Il voto è la nostra rivolta – Referendum
Su questo sito è possibile trovare e scaricare il materiale relativo alla strategia referendaria, suddiviso in:
• Metodologia: racconta il processo con cui sono state definite le attività
• Guida strategica: descrive l’idea concettuale e le linee di applicazione che concretizzano la strategia (da scaricare)
• Kit digitale: propone in divenire i materiali e le specifiche da utilizzare da oggi fino al referendum
Leggi: https://referendum.cgil.it/comunicazione
NEWS:
24 febbraio 2025
Rsa emergenza personale – Tra Oss e infermieri servono quattromila unità Paghe e turni gli ostacoli
“La carenza di personale è un problema atavico. Negli ultimi tempi sicuramente è più evidente anche perché l’ospite è cambiato. Scordatevi il nonno che gioca a carte: in Rsa soggiornano anziani non autosufficienti”. A dirlo è Franca Conte, presidente Arat (Associazione residenze anziani Toscana), rete che sul territorio coordina 11 case di riposo per circa 650 posti letto. “Il mondo delle Rsa è complesso, gestire una struttura ancora di più” aggiunge affrontando di petto la questione del personale. “Mancano due-tremila Oss (operatori socio-sanitari) e più di mille infermieri a livello regionale” dice Conte ricordando che “la Toscana ha parametri più stringenti di altre regioni” La normativa, infatti, parla di almeno 5 Oss ogni dieci ospiti, un infermiere ogni dieci, un fisioterapista ogni 40 ospiti e stesso rapporto per la figura dell’animatore
Leggi: Zazoom
24 febbraio 2025
Resoconto del Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento
Si è svolto a Roma nel dicembre scorso il Convegno “Futuro Abitabile. Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. Sono stati presentati i primi risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 dello Spoke 9 del Progetto AgeIT, che hanno riguardato la rilevazione delle esigenze dell’anziano attraverso approcci partecipativi e metodologie Human-Centred, lo sviluppo di tecnologie abilitanti personalizzate per la salute degli anziani e la definizione di indicazioni progettuali e soluzioni architettoniche a sostegno dell’invecchiamento. L’evento ha visto riunite istituzioni, associazioni di categoria e stakeholders attivi sulle tematiche connesse all’invecchiamento in ambito nazionale e internazionale:
Leggi: Rete Caad
22 febbraio 2025
Landini, rinnovare tutti i contratti contro il carovita. Basta usare le pensioni come un bancomat
“Gli aumenti in busta paga devono pareggiare l’inflazione. Niente tagli alla previdenza L’energia record colpisce famiglie e imprese, si intervenga a sostegno dei fragili e contro chi specula”. Intervista al segretario generale della Cgil Maurizio Landini su ‘La Stampa’
Leggi: Cgil
21 febbraio 2025
La “Casa e oltre”, a Milano al via la nuova rete dell’housing sociale
Presentato il progetto, reso possibile dal sostegno di Citi Foundation. Obiettivo: offrire una soluzione abitativa a 280 persone in due anni. Le cinque associazioni coinvolte sono: Fondazione Progetto Arca (capofila) con Croce Rossa Milano, Fondazione Somaschi, Fondazione Ibva e Fondazione Casa della Carità. Al Comune un ruolo di regia
Cinque associazioni attive a Milano, una rete di appartamenti e diversi servizi per l’integrazione che queste realtà mettono a disposizione per accogliere famiglie in condizione di fragilità sociale ed economica, persone sole o senza dimora e a rischio di emarginazione. È questo il contorno di “Casa e oltre”, nuovo sistema di housing sociale nato a Milano e che sarà attivo per due anni.
Il progetto sostenuto dai fondi “catalitici”
Capofila dell’iniziativa è Fondazione Progetto Arca. Il progetto è sostenuto dalla Global Innovation Challenge della Citi Foundation, un’iniziativa che ha finanziato con fondi “catalitici” per 25 milioni di dollari 50 organizzazioni non profit che affrontano in modo innovativo una delle urgenze più pressanti dei nostri tempi: il problema dell’insicurezza abitativa (ne avevamo scritto qui).
Leggi: Vita
21 febbraio 2025
Povertà, welfare e lavoro: per otto italiani su 10 si rischia la frattura sociale – di Paolo Foschini
Disparità in crescita, ma aumenta di più la percezione.Ipsos raccoglie la loro richiesta: più collaborazione tra Stato e Terzo settore
Con la questione del «percepito» siam sempre lì, tipo i dati sul crimine: perfino se continuano a calare come avviene ormai da anni in Italia la «percezione» è che l’insicurezza cresca. Figurarsi quando i dati invece crescono sul serio, come quelli su povertà e disparità sociali: il «tasso di crescita delle disuguaglianze» tra ceto medio e ceti bassi-popolari è oggi percepito a quota 54%. Ed è percepita come sempre più schiacciante (52%) la divaricazione tra stipendi dei manager e dei lavoratori semplici. Il tutto nel paradosso di un mondo che di ricchezza globale, anche se in mano a pochi, ne produce comunque sempre di più. E tutto torna: ogni passo di progresso economico – diceva Adorno – viene pagato con un passo di regresso sociale. Soluzioni possibili? Certo che ci sarebbero. Una che in questo caso le riassume quasi tutte si chiama «sussidiarietà».
Leggi: Corriere della Sera
20 febbraio 2025
Anziani e persone con disabilità, a carico delle famiglie il 20% della spesa sociale
Un quinto della spesa totale per il welfare è quasi interamente a carico dei cittadini, che nel 2024 per il welfare familiare (salute e assistenza ad anziani e disabili) hanno speso 138 miliardi di euro, ovvero quasi 5.400 euro per ciascun nucleo. Lo dice “Sussidiarietà e… welfare territoriale”, il rapporto della Fondazione per la sussidiarietà. Il presidente Giorgio Vittadini: «Investire sullo Stato sociale, non è solo un dovere di solidarietà verso i più fragili, ma significa anche costruire società più coese e una crescita economica più stabile»
Un sistema sbilanciato verso il trasferimento monetario rispetto alla più efficace offerta di servizi. Un modello incentrato sull’offerta di servizi parcellizzati e non sulla presa in carico della persona. Con una governance policentrica che causa duplicazioni e inefficienze, un rapporto pubblico-privato sociale troppo soggetto alle regole di mercato. E con la mancanza di un sistema di monitoraggio dei bisogni e di valutazione della qualità dei servizi.
Un sistema non efficiente, né sostenibile: il 20% della spesa totale per il welfare è quasi interamente a carico delle famiglie, che nel 2024 per il welfare familiare (salute e assistenza ad anziani e disabili) hanno speso 138 miliardi di euro, ovvero quasi 5.400 euro per ciascun nucleo.
