 2024 ai 616,57 euro nel 2025. Briciole, appunto.

Leggi: Collettiva, 03/12/2024


DALLE REGIONI:

9 dicembre 2024
Badanti, spesi 152 milioni: famiglie umbre sul lastrico

Sempre difficile avere un assistente in un anno1.500 lavoratori in meno. Un conto tra domanda e offerta negli anni sempre deficitario
Colf e badanti, la spesa a carico delle famiglie umbre tocca i 152 milioni di euro annui. E di contro i lavoratori del settore domestico sono sempre più introvabili: infatti, in un solo anno sono spariti quasi 1.500 occupati, segnando un meno 7,5%. Intanto, l’Umbria supera la Liguria per quello che riguarda l’incidenza dei domestici a livello territoriale, con il Pil regionale che risulta il più elevato: un1,7 per cento contro l’1 di quello nazionale. La fotografia la fa l’Osservatorio Domina, associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico, con il suo ultimo rapporto 2023 che sottolinea i 18,097 domestici nel 2022 secondo i dati Inps: tra i lavoratori domestici, nella nostra regione, il numero di badanti è lievemente superiore rispetto a quello delle colf (47,1%),mentre sono19.541i datori di lavoro domestici nella regione che, coni lavoratori domestici coinvolgono il 4,4%d ella popolazione residente.

Leggi: Il Messaggero, 09/12/2024


5 dicembre 2024
A Milano co-housing tra studenti e anziani per la solidarietà – Il progetto dell’Università Statale e di Regione Lombardia

A Milano parte il co-housing tra studenti e anziani con il progetto sperimentale promosso dall’Università Statale di Milano e Regione Lombardia, nel segno di un patto di solidarietà intergenerazionale.
Nella sede dell’ateneo è stato presentato Attiva-mente insieme’ un progetto di coabitazione e mentoring tra studenti e over 65, che da un lato risponde al bisogno degli studenti di avere alloggi a prezzi accessibili, dall’altro favorisce relazioni di solidarietà e di inclusione della popolazione più anziana per un invecchiamento attivo.
Lo studente avrà un rimborso per le spese di locazione, grazie alle risorse di Regione Lombardia, che ha stanziato all’Università Statale 400.000 euro, in cambio dovrà però fornire alcuni servizi di volontariato, come per esempio accompagnare il padrone di casa senior a visite mediche, aiutarlo nell’utilizzo delle piattaforme digitali, ma anche condividere momenti di socializzazione e svago.

Leggi: Ansa, 05/12/2024


5 dicembre 2024
I caregiver in piazza: aiutateci, così è difficile assistere i nostri familiari

A Firenze, in piazza Duomo, la protesta di un gruppo di caregiver di familiari affetti da malattie gravi e degenerative. Il gruppo chiede misure concrete per rendere più accessibili i servizi di assistenza, ha già lanciato una petizione (più di 20mila adesioni in un giorno) e scritto al presidente della regione Toscana. Stefano Romagnoli: «Vogliamo che si capisca che così fare assistenza è diventato un problema sociale ed economico» – di Alessio Nisi
Chiedono il potenziamento del servizio delle ore di assistenza, l’estensione del contributo badanti a tutti i comuni della regione Toscana, la programmazione di centri diurni e cohousing e l’aumento della dotazione finanziaria complessiva per le quote sanitarie. Ma soprattutto reclamano la creazione di un fondo regionale per finanziare le opere di ristrutturazione di appartamenti per renderli fruibili alle persone con inabilità.
I caregiver della Toscana vogliono in sintesi più servizi e li mettono nero su bianco, in una lettera che hanno inviato al presidente della regione Toscana Eugenio Giani. I protagonisti di questa iniziativa sono in particolare familiari di persone affette da malattie gravi e degenerative che si appellano alla regione Toscana perché sostenga misure concrete per rendere più accessibili i servizi di assistenza.

Leggi: Vita, 05/12/2024


5 dicembre 2024
Attivo lo sportello Alzheimer e fragilità «Promuoviamo screening tempestivi»

Attivo a Ginosa lo sportello Alzheimer e fragilità. L’iniziativa è della Associazione Alzheimer Salute Architettura (Asa), in collaborazione con Dementia Friendly e Auser “Rosa Vizielli” di Marina di Ginosa. Referente dello sportello Alzheimer/Ascolto, è l’assistente sociale dottoressa Annunziata Inglese. Dunque, proseguendo nella campagna permanente “Prevenzione Alzheimer” l’associazione Asa, presieduta dal professor Pietro Sangiorgio, mettea disposizione uno sportello di ascolto sulle problematiche delle demenze, e, in generale della fragilità. «Lo sportello-spiega il professor Sangiorgio intende offrire una conoscenza sulla malattia di Alzheimer e dare ascolto alle preoccupazioni che possono insorgere nelle condizioni di fragilità.

Leggi: Quotidiano di Puglia, 05/12/2024


5 dicembre 2024
Lazio, firmato l’accordo per l’assistenza territoriale e domiciliare della popolazione anziana

La Regione Lazio ha sottoscritto lo schema di accordo, siglato tra la stessa regione, la Asl Roma 2, il Policlinico di Tor Vergata, l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Roma Capitale e il VI municipio. L’intesa ha come obiettivo il potenziamento e la realizzazione di un sistema integrato di assistenza sociale e sanitaria sul territorio
La Regione Lazio, su proposta del presidente, Francesco Rocca, e dell’assessore ai Servizi sociali, alla Disabilità, al Terzo settore e ai Servizi alla persona, Massimiliano Maselli, ha sottoscritto lo schema di “Accordo quadro per la realizzazione di sperimentazioni per la riforma dell’assistenza territoriale e domiciliare mirata alla popolazione anziana”.

Leggi: Redattore Sociale. 05/12/2024


4 dicembre 2024
Casa, progetto “Casa ai lavoratori”. SUNIA: “Positiva firma primo accordo. Utilizzare ricavi eventuali per ristrutturazione alloggi pubblici”

‘Riteniamo positivo che sia stato siglato il primo accordo per il progetto Casa ai lavoratori, una buona idea nata dal precedente assessore alla Casa Pierfrancesco Maran e che sta proseguendo in maniera concreta con il nuovo Assessore alla Casa Guido Bardelli. Come SUNIA abbiamo partecipato ad alcune fasi del progetto e siamo certi che continueremo ad essere coinvolti, soprattutto quando andranno analizzati gli aspetti normativi legati ai contratti di locazione ed alle tutele per gli inquilini’.
Lo dichiara il Segretario generale del SUNIA di Milano, Carmelo Benenti, a commento della firma del primo accordo per il progetto Casa ai Lavoratori.

Leggi: Sunia, 04/12/2024


4 dicembre 2024
Federconsumatori, Cgil e Auser presentano il progetto Liste infinite «Sportello per aiutarvi»

«Prenotare una visita specialistica è sempre difficile. Il problema delle liste sembra insormontabile: molti cittadini si rivolgono al privato. Noi dobbiamo sostenere quelli che non riescono ad avere una prestazione medica». A parlare sono Cgil, Federconsumatori e Auser. Che annunciano l’apertura di uno sportello in città a disposizione dei cittadini alle prese con le liste di attesa. Evidenziano che per le liste troppo lunghe, ma anche per motivi economici o di difficoltà generale di accesso ai servizi, molti rinunciano alle cure. Il dato di partenza è che nel 2023, nelle Marche, il 9,7%della popolazione ha rinunciato a visite o esami diagnostici pur avendo ne bisogno.

Leggi: Il Resto del Carlino, 04/12/2024


3 dicembre 2024
‘Cambia-menti’: una città più amichevole per chi ha l’Alzheimer

Comune e Auser insieme per un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione sull’Alzheimer, per conoscerlo e prevenirlo, per andare «verso una comunità amica delle persone con demenza». Questo l’obiettivo dell’iniziati va “Cambia- menti. un percorso friendly” che l’assessorato alla terza età e l’associazione Auser Torino (ente capofila) in collaborazione con l’Auser Giaveno, e altri partner hanno realizzato nelle scorse settimane: tre incontri di formazione e sensibilizzazione a cui hanno partecipato in modo continuativo una quarantina di persone. Guidati dagli esperti del settore Vanna Lorenzoni (Auser provinciale Torino). Rossella Gallo (psicologa) e Katia Cazzadore (naturopata) i partecipanti hanno seguito un percorso articolato con vari momenti di riflessione e informazione sul potenziamento cognitivo, tecniche di allenamento della memoria e di rilassamento, nozioni di naturopatia e di alimentazione salutare a contatto con la natura, fino a momenti ricreativi con ginnastica e balli di gruppo.

Leggi: Luna Nuova, 03/12/2024


3 dicembre 2024
Formigine Longeva: chiusura del processo partecipativo – Un progetto nato per guardare avanti

Il percorso “Formigine Longeva” è stato avviato nel settembre 2024 grazie al supporto del Bando Regionale 2023, con l’obiettivo di trasformare la città in un modello di accoglienza e vivibilità per persone di tutte le età. La longevità non è stata vista come una sfida, ma come un’opportunità per costruire una comunità più coesa, capace di valorizzare le competenze e le esperienze di ciascuno, dal più giovane al più anziano.
Il valore della partecipazione
Uno degli aspetti centrali del progetto è stato il coinvolgimento diretto dei cittadini. Attraverso workshop, questionari online e interviste mirate con stakeholder locali, sono emerse proposte innovative su come rendere Formigine una città a misura di tutti. I temi affrontati hanno spaziato dalla salute fisica e mentale al benessere lavorativo, passando per la solidarietà intergenerazionale e il welfare aziendale.

Leggi: Abitare Sociale, 03/12/2024


IN AGENDA:

15 anni di anziani e bambini insieme – 14 dicembre 2024 Ore 9.00 – 12.30 – Presso Palazzo Farnese (Cappella Ducale) Piazza Cittadella, Piacenza

«Il senso del mettere insieme anziani e bambini qual è? Banalmente, fare qualcosa che genera benessere per tutti. Lo dico con le parole di nonno Giacomo: “Come il futuro ha bisogno del passato per vivere, così il passato ha bisogno del futuro per sperare”. E tutti sappiamo quanto abbiamo bisogno di reimparare a sperare, oggi»: Francesca Cavozzi, è la responsabile del Progetto Abi-Anziani e Bambini insieme, della cooperativa sociale Unicoop di Piacenza, fondata nel 1986 da un gruppo di giovani che scelsero il lavoro sociale per costruire il loro futuro professionale.

Leggi: Vita


Eventi in programma di AGE-IT 

• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Zamagni: il Terzo settore? Non può più essere solo una “minoranza profetica”

L’editoriale del professore padre dell’economia civile ha rilanciato, sulle pagine di VITA magazine di novembre, il dibattito sulla configurazione del Terzo settore. Qui uno stralcio del suo intervento aperto a tutti i lettori e la versione digitale integrale dedicata agli abbonati – di Stefano Zamagni
SI legge nel Paradiso dantesco: “Sempre la confusione de’ pensieri principio fu del mal della cittade”. È proprio così: confondere concetti e modelli è sempre causa di incomprensioni e di deleteri conflitti. È quel che spesso accade con l’espressione “economia sociale”, che conosce tre declinazioni diverse. La più antica — si fa per dire — è quella di Economia Sociale di Mercato (Esm) che fa riferimento a quel modello di organizzazione economica elaborato in Germania nel periodo tra le due guerre mondiali da studiosi autorevoli quali Eucken, Röpke, Müller-Armack, valido collaboratore di Erhard nella Germania post-bellica. L’espressione Esm entra nel Trattato di Maastricht (1992), pur senza il consenso di personaggi della statura di Jacques Delors e altri. Oggi conosciamo le ragioni per le quali tale modello non ha avuto, in Europa, il seguito e dunque le applicazioni pratiche che ci si poteva aspettare.

Leggi: Vita


Ecco come progettare uno spazio accogliente e curativo

Architettura e interior design al servizio del benessere. Forma, materiale, colore, luce, texture e suono sono gli elementi alla base delle raccomandazioni percettive, strategie utili alla qualità della vita delle persone con sclerosi multipla. L’iniziativa è stata realizzata dalla Nuova accademia di belle arti Naba di Milano in collaborazione con l’Associazione italiana sclerosi multipla Aism di Nicla Panciera
È un diritto di tutti sentirsi a proprio agio negli spazi di casa. Anche quando una malattia modifica le capacità motorie e cognitive. Se questo accade, generalmente si attuano dei progressivi interventi funzionali, in cui si toglie e si aggiunge unicamente in virtù di quello che serve, finendo per avere una sorta di ospedalizzazione del domicilio.
Cambiare quest’ottica è stato l’obiettivo di «Su misura», progetto promosso da Sandoz e realizzato in collaborazione con l’Associazione italiana sclerosi multipla Aism e Nuova accademia di belle arti Naba di Milano con l’obiettivo di suggerire strategie utili a migliorare la qualità di vita delle persone con sclerosi multipla e non solo. A partire dalla casa. Durato oltre un anno e mezzo fa, ha coinvolto studenti di design e ha adottato «un approccio esperienziale finalizzato a immergersi nella dimensione della patologia» ha spiegato la professoressa Germana De Michelis, bachelor of Arts Design course leader senior del Naba.

Leggi: Vita


Senza incontrarsi mai? L’intersezione necessaria tra politiche abitative e politiche sociali – di Daniela Leonardi

L’articolo che segue sintetizza alcuni degli esiti del lavoro scritto da Daniela Leonardi e pubblicato sul numero 1/2024 di Politiche Sociali/Social Policies, rivista edita dal Mulino e promossa dalla rete ESPAnet-Italia. Per maggiori dettagli e citazioni: D. Leonardi, Housing First in Piemonte: l’interdipendenza necessaria tra politiche abitative e politiche sociali, 1/2024, pp. 131-152.
La pandemia da Covid 19 e la crisi economica e sociale che ne è conseguita hanno acuito le disuguaglianze già ampiamente presenti nel nostro paese. Emblematica, in tal senso, la scelta del titolo “DisuguItalia” per il rapporto sulle disuguaglianze post pandemia, da parte di Oxfam. In questo scenario segnato dall’incremento delle disuguaglianze, è emerso in modo dirompente come l’abitare sia uno tra i diritti la cui esigibilità è negata nella pratica a una porzione sempre più ampia della popolazione. Come evidenziato dal rapporto “Rilanciare le politiche pubbliche per l’abitare. Osservatorio nazionale sulle politiche abitative e di rigenerazione urbana” ‹‹alle fasce tradizionalmente riconosciute nella storia della politica della casa come destinatarie, almeno sul piano formale, di forme di supporto pubblico, si sono aggiunte, nel corso degli anni Duemila, nuove e diversificate situazioni di disagio che hanno coinvolto quote della popolazione che fino ad allora potevano considerarsi “al riparo” dalle problematiche abitative. Un universo variegato sotto il profilo socioeconomico, dei generi, fasi del ciclo di vita, accesso al lavoro e disponibilità di reddito, che esprime una gamma articolata di istanze e di bisogni connessi alla casa››.

Leggi: Welforum


533 storie di impatto sociale cioè di guadagno umano

Intesa Sanpaolo presenta il suo “Rapporto sulla rilevazione degli impatti sociali 2023”: su 533 iniziative sociali finanziate per complessivi 144 milioni. Secondo l’analisi del ritorno sociale sull’investimento, Sroi, per ogni euro ne sono stati generati 3,1. La case history della Cooperativa sociale Giotto di Padova che dà lavoro ai detenuti e a soggetti svantaggiati, il cui presidente dice: «L’impatto si vede nella fioritura dell’umano». Ascolta Andrea Lecce, responsabile della Direzione Impact – di Giampaolo Cerri
Si schermiscono quelli della Direzione Impact se gli ricordi che l’anno scorso, il Social return on investiment, il “ritorno sociale sull’investimento” era di due euro ogni euro finanziato – Il 2×1 del Terzo settore italiano, titolammo – e, ora il loro Rapporto sulla rilevazione degli impatti sociali generati dalle iniziative supportate nel 2023 dice che siamo a 3,1. Dati presentati nell’ImpactDay di ieri a Milano, trasmesso in streaming sul canale YouTube di VITA, dove l’incontro può essere rivisto.
Qualcun altro avrebbe gonfiato il petto e “portato a casa” quel miglioramento del 50% e passa. Loro, invece, con la sobrietà di cui fanno una sorta di marchio di fabbrica, che è un po’ il tratto di Andrea Lecce, il loro responsabile, un sardo pacato e sensibile alla clientela che tratta, dicono subito che l’universo di iniziative analizzate, 533 da Nord a Sud in diversi settori sociali, non è esattamente lo stesso, anche se «certamente il dato è importante, perché si tratta di 144 milioni di finanziamenti a breve e medio lungo termine, che corrispondono a una gran fetta delle erogazioni annue complessive della Direzione impact», erogazioni che, preciserà poi proprio Lecce, già nei primi nove mesi del 2024 hanno già raggiunto quota 210 milioni.

Leggi: Vita


La crisi del lavoro sociale, tra fine della narrazione sussidiaria e working poor – di Antonio Finazzi

L’articolo è tratto dall’intervento dell’autore al webinar di Welforum che si è tenuto il 25 giugno scorso: “Le professioni di aiuto in crisi. Vie d’uscita?”. Le riflessioni riportate nel testo sono frutto anche di un percorso portato avanti dall’Associazione Italiana Progettisti sociali in collaborazione con Welforum, che scaturisce da un “cantiere” associativo di confronto e maturazione di posizioni condivise, pur permanendo l’ovvia responsabilità diretta e personale dell’autore.
La crisi delle professioni di cura, che è insieme crisi sempre più acuta di reperimento di mano d’opera per i soggetti datoriali, prevalentemente del Terzo Settore, e crisi “vocazionale” per le nuove potenziali leve dei servizi di cura, educazione e aiuto alle frange più vulnerabili della popolazione, è ormai un fenomeno massivo, a carattere tanto locale quanto internazionale, largamente indagato nella ricerca di settore e variamente denunciato dai principali attori sociali. Qui proviamo anzitutto a richiamarne, più che le dimensioni quantitative per cui si rimanda all’ampia letteratura specialistica disponibile, le matrici causali e le principali caratteristiche, in una sorta di cronistoria del fenomeno che è a nostro avviso di lungo periodo, e quindi ad indicare alcune urgenti linee di azione.

Leggi: Welforum


Piano degli interventi sociali, la speedy consultazione

Il Terzo settore «è stato chiamato a discutere il Piano per la prima volta nel pomeriggio stesso della sua approvazione»: una frase elegante, per dire che sul nuovo “Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali per il triennio 2024-2026” il confronto è stato pressoché nullo a dispetto della grande rilevanza che il documento dà alla sussidiarietà – di Sara De Carli
«La Rete della protezione e dell’inclusione sociale ha discusso e approvato il nuovo Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali per il triennio 2024-2026, che contiene al suo interno il Piano sociale nazionale e il Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà»: così si legge sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in un comunicato pubblicato il 29 novembre.
Peccato che le parti sociali e le organizzazioni di Terzo settore siano state convocate per la prima e unica volta a discutere di tale Piano il 28 novembre alle 15: ognuno ha espresso le proprie osservazioni sul testo che era stato anticipato per la prima volta solo qualche giorno prima, nella convinzione che si trattasse del primo step del confronto. Due ore dopo invece, dopo l’incontro con gli altri stakeholder della rete, quelli istituzionali (regioni, Anci, Inps), il Piano è stato dato per approvato. Il primo incontro è stato anche l’ultimo. A livello di processo, una “consultazione speedy” per usare un eufemismo: eppure la Rete, nel suo complesso, ha proprio un compito di indirizzo, programmazione e monitoraggio (è scritto pure a pagina 16 del nuovo documento).

Leggi: Vita


Dal Rapporto Oasi 2024 quattro prospettive “impopolari” per il cambiamento del Ssn – di A cura di Lucia Conti

Diventa sempre più difficile, anche per gli esperti del Cergas della Sda Bocconi School of Management, offrire un quadro rassicurante per il futuro del Ssn. Basti considerare che per portare la sanità pubblica italiana ai livelli dei grandi Paesi europei servirebbero almeno 40 miliardi. Cosa fare? Quattro le vie indicate nel Rapporto OASI 2024: governare le aspettative dei cittadini, dichiarando senza mezzi termini cosa il servizio pubblico è in grado di garantire e cosa no; proseguire la strada dell’efficientamento, con interventi percepiti però sempre più pesanti dai cittadini; aumentare le risorse per il Ssn attraverso compartecipazioni più ridotte ma più capillari di oggi; rivoluzionare i servizi.
La diagnosi è spietata: un servizio sanitario universalistico che riceve il 6,3% del PIL e che serve il secondo Paese più anziano al mondo non può riuscire a soddisfare i bisogni, tra attese e risorse in campo. Nel frattempo, in molti ambiti di servizio l’erogazione dei servizi appare non seguire alcun criterio di priorità e, soprattutto in ambito ambulatoriale, i consumi per abitante risultano disomogenei e randomici in relazione al reale bisogno epidemiologico. Intanto, la crescente distanza tra prescrizioni e capacità erogativa reale comunica un senso di disorientamento e mancata programmazione e organizzazione ai cittadini e pazienti, ma anche ai professionisti.

Leggi: Quotidiano Sanità


La Rigenerazione Urbana Partecipata come occasione e indicatore di Cambiamento di Paradigma – di Alberto Cagnato

La Rigenerazione Urbana Partecipata come esempio di trasformazione territoriale pluralista e paritaria.
Premessa: cosa significa “cambiamento di paradigma”
Negli anni ‘60 del secolo scorso la Filosofia della Scienza rilevava, con Thomas Kuhn, come le rivoluzioni scientifiche si manifestino sotto forma di episodi evolutivi non cumulativi o accrescitivi, attraverso i quali un vecchio paradigma è sostituito in toto o in parte da uno nuovo.
I Paradigmi della Rigenerazione Urbana sono innati nella disciplina urbanistica essendone l’origine stessa, sia nei termini tecnici dei suoi strumenti, sia negli aspetti sociali che ne costituiscono i principi e la natura.
In Italia, l’urbanistica prende infatti corpo nel periodo immediatamente post-unitario quando ci si rende conto che il paradigma della Mano invisibile, cui spettava, tramite il mercato, di governare in modo virtuoso le azioni dei singoli – teorizzata dall’economia classica circa un secolo prima con Adam Smith -, non era più in grado di scongiurare o risolvere i fenomeni degenerativi che in ambiente urbano si stavano manifestando in forma grave e profonda.

Leggi: Labsus


SEGNALAZIONI:

Perché non vogliamo figli? Parlano i ventenni

Abbiamo messo intorno a un tavolo cinque ragazze e cinque ragazzi, dai 22 ai 27 anni. Gli abbiamo chiesto se un figlio lo vogliono o no e perché. Le loro risposte sorprendono e fanno piazza pulita di tanti stereotipi. Un documento prezioso perché su un tema urgente come la denatalità dà voce all’immaginario e al desiderio dei più giovani – di Sara De Carli
Cristiano ha 24 anni ed è capo scout: con i suoi lupetti passa tutti i weekend, sacrificando anche altri impegni o svaghi. Un figlio però, al momento, non prevede di averlo né lo desidera. Ovviamente adesso né si sente pronto ad essere padre né un figlio potrebbe mantenerlo, ma anche in prospettiva sul suo “no” pesa una ragione precisa: «la paura che sento per il periodo storico in cui stiamo vivendo, nonostante io abbia una fiducia di fondo nelle persone. Ora come ora il futuro mi fa paura per l’instabilità politica e in particolare per le questioni climatiche. Avrei difficoltà a far nascere un bambino in questo mondo, mi sembrerebbe quasi di fargli un torto, di metterlo in difficoltà fin dalla nascita».

Leggi: Vita


Cgil e Inca: Basta con le campagne diffamatorie!

Cgil e Inca diffidano formalmente la Rai dal pubblicare e mandare in onda trasmissioni, servizi, inchieste, notizie, atti e documenti che possano ledere i diritti, l’onore, l’identità, l’immagine e la reputazione personale e professionale del Sindacato e del Patronato e dei loro rappresentanti e dirigenti. La diffida è stata formalmente comunicata, tramite PEC, venerdì 29 novembre, alla Rai, al conduttore della trasmissione “Lo stato delle cose” e al giornalista, autore dell’inchiesta, in risposta ai servizi mandati in onda nelle ultime due puntate del programma, rispettivamente l’11 e il 18 novembre, con accuse pesanti, false e diffamatorie, che hanno leso l’onorabilità del Sindacato e del Patronato.
Cgil e Inca avvertono la necessità di appellarsi al ruolo imprescindibile del “Servizio Pubblico” offerto dalla Rai che, in questo particolare caso, inspiegabilmente, è stato piegato a mera offesa e dileggio politico contro la Cgil e l’Inca.
Cgil e Inca precisano che il Patronato “non esercita attività di impresa volta a ‘fare i soldi’, ma esercita, legittimamente e in modo trasparente e sotto il controllo degli enti pubblici, le funzioni ad esso attribuite dalla legge nelle modalità e forme da essa prescritte”.

Leggi: Inca


 

 

 

 

 

Disabilità, senza diritti e senza lavoro

Si celebra la giornata internazionale, ma per l’Italia il bilancio è impietoso. Serino, Cgil: “Serve un cambio culturale” – di Roberta Lisi
La Repubblica italiana è fondata sul lavoro, ma non per tutti. Gli uomini e le donne portatori di disabilità hanno diritto a un lavoro dignitoso ma difficilmente riescono a ottenerlo. E quando trovano un impiego – quasi sempre – non corrisponde al livello di istruzione e formazione raggiunto. È retribuito meno rispetto ai colleghi, e per le donne va anche peggio.
La giornata internazionale
La giornata internazionale delle persone con disabilità è un bel titolo, ma oltre quello c’è poco. È stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1981 con l’obiettivo di promuovere il benessere e i diritti delle persone con disabilità. Dopo decenni di lavoro, l’Onu ha adottato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità: gli Stati sono caldamente invitati ad adottare tutte le misure necessarie per dare attuazione alla Convenzione, soprattutto all’articolo 9 quello che indica la necessità di costruire le condizioni affinché le persone con disabilità possano costruirsi una vita indipendente e autonoma. Allora il lavoro è (o sarebbe) indispensabile. Ma non finisce qui, perché anche l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile ha tra i suoi obiettivi che nessuno venga lasciato indietro.

Leggi: Collettiva


NEWS:

2 dicembre 2024
Giornata della disabilità. Interessa 14 over 65 su 100 e dopo gli 85 anni 4 anziani su 10. Il carico di assistenza e cura pesa sulle famiglie

Il tema scelto dalle Nazioni Unite per la Giornata internazionale è amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile.La leadership delle persone con disabilità è esemplificata dallo slogan del movimento globale per i diritti delle persone con disabilità “Niente su di noi senza di noi”. Pone l’accento sui requisiti di base di partecipazione, rappresentanza e inclusione e invita le persone con disabilità a plasmare attivamente le loro condizioni di vita.
Disabilità ed età avanzata: un binomio strettissimo e molto complesso. Quattordici persone over 65 su 100 non sono autonome in attività della vita quotidiana come mangiare, vestirsi, lavarsi, spostarsi da una stanza all’altra. Questa limitazione, definita secondo indicatori utilizzati in letteratura scientifica come disabilità, cresce con l’avanzare dell’età, interessando dopo gli 85 anni ben 4 anziani su 10, e pesa come carico di assistenza e cura sulle famiglie, più che su Asl e Comuni. A fare il punto, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, sono gli ultimi dati disponibili della sorveglianza Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità relativi al biennio 2022-2023.

Leggi: Quotidiano Sanità, 02/12/2024


2 dicembre 2024
Non autosufficienza. Iss: una condizione che interessa 14 over 65 su 100

Il carico di assistenza e cura pesa sulle famiglie. Disabilità ed età avanzata: un binomio strettissimo e molto complesso
Disabilità ed età avanzata: un binomio strettissimo e molto complesso. Quattordici persone over 65 su 100 non sono autonome in attività della vita quotidiana come mangiare, vestirsi, lavarsi, spostarsi da una stanza all’altra. Questa limitazione, definita secondo indicatori utilizzati in letteratura scientifica come disabilità, cresce con l’avanzare dell’età, interessando dopo gli 85 anni ben 4 anziani su 10, e pesa come carico di assistenza e cura sulle famiglie, più che su Asl e Comuni. A fare il punto, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, sono gli ultimi dati disponibili della sorveglianza Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità relativi al biennio 2022-2023.

Leggi: Redattore Sociale, 02/12/2024


2 dicembre 2024
Accessibilità e felicità: come abbattere le barriere migliora la vita delle persone disabili

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, uno studio condotto da Asya Bellia dell’Università Bocconi analizza il legame tra accessibilità ambientale e soddisfazione di vita. I risultati mostrano che politiche inclusive e infrastrutture adeguate sono associate a una riduzione del divario di felicità tra persone con e senza disabilità
Le persone disabili sono un miliardo, si tratta della più grande minoranza al mondo (il 15% della popolazione globale). In Italia sono 13 milioni, quasi 1 su 5. In Italia, l’Istat stima che circa il 32% delle persone con disabilità tra i 15 e i 64 anni sia occupato, contro il 58,7% della popolazione generale. Nel contesto scolastico, nell’anno 2022/2023, 338mila alunni con disabilità frequentavano le scuole italiane, pari al 4,1% del totale degli studenti. Nonostante un aumento del numero di insegnanti di sostegno, il 40,4% degli alunni con disabilità ha segnalato la mancanza di continuità didattica, un problema che ostacola seriamente il percorso formativo. Questi i numeri che ogni 3 dicembre in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, fotografano la realtà della disabilità per richiamare l’attenzione globale sulla necessità di promuovere inclusione, equità e accessibilità.

Leggi: Redattore Sociale, 02/12/2024


2 dicembre 2024
Disabilità, “Non siamo un popolo inclusivo”: 7 italiani su 10 bocciano Stato e cittadinanza

I risultati del quarto ;rapporto dell’Osservatorio Cittadini e disabilità Swg diffusi in occasione del Premio Bomprezzi Capulli. Le politiche governative considerate inefficaci da metà della popolazione italiana. Fanti: “Meloni potenzi il ministero della Disabilità”
Sette italiani su 10 pensano che in Italia l’inclusione delle persone con disabilità sia ferma al palo: sotto accusa sia la cittadinanza che lo Stato. Le politiche governative messe in atto non sono considerate efficaci da metà della popolazione italiana. “Un segnale per la premier Meloni, va potenziato il ministero della Disabilità” commenta Simone Fanti, vicepresidente Premio Bomprezzi-Capulli. Questi i risultati del quarto rapporto dell’Osservatorio Cittadini e disabilità, un’indagine SWG su come sta cambiando nel tempo la percezione dell’opinione pubblica sulla disabilità, lanciata in occasione del Premio Bomprezzi-Capulli a Roma, promosso grazie a Fondazione CRC, Fondazione di Comunità Milano, CBM Italia. Un mondo che riguarda oltre il 15% degli italiani, e che vede crescere il numero delle famiglie in povertà con una o più persone con disabilità e che vivono in una condizione di isolamento creata da muri relazionali, istituzionali e di contesto, come confermato da una ricerca condotta da CBM Italia.

Leggi: Redattore Sociale, 02/12/2024


2 dicembre 2024
Anteprima Lea 2023. Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna al top delle cure. Flop Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta. Peggiora la Lombardia

Ecco i primi dati provvisori relativi al Sistema di Garanzia 2023 che rappresenta lo strumento attraverso il quale il Governo assicura a tutti i cittadini italiani che l’erogazione delle cure avvenga in condizioni di qualità, appropriatezza ed uniformità. In generale si confermano 8 le Regioni insufficienti. Peggiora il dato complessivo relativo all’assistenza territoriale.
Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna si confermano le tre Regioni al top della sanità italiana. Flop invece per Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta. Sono questi i primi dati provvisori relativi al Sistema di Garanzia 2023 che rappresenta lo strumento attraverso il quale il Governo assicura a tutti i cittadini italiani che l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) avvenga in condizioni di qualità, appropriatezza ed uniformità. I numeri, ancora provvisori, sono stati mostrati in delle slide dal Dg della Programmazione sanitaria Americo Cicchetti in anteprima al Forum Risk Management di Arezzo.

Leggi: Quotidiano Sanità, 02/12/2024


27 novembre 2024
Povertà sanitaria, in Italia colpisce quasi mezzo milione di persone. 102 mila sono minori

Secondo i nuovi dati diffusi da Banco Farmaceutico, 7 residenti su 1.000 si sono trovati, nell’anno in corso, in condizioni di povertà sanitaria e hanno dovuto chiedere aiuto a una delle 2.011 realtà convenzionate per chiedere farmaci e cure. L’8,43% in più rispetto al 2023
banco farmaceutico
La povertà sanitaria dilaga nel nostro paese e sempre di più sono le persone che non possono permettersi farmaci e cure: è quanto emerge dagli ultimi dati diffusi oggi da Banco Farmaceutico, in occasione della presentazione, alla Camera dei Deputati, del libro “Tra le crepe dell’universalismo – Disuguaglianze di salute, povertà sanitaria e Terzo settore in Italia” (ed. il Mulino). Il volume, curato dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (organo scientifico del Banco, che ha sviluppato i nuovi dati sulla povertà sanitaria), è stato realizzato grazie al contributo incondizionato di ABOCA, IBSA Italy e DOC Generici.

Leggi: Redattore Sociale, 27/11/2024


22 novembre 2024
Cronicità, 24 mln di pazienti in Italia, 65mld di spesa all’anno per il Ssn. Gli esperti: “Serve prevenzione, territorio e collaborazione”

Circa 24 milioni di italiani sono affetti da una o più patologie croniche, con un costo per il sistema sanitario superiore ai 65 miliardi di euro all’anno. Un quadro allarmante, che rischia ulteriormente di aggravarsi poiché molti fattori di rischio sono strettamente legati all’età. Gestire (e dove possibile arginare) le malattie croniche diventa, dunque, più importante che mai per garantire la salute dei cittadini ma anche la sostenibilità economica del Ssn e, quindi, Paese. Di questo si è parlato il 12 novembre a Roma, al Senato, in occasione del convegno “Viaggio nelle cronicità: percorso del paziente e strategie terapeutiche. Focus: Le malattie cardio-renali-metaboliche”, organizzato su iniziativa del senatore Guido Liris, su iniziativa del quale è nato anche l’Intergruppo parlamentare “Prevenzione e presa in carico delle cronicità”, presieduto dallo stesso Liris. La giornata di lavoro è stata anche l’occasione per presentate sette proposte di policy contenute in un pamphlet elaborato a termine del confronto multi-stakeholder attivato nell’ambito del progetto “Viaggio nelle cronicità”, promosso con il contributo non condizionante di Boehringer Ingelheim con l’obiettivo di accendere un faro e aumentare le conoscenze sulle malattie croniche attraverso momenti di confronto tra rappresentati delle istituzioni, delle Società scientifiche, delle associazioni di pazienti e dell’industria.

Leggi: Popsci, 22/11/2024


DALLE REGIONI:

28 novembre 2024
Solitudine degli anziani: Brandizzo si interroga sul futuro di una società che invecchia. Esperti, istituzioni e volontari a confronto per affrontare l’isolamento sociale. Idee e progetti per garantire dignità e benessere nella terza età

La condizione di solitudine degli anziani, un fenomeno sempre più diffuso nella nostra società in rapido invecchiamento, è stata al centro di un incontro pubblico organizzato presso la sala consiliare di Brandizzo. Moderato dall’ex sindaco Paolo Bodoni, l’evento ha raccolto interventi di esperti del settore medico, sociale e del volontariato, ponendo l’accento sulla necessità di affrontare con urgenza e coordinazione questa problematica.
Tra i relatori hanno preso la parola figure di rilievo come il dottor Antonio Barillà, medico di famiglia, segretario regionale dello SMI (Sindacato Medici Italiani) e presidente del CISS (Consorzio Intercomunale Servizi Socio-Sanitari) di Chivasso; il dottor Oscar Bertetto, oncologo; il dottor Mario Trioni, direttore del distretto sanitario di Chivasso (ASL TO4); il dottor Giuseppe Di Gravina, geriatra e vicepresidente dell’AGE (Associazione Geriatri Extraospedalieri) Piemonte; la dottoressa Silvia Canuto, geromotricista presso la RSA Piccola Lourdes di Brandizzo; la signora Marcella Cosenza, presidente dell’associazione Una Finestra su Brandizzo; e la dottoressa Elisa Bianchi, assistente sociale e assessora di Montanaro.

Leggi: Giornale La Voce, 28/11/2024


27 novembre 2024
Caregiver familiari, Regione Lombardia promette più fondi per il 2025

In occasione della diretta streaming di Aisla “Una promessa per la ricerca” l’assessore lombardo Elena Lucchini, ha garantito lo stanziamento di risorse adeguate e un tavolo di confronto specifico per le malattie del motoneurone. «Inoltre» ha aggiunto, «potenzieremo ulteriormente i servizi sul territorio, stanziando ulteriori 20 milioni di euro, portando il Fondo a 62 milioni di euro» – di Antonietta Nembri
Nella diretta streaming “Una promessa per la ricerca” promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica – Aisla, con la partecipazione di numerosi personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e giornalistico, “la promessa diventa azione: garantite le risorse per i cavergiver familiari”.
La promessa della Regione Lombardia
A sottolinearlo una nota di Aisla in cui si ricorda come ognuno dei partecipanti allo streaming abbia fatto la sua promessa e tra quelle fatte, spicca quella della Regione Lombardia.
L’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini, che ha partecipato insieme al viceministro alle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci e a Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, ha portato un messaggio concreto che è stato accolto con grande plauso dalla comunità Sla.

Leggi: Vita, 27/11/2024


21 novembre 2024
Case comunità. Corte dei Conti: “In Lombardia ridotta operatività in quelle attivate. Mancano i medici e gli orari di apertura sono limitati”

“Infatti, 49 delle 125 Case di Comunità attive offrono servizio per meno di 12 ore al giorno e meno di 6 giorni a settimana; 15 strutture sono state accreditate come “Spoke” (funzionanti per 12h invece di 24h, 6 giorni su 7 invece di 7 giorni su 7) non rispettando l’accordo col Ministero della Salute; 85 risultano sprovviste di medici di medicina generale e in 112 mancano i pediatri di libera scelta”.
Nell’ambito del Pnrr, la Regione Lombardia mira alla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale con la creazione di 187 Case di Comunità e 60 Ospedali di Comunità entro il 2026. La Regione dichiara che ad oggi risultano attivi, con accreditamento provvisorio al Sistema Sanitario Regionale (Ssr), 125 Case di Comunità e 20 Ospedali di Comunità. Un’analisi della Corte evidenzia, tuttavia, una “ridotta operatività per effetto della carenza di personale medico e di forti limitazioni sull’orario di apertura e sulla gamma di servizi previsti, oltre che per la contestuale sussistenza di cantieri per lavori di adeguamento”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 21/11/2024


16 novembre 2024
A Macerata un condominio solidale: 18 abitazioni per gli over 65 con un servizio infermieristico

Condividere esperienze, aiutarsi vicendevolmente e cercare, in questo modo, di allontanare il senso di solitudine che, necessariamente, con il passare degli anni, diventa sempre più forte. È questo lo scopo del condominio solidale di via Pavese, nel quartiere di Collevario. Si tratta di 18 abitazioni, tutte assegnate, dedicate a famiglie di over 65 che risiedono come in quella che può definirsi una piccola comunità di compartecipazione. Una realtà che è nata nel giugno del 2022, dalla collaborazione tra Comune di Macerata e Azienda pubblica di servizi alla persona Ircr, grazie al bando Accessibilità Architettonica, destinato a nuclei familiari di ultrasessantacinquenni.

Leggi: Corriere Adriatico, 16/11/2024


IN AGENDA:

SUNIA-UNIAT per il diritto all’abitare. Il 5 dicembre a ROMA assemblea nazionale degli inquilini – Presso cinema Capranichetta, Piazza Montecitorio 125, Roma
Per chiedere al Governo ed al Parlamento il rispetto della legge di finanziamento del fondo di sostegno alla locazione, un piano casa nazionale per l’aedilizia pubblica e la riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio.

Leggi: Sunia


6 Dicembre 2024 – Convegno: I cambiamenti climatici. Gli effetti sugli anziani e sul territorio – Genova- Hotel Holiday Inn, Via Milano

Nelle città e nei territori si gioca la sfida posta dalla crisi climatica. Gli effetti devastanti di alluvioni e siccità con il loro portato di vittime e danni stanno mettendo a dura prova la sicurezza delle persone. È necessario rendere le nostre città e comunità più sostenibili e resilienti: dalle alluvioni alle isole di calore urbano, dalla siccità alla presenza di nuove specie animali aliene, sono molti i fenomeni ai quali siamo direttamente e quotidianamente esposti.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


6-7-Dicembre 2024 – Riprendiamoci i diritti: a Roma una due giorni lancia la mobilitazione per il diritto alla tutela della salute mentale e alle cure.

“Riprendiamoci i diritti” è il titolo scelto da decine di associazioni – tra cui lo Spi Cgil – impegnate nel sociale e nella tutela della salute mentale per una due giorni che si terrà a Roma, presso il Centro Congressi Frentani, il 6 e 7 dicembre 2024.
Si tratta della seconda conferenza nazionale autogestita per la salute mentale.
Nel centenario della nascita di Franco Basaglia, protagonista della “rivoluzione” che portò all’abolizione dei manicomi, i promotori dell’evento denunciano una drammatica situazione di arretramento, ulteriormente compromessa dalla grave crisi del Servizio Sanitario Nazionale.

Leggi: Spi-Cgil


Censis -58° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2024

Venerdì 6 dicembre – ore 10:00 – Cnel – Viale David Lubin, 2 – Roma
Giunto alla 58ª edizione , il Rapporto Censis prosegue l’analisi e l’interpretazione dei più significativi fenomeni socio-economici del Paese, individuando i reali processi di trasformazione della società italiana. Su questi temi si soffermano le «Considerazioni generali» che introducono il Rapporto. Nella seconda parte, «La società italiana al 2024» , vengono affrontati i processi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno.

Leggi: Censis


Gli incidenti stradali: dati e misure di policy – Un quadro territoriale

Martedì 10 dicembre alle ore 9.30, presso l’Aula Magna dell’Istat, si tiene l’evento Gli incidenti stradali: dati e misure di policy. Un quadro territoriale.
Il convegno ha l’obiettivo di fornire una panoramica sull’incidentalità stradale in Italia, con un focus sui dati più recenti e un riferimento al monitoraggio degli obiettivi dell’Agenda 2030, stabiliti dall’Unione Europea. Un particolare approfondimento riguarda il quadro territoriale del fenomeno.
Evento i presenza e online

Leggi: Istat


15 anni di anziani e bambini insieme – 14 dicembre 2024 Ore 9.00 – 12.30 – Presso Palazzo Farnese (Cappella Ducale) Piazza Cittadella, Piacenza

«Il senso del mettere insieme anziani e bambini qual è? Banalmente, fare qualcosa che genera benessere per tutti. Lo dico con le parole di nonno Giacomo: “Come il futuro ha bisogno del passato per vivere, così il passato ha bisogno del futuro per sperare”. E tutti sappiamo quanto abbiamo bisogno di reimparare a sperare, oggi»: Francesca Cavozzi, è la responsabile del Progetto Abi-Anziani e Bambini insieme, della cooperativa sociale Unicoop di Piacenza, fondata nel 1986 da un gruppo di giovani che scelsero il lavoro sociale per costruire il loro futuro professionale.

Leggi: Vita


Eventi in programma di AGE-IT –

• Dialogo scienza per le politiche: sistemi sanitari resilienti per l’invecchiamento della popolazione dell’UE
Un workshop tra esperti scientifici e responsabili politici regionali, nazionali e dell’UE per discutere l’impatto dell’invecchiamento della popolazione dell’UE sui sistemi sanitari e sull’assistenza a lungo termine.
Martedì, 10 dicembre, 2024, Orario: 10:30 – 12:45, Luogo: Bruxelles (online)
Leggi: https://knowledge4policy.ec.europa.eu/event/science-policy-dialogue-resilient- health-systems-ageing-eu-population_en#agenda

• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Assistenza agli anziani: la riforma non serve più? – di F. Pesaresi, G. Lamura

Dopo l’entusiasmo suscitato tra gli addetti ai lavori dall’adozione delle Legge Delega, che sembrava segnare l’avvio di una nuova fase storica nel settore dell’assistenza alla popolazione anziana non autosufficiente del nostro paese, l’emanazione del suo primo decreto attuativo ha suscitato profonda delusione, per la limitatezza dei progressi contenuti rispetto alle indicazioni della Legge Delega
La recente riforma dell’assistenza alle persone anziane non autosufficienti, introdotta dalla Legge Delega n. 23 del 2023 e seguita dal primo decreto attuativo (Decreto Legislativo n. 29 del 2024), è frutto di un intenso lavoro preparatorio, avviatosi sin dai primi mesi del 2021 principalmente ad opera del network di organizzazioni della società civile raccolte nel “Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza” (https://www.pattononautosufficienza.it/). La Legge Delega del 2023, recependo molte delle proposte del Patto, aveva imbastito un promettente quadro di riferimento in cui incastonare i vari provvedimenti necessari a fornire le variegate risposte che la non autosufficienza in età anziana richiede. Il Decreto Legislativo 29/2024 ha dato seguito ad alcune delle promesse formulate dalla Legge Delega, lasciandone tuttavia inattuate una gran parte, e facendo addirittura un passo indietro rispetto ad alcune di esse.

Leggi: Quotidiano Sanità


Una povertà da record – di Eleonora Gnan

Non è più una novità: la povertà in Italia non accenna a diminuire e ormai da alcuni anni, dopo l’esplosione registrata nel corso della pandemia, si mantiene su livelli di sostanziale stabilità. Nonostante tale tendenza, alcuni valori censiti nel 2023 nel nostro Paese – in particolare riferiti ad alcune categorie di persone, quali lavoratori, stranieri e minori – sono i più alti mai toccati negli ultimi 10 anni, facendo così registrare al fenomeno un preoccupante record negativo.
Secondo le ultime statistiche sulla povertà pubblicate da ISTAT lo scorso 17 ottobre, nel 2023 si trovano in condizioni di povertà assoluta1 poco più di 2,2 milioni di famiglie (pari all’8,4% del totale, valore stabile rispetto al 2022) e quasi 5,7 milioni di individui (pari al 9,7% del totale, come nell’anno precedente). Per il secondo anno consecutivo, la causa di livelli così alti è in larga parte da attribuire all’inflazione: infatti, nonostante l’andamento positivo del mercato del lavoro (+2,1% di occupati nell’ultimo anno) e l’aumento della spesa media mensile per consumi delle famiglie (pari a 2.738 euro, +4,3% rispetto al 2022), l’elevata crescita dei prezzi al consumo (+5,9%) ha fatto registrare un calo dell’1,5% in termini reali delle spese per consumi delle famiglie meno abbienti. In base a quanto rilevato da ISTAT rispetto alle spese per i consumi delle famiglie italiane, il forte aumento dei prezzi che ha caratterizzato il 2023 è stato fronteggiato risparmiando meno (la propensione al risparmio è pari al 6,3%, 1,5 punti percentuali in meno rispetto al 2022), ma anche modificando le abitudini di consumo, in particolare nel comparto alimentare (il 31,5% delle famiglie dichiara di aver provato a limitare la quantità e/o la qualità del cibo acquistato, +2% rispetto all’anno precedente).

Leggi: Welforum


Case libere da fumo. Inghilterra in testa. L’Italia si posiziona al 4° posto in Europa, ma non basta

L’Italia, con il 75,8% di case con restrizione totale del fumo, si posiziona al 4° posto tra gli Stati considerati, con il 13,4% di case con restrizione parziale e il restante 10,8% senza alcuna restrizione. Questo quanto emerge da un’indagine su ERJ Open Research. I ricercatori intendono ampliare lo studio per esaminare i livelli di utilizzo di sigarette elettroniche nelle abitazioni europee e l’esposizione al fumo passivo e agli aerosol nelle auto.
È stata appena pubblicata su ERJ Open Research un’importante indagine a livello europeo, coordinata dall’Istituto Mario Negri, che mette a fuoco il fenomeno del fumo passivo di sigaretta nelle abitazioni di 12 paesi nel periodo 2017-2018.
L’indagine, che ha coinvolto 11.734 persone in totale, evidenzia che le abitazioni libere da fumo stanno aumentando gradualmente in Europa, con un incremento di circa l’1% all’anno. Risulta inoltre che le donne, le persone anziane, le persone con un livello di istruzione più alto e quelle che vivono con bambini sono più propense a vietare il fumo nelle loro case.

Leggi: Quotidiano Sanità


La gestione dell’emergenza abitativa – Tra rischi e nuove possibili traiettorie di innovazione per le politiche abitative – di Alice Boni

Il presente contributo restituisce in forma sintetica l’articolo pubblicato sul nuovo inserto speciale di Prospettive Sociali e Sanitarie (n. 3-4, Estate-Autunno 2024) e costituisce uno dei temi affrontati nell’ambito della prima edizione della Comunità di pratiche sul welfare abitativo che IRS e KCity hanno proposto nel corso del 2023-2024. Una seconda edizione è in corso di avvio anche per il 2024-2025. Per informazioni sul programma e i temi affrontati si veda qui.
Premessa
Quasi dieci anni fa l’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Lombardia aveva pubblicato le “Linee-guida per la gestione dell’emergenza sfratti: il ruolo del Servizio Sociale”, uno strumento operativo a supporto degli/le assistenti sociali che avevano manifestato, presso l’Osservatorio deontologico regionale, numerose difficoltà nel far fronte alle crescenti situazioni di disagio abitativo. Difficoltà sfociate in molti casi in sentimenti di frustrazione dettati sia dalla mancanza di risorse concrete da proporre ai nuclei familiari, in particolare, per quelle situazioni in cui l’azione di segretariato (il colloquio di supporto e l’orientamento) non era sufficiente e sarebbe stato necessario offrire interventi più consistenti (alloggi alternativi, contributi economici) sia da un senso di abbandono da parte degli amministratori che tendevano a delegare la risoluzione del problema a operatori e operatrici dei servizi di front-office (Ghetti, 2015).

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

“Accendiamo i diritti”, un libro per creare il cambiamento a partire dalle aule scolastiche

Il volume, pubblicato dalle edizioni La Meridiana, nasce dal lavoro della cooperativa sociale Edi Onlus, che dal 2012 realizza interventi educativi e formativi in tutta Italia, mettendo al centro la convenzione Onu del 1989
Educare ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per dare vita a un grande cambiamento culturale dalle aule scolastiche al mondo. Anche grazie a un libro in progress, ricco di attività a tema, implementabili dal corpo docente e da operatrici e operatori del settore. Un vero e proprio manuale per la cultura dei diritti umani, violati quotidianamente in Italia e in molte altre aree del mondo. Le attività e il metodo di EDI Onlus L’Approccio ai Diritti è il fulcro dell’azione della cooperativa sociale Edi Onlus che dal 2012 realizza interventi educativi e formativi in tutta Italia, mettendo al centro i diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza così come sanciti dalla convenzione Onu del 1989.

Leggi: Redattore Sociale


Autonomia differenziata: il comunicato della Corte Costituzionale

Leggi: Sunia


 

 

Cgil e Uil, Sciopero generale di 8 ore, venerdì 29 novembre, per cambiare la manovra di bilancio

Landini e Bombardieri, confermiamo modalità sciopero del 29 novembre

Dichiarazione del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini e del segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri
Nonostante gli incontri formali e informali che si sono svolti nei giorni scorsi e nonostante l’apertura al dialogo manifestata da Cgil e Uil, che hanno già rispettato la legge, esonerando dallo sciopero la categoria del trasporto ferroviario, la Commissione di Garanzia ha obbedito ai diktat del ministro Salvini, pubblicati sistematicamente sui social e attraverso la stampa, continuando ad avanzare ulteriori richieste per la limitazione del diritto di sciopero.

Leggi: Cgil


NEWS:

26 novembre 2024
Senza dimora, in aumento le persone prese in carico dai 20 Help Center italiani

Presentato questa mattina il Rapporto Onds: sono oltre 637 mila gli interventi effettuati nel 2023. Cresce il numero delle donne (+8%) e 7 su 10 provengono da paesi extra Ue
Sono cresciute del 5,5% rispetto all’anno precedente le persone prese in carico dai 20 Help Center della rete dell’ONDS – Osservatorio Nazionale della Solidarietà nelle Stazioni italiane, sportelli di ascolto, orientamento ed assistenza sociale presenti negli scali ferroviari e dedicati a chi vive ai margini della società. Con le 20.879 persone assistite nel 2023, sale a 166.538 il totale delle donne e degli uomini in condizione di marginalità sociale estrema che dal 2016 hanno trovato un aiuto concreto negli spazi concessi in comodato d’uso gratuito dal Gruppo FS. I numeri del Rapporto Annuale ONDS – si legge in una nota – sono stati presentati questa mattina a Roma Termini, presso l’HUB ZEST Group da Alessandro Radicchi, direttore dell’ONDS, alla presenza, tra gli altri, di Anna Maria Morrone, Organization & People Development Ferrovie dello Stato Italiane, Samantha Palombo, responsabile Dipartimento Welfare Politiche sociali e Salute di Anci e da Barbara Funari, assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale.

Leggi: Redattore Sociale, 26/11/2024


25 novembre 2024
Cop29, un accordo che delude

Sale la temperatura del pianeta e le conseguenze sono sempre più evidenti. Ma i leader del mondo riuniti a Baku non si sono mostrati all’altezza dell’urgenza, come se il riscaldamento globale fosse una minaccia lontana. Si è raggiunto un accordo per 300 miliardi di dollari all’anno, che i Paesi sviluppati dovranno trasferire ai Paesi in via di sviluppo per l’azione climatica. Ma ne servirebbero 1,3 trilioni. È grande la frustrazione del Sud globale, più povero e vulnerabile, e degli attivisti – di Elisa Cozzarini
La Conferenza Onu delle parti sul clima di Baku è terminata sabato 23 novembre, con un giorno di ritardo, e con un accordo che molti giudicano deludente. Al centro dei negoziati c’era la finanza climatica. I Paesi sviluppati si sono impegnati a trasferire 300 miliardi di dollari all’anno – tre volte la cifra attuale – attraverso sovvenzioni e prestiti a tasso agevolato ai Paesi poveri entro il 2035. Il testo apre anche alla possibilità che a contribuire siano grandi emettitori di gas serra, come la Cina, considerata ancora “in via di sviluppo”. Ma non sarà obbligata a farlo, come invece gli Stati di vecchia industrializzazione. Per intervenire in modo efficace, però, dicono gli economisti, servono 1,3 trilioni di dollari. I rimanenti mille miliardi, in base all’accordo, dovranno essere messi a disposizione attraverso investimenti privati e nuovi sistemi di tassazione dei combustibili fossili, ancora da decidere. Se ne riparlerà alla Cop30 di Belém, in Brasile, tra un anno.

Leggi: Vita, 25/11/2024


22 novembre 2024
Povertà abitativa, l’appello della Caritas di Roma: “Sospendere gli sfratti”

Rapporto “Tra indifferenze e speranze”. Focus sul problema casa nella capitale, situazione che coinvolge 18.608 famiglie in attesa di un alloggio popolare, con 7.259 di esse in lista dal 2013. A Roma i senza dimora sono 22.162
Alla povertà abitativa è dedicato uno degli approfondimenti del rapporto “Tra indifferenze e speranze” della Caritas diocesana di Roma. “La povertà abitativa non può essere più chiamata emergenza perché non è collegata ad eventi improvvisi ma è frutto di ritardi strutturali accumulatisi negli ultimi decenni e di carenza di adeguate politiche pubbliche a partire dal livello nazionale, nel dare risposte adeguate alla prolungata privazione di un bene essenziale per vivere come una abitazione dignitosa”. Il quadro, certamente incompleto, rischia di essere sconcertante. Sono quasi 30.000 le richieste di contributo per pagare l’affitto pervenute a Roma Capitale nel 2022, fondo sospeso lo scorso anno; nel 2023 sono stati emesse 3.528 ordinanze di sfratto, tante per morosità incolpevole, dovuta cioè all’impossibilità di pagare quanto dovuto, di cui 2.058 eseguite; 18.608 le famiglie in attesa di un alloggio popolare, con 7.259 di esse in lista dal 2013, mentre erano ancora 778 i nuclei familiari assistiti da Roma Capitale nei residence (circa 1.500 persone).

Leggi: Redattore Sociale, 22/11/2024


22 novembre 2024
Città sostenibili, i Comuni e gli enti locali più innovativi

Alla 41esima Assemblea annuale dell’Anci, al Lingotto di Torino, si sono svolte le premiazioni del contest promosso dalla Fondazione Sodalitas
Sindaci e assessori dei Comuni vincitori della nona edizione di “Cresco Award – Città sostenibili” sono stati premiati oggi nel corso di una cerimonia che si è tenuta al Centro congressi Lingotto di Torino, in concomitanza con la 41esima Assemblea annuale dell’Anci. Il contest è promosso dalla Fondazione Sodalitas con il patrocinio e la collaborazione dell’Associazione nazionale Comuni italiani, che riconosce l’impegno degli enti locali per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
Cinque i riconoscimenti di Fondazione Sodalitas, selezionati da una giuria multistakeholder indipendente presieduta dalla rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto: sono stati assegnati ai Comuni di San Possidonio (Modena), Fermignano (Pesaro-Urbino), Gualdo Tadino (Perugia), La Spezia e Milano; 25, invece, i progetti di enti locali premiati da parte di un gruppo di imprese associate a Fondazione Sodalitas, particolarmente impegnate sul fronte della sostenibilità e che sono partner dell’iniziativa: Ad Store, Bureau Veritas, Cellnex, Certiquality, Confida, Consulnet, FedEx, Feralpi Group, Industree Communication Hub, InfoCert-Tinexta Group, Intesa Sanpaolo, Kpmg, Lexmark, Mapei, Nexumstp, Ntt Data, Pirelli, Poste Italiane, Sias, STMicroelectronics, Ubs, Wise Engineering.

Leggi: Vita, 22/11/2024


20 novembre 2024
Patriarcato, da Valditara parole irricevibili di chi non conosce la realtà. Dichiarazione di Vilma Nicolini, responsabile Osservatorio Nazionale Auser Pari Opportunità e politiche di genere

Lunedì scorso il ministro Valditara, intervenendo alla presentazione alla Camera della Fondazione Giulia Cecchettin, ha usato parole irricevibili. Dire che la lotta al patriarcato è ideologica, significa non vedere il divario che r-esiste tra donne e uomini, oltre ai piccoli e grandi privilegi di cui godono questi ultimi e che evidentemente allo stesso ministro stanno bene. Sostenere che l’aumento delle violenze maschili sulle donne sia legato all’immigrazione irregolare, significa non conoscere la realtà dove l’80% dei femminicidi è commesso da italiani. La violenza sulle donne in tutte le sue forme (fisica, psicologica, sessuale ed economica) è un fenomeno trasversale a tutte le classi sociali e non è riducibile solo a devianza e marginalità.

Leggi: Auser, 20/11/2024


DALLE REGIONI:

26 novembre 2024
Emilia-Romagna, la regione destina ai comuni 10 milioni per aiuti agli affitti

Ammonta a 10 milioni di euro il Fondo regionale per l’affitto in Emilia-Romagna per il 2024. Risorse che la Regione ora ha assegnato ai Comuni e alle Unioni dei Comuni capofila dei Distretti socio-sanitari…
Ammonta a 10 milioni di euro il Fondo regionale per l’affitto in Emilia-Romagna per il 2024. Risorse che la Regione ora ha assegnato ai Comuni e alle Unioni dei Comuni capofila dei Distretti socio-sanitari. Gli enti locali a loro volta provvederanno a destinare gli aiuti ai cittadini in possesso dei requisiti previsti, come ad esempio un’incidenza del canone di locazione sul reddito annuo non superiore al 25% e da una soglia Isee non superiore agli 8.000 euro. Il contributo può arrivare fino a un massimo di 2.000 euro, in crescita rispetto ai 1.500 euro previsti dal precedente bando. A loro volta i Comuni potranno decidere di integrare le risorse regionali a disposizione per scorrere le graduatorie. In tutto sono 27.706 le domande presentate per accedere ai contributi del bando 2024. Quelle valide, e che dunque entrano in graduatoria, sono 16.006, mentre ai fini del riparto dei 10 milioni della Regione sono state considerate le 13.572 domande di cittadini che rientrano nella soglia dei 6.400 euro di Isee, comune a tutti i distretti.

Leggi: Redattore Sociale, 27/11/2024


22 novembre 2024
Trincia (Caritas Roma): serve legge Lazio su Erp

“Chiediamo risorse per dare sostegno alle famiglie in difficoltà. Alla Regione chiediamo una legge di edilizia residenziale pubblica con un aiuto all’accesso. E a Roma che intanto reuperi i 1820 alloggi definiti ruderi e sperimenti la figura dei tutor. Infine chiediamo di disincentivare gli affitti brevi”. Così Giustino Trincia, direttore della Caritas Roma, nel corso della presentazione del rapporto sulla Capitale

Leggi: Redattore Sociale, 22/11/2024


22 novembre 2024
Disabilità, gli spazi di casa riprogettati per i malati di sclerosi multipla

Aism e Sandoz si affidano agli studenti della nuova Accademia di belle arti di Milano per migliorare l’accessibilità delle abitazioni di sette pazienti
Ripensare e migliorare la vita quotidiana rendendola più accessibile a partire dagli spazi di casa. È questa la missione che Sandoz ha abbracciato con “Su Misura”, progetto rivolto alle persone che vivono con sclerosi multipla, realizzato in partnership con Aism, Associazione italiana sclerosi multipla e Naba, Nuova accademia di Belle Arti di Milano. Partendo dalle difficoltà motorie, visive e non solo che affronta chi convive con la sclerosi multipla, Sandoz e i partner di progetto hanno stilato una serie di indicazioni confluite in un vero e proprio opuscolo di “Raccomandazioni Percettive” attraverso cui acquisire più consapevolezza della percezione degli spazi. Le raccomandazioni riguardano e si adattano a ogni ambiente della casa: soggiorno, cucina, camera, bagno e spazio di lavoro o di relax, definendo per ciascuno di essi consigli pratici da adattare alle esigenze del singolo, a partire da sei elementi specifici: forme, materiali, colori, luci, texture e suoni.

Leggi: Redattore Sociale, 22/11/2024


20 novembre 2024
Bologna, si parla di Abitare Solidale

Lo scorso 15 novembre a Bologna presso la Casa di Quartiere Katia Bertasi (via A.Fioravanti 18/3) nell’ambio del progetto Corpo e Salute: mi muovo, mangio bene, vivo meglio, sono state presentate le attività del gruppo Abitare Solidale di Auser Bologna.
Un progetto nato per promuovere la solidarietà e il reciproco sostegno attraverso forme di co-abitazione tra anziani e non solo, per creare una rete di supporto e di condivisione. L’idea è semplice e potente: mettere in contatto persone sole e con case spaziose con chi, per varie ragioni, si trova momentaneamente senza un luogo in cui vivere. Tutto ciò si realizza attraverso un patto abitativo, che, al contrario del classico contratto di affitto, non si basa su una relazione di tipo economico, ma su un rapporto di scambio e sostegno reciproco.

Leggi: Auser, 20/11/2024


20 novembre 2024
Rossano (CS), incontro formativo contro le truffe agli anziani

A Rossano (CS) un incontro formativo per tutelare i cittadini a rischio, dare agli anziani strumenti pratici e informazioni per riconoscere e difendersi dalle truffe. Appuntamento per il 21 novembre alle ore 16:30 presso l’ex delegazione comunale. L’iniziativa, promossa da Auser, Fondazione con il Sud, Aisnaf con la partecipazione del comando dei Carabinieri e professionisti del settore, mira a contrastare questo fenomeno e aumentare la consapevolezza nella cittadinanza.

Leggi: Auser, 20/11/2024


20 novembre 2024
Pistoia, apre un nuovo punto digitale facile

Apre al Centro anziani di Pistoia un nuovo Punto digitale facile che sarà attivo presso il Centro Anziani di Monteoliveto, in via Bindi 16 e verrà gestito dalla Fondazione Sant’ Atto che ha come partner Ceis, Anteas e Auser. Sarà aperto ogni lunedì martedì giovedì e sabato dalle 9 alle 13 e il mercoledì e il venerdì dalle 14 alle 18. Per i contatti il numero di riferimento è lo 0573 – 975064.
“La Regione Toscana – afferma l’assessore alle infrastrutture digitali e ai rapporti con gli enti locali, Stefano Ciuoffo – con approccio inclusivo prosegue la sua campagna per ridurre il divario digitale. I Punti digitali facili (Pdf) svolgono un’azione concreta e inclusiva che la Regione Toscana mette in campo per ridurre il divario digitale che colpisce in particolare gli strati più fragili della nostra società. Investire nell’alfabetizzazione digitale significa anche ridurre la distanza tra Pubblica amministrazione e cittadino, apportando significative semplificazioni nella vita quotidiana di ciascuno di noi”.

Leggi: Auser, 20/11/2024


12 novembre 2024
Convivenze solidali in alloggi popolari: online il bando

Condividere una casa, sostenersi reciprocamente, affrontare insieme i costi. Con il bando per le “Convivenze solidali” in alloggi popolari, da oggi a Roma una persona anziana e una persona più giovane possono scegliere di coabitare sottoscrivendo un accordo solidale. L’iniziativa aiuta così ad affrontare l’emergenza abitativa e la solitudine delle persone fragili.
L’avviso pubblico del dipartimento Valorizzazione del patrimonio e politiche abitative è online e non ha scadenza. Nello specifico, si rivolge agli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) che si trovano in situazioni di fragilità socioeconomica e/o di non autosufficienza e che hanno bisogno di assistenza (persone anziane, persone con disabilità psicofisica o disturbi psichiatrici).