Leggi: Vita
19 febbraio 2025
PNRR salute, missione impossibile
Un’analisi della Cgil, realizzata con uno strumento informatico innovativo, rivela che la costruzione di case e ospedali di comunità sconta ritardi notevoli. Barbaresi: “La nostra mobilitazione proseguirà” – di Roberta Lisi
La Missione 6, quella che riguarda la sanità, è in grave ritardo. Questo quanto emerge dal report sullo stato di attuazione della Missione Salute a cura dell’Area Stato sociale e diritti della Cgil, stilato elaborando i dati della piattaforma di monitoraggio ReGiS predisposta dal ministero dell’Economia. Eppure Next Generation Eu e i relativi Pnrr nacquero come risposta dell’Europa alla crisi economica conseguente la pandemia, e i progetti per potenziare e rilanciare la sanità di territorio avrebbero dovuto essere centrali e i primi a essere realizzati. Ma i numeri sono impietosi.
I ritardi
Sono concentrati in pochi numeri: i 19,2 miliardi a dicembre 2024 sono serviti a finanziare 10.084 progetti della Missione 6, ma ne sono stati utilizzati solo 3,5 pari al 18,1% del totale.
Leggi: Collettiva
18 febbraio 2025
Missione 6 PNRR: Cgil, per Case e Ospedali di Comunità forti ritardi e speso solo 9% fondi
“A tre anni dall’avvio del PNRR e a 16 mesi dalla scadenza, lo scenario dello stato di attuazione della Missione Salute (M6) è allarmante, con troppi progetti che procedono a rilento, con ritardi nell’esecuzione dei lavori o ancora fermi alla fase di progettazione. Le poche opere completate e collaudate rendono concreto il rischio di non conseguire gli obiettivi strategici entro giugno 2026”. È quanto denuncia Daniela Barbaresi, segretaria confederale della Cgil, presentando il Report sullo stato di attuazione della Missione Salute a cura dell’Area Stato Sociale e Diritti del sindacato di Corso d’Italia, stilato elaborando i dati della piattaforma di monitoraggio ReGiS predisposta dal MEF.
Dall’analisi della Confederazione emerge che a dicembre 2024 risultano finanziati 10.084 progetti per 19,2 miliardi di euro complessivi. Dei 8871 progetti di cui è possibile monitorare l’iter, solo il 35% risulta concluso, mentre il 40,8% presenta ritardi in almeno una delle fasi di attuazione.
Leggi: Cgil
DALLE REGIONI:
24 febbraio 2025
Orrore nella Rsa, anziani maltrattati, picchiati e umiliati: sette arresti
I fatti nella Rsa Sacro Cuore di Dizzasco
Urla, insulti, botte. Anziani fragili, malati, costretti a subire violenze fisiche e psicologiche da chi avrebbe dovuto prendersi cura di loro. Un incubo quotidiano, fatto di percosse, minacce e umiliazioni, spesso inflitte a persone costrette a letto, incapaci di difendersi.
Dopo sei mesi di indagini serrate, i carabinieri di Menaggio, con il supporto del nucleo investigativo del comando provinciale di Como, hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di sette operatori sanitari: due in carcere e cinque ai domiciliari. Tutti sono residenti nell’area dell’Alto Lago di Como e sono accusati di maltrattamenti sistematici ai danni degli ospiti della Rsa Sacro Cuore di Dizzasco.
Leggi: Qui Como
24 febbraio 2025
Abitare in autonomia: esperienze in altri settori. Riappropriarsi delle competenze per vivere in autonomia con l’Abitare supportato
Nella zona di via Andrea Costa, a Bologna, esiste un quadrilatero di villette che furono costruite nel anni ’30 del Novecento “…per le famiglie dei feriti, mutilati e caduti per la causa fascista”. Di proprietà dell’Acer, rappresentano un raro esempio di case popolari di architettura razionalista all’interno di un centro urbano. Tre di queste villette ospitano gli appartamenti dell’Unità Assist.le Abitare supportato dell’Ausl di Bologna.
In quella di via Busacchi 10 incontro Daniele Benfenati, che ne è il coordinatore. “Qui facciamo percorsi di autonomia abitativa”, dice Benfenati, riferendosi alle persone che in via Busacchi arrivano da casa o da altre strutture legate alla salute mentale per riappropriarsi delle competenze necessarie per vivere poi una vita più autonoma.
Leggi: Rete Caad
21 febbraio 2025
Rette RSA: la Regione diffida le strutture da richieste indebite
In relazione a una serie di prese di posizione e segnalazioni inerenti le rette delle RSA, l’Assessorato alla Salute della Regione Puglia ha rilasciato la seguente nota pregando gli organi di informazione di darne la massima evidenza e diffusione al fine di scoraggiare imprecisioni e equivoci che possano danneggiare gli ospiti delle strutture e le loro famiglie.
“L’aumento della quota di compartecipazione delle famiglie per le rette dovute alle Residenze Sanitarie Assistenziali è la conseguenza di quanto stabilito da normative nazionali che, attraverso il DPCM 12 gennaio 2017 che ha definito e aggiornato i Livelli Essenziali di Assistenza, ha reso uniforme in tutta Italia il principio per cui la metà delle rette deve essere a carico del sistema sanitario e metà a carico delle famiglie.
Leggi: Giornale di Puglia
21 febbraio 2025
Bologna. Sicurezza nei quartieri popolari ed emergenza abitativa: la posizione del SUNIA, della CDLM-CGIL e del SILP CGIL
Nei giorni scorsi l’ASCOM di Bologna ha avanzato una proposta di utilizzo di alloggi di edilizia pubblica per favorire una presenza di forze dell’ordine in alcuni quartieri popolari.
Il tema della sicurezza è sicuramente uno degli aspetti che interessano i cittadini di questi quartieri, così come è conclamata e grave in questa città la grave emergenza abitativa, che coinvolge anche gli appartenenti alle forze dell’ordine.
Se questo è vero, è però necessario rifuggire da semplificazioni o proporre soluzioni che rischiano solo di generare contrapposizioni, risultando contraddittorie, se non addirittura controproducenti.
Leggi: Sunia
20 febbraio 2025
Nuovi sportelli di segretariato e portierato sociale a San Lorenzo
Inaugurati oggi, giovedi 20 febbraio, alle ore 15, due nuovi sportelli di segretariato e portierato sociale a San Lorenzo, presso il Centro anziani di via dei Volsci 82.
Lo sportello di segretariato sociale, gestito da Auser Lazio, consentirà alle persone con fragilità di accedere ai servizi socio sanitari senza uscire dal quartiere. Sarà poi disponibile anche un nuovo servizio di portierato sociale.