Leggi: Comune di Roma, 12/11/2024


IN AGENDA:

I 30 anni della manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, a Roma il 27 novembre un convegno del Forum Terzo Settore con la partecipazione di Giuliano Amato

Il 29 ottobre 1994, a Roma, si svolgeva la manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, che diede vita al Terzo settore italiano e segnò l’inizio del percorso per la costituzione, tre anni più tardi, del Forum Nazionale del Terzo Settore. Per la prima volta in una manifestazione di così grandi dimensioni, scendevano in piazza volontari, operatori sociali, persone con disabilità per chiedere al Governo la difesa dei diritti, del welfare, delle conquiste sociali, messe in discussione da un modello economico, il liberismo selvaggio, già allora insostenibile. Sul sito www.forumterzosettore.it tutta la documentazione della manifestazione e un video con interviste e testimonianze.

Leggi: Auser


Il sistema della salute in Italia – Mercoledì, 27 novembre 2024

Ore: 15:00 – Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani – Sala Igea – Piazza della Enciclopedia Italiana, 4 – Roma
La priorità della sanità come area di intervento delle istituzioni e la sua urgenza sono ormai condivise da tutti i protagonisti della vita pubblica, così come sono noti dati e cause della crisi. La ricerca “Il sistema della salute in Italia” realizzata dal Censis e italiadecide, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si propone di suggerire un percorso che conduca a un adeguamento delle risorse e del personale (anche attraverso una più efficace collaborazione fra pubblico e privato), a un maggiore investimento nella sanità digitale e a un’opportuna valorizzazione di tutti i soggetti che contribuiscono alla qualità del sistema.
Per accreditarsi all’evento scrivere a ufficiostampa@censis.it

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XVI edizione del Forum non autosufficienza a Bologna il 27 e 28 novembre. Si parla anche di digital housing
Torna il classico appuntamento, giunto alla sua sedicesima edizione, promosso dal gruppo Maggioli. In calendario ben 66 eventi tra seminari, convegni, workshop. Tra i tanti eventi segnaliamo quello legato allo sviluppo del digital housing in campo sociale, promosso da Aias Ausilioteca Bologna che gestisce anche il CAAD locale e che presenta, assieme ad ASP Città di Bologna, i risultati del progetto Isabella.
“Il potenziale offerto dalle tecnologie digitali connesse è sempre più evidente. In particolare, anche nel settore sociosanitario, queste soluzioni appaiono estremamente promettenti per supportare una domiciliarità in sicurezza e autonomia, attraverso servizi innovativi di tele care che mantengano anche una elevata sostenibilità economica”.

Leggi: Rete Caad


SUNIA-UNIAT per il diritto all’abitare. Il 5 dicembre a ROMA assemblea nazionale degli inquilini – Presso cinema Capranichetta, Piazza Montecitorio 125, Roma
Per chiedere al Governo ed al Parlamento il rispetto della legge di finanziamento del fondo di sostegno alla locazione, un piano casa nazionale per l’aedilizia pubblica e la riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio.

Leggi: Sunia


Censis -58° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2024

Venerdì 6 dicembre – ore 10:00 – Cnel – Viale David Lubin, 2 – Roma
Giunto alla 58ª edizione , il Rapporto Censis prosegue l’analisi e l’interpretazione dei più significativi fenomeni socio-economici del Paese, individuando i reali processi di trasformazione della società italiana. Su questi temi si soffermano le «Considerazioni generali» che introducono il Rapporto. Nella seconda parte, «La società italiana al 2024» , vengono affrontati i processi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno.

Leggi: Censis


Gli incidenti stradali: dati e misure di policy – Un quadro territoriale

Martedì 10 dicembre alle ore 9.30, presso l’Aula Magna dell’Istat, si tiene l’evento Gli incidenti stradali: dati e misure di policy. Un quadro territoriale.
Il convegno ha l’obiettivo di fornire una panoramica sull’incidentalità stradale in Italia, con un focus sui dati più recenti e un riferimento al monitoraggio degli obiettivi dell’Agenda 2030, stabiliti dall’Unione Europea. Un particolare approfondimento riguarda il quadro territoriale del fenomeno.
Evento i presenza e online

Leggi: Istat


Eventi in programma di AGE-IT 

• Workshop Interdisciplinare sul Tema dell’Invecchiamento presso l’Università Vita-Salute San Raffaele
Nei giorni 28 e 29 novembre, l’Università Vita-Salute San Raffaele ospiterà un workshop interdisciplinare intitolato “Invecchiamento, demenza, vulnerabilità: una prospettiva di ricerca interdisciplinare”. L’evento si terrà nell’Aula DO 106 del Palazzo Donatello, presso il Campus Mi2.
Leggi: https://ageit.eu/wp/2024/11/23/padova-22-23-ottobre-2024-evento-cross-spoke- alluniversita-di-padova-copy/

• Dialogo scienza per le politiche: sistemi sanitari resilienti per l’invecchiamento della popolazione dell’UE
Un workshop tra esperti scientifici e responsabili politici regionali, nazionali e dell’UE per discutere l’impatto dell’invecchiamento della popolazione dell’UE sui sistemi sanitari e sull’assistenza a lungo termine.
Martedì, 10 dicembre, 2024, Orario: 10:30 – 12:45, Luogo: Bruxelles (online)
Leggi: https://knowledge4policy.ec.europa.eu/event/science-policy-dialogue-resilient- health-systems-ageing-eu-population_en#agenda

• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

La riforma dell’assistenza ai non autosufficienti – di Giovanni Lamura

Un approccio olistico alle politiche in materia di invecchiamento?
Con la legge delega 33 del marzo 2023 e il decreto legislativo 29 del 2024 il nostro Paese ha potenzialmente avviato una nuova fase delle sue politiche in materia di invecchiamento. Apparentemente ciò sembra avvenire seguendo un approccio olistico, cosa che rappresenterebbe una discontinuità rispetto al passato, in quanto già nella legge delega dello scorso anno, ed in misura ancor più evidente nel decreto attuativo di pochi mesi fa, la scelta del legislatore è stata quella di focalizzarsi su entrambi i fronti in cui tradizionalmente si dividono le politiche del settore: la promozione dell’invecchiamento attivo e in salute e l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Le due tematiche costituiscono – quasi plasticamente (dividendosi in parti uguali i 40 articoli che costituiscono il cuore del provvedimento) – il focus delle due sezioni di cui è composto il recente decreto legislativo. Il titolo I, incentrato su “Principi generali e misure a sostegno della popolazione anziana”, parte con l’istituzione del Comitato Interministeriale per le politiche in favore della Popolazione Anziana (CIPA), e tocca temi come promozione della salute, invecchiamento attivo, telemedicina, contrasto alla solitudine, co-housing e alfabetizzazione digitale. Il titolo II, con le sue “Disposizioni in materia di assistenza sociale, sanitaria, sociosanitaria e prestazione universale in favore delle persone anziane non autosufficienti”, propone soluzioni rispetto a temi classici – e annosi – del settore, quali valutazione multidimensionale, prestazioni monetarie, servizi sociali e sanitari e loro integrazione, in ambito sia domiciliare sia residenziale, supporto ai famigliari caregiver e ruolo delle assistenti familiari private di cura.

Leggi: Welforum


Come le tecnologie assistive e digitali possono supportare il progetto di vita? – di Carmela Cioffi

Lettori di schermo, display Braille, sistemi di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), dispositivi di puntamento alternativi al mouse e molte altre tecnologie informatiche e tecniche realizzate per rendere accessibili i prodotti hardware o software anche per le persone con disabilità: ormai l’inclusione, il benessere, lo stesso progetto di vita di persone con disabilità, anziani e gruppi vulnerabili passa ineludibilmente attraverso l’uso delle tecnologie assistive e digitali.
Dal 28 al 30 novembre prossimi, presso l’Istituto Aldini Valeriani di Bologna, la Fondazione ASPHI presenterà Handimatica 2024, la mostra-convegno dedicata alle tecnologie digitali “per una società inclusiva” (lo abbiamo annunciato in questo pezzo): diversi gli eventi in programma pensati per coinvolgere persone con disabilità e professionisti del settore, come quello del 28 novembre, intitolato Gli ausili oggi e domani – Il progetto di vita individualizzato e le tecnologie assistive e digitali.

Leggi: Superando


Servizi sociali. La spesa dei Comuni varia dai 37 euro pro capite della Calabria ai 429 euro del Trentino-Alto Adige

In generale tutte le regioni del Mezzogiorno si trovano a fondo classifica con dati medi inferiori ai 100 euro pro capite di spesa dei comuni per servizi sociali; l’unica eccezione è rappresentata dalla Sardegna che, con 279 euro di uscite per cittadino, è terza a livello nazionale. Questo quanto emerge dal Rapporto “Salute e Territorio. I servizi socio-sanitari dei Comuni italiani”, elaborato da Ifel Fondazione Anci e Federsanità.

IL RAPPORTO
Secondo i recenti dati Istat pubblicati a maggio 2024, la spesa dei Comuni per i servizi sociali continua ad aumentare nel 2021 per proseguire a fronteggiare i nuovi bisogni assistenziali derivanti dall’emergenza sanitaria esplosa con il Covid-19 e della conseguente crisi economica e sociale. Di fatto i Comuni sono responsabili degli interventi e dell’offerta di servizi socio-assistenziali destinati ai propri cittadini e nel 2021 la loro spesa per tale funzione raggiunge gli 8,38 miliardi di euro, pari allo 0,46% del PIL, il 6,7% in più rispetto al 2020. In confronto con il 2013, quando la spesa complessiva era pari a 6,86 miliardi di euro, il dato ha subito una variazione positiva pari al 22%. Restano strutturate le disuguaglianze territoriali: il Nord sempre al di sopra del resto del Paese, un Centro che insegue ed un mezzogiorno perennemente in affanno, con valori mai superiori agli 80 euro pro capite, ad eccezione dell’ultimo biennio.

Leggi: Quotidiano Sanità


Demenza, Alzheimer e malnutrizione. Colpiti 2 milioni di italiani. Logopedista figura chiave, ma mancano centri specializzati

In Italia, secondo le proiezioni demografiche, nel 2051 ci saranno 280 anziani ogni 100 giovani, con aumento di tutte le malattie croniche legate all’età, e tra queste le demenze. Fondamentale la figura del logopedista per la gestione dei disturbi comunicativi, cognitivi e deglutitori nelle persone con demenza. Se ne è parlato al XVII Convegno “I Centri per i disturbi cognitivi e le demenze nella gestione integrata della demenza”.
La malnutrizione è la prima grave conseguenza delle malattie neurodegenerative come la demenza o l’Alzheimer. Colpisce pressoché tutti i pazienti, in Italia poco meno di 2 milioni (1,6 milioni solo se riferiti alle due patologie principali) ma proiettate potenzialmente a triplicarsi nei prossimi 30 anni nei paesi occidentali in funzione dell’assetto demografico che conterà al 2051, 280 anziani ogni 100 giovani. Per questo la Federazione Logopedisti Italiani (FLI), ha sottolineato il problema e lanciato un allarme sulla mancanza di strategie, programmi, strutture e personale specializzato al XVII Convegno “I Centri per i disturbi cognitivi e le demenze nella gestione integrata della demenza” che si chiude oggi a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità.

Leggi: Quotidiano Sanità


Prevenire l’AD. Un anziano su 5 è caduto nell’ultimo anno, il 6% più di una volta. I dati dell’Iss

I dati della “sorveglianza Passi D’Argento” dell’ISS mostrano che il 21% degli over65 è caduto nei 12 mesi precedenti alla rilevazione, il 7% negli ultimi 30 giorni. La casa resta il luogo dove questo tipo di incidente è più frequente (64% dei casi). Le cadute sono più frequenti con l’avanzare dell’età, fra le donne e fra le persone con difficoltà economiche. Quasi 4 intervistati su 10 hanno paura di cadere, 6 su 10 fra chi ha già vissuto questo evento. Il 7% degli over 65 è caduto nei 30 giorni precedenti al momento in cui gli è stato chiesto se era accaduto, dato che sale al 21% se si considera un intervallo di 12 mesi, con la casa che resta il luogo dove questo tipo di incidente è più frequente.

Leggi: Rete Caad


 I figli che lavorano aiutati dai padri pensionati: la ricerca dello Spi Cgil di Bologna

Più della metà degli over 65 sostiene di aiutarli economicamente con regolarità (16,1%) o almeno ogni tanto (47%)
A Bologna molti pensionati, nonostante le proprie sfide economiche, continuano a sostenere i figli e le famiglie. Si tratta del dato rilevato da una recente indagine dello Spi Cgil di Bologna che ha intervistato oltre 2.700 pensionati con più di 65 anni, rivelando l’importanza del ruolo dei pensionati come pilastri delle famiglie italiane.
«I pensionati sono un universo molto ampio, c’è una complessità enorme nella popolazione – spiega Antonella Raspadori dello Spi di Bologna – all’interno di questo grande gruppo ci sono anche diseguaglianze importanti. C’è uno strato basso della popolazione rappresentato soprattutto da ultra 74enni e da donne che vivono sole e hanno una bassa pensione».
La realtà dei pensionati: un mondo di sostegno e sacrifici
I pensionati a Bologna hanno spesso una casa di proprietà e questo contribuisce a collocarli negli strati più elevati della popolazione rispetto al campione complessivo: il 65,3% ritiene di avere risorse economiche adeguate, il 6,5% pensa di averne di ottime. Questo conduce a quello che sembra un paradosso economico: sono i pensionati ad aiutare i figli che lavorano e non viceversa, come accadeva fino a non molto tempo fa. Più della metà dei pensionati sostiene di aiutare i propri figli economicamente con regolarità (16,1%) o almeno ogni tanto (47%). Pochissimi pensionati ricevono aiuto economico dai propri figli: solo il 5,9% degli intervistati dice di riceverne ogni tanto e lo 0,8% con regolarità. Nella bilancia tra il dare e l’avere, i pensionati in base alla ricerca dello Spi Cgil sono molto sbilanciati verso il dare: il 60% di loro fornisce aiuto a familiari, amici, parenti oppure fa volontariato, mentre appena il 20% riceve aiuto.

Leggi: Liberetà


SEGNALAZIONI:

Servizi pubblici collaborativi: per un welfare più capace

Un saggio di Ezio Manzini e Michele D’Alena dimostra anche con dati empirici la maggiore efficacia di un welfare costruito “assieme”: enti pubblici, cittadini e soggetti sociali. La recensione – di Stefano Arduini
Gli autori, il professore del Politecnico di Milano Ezio Manzini e Michele D’Alena, coordinatore dell’Alleanza Transizioni Giuste da poco nominato assessore alla Partecipazione del comune bolognese di San Lazzaro di Savena, lo dichiarano subito: «Il contributo specifico di Fare assieme è la proposta di una nuova generazione di servizi pubblici: servizi che rispondano a bisogni sociali stimolando e supportando la creazione di nuove comunità. Servizi il cui compito è (anche) quello di rigenerare il tessuto sociale. Perché la socialità è un bisogno umano ed è determinante per lo stato di salute dei cittadini. Ma, soprattutto, perché l’esistenza di un tessuto sociale ricco e dinamico è la condizione necessaria per affrontare in modo collaborativo molti dei grandi problemi con cui oggi ci dobbiamo confrontare. Riconoscere che le persone hanno al tempo stesso la necessità e il diritto di essere attive e collaborative implica un ruolo rinnovato per il Pubblico. Cioè per l’insieme di chi opera per l’interesse generale».

Leggi: Vita


Le esperienze di pazienti e caregiver che vivono il Parkinson: un’indagine

L’indagine denominata “Uno, nessuno e centomila” è stata promossa nei giorni scorsi dalla Confederazione Parkinson Italia, per raccogliere, attraverso un agile questionario (disponibile a questo link), le esperienze di pazienti e caregiver che vivono quotidianamente la realtà del Parkinson, il tutto con l’obiettivo di fare luce sulla complessità della malattia e di sensibilizzare l’opinione pubblica.
«Nell’immaginario collettivo – sottolineano da Parkinson Italia – la parola “Parkinson” si lega al tremore e alle difficoltà di movimento. La maggior parte delle persone ignora quindi la complessità della malattia, così come la molteplicità dei suoi sintomi e le ripercussioni pratiche sulla vita quotidiana. Come Parkinson Italia siamo impegnati a diffondere un’immagine quanto più reale della malattia e così, insieme all’istituto di ricerca AstraRicerche, abbiamo sviluppato un’indagine esplorativa per raccogliere il vissuto e i sentimenti di pazienti e caregiver». (S.B.)

Leggi: Superando


Investire sull’invecchiamento attivo. L’esperienza sulle tecnologie assistive di Inrca nelle Marche

L’esperienza dell’Inrca mostra come investire sull’invecchiamento attivo, attraverso un approccio integrato e tecnologicamente avanzato, non solo contribuisca a migliorare la qualità della vita degli anziani, ma rappresenti anche una risposta sostenibile alla crescente domanda di assistenza a lungo termine. Il rapporto OCSE mette in evidenza l’urgenza di strategie che promuovano un invecchiamento attivo per ridurre le crescenti pressioni sui sistemi di assistenza a lungo termine (LTC), in un contesto in cui i costi dell’assistenza rischiano di diventare insostenibili. Le Marche, con una popolazione in rapido invecchiamento, presentano una sfida significativa: circa il 25% dei residenti ha più di 65 anni, una percentuale che potrebbe raggiungere il 34,5% entro il 2050.

Leggi: Rete Caad


Scenari. Ocse: le spese per l’assistenza agli anziani si moltiplicheranno di 2,5 volte entro il 2050. Necessarie politiche di invecchiamento in salute

La percentuale di anziani che necessitano di assistenza è destinata ad aumentare del 30% entro il 2050. La Corea registrerà l’aumento più elevato di over 65 (4,4 punti percentuali), seguita dalla Grecia (2,2 punti percentuali) e dall’Italia (1,9 punti percentuali). Crescerà il rischio di povertà per i sempre più anziani che dovranno affrontare spese dirette di assistenza. Politiche di invecchiamento in salute potrebbero avere un impatto molto positivo nei paesi, come l’Italia, con un rapido invecchiamento della popolazione.

Leggi: Rete Caad


 

 

Presidi e flash mob contro l’approvazione del “codice della strage”

La prossima settimana, salvo colpi di scena, il Senato approverà in via definitiva la riforma del codice della strada, voluta e blindata nel testo approvato alla Camera dal Ministro dei trasporti Salvini. Le associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada insieme a quelle ambientaliste e per la mobilità sostenibile, che già da mesi lo hanno bollato e contrastato come “codice della strage”, hanno lanciato perciò nuova fase di mobilitazione, con un presidio a Roma oggi, domenica 17 novembre e flash mob in diverse città italiane fino a martedì 19 novembre. Anche lo Spi Cgil ha deciso di aderire in continuità dell’impegno con la campagna Siamo Tutti Pedoni per una mobilità sostenibile e a misura di tutti e tutte.


NEWS:

19 novembre 2024
Poveri e dimenticati

La povertà aumenta e il governo la nasconde. I dati sull’Adi sono parziali e non aggiornati, mentre nella manovra nulla. Barbaresi, Cgil: “Serve una misura universale di contrasto all’indigenza”
“Beati i poveri perché loro è il regno dei cieli”, recita il Vangelo di Matteo. Quello sulla terra invece è dei ricchi e di redistribuzione più equa della ricchezza – almeno in Italia – nemmeno parlarne. Anzi sembra proprio che, a voler essere generosi, chi ci governa sembra aver accantonato la questione.
C’è chi dà i numeri della povertà e c’è chi non li legge
Prima l’Istat e ora la Caritas: di cos’altro ha bisogno il governo per scoprire che nel nostro Paese ci sono tanti poveri quanto mai prima? Sfiorano i sei milioni, sono bimbi e bimbe e sono lavoratori e lavoratrici, il cui reddito è talmente basso da costringerli a rivolgersi alle mense caritatevoli o al banco alimentare. Meloni, Giorgetti e Calderoni non li vedono e non li vogliono vedere. Mentre il presidente della Repubblica Mattarella, nella giornata contro la povertà, ha fatto arrivare una cospicua donazione al Banco alimentare, il governo nella manovra di bilancio all’attenzione del Parlamento non scritto una parola né un numero ad indicare di aver consapevolezza della dimensione del fenomeno e della volontà di affrontarlo. E, come si sa, i poveri sono tanti al Sud ma sono diventati tanti al Nord, dove il lavoro c’è ma è povero.

Leggi: Collettiva, 19/11/2024


18 novembre 2024
Ecosistema urbano di Legambiente: niente di nuovo in città!

Nelle città è in atto una rivoluzione ecologica ma è troppa lenta. Centri urbani italiani alle prese con le stesse croniche emergenze. Lo segnalano i nuovi dati del nostro rapporto Ecosistema Urbano sulle performance ambientali dei capoluoghi di provincia italiani, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24.
Quest’anno Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore che misura le performance ambientali dei capoluoghi di provincia italiani, si arricchisce di alcune novità. E’ stato rivisto il peso di alcuni indicatori e messe in campo nuove riflessioni che porteranno lo studio, nei prossimi anni, ad esprimersi in modo sempre più chiaro e puntuale rispetto alla realtà urbana e le sue evoluzioni. L’edizione 2024 di Ecosistema Urbano è dunque la prima di una nuova stagione da cui però emergono, nonostante alcuni cambiamenti positivi, già note criticità: le città con le migliori performance ambientali si concentrano al nord, mentre sud e centro della Penisola faticano a tenere il passo. Le metropoli sono in affanno. E le emergenze urbane sono sostanzialmente sempre le stesse.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 18/11/2024


15 novembre 2024
Autonomia differenziata, Auser “Dalla Consulta riconosciute le giuste critiche della società civile”

Il presidente nazionale di Auser, Domenico Pantaleo: “La decisione della Corte è una prima vittoria di chi si oppone all’autonomia differenziata mentre resta in piedi il referendum per abrogare le parti restanti della legge non dichiarate illegittime dalla Corte. Chi ha voluto spaccare l’Italia con la secessione dei ricchi, contrapponendo l’egoismo alla solidarietà, dovrebbe riflettere”
“La Corte Costituzionale, nell’esame dei ricorsi per incostituzionalità della Legge sull’autonomia differenziata presentati da alcune Regioni, ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità ma ha considerato illegittimi i profili rilevanti della legge stessa. Vengono così riconosciute le giuste critiche di sindacati, giuristi, associazioni e società civile”. Così il presidente di Auser, Domenico Pantaleo, che in merito alla decisione della Consulta aggiunge: “L’enorme partecipazione alla raccolta delle firme per il referendum ha evidenziato la contrarietà dei cittadini a un provvedimento che divide l’Italia e aumenta le disuguaglianze. Infatti la legge Calderoli mette in discussione i principi fondamentali della nostra Costituzione nel garantire l’uguaglianza dei diritti come pilastro del bene comune garantito dal principio di sussidiarietà”.

Leggi: Redattore Sociale, 15/11/2024


15 novembre 2024
Parte il progetto “Pensaci prima”, per promuovere la prevenzione e i corretti stili di vita a scuola

Video e materiali didattici curati da esperti e medici rivolti alle scuole secondarie di primo e secondo grado per promuovere la tutela della salute già dall’età scolastica. Un’iniziativa educativa in 3 fasi rivolta all’intero mondo scolastico: formazione per docenti (già online), per studenti e webinar live per tutti
La prevenzione, nelle sue varie declinazioni, è uno strumento molto efficace per proteggere la propria salute ed è sempre più importante iniziare a favorirne la consapevolezza già dall’età scolastica: per questo Komen Italia, Edulia Treccani Scuola e l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana hanno ideato e realizzato “Pensaci prima”, progetto digitale educativo gratuito rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado, per promuovere uno stile di vita sano fra gli adolescenti.

Leggi: Redattore Sociale, 15/11/2024


14 novembre 2024
Lavoro domestico, Assindatcolf: con il credito di imposta emersione dal nero di 460 mila persone

Se le famiglie italiane potessero fruire di un credito d’imposta al 50% da applicare alla spesa sostenuta per colf, badanti e baby sitter avrebbero la possibilità di dimezzare i costi ed il tasso di irregolarità nel settore potrebbe passare dal 54% attuale al 21%. La misura, già sperimentata con successo in Francia, è stata analizzata dall’Ufficio Studi di Assindatcolf
Se le famiglie italiane potessero fruire di un credito d’imposta al 50% da applicare alla spesa sostenuta per colf, badanti e baby sitter avrebbero la possibilità di dimezzare i costi ed il tasso di irregolarità nel settore potrebbe passare dal 54% attuale, al 21%, con la conseguente emersione di circa 460 mila lavoratori in nero. La misura, già sperimentata con successo in Francia, è stata analizzata dall’Ufficio Studi di Assindatcolf nel Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, progetto editoriale in partnership con Censis, Effe, Centro Studi e Ricerche Idos e Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, presentato all’Auditorium dell’Ara Pacis.

Leggi: Redattore Sociale, 14/11/2024


13 novembre 2024
Caritas Italiana, Rapporto povertà 2024

Ha per titolo “Fili d’erba nelle crepe. Risposte di speranza” il Rapporto 2024 di Caritas Italiana su povertà ed esclusione sociale in Italia. È stato presentato martedì 12 novembre 2024, a Roma e online. La povertà assoluta interessa oltre 5,7 milioni di persone, quasi un decimo della popolazione italiana. Il rapporto rileva che nell’arco di dieci anni in Italia (214-2024) il numero di famiglie in stato di povertà assoluta è cresciuto del 42,8%, nelle regioni del Nord è praticamente raddoppiato più 97,2%. La povertà tra i minori (13,8%) è oggi inoltre ai massimi storici. Nel nostro Paese il 7,6% della popolazione, 4,5 milioni di persone ha dovuto rinunciare a prestazioni sanitarie necessarie, per problemi economici o per problemi di accesso alle liste di attesa. Altro grave problema rilevato dal rapporto Caritas 2024 è quello della casa, 1,5 milioni di famiglie vivono infatti in abitazioni sovraffollate, poco luminose e senza servizi come l’acqua corrente in bagno. Il 22,5% delle famiglie fatica a pagare mutuo, bollette o affitto.

Leggi: Auser, 13/11/2024


11 novembre 2024
Social forum dell’abitare

Si è svolta a Genova una due giorni di dibattiti e progetti condivisi con una coalizione di forze civiche, solidali, sociali e sindacali che intendono lavorare insieme sul diritto all’abitare di tutti e per tutte.
Dai social forum abitare territori una grande spinta alla partecipazione e alla mobilitazione, tanta la voglia di confrontarsi e di allacciare relazioni, con di fronte la prospettiva di allargare la maglia della rete, da Nord a Sud.
Le campagne VUOTI, sui vuoti urbani, e ATA – Alta Tensione Abitativa, sulla limitazione degli affitti turistici riscuotono consenso e istruiscono ingaggi e contaminazioni tra realtà differenti, tutte unite nella definizione e nell’azione di battaglie comuni.
Il Social Forum cresce. In una città simbolo per il nostro paese, in cui era fondamentale per noi effettuare un passaggio, verso il Social Forum dell’Abitare di Napoli dell’anno prossimo.
Esorcizziamo il passato per trovare insieme nuovo slancio, nella costruzione di un movimento a partire dall’agenda condivisa di Bologna.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 11/11/2024


DALLE REGIONI:

18 novembre 2024
Non autosufficienza. Nel Lazio buoni servizio per pagare l’assistenza

Risorse finanziarie complessive pari a 8 milioni di euro, l’ammontare massimo del singolo buono è pari a 700 euro mensili, per un totale di 12 mensilità. Le domande potranno essere presentate dal 28 novembre al 31 gennaio 2025 tramite la piattaforma Efamily.
A partire dalle ore 15 del 28 novembre, ed entro le ore 23:59 del 31 gennaio 2025, o fino a esaurimento fondi, si potrà accedere alla piattaforma “Efamily” per presentare la domanda per i buoni servizio finalizzati al pagamento dei servizi di assistenza per le persone non autosufficienti nel territorio della regione Lazio. Ad annunciarlo la regione in una nota.
“Le risorse finanziate disponibili sono pari a 8 milioni di euro, a valere sul Fondo sociale europeo. Il Buono Servizio può essere richiesto da coloro che si prendono cura di familiari non autosufficienti e l’ammontare massimo del buono è pari a 700 euro mensili, per un totale di 12 mensilità”, spiega l’assessore all’Inclusione sociale e ai Servizi alla Persona, Massimiliano Maselli.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/11/2024


17 novembre 2024
Sanità e disservizi, prosegue la battaglia di “Sos Diritti”

Lo “Sportello Salute” è alla ricerca di nuovi volontari per ampliare l’orario di ricevimento degli utenti e seguire ancora più pratiche
Lo sportello “Sos Diritti” è alla ricerca di nuovi volontari per ampliare l’orario di apertura e dare ancora maggior supporto agli utenti per ciò che riguarda sanità e disservizi. Lo scorso venerdì nella sede dell’Auser di Treviglio si è svolta una assemblea pubblica.
Sanità e disservizi, la battaglia di “Sos Diritti”
Prosegue senza sosta l’attività dello “Sportello Salute” promosso dall’associazione “SOS Diritti” e dal gruppo social “La gatta trevigliese” per supportare i cittadini nei ricorsi contro i ritardi nelle liste di attesa di ASST Bergamo Ovest. Attivo da dicembre 2023 ogni giovedì dalle 10 alle 12 nella sede di via Zenale, lo sportello è oggi alla ricerca di nuovi volontari per garantire più giorni di apertura al pubblico durante la settimana e per prendere in carico un numero sempre maggiore di ricorsi individuali in vista di futuri ricorsi collettivi.

Leggi: Prima Treviglio, 17/11/2024


15 novembre 2024
Sos liste d’attesa nella sanità mantovana: volontari in aiuto dei pazienti

Da gennaio tredici sportelli per garantire l’accesso alle prestazioni nei tempi previsti dalla legge
La salute è un diritto e per garantirlo, in otto comuni, sono pronti a dare sostegno tredici sportelli gratuiti. Pd, Cgil, Spi Cgil, Cittadinanza Attiva, Auser e Acli si sono uniti per rispondere a un bisogno sempre più pressante: prenotare visite ed esami nei tempi prescritti dal medico.
Servizio gratuito
Si chiama “Sos liste di attesa” il servizio gratuito che offre una via di uscita quando il Cup e il numero verde di Regione Lombardia sbarrano la strada con liste di attesa infinite o, addirittura, chiuse, oppure con appuntamenti in strutture distanti dalla propria residenza. In che cosa consiste? Se non si rispettano le tempistiche, i volontari messi a disposizione dalle associazioni aiuteranno l’utente a compilare un modulo di segnalazione per la mancata prestazione. Il documento sarà poi recapitato agli uffici di competenza.

Leggi: Gazzetta di Mantova, 15/11/2024


IN AGENDA:

Italia Longeva –  21 e 22 novembre – Roma Ministero della Salute – II Forum prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile

Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Torna l’appuntamento annuale, giunto alla sua seconda edizione, che si propone come l’occasione di incontro e confronto tra decisori , referenti della prevenzione a livello centrale, regionale e territoriale e i principali addetti ai lavori coinvolti lungo la filiera della prevenzione vaccinale. Partendo da un focus sullo stato dell’arte dell’attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 e della diffusione della vaccinazione nella popolazione anziana e a rischio, la due giorni promossa da Italia Longeva offrirà ai partecipanti un momento di aggiornamento e approfondimento su risultati raggiunti, attuali sfide, criticità e possibili soluzioni implementabili sul territorio grazie all’esperienza diretta di chi quotidianamente opera nell’ambito della prevenzione vaccinale.

Leggi: Italia Longeva


I 30 anni della manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, a Roma il 27 novembre un convegno del Forum Terzo Settore con la partecipazione di Giuliano Amato

Il 29 ottobre 1994, a Roma, si svolgeva la manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, che diede vita al Terzo settore italiano e segnò l’inizio del percorso per la costituzione, tre anni più tardi, del Forum Nazionale del Terzo Settore. Per la prima volta in una manifestazione di così grandi dimensioni, scendevano in piazza volontari, operatori sociali, persone con disabilità per chiedere al Governo la difesa dei diritti, del welfare, delle conquiste sociali, messe in discussione da un modello economico, il liberismo selvaggio, già allora insostenibile. Sul sito www.forumterzosettore.it tutta la documentazione della manifestazione e un video con interviste e testimonianze.

Leggi: Auser


Il sistema della salute in Italia – Mercoledì, 27 novembre 2024

Ore: 15:00 – Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani – Sala Igea – Piazza della Enciclopedia Italiana, 4 – Roma
La priorità della sanità come area di intervento delle istituzioni e la sua urgenza sono ormai condivise da tutti i protagonisti della vita pubblica, così come sono noti dati e cause della crisi. La ricerca “Il sistema della salute in Italia” realizzata dal Censis e italiadecide, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si propone di suggerire un percorso che conduca a un adeguamento delle risorse e del personale (anche attraverso una più efficace collaborazione fra pubblico e privato), a un maggiore investimento nella sanità digitale e a un’opportuna valorizzazione di tutti i soggetti che contribuiscono alla qualità del sistema.
Per accreditarsi all’evento scrivere a ufficiostampa@censis.it

Leggi: Censis


“Le guerre rendono le donne più vulnerabili e portano con sé nuove forme di violenza”

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la Rete nazionale Auser, organizza numerosi appuntamenti territoriali legati alla compagna #educhiamoalrispetto. Iniziativa nazionale promossa da Auser che ha visto nell’ultimo anno tanti giovani, adulti e anziani confrontarsi insieme per costruire una cultura del rispetto, una società libera da ogni violenza di genere e dai linguaggi tossici.

Leggi: Auser


Eventi in programma di AGE-IT

• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Cure domiciliari per i non autosufficienti
Serve un aggiornamento del quadro normativo – Franco Pesaresi
Perché serve un aggiornamento del quadro normativo
In Italia manca un servizio di cure domiciliari pubbliche disegnato per gli anziani non autosufficienti: le cure domiciliari (Adi) alternano il modello prestazionale a quello della breve assistenza post-ospedaliera (due-tre mesi). Valga per spiegare il concetto il numero medio di ore di cure domiciliari pari a 16 che vengono erogate annualmente agli anziani (Ministero Salute, 20241). Una presa in carico per tutto il periodo del bisogno assistenziale non c’è.
Con questa organizzazione, le cure domiciliari, sia ben chiaro, sono utili alla comunità ma mancando di una presa in carico degli anziani non autosufficienti per tutto il periodo del loro bisogno assistenziale lasciano scoperto tutto il settore delle cure di lungo periodo.

Leggi: Welforum


In Italia la spesa sanitaria pro capite è di 586 euro più bassa rispetto alla media europea. Siamo il Paese con i medici più anziani e resta grave la carenza di infermieri. Il rapporto Ocse

Pubblicato il Rapporto Health at a Glance Europe 2024. L’Italia e la Bulgaria sono i due Paesi dell’UE che si trovano ad affrontare le preoccupazioni più pressanti, con più della metà dei loro medici di età superiore ai 55 anni e più di un quinto di età superiore ai 65 anni. Il numero di infermieri pro capite continua ad essere inferiore alla media europea: 6,5 contro 8,4 per mille abitanti nell’Ue. Nel 2023, un bambino nato in Italia potrebbe aspettarsi di vivere in media 83,8 anni: il secondo livello più alto nell’Unione, subito dopo la Spagna, e 2,5 anni sopra la media Ue. Ma la sedentarietà costerà 1,3 mld di costi sanitari aggiuntivi. IL RAPPORTO
In Italia la spesa sanitaria pro capite è stata pari a 2.947 euro nel 2022, di 586 euro più bassa rispetto alla media europea (3.533 euro). Non va meglio rapportando la spesa al Pil: anche in questo caso il dato italiano si colloca al di sotto della media Ue, con una quota pari al 9%, rispetto al 10,4%.
Questi alcuni dei dati emersi dal rapporto ‘Health at a Glance: Europe 2024’ dell’Ocse.

Leggi: Quotidiano Sanità


Invecchiamento. Pili (Comunità Mondiale della Longevità): “Sia un’opportunità per costruire un futuro sostenibile” – di Elisabetta Caredda

Per il presidente CML, “oggi più che mai è necessario proporre un modello che distribuisca più equamente costi e dividendi derivanti dall’aumento della vita e programmi che coinvolgano giovani e anziani nella promozione della salute, con benefici reciproci per entrambe le fasce d’età. Entrambi hanno l’interesse di migliorare la prevenzione e la gestione delle malattie”.
L’invecchiamento concepito non come un peso per la società ma come un’opportunità per costruire un futuro sostenibile per tutte le generazioni. A parlare a Quotidiano Sanità il medico oncologo Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità e IERFOP Onlus, nonché socio ANF, che propone un percorso concreto per migliorare la qualità della vita di giovani e anziani, incentivando scelte comportamentali salutari e promuovendo un nuovo equilibrio intergenerazionale.

Leggi: Quotidiano Sanità


Fermare la violenza sulle donne, per il 94% degli italiani è una priorità

Presentati i nuovi dati di ActionAid con l’Osservatorio di Pavia su come e quanto comunicano sul tema Governo, Parlamento ed enti locali e cosa ne pensano gli italiani. Prende il via la campagna “Oltre le Parole”. Katia Scannavini, vicesegretaria generale ActionAid Italia: «Serve andare “oltre le parole”: formazione obbligatoria per la classe politica, prevenzione a 360 gradi, educazione sessuale, affettiva e di genere nelle scuole» – di Ilaria Dioguardi
Il 94% degli italiani e delle italiane pensa che la violenza maschile contro le donne sia un tema rilevante. Per il 74% è aumentata negli ultimi anni. Otto italiani su 10 ritengono che le attuali politiche e leggi non siano sufficienti per contrastare il fenomeno. Al diffuso senso di insoddisfazione verso l’intervento legislativo e politico, la risposta e l’interesse della classe politica è quanto mai assente. Nell’ultimo anno meno dell’1,5% dei post totali su Facebook e Instagram di Governo, parlamentari, rappresentanti degli enti locali – su 300mila complessivi – si occupa di violenza maschile sulle donne. Quando ne parlano, lo fanno con scarsa competenza, senza un legame con l’agenda politica nazionale e solo in occasione di ricorrenze o fatti gravi di cronaca.

Leggi: Vita


Incidenti stradali con lesioni. Istat, 80.057 nei primi sei mesi del 2024 (+0,9%), 1.429 le vittime (+4%)

Se il confronto con il 2023 fa registrare una crescita degli incidenti e dei morti, tuttavia rispetto allo stesso periodo del 2019 gli incidenti hanno fatto segnare il -4,3%, i feriti -8%, i deceduti -6,8%. Nel confronto con il primo semestre 2023, le vittime diminuiscono sulle autostrade (-13,9%) ma aumentano sulle strade urbane (+7,9%) ed strade extraurbane (+1%).
Più morti e più feriti sulle strade italiane nei primi sei mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. A dirlo sono i dati preliminari dell’Istat, diffusi a pochi giorni dalla Giornata internazionale per le vittime della strada (17 novembre 2024). Dati che fanno registrare, tra gennaio e giugno 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (80.057, pari al +0,9%), dei feriti (107.643, pari al +0,5%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.429; cioè +4,0%).
Un trend in crescita nell’ultimo anno, dunque, anche se nel confronto con i primi sei mesi del 2019, anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 dalla Commissione Europea con il programma “Road safety policy framework 2021-2030” (riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030), si può osservare un calo per gli incidenti stradali (-4,3%), i feriti (-8,0%) e i deceduti (-6,8%). “L’aumento dei morti in incidenti stradali registrato nei primi sei mesi del 2024, allontana, però, l’Italia dagli obiettivi europei fissati”, sottolinea l’Istat nella nota di presentazione dei dati.

Leggi: Quotidiano Sanità


Fine vita. Se morire a casa è spesso un desiderio irrealizzabile. Ocse: “Servono più investimenti in cure palliative e domiciliari”

In un nuovo rapporto l’Organizzazione internazionale mette in luce le sfide e le opportunità per migliorare le cure di fine vita e rispettare le scelte delle persone. “Vi è una distribuzione ancora inadeguata dei servizi di fine vita nei contesti extraospedalieri, come l’assistenza domiciliare e le strutture di lungodegenza”. E sull’Italia: “Oltre il 50% dei decessi avviene ancora in ospedale, mentre la percentuale di persone che riescono a realizzare il proprio desiderio di morire a casa resta esigua”. IL RAPPORTO
Il tema delle cure di fine vita assume un ruolo sempre più centrale nei paesi OCSE, soprattutto a causa dell’invecchiamento demografico e dell’aumento delle patologie croniche. Secondo il recente rapporto dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), nel 2019, circa 7 milioni di persone in tutto il mondo avrebbero tratto beneficio da cure di fine vita più adeguate e mirate. Tuttavia, le preferenze degli individui riguardo al luogo e alla qualità delle cure sono ancora scarsamente rispettate, in gran parte a causa di limiti strutturali e organizzativi dei sistemi sanitari​.

Leggi: Quotidiano Sanità


Autonomia differenziata. Arriva la decisione della Corte Costituzionale: “Incostituzionali sette profili della legge”

La Corte, nell’esaminare i ricorsi delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, le difese del Presidente del Consiglio dei ministri e gli atti di intervento ad opponendum delle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto, ha ravvisato l’incostituzionalità di 7 profili della legge. Tra questi, il conferimento di una delega legislativa per la determinazione dei Lep priva di idonei criteri direttivi; la previsione che sia un Dpcm ad aggiornare i Lep; il ricorso alla legge di Bilancio per la determinazione dei Lep con Dpcm.
In attesa del deposito della sentenza, la Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie (n. 86 del 2024), considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo.
Secondo il Collegio, l’art. 116, terzo comma, della Costituzione (che disciplina l’attribuzione alle regioni ordinarie di forme e condizioni particolari di autonomia) deve essere interpretato nel contesto della forma di Stato italiana.

Leggi: Quotidiano Sanità


In Italia sempre meno bambini e sempre più poveri. In 200 mila sotto i 5 anni in povertà alimentare

Save the Children pubblica l’Atlante dell’infanzia (a rischio). Ancora troppe disuguaglianze nei servizi per la prima infanzia. Con i progetti Pnrr i posti negli asili nido raggiungeranno la media nazionale del 41,3% ma molti territori dove la povertà educativa è più forte rischiano di restare indietro. Dal 2019 aumento del 19,1% dei costi per prodotti alimentari per la prima infanzia e dell’11,3% di quelli per il nido
Sempre meno bambini e sempre più poveri. L’Italia nel 2023 ha conosciuto un nuovo record negativo per la natalità, con meno di 380 mila nuovi nati, mentre la povertà continua a colpire i minori, i più piccoli in particolare: il 13,4% delle bambine e dei bambini tra 0 e 3 anni è in povertà assoluta, e circa 200 mila di età compresa tra 0 e 5 anni (8,5% del totale) vivono in povertà alimentare, ovvero in famiglie che non riescono a garantire almeno un pasto proteico ogni due giorni. Oltre la metà risiede nel Mezzogiorno (Sud e isole), dove la percentuale sale al 12,9%. Quasi un bambino su dieci (9,7%) della stessa fascia d’età ha sperimentato la povertà energetica, cioè ha vissuto in una casa che non era adeguatamente riscaldata in inverno. Sono questi solo alcuni dei dati preoccupanti contenuti nella XV edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Un due tre…stella. I primi anni di vita”, pubblicato oggi da Save the Children (sarà presentato il 19 novembre a Roma).

Leggi: Redattore Sociale


Anziani. Il disagio psicologico rende più vulnerabili al “contagio emotivo”

Nella tarda età la vulnerabilità alle emozioni altrui – definita “contagio emotivo” – tocca maggiormente coloro che vivono una forma di disagio psicologico, come un lutto o un dissidio con una persona cara. E la vulnerabilità varia da individuo a individuo, come i tratti della personalità. Tutto questo emerge da uno studio canadese pubblicato da PLOS Mental Health.
Gli anziani che soffrono di disagio psicologico sono più vulnerabili al ‘contagio emotivo’, che li porta a somatizzare emozioni di persone fisicamente vicine. È quanto emerge da uno studio pubblicato da PLOS Mental Health e condotto da un team dell’Università di Montreal (Canada), guidato da Pierrich Plusquellec.
Obiettivo del lavoro era quello di comprendere meglio i fattori che influenzano la resilienza tra gli anziani per aiutare a prevenire il disagio psicologico, che può avere gravi effetti sulla salute generale, tra cui aumento del rischio di malattie cardiovascolari, declino cognitivo e morte prematura.

Leggi: Quotidiano Sanità


Long term care. Un nuovo Toolkit dell’Oms per rivoluzionare l’assistenza in 5 mosse

Lanciato il “State of Long-term Care Toolkit” per sostenere la trasformazione dei sistemi di cura e rispondere all’invecchiamento della popolazione in Europa. Un elemento distintivo del toolkit è l’enfasi su un approccio partecipativo e inclusivo, che coinvolge una vasta gamma di stakeholder: dai decisori politici ai caregiver, dalle organizzazioni della società civile ai rappresentanti delle comunità.
In un contesto in cui il fabbisogno di assistenza a lungo termine (LTC) è in costante crescita a causa dell’invecchiamento demografico e della crescente incidenza di patologie croniche, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente lanciato una risorsa innovativa per sostenere i governi europei nella riorganizzazione dei propri sistemi LTC. Il “State of Long-term Care Toolkit”, sviluppato dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS con il supporto della Direzione Generale per l’Occupazione, gli Affari Sociali e l’Inclusione della Commissione Europea, rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di un sistema sanitario più inclusivo, reattivo e sostenibile in Europa

Leggi: Quotidiano Sanità


La cultura batte il tempo. Arte, longevità e qualità della vita

La relazione tra partecipazione culturale e longevità è oggetto di studio e ricerca sin dagli anni Ottanta del secolo scorso. L’articolo offre un approfondimento in merito ad alcuni studi e programmi in corso di attuazione, evidenziando i benefici dell’espressione e della partecipazione culturale sulla salute e sul ben-essere delle persone in generale e, in particolare, delle persone anziane. – di Catterina Seia (Presidente, CCW-Cultural Welfare Center), Vittoria Azzarita (Area Ricerca, CCW-Cultural Welfare Center)
Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta una delle grandi sfide del XXI secolo, non solo per i Paesi economicamente sviluppati, ma anche per le economie emergenti e le aree più marginali.
Una popolazione che invecchia
L’Ocse indica come negli ultimi 30 anni il numero di persone con più di 65 anni per 100 persone in età lavorativa (20-64 anni) sia passato in media da 21 nel 1994 a 33 nel 2024, stimando che nei prossimi 30 anni raggiungerà le 55 unità e in Italia arriverà addirittura a 78 individui ogni 100 nel 2060. Il nostro Paese, infatti, non è solo quello che a livello europeo ha la più alta quota di persone di 65 anni e oltre sulla popolazione totale, ma le previsioni indicano anche un consistente aumento dei cosiddetti grandi anziani, ossia delle persone ultraottantenni e ultranovantenni, che nel 2041 supereranno i 6 milioni nel primo caso e arriveranno a 1,4 milioni nel secondo.

Leggi: I Luoghi della Cura


 

 

 

 

Manovra: Cgil, fondo SSN mai così basso, previsti ulteriori tagli

Barbaresi “Si rafforzano le ragioni dello sciopero generale proclamato insieme alla Uil per il 29 novembre prossimo”
“Quello che la Presidente Meloni non dice sul finanziamento al Servizio Sanitario Nazionale è che nel mondo la spesa sanitaria si misura in rapporto al Pil, ovvero a quanta parte della ricchezza di un Paese viene destinata alla salute dei suoi cittadini”. Lo afferma la segretaria confederale della Cgil, Daniela Barbaresi.
“Se proprio si volessero prendere le cifre in valore assoluto – sottolinea Barbaresi – bisognerebbe dire che i 128,9 miliardi del Fondo sanitario nazionale nel 2023, possono sembrare una cifra ragguardevole ma, in termini reali, equivalgono a 4 miliardi in meno di quello che erano le risorse nell’anno precedente la pandemia. Discorso analogo per l’anno in corso”. “I numeri parlano chiaro e – prosegue – lo sanno bene sia la Presidente Meloni che il Ministro Schillaci e ancor meglio il sottosegretario Gemmato”.

Leggi: Cgil


NEWS:

12 novembre 2024
Affitti record, famiglie in difficoltà

Sei inquilini su 10 sono morosi, la metà lascia l’appartamento senza aver estinto i suoi debiti. In generale, più della metà degli affittuari è in ritardo con i pagamenti. I dati emergono dall’indagine dell’agenzia specializzata SoloAffitti, che ha costruito una banca dati ad hoc, entrando nel dettaglio dell’emergenza affitti.
L’inquilino insolvente è per lo più maschio (68,8 per cento) e ha un’età compresa tra i 40 e i 49 anni (31,7), mentre la morosità è decisamente più contenuta tra i giovani sotto i 30 anni (1,8 per cento) e gli over 70 (6,3).
Se si guarda all’entità dell’affitto, si scopre che l’insolvenza è maggiore nei contratti a basso costo. Il 63,9 per cento dei casi di insolvenza riguarda affitti inferiori a 500 euro al mese, mentre il 6,3 per cento degli inquilini morosi paga canoni superiori ai 750 euro.

Leggi: Collettiva, 12/11/2024


8 novembre 2024
Il benessere degli anziani nel Mezzogiorno. Una risorsa per tutto il paese

“Il benessere degli anziani nel Mezzogiorno. Una risorsa per tutto il paese” è il titolo dell’iniziativa organizzata dall’Alta Scuola dello Spi Cgil con il supporto dello Spi pugliese, a Bari lo scorso 6 novembre. Con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione degli anziani che vivono nel Mezzogiorno. Il convegno si è tenuto nella sede della Cgil pugliese e a fare da padrone di casa e moderatore è stato Michele Tassiello, segretario generale dello Spi regionale. Nei saluti iniziali ha preso parola Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia che ha ricordato Di Vittorio, «un sindacalista che ha fatto capire il valore dei diritti sociali e del lavoro. Il suo pensiero è attuale sempre». Bucci ha poi sottolineato come il lavoro dell’Alta Scuola sia utile a tutta l’organizzazione perché ci aiuta a capire i fenomeni che determinano i risultati territoriali.

Leggi: Liberetà, 8/11/2024


8 novembre 2024
Assistenza ai senza dimora. Fnomceo: “Colmato vuoto di tutela che contrastava con la Costituzione e i principi ispiratori del Ssn”

Per il presidente Filippo Anelli, la legge che consente alle persone prive di residenza anagrafica di avere un medico di base e di accedere ai Lea avrà anche ricadute positive in termini di salute pubblica. L’auspicio della Fnomceo è che la legge, per ora limitata alle città metropolitane, possa essere in futuro ampliata, “per dare pieno compimento ai principi guida di universalità, uguaglianza ed equità che al nostro SSN danno forma e significato”.
“Finalmente anche le persone senza fissa dimora potranno avere un medico di famiglia. Si colma così un vuoto di tutela, che contrastava con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con i principi ispiratori del Servizio Sanitario Nazionale, in base ai quali l’assistenza sanitaria va garantita in maniera uguale a tutti coloro che risiedono o dimorano nel territorio della Repubblica, senza distinzione di condizioni individuali o sociali”. Così Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, accoglie la notizia dell’approvazione, in via definitiva, da parte del Senato – avvenuta all’unanimità con 130 sì – del disegno di legge, a prima firma Marco Furfaro, che punta a garantire l’assistenza sanitaria ai senza fissa dimora.

Leggi: Quotidiano Sanità, 8/11/2024


8 novembre 2024
Lea. Cittadinanzattiva: “Esposto a Procure Corte dei conti per trasparenza sui fondi a Regioni per prestazioni rimaste sulla carta”

“Chiunque, con qualunque motivazione, ne ha impedito per anni o dovesse impedirne ancora l’aggiornamento opera a danno dei cittadini e a discapito dell’interesse generale. Su questo non ammetteremo più alcun indugio, tanto meno da parte delle istituzioni corresponsabili dell’attuazione della Costituzione. Rimbalzare i decreti fra Stato e Regioni non è più una opzione”.
“I Lea sono lo strumento di attuazione dell’articolo 32 della Costituzione, perché garantiscono a tutti i cittadini il diritto fondamentale alla salute attraverso livelli di assistenza essenziali e omogenei. Chiunque, con qualunque motivazione, ne ha impedito per anni o dovesse impedirne ancora l’aggiornamento opera a danno dei cittadini e a discapito dell’interesse generale. Su questo non ammetteremo più alcun indugio, tanto meno da parte delle istituzioni corresponsabili dell’attuazione della Costituzione. Rimbalzare i decreti fra Stato e Regioni non è più una opzione, a maggior ragione che, pur con i Lea sospesi dal 2017, sempre dal 2017 vengono erogati fondi a essi destinati sul cui utilizzo chiediamo chiarezza e trasparenza”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 8/11/2024


6 novembre 2024
Il Sindacato dei pensionati Cgil scende in piazza in tutta Italia contro la manovra di bilancio

Migliaia e migliaia di pensionati e pensionate scesi in piazza da nord a sud del paese per dire no a una legge di bilancio inadeguata, che non tiene conto dei bisogni delle persone. “Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha” era questo lo slogan scelto, che giocava con una celebre frase di Andreotti, per descrivere l’amara realtà dei pensionati in protesta.
Le misure del governo sono ritenute inadeguate per la crisi vissuta dal sistema pensionistico, e così oltre tremila persone sono scese in piazza a Bologna, più di cinquemila in Lombardia, oltre duemila in Toscana, più di mille in Veneto. E la mobilitazione ha visto una altissima partecipazione anche al sud, in Puglia, in Basilicata, in Sicilia, in Sardegna, in Abruzzo e Molise, in Campania.
Da tutte le piazze la richiesta di garantire il diritto a una pensione dignitosa, a una sanità pubblica accessibile a tutti, a misure per la non autosufficienza e a un fisco equo.

Leggi: Liberetà, 6/11/2024


6 novembre 2024
Manovra, Pallucchi (Forum Terzo Settore): Welfare si indebolisce ulteriormente

“Povertà e disuguaglianze crescenti, sanità pubblica inadeguata, disagio giovanile, crisi climatica: sono tutte priorità del nostro Paese che questa Legge di Bilancio non sta affrontando. Se da una parte è prevista una misura di sostegno al reddito del ceto medio, dall’altro si riducono i servizi ai cittadini, anche attraverso i tagli a Ministeri, Regioni e Comuni. Mentre crescono le spese in armi, lo strumento principale di contrasto alla povertà, l’Assegno di Inclusione, diventa sempre più insufficiente di fronte all’emergenza in corso. Il sistema di welfare nel Paese si sta indebolendo ulteriormente, ma interventi per evitare questo processo erano e sono ancora possibili, nonostante la ristretta disponibilità di risorse”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore che è stato audito sulla Manovra in commissione Bilancio alla Camera.

Leggi: Auser, 6/11/2024


6 novembre 2024
Case di Comunità. Onotri (Smi): “Occorre sciogliere i nodi irrisolti”

“Senza introdurre strumenti nuovi, quali il part time oppure la retribuzione delle ore oltre le ore stabilite (straordinario) e l’utilizzo del lavoro agile in modalità di televisita e di telemedicina non sarà possibile far funzionare le Case di Comunità” ha detto il Segretario Generale Smi commentando le dichiarazioni del Ministro Schillaci sull’impiego di 18 ore dei Mmg nelle Case di Comunità
“Le dichiarazioni del Ministro della Salute Orazio Schillaci in merito ad una rivalutazione del ruolo dei medici di famiglia che dovrebbero impegnare 18 ore del loro impegno nelle Case di Comunità pongono degli interrogativi per il lavoro dei medici di famiglia. La medicina generale e in particolare i giovani medici sono investiti da questa riforma strutturale che ne ridefinisce l’assetto organizzativo. Senza introdurre strumenti nuovi, quali il part time oppure la retribuzione delle ore oltre le ore stabilite (straordinario) e l’utilizzo del lavoro agile in modalità di televisita e di telemedicina non sarà possibile far funzionare le Case di Comunità”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 6/11/2024


DALLE REGIONI:

10 novembre 2024
Sportello a difesa del disagio socio-economico

Il progetto “Spazio Comune” a Cortona mira a migliorare la vita della comunità e contrastare il disagio socio-economico, offrendo servizi gratuiti e iniziative sociali.
Migliorare la vita della comunità e contrastare il disagio socio-economico. È con queste macro finalità che prende il via il progetto “Spazio Comune” che vede coinvolte molte realtà del territorio cortonese unite per offrire spazi, servizi e iniziative per i cittadini.
L’dea prende corpo grazie all’importante finanziamento del Gal che ha corrisposto alla realtà cortonese 100 mila euro per dare vita a questa iniziatva sociale.
Iniziativa che è stata appena presentata alla cittadinanza in uno dei due luoghi strategici dove gran parte del progetto si animerà: ovvero l’Auser di Camucia.

Leggi: La Nazione, 10/11/2024


9 novembre 2024
Casa Malvezzi: appartamenti per l’autonomia abitativa di persone fragili e disabili

Casa Malvezzi inaugurata a Palazzolo sull’Oglio: è un importante progetto di housing sociale per persone con fragilità e disabilità, realizzato grazie a fondi del Pnrr in collaborazione tra Comune, Ufficio di Piano e Ambito 6 Monte Orfano, con la partecipazione della Cooperativa sociale Palazzolese, della cooperativa sociale Paese (Palazzolo), della coop La Scotta (Capriolo), del Consorzio Solco (Brescia) e della coop La Nuvola (Chiari). Il progetto ha permesso la ristrutturazione e riqualificazione di un immobile di Vicolo Malvezzi, con la realizzazione di abitazioni di cohousing per persone con disabilità e appartamenti per persone in emergenza abitativa o fragilità, oltre a località ad uso ufficio che saranno sede della Cooperativa sociale Palazzolese.

Leggi: Brescia Today, 9/11/2024


7 novembre 2024
Napoli, Gesco: centinaia di persone fragili hanno già perso i loro riferimenti

Dopo il licenziamento di 300 operatori sociali, continua la mobilitazione dei lavoratori Gesco. Il presidente Giacomo Smarrazzo: «Già sospesi i progetti che servivano a costruire percorsi di autonomia. Ci segnalano pazienti abbandonati a loro stessi». Il fondatore Sergio D’Angelo: «Comune e Regione hanno riconosciuto il valore del nostro contributo» – di Alessio Nisi
Da una parte la soddisfazione che «il consiglio regionale» della Campania abbia preso atto in un ordine del giorno della vertenza Gesco, che coinvolge «tante operatrici e tanti operatori che da più di un mese sono tutti i giorni in piazza a protestare per difendere il proprio lavoro e i servizi, frutto di una grande collaborazione tra pubblica amministrazione e cooperazione sociale».

Leggi: Vita, 7/11/2024


7 novembre 2024
Palermo. Graduatoria emergenza abitativa: il SUNIA martedì allo Zen e mercoledì a Borgo Nuovo per aiutare le famiglie disagiate a inoltrare le domande

Graduatoria per la casa: con la riapertura dei termini per le iscrizioni, come aveva chiesto il SUNIA al Comune, c’è tempo fino al 25 novembre per presentare le istanze. Il sindacato degli inquilini della Cgil ha organizzato due appuntamenti per aiutare le famiglie disagiate dello Zen e di Borgo Nuovo a inoltrare le domande d’accesso alla lista per alloggi di edilizia popolare o confiscati.
Le due giornate saranno martedì prossimo, dalle 9 alle 13, nella sede della Camera del Lavoro dello Zen, in via Gino Zappa 126, e mercoledì mattina (9-13) nella sede della Cgil di Borgo Nuovo, in via Castellana, 230. La sede del SUNIA, in via tenente Giovanni Ingrao, n. 2, resta a disposizione degli utenti che chiedono l’inserimento nelle graduatorie tutte le mattine dei giorni dispari e tutti i pomeriggi.

Leggi: Sunia, 7/11/2024


7 novembre 2024
A Lecco apre lo sportello dedicato ai caregiver familiari, in campo i volontari Auser

Progetto “Con voi, per loro”: dopo l’apertura dello sportello a Colico, ora tocca alla città di Lecco
Il progetto di Auser prevede l’apertura di altri due sportelli di supporto a Paderno d’Adda e Mandello
E’ stato presentato ieri, mercoledì 6 novembre, lo sportello di Lecco dedicato ai caregiver. Un’iniziativa che si inserisce nel progetto “Con voi, per loro” realizzato dall’Auser provinciale di Lecco con il prezioso supporto Ats Brianza e il sostegno economico di Regione Lombardia.
Sempre nell’ambito del progetto è già attivo anche lo sportello di Colico, poi sarà la volta di Paderno d’Adda e Mandello. Nel frattempo è stato aperto anche un punto a Cremeno e ne sarà aperto un altro a Introbio.

Leggi: Lecco Notizie, 7/11/2024


6 novembre 2024
Lecco, nasce il nuovo servizio di mobilità per anziani e persone con disabilità

Mercoledì 6 novembre alle 11 nella sede Auser di Lecco verrà presentato il nuovo servizio di trasporto e accompagnamento denominato «Lssm -Lecco Social Smart Mobility». Durante l evento interverranno Claudio Dossi, presidente Auser Leucum, il sindaco Mauro Gattinoni, Renata Zuffi, assessora con delega all Ambiente, al Verde urbano, alla »Mobilità e alle Pari opportunità e Nino Bevacqua, presidente Anteas.
Questo progetto vuole dare incontro alle persone anziane, disabili e con scarsa mobilità, che, in assenza di parenti o amici, hanno difficoltà a raggiungere luoghi della comunità, luoghi di cultura e bellezze naturali.
L’obiettivo è il supporto a queste fasce di popolazione, permettendo quindi una maggiore inclusione, riducendo le disuguaglianze, garantendo un maggior benessere agli assistiti e una maggiore conoscenza del territorio, il tutto tramite l’utilizzo di mezzi elettrici.

Leggi: Auser, 6/11/2024


6 novembre 2024
A Milano nasce Lum, coop unisce 3 forze storiche per 1.100 alloggi

La cooperativa Lum nasce dalla fusione di tre cooperative e intende sostenere lo scopo mutualistico come soluzione alla crisi abitativa in corso a Milano
Una nuova cooperativa edilizia, per consolidarsi, nasce dalla fusione di tre cooperative storiche del Milanese. La nuova cooperativa si chiama Lum, sigla di Libera unione mutualistica, ed è stata presentata oggi. Nasce dalla fusione tra la Delta ecopolis, l’Edificatrice Ferruccio Degradi e la cooperativa Abitanti di Settimo Milanese, tre riferimenti per i rispettivi territori per un tema fondamentale come quello dell’abitazione. La Lum vuole sostenere come lo scopo mutualistico possa essere una reale e fattiva soluzione alla crisi abitativa in corso nella città di Milano.

Leggi: Redattore Sociale, 6/11/2024


6 novembre 2024
Nasce “Casa Arca Varese”, l’hub per i senzatetto in un bene confiscato

Il taglio del nastro nell’immobile appartenuto alla criminalità organizzata che grazie a Fondazione Progetto Arca è ora uno spazio per fornire supporto, riparo, ascolto e socializzazione ai più fragili. In collaborazione con il Comune della Città Giardino e a numerose associazioni attive sul territorio varesino – di Antonietta Nembri
In via Tonale 31 a Varese, la palazzina che fino ad alcuni anni fa ospitava attività illecite e che è stata sequestrata e confiscata alla criminalità organizzata è oggi un luogo di solidarietà. Nella mattina di giovedì 7 novembre, infatti, è stata inaugurata Casa Arca Varese, il nuovo hub polifunzionale dedicato a offrire servizi di supporto, riparo, ascolto e socializzazione alle persone senza dimora della città.

Leggi: Vita, 6/11/2024


IN AGENDA:

Assindatcolf – Lavoro domestico: chiave di crescita per il Paese – 14 novembre Roma, ore 16:30, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis in Via di Ripetta, 190.

L’evento si svolgerà unicamente in presenza. Per qualsiasi informazione non esiti a contattare la Segreteria organizzativatel. 06.32650952 – 329.5950449 – e-mail nazionale@assindatcolf.it


Italia Longeva –  21 e 22 novembre – Roma Ministero della Salute – II Forum prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile

Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Torna l’appuntamento annuale, giunto alla sua seconda edizione, che si propone come l’occasione di incontro e confronto tra decisori , referenti della prevenzione a livello centrale, regionale e territoriale e i principali addetti ai lavori coinvolti lungo la filiera della prevenzione vaccinale. Partendo da un focus sullo stato dell’arte dell’attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 e della diffusione della vaccinazione nella popolazione anziana e a rischio, la due giorni promossa da Italia Longeva offrirà ai partecipanti un momento di aggiornamento e approfondimento su risultati raggiunti, attuali sfide, criticità e possibili soluzioni implementabili sul territorio grazie all’esperienza diretta di chi quotidianamente opera nell’ambito della prevenzione vaccinale.

Leggi: Italia Longeva


I 30 anni della manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, a Roma il 27 novembre un convegno del Forum Terzo Settore con la partecipazione di Giuliano Amato

Il 29 ottobre 1994, a Roma, si svolgeva la manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, che diede vita al Terzo settore italiano e segnò l’inizio del percorso per la costituzione, tre anni più tardi, del Forum Nazionale del Terzo Settore. Per la prima volta in una manifestazione di così grandi dimensioni, scendevano in piazza volontari, operatori sociali, persone con disabilità per chiedere al Governo la difesa dei diritti, del welfare, delle conquiste sociali, messe in discussione da un modello economico, il liberismo selvaggio, già allora insostenibile. Sul sito www.forumterzosettore.it tutta la documentazione della manifestazione e un video con interviste e testimonianze.

Leggi: Auser


“Le guerre rendono le donne più vulnerabili e portano con sé nuove forme di violenza”

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la Rete nazionale Auser, organizza numerosi appuntamenti territoriali legati alla compagna #educhiamoalrispetto. Iniziativa nazionale promossa da Auser che ha visto nell’ultimo anno tanti giovani, adulti e anziani confrontarsi insieme per costruire una cultura del rispetto, una società libera da ogni violenza di genere e dai linguaggi tossici.

Leggi: Auser


Eventi in programma di AGE-IT

• Seminario sul tema dei Lavoratori Anziani con il Prof. Donald Truxillo- 14 novembre
Il 14 novembre dalle 16 alle 17 si terrà, unicamente online, un seminario sulle problematiche dei lavoratori anziani nel contesto lavorativo, tenuto dal Professor Donald M. Truxillo, docente alla Kemmy Business School dell’Università di Limerick, Irlanda. L’evento affronterà temi chiave come i fattori motivazionali che influenzano la decisione di proseguire o terminare la carriera, le strategie per migliorare le relazioni e la produttività nei team multigenerazionali, e il design di ruoli lavorativi che attraggano e trattengano talenti più maturi. Per partecipare tutte le informazioni sulla locandina a questo link.