Gli sportelli saranno attivi: martedì e giovedì dalle 10 alle 17 e mercoledì dalle 10 alle 15
L’amministrazione municipale abbraccia con questa sperimentazione un modello innovativo, con un servizio strutturalmente pensato in termini di proattività nella ricerca del bisogno, di integrazione socio sanitaria, di prossimità, di territorialità e soprattutto di lavoro di comunità.
Leggi: Comune di Roma
19 febbraio 2025
Firenze, anziani morti in Rsa: dichiarazione del presidente Auser Toscana Renato Campinoti
Colpiti, addolorati e vicini alle famiglie per la perdita dei loro cari. Il presidente di Auser Toscana Renato Campinoti ha diffuso una nota dopo la morte dei tre anziani delle Rsa fiorentine per una grave forma di gastroenterite alimentare. “Ci auguriamo che sia fatta al più presto tutta la chiarezza necessaria sulle cause di un simile, drammatico, accadimento e sul contesto in cui si è potuto sviluppare. Auser, che fa della salvaguardia e del miglioramento della vita delle persone anziane una sua missione, ritiene più che mai necessaria la massima attenzione a strutture come queste che, pure insufficienti, sono deputate ad accogliere gli anziani in momenti di loro massima difficoltà e di bisogno di cura e assistenza che si aspettano con la più alta attenzione e qualità.
Leggi: Auser
19 febbraio 2025
“Ambulatori infermieristici amici” per Mirandola (MO): Auser, Avis e Croce Blu uniscono le forze
Istituire “Ambulatori amici” a Mirandola. Questa è l’iniziativa che propongono le locali associazioni Auser, Avis e Croce Blu impegnate in questi giorni nell’ultima fase di studio e progettazione operativa da questo nuovo servizio socio assistenziale territoriale, gratuito, gestito da volontari, supportato da personale medico infermieristico professionale volontario. Proprio in questa logica sinergica la proposta elaborata dalle tre Associazioni è stata presentata nei giorni scorsi alla direzione AUSL distretto di Mirandola oltre che, tramite la stessa Azienda, al Comune di Mirandola. L’ipotesi è che, partendo dalle frazioni, il nuovo servizio possa prendere definitivamente forma con tre primi “Ambulatori amici” a San Martino Spino, Gavello e Tramuschio, frazioni più lontane, per poi, una volta consolidato, istituire il servizio nelle altre frazioni e nel capoluogo.
Leggi: Auser
19 febbraio 2025
Cefalù (PA), parte il progetto Auser per l’invecchiamento attivo “percorsi di salute”
Venerdì 14 febbraio, presso l’aula consiliare del comune di Cefalù il gruppo di lavoro dell’Auser ha presentato alla cittadinanza il progetto per l’invecchiamento attivo “Percorsi di salute”, progetto finanziato dall’assessorato regionale della famiglia. Tre i percorsi previsti rivolti agli over 60: educazione alimentare, alfabetizzazione digitale, gruppo di cammino. Sono intervenuti il sindaco di Cefalù Daniele Tumminello, il presidente regionale di Auser Giorgio Scirpa, il segretario Spi – Cgil di Palermo Salvatore Ceraulo ed il segretario della Camera del Lavoro Cgil di Cefalù Filippo La Mantia.
Leggi: Auser
19 febbraio 2025
Auser Mirandola (MO) per il progetto ‘Comunità amica della demenza’
Dieci volontari di Auser Mirandola hanno partecipato al corso di formazione promosso dal Servizio Distrettuale Usl dei Disturbi cognitivi nell’ambito del progetto ‘Comunità amica della demenza’, a cui nel 2021 ha aderito il Distretto sanitario di Mirandola comprendente i nove Comuni dell’Area nord.
Il corso ha consentito ai volontari di acquisire competenze sul come relazionarsi con le persone affette da disturbi cognitivi e le loro famiglie, ma anche su come riconoscere potenziali sintomi per poi segnalarli tempestivamente. Una serie di conoscenze spendibili dai volontari in tutte le loro attività. In primo luogo durante i servizi di trasporto per anziani, ma anche nel servizio Filo d’Argento, numero verde attraverso cui persone fragili possono comunicare e uscire dalla solitudine.
Leggi: Auser
IN AGENDA:
27 Febbraio Presentazione del 1° Paper Rapporto 2025 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura del Censis
Confedilizia – Sala Einaudi, Via Borgognona 47 – Roma
Leggi: Family Net-Work
1° Festival dell’amministrazione condivisa dei Comuni – 27 – 29 Marzo Assisi – Palazzo Monte Frumentario
Patti di collaborazione e Amministrazione condivisa indicano una strada che, pur fra mille ostacoli, utilizza la fiducia per ricucire rapporti tra persone e istituzioni, promuovere forme di convivenza solidale, incidere sulla vita delle persone mobilitando le comunità.
Il tema delle giornate di Assisi è il FUTURO, ne parleremo con tanti ospiti a partire dalle tante esperienze che si sono diffuse nel nostro Paese intorno a parole chiave come cura, solidarietà, condivisione, accoglienza.
Leggi: Labsus
Eventi in programma di AGE-IT
In previsione per il 2025
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Ripensare il welfare negli anni del rischio globale
A partire dagli anni Novanta del secolo scorso, i sistemi di welfare sono cambiati profondamente per affrontare nuovi rischi sociali quali la non autosufficienza, la fragilità delle reti primarie, la precarietà lavorativa. I sistemi che emergono sono focalizzati sui nuovi rischi di una società globalizzata e fortemente individualizzata, sulla frammentazione e la precarietà dei legami individuali e collettivi. Progressivamente hanno attribuito centralità ai programmi di attivazione delle persone, alle politiche sociali di conciliazione vita-lavoro e di sostegno alla famiglia, a rafforzare i servizi per l’infanzia, all’istruzione e a contrastare la trasmissione intergenerazionale della povertà economica ed educativa, all’acquisizione di qualifiche e capacità lavorative. Tradizionalmente gli interventi di welfare erano, invece, finalizzati quasi esclusivamente a proteggere le persone da alcuni rischi sociali (la maternità, la vecchiaia, la disoccupazione, la malattia, la disabilità) e fondavano la loro capacità operativa sulla stabilità della famiglia nucleare.
Leggi: Welforum
Mi fermo qui. Anche l’immigrazione invecchia.
Liberetà pubblica i risultati di una ricerca promossa dal sindacato dei pensionati e condotta dalla Fondazione Di Vittorio sui migranti di origine straniera
L’immigrazione in Italia sta cambiando profondamente, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione straniera. Tra il 2010 e il 2024 il numero di migranti over 49 anni è cresciuto significativamente, passando da 460.000 a oltre 1,3 milioni. Questo fenomeno ha portato alla formazione di famiglie migranti multigenerazionali e all’invecchiamento degli immigrati, un gruppo emergente ma poco conosciuto, che necessiterebbe di politiche sociali specifiche.
È in questo contesto che si inserisce la ricerca “Mi fermo qui”, realizzata dal sindacato dei pensionati della Cgil e dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio. Lo studio ha coinvolto in una serie di focus group 127 migranti in varie regioni italiane, con l’obiettivo di raccogliere testimonianze e capire i bisogni di questa fascia di popolazione.
Leggi: Spi-Cgil
Abitare come istanza fondamentale nella disabilità
L’articolo entra nel merito dell’abitare come questione nodale per una buona vita per gli adulti con disabilità intellettiva, privilegiandone la dimensione intima. Partendo dalla definizione heideggeriana dell’abitare come dimensione ontologica e prerogativa del costruire e del pensare, l’articolo esamina le richieste di qualità dell’abitare provenienti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e descrive i principali articoli che trattano questo tema.
Leggi: Italian Journal Special Education for Inclusion
Longevità. Eurostat: +2,2 anni guadagnati dal 2014, ma Italia ha l’età media più alta (48,7)
L’invecchiamento della popolazione è stato più pronunciato in Grecia, Italia, Portogallo e Slovacchia, con l’aumento della media di 4 anni. L’età media a Cipro, Spagna e Polonia è aumentata di 3,8 anni.
Il 1° gennaio 2024, l’età media della popolazione dell’Unione europea ha raggiunto i 44,7 anni. Ciò significa che metà dei cittadini europei aveva più di 44,7 anni, mentre l’altra metà era più giovane. In tutta l’Ue, questa media varia dai 39,4 anni in Irlanda ai 48,7 anni in Italia, ed è aumentata di 2,2 anni dal 2014, quando era di 42,5 anni. Lo rivelano i dati Eurostat.
Aumenti della vita media sono stati registrati in tutti i paesi dell’Ue, ad eccezione di Malta (-0,7 anni) e Germania (-0,1 anni). L’invecchiamento della popolazione è stato più pronunciato in Grecia, Italia, Portogallo e Slovacchia, con l’aumento della media di 4 anni. L’età media a Cipro, Spagna e Polonia è aumentata di 3,8 anni. Il 1° gennaio 2024, l’età media della popolazione nativa nell’Ue era di 2 anni superiore a quella della popolazione nata all’estero (45,1 contro 43,1 anni). Rispetto alla popolazione nativa, le persone nate all’estero erano sovrarappresentate nella fascia di età compresa tra 20 e 54 anni, mentre erano sottorappresentate sia nella fascia di età più giovane che in quella più anziana. In totale, il 59,7% della popolazione nata all’estero aveva un’età compresa tra 20 e 54 anni, rispetto al 42,1% della popolazione nativa.
Leggi: Quotidiano Sanità
Schillaci: “La pandemia ha mostrato debolezza sanità territoriale. Ora rendere la medicina generale più attrattiva per i giovani. Ma no a stop rapporto di fiducia medico-paziente”. E apre sul fine vita: “Tempi maturi per une legge”
Il Ministro della Salute ospite di Sky Tg 24 ha parlato anche del nuovo piano pandemico: “Finalmente è stato creato un Piano, sviluppato seguendo tutte le informazioni sanitarie disponibili”. E poi sul fine vita: “I tempi sono giusti e maturi per far sì che possiamo avere una legge buona per tutti”.
“La pandemia ci ha fatto vedere un Ssn a macchia di leopardo, con luci e ombre. Le luci sono gli operatori, i medici, gli infermieri che durante la pandemia hanno dimostrato il loro valore, la loro professionalità e dedizione. Non ci siamo dimenticati di loro, a dimostrarlo la giornata di ieri, molto importante, in cui abbiamo incontrato tutte le federazioni e gli ordini. Le ombre sono state la scarsa organizzazione, la mancanza di medicina territoriale, e su questo stiamo intervenendo con i fondi del Pnrr. Negli anni del Covid, credo che questo sia stato il punto debole del nostro Ssn”. A dirlo è il ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite a ‘Start’, su SkyTG24.
Leggi: Quotidiano Sanità
I LEPS: una rassegna analitica – di Franco Pesaresi
È cominciata la stagione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). Con ritardo, gradualmente, ma finalmente sono arrivati.
I livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) sono costituiti dagli interventi, dai servizi, dalle attività e dalle prestazioni integrate che la Repubblica assicura con carattere di universalità su tutto il territorio nazionale per garantire qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione, prevenzione, eliminazione o riduzione delle condizioni di svantaggio e di vulnerabilità (L. 234/2021, art. 1 c. 159). Detto in altre parole, si tratta della rete essenziale ed obbligatoria di servizi ed interventi sociali che occorre garantire in tutti gli Ambiti sociali territoriali (che sono i soggetti attuatori) affinché tutti i cittadini possano avere accesso a parità sostanziale di condizioni. Si tratta, come si può ben comprendere, di un tema importantissimo per l’organizzazione dei servizi e per la definizione dei diritti dei cittadini con particolare riferimento a quelli più fragili.
Leggi: Welforum
La rigenerazione urbana alla prova dell’amministrazione condivisa
Il centro studi dell’Anci, Ifel, ha pubblicato una rassegna delle soluzioni sperimentate da 15 città per sottrarre spazi e territori al degrado. L’analisi dal titolo “Città Rigenerative” presenta sia i processi amministrativi adottati dagli enti locali sia le previsioni sulla gestione futura di beni e spazi recuperati – di Francesco Dente
Che succederà a giugno 2026 quando saranno chiusi i cantieri finanziati dal Pnrr? Chi gestirà gli asili, gli alloggi sociali, le case per le persone senza dimora? Il pubblico, il privato, il non profit? Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, al momento una corsa contro il tempo per gli enti locali impegnati a completare i lavori, rappresenterà nei prossimi anni un banco di prova per il Terzo settore che dovrà affrontare più sfide.
Gestire e coprogettare le azioni ma anche misurarsi con interventi di portata più ampia come la rigenerazione urbana di aree dismesse. Non singole infrastrutture sociali ma interi quartieri, pensiamo a rioni periferici o a zone desertificate dalla deindustrializzazione, da contribuire a reinventare con servizi di prossimità come biblioteche, condomini solidali, spazi ricreativi, parchi attrezzati.
Leggi: Vita
E se l’intelligenza artificiale fosse un alleato dell’impatto sociale?