• Presentazione del libro “Cronaca di una strage nascosta” – 14 novembre 2024.
Organizzato dall’associazione Gruppo Solidarietà – GRUSOL di Moie (Ancona), il 14 novembre 2024, alle ore 17:30, si terrà online la presentazione del libro di Costanzo Ranci, “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle residenze per anziani”. Il volume analizza l’impatto devastante del Covid-19 nelle RSA, evidenziando carenze strutturali e regolatorie del sistema assistenziale italiano. L’autore dialogherà con il responsabile di Grusol, Fabio Ragaini per riflettere sulle responsabilità e proporre soluzioni per migliorare l’assistenza agli anziani. La partecipazione è gratuita previa iscrizione tramite il modulo online.

• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Pronto soccorso. Carenza di personale, di posti letto e troppi accessi impropri. Ecco le principali criticità dall’indagine di Simeu

All’indagine hanno risposto 80 centri rappresentativi di un numero di accessi di Pronto Soccorso nell’intero 2023 pari a 3.957.321, ovvero il 22% dei totali secondo i dati di confronto da Agenas. I motivi della disaffezione dei medici sono innanzitutto lo stress lavoro-correlato, seguito a pari merito da un’insufficiente valorizzazione economica e scarsa qualità della vita. Le liste d’attesa sono considerate meno impattanti rispetto ad altri elementi quali la possibile azione di filtro della Medicina Generale.
“Il primo numero che emerge è un ulteriore incremento degli accessi annui al Pronto soccorso che al 30 settembre 2024 registra un +2,2% rispetto al 2023, proiettando il valore annuo a circa 19 milioni di visite. Dal 2020, anno post-pandemico, ad oggi l’incremento cumulativo è del 29%. Risulta evidente la necessità dei cittadini di un accesso rapido e non mediato alle strutture del Ssn, un peso sempre maggiore che grava sul sistema dell’emergenza urgenza”.
Così il Past President di Simeu, Salvatore Manca, introduce i risultati di un’indagine sui pronto soccorso cui hanno risposto 80 centri rappresentativi di un numero di accessi di Pronto Soccorso nell’intero 2023 pari a 3.957.321, ovvero il 22% dei totali secondo i dati di confronto da Agenas. Il lavoro è stato presentato nel corso dell’Accademia dei Direttori di Medicina d’Emergenza Urgenza Simeu.

Leggi: Quotidiano Sanità


La cultura batte il tempo. Arte, longevità e qualità della vita

La relazione tra partecipazione culturale e longevità è oggetto di studio e ricerca sin dagli anni Ottanta del secolo scorso. L’articolo offre un approfondimento in merito ad alcuni studi e programmi in corso di attuazione, evidenziando i benefici dell’espressione e della partecipazione culturale sulla salute e sul ben-essere delle persone in generale e, in particolare, delle persone anziane. – di Catterina Seia (Presidente, CCW-Cultural Welfare Center), Vittoria Azzarita (Area Ricerca, CCW-Cultural Welfare Center)
Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta una delle grandi sfide del XXI secolo, non solo per i Paesi economicamente sviluppati, ma anche per le economie emergenti e le aree più marginali.
Una popolazione che invecchia
L’Ocse indica come negli ultimi 30 anni il numero di persone con più di 65 anni per 100 persone in età lavorativa (20-64 anni) sia passato in media da 21 nel 1994 a 33 nel 2024, stimando che nei prossimi 30 anni raggiungerà le 55 unità e in Italia arriverà addirittura a 78 individui ogni 100 nel 2060. Il nostro Paese, infatti, non è solo quello che a livello europeo ha la più alta quota di persone di 65 anni e oltre sulla popolazione totale, ma le previsioni indicano anche un consistente aumento dei cosiddetti grandi anziani, ossia delle persone ultraottantenni e ultranovantenni, che nel 2041 supereranno i 6 milioni nel primo caso e arriveranno a 1,4 milioni nel secondo.
Inoltre, le cifre della demografia italiana mostrano che la popolazione ultrasessantacinquenne ammonti a 14 milioni 177mila individui al 1° gennaio 2023, mentre le persone ultraottantenni sono 4 milioni 530mila, rappresentando rispettivamente il 24,1% e il 7,7% della popolazione totale.

Leggi: I Luoghi della Cura


Solitudine, salute e welfare – di S. Scelsi, A. De Belvis, G. Banchieri, A. Vannucci

La paura dell’altro come portatore di malattia si è incardinata nelle nostre pratiche sociali e inconsapevolmente ci siamo tutti ammalati. Ma questo deriva dalla pandemia? Oppure la pandemia ha accentuato e sanitarizzato un processo che era iniziato prima di essa, congenito alla natura della società del tardo capitalismo e del ventunesimo secolo?
“La solitudine non è solo assenza di persone. È la mancanza di scopo, la mancanza di significato. Quando ti vedi in un mondo dove tutto sembra alienato e distante, dove ogni connessione è superficiale e ogni sforzo di comprendere è accolto con indifferenza, ti accorgi che la vera solitudine non è solo essere soli, ma sentirsi soli in un mondo che ha perso di significato” Haruki Murakami
Premessa Con la pandemia da SARS-COV-2 la “solitudine” – attraverso il suo termine sanitario “isolamento” – ha subìto una inversione di significato.
Essere isolati, da soli, distanziarsi fisicamente dalle altre persone ha, almeno in parte, ha smesso di essere visto in maniera stigmatizzante ed ha assunto per certi versi un tratto quasi salvifico. La paura dell’altro come portatore di malattia si è incardinata nelle nostre pratiche sociali e inconsapevolmente ci siamo tutti ammalati. Ma questo deriva dalla pandemia? Oppure la pandemia ha accentuato e sanitarizzato un processo che era iniziato prima di essa, congenito alla natura della società del tardo capitalismo e del ventunesimo secolo

Leggi: Quotidiano Sanità


Casa, crescono le difficoltà di acquisto. Il 60% delle domande di abitazione si sposta sulla locazione

Rapporto sull’Abitare di Nomisma: aumentano le difficoltà di acquisto dell’abitazione, in particolar modo per le famiglie unipersonali e quelle più numerose, così come le difficoltà a sostenere canoni di locazione investiti da un trend di crescita più sostenuto rispetto ai prezzi
“Anche nel 2024 la metafora della casa-impossibile sembra calzante per descrivere la situazione in cui si trovano tantissimi italiani. Negli ultimi anni l’inflazione ha eroso il reddito disponibile, che per 3 famiglie su 5 rimane inadeguato o appena sufficiente per far fronte alle necessità, obbligandole a fare i conti con le proprie effettive capacità finanziarie. In questo scenario, aumentano le difficoltà di acquisto dell’abitazione, in particolar modo per le famiglie unipersonali e quelle più numerose, così come le difficoltà a sostenere canoni di locazione investiti da un trend di crescita più sostenuto rispetto ai prezzi”. A scattare questa fotografia è il 17° Rapporto sull’Abitare 2024 realizzato da Nomisma con il supporto di CRIF e presentato oggi nell’ambito di un evento organizzato in collaborazione con Confindustria.

Leggi: Redattore Sociale


Ocse: L’assistenza agli anziani costerà 2,5 volte di più entro il 2050

Aumentano gli anziani, la loro necessità di essere assistiti e il peso del loro accudimento sui redditi delle famiglie: un problema comune a molti Paesi tra quelli ad alto reddito. Secondo l’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la percentuale di over 65 che necessitano di assistenza crescerà del 30% entro il 2050: a registrare l’aumento più elevato sarà la Corea del Sud, seguita da Grecia e Italia.
A lanciare l’allarme è il rapporto Health at a Glance 2023 dell’Ocse, che stima come le spese dedicate agli anziani “si moltiplicheranno di 2,5 volte entro il 2050”, pari a un incremento del 150%. Negli ultimi decenni l’allungamento della vita media e la riduzione della natalità hanno favorito l’invecchiamento della popolazione. In Italia, la quota degli ultrasessantacinquenni rispetto al totale dei residenti arriverà al 35% nel 2050 e gli ultra 80enni saranno il 14%. A fronte di questa tendenza, i sussidi e i servizi pubblici non sempre bastano a ridurre il rischio di povertà. Il risultato è che gli anziani con un reddito basso, in alcuni Paesi come Italia, Repubblica Ceca, Lettonia, Polonia, Croazia, Lituania e Corea del Sud, devono utilizzare la metà o più del loro patrimonio per la propria assistenza. Per questo l’Ocse invita a “lavorare per migliorare le politiche per un invecchiamento in salute”.

Leggi: Auser


Le compartecipazioni nell’assistenza residenziale agli anziani tra ricorsi e LEA.  I nodi da risolvere – di Laura Pelliccia

Negli ultimi mesi, la questione delle pronunce giurisprudenziali relative alla compartecipazione ai costi dell’assistenza residenziale per gli anziani non autosufficienti, in particolare quelli affetti da Alzheimer, ha ricevuto notevole attenzione mediatica. Si tratta di una questione su cui, nell’ultimo decennio, si sono alternati diversi orientamenti giurisprudenziali. Alcune recenti decisioni giudiziarie, partendo dal presupposto che l’ospite in RSA riceve prestazioni sanitarie, hanno imposto al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) la copertura totale dei costi relativi.
Le suddette pronunce, pur producendo effetti concreti solo per i soggetti ricorrenti, hanno indirettamente scatenato una serie di rivendicazioni e conseguenze sull’intero il sistema. Si è creato clima di incertezza giuridica e un incremento del contenzioso a livello nazionale. Sempre più assistiti, facendo conto su tali sentenze, stanno sospendendo il pagamento delle compartecipazioni dovute alle RSA, con conseguenti ripercussioni sull’equilibrio economico-finanziario delle strutture.

Leggi: Welforum


Manovra. L’allarme della Corte dei Conti: “La spesa sanitaria su Pil torna ai livelli pre Covid. È urgente una chiara riscrittura di quali possono essere i servizi garantiti in sanità” – di G.R.

“Rivisto in aumento anche il fabbisogno nazionale standard cui contribuisce lo Stato, che raggiungerà i 136,5 miliardi nel 2025, 140,6 nel 2026 e 141,1 nel 2027. Va però considerato che i nuovi fondi attribuiti dalla legge di bilancio già a partire dal 2025, oltre ai contratti, sono destinati a specifici interventi aggiuntivi per circa 480 milioni, che crescono ulteriormente nel biennio successivo”. Quanto al personale: “Mancano indicazioni in tema di programmazione delle assunzioni”. L’AUDIZIONE
“In linea con quanto previsto nel Piano strutturale, la manovra prevede un aumento della spesa sanitaria: essa cresce a poco meno di 142,9 miliardi nel 2025 e supera i 152 miliardi nel 2027. Una variazione che nel biennio 2026-27 stabilizza la spesa al 6,4 per cento del Prodotto, un livello pari a quello registrato prima della crisi (era il 6,41 per cento nel 2019)”.
A certificarlo è la Corte dei Conti nel corso dell’audizione di questa mattina sulla manovra di fronte alle commissioni Bilancio riunite.

Fonte: Quotidiano Sanità


Manovra. Istat: “Cresciuta spesa sanitaria a carico delle famiglie e il 7,6% degli italiani ha rinunciato alle cure”

Riguardo ai motivi della rinuncia, la quota di quanti hanno rinunciato a causa delle lunghe liste di attesa risulta pari al 4,5% (2,8% nel 2019). Le rinunce per motivi economici riguardano il 4,2% della popolazione, quelle per scomodità del servizio l’1%. E poi l’allarme sul personale: “I medici di medicina generale e gli infermieri le categorie che destano “maggiori preoccupazioni per le prospettive future”. IL DOCUMENTO
Dopo il triennio 2020-2022 dominato dall’emergenza Covid, in cui la spesa sanitaria a carico delle amministrazioni pubbliche ha visto un “aumento significativo”, nel 2023 si osserva invece “un calo dello 0,4%” rispetto all’anno precedente (a 130,2 miliardi, contro i 130,8 mld del 2022). Cresce invece la spesa delle famiglie: “Sempre nel 2023, la spesa sanitaria direttamente a carico delle famiglie supera i 40,6 miliardi (+1,7% rispetto al 2022); dopo il calo del 2020, si è registrata una forte ripresa che ha portato la variazione media 2019-2023 a +2,7%”. E’ il quadro tracciato nella documentazione messa a disposizione dal presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, oggi in occasione della sua audizione in Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla Manovra. Un quadro che vede anche in crescita la quota di italiani che rinuncia alle cure.

Leggi: Quotidiano Sanità


Manovra. L’audizione del Cnel: “Mantenimento spesa sanitaria stabile in termini di Pil potrebbe risultare inadeguato rispetto ai fabbisogni reali”

“In un’ottica di invecchiamento della popolazione e aumento delle esigenze di cura, il mantenimento di una spesa pressoché stabile in termini di Pil è un obiettivo che potrebbe risultare inadeguato rispetto ai fabbisogni reali. Il disegno di legge di bilancio 2025 stanzia più risorse alla sanità di quanto sarebbero arrivate stando alla stretta applicazione della regola della spesa, e tuttavia queste risorse colmano solo una parte del fabbisogno finanziario del sistema sanitario pubblico”. L’AUDIZIONE
“Nel 2025 si destinano alla sanità 962 milioni di euro, che salgono a circa 4,7 miliardi di euro nel 2027, per l’incremento del finanziamento al Fondo sanitario nazionale. Si tratta di risorse coerenti con le quantificazioni del DPB e rilevanti. L’impegno esplicitato anche nel Piano strutturale è quello di far crescere la spesa sanitaria in misura maggiore dell’aggregato della spesa netta, in modo da mantenere livelli adeguati di risorse. Considerate le risorse che il disegno di legge intende impegnare, la spesa sanitaria si manterrebbe pari al 6,4% del Pil, un livello solo lievemente superiore a quello stimato per il 2023-24.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Indennità di malattia nel privato: come ottenerla

I dipendenti del settore privato che si assentano dal lavoro per malattia hanno comunque diritto a una retribuzione. Una tutela, riconosciuta in caso di incapacità temporanea al lavoro, prevista dalla Costituzione all’articolo 38 e dall’articolo 2110 del Codice Civile, che si inquadra nel diritto alla salute di tutti i cittadini residenti in Italia, garantito dal Servizio Sanitario Nazionale, in linea con l’articolo 32 della legge fondamentale dello Stato italiano.
Ma come fare per ottenere l’indennità di malattia?
Le lavoratrici e i lavoratori del settore privato devono:
• chiedere al proprio medico curante il rilascio del certificato che sarà trasmesso telematicamente all’Inps dallo stesso medico curante
• comunicare tempestivamente la propria assenza al datore di lavoro
• rendersi reperibili al domicilio indicato nel certificato durante tutti i giorni di prognosi indicati sul certificato (compresi sabato, domenica e festivi). Eventuali assenze alla visita medica di controllo devono essere sempre giustificate.

Leggi: Inca


In Italia 22 mila centenari e quasi 700 semi-supercentenari. In 10 anni oltre il 30% in più

I dati Istat. Al 1° gennaio 2024 oltre l’80% dei 22.552 centenari residenti in Italia e quasi il 90% dei 677 semi-supercentenari (persone di 105 anni e più) è di genere femminile. I supercentenari (persone di 110 anni e più) ancora in vita al 1° gennaio 2024 sono 21. La Lombardia è la regione con la presenza più alta in valore assoluto, con oltre 3 mila residenti, seguita dal Lazio e dall’Emilia Romagna
Per effetto di una maggiore longevità, al 1° gennaio 2024 oltre l’80% dei 22.552 centenari residenti in Italia e quasi il 90% dei 677 semi-supercentenari (individui di 105 anni e più) è di genere femminile. I supercentenari (individui di 110 anni e più) ancora in vita al 1° gennaio 2024 sono 21, di cui soltanto uno di sesso maschile, e sono più che raddoppiati rispetto al 2009, quando se ne contavano 10. Fino a ottobre 2024 il decano d’Italia ancora in vita ha superato i 110 anni e risiede in Basilicata; la decana, invece, risiede in Emilia Romagna e, nello stesso mese, ha spento 114 candeline. Ad evidenziare la situazione è l’Istat, che pubblica un focus sul tema.

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Perché non vogliamo figli?

È in distribuzione il numero di novembre di VITA magazine. In un Paese in cui l’inverno demografico ha raggiunto dimensioni da allarme rosso, le analisi ripetono sempre lo stesso ritornello. Qui un’inchiesta che sceglie un altro punto di vista, dando parola ai ventenni. Scopriamo così un nuovo immaginario dell’essere madre e padre, disegnato anche da uno storytelling tutto schiacciato sulle rinunce e sulla genitorialità come performance. Cosa serve? Una nuova narrazione, che faccia spazio anche alla bellezza – di Sara De Carli
La domanda “perché non vuoi figli?” non è innocua, ma l’ho fatta lo stesso. Non perché non volere un figlio sia una stranezza da giustificare o una scelta da scoraggiare, ma per cogliere ciò che non sappiamo. Il 2023 ha segnato un altro record al ribasso per la natalità nel nostro Paese: i nuovi nati sono stati 379.890, con un calo del 3,4% sull’anno precedente. Rispetto al 2008, quando nacquero 576mila bambini, siamo a -34,1%. Per il 2024 non possiamo aspettarci altro che cifre ancora più basse: già fra gennaio e luglio le nascite sono state 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. L’inverno demografico ha raggiunto dimensioni da allarme rosso, con impatti ormai evidenti anche per l’economia e il welfare, tanto che a lanciare l’allerta, un giorno sì e l’altro pure, non c’è più solo l’Istat ma anche l’Inps e le imprese.

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Aspettativa di vita di 80,6 anni in Ue nel 2022, e in Italia sale a 82,8. I dati Eurostat

E se le donne europee possono sperare di vivere 83,3 anni, per le italiane il dato sale a 84,8. L’aspettativa di vita si riduce per gli uomini ma anche in questo caso gli italiani, con 80,7 anni, superano la media europea di 77,9 anni. In Italia l’aspettativa di vita più alta si registra nella Pa di Trento (84,4 anni), seguita da Bolzano (83,7 anni) e da Veneto e Umbria (83,5 anni). Si muore prima invece in Campania (81,1), Sicilia (81,5) e Calabria (81,8).
Nel 2022, l’aspettativa di vita alla nascita nell’Unione Europea è stata di 80,6 anni, con un vantaggio di 5,4 anni per le donne (83,3 anni) rispetto agli uomini (77,9 anni). Ma gli italiani possono gioire: nel nostro Paese l’aspettativa di vita generale sale a 82,8 anni e il vantaggio, rispetto alla media europea, riguarda sia le donne (84,8 anni l’aspettativa di vita delle italiane) che gli uomini (80,7 anni l’aspettativa di vita degli italiani). Tuttavia, l’Italia non è la nazione più longeva in Ue: più di noi vivono, in media, i cittadini di Spagna (83,2), Sveglia (83,1) e Lussemburgo (83). I dati arrivano dall’Eurostat, e confermano invece, ovunque, il divario di genere a favore delle donne (vedi tabelle).

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Lotta alla povertà, in Legge di Bilancio poco o nulla

Alleanza contro la povertà in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio. “Dati su povertà assoluta raddoppiano, ma beneficiari delle misure si dimezzano. Le proposte per invertire la rotta”
La legge di Bilancio deve dare una risposta significativa ed efficace alla povertà assoluta, che nel nostro Paese è diventata strutturale e coinvolte una percentuale di persone e famiglie mai così alta. Eppure, finora non sono previste risorse all’altezza di questa sfida, nel disegno di legge in discussione. È quanto ha riferito Alleanza contro la povertà in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio dei due rami del Parlamento, lunedì 4 novembre. Innanzitutto, ha ricordato i numeri allarmanti, certificati da Istat solo poche settimane fa: l’8,4% delle famiglie italiane è in povertà assoluta (2,2 milioni), mentre gli individui in tale condizione sono il 9,7% (5,7 milioni). Non arretra neanche la povertà relativa, che oggi coinvolge oltre 1 famiglia su 10, ovvero 8,5 milioni di individui.

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NEWS:

5 novembre 2024
Legge di bilancio, Anci: “Mitigare impatto sui Comuni”

Canelli (delegato alla Finanza locale) in audizione alle commissioni Bilancio: “Chiediamo ulteriore riflessione sul blocco del turn over al 75 per cento, su una mitigazione dell’impatto sulla parte corrente e sulla riduzione dei fondi per investimento in particolare per i piccoli Comuni”
“Chiediamo al Governo e al Parlamento, un’ulteriore riflessione sul blocco del turn over al 75 per cento, su una mitigazione dell’impatto sulla parte corrente e sulla riduzione dei fondi per investimento in particolare per i piccoli Comuni e su un maggiore contributo per le spese per i minori”. Così il delegato alla Finanza locale dell’Anci, Alessandro Canelli, sentito in audizione davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio.

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4 novembre 2024
Legge bilancio, Forum Terzo settore: “Welfare si indebolisce ulteriormente”

Oggi le audizioni in Parlamento del Terzo settore italiano. Tra le proposte, il mantenimento del regime di esclusione Iva per consentire la sostenibilità delle attività sociali. Pallucchi: “Terzo settore sembra essere equiparato alle imprese for profit”
“Povertà e disuguaglianze crescenti, sanità pubblica inadeguata, disagio giovanile, crisi climatica: sono tutte priorità del nostro Paese che questa legge di bilancio non sta affrontando. Se da una parte è prevista una misura di sostegno al reddito del ceto medio, dall’altro si riducono i servizi ai cittadini, anche attraverso i tagli a Ministeri, Regioni e Comuni. Mentre crescono le spese in armi, lo strumento principale di contrasto alla povertà, l’Assegno di Inclusione, diventa sempre più insufficiente di fronte all’emergenza in corso. Il sistema di welfare nel Paese si sta indebolendo ulteriormente, ma interventi per evitare questo processo erano e sono ancora possibili, nonostante la ristretta disponibilità di risorse”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore che oggi è stato audito sulla Manovra in commissione Bilancio alla Camera.

Leggi: Redattore Sociale, 04/11/2024


4 novembre 2024
Forum famiglie: “Servono investimenti strutturali per il futuro”

L’intervento del presidente Bordignon alla Commissione Bilancio della Camera: “Se da un lato possiamo esprimere un apprezzamento rispetto a diverse delle misure introdotte, dall’altro ci pare evidente come il ‘pacchetto’ sia lontano dall’urgenza di cambiare il trend demografico”
“Il Forum delle Associazioni Familiari desidera esprimere un sincero ringraziamento alla Commissione per l’opportunità di partecipare a questa audizione. Grazie alla presenza capillare in tutte le aree del Paese, tramite le nostre 500 associazioni che possiedono un know-how molto diversificato, possiamo esprimere un punto di vista aggiornato sulla situazione delle famiglie e delle loro aspettative. La proposta di legge di bilancio contiene diverse disposizioni ascrivibili alle politiche familiari e un’altra serie di interventi che impattano significativamente sulla vita familiare. Riconosciamo l’impegno a tracciare un percorso di centralità della famiglia nel panorama politico ed economico nazionale; tuttavia, la costante esiguità delle risorse disponibili, la cosiddetta ‘coperta corta’, limita l’efficacia di tali politiche, specialmente alla luce dei fenomeni demografici. Se quest’anno la coperta è corta, gli anni prossimi sarà ancora più corta a causa del crescente squilibrio demografico, fino a diventare un lenzuolino”.

Leggi: Redattore Sociale, 04/11/2024


4 novembre 2024
Progetto di vita, caregiver e pensioni di inabilità: le 10 richieste della Fish per la legge di bilancio

«Non si scorge alcuna risorsa quantitativamente appropriata per l’applicazione concreta delle due grandi riforme strutturale del nostro Paese»: così il presidente della Fish, Vincenzo Falabella, in audizione in Commissione Bilancio sulla legge di bilancio 2025. Fra le richieste, 100 milioni in più per la vita indipendente, 100 per i progetti di vita e l’aumento della pensione di inabilità a 433 euro- di Sara De Carli
«Non si scorge alcuna risorsa quantitativamente appropriata per l’applicazione concreta delle due grandi riforme strutturale del nostro Paese, la legge di riforma sulla non autosufficienza e la legge di riforma sulla disabilità, sebbene oggi nel nostro paese vivano oltre 5 milioni di persone con disabilità. Se non vi è reale volontà da parte del Governo e del Parlamento tutto di dimostrare un impegno concreto e coerente nell’individuare risorse necessarie e indispensabili a soddisfare i bisogni dei nostri cittadini e cittadine con disabilità, garantendo loro diritti e pari opportunità, non possiamo che ritenere irricevibile gli interventi strutturali previsti all’interno del disegno di legge oggi in esame»: così afferma la Federazione italiana per il superamento dell’handicap nel documento che ha depositato oggi in Parlamento con le sue osservazioni e proposte per la legge di bilancio 2025.

Leggi: Vita, 04/11/2024


4 novembre 2024
Anziani. Eurostat: “Quasi il 30% degli extracomunitari lamenta cattive condizioni di salute”. In Italia percentuali molto più basse

Tra i cittadini di un altro paese dell’UE, il Portogallo si è distinto con il 20,8% che percepiva la propria salute come cattiva o molto cattiva, significativamente più alta rispetto ad altri paesi dell’UE. Questo probabilmente perché il Portogallo è una destinazione popolare per alcuni cittadini dell’UE per la pensione. Al contrario, Malta (1,4%) e Italia (1,9%) hanno mostrato percentuali molto più basse.
Nel 2023, il 28% dei cittadini extra-UE residenti nell’UE di età pari o superiore a 65 anni si percepiva in cattivo o pessimo stato di salute. Al contrario, solo il 16,6% dei cittadini anziani provenienti da altri paesi dell’UE e il 18,3% dei cittadini nazionali hanno segnalato tale stato di cattiva salute.
Per la fascia di età 45-64 anni, l’11% dei cittadini extra-UE si è percepito in cattiva o pessima salute, mentre il 9,7% dei cittadini di altri paesi UE e l’8,3% dei cittadini nazionali hanno segnalato la stessa situazione. Per le persone di età compresa tra 16 e 44 anni, i diversi gruppi di cittadinanza hanno tutti segnalato numeri molto bassi di cattivo o pessimo stato di salute autopercepito.

Leggi: Quotidiano Sanità, 04/11/2024


4 novembre 2024
Emergenza abitativa, a Progetto Arca 500mila dollari dalla Global Innovation Challenge

La fondazione con sede a Milano selezionata da Citi Foundation nel contesto di un’iniziativa globale. Sono 50 le organizzazioni non profit in tutto il mondo che riceveranno i 25 milioni di dollari messi a disposizione. Oltre ai fondi anche l’accesso a una piattaforma globale di scambio di competenze e buone pratiche. La casa all’interno dei progetti di housing sociale, precisa Alberto Sinigallia «è il luogo dove possiamo ritrovare noi stessi e ricostruire la nostra vita» – di Antonietta Nembri
C’è Fondazione Progetto Arca tra i destinatari della Global Innovation Challenge 2024, annunciati da Citi Foundation (fondazione della banca americana Citi). L’iniziativa mira a sostenere soluzioni per affrontare il problema dell’emergenza abitativa.
25 milioni di dollari per 50 organizzazioni
La realtà italiana è una delle 50 organizzazioni non profit che riceveranno complessivamente 25 milioni di dollari (mezzo milioni di dollari ciascuna-ndr) per affrontare una questione che affligge molte persone nel mondo.
L’emergenza abitativa del resto, affligge anche il nostro Paese: due anni di pandemia e la crisi derivante dalla guerra in Ucraina, hanno avuto un impatto anche sul nostro Paese.

Leggi: Vita, 04/11/2024


31 ottobre 2024
Un anziano su 5 è caduto nell’ultimo anno, il 6% più di una volta. I dati dell’Iss

I dati della sorveglianza Passi D’Argento mostrano che il 21% degli over65 è caduto nei 12 mesi precedenti alla rilevazione, il 7% negli ultimi 30 giorni. La casa resta il luogo dove questo tipo di incidente è più frequente (64% dei casi). Le cadute sono più frequenti con l’avanzare dell’età, fra le donne e fra le persone con difficoltà economiche. Quasi 4 intervistati su 10 hanno paura di cadere, 6 su 10 fra chi ha già vissuto questo evento
Il 7% degli over 65 è caduto nei 30 giorni precedenti al momento in cui gli è stato chiesto se era accaduto, dato che sale al 21% se si considera un intervallo di 12 mesi, con la casa che resta il luogo dove questo tipo di incidente è più frequente. È quanto emerge dai dati della sorveglianza Passi D’Argento dell’Iss pubblicati oggi.
“Le cadute negli anziani rappresentano un problema di grande rilevanza – spiegano gli esperti dell’Iss -, non solo per la frequenza con cui si verificano e per la gravità delle fratture che possono derivarne, ma anche per l’impatto sul benessere fisico e psicologico della persona. Infatti, la sola insicurezza e il timore di cadere possono limitare in modo significativo la capacità di svolgere le attività quotidiane.

Leggi: Quotidiano Sanità, 31/10/2024


DALLE REGIONI:

4 novembre 2024
Piano sociale, approvato il nuovo schema in Giunta capitolina

Sindaco Gualtieri: “Confronto fondamentale per dare risposte alle nuove povertà”. Assessora alle Politiche sociali Funari: “Coinvolti i 15 municipi, forme di partecipazione come livello essenziale delle prestazioni sociali”
Lo schema di Piano sociale, approvato dalla Giunta Capitolina, è il frutto di un lungo percorso di partecipazione e di coinvolgimento degli stakeholder di riferimento e della cittadinanza che sono partiti dal documento sulle nuove direttrici che l’assessora alle Politiche sociali e alla salute Barbara Funari ha presentato con il Sindaco in Campidoglio, lo scorso novembre 2023. È quanto si legge in una nota che fa cenno anche ai numerosi incontri, alla novità dei world caffè sparsi nelle periferie di Roma, ai diversi eventi per ascoltare gli operatori sociali che avrebbero portato alla versione definitiva dello schema di Piano sociale, al cui interno sono allegati per la prima volta in maniera coordinata tutti e 15 i piani di zona municipali.

Leggi: Redattore Sociale, 04/11/2024


4 novembre 2024
Sondaggio Cna: metà dei bolognesi assiste un famigliare

Un bolognese su due è definibile “caregiver”, cioè si prende cura di una persona cara. E’ il risultato del sondaggio realizzato da Cna Bologna su un campione di un migliaio di associati, tra pensionati e clienti del suo patronato Epasa
Un bolognese su due è definibile “caregiver”, cioè si prende cura di una persona cara. E’ il risultato del sondaggio realizzato da Cna Bologna su un campione di un migliaio di associati, tra pensionati e clienti del suo patronato Epasa. Dal sondaggio sono emerse alcune caratteristiche dell’impegno che occuparsi di una persona in difficoltà e non autosufficiente comporta. L’assisitito per il 50% dei casi è parzialmente autosufficiente, per il 39% non lo è affatto; nel 67% dei casi la persona assistita è uno o entrambi i genitori, per il 14% dei casi il coniuge. Nell’11% dei casi è invece un figlio o una figlia. Che tipo di aiuto offre il caregiver al suo assisitito? Per il 91% dei casi, secondo il sondaggio, il caregiver si occupa di pratiche burocratiche e per il 95% della gestione delle visite mediche e delle terapie, per il 69% si occupa di attività domestiche e gestione familiare, per il 66% di cure personali.

Leggi: Redattore Sociale, 04/11/2024


31 ottobre 2024
Ascoltare i cittadini per disegnare la città – L’esperienza torinese di Urban Lab

Da giugno 2023 la Città di Torino ha intrapreso un percorso di ascolto della cittadinanza, indagando sui bisogni essenziali per sviluppare il disegno preliminare del nuovo Piano Regolatore Generale (PRG) della città. Il Piano Regolatore Generale è uno strumento urbanistico a disposizione di ogni città, che serve a definire le regole per le future trasformazioni urbanistiche. Il PRG vigente nella Città di Torino risale al 1995 e ha rigenerato le aree industriali dismesse per scopi produttivi e residenziali. Ma in quasi trent’anni i cittadini, e di conseguenza le loro esigenze, sono cambiati, come il contesto politico cittadino. È necessario ridisegnare la città e i servizi, e per farlo l’amministrazione torinese ha deciso di affidare a Urban Lab la gestione del processo di ascolto dei cittadini e la raccolta delle loro istanze. Creare un buon PRG influisce su molti aspetti della quotidianità dei cittadini e contribuisce a rendere la città un posto più o meno adatto a rispondere a bisogni come la manutenzione delle strade e una maggiore viabilità, potenziando i trasporti pubblici, ma anche a bisogni sociali. Sistemare un parco di quartiere permetterebbe agli/alle adolescenti di ritrovarsi, ma anche agli anziani di potersi godere un po’ di verde.