L’AI può e deve assumere una missione espressiva, non puramente funzionalistica e sostitutiva. Può e deve deve essere strumento per potenziare la dimensione relazionale ed espressiva dell’essere umano, anziché ridurlo a un elemento di un sistema iper-efficiente e impersonale – di Paolo Venturi
L’intelligenza artificiale (AI) è oggi un mezzo potente, ma la direzione che prenderà dipende dalle scelte di pochi: di chi scrive il codice e imposta le regole del gioco. Se non affrontata con agonismo e spirito critico, questa tecnologia rischia di diventare fine a se stessa, legittimando una distopia tecnologica che si sovrappone alla politica e all’autodeterminazione sociale, come già intravisto da Peter Thiel nel suo manifesto del 2009 dove teorizzava che la «democrazia non è più compatibile con la libertà».
Il dibattito intorno all’AI si concentra spesso su regolazione, sicurezza dei dati, competenze e valore d’uso. Questi elementi sono essenziali: l’AI sarà il co-pilota della nostra esistenza e il suo sviluppo richiede una governance attenta. Ma la vera sfida sta altrove: la conoscenza, le decisioni e le azioni non sono neutre rispetto all’AI.
Leggi: Vita
Restrizioni alla libertà personale solo in casi eccezionali e non con Dpcm. Promossi i vaccini ma “non possono essere considerati gli unici strumenti”. No a discriminazioni e stigma sociale. Ecco il nuovo Piano pandemico – di Barbara Di Chiara
Nel testo si spiega che “i vaccini approvati e sperimentati risultano misure preventive efficaci, contraddistinte da un rapporto rischio-beneficio significativamente favorevole”, ma “non possono essere considerati gli unici strumenti per il contrasto agli agenti patogeni ma vanno utilizzati insieme ai presidi terapeutici disponibili”. La libertà individuale potrà essere limitata solo in caso di “pandemie eccezionali” e non più attraverso l’adozione di Dpcm, ma solo per mezzo di leggi ordinarie o con i più tempestivi Decreti legislativi e Decreti legge. IL TESTO
A cinque anni dall’emergenza coronavirus, arriva il nuovo Piano nazionale pandemico, scaduto dal 2023 e appena inviato in Conferenza Stato-Regioni per il parere e la successiva approvazione. Al suo interno, la strategia di intervento dalla A alla Z in caso di emergenza causata da un virus respiratorio. Dopo il ritiro di quella precedente, la nuova bozza contiene diverse ‘limature’ sui temi considerati più sensibili da una parte della maggioranza di governo. Sì ai vaccini, ma non come unico strumento di contrasto ai patogeni; restrizioni alla libertà personale solo nel caso di una “pandemia di carattere eccezionale”, ma senza il ricorso ai Dpcm; no a forme di discriminazioni e stigma sociale.
Leggi: Quotidiano Sanità
Cronicità. Quattro pazienti su dieci non si sentono sicuri nella gestione della propria salute e non si fidano del loro sistema sanitario. In Italia problemi di diseguaglianze di genere e di reddito. La prima indagine Ocse su 19 Paesi – di G.R.
L’indagine ha raccolto dati da circa 107.000 pazienti di età pari o superiore a 45 anni e da 1.800 studi di medicina generale in 19 Paesi. L’obiettivo è far luce sui risultati e sulle esperienze in materia di salute delle persone affette da patologie croniche, come ipertensione, artrite, diabete, malattie cardiache o cancro, gestite in contesti di assistenza sanitaria primaria. L’Italia dimostra prestazioni eccellenti nell’assistenza ai pazienti, ma deve affrontare problemi di alfabetizzazione sanitaria digitale, oltre che di diseguaglianza di genere e reddito. IL RAPPORTO – FOCUS ITALIA
Secondo i risultati della prima indagine internazionale dell’OCSE sui pazienti con patologie croniche, la Patient-Reported Indicator Surveys (PaRIS), è urgente adattare i sistemi sanitari per soddisfare al meglio le esigenze del crescente numero di persone affette da patologie croniche.
L’indagine ha raccolto dati da circa 107.000 pazienti di età pari o superiore a 45 anni e da 1.800 studi di medicina generale in 19 Paesi. L’obiettivo è far luce sui risultati e sulle esperienze in materia di salute delle persone affette da patologie croniche, come ipertensione, artrite, diabete, malattie cardiache o cancro, gestite in contesti di assistenza sanitaria primaria.
Leggi: Quotidiano Sanità
Rallenta aspettativa di vita in Europa. Le cause: dall’inattività fisica alla qualità del cibo fino al Covid. Anche in Italia si registra un calo
È quanto rileva una ricerca dell’University of East Anglia (Uea) e partner, pubblicata su ‘The Lancet Public Health’. Perché la longevità frena? Secondo gli autori del lavoro i principali responsabili sono il cibo che mangiamo, l’inattività fisica e l’obesità, e ovviamente anche la pandemia di Covid ha avuto un peso. “Ma non abbiamo ancora raggiunto limite biologico, durata esistenza può ancora crescere”. LO STUDIO
L’aumento dell’aspettativa di vita ha subito un rallentamento in tutta Europa dal 2011, Italia compresa. È quanto rileva una ricerca dell’University of East Anglia (Uea) e partner, pubblicata su ‘The Lancet Public Health’. Perché la longevità frena? Secondo gli autori del lavoro i principali responsabili sono il cibo che mangiamo, l’inattività fisica e l’obesità, e ovviamente anche la pandemia di Covid ha avuto un peso. Cosa succede agli italiani nel dettaglio? Secondo la tabella sulle variazioni medie annue nell’aspettativa di vita, riportata nello studio, l’aspettativa di vita è cresciuta annualmente di 0,24 anni tra il 1990 e il 2011, ha continuato la sua crescita ma in misura inferiore tra il 2011 e il 2019, al ritmo di 0,16 anni. Poi, negli anni del Covid, dal 2019 al 2021 una frenata importante, con la perdita media annua di 0,36 anni.
Leggi: Quotidiano Sanità
La ricetta in Spagna funziona: le rinnovabili aumentano, le bollette calano. In Italia invece.