Leggi: Welforum, 31/10/2024


31 ottobre 2024
Comiso – Apre lo sportello sanità, CCA32: “Per raccogliere segnalazioni di abusi e disservizi”

Dal 5 novembre ogni martedì dalle 17,30 alle 20,00 gli utenti del servizio sanitario potranno ottenere informazioni e assistenza per far valere i propri diritti. Presso la sede dell’Auser, in via principessa Mafalda 2, a Comiso, volontari del Comitato Civico Articolo 32 saranno a disposizione per tutti gli utenti per raccogliere segnalazioni di abusi e disservizi.
I volontari dell’associazione garantiranno un servizio di consulenza gratuita per il rispetto dei tempi di attesa definiti dal medico curante.
L’associazione, che prende il nome dall’articolo 32 della Costituzione, a Comiso come in tutta la provincia, non intende, come si suol dire, fare di tutte le erbe un fascio.

Leggi: Nove Tv


31 ottobre 2024
Liste d’attesa nella sanità: sempre più persone chiedono aiuto agli Sportelli Salute

E’ quanto emerge dai dati resi pubblici dall’associazione “Sos Diritti” di Treviglio e dal gruppo social “La Gatta trevigliese”
“Le lungaggini nei tempi di attesa per accedere a visite ed esami, erogati in modo colpevolmente inefficiente dal Sistema Sanitario Lombardo, sta aumentando il numero di persone che si rivolgono agli sportelli salute – ha sottolineato Fabio Cochis, uno dei referenti dello Sportello trevigliese, che ha sede in via Zenale – Negli ultimi anni gli sportelli sono cresciuti esponenzialmente in tutta la Lombardia, nelle grandi città ma anche nei piccoli paesi. Per organizzare un movimento di opposizione è nato il “Coordinamento lombardo sportelli salute” che si sta organizzando attraverso vertenze individuali contro le Asst, per fare rispettare i tempi di attesa di esami e visite cosi come prescritto dai medici di base, ma anche con vertenze collettive contro i Direttori sanitari delle strutture per il rispetto del Livelli Essenziali di Assistenza”.

Leggi: Prima Treviglio, 31/10/2024


30 ottobre 2024
Lombardia, ok al Garante regionale degli anziani

In Lombardia hanno raggiunto quota 2,3 milioni e rappresentano il 23,3% della popolazione, dato in linea con quello nazionale. Sono gli anziani over 65, che potranno contare su un Garante con il compito di occuparsi dei loro diritti. E’ quanto prevede un progetto di legge che ha ricevuto il via libera a maggioranza in Commissione Affari istituzionali
In Lombardia hanno raggiunto quota 2,3 milioni e rappresentano il 23,3% della popolazione, dato in linea con quello nazionale. Sono gli anziani over 65, il cui numero è destinato a crescere ulteriormente, che a breve potranno contare su un Garante con il compito di occuparsi dei loro diritti. E’ quanto prevede un progetto di legge con primo firmatario Giulio Gallera, (Forza Italia) che ha ricevuto il via libera a maggioranza nella seduta odierna della commissione Affari istituzionali, e che verrà discusso e approvato definitivamente in una delle prossime sedute consiliari. Il garante regionale per i diritti delle persone anziane, ha spiegato il relatore Ivan Rota (FI), avrà numerose mansioni tutte riconducibili alla voce “promozione e monitoraggio dell’effettiva applicazione dei diritti degli anziani”.

Leggi: Redattore Sociale, 30/10/2024


30 ottobre 2024
All’ex carcere 70 alloggi in affitto con negozi e servizi

L’ex carcere di via Mentana a Monza prenderà nuovamente vita sotto forma di complesso residenziale da circa 70 appartamenti. Lo ha stabilito la Giunta Comunale approvando lo schema di convenzione per il permesso di costruire nell’ex penitenziario, acquistato da un operatore privato alcuni anni orsono. L’iniziativa ha l’obiettivo di convertire il vecchio edificio in un complesso abitativo, includendo anche spazi dedicati ad attività commerciali. Il progetto, che ha già ottenuto il parere positivo dalla Commissione per il Paesaggio, prevede la demolizione dell’ex carcere per poter procedere, in un tempo massimo di 3 anni, alla realizzazione delle nuove residenze. L’inizio dei lavori da parte dell’operatore privato avverrà nell’arco del 2025.

Leggi: Redattore Sociale, 30/10/2024


IN AGENDA:

Social forum dell’abitare – Genova il 7 e 8 novembre 2024 – Uscire dalla crisi abitativa con una nuova idea di città e comunità

Programma


Assindatcolf – Lavoro domestico: chiave di crescita per il Paese – 14 novembre Roma, ore 16:30, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis in Via di Ripetta, 190.

L’evento si svolgerà unicamente in presenza. Per qualsiasi informazione non esiti a contattare la Segreteria organizzativatel. 06.32650952 – 329.5950449 – e-mail nazionale@assindatcolf.it


Italialongeva.it – 21 e 22 novembre – Roma Ministero della Salute – II Forum prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile

Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Torna l’appuntamento annuale, giunto alla sua seconda edizione, che si propone come l’occasione di incontro e confronto tra decisori , referenti della prevenzione a livello centrale, regionale e territoriale e i principali addetti ai lavori coinvolti lungo la filiera della prevenzione vaccinale. Partendo da un focus sullo stato dell’arte dell’attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 e della diffusione della vaccinazione nella popolazione anziana e a rischio, la due giorni promossa da Italia Longeva offrirà ai partecipanti un momento di aggiornamento e approfondimento su risultati raggiunti, attuali sfide, criticità e possibili soluzioni implementabili sul territorio grazie all’esperienza diretta di chi quotidianamente opera nell’ambito della prevenzione vaccinale.

Leggi: Italia Longeva


“Le guerre rendono le donne più vulnerabili e portano con sé nuove forme di violenza”

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la Rete nazionale Auser, organizza numerosi appuntamenti territoriali legati alla compagna #educhiamoalrispetto. Iniziativa nazionale promossa da Auser che ha visto nell’ultimo anno tanti giovani, adulti e anziani confrontarsi insieme per costruire una cultura del rispetto, una società libera da ogni violenza di genere e dai linguaggi tossici.

Leggi: Auser


Eventi in programma di AGE-IT 

• 4-6 Novembre 2024, Roma: 7th OECD World Forum on Well-being
The 7th OECD World Forum on Well-being will bring together experts, practitioners and thought leaders to strengthen approaches for centering multidimensional well-being in policy, measurement, and societal action. Taking place in person in Rome on the 4-6 November 2024, and marking the 20th anniversary since the 1st OECD World Forum on Statistics, Knowledge and Policy, it will be an essential event for advancing knowledge, building connections, and spurring action for inclusive, sustainable well-being.
This 7th edition of the OECD World Forum is being co-organised with the Italian Ministry of Economy and Finance, with the collaboration of ISTAT, the Italian National Statistical Institute, and the support of the Bank of Italy. It is one of the events being organised under the Italian Presidency of the G7.

• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

I nuovi senior, le sfide e le opportunità della rivoluzione demografica

L’invecchiamento della popolazione impone un ripensamento del Welfare, ma offre prospettive importanti, dalla crescita della silver economy al nuovo ruolo sociale dei “giovani anziani”. di Sofia Petrarca
Secondo le Nazioni Unite, entro il 2050 la popolazione mondiale over 65 raddoppierà, arrivando a 1,6 miliardi. L’Italia si distingue per una popolazione tra le più longeve al mondo: l’aspettativa di vita è di 81 anni per gli uomini e 85 per le donne. Nel 2047, il 34% della popolazione sarà over 65, rappresentando una vera rivoluzione demografica che porta a una nuova interpretazione delle fasi della vita, modificando le aspettative personali e rivedendo le rappresentazioni sociali delle età più coinvolte. È un cambiamento sia quantitativo sia qualitativo: da un lato, assistiamo a una maggiore longevità, all’invecchiamento della popolazione e a migliori condizioni di salute in età avanzata; dall’altro, si evolvono stili di vita, consumi e aspettative individuali. Questa trasformazione richiede ai governi di adattare i sistemi di welfare per rispondere alla crescente domanda di pensioni, assistenza sanitaria e cure a lungo termine, ma apre anche nuove opportunità economiche.

Leggi: Futura Network


Invecchiamento popolazione: 3,4 milioni di lavoratori in meno nel 2040

Negli ultimi 50 anni, il processo di invecchiamento della popolazione ha trasformato la struttura demografica dell’Italia traslando la piramide demografica verso le fasce d’età più anziane, con effetti rilevanti non solo sulla spesa sanitaria ma anche sulla forza lavoro disponibile: nel 2040 ci sarà un gap di 3,4 milioni di lavoratori. Alla transizione demografica, si aggiungono nuove sfide, tra cui non solo le difficoltà economiche (sono 2,2 milioni le famiglie e 5,7 milioni gli individui in povertà assoluta) ma anche l’aumento delle difformità territoriali, l’incertezza lavorativa, il crescente disagio mentale, il cambiamento climatico e l’aumento delle difformità territoriali: in Italia esiste un divario di 3 anni tra la Regione con l’aspettativa di vita alla nascita maggiore e quella minore. I dati emergono dal Rapporto annuale ‘Meridiano Sanità’, presentato oggi a Roma in occasione del XIX Forum Meridiano Sanità ‘Health for all Policies: verso una nuova visione strategica del sistema sanitario per la crescita del Paese’. L’evento è in programma fino a domani, presso lo Spazio Esposizioni. (DIRE)

Leggi: Redattore Sociale


Ocse. Le spese per l’assistenza agli anziani si moltiplicheranno di 2,5 volte entro il 2050. Necessarie politiche di invecchiamento in salute – di G.R.

La percentuale di anziani che necessitano di assistenza è destinata ad aumentare del 30% entro il 2050. La Corea registrerà l’aumento più elevato di over 65 (4,4 punti percentuali), seguita dalla Grecia (2,2 punti percentuali) e dall’Italia (1,9 punti percentuali). Crescerà il rischio di povertà per i sempre più anziani che dovranno affrontare spese dirette per l’assistenza. Politiche di invecchiamento in salute potrebbero avere un impatto molto positivo per quei Paesi, come l’Italia, con un rapido invecchiamento della popolazione. IL RAPPORTO
L’invecchiamento della popolazione sta accelerando, mettendo ulteriore pressione sulle capacità fiscali dei paesi di fornire un’adeguata assistenza a lungo termine (LTC). Secondo il rapporto dell’Ocse Health at a Glance 2023, nel 2021 più di 242 milioni di persone avevano 65 anni e più nei paesi Ocse, di cui oltre 64 milioni avevano almeno 80 anni. La quota di persone anziane continuerà ad aumentare, con la quota media Ocse di coloro che hanno 80 anni e più destinata a raddoppiare dal 4,8% al 9,8%.
Con l’avanzare dell’età, la salute fisica e mentale degli individui spesso peggiora. Sviluppano difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane e necessitano di servizi di assistenza per tali attività. La domanda di LTC dovuta all’invecchiamento è ulteriormente intensificata dalla diminuzione dell’offerta di assistenti familiari o informali, poiché nuclei familiari più piccoli, parenti che vivono lontano e una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro limitano il bacino di potenziali assistenti informali a disposizione delle persone anziane

Leggi: Quotidiano Sanità


Investire sull’invecchiamento attivo. L’esperienza di Inrca – di Maria Capalbo

L’esperienza dell’Inrca mostra come investire sull’invecchiamento attivo, attraverso un approccio integrato e tecnologicamente avanzato, non solo contribuisca a migliorare la qualità della vita degli anziani, ma rappresenti anche una risposta sostenibile alla crescente domanda di assistenza a lungo termine
Il rapporto OCSE mette in evidenza l’urgenza di strategie che promuovano un invecchiamento attivo per ridurre le crescenti pressioni sui sistemi di assistenza a lungo termine (LTC), in un contesto in cui i costi dell’assistenza rischiano di diventare insostenibili. Le Marche, con una popolazione in rapido invecchiamento, presentano una sfida significativa: circa il 25% dei residenti ha più di 65 anni, una percentuale che potrebbe raggiungere il 34,5% entro il 2050. Di fronte a questo scenario, l’IRCCS INRCA ha sviluppato e implementato modelli innovativi per garantire un invecchiamento sano, sostenibile e il più possibile indipendente, tramite il ricorso agli strumenti di telemedicina, intelligenza artificiale e robotica.
Attraverso progetti come la Casa Intelligente e il Longevity Hub, l’INRCA ha realizzato spazi dotati di tecnologie assistive, tra cui sensori ambientali e strumenti di monitoraggio della sicurezza, per sostenere gli anziani nelle attività quotidiane e preparare i pazienti con fragilità al ritorno a casa dopo una degenza ospedaliera. Questi ambienti adattivi, inoltre, consentono di migliorare la qualità della vita, prevenendo situazioni di rischio e supportando l’autonomia degli anziani.

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La gestione strategica dei servizi abitativi: una chiave per ridurre le disuguaglianze

Uno studio sul campo esplora modelli di gestione inclusivi nei quartieri di edilizia residenziale pubblica, evidenziando il valore sociale del patrimonio ERP e l’importanza di un approccio integrato per promuovere coesione economica e inclusione sociale.
Il volume “La gestione strategica dei servizi abitativi. Una ricerca sul campo” (Egea editore), curato da Raffaella Saporito ed Eleonora Perobelli (SDA Bocconi) e Massimo Bricocoli (Politecnico di Milano), presenta i risultati di uno studio finanziato da Fondazione Cariplo, nell’ambito del Bando Inequalities Research 2022. La ricerca si è focalizzata sulle disuguaglianze nei quartieri di edilizia pubblica a Milano, esplorando come modelli di gestione specifici possano promuovere l’inclusione sociale degli inquilini.
Attraverso un’analisi che combina dati quantitativi e oltre cento interviste condotte nei quartieri Stadera e San Siro, il volume evidenzia il valore sociale dei servizi abitativi quando la loro gestione è impostata in una chiave strategica. In particolare, lo studio mette in luce la polarizzazione tra inquilini storici, spesso italiani e pensionati, e nuovi residenti, maggiormente giovani e di origine straniera, evidenziando come il sistema attuale non riesca a soddisfare adeguatamente la crescente domanda di alloggi.

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Chi si prende cura di chi cura?
Il 29 ottobre è la Giornata internazionale dell’assistenza e del supporto. Ma la situazione nel settore è molto grave. La Cgil rilancia l’allarme chiedendo risorse e assunzioni

La tutela del lavoro di cura, retribuito e non retribuito, è un obiettivo fondamentale per garantire il rilancio dei sistemi pubblici di welfare e sostenere la piena eguaglianza di genere e la riproduzione sociale. Alcuni cambiamenti sociali degli ultimi decenni, tra cui l’invecchiamento della popolazione, il mutamento delle strutture familiari, l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, combinati con il deficit di politiche sociali, hanno un impatto negativo sulle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori della cura – segnando la necessità di un cambio di passo a livello globale, europeo e italiano.
È in forza di queste urgenze che il 29 ottobre di ogni anno, da due anni a questa parte, si celebra la Giornata internazionale dell’assistenza e del supporto (International Day of Care and Support), proclamata dall’ONU e sostenuta dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati, di cui la Cgil è membra.

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NEWS:

29 ottobre 2024
Mattarella: “Universalità delle cure e la parità di diritti sono principi irrinunciabili. Necessario rimuovere condizioni di divario territoriale”

Oggi al Quirinale celebrati “I Giorni della Ricerca” dell’Airc. “La rete che unisce medici, scienziati, volontari di ogni età e condizione sociale, malati, donatori, rappresenta un fattore di grande vitalità” e “si inserisce nel tessuto solidaristico che tiene insieme il nostro Paese”, ha detto Mattarella. Ma, ha sottolineato, “per consentire che l’efficacia dei risultati della ricerca non incontri ostacoli è necessario rimuovere e superare condizioni di divario territoriale”. IL DISCORSO INTEGRALE
“Occorre far crescere – nelle istituzioni e nella società – la consapevolezza che le risorse investite in ricerca ritornano moltiplicate”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo questa mattina al Palazzo del Quirinale alla cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca”, iniziativa promossa dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc). Un appuntamento “che – ha detto Mattarella -, da ventisette anni, rinnova la spinta per andare ancora più avanti: negli studi, nelle scoperte scientifiche, nei progressi diagnostici, nelle sperimentazioni terapeutiche, nelle tecnologie applicate alla medicina”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 29/10/2024


24 ottobre 2024
Dal Governo pochi spiccioli a pensionati e infermieri e cancellazione del fondo per l’azzardo patologico

Tre (3) euro alle pensioni minime, aumenti di 7 euro netti mensili agli infermieri e 14 ai medici. La legge di bilancio 2025 è una legge piccola piccola con cifre da vergogna. E un articolo abolisce ll Gioco d’azzardo patologico e la possibilità di cura e di sensibilizzazione – di Riccardo Bonacina
Silvio Berlusconi nell’ottobre del 2022, si stava decidendo la composizione del nuovo Governo, in un celebre appunto scritto di suo pugno aveva definito Giorgia Meloni “Supponente, prepotente, arrogante e ridicola”. Oggi, giusto due anni dopo scopriamo che Giorgia Meloni è soprattutto bugiarda, con la stessa cazzima con cui insiste nei suoi errori malgrado insuccessi evidenti (vedi il caso Albania) non si fa problema a spararle grosse anche perché invece delle Conferenze stampa preferisce i messaggi da lei prodotti in cui non ci sono domande. Secondo lei il suo Governo ha fatto risultati straordinari. Peccato che non si vedono. La legge di bilancio 2025, per esempio è una legge piccola piccola.

Leggi: Vita, 24/10/2024


24 ottobre 2024
Tra liste d’attesa, difficoltà logistiche e costi elevati rinuncia alle cure 1 anziano su 4 tra quelli che ne hanno bisogno. I dati dell’Iss

Dai numeri emerge una disuguaglianza nell’accesso ai servizi sanitari, che varia notevolmente a seconda delle condizioni socio-economiche e della regione di residenza: la rinuncia è risultata più frequente fra le persone socialmente più svantaggiate, per difficoltà economiche o per bassa istruzione e fra i residenti nelle regioni del Centro e Sud d’Italia
Nel biennio 2022-2023, il 18% degli ultra 65enni (pari a 2,6 milioni di persone) ha dichiarato di aver rinunciato, nei 12 mesi precedenti l’intervista, ad almeno una visita medica o a un esame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno. Escludendo gli anziani che hanno dichiarato di non aver avuto bisogno di visite o esami, la percentuale di coloro che hanno rinunciato a prestazioni necessarie sale al 23%. Il 61% degli intervistati non ha rinunciato a nessuna prestazione, mentre il 21% ha dichiarato di non aver avuto bisogno di visite mediche né di esami. Fra le ragioni principali della rinuncia figurano le lunghe liste di attesa (nel 55% delle rinunce), le difficoltà logistiche nel raggiungere le strutture sanitarie o la scomodità degli orari (13%) e i costi troppo elevati delle prestazioni (10%). Lo affermano i dati della sorveglianza Passi d’Argento dell’Iss pubblicati oggi.

Leggi: Quotidiano Sanità, 24/10/2024


24 ottobre 2024
Governo Meloni: due anni senza risposte sul disagio abitativo Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA e Pietro Pellegrini, Presidente nazionale UNIAT

L’emergenza abitativa è sotto gli occhi di tutti, ma il Governo resta miope ed indifferente anche di fronte ai dati ISTAT che parlano chiaro: aumentano i poveri, 5,7 milioni di persone e oltre 2,2 milioni di famiglie in povertà assoluta e nessuna misura efficace viene adottata per affrontare questa emergenza, lasciando migliaia di persone senza un tetto sicuro.
In presenza di questa grave emergenza SUNIA ed UNIAT esprimono forte contrarietà per la manovra di bilancio 2025, che anche questa volta, per quanto si legge nel testo depositato ieri, non prevede alcuna misura concreta per affrontare il crescente disagio abitativo che affligge milioni di cittadini.
In un momento in cui le difficoltà economiche si intensificano, la mancanza di interventi specifici in favore della casa rappresenta un grave errore. Le politiche abitative devono essere una priorità per il governo.

Leggi: Sunia, 24/10/2024


21 ottobre 2024
Un tragico week end sott’acqua: l’ennesimo

C’era una volta in Italia la questione climatica e del dissesto idrogeologico… beh, vorremmo tanto iniziare così. Anzi in un Paese, come si usa dire, “normale”, avremmo dovuto iniziare così e non con l’ennesimo j’accuse su colpe – tante – e colpevoli – tanti – del plateale disinteresse politico e pubblico per opere e interventi che l’Italia con le sue aziende e i suoi professionisti progetta e realizza nel mondo ma non in patria – altro che patrioti e patriottismo! – e che sarebbero in grado di ridurre le portate tragiche delle catastrofi meteo-climatiche che ci colpiscono senza pietà e con un aumento di intensità e frequenza mai viste prima.
La politica si scontra su ogni fronte con polemiche e scontri di alto o basso profilo consumati su grandi questioni nazionali e internazionali, eppure nell’immenso teatro della crisi climatica con le sue crudeli devastazioni che seminano terrore e morte e danni enormi non si registra un fiato di polemica, non c’è traccia di minacce di scioperi sindacali – eppure le fabbriche sono le prime ad essere devastate – per l’assenza di piani di protezione con tanta ottima occupazione, non ci sono sedute parlamentari per indicare al Paese come fronteggiare il problema numero uno per la massima sicurezza possibile degli italiani dai contraccolpi brutali che piovono dal cielo e dalla violenza della Natura.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 21/10/2024


DALLE REGIONI:

28 ottobre 2024
Milano. Il problema della casa investe anche il Terzo settore

L’appello del Cnca Lombardia per riattivare le politiche pubbliche, puntando su edilizia sociale e prelievi delle rendite – Mazzo chiavi di casa
Il problema della casa a Milano è drammatico e investe anche il lavoro degli operatori sociali del Terzo settore, mettendo in discussione percorsi di inclusione e integrazione. “Serve una risposta pubblica, sia da parte dello Stato sia da parte del Comune di Milano e della Città metropolitana”. È l’appello che rilancia il Coordinamento nazionale comunità accoglienti (Cnca) della Lombardia.
“Con quasi 110mila abitazioni non occupate e un aumento molto significativo del numero di case utilizzate per turismo invece che per abitazione, non si può ridurre il problema a un semplice ‘fallimento del mercato’ legato alla carenza di offerta, come hanno fatto di recente Aspesi, Assimpredil Ance e Confindustria Assoimmobiliare”, spiega Vincenzo Salvi del Comitato abitare Via Padova e membro del Forum nazionale dell’abitare tra i cui promotori c’è anche il Cnca.
L’Istat dice infatti che Milano è la città metropolitana con il più alto numero di abitazioni recenti dopo il 2016. Ma la produzione di edilizia sociale e la tassazione sulla rendita fondiaria sono state bassissime.

Leggi: Redattore Sociale, 28/10/2024


24 ottobre 2024
Calabria. ACLI e SUNIA-CGIL regionali: “Mettiamo in piedi azioni sinergiche per tutelare chi è colpito dalla crisi abitativa”

Si sono incontrati nei giorni scorsi, il Presidente delle ACLI Calabria, Filippo Moscato e il Segretario Generale del SUNIA-Cgil Calabria, Francesco Alì per affrontare il tema delicato del disagio abitativo che sta registrando in tutta la regione uno dei momenti più difficili degli ultimi anni.
“Una crisi abitativa – sostengono Moscato e Alì – accentuata dalla globalizzazione economica, rafforzata dalla pandemia e dalla crisi energetica, conseguenza anche delle speculazioni e resa drammatica da politiche che hanno ridotto, via via, lo stato sociale e i diritti, a partire dal diritto al lavoro garantito dalla Costituzione”.

Leggi: Sunia, 24/10/2024


24 ottobre 2024
Toscana, rapporto casa: transazioni in calo, aumentano alloggi Erp ma continua l’emergenza sociale

Diminuiscono le transazioni immobiliari (-13,9), scendono vertiginosamente gli acquisti con mutui (-30,9%), ristagna il mercato degli affitti. Inoltre, continuano a svilupparsi le politiche pubbliche della casa a sostegno dei ceti meno abbienti (+453 alloggi Erp), ma con chiaroscuri sul versante dei finanziamenti. Sono solo alcuni degli elementi contenuti nel tredicesimo Rapporto di monitoraggio “Abitare in Toscana”
Diminuiscono sensibilmente le transazioni immobiliari (-13,9), scendono vertiginosamente gli acquisti con mutui (-30,9%), ristagna il mercato degli affitti. E ancora, continuano a svilupparsi le politiche pubbliche della casa a sostegno dei ceti meno abbienti (+453 alloggi Erp), ma con chiaroscuri sul versante dei finanziamenti (il Governo non ha più finanziato il fondo affitti e quello per la morosità incolpevole).

Leggi: Redattore Sociale, 24/10/2024


23 ottobre 2024
Corigliano-Rossano (CS), rigenerazione urbana e benessere sociale con il Parco biosalutare

Un nuovo polmone verde sta per nascere nel cuore della città di Corigliano Rossano: il Parco biosalutare condiviso, un’iniziativa che unirà rigenerazione urbana e benessere sociale, dando seguito alla realizzazione del Bosco Urbano, già parzialmente completato. La nuova area verde offrirà spazi per attività culturali, sportive e di promozione della salute. A capitanare questo progetto ambizioso è l’associazione Auser Corigliano, che si pone come punto di riferimento per l’intera comunità locale.
Durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, Cosimo Esposito, presidente dell’Auser Corigliano, ha delineato i contorni del progetto e il ruolo fondamentale che l’associazione gioca nella sua realizzazione. «Questo nuovo spazio non sarà solo un parco, ma un luogo di incontro per attività culturali legate all’alimentazione, allo sport e alla salute». L’Auser Corigliano è il capofila di questo progetto. «Abbiamo ricevuto un finanziamento regionale perché abbiamo partecipato a un bando apposito. I tempi di realizzazione sono di un anno: dal 4 luglio 2024 al 4 luglio 2025», ha chiarito Esposito.

Leggi: Auser, 23/10/2024


23 ottobre 2024
Terni, nonne e nonni digitali: presentato il progetto di alfabetizzazione intergenerazionale

Si chiama “Digitalizzazione intergenerazionale” il progetto promosso da Auser Umbria (capofila), Ancescao, Anteas e Adoc e presentato nei giorni scorsi a Terni. L’iniziativa prevede la realizzazione di 22 corsi della durata di 40 ore ciascuno, completamente gratuiti, che saranno proposti alla popolazione anziana umbra. I partecipati ai corsi saranno persone over 65 e l’obiettivo dei promotori è di coinvolgerne all’incirca 300, su tutto il territorio regionale (ma con particolare attenzione alla provincia di Terni, dove è emerso un bisogno maggiore). Delle 40 ore di corso, 28 saranno rivolte ad attività di “alfabetizzazione digitale” e saranno tenute da docenti di informatica. Le restanti 12 ore invece, saranno volte a sviluppare la conoscenza e la pratica dell’universo dei social media, con il supporto di giovani ragazze e ragazzi (comunque maggiorenni) che svolgeranno il ruolo di tutor nella organizzazione dei corsi.

Leggi: Auser, 23/10/2024


23 ottobre 2024
Uras (OR), Auser apre la “Casa delle donne”

Una “Casa delle donne” aperta tutte e dove poter discutere, condividere momenti di creatività artistica ma anche con all’interno un punto di ascolto e accoglienza per le donne in difficoltà, È questa l’ultima importante iniziativa messa in campo dall’Auser e dalla Scuola del popolo di Uras.
«Il progetto si propone di rendere fruibile un luogo fisico in cui le donne possono ritrovarsi per elaborare e proporre all’intera comunità il proprio contributo di idee “al femminile” – si legge in una nota – Questo spazio, ricavato all’interno della sede provvisoria dell’Auser ospitata dalla Fondazione Berlinguer, si chiamerà “L angolo delle chiacchiere”. come l’analoga iniziativa della Scuola del popolo di Roma. Si tratta, in pratica, della messa a sistema di un’attività che dura da alcuni anni e che si era concentrata soprattutto nella celebrazione del 25 novembre e dell’8 marzo».

Leggi: Auser, 23/10/2024


23 ottobre 2024
Apre a Cervignano del Friuli (UD) una nuova realtà contro la violenza di genere

Auser ha aperto uno sportello di ascolto per le vittime di violenza nella sede Auser di Cervignano del Friuli in via San Francesco 2. La presentazione del progetto si è svolta il 17 ottobre con un evento pubblico, presso la Casa della musica. Presenti all’incontro due figure che hanno avuto un ruolo importante nell’avvio del centro: la dottoressa Carmelina Calivà responsabile di “Da donna a donna” centro antiviolenza di Monfalcone e la già operatrice sanitaria e ideatrice del progetto Laura Indri dell’Auser. Il progetto è promosso da Auser Volontariato bassa friulana in collaborazione con il centro monfalconese operativo dal 1997.
Lo sportello antiviolenza di Cervignano prevede la formazione di personale competente in grado di supportare e fornire un primo ascolto a tutte le vittime.

Leggi: Auser, 23/10/2024


IN AGENDA:

Social forum dell’abitare – Genova il 7 e 8 novembre 2024 – Uscire dalla crisi abitativa con una nuova idea di città e comunità

Programma


Assindatcolf – Lavoro domestico: chiave di crescita per il Paese – 14 novembre Roma, ore 16:30, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis in Via di Ripetta, 190.

L’evento si svolgerà unicamente in presenza. Per qualsiasi informazione non esiti a contattare la Segreteria organizzativatel. 06.32650952 – 329.5950449 – e-mail nazionale@assindatcolf.it


Italialongeva.it – 21 e 22 novembre – Roma Ministero della Salute – II Forum prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile

Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Torna l’appuntamento annuale, giunto alla sua seconda edizione, che si propone come l’occasione di incontro e confronto tra decisori , referenti della prevenzione a livello centrale, regionale e territoriale e i principali addetti ai lavori coinvolti lungo la filiera della prevenzione vaccinale. Partendo da un focus sullo stato dell’arte dell’attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 e della diffusione della vaccinazione nella popolazione anziana e a rischio, la due giorni promossa da Italia Longeva offrirà ai partecipanti un momento di aggiornamento e approfondimento su risultati raggiunti, attuali sfide, criticità e possibili soluzioni implementabili sul territorio grazie all’esperienza diretta di chi quotidianamente opera nell’ambito della prevenzione vaccinale.

Leggi: Italia Longeva


“Le guerre rendono le donne più vulnerabili e portano con sé nuove forme di violenza”

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la Rete nazionale Auser, organizza numerosi appuntamenti territoriali legati alla compagna #educhiamoalrispetto. Iniziativa nazionale promossa da Auser che ha visto nell’ultimo anno tanti giovani, adulti e anziani confrontarsi insieme per costruire una cultura del rispetto, una società libera da ogni violenza di genere e dai linguaggi tossici.

Leggi: Auser


Eventi in programma di AGE-IT 

• 4-6 Novembre 2024, Roma: 7th OECD World Forum on Well-being
The 7th OECD World Forum on Well-being will bring together experts, practitioners and thought leaders to strengthen approaches for centering multidimensional well-being in policy, measurement, and societal action. Taking place in person in Rome on the 4-6 November 2024, and marking the 20th anniversary since the 1st OECD World Forum on Statistics, Knowledge and Policy, it will be an essential event for advancing knowledge, building connections, and spurring action for inclusive, sustainable well-being.
This 7th edition of the OECD World Forum is being co-organised with the Italian Ministry of Economy and Finance, with the collaboration of ISTAT, the Italian National Statistical Institute, and the support of the Bank of Italy. It is one of the events being organised under the Italian Presidency of the G7.

• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Denatalità, bonus e il welfare con i se e con i ma – di Sergio Pasquinelli

Dopo 18 anni, rieccolo: il bonus bebè. Con un originale scatto creativo la nuova legge di bilancio lo resuscita con la stessa cifra di allora1, mille euro, per una platea più ristretta (famiglie con Isee fino a 40.000 euro). Così viene reiterata una misura senza alcuna informazione sul passato di interventi analoghi: quale aiuto hanno prodotto? quali effetti hanno generato? Nessuno lo sa. Cambia comunque il nome, ora si chiama Carta per i nuovi nati.
Il primo bonus bebè in Italia fu varato nel 2006 dal terzo governo Berlusconi. Era un contributo una tantum per i bambini nati o adottati nel corso di quell’anno. Il presidente del consiglio in quell’occasione scrisse una nota lettera a tutti i nuovi nati. Nella lettera ci si congratulava con i genitori per la nascita del loro figlio e si spiegava l’iniziativa del governo come un sostegno concreto alle famiglie e un incentivo alla natalità in Italia. Alessandro Rosina rispose a quella lettera su Lavoce.info facendo le veci di un bambino neonato qui.