Sembra che finalmente almeno un membro del Governo abbia scoperto che l’elettricità costa tanto, troppo. Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, annunciando un futuro provvedimento per far scendere il prezzo delle bollette energetiche, ha pubblicamente e candidatamene ammesso alcune cose. Primo: la fine del mercato tutelato non ha aiutato ad abbassare i prezzi grazie al Sacro Graal della concorrenza. Secondo: i cittadini e le cittadine sono stati travolti dalla ferocia dei prezzi di uno dei mercati internazionali più speculativi, quello del gas. Terzo: bisogna fare qualcosa perché le famiglie italiane non riescono a pagare le bollette e i costi dell’energia stanno rappresentando un cappio al collo delle imprese.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
SEGNALAZIONI:
Ascensore o montascale in condominio: calcolo detrazione spettante
In un piccolo condominio è stato deciso di installare una piattaforma elevatrice nel giroscale interno ma solo due su sei condomini hanno deciso di partecipare alle spese: possono usufruire del beneficio fiscale calcolato sull’intero importo sostenuto per l’installazione oppure l’agevolazione è limitata alla quota di spesa calcolata in proporzione ai propri millesimi di proprietà? In questo caso i condomini che hanno sostenuto la spesa possono utilizzare l’agevolazione fiscale sull’intera somma che hanno singolarmente pagato e non si procede in base ai millesimi proprio perché non tutti hanno partecipato alla spesa.
Leggi: Pmi
Aggiornamento dell’ISEE e le criticità legate alla nuova DSU a pagamento
L’assenza di indicazioni chiare da parte del Governo sull’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’ISEE potrebbe costringere molte famiglie a presentare una seconda DSU, con un costo aggiuntivo.
ATTENZIONE! CAMBIAMENTI IMPORTANTI SULL’ISEE
Le famiglie beneficiarie dell’Assegno Unico Universale devono prestare particolare attenzione all’aggiornamento del proprio ISEE, l’indicatore della situazione economica che determina l’importo spettante per molte prestazioni sociali. Per l’Assegno Unico Universale il termine ultimo per il rinnovo è fissato al 28 febbraio 2025: in caso di mancato aggiornamento, a partire da marzo verrà erogata solo la quota minima dell’Assegno Unico, pari a 57,5 euro per figlio.
Leggi: Cgil
Bonus Edilizi 2025 guida completa e novità a cura di Biblus.
Come cambiano i bonus edilizi nel 2025
La Legge di Bilancio per il 2025 modifica il vigente quadro normativo in materia di bonus edilizi. Si prevede:
• la rimodulazione di tutte le principali detrazioni fiscali per la casa (Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus) al 36% nel 2025 e al 30% nel biennio 2026-2027;
• la maggiorazione della detrazione al 50% per le abitazioni principali nel 2025;
• la maggiorazione della detrazione al 36% per le altre abitazioni nel biennio 2026-2027;
Leggi: Sunia
Aggiornamenti guide pubblicate dall’Agenzia delle Entrate: agevolazioni bonus mobili ed elettrodomestici, recupero patrimonio edilizio, riqualificazione energetica, superbonus
Leggi: Sunia
Caro energia. Per gli anziani è emergenza bollette
Spi.cgil.it – 14.2.2025 – A Pisa assemblea pubblica Cgil, Spi Cgil, Filctem Cgil e Federconsumatori per rilanciare la campagna contro la povertà energetica
Le bollette italiane sono le più care d’Europa. Paghiamo il 30% in più della Germania e il doppio della Spagna. Da ormai tre anni, mentre le grandi aziende del settore energia registrano bilanci stellari, circa 2,2 milioni di famiglie italiane sperimentano il dramma della povertà energetica. Si tratta quasi dell’8% della popolazione del Paese. A essere specialmente colpiti sono gli anziani: il 47% di loro è a rischio o in povertà energetica. Per di più, complice anche la fine del mercato tutelato, la spesa media annuale di una famiglia tipo è destinata ad aumentare ulteriormente, sfiorando i 3mila euro l’anno.
Leggi: Spi-Cgil
NEWS:
18 febbraio 2025
Politiche per l’invecchiamento attivo: a distanza di un anno dall’entrata in vigore del decreto, tante parole e nessun fatto
Il presidente nazionale Auser Pantaleo: “Eppure sarebbe uno strumento straordinario di prevenzione”
È passato un anno dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 29 del 15 marzo 2024 “disposizione in materia di politiche in favore delle persone anziane” in attuazione della legge delega n. 33, ma poco o nulla sta cambiando in Italia per gli anziani. Soprattutto nessuna nuova fase, nessuno slancio, per le politiche a favore dell’invecchiamento attivo. Le aspettative erano alte, tutte andate deluse.
“Sembrava che il dramma della pandemia avesse fatto maturare un maggiore consapevolezza dei problemi posti dalla transizione demografica e, conseguentemente, si fosse capito che le politiche per l’invecchiamento attivo andassero considerate come il pilastro fondamentale della prevenzione – sottolinea il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo – Oggi, purtroppo, a poco meno di una anno dalla pubblicazione del Decreto 29/24, dobbiamo constatare, ma ci farebbe piacere essere smentiti, che le nostre preoccupazioni erano più che legittime.”
Leggi: Auser
16 febbraio 2025
Caro-casa, a un operaio servono 11,6 anni di stipendio per comprarla, ad un dirigente 4
Crc-Assoutenti: Milano la più costosa, a Genova prezzi in calo – di Francesco Carbone
Comprare casa è oramai un lusso che sempre meno italiani possono permettersi, con i prezzi nel settore immobiliare schizzati ancor più alle stelle e in crescita anche nel 2025.
Dati alla mano, per acquistare un’abitazione al giorno d’oggi si spende in media il 16,1% in più rispetto al 2019. E per un operaio, in media, non bastano 11 anni di retribuzione per acquistare un appartamento di 80 metri quadri.
Il quadro emerge da uno studio condotto dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc) in collaborazione con Assoutenti. L’indagine mette a confronto i prezzi delle abitazioni nelle principali città italiane, evidenziando fortissime differenze sul territorio. Milano risulta essere il comune più caro, con oltre 5.400 euro al metro quadro e il sogno di avere una casa di proprietà sempre più proibito.
Leggi: Ansa
14 febbraio 2025
Consulta: Cgil e Spi, preoccupazione per effetti sentenza su raffreddamento rivalutazione pensioni
“Esprimiamo preoccupazione per gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale. Pur comprendendo la necessità di tutelare i pensionati con assegni più bassi, non possiamo ignorare che questo sistema comporta un’erosione del potere d’acquisto per centinaia di migliaia di pensionati, senza alcuna garanzia di recupero futuro. Non si può far cassa sulle pensioni, giustificando tagli con la necessità di politiche economiche di emergenza che si trasformano poi in misure strutturali”. Così la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione e il segretario nazionale Spi Cgil Lorenzo Mazzoli commentano la sentenza, depositata oggi, con cui la Consulta ha dichiarato legittimo il sistema di raffreddamento della rivalutazione automatica delle pensioni introdotto dalla Legge di Bilancio 2023.
Leggi: Cgil
14 febbraio 2025
Casa in affitto carissima e introvabile
Contratti lunghi sempre più rari. Canoni alle stelle. Sfratti in aumento. In Italia il mercato delle locazioni è un inferno. Soprattutto nelle città dove l’assalto dei turisti è diventato un affare
La folle corsa dei prezzi delle locazioni in Italia è stata fotografata all’inizio dello scorso gennaio da un rapporto del sito immobiliare Idealista. Se si considerano solo contratti di lunga durata, in un anno sono aumentati del 10,6 per cento. Con punte, a Roma e a Venezia, di oltre il 16 per cento. La Capitale, in particolare, vive un’acuta sofferenza abitativa, come dicono le organizzazioni degli inquilini. Gli ultimi dati ufficiali sugli sfratti sono impietosi: oltre 3.000 sentenze di rilascio (l’85 per cento per morosità), quasi 5.000 istanze di esecuzione con ufficiale giudiziario e oltre 2.000 sfratti eseguiti con la forza pubblica. Le associazioni hanno chiesto proprio a fine gennaio una moratoria per il Giubileo, che, in effetti, sta accelerando una tendenza di lungo corso per la città.
Leggi: Sunia
14 febbraio 2025
Telemedicina. Da Stato-Regioni ok a riparto 172 mln per il potenziamento dei servizi
“Con la distribuzione di questi residui – ha spiegato Massimo Fabi, Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Assessore della Regione Emilia-Romagna -, si assegnano alle Regioni, in particolare a quelle del Mezzogiorno, risorse economiche per acquistare tecnologie e servizi di telemedicina che rendono possibile un potenziamento nel territorio delle Case della Comunità”. IL TESTO
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha dato il via libera nella Conferenza Stato-Regioni di ieri, al riparto delle risorse destinate all’implementazione dei servizi di telemedicina e all’ottimizzazione dei modelli organizzativi per la presa in carico della cronicità.
Si tratta di 172.898.380,00 euro previsti nell’investimento M6-C1-1.2.3.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finalizzati a completare e integrare gli strumenti di telemedicina adeguandoli all’evoluzione tecnologica.
Leggi: Quotidiano Sanità
14 febbraio 2025
Ddl Salva Milano: Cgil, profondamente sbagliato, effetti dirompenti e irreversibili su tutto il territorio nazionale
“La Cgil si era già espressa con un giudizio profondamente negativo sul ddl approvato alla Camera per i contenuti legati a una non condivisibile sanatoria, ma il testo ora in discussione al Senato ha caratteri ancor più preoccupanti ed è destinato ad avere effetti dirompenti e irreversibili su tutto il territorio nazionale. Occorre un profondo e radicale cambiamento del suo impianto”. È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale a commento del Disegno di Legge n. 1309 “Disposizioni di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia”.
La Confederazione, nel merito, spiega che “l’eliminazione della previsione di un riordino della materia, anche se avrebbe verosimilmente richiesto tempi più lunghi di sei mesi, e la proposta di un’interpretazione di norma autentica su alcuni punti, pongono diversi e sicuramente non minori problemi. Si amplia l’ambito di applicazione della ristrutturazione edilizia, includendo ora anche il cambio di funzione e sovrapponendo di fatto questa al campo della rigenerazione urbana”.
Leggi: Cgil
14 febbraio 2025
La campagna Legambiente Città2030 fa tappa a Firenze e Prato: iniziative per valorizzare le ciclabili
L’associazione ambientalista: «In occasione di San Valentino, abbiamo pensato di ricordare che un ottimo modo per mostrare amore per gli altri, per se stessi e per le nostre città, è muoversi in modo sostenibile»
Legambiente ha lanciato una campagna itinerante dal titolo “Città2030” per promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni e per costruire città più vivibili e sicure. E dopo Milano e Genova, oggi la tappa del tour è stata in Toscana. Firenze e Prato sono state protagoniste di due iniziative per la promozione della mobilità sostenibile attraverso la valorizzazione dell’uso dei pedibus cittadini e delle piste ciclabili.
La prima iniziativa, “Ami la tua città?”, si è tenuta stamani nel capoluogo toscano, organizzata da Legambiente Firenze insieme alle altre associazioni della rete “Firenze30”, per promuovere la mobilità sostenibile e gli ottimi risultati del primo anno di Bologna come Città30.
Leggi: Green Report
14 febbraio 2025
Energia: Cgil, dopo mesi di inerzia Governo si accorge di caro bollette, ora intervenga
“Ci fa piacere che il Governo si sia finalmente reso conto, dopo mesi e mesi di inerzia e allarmi inascoltati, del caro bollette. La Cgil chiede da tempo misure specifiche per combattere l’aumento dei costi dell’energia e per tutelare i cittadini e le cittadine da rincari e speculazioni, e per questo, con Spi, Filctem e Federconsumatori, ha avviato nel 2024 una campagna con incontri e centinaia di assemblee in tutta Italia per informare e assistere lavoratrici, lavoratori, pensionati e pensionate. Ora attendiamo che all’annuncio seguano fatti, possibilmente all’altezza dell’emergenza, e ci prepariamo ad una nuova tappa della mobilitazione, con un’iniziativa nazionale a Pisa il prossimo 20 febbraio”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo.
Leggi: Cgil
12 febbraio 2025
Più trasparenza e tempi certi per visite ed esami. Per i cittadini sanzioni se non si disdice appuntamento almeno 48 ore prima. Ecco il nuovo Piano nazionale liste d’attesa 2025-2027
Il nuovo PNGLA va ad aggiornare il precedente Piano 2019-2021. Una delle principali novità riguarda la creazione di un sistema di monitoraggio continuamente aggiornato. I cittadini potranno consultare informazioni aggiornate su tempi medi di attesa per visite specialistiche e interventi; disponibilità delle strutture sanitarie per determinate prestazioni; diritti e doveri in caso di sforamento dei tempi previsti. Queste informazioni saranno accessibili tramite i siti web delle Regioni e delle Aziende Sanitarie. Ecco tutte le novità. IL PIANO
Pronto il nuovo Piano nazionale di gestione delle liste d’attesa 2025-2027 che va ad aggiornare il precedente Piano 2019-2021. Il nuovo documento elaborato dal Ministero della Salute e trasmesso alle Regioni (dovrà essere approvato in Conferenza Stato-Regioni) punta a migliorare l’accesso ai servizi sanitari per i cittadini. L’obiettivo principale del Piano, che è strettamente collegato al Dl Liste d’attesa approvato l’anno scorso, è ridurre i tempi di attesa per visite specialistiche e ricoveri programmati, garantendo maggiore trasparenza e accessibilità ai servizi sanitari.
Leggi: Quotidiano Sanità
12 febbraio 2025
Contro la violenza sulle donne One Billion Rising il 14 febbraio, in tutto il mondo, l’adesione di Auser
L’Osservatorio Pari Opportunità e Politiche di Genere di Auser Nazionale aderisce a One Billion Rising, evento che coinvolgerà il prossimo 14 febbraio un miliardo di persone in una manifestazione in contemporanea in tutto il mondo contro ogni forma di violenza ed abuso sulle donne. One Billion Rising (OBR) è una campagna mondiale fondata nel 2012 dalla scrittrice e attivista americana Eve Ensler con l’obiettivo di fermare la violenza contro le donne. Aderiscono a questa campagna 128 Paesi nei cinque continenti, tra cui l’Italia – oltre 90 gli eventi che sono stati realizzati nel 2024 – per manifestare contro ogni abuso sulle donne, affermando la cultura del rispetto, della parità e della difesa dei diritti.
Leggi: Auser
DALLE REGIONI:
17 febbraio 2025
L’allarme dello Spi Calabria: “In pensione sempre più tardi e sempre più poveri”
“La prospettiva è una regione di anziani, con difficoltà a potersi occupare della propria salute, molti dei quali senza riferimenti familiari, vista la sempre più gravosa emigrazione giovanile. Per questo – scrive il sindacato – invitiamo tutti a sostenere i referendum”
Lo Spi Cgil Calabria lancia l’allarme sulla condizione dei pensionati sul territorio. “Nessuna risposta per giovani, donne, per coloro che svolgono lavori gravosi e usuranti e nessuna valorizzazione per il lavoro di cura. È ancora una volta deludente la riforma pensionistica del Governo. Si andrà in pensione sempre più tardi e sempre più poveri senza la previsione di alcuna strategia per il futuro, in un Paese che guarda ai pensionati come bancomat da spremere, senza costruire le basi perché si vada in quiescenza dal lavoro a un’età consona e con un adeguato trattamento pensionistico”.
Leggi: Collettiva
16 febbraio 2025
Morti nelle Rsa fiorentine: il giallo sui tempi e le richieste di verità
Domenica scorsa, in quattro strutture residenziali per anziani gestite dalla società «Sereni Orizzonti» nel fiorentino, si è verificato un presunto focolaio di intossicazione alimentare che ha portato alla morte di tre ospiti e al ricovero di 114 persone con sintomi di gastroenterite. Tra le vittime, Gianpiero Samuelli, 88 anni, residente a Villa Desiderio, la cui famiglia ora chiede risposte chiare e tempestive. I fatti, però, sono avvolti da un alone di mistero, soprattutto per quanto riguarda i tempi dei soccorsi e la gestione dell’emergenza.
Secondo quanto emerso, la cena sarebbe stata servita tra le 18 e le 19, con i primi sintomi — vomito e diarrea — comparsi intorno alle 21. Nonostante la gravità della situazione, i soccorsi sarebbero arrivati solo nella notte, tra le 3 e le 6 del mattino, quando sette pazienti sono stati trasportati in ospedale. Un ritardo che ha sollevato dubbi e perplessità, soprattutto tra i familiari degli anziani coinvolti. «Qualcosa non torna negli orari», ha commentato una fonte vicina alle indagini, lasciando intendere che ci siano aspetti da chiarire.
Leggi: Informazione
La testimonianza – Soli e invisibili, i senzatetto alla stazione Termini
Il racconto di Tonino, assistente sociale e volontario della Comunità di Sant’Egidio a Roma
Alla stazione Termini di Roma, i senzatetto vivono nel caos e nella solitudine, trovando rifugio tra pensiline e corridoi bui. Tonino, assistente sociale e volontario della Comunità di Sant’Egidio, racconta le difficoltà di chi vive ai margini: “Sono persone perse, ma si ricordano di noi”.
La stazione è diventata una “casa” per molti, ma le continue modifiche e gli spostamenti li rendono ancora più vulnerabili. Nonostante le difficoltà, i volontari cercano di offrire aiuto, distribuendo coperte, pasti e parole di conforto. “Aiutare è un gesto di umanità”, dice Tonino, sottolineando che il lavoro da fare è ancora enorme. Per lui e i suoi colleghi, ogni giorno è una battaglia per restituire un po’ di speranza a chi è invisibile agli occhi della società.
Leggi: Collettiva
IN AGENDA:
Mercoledì 19 febbraio, dalle ore 17.45 alle ore 19.00 – Portinerie di quartiere
Sappiamo che la qualità delle relazioni ha un impatto significativo sulla qualità della vita. È altrettanto noto, però, che è sempre più difficile riuscire a tessere legami sociali significativi in società altamente individualizzate e in contesti dove cresce il sentimento di solitudine.
Il successo del progetto “PORTINERIE DI QUARTIERE” in Canton Ticino (CH) è un’interessante fonte di ispirazione a questo proposito.
Leggi: Metodi – Formazione
8° Rapporto Censis sul welfare aziendale – 21 febbraio 2025 – ore 10.30 – 12.30 – Palazzo Theodoli Bianchelli -Piazza del Parlamento 19 – Roma
Sarà presentata a Roma l’8° edizione del Rapporto Censis sul Welfare aziendale. Analisi di un’epoca nuova per lavoro, aziende e benessere dei lavoratori.
L’evento è in presenza, previa registrazione scrivendo a ufficiostampa@censis.it
Leggi: Anima per il sociale
27 Febbraio Presentazione del 1° Paper Rapporto 2025 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura del Censis
Confedilizia – Sala Einaudi, Via Borgognona 47 – Roma
Leggi: Family Net-Work
1° Festival dell’amministrazione condivisa dei Comuni – 27 – 29 Marzo Assisi – Palazzo Monte Frumentario
Patti di collaborazione e Amministrazione condivisa indicano una strada che, pur fra mille ostacoli, utilizza la fiducia per ricucire rapporti tra persone e istituzioni, promuovere forme di convivenza solidale, incidere sulla vita delle persone mobilitando le comunità.
Il tema delle giornate di Assisi è il FUTURO, ne parleremo con tanti ospiti a partire dalle tante esperienze che si sono diffuse nel nostro Paese intorno a parole chiave come cura, solidarietà, condivisione, accoglienza.
Leggi: Labsus
Eventi in programma di AGE-IT
In previsione per il 2025
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Accanto ai LEPS: come si accede ai servizi può escludere dai diritti – di Maurizio Motta
Pubblichiamo qui il terzo della serie di tre articoli proposti dall’autore. Il primo è scaricabile qui, il secondo qui.
Nei servizi sanitari e sociali si rileva spesso un nodo problematico: anche quando la qualità/quantità delle prestazioni è adeguata, è critica la fase dell’accesso del cittadino, ossia il percorso