Leggi: Welforum


Verso gli ecosistemi di prossimità – di Carlo Andorlini e Laura Bongiovanni

Questo articolo è tratto dal lavoro sviluppato dalla quarta edizione dell’Osservatorio sulla prossimità in Italia costituito nell’ambito della Biennale della Prossimità. L’indagine è stata elaborata nell’ambito della nuova edizione della Biennale della Prossimità, tenutasi a Napoli dal 3 al 5 ottobre 2024. L’Osservatorio è sostenuto da Fondazione Impresa Sensibile e Fondazione Modena, già impegnate nell’accompagnamento e nello sviluppo del modello prossimità.
Introduzione
Sono qui documentati gli esiti di sintesi della quarta edizione dell’Osservatorio Prossimità, realizzato nell’ambito della Biennale della Prossimità. La nuova indagine ha centrato l’attenzione sugli effetti trasformativi generati dalle iniziative di prossimità, a livello di trasformazione sociale, organizzativa e di impatto sociale.
La ricerca ha previsto due fasi, la prima consistente all’analisi di 16 studi di caso dedicati a pratiche di prossimità attive in diverse aree del paese (fase qualitativa), la seconda in un questionario rivolto ai responsabili delle pratiche stesse, per la verifica della diffusione dei diversi effetti e cambiamenti osservati attraverso l’analisi qualitativa (fase quantitativa)

Leggi: Welforum


Manovra. Gimbe: “Per la sanità risorse insufficienti per le troppe misure. Solo briciole per il 2025”

Dall’analisi emergono quattro punti critici: l’incremento reale è di soli € 1,3 miliardi, rispetto ai € 3,5 miliardi annunciati, rendendo impossibile soddisfare le richieste dei professionisti sanitari; l’unico reale incremento di risorse è previsto solo nel 2026; le risorse si disperdono in troppi rivoli, senza una chiara visione di rilancio del Ssn; non si intravede alcun rilancio progressivo del finanziamento pubblico che, dopo la ‘fiammata’ del 2026, torna a cifre da manutenzione ordinaria dell’era pre-pandemica.
25 OTT – Secondo il DdL sulla Manovra 2025, il Fondo sanitario nazionale (Fsn) raggiungerà € 136.533 milioni nel 2025, € 140.595 milioni nel 2026 e € 141.131 miliardi nel 2027.
Tuttavia, sottolinea Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, “le risorse, destinate principalmente ai rinnovi contrattuali del personale non consentiranno di attuare il piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri fortemente voluti dal Ministro Schillaci, né tantomeno di eliminare il tetto di spesa per il personale sanitario, contrariamente a quanto previsto dal DL Liste di attesa.

Leggi: Quotidiano Sanità


Il patrimonio edilizio miniera urbana per l’economia circolare

Il patrimonio edilizio diventa una miniera urbana, con il 95% dei materiali che possono essere riutilizzati, in pieno spirito di economia circolare. L’Enea e l’università Sapienza di Roma hanno infatti messo a punto “un’innovativa metodologia di analisi che permette di individuare e di quantificare tutti i materiali presenti in edifici vecchi o in disuso da reimpiegare in progetti di riqualificazione architettonica o per nuove costruzioni“.
Dalla ricerca – condotta nell’ambito del progetto Es-Pa dell’Enea e pubblicata sulla rivista ‘Sustainable chemistry and pharmacy’ – emerge che “oltre il 95% dei materiali da demolire possono essere riutilizzati, per la riqualificazione della struttura stessa (35%) e per altri impieghi (60%), senza finire in discarica”.
La metodologia – viene spiegato – è stata applicata a un progetto di recupero di un deposito per autobus di 11mila metri quadrati, costruito a Roma negli anni ’30 e in disuso dal 2008. Si tratta di uno dei tanti siti di archeologia industriale presenti in Italia che attualmente occupano il 3% del territorio pari a una superficie di 9mila km quadrati. Il deposito degli autobus in disuso ha circa 18mila metri cubi di materiali, in prevalenza cemento armato, per un peso complessivo di circa 35mila tonnellate e una quantità di carbonio incorporato di oltre 15mila tonnellate di CO2.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Manovra. Aumenti delle indennità per medici e infermieri. Fondi per piano pandemico, sanità privata, specializzandi, aggiornamento Lea e rinnovo contratti. Il Fondo sanitario salirà di 2,5 mld. Ecco il testo con tutte le misure – di Giovanni Rodriquez

Il testo firmato dal presidente della Repubblica sbarca alla Camera. Il Fondo sanitario nazionale sale di 2,5 mld. A questa cifra si arriva sommando agli 1,3 miliardi stanziati dall’articolo 47, l’importo già previsto dalla precedente manovra. L’importo complessivo per il 2025 sarà così di 136,5 miliardi. Tra le altre misure lo stop definitivo alla ricetta cartacea, nuove misure sui farmaci innovativi, premi per le Regioni che rispettano le liste d’attesa e finanziamento destinato all’aggiornamento delle tariffe per la remunerazione delle prestazioni per acuti e post acuzie. Ecco tutti gli articoli di interesse sanitario. IL TESTO
Il testo della legge di Bilancio, approvato nei giorni scorsi in Consiglio dei Ministri e firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è ormai pronto per l’esame parlamentare. Si partirà dalla Camera e i relatori saranno Ylenjia Lucaselli (FdI), Mauro D’Attis (FI) e Silvana Comaroli (Lega). Le audizioni dovrebbero prendere il via da lunedì 28 ottobre mentre il testo è atteso in aula per il 18 novembre.
Delineato l’iter parlamentare, passiamo al contenuti del provvedimento che vede salire di circa 2,5 miliardi il Fondo sanitario nazionale. A questa cifra si arriva sommando agli 1,3 miliardi stanziati dall’articolo 47, l’importo già previsto dalla precedente manovra. L’importo complessivo per il 2025 sarà così di 136,5 miliardi.

Leggi: Quotidiano Sanità


Liste di attesa, difficoltà nell’accesso ai Pronto Soccorso e pochi servizi sul territorio restano in testa alle preoccupazioni dei cittadini. Il rapporto sulla salute di Cittadinanzattiva

Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023 (in crescita di 9971 rispetto all’anno precedente), quasi una su tre – il 32,4%, +2,8% rispetto al 2022 e +8,6 rispetto al 2021 – fa riferimento al mancato accesso alle prestazioni. A seguire, con il 14,2%, il tema delle cure primarie (anche questo in crescita, +5,1% rispetto al 2022), ossia le difficoltà nel rapporto tra i cittadini e i Mmg. Poco sotto (13,3% nel 2023, -2,5% rispetto all’anno precedente) le difficoltà relative ai Pronto soccorso, ai ricoveri e alle dimissioni ospedaliere. IL RAPPORTO
È sempre il grande tema delle difficoltà di accesso alle cure sanitarie del nostro Paese quello che emerge dall’annuale Rapporto civico sulla salute, presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva presso il Ministero della Salute, alla presenza del Ministro Orazio Schillaci. Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023 (in crescita di 9971 rispetto all’anno precedente), quasi una su tre – il 32,4%, +2,8% rispetto al 2022 e +8,6 rispetto al 2021 – fa riferimento al mancato accesso alle prestazioni.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Pensioni, crescono le prestazioni: nel 2023 quasi 23 milioni di trattamenti

I dati Inps. Nel 2023 le prestazioni del sistema pensionistico italiano hanno toccato quota 22.919.888 (+0,6% rispetto al 2022), per un ammontare complessivo annuo di 347.032 milioni di euro (+7,7%). I beneficiari sono 16.230.157. Il gruppo più numeroso è quello dei titolari di pensioni di vecchiaia (11,4 milioni); i titolari di pensioni ai superstiti sono 4,2 milioni, i beneficiari di prestazioni assistenziali sono 3,8 milioni
anziani panchina spalle parco
Nel 2023 le prestazioni del sistema pensionistico italiano hanno toccato quota 22.919.888 (+0,6% rispetto al 2022), per un ammontare complessivo annuo di 347.032 milioni di euro (+7,7% rispetto al 2022).
I beneficiari di prestazioni pensionistiche sono 16.230.157 (+0,6% rispetto al 2022), con una media di 1,4 pensioni a testa, anche di diverso tipo: il 68% percepisce una sola prestazione, mentre il 32% ne percepisce due o più.
L’Osservatorio statistico riporta dati estratti dal Casellario centrale dei Pensionati sull’andamento nel periodo 2018-2023.

Leggi: Redattore Sociale


La mobilità racconta: l’urbanista che disegna città più vivibili – di Daria Capitani

La professoressa Marta C. González ha ricevuto a Torino il massimo riconoscimento internazionale per la Scienza dei sistemi complessi. Dati non tradizionali, come la mobilità vista attraverso lo smartphone, offrono nuove prospettive sull’uso dello spazio: «Servono a pianificare città meno inquinate e più resilienti a eventi climatici estremi»
Transizione digitale e transizione ecologica possono guardare nella stessa direzione? L’intelligenza artificiale sarà uno strumento utile oppure no nell’affrontare i rischi connessi al cambiamento climatico? Che cosa ci dice la mobilità sullo stato di salute della società? Temi complessi ma tutt’altro che distanti, intrinsecamente correlati al nostro modo di abitare un mondo che a una latitudine ha fame d’acqua e altrove rischia di affogare. Se ne occupa la professoressa Marta C. González che questo pomeriggio, al Binario 3 delle Officine Grandi Riparazioni a Torino, ha ricevuto il massimo riconoscimento internazionale per la Scienza dei sistemi complessi e dei dati: il Premio Lagrange – Fondazione CRT.

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Fermare il consumo di suolo, depavimentare le città

“Alluvioni e allagamenti non hanno mai distinto tra piccoli e grandi centri. Semplicemente nelle grandi città è tutto più visibile e i danni si moltiplicano per l’addensamento di persone e cose, e perché l’acqua trova meno vie di fuga”. Paolo Pileri docente di pianificazione territoriale ed ambientale al Politecnico di Milano, indica una via obbligatoria per far fronte a un’emergenza che si presenta con sempre maggiore frequenza. La sua intervista per QN: https://www.quotidiano.net/cronaca/alluvioni-intervista-urbanista-pileri-c8evxj5z

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Coltivare ora il nostro futuro: il rapporto ASVIS 2024

Il nuovo Rapporto ASVIS analizza la condizione del mondo, dell’Europa e dell’Italia e sottolinea il gap tra aspettative, impegni e realtà. In particolare, i dati e le analisi prospettiche che quest’anno sono state ulteriormente affinate, descrivono con chiarezza il ritardo dell’Italia su tutti i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile e l’inadeguatezza delle politiche e delle risorse messe in campo per raggiungerli.
Alcune statistiche sulla sostenibilità sociale ci hanno colpito in modo particolare: nel 2023 5,7 milioni di persone si trovavano in condizioni di povertà assoluta; 13,4 milioni (il 22,8% della popolazione) erano a rischio di povertà o esclusione sociale; il 10,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni escono prematuramente dal sistema di istruzione e formazione; l’Italia si classifica in 83a posizione su 146 Paesi per la parità di genere.

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“Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora” 26 ottobre 2024 giornata di mobilitazione nazionale con manifestazioni a Torino, Milano, Firenze, Roma, Bari, Palermo e Cagliari

 

Basta con l’impunità, la complicità, l’inazione

Cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo
Per una conferenza di pace ONU, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia
Per la risoluzione nonviolenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune
Per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia

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NEWS:

22 ottobre 2024
Il piano Meloni non funziona, le culle restano vuote

Per l’Istat prosegue il calo delle nascite. Barbaresi, Cgil: “Servono politiche a sostegno della natalità forti e strutturali, garantire certezze ai giovani” – Roberta Lisi
Dopo due anni di governo Meloni di inviti impliciti ed espliciti a far figli, tanto che si è intitolato un ministero alla famiglia e alla natalità; dopo un variegato numero di bonus e una tantum che per loro natura non sono strumenti universalisti e quindi hanno più il sapore di una “gentile concessione” un po’ discriminatoria che il profumo intenso dei diritti uguali per tutte e tutti, dopo la propaganda sulla centralità della famiglia, si scopre che non solo non sono nati più bimbe e bimbi, ma anzi la curva della natalità si è ulteriormente piegata verso il basso.
Numeri impietosi
L’Istat ha diffuso i dati sulla natalità del 2023 e quelli dei primi 7 mesi del 2024. I numeri sono impietosi e non lasciano adito a fraintendimenti. Si legge nel Rapporto: “Ancora un record al ribasso per le nascite: nel 2023 scendono a 379.890, registrando un calo del 3,4% sull’anno precedente. Il calo delle nascite prosegue anche nel 2024: in base ai dati provvisori relativi a gennaio-luglio le nascite sono 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023”. “Più che un inverno demografico è una glaciazione”. Lo afferma Daniela Barbaresi, segretaria confederale della Cgil

Leggi: Collettiva, 22/10/2024


22 ottobre 2024
Sanità, Cittadinanzattiva: per 1 cittadino su 3 mancato accesso alle prestazioni

I dati del “Rapporto civico sulla salute”. Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023, il 32,4%, (+2,8% rispetto al 2022) fa riferimento a questo problema. Le liste d’attesa bloccate la prima difficoltà dei cittadini, il 7,6% rinuncia alle cure. 468 giorni per la prima visita oculistica, 480 per un controllo oncologico
Difficoltà di accesso alle cure sanitarie. È ancora una volta questo il dato principale che emerge dal ‘Rapporto civico sulla salute 2024’ di Cittadinanzattiva, presentato oggi a Roma presso l’Auditorium Cosimo Piccinno del ministero della Salute. Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023 (in crescita di 9971 rispetto all’anno precedente), quasi una su tre – il 32,4%, +2,8% rispetto al 2022 e +8,6 rispetto al 2021 – fa riferimento al mancato accesso alle prestazioni. A seguire, con il 14,2%, il tema delle cure primarie (anche questo in crescita, +5,1% rispetto al 2022), ossia le difficoltà nel rapporto tra i cittadini e i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, nella continuità assistenziale e nel raccordo ospedale territorio.

Leggi: Redattore Sociale, 22/10/2024


21 ottobre 2024
Natalità: Cgil, urgenti politiche strutturali per dare certezze a chi vuole figli, superare logica dei bonus

“Il quadro è preoccupante, più che un inverno demografico è una glaciazione. Sono numeri impressionanti, sintomatici di un Paese con un presente difficile e che non riesce a guardare con fiducia al futuro. Non sarà certo l’aver istituito il Ministero della Natalità o qualche bonus in più a convincere a fare figli chi non ne ha, servono politiche strutturali forti, frutto di una strategia di medio e lungo periodo e capaci di garantire certezze soprattutto ai giovani, a partire dalle donne”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi a commento dei dati diffusi oggi dall’Istat sulla natalità.
“Misure e interventi a sostegno della natalità – continua la dirigente sindacale – devono garantire la certezza di un lavoro di qualità, stabile e ben retribuito; la certezza di una casa, di una rete di servizi per l’infanzia, a partire da asili nido diffusi nel territorio, accessibili e gratuiti; congedi che siano adeguatamente remunerati e paritari”.

Leggi: Cgil, 21/10/2024


18 ottobre 2024
Manovra. Testa (Snami): “Una Caporetto per la sanità territoriale”

“In un momento storico in cui è fondamentale rafforzare la medicina di prossimità, garantendo continuità assistenziale e sostenibilità del sistema sanitario – afferma il presidente – l’assenza di risorse per il rinnovo contrattuale rappresenta un colpo mortale per la medicina generale. Il rinnovo del contratto non è solo una questione sindacale: è una battaglia per tutelare prima di tutto i diritti dei cittadini, che rischiano di non poter più contare su un’assistenza di qualità e accessibile”
“La manovra economica è una Caporetto per la sanità territoriale. Mentre si continua ad investire sugli ospedali e sui dipendenti, la medicina generale e il territorio continuano a essere ignorati e sotto finanziati”. Lo dichiara Angelo Testa, presidente nazionale Snami.
“La mancanza di fondi destinati alla medicina generale – prosegue – è un segno allarmante, che riflette il completo disinteresse della politica nei confronti del territorio. La progressiva demedicalizzazione del 118 ne rappresenta un esempio calzante. Il mancato rinnovo del contratto ai coordinatori SISAC, il silenzio su ogni misura di supporto alla medicina generale e l’assenza di investimenti mirati al rafforzamento delle cure primarie evidenziano una strategia miope e pericolosa

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/10/2024


17 ottobre 2024
Manovra. Fimmg: “Non ci sono risorse per i medici di famiglia”

Il segretario Scotti: “Le risorse previste per la sanità sono destinate essenzialmente a ospedali e pronto soccorso. Ma lì rischia di peggiorare la situazione se non si investe sul territorio”.
“Per quanto ora vediamo in manovra non c’è niente per medici di famiglia, pediatri libera scelta e specialisti del territorio: le risorse previste per la sanità sono destinate essenzialmente a ospedali e pronto soccorso. Ma lì rischia di peggiorare la situazione se non si investe sul territorio”. Lo spiega all”ANSA il segretario della Federazione italiana di medici di medicina generale Silvestro Scotti, commentando la manovra approvata ieri sera in Consiglio dei ministri. Il territorio è sempre meno presidiato da medici e la situazione è destinata a peggiorare, numeri alla mano. “In alcune aree il concorso fatto la settimana scorsa per assegnare le borse di specializzazione in medicina generale ha visto meno partecipanti dei posti disponibili. In alcune zone ci sono il 40-50% in meno di borse assegnate rispetto a quante ne sono finanziate.

Leggi: Quotidiano Sanità, 17/10/2024


17 ottobre 2024
I poveri raddoppiano, i sostegni si dimezzano

In aumento le persone allo stremo, complici le misure del governo e l’inflazione. Numeri e proposte nella Giornata internazionale Onu. Mobilitazione della Cgil – di Patrizia Pallara
5,7 milioni sono le persone in povertà assoluta in Italia, l’8,5 per cento della popolazione. Dieci anni fa erano la metà. Il dato cresce nelle famiglie straniere dal 28,9 per cento del 2022 al 30,8 dello scorso anno, sale addirittura del 21 nelle coppie con 3 o più figli, e colpisce le famiglie monoparentali con un minore incidendo per il 13,3 per cento. Tra le cause, la disoccupazione ma anche il lavoro povero, precario e in nero che non garantisce la sicurezza finanziaria. Intanto secondo Oxfam dall’inizio della pandemia a novembre 2023 i miliardari italiani sono passati da 36 a 63, e il valore dei loro grandi patrimoni è cresciuto del 46 per cento.
Il Paese delle disuguaglianze
Benvenuti nel Belpaese delle disuguaglianze, dove la Giornata internazionale contro le povertà, indetta dall’Onu per il 17 ottobre, ha sempre più senso che sia celebrata. È un’Italia a due velocità, che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Le misure adottate dal governo Meloni, infatti, introdotte dalla legge 85/2023, non sono adeguate né tanto meno efficaci e rischiano di aggravare una situazione già drammatica.

Leggi: Collettiva, 17/10/2024


16 ottobre 2024
Manovra: Cgil, austerità selettiva del Governo contro lavoratori e pensionati

Ferrari: “Ad ascoltare il ministro Giorgetti, la prossima manovra di bilancio darà a tutti qualcosa, senza togliere nulla ad alcuno. Ovviamente, le cose non stanno affatto così”
– “Avendo deciso di non andare a prendere i soldi dove sono: extra profitti (no, quelli di banche e assicurazioni non sono stati tassati neanche questa volta), profitti, grandi ricchezze, evasione fiscale (che invece continua a essere incentivata), per rispettare i parametri del nuovo Patto di Stabilità risulterà inevitabile tagliare risorse sia al welfare universalistico, che per i lavoratori rappresenta salario indiretto, sia agli investimenti pubblici, fondamentali per fermare un declino economico che ci ha già regalato 19 mesi consecutivi di calo della produzione industriale”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari.

Leggi: Cgil, 16/09/2024


DALLE REGIONI:

18 ottobre 2024
Palermo. Il Sunia all’assessore Ferrandelli: “Riaprire i termini per la graduatoria sull’emergenza abitativa. Inverosimile che per 2.200 famiglie l’esigenza di una casa sia venuta meno”

Il SUNIA chiede all’assessore Fabrizio Ferrandelli di riaprire i termini della graduatoria sull’emergenza casa a Palermo “perché rispecchi le esigenze delle centinaia di famiglie, ancora in attesa, da anni, di risposte dagli enti statali”.
L’avviso per la nuova graduatoria per l’accesso ad alloggi di edilizia popolare o confiscati è stato pubblicato il 24 luglio. I termini per chiedere l’inserimento in lista sono scaduti il 30 settembre.
Pur esprimendo apprezzamento per l’aggiornamento della graduatoria, il SUNIA rileva che la riduzione del numero delle domande presentate, crollato da 2.700 a 500, rischia di dare un’immagine “distorta” della realtà e di penalizzare tantissimi cittadini.

Leggi: Sunia, 18/10/2024


16 ottobre 2024
Colico (LC), uno sportello dedicato ai caregiver

Auser Colico avrà a breve uno sportello dedicato a supportare i cosiddetti «caregiver» familiari. Un esercito ormai nel nostro Paese, composto da 7,3 milioni di persone. L iniziativa che è il frutto delle partecipazione al bando regionale «Con voi per loro» è stata presentata martedì 8 ottobre nella sala consiliare del Comune di Colico. Claudio Dossi, presidente di Auser provinciale Lecco ha introdotto il tema partendo dal dato della popolazione anziana in provincia giunto al 24% attualmente e che entro il 2048 salirà al 34%: «Negli ultimi 7 anni le risorse dei Comuni sono sempre state le stesse -ha aggiunto -ma il problema è sempre più impellente. Auser non poteva non farsi carico del problema per quanto di sua competenza e si è per questo mossa partecipando al bando. Sono convinto che il terzo settore debba seriamente interrogarsi su questo problema.

Leggi: Auser, 16/09/2024


16 ottobre 2024
Acri (CS), uno sportello di ascolto per i malati di Alzheimer e le loro famiglie

Auser Acri (CS) apre uno sportello di ascolto e supporto psicologico gratuito alle famiglie dei malati di Alzheimer e di altre forme di demenza. L’obiettivo è quello di alleggerire e condividere le emozioni che accompagnano la cura del malato e creare una rete di intervento tra le istituzioni.
L’inaugurazione del presidio è prevista per il 16 ottobre.
Per informazioni e prenotazioni: segreteria.auseracri@gmail.com – 3517765392

Leggi: Auser, 16/09/2024


16 ottobre 2024
No a quei trasferimenti automatici in strutture RSA per anziani non autosufficienti

«Continuiamo a registrare – denunciano dall’UTIM di Torino – tentativi di trasferimento automatico di utenti con disabilità dei servizi residenziali in strutture RSA per anziani non autosufficienti al compimento dei 65 anni di età. Un problema, questo, che non si limita alla sola Regione Piemonte, ma è esteso anche in altre Regioni italiane, evidenziando una criticità diffusa a livello nazionale. Si tratta di una pratica crudele e illegittima, ricordando che i riferimenti normativi, anche recenti, evidenziano come sia essenziale rispettare la specificità dei bisogni individuali»
La nostra organizzazione [UTIM-Unione per la Tutela delle Persone con Disabilità Intellettiva, N.d.R.] continua a registrare tentativi di trasferimento automatico di utenti con disabilità dei servizi residenziali (come Comunità Alloggio e RAF-Residenze Assistenziali Flessibili per Disabili) in strutture RSA per anziani non autosufficienti al compimento dei 65 anni di età. Un problema, questo, che non è limitato alla sola Regione Piemonte, ma è esteso anche in altre Regioni italiane, evidenziando una criticità diffusa a livello nazionale.

Leggi: Superando, 16/09/2024


IN AGENDA:

Giovedì 14 novembre ore 16.30 – Auditorium dell’Ara Pacis, via di Ripetta 190, Roma

Presentazione Rapporto 2024 “LAVORO DOMESTICO, CHIAVE DI CRESCITA PER IL PAESE” –
L’evento di presentazione del Rapporto 2024 sarà l’occasione per approfondire tematiche importanti relative al welfare familiare e per immaginare risposte concrete che valorizzino il lavoro domestico, di cura e assistenza.
L’evento si svolgerà unicamente in presenza

Eventi in programma di AGE-IT

• 6° Meeting Internazionale: “Brain Health and prevention of cognitive decline”, 23-25 Ottobre 2024
Si ricorda che il Centro di Neuroscienze di Milano (NeuroMI, www.neuromi.it), centro interdipartimentale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha organizzato un meeting internazionale a tema “Brain Health and prevention of Cognitive Decline”, in linea con le tematiche e finalità del programma Age-It. Il meeting si terrà a Milano dal 23 al 25 Ottobre 2024 presso l’aula Magna dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Per tutte le informazioni e per visionare il programma scientifico definitivo si rimanda al sito web dedicato del convegno o sul sito di Age-It.

• Tecnologia e robotica per l’invecchiamento attivo – 24 Ottobre, Albignasego
Il 24 ottobre 2024, dalle 15:30 alle 16:45, presso il Caffè Diemme ad Albignasego, si terrà l’evento “Invecchiamento attivo: robot e tecnologia al servizio della popolazione” all’interno del festival DIGITALmeet 2024. L’incontro, parte del progetto Age-It, mira a fare dell’Italia un polo di ricerca internazionale sull’invecchiamento, integrando tecnologia e robotica per migliorare l’assistenza agli anziani.Tra i relatori spiccano Emanuele Menegatti, docente di Ingegneria Informatica, Alessandra del Felice, del Dipartimento di Neuroscienze, e altri esperti di statistica, biomedicina e gestione industriale. Il dibattito esplorerà come l’innovazione tecnologica possa contribuire a creare una società più inclusiva per tutte le età. Per maggiori informazioni visita il sito.

• 4-6 Novembre 2024, Roma: 7th OECD World Forum on Well-being
The 7th OECD World Forum on Well-being will bring together experts, practitioners and thought leaders to strengthen approaches for centering multidimensional well-being in policy, measurement, and societal action. Taking place in person in Rome on the 4-6 November 2024, and marking the 20th anniversary since the 1st OECD World Forum on Statistics, Knowledge and Policy, it will be an essential event for advancing knowledge, building connections, and spurring action for inclusive, sustainable well-being.
This 7th edition of the OECD World Forum is being co-organised with the Italian Ministry of Economy and Finance, with the collaboration of ISTAT, the Italian National Statistical Institute, and the support of the Bank of Italy. It is one of the events being organised under the Italian Presidency of the G7.

• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Povertà, 4 proposte per contrastarla e 10 fake news da evitare

In Italia la povertà assoluta è un fenomeno strutturale che negli ultimi 10 anni ha visto un costante aumento dei numeri. Sono 5,7 milioni gli italiani poveri, 2,2 milioni di famiglie – di Redazione
Prevenire e contrastare la povertà, nel mondo. in Europa, in Italia, è un impegno non più rinviabile. Soprattutto in un contesto di crisi economica, politica e climatica come quello che stiamo vivendo, a livello internazionale e nazionale. Per questo, Alleanza contro la Povertà in Italia, che raggruppa quasi 40 organizzazioni impegnate su questo fronte, lancia oggi 4 possibili proposte per combattere la povertà attraverso precisi impegni politici e mette in guardia da 10 “fake news” che non contribuiscono ad un nuovo approccio culturale al tema.
A livello nazionale, Alleanza contro la Povertà ricorda innanzitutto che la povertà assoluta è un fenomeno strutturale, che negli ultimi 10 anni ha visto un costante aumento dei numeri, certificato dai dati Istat: secondo le ultime stime preliminari sulla povertà assoluta, infatti, nel 2023 si trovavano in questa condizione l’8,5% del totale delle famiglie residenti, corrispondenti a circa 5,7 milioni di individui. «Il numero dei poveri assoluti in Italia, negli ultimi 10 anni, è raddoppiato», ricorda Antonio Russo, portavoce dell’Alleanza. «Pare ormai chiaro che le nuove misure di contrasto, introdotte dalla legge 85/2023, non sono adeguate né tanto meno efficaci e rischiano di aggravare una situazione già drammatica: secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Inps, infatti, i beneficiari delle nuove misure (Assegno Di Inclusione e Supporto alla Formazione e Lavoro ) sono poco più della metà rispetto ai beneficiari del Reddito/Pensione di cittadinanza: su un totale di 1.324.104 nuclei che avevano percepito almeno una mensilità di RdC/Pdc nel primo semestre del 2023, 695.127 sono quelli che hanno avuto accesso all’Assegno d’Inclusione nello stesso periodo del 2024».

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Istat: Cgil, povertà a livelli record, ripristinare subito strumento universale di contrasto e sostenere servizi di welfare

“I dati sono drammatici, e confermano quanto le scelte del Governo siano state e continuino ad essere crudeli e sbagliate. La povertà è a livelli record, un italiano su dieci è in povertà assoluta. Di fronte a una condizione così diffusa e complessa sono necessari e urgenti interventi e politiche diverse da quelle esistenti: la Carta acquisti è ben poca cosa, e con l’abolizione del Reddito di cittadinanza e l’introduzione dell’Assegno di inclusione 1,1 milioni di persone è rimasto senza sostegno”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi a commento dei dati sulla povertà in Italia diffusi oggi dall’Istat.
“5,7 milioni di persone e 2,2 milioni di famiglie in condizioni di povertà assoluta, a cui si aggiungono 8,5 milioni di persone e 2,8 milioni di famiglie che vivono in povertà relativa: sono i numeri di un’emergenza che richiede un netto cambio di rotta”, ribadisce la dirigente sindacale. “La povertà colpisce maggiormente le famiglie numerose e con figli minori, le famiglie operaie, quelle del Mezzogiorno, quelle in affitto, i migranti, certificando le pesanti diseguaglianze che attanagliano il nostro Paese”.

Leggi: Cgil


Assicurare le abitazioni contro i mutamenti climatici: nuovi scenari del rischio

Molti italiani immaginano che, in caso di calamità, della ricostruzione degli edifici privati si debba occupare lo Stato, ma in realtà non esiste alcun obbligo delle amministrazioni pubbliche di risarcire cittadini o imprese che abbiano subìto danni ai propri beni. Ad oggi, in Italia solo poco più del 5% delle abitazioni civili è coperto da una polizza contro i rischi catastrofali a fronte di altri paesi come la Francia e la Spagna dove la diffusione di queste coperture è anche superiore al 90%.
Alla luce di questa situazione, da anni l’Ania propone l’introduzione di uno schema assicurativo nazionale basato su una partnership pubblico/privato nell’ottica di raggiungere una mutualità sufficiente a garantire, nel prossimo futuro, l’assicurabilità dei rischi catastrofali.
Le polizze catastrofali non devono essere confuse con quelle relative ad altre tipologie di rischi naturali che, più che alle caratteristiche sismiche e idrogeologiche del territorio, sono legati al clima. Tali eventi non sempre hanno una portata catastrofale, ma possono acquisirla nel momento in cui superano una determinata intensità.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


La cultura come risorsa di ben-essere. Welfare culturale, una definizione di campo

Nonostante le evidenze scientifiche mettano in luce il ruolo unico e importante che la cultura svolge nel corso della nostra vita, aiutandoci a stare bene e a vivere più a lungo, l’accesso alle esperienze culturali è ancora oggi diseguale e non tutti ne beneficiano come dovrebbero. Le autrici affrontano il tema analizzando le indicazioni normative nazionali e internazionali disponibili e riportando i risultati di alcuni recenti studi che evidenziano le potenzialità della partecipazione culturale nella promozione della salute dei cittadini. – di di Catterina Seia (Presidente, CCW-Cultural Welfare Center), Vittoria Azzarita (CCW-Cultural Welfare Center)
Gli anni che ci separano dal buio della pandemia hanno cambiato la nostra percezione del mondo. Molte lezioni sono state apprese e molti fenomeni sono stati compresi, in uno scenario dominato dalla complessità e instabilità che caratterizzano i contesti di vita contemporanei. Più chiara e diffusa è la nozione di Salute che ha rivelato – forse per la prima volta in modo così evidente – la sua natura multidimensionale, multifattoriale e dinamica.
Una visione moderna della salute
Questa rinnovata consapevolezza del concetto di Salute trova il suo fondamento nell’approccio olistico alla persona proprio del modello biopsicosociale, elaborato nel 1977 da George Engel, chimico e medico statunitense vissuto tra il 1913 e il 1999, che oltre agli aspetti biologici, presta attenzione anche a quelli psicologici e sociali, insieme alle barriere strutturali alla Salute, che si presentano come non facilmente risolvibili poiché coinvolgono più domini, compreso quello ambientale, con rilevanti ricadute a livello personale e collettivo (Grossi e Ravagnan, 2013).

Leggi: I Luoghi della Cura


Tra caregiver, Rsa e badanti, le politiche per l’invecchiamento in Italia e il confronto con il resto d’Europa – di Matilda Ferraris

A differenza degli altri paesi europei, da noi l’assistenza agli anziani grava quasi interamente sulle spalle delle famiglie. Che però sono sempre meno numerose. Da qui l’alta presenza di badanti, che non ha pari nel continente. I sostegni economici non mancano, anche se i professionisti del settore li ritengono insufficienti, mentre sono pressoché assenti i servizi erogati dallo stato
In Italia la gestione delle persone anziane non autosufficienti si fonda sulle spalle delle famiglie, che siano loro – e in particolare le donne – le persone curanti, o che provvedano loro all’assunzione e al pagamento di badanti. Nel nostro paese infatti questo ruolo è fondamentale, sono loro a gestire il lavoro di cura degli anziani, mentre le strutture specializzate sono spesso assenti.
«Se pensiamo alla cura delle persone anziane, il modello italiano è un unicum: l’alta presenza di “badanti” non ha pari rispetto agli altri paesi europei, e in realtà anche nel mondo», dice Elisabetta Notarnicola, ricercatrice e docente di Practice in Government, Health e Not for Profit presso SDA Bocconi School of Management.
«L’Italia – come altri paesi europei – ha un modello di welfare familistico: sono i familiari che si prendono cura degli anziani in famiglia e non si deputa questo compito allo stato. Noi diciamo “l’ho messo in casa di riposo”, quasi con un tono dispregiativo».

Leggi: Domani


Caregiver familiari, uno su quattro lo è da più di dieci anni

Il manifesto per una legge equa che regoli questa figura ormai centrale. Lo promuovono Carer e Cittadinanzattiva che ha anche svolto una ricerca: circa la metà di loro ha problemi di realizzazione personale, sette su dieci hanno rinunciato a lavoro o o studio per alcuni periodi – di Nicola Varcasia
Una legge che garantisca diritti e tutele al caregiver familiare. In italia sono circa otto milioni. Parliamo delle persone che si occupano a pieno titolo di un congiunto o un parente malato, fragile o non autosufficiente, senza essere operatori assistenziali di professione. Ma perché ciò avvenga e non si resti nelle buone intenzioni, occorre che la legge preveda una definizione ampia della figura del caregiver e ne riconosca diritti e tutele anche se non convive o non è un familiare diretto della persona assistita. La nuova norma dovrà inoltre offrire la possibilità coinvolgere il caregiver nella stesura del cosiddetto progetto assistenziale individualizzato della persona assistita ed essere espressione anche dei suoi bisogni.
Non solo, la legge dovrà prevedere l’attivazione di tutele crescenti rapportate al carico assistenziale e agli impatti e ai bisogni del caregiver, oltre a garantire risorse congrue per realizzare un’effettiva esigibilità delle tutele ed essere così una concreta base di partenza per il disegno e l’attuazione di servizi e sostegni dedicati a chi si prende cura.

Leggi: Vita


SEGNALAZIONI:

Il “welfare dal basso” dei migranti

Pratiche solidali nell’ambito delle comunità religiose – di Samuele Davide Molli, Maurizio Ambrosini
I Policy Highlights di Politiche Sociali/Social Policies
L’articolo che segue sintetizza alcuni degli esiti del lavoro pubblicato sul numero 2/2024 di «Politiche Sociali/Social Policies», rivista edita dal Mulino e promossa dalla rete ESPAnet-Italia. Per maggiori dettagli e citazioni: S. D. Molli e M. Ambrosini, “Nuovi attori del welfare. Il protagonismo solidale delle minoranze religiose immigrate”, in «Politiche Sociali/Social Policies», 2/2024, pp. 245-266
Il binomio welfare-immigrazione ha generato un’ampia letteratura sia in riferimento alle modalità di inclusione o esclusione dei migranti nei sistemi di welfare pubblico dei Paesi riceventi sia in relazione al ruolo degli attori della società civile e del Terzo settore come promotori di forme di welfare complementari o sostitutive. In entrambi i casi, possiamo comunque osservare che i cittadini stranieri sono generalmente considerati, e studiati, come destinatari di prestazioni e servizi.
In questo contributo, che restituisce parte delle evidenze discusse in un nostro articolo recentemente pubblicato sul numero 2/2024 di «Politiche Sociali/Social Policies», proponiamo invece uno sguardo alternativo e differente al tema: ci concentriamo infatti sulle iniziative di welfare che gli immigrati hanno organizzato in modo autonomo, diventando, in questo senso, protagonisti, e non solo beneficiari, dell’aiuto di cui necessitano. Nello specifico, rivolgiamo l’attenzione alla solidarietà di ispirazione religiosa, prendendo in esame attività di sostegno e assistenza promosse dai luoghi di culto e mirate a rispondere alle difficoltà – esistenziali e materiali – che derivano dall’esperienza della migrazione e dal processo di inserimento nel contesto italiano.

Leggi: Welforum


 

 

“Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha”, mobilitazione Sindacato Pensionati Cgil dal 28 al 31 ottobre in tutta Italia

Il governo prepara un’altra legge di bilancio che impoverisce il Paese. Non possiamo permettercelo. Per questo scenderemo in piazza in tutt’Italia. Diamo forza e potere a pensioni e salari!
Mobilitazione dei pensionati e delle pensionate a contrasto di una legge di bilancio inadeguata ad affrontare le priorità delle persone e che per l’asse delle misure che si prospettano continua a promuovere un modello sociale da contrastare con fermezza.
Lo SPI CGIL organizza mobilitazioni regionali nella settimana dal 28 al 31 ottobre che avranno al centro: tutela del potere d’acquisto dei pensionati; un sistema pensionistico che sappia garantire per gli attuali e per i futuri pensionati il giusto diritto alla pensione, risposte su sanità, non autosufficienza e fisco che garantiscano equità, universalità e redistribuzione a favore del lavoratori e dei pensionati oltre che delle giovani generazioni.

Leggi: Cgil


NEWS:

11 ottobre 2024
Rafforzare la prevenzione e la preparazione e risposta alle pandemie. Promuovere un invecchiamento sano e attivo. Approccio One Health e lotta alla resistenza antimicrobica. Il documento finale del G7 Salute

Ma anche trarre insegnamento dalle passate emergenze sanitarie globali, “promuovendo la salute come valore per le nostre società, investendo nella prevenzione, nella preparazione e nella risposta alle emergenze sanitarie, promuovendo la produzione regionale di prodotti sanitari e promuovendo l’accesso equo a servizi sanitari di qualità e a contromisure mediche a prezzi accessibili”. Promuovere una vita in salute, l’attività fisica, una dieta equilibrata e contrastare l’uso di alcol e fumo tra i più giovani. IL DOCUMENTO
“Riaffermiamo il nostro impegno ad accelerare i progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile relativi alla salute. Continueremo a far progredire la copertura sanitaria universale, anche attraverso politiche di prevenzione lungo tutto l’arco della vita e attraverso lo sviluppo e l’adozione di innovazioni sanitarie e nuove tecnologie per affrontare gli impatti sulla salute dei cambiamenti demografici e le esigenze sanitarie di una popolazione che invecchia”.
Trarre insegnamento dalle passate emergenze sanitarie globali, “promuovendo la salute come valore per le nostre società, investendo nella prevenzione, nella preparazione e nella risposta alle emergenze sanitarie, promuovendo la produzione regionale di prodotti sanitari e promuovendo l’accesso equo a servizi sanitari di qualità e a contromisure mediche sicure, efficaci, di qualità garantita e a prezzi accessibili”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/10/2024


11 ottobre 2024
Sistema socio-sanitario, i 7 appelli alla politica di Uneba

Il documento chiede meno dumping e differenze tra Regioni, più collaborazione e valorizzazione di chi lavora nel settore, una riscoperta dell’etica della cura. Sarà inviato a Parlamento, Governo e Regioni
Lavorare insieme per il bene comune, cioè per il bene delle persone fragili. Con etica della cura, investimento sulle professioni, attenzione alla sostenibilità del sistema sociosanitario. E’ l’appello che Uneba invia a Parlamento, Governo e Regioni e che pone all’attenzione di tutti gli attori del sistema sociosanitario.
L’associazione nazionale, voce di 1000 enti quasi tutti non profit di radici cristiane, lancia l’appello a conclusione della riflessione etica al centro del convegno nazionale “Valori e valore nella cura della persona anziana” di San Giovanni Lupatoto (Verona).
“Assistiamo – dice Uneba in una nota – a una drammatica e diffusa inconsapevolezza in termini di etica della cura che vede i diversi attori del sistema sociosanitario impegnati nella difesa di posizioni individuali che, seppur talvolta legittime, perdono di vista la vocazione – etica, prima ancora che gestionale – del sistema: prendersi cura delle persone fragili”.

Leggi: Redattore Sociale, 11/10/2024


11 ottobre 2024
Web, tablet e smartphone: così Lottomatica e Longevitas formano gli anziani

“Rendere i cittadini over 65 più consapevoli e più capaci di difendersi”. È questo il principio guida del progetto ‘Digitalmente Attivi’, promosso dalla Fondazione Longevitas in collaborazione con la Fondazione Lottomatica, per formare le persone anziane sull’uso delle nuove tecnologie, dal tablet allo smartphone. Non sentiremo più frasi come ‘Non lo so fare’ oppure ‘Ho paura di sbagliare’, gli anziani di oggi devono poter sfruttare al meglio le potenzialità del web in termini di relazioni e servizi, imparando anche a smascherare le truffe.
“In un mondo in cui tutto si sposta sul digitale, dal contatto con la pubblica amministrazione a quello con il proprio medico di famiglia, ma anche per effettuare le spese on-line, diventa ormai necessario superare il gap digitale dei senior”, spiega Eleonora Selvi, presidente di Fondazione Longevitas, in una videointervista della Dire. Aumentare le competenze digitali degli over 65 “è importante anche per aiutarli a restare connessi con le proprie reti sociali- aggiunge Selvi- per mantenersi attivi e, perché no, anche per sfruttare il digitale per un allenamento cognitivo che tenga la mente sempre più viva e longeva”.

Leggi: Redattore Sociale, 11/10/2024


11 ottobre 2024
Silver economy: una nuova cultura dell’invecchiamento

A Mantova il seminario promossa dallo Spi Cgil provinciale e di Bolzano con la partecipazione di Fulvio Fammoni e Stefano Landini.
L’iniziativa dal titolo “Silver economy: una nuova cultura dell’invecchiamento” è stata organizzata dallo Spi Cgil Mantova e da quello di Bolzano per approfondire il tema dell’invecchiamento e il cambio inevitabile della società. Hanno partecipato al dibattito Fulvio Fammoni, presidente dell’Alta scuola Spi nazionale, Stefano Landini, segretario nazionale Spi, Fulvia Colombini, presidente Auser Lombardia, Andrea Caprini, assessore welfare Comune di Mantova, e Federica Trapletti, segretaria regionale Spi Lombardia.
Nel video le voci di Ferdinando Colleoni, segretario generale Spi Cgil Mantova, e Alfred Ebner, segretario generale Spi Lgr.

Leggi: Collettiva, 11/10/2024


11 ottobre 2024
La Notte dei senza dimora si racconta in un podcast

Sabato 12 ottobre a Milano e in altre città torna la manifestazione che, in occasione della giornata Onu del 17 ottobre, ha l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sui temi della grave emarginazione. Quest’anno in occasione della ventiquattresima edizione accanto alle iniziative di piazza l’associazione Insieme nelle Terre di Mezzo – che coordina l’evento – ha dato vita a un racconto a puntate su spotify dal titolo “Gli sguardi e le parole” – di Antonietta Nembri
Torna anche quest’anno l’invito a condividere una notte all’addiaccio con chi, senza dimora, dorme tutte le sere per strada. È La Notte dei senza dimora, ormai storica iniziativa partita nel 2000 in piazza Santo Stefano a Milano e che da alcuni anni si tiene in piazza Sant’Eustorgio.
Un pomeriggio e una notte di sensibilizzazione e informazione sulle persone che vivono una grave emarginazione e che si svolge in occasione della Giornata mondiale istituita dall’Onu per la lotta alla povertà.

Leggi: Vita, 11/10/2024


09 ottobre 2024
Caregiver familiari: Auser aderisce all’appello di Carer e Cittadinanzattiva

Auser ha dato la sua adesione all’appello promosso da Carer e Cittadinanzattiva a favore del riconoscimento dei diritti dei caregiver familiari. “Il nostro interesse si fonda sulla esigenza di pervenire il più rapidamente possibile all’ approvazione da parte del Parlamento di una legge sui caregiver familiari, da troppo tempo attesa, ispirata a principi di inclusività ed equità – sottolinea in una nota il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo – In particolare riteniamo, come dichiarato da Auser nel corso della audizione informale presso la Commissione Affari sociali della Camera dei deputati lo scorso 24 luglio 2024, che la futura legge debba prevedere una definizione di caregiver familiare ampiamente inclusiva. Solo in questo modo riteniamo, tenendo conto delle dinamiche demografiche in corso e l’impatto che esse avranno sulle famiglie, sarà possibile garantire un’adeguata assistenza al crescente numero di persone anziane sole e non autosufficienti.

Leggi: Auser, 09/10/2024


09 ottobre 2024
“Sottofinanziamento della sanità è preoccupante. Senza nuove risorse i bilanci sono a rischio”. Regioni scrivono a Schillaci e Giorgetti e chiedono un incontro urgente

Tra le richieste l’aumento del Fondo sanitario nazionale, risorse in più per fronteggiare il problema delle liste d’attesa, riforma del payback dei dispositivi medici e approvazione del Dm tariffe per l’entrata in vigore dei nuovi Lea senza il quale il Mef bloccherebbe 631 milioni. E ancora: finanziamento aggiuntivo per la spesa farmaceutica, per il Piano vaccini e per il Piano pandemico.
Più risorse sul fondo sanitario nazionale, ripristino di 1,2 mld sull’edilizia sanitaria, finanziamento aggiuntivo per la spesa farmaceutica, per il Piano vaccini e per il piano pandemico. E ancora: risorse in più per fronteggiare il problema delle liste d’attesa, riforma del payback dei dispositivi medici e approvazione del Dm tariffe per l’entrata in vigore dei nuovi Lea senza il quale il Mef bloccherebbe 631 milioni. Sono queste le richieste della Commissione Salute delle Regioni contenute in una lettera firmata dal coordinatore Raffaele Donini e inviata al Ministro della Salute, Orazio Schillaci e al Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti in vista della manovra di Bilancio in cui si chiede un incontro urgente.

Leggi: Quotidiano Sanità, 09/10/2024


08 ottobre 2024
Alzheimer. Associazioni dei pazienti ai leader del G7: “È sfida mondiale, agire al più presto per risposta globale sostenibile”

Ad oggi sono circa 55 mln le persone in tutto il mondo che soffrono di Alzheimer ed entro il 2050 questo numero è destinato a triplicare. Investire e creare le condizioni per una diagnosi precoce e accurata, accelerare lo sviluppo e l’erogazione di cure per l’Alzheimer e promuovere la ricerca, l’accesso e l’equità in tutto il mondo, alcune delle proposte suggerite
Un appello urgente ai leader del G7 affinché affrontino la crescente sfida globale dell’Alzheimer e della demenza, adottando le misure necessarie per garantire un accesso equo alle terapie e alle altre innovazioni disponibili. È
A lanciarlo – in occasione dell’evento collaterale alla riunione dei ministri della Salute del G7 ad Ancona “Promuovere la collaborazione globale per la demenza, la salute del cervello e l’invecchiamento sano: Continuare l’impegno del G7” – la Davos Alzheimer’s Collaborative (DAC), insieme all’European Brain Council, alla Global CEO Initiative on Alzheimer’s Disease, all’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer e a Fondazione Prada.

Leggi: Quotidiano Sanità, 08/10/2024


DALLE REGIONI:

14 ottobre 2024
Sanità, copriletti e coperte dagli ospedali ai senza fissa dimora

Progetto del Gruppo Rekeep assieme alla startup Fody Fabrics. Un primo lotto è già stato destinato a Progetto Arca che le utilizzerà per allestire un nuovo dormitorio a Milano, capace di ospitare fino a 550 persone
Copriletti e coperte dismesse da strutture ospedaliere e sanitarie possono avere una nuova vita. A evitare che siano buttate via e che possano essere donate a persone senza fissa dimora ci sta provando il Gruppo Rekeep assieme alla startup Fody Fabrics. La controllata Servizi Ospedalieri, società specializzata nei servizi di lavanolo e sterilizzazione per il settore sanitario, ha infatti avviato una collaborazione con Fody Fabrics per recuperare copriletti e coperte altrimenti destinate allo smaltimento, dismesse da strutture ospedaliere e sanitarie. Servizi Ospedalieri ha già donato 1.650 coperte di lana e 2.820 copriletti ignifughi di cotone a Fody Fabrics che si sta occupando di distribuirle a persone in difficoltà, attraverso la collaborazione con Enti del terzo settore.

Leggi: Redattore Sociale, 14/10/2024


IN AGENDA:

ASviS – Evento di presentazione Rapporto Annuale 2024, 17 ottobre 2024, ore 10, Roma

Sala dell’Acquario Romano – Piazza Manfredo Fanti 47, Roma

Leggi: Asvis


La casa sicura dove stare bene

Lunedì, 21 Ottobre 2024 – Ore: 10:00 – Ara Pacis Via di Ripetta, 190 – Roma
Terza edizione “Osservatorio sulla sicurezza della casa”
La terza edizione dell’“Osservatorio sulla sicurezza della casa”, realizzato con Verisure Italia, disegna un quadro originale e impressivo sul valore sociale aumentato della casa nel post pandemia, sulle minacce e i pericoli connessi al trasformarsi degli stili di vita e al nuovo modo di vivere la casa, sulle diverse dimensioni in cui si coniuga la sicurezza domestica e sulle possibili risposte attuali e del prossimo futuro in termini di sistemi di protezione.

Leggi: Censis


Eventi in programma di AGE-IT

• 6° Meeting Internazionale: “Brain Health and prevention of cognitive decline”, 23-25 Ottobre 2024
Si ricorda che il Centro di Neuroscienze di Milano (NeuroMI, www.neuromi.it), centro interdipartimentale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha organizzato un meeting internazionale a tema “Brain Health and prevention of Cognitive Decline”, in linea con le tematiche e finalità del programma Age-It. Il meeting si terrà a Milano dal 23 al 25 Ottobre 2024 presso l’aula Magna dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Per tutte le informazioni e per visionare il programma scientifico definitivo si rimanda al sito web dedicato del convegno o sul sito di Age-It.

• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Benvenuti nell’Italia fra vent’anni – di Sergio Pasquinelli

Italia, anno 2044. Gli anziani sono un terzo della popolazione, che nel frattempo è scesa a 56 milioni di abitanti. I Boomer, ultraottantenni, si stanno assottigliando, i Millenial stanno per entrare nella terza età, mentre bambini e ragazzi fino ai 14 anni, la generazione Beta, non arrivano a 6 milioni (vent’anni fa erano un milione in più), e di questi circa 800mila hanno un background migratorio. Il numero medio di figli per donna, 1,2, è da sessant’anni sotto la soglia di sostituzione1.
I progressi nella cura delle cronicità, la telemedicina e le politiche per una longevità in salute limitano il numero degli anziani non autosufficienti, pari a 4,6 milioni. Tuttavia metà di loro, una quota che continuerà a salire negli anni, vive senza familiari che li possano aiutare.
L’intelligenza artificiale pervade la vita quotidiana delle persone con un impatto significativo in diversi ambiti. Tecnologie come la robotica assistiva, i sensori intelligenti e i dispositivi indossabili sono utilizzati per assistere persone anziane o con disabilità. Questo ha ridotto il carico di lavoro degli operatori del welfare e sta migliorando la qualità dell’assistenza.

Leggi: Welforum


Case green: primi passi verso Piano Ue, censimento Enea conta oltre 14 milioni di edifici

In Italia ci sono 12,4 milioni edifici residenziali, a cui vanno aggiunti 1,7 milioni di edifici a uso non residenziale. In tutto oltre 14 milioni di edifici, che rappresentano la base di partenza, la vera e propria materia prima, per cominciare a muovere qualche passo verso il Piano Ue sulla cosiddetta direttiva Case green. A mettere a punto questo primissimo censimento, con un rapporto ad hoc ‘La consistenza del parco immobiliare nazionale’ – è il dipartimento Enea dedicato all’efficienza energetica.
Si tratta – spiega proprio l’Enea – di un’analisi in vista degli interventi che potranno essere necessari per conseguire gli obiettivi di risparmio energetico in ottemperanza alla nuove direttive Ue. La direttiva europea – chiamata semplicemente ‘Case green’ – impone infatti di mettere a punto una mappa dello stato dell’arte degli edifici ai singoli Paesi Ue entro due anni.
Degli edifici residenziali – spiega l’Enea in questa sorta di censimento – oltre il 60% è stato costruito prima del 1976, anno di entrata in vigore della prima legge sul risparmio energetico. Gli edifici non residenziali (circa il 12% sul totale) sono destinati principalmente a produzione (19%), commercio (16%), e servizi (12%).

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Aggiornamento Istat: in Italia le non profit sono 360.625, l’8,3% quelle innovative

Presentati in anteprima alle Giornate di Bertinoro i nuovi numeri dell’istituto nazionale di statistica: boom della associazioni di promozione sociale
In Italia le istituzioni non profit (Inp) sono 360.061 (anno di riferimento 2022) a fronte delle 360.625 della precedente rilevazione riferita al 2021. Mentre i dipendenti diretti toccano quota 9919.431 (+2,9%). Si conferma un incremento delle non profit nel Mezzogiorno d’Italia (+12%). È quanto emerge dai dati Istat presentati in occasione della XXIV edizione delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile, il tradizionale appuntamento di Aiccon – centro studi dell’Università di Bologna, in corso a Bertinoro (Fc). Come di consueto, le Giornate di Bertinoro sono l’occasione per presentare gli ultimi dati di Istat sulle dinamiche e la trasformazione del settore non profit negli ultimi dieci anni e un approfondimento sull’innovazione sociale.

Leggi: Vita


Istat. La spesa mensile 2023 delle famiglie si riduce in termini reali. Ma aumenta del 3,8% quella per la salute che tocca i 118 euro

La spesa non alimentare cresce del 3,2% rispetto al 2022 (in media 2.212 euro mensili, che rappresentano l’80,8% della spesa totale), con aumenti attorno al 5% nel Centro (5,1%) e nelle Isole (5,2%). La quota di spesa più elevata per la salute continua a osservarsi fra le coppie senza figli con persona di riferimento anziana (6%, 165 euro).
Nel 2023 la spesa media mensile per consumi delle famiglie in valori correnti è pari a 2.738 euro, in aumento (+4,3%) rispetto al 2022 (2.625 euro), ma in termini reali si riduce dell’1,5% per effetto dell’inflazione (+5,9% la variazione su base annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo). Anche la spesa equivalente diminuisce in termini reali per tutte le famiglie e quasi nella stessa misura per le famiglie meno abbienti (-1,6%) e per quelle più abbienti (-1,7%). Per quanto riguarda la spesa dedicata alla Salute, risulta in aumento del 3,8% a 118 euro a famiglia (contro i 113 euro del 2022).
Lo rivelano gli ultimi dati Istat
La spesa non alimentare cresce del 3,2% rispetto al 2022 (in media 2.212 euro mensili, che rappresentano l’80,8% della spesa totale), con aumenti attorno al 5% nel Centro (5,1%) e nelle Isole (5,2%). Il livello di spesa non alimentare più elevato si osserva, come nel 2022, nel Nord-ovest: 2.474 euro, senza però differenze significative rispetto ai 2.429 euro dell’anno precedente.

Leggi: Quotidiano Sanità


Famiglie sarde terzultime in Italia per consumi

La spesa mensile per consumi delle famiglie residenti in Sardegna ha registrato nel 2023 un leggerissimo aumento dello 0,3%, ma è crollata in termini reali del 5,78% a causa del…
La spesa mensile per consumi delle famiglie residenti in Sardegna ha registrato nel 2023 un leggerissimo aumento dello 0,3%, ma è crollata in termini reali del 5,78% a causa del caro-prezzi che ha caratterizzato lo scorso anno. Questo ciò che emerge dall’ultimo report di Adiconsum Sardegna, che ha realizzato uno studio sulla base dei dati Istat sui consumi degli italiani pubblicati nelle scorse ore. Nel dettaglio, la spesa mensile media di una famiglia sarda si è attestata nel 2023 a 2.233,76 euro, con una crescita minima dello 0,32% rispetto all’anno precedente (2.226,60 euro). La regione si piazza al terzultimo posto in Italia in termini di spesa, dopo Calabria (2.007 euro mensili) e Puglia (2.060 euro), lontanissima dal Trentino Alto Adige che registra consumi medi per 3.477 euro a nucleo familiare.

Leggi: Redattore Sociale


Costruire il proprio futuro: “si può fare!” – di Luca Marchi

Con questo nuovo contributo abbiamo quasi concluso la pubblicazione degli articoli, che verranno poi raccolti in un nuovo Punto di Welforum, tratti dagli interventi al seminario Welforum che si è tenuto a Cuneo lo scorso 6 marzo, dal titolo: “Disabilità: cantieri e prospettive”. L’autore qui utilizza molti termini al maschile per privilegiare la scorrevolezza della lettura. Evidentemente, tutto ciò che viene riferito a figlio, fratello ecc. è ugualmente riferito a figlia, sorella e alle loro declinazioni plurali.
Grazie dell’invito e buongiorno a tutti. La seconda sessione del convegno intende affrontare i temi delle esperienze partecipative e della progettazione personalizzata. Toccherò questi argomenti aggiungendone però un altro, ovvero: ne vale la pena? Ha senso mettersi tanti problemi per iniziare per tempo progetti abitativi, di autonomia sociale, ecc.? Produce davvero dei risultati così significativi da giustificare lo sforzo? La risposta, vi anticipo, è certamente sì, ma occorre affrontare la questione non secondo il paradigma “del risultato”, ma secondo quello “dell’investimento”.
Sono direttore della Fondazione Dopo di Noi Bologna Onlus che oggi ha 21 anni. Ero lì il primo giorno ed è stato un grande onore aver potuto seguire la progressiva costruzione di tanti progetti caratterizzati da un’elevata co-partecipazione tra famiglie, ente pubblico e privato non-profit.

Leggi: Welforum


Un passo avanti sul benvivere ma l’Italia arretra in generatività

Fa un passo in avanti il Ben Vivere, ma arretra la generatività. Dalle due classifiche presentate al Festival nazionale dell’Economia civile emerge un’Italia a due velocità. Perché se si registra un generale miglioramento del “benvivere” nei territori, si segnala invece complessivamente una battuta d’arresto della generatività, ovvero della capacità delle province di “accendere” il singolo affinché abbia un impatto positivo sulla cittadinanza. Ovviamente la situazione cambia a seconda delle province analizzate. E non mancano le novità. Con Bolzano che cede per la prima volta il primato a Pordenone nella classifica del BenVivere, pur mantenendo il primato in quella della generatività.
Le due classifiche sono contenute nel “Rapporto sul BenVivere e la Generatività delle Province italiane 2024” (edito da Ecra) che viene presentata al Festival nazionale dell’Economia civile svoltosi a Firenze.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Casa, revisione delle rendite catastali? Giorgetti ha ragione: il Paese ha bisogno di ridistribuzione

Alessandro Maggioni, presidente nazionale di Confcooperative habitat, accoglie con favore la proposta del ministro dell’Economia sulla rivalutazione catastale degli immobili che hanno usufruito del superbonus. Una stangata? «No, la vera stangata è quella che viene fatta dalle accumulazioni di rendita fondiaria e immobiliare» – di Alessio Nisi
La rivalutazione degli estimi catastali non solo è necessaria, ma va nella direzione di un riequilibrio. «Se poi, da questa rivalutazione, si vuole estrarre valore si possono trovare delle progressività sulla proprietà», così Alessandro Maggioni, presidente nazionale di Confcooperative habitat, commenta la proposta del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che nel corso dell’audizione in Parlamento sul Piano strutturale di bilancio (QUI il testo integrale del suo intervento) ha parlato della revisione al rialzo delle rendite catastali per chi ha utilizzato il superbonus (e non solo). «Fatta salva la garanzia di non pagare tasse», avverte il presidente di Confcooperative habitat, «sugli incapienti e con una franchigia di metri quadri a persona garantita per tutti».

Leggi: Vita


Gli anni guadagnati nell’invecchiamento sono in buona salute? – Franco Pesaresi

I principali fattori che determinano l’invecchiamento della popolazione
Uno dei motivi per cui l’invecchiamento sta emergendo come una questione politica chiave è che sia la percentuale che il numero assoluto di anziani nelle popolazioni di tutto il mondo stanno aumentando in modo importante.
Due sono i principali fattori che determinano l’invecchiamento della popolazione.
Il primo è l’aumento dell’aspettativa di vita: in media, le persone in tutto il mondo vivono più a lungo. Questi cambiamenti fanno sì che man mano che i paesi si sviluppano economicamente, sempre più persone raggiungono l’età adulta e quindi l’aspettativa di vita alla nascita aumenta. La maggior parte degli aumenti dell’aspettativa di vita osservati in tutto il mondo negli ultimi 100 anni riflettono questa riduzione della mortalità in età più giovane piuttosto che in quella delle persone anziane che vivono più a lungo.
Più recentemente, un’altra tendenza ha contribuito in modo significativo all’aumento dell’aspettativa di vita, in particolare nei contesti ad alto reddito: l’aumento della sopravvivenza in età avanzata.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

E quindi, questa riforma dell’assistenza agli anziani?

La legge di riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti c’è, ma ci sono ben 22 atti da scrivere per renderla concreta. Il tema tuttavia è completamente scomparso dal dibattito pubblico, come se non interessasse a nessuno: in realtà riguarda pressoché tutte le famiglie italiane. Un libro fa il punto – di Sara De Carli
Il tema buca solo sporadicamente il muro della cronaca, ma la realtà sta lì con tutta la consistenza dei numeri e della vita, che ne si parli o che si faccia finta di niente. Della non autosufficienza così dibattiamo quando un uomo arriva ad uccidere la propria madre con Alzheimer, confessa davanti alle telecamere e dice “Non ce la facevo più”, oppure quando una famiglia porta una Rsa in tribunale e la sentenza fa notizia perché pone interamente a carico del Ssn la retta di una donna malata di Alzheimer per l’inscindibilità delle prestazioni erogate rispetto a quelle di carattere più sociale o alberghiero.
Poi l’argomento torna nel buio, a dispetto di una riforma dell’assistenza alla non autosufficienza che il Governo sta portando avanti e di cui nessuno parla e che a nessuno pare importi tenere nel dibattito pubblico: una riforma però necessaria, attesa da un quarto di secolo, che riguarda 4 milioni di persone anziane in condizioni di non autosufficienza più i loro familiari e le persone che le assistono. Il dibattito su questa riforma è inesistente, benché in scrittura ci siano 22 atti, fra decreti attuativi e linee guida, che devono renderla concreta.

Leggi: Vita


Socialwashing, vediamoci chiaro

Social washing, ovvero mascherare i lati meno esaltanti dell’attività di una azienda con impegni sociali oppure usare questi ultimi per vendere di più. Per capire come il cittadino, l’elettore, il consumatore possa riconoscere questo opportunismo, difendersene abbiamo ascoltato studiosi, esperti, attivisti come Andreas Rasche, Copenhagen Business school, Mario Calderini, Politecnico di Milano, Paolo Venturi, direttore di Aiccon Research, Simone Gamberini, Legacoop, Lara Ponti, Confindustria, Lorenzo Solimene, Kpmg, Alessia Gianoncelli Impact Europe, Simone Siliani, Fondazione finanza etica; Rossella Sobrero, Koinetica.
Su un tema speculare, ossia la necessità di misurare l’impegno sociale delle aziende, la “S” di Esg, VITA, in collaborazione con Altis Università Cattolica, inaugura uno speciale Rating sociale, prendendo in esame le prime 10 aziende per fatturato in quattro settori tipici del Made in Italy: automotive, arredamento, food e fashion. Vince la bergamasca Brembo, con Coca Cola, Ikea e Moncler.

Leggi: Vita


Bonus anziani: tutti quelli ancora attivi nel 2024

Negli ultimi anni, l’Italia ha sviluppato un crescente numero di incentivi e agevolazioni destinati a sostenere la popolazione anziana, con l’obiettivo di migliorarne la qualità della vita e fornire supporto economico e sociale. Le iniziative attive, a livello locale, spaziano da sconti sui trasporti pubblici a bonus per attività sportive e assistenza veterinaria.
Nuove misure, come il bonus anziani universale, sono attese per il prossimo anno, ampliando ulteriormente l’offerta. In questo articolo, faremo una panoramica completa dei benefici attualmente disponibili e di quelli futuri, delineando i requisiti necessari per potervi accedere.
Bonus anziani: la prestazione universale 2025
A partire dal 2025, è prevista l’introduzione di un bonus anziani universale fino a 1.400 euro al mese che rappresenterà una svolta significativa nel panorama delle agevolazioni per la terza età. Questo nuovo contributo avrà l’obiettivo di garantire un supporto economico stabile e uniforme su tutto il territorio nazionale, a differenza delle attuali agevolazioni spesso distribuite in maniera disomogenea tra le varie Regioni e Comuni.

Leggi: Investire Oggi


Cassazione: NASpI non è requisito per APE sociale

Ha diritto all’APE sociale chi diventa disoccupato perdendo il posto di lavoro, anche senza aver percepito l’indennità di disoccupazione, dato che la Legge di Bilancio del 2017 non prevede l’obbligo di aver goduto della NASpI, ma solo la sua cessazione. Lo ha affermato la Corte di Cassazione, intervenendo con la sentenza n. 24950/2024, confermando quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Firenze (a sua volta confermativa della decisione del Tribunale di Pistoia).
Il procedimento, promosso dai legali di Inca Toscana, ha stabilito che: “Il diritto all’APE Sociale, in applicazione dell’art. 1 comma 179 legge n. 232 del 2016, richiede – tra gli altri requisiti – uno stato di disoccupazione in capo al beneficiario, ma non postula che lo stesso abbia beneficiato dell’indennità di disoccupazione, prevedendo soltanto che ove l’interessato abbia beneficiato della detta indennità, la stessa sia cessata”.

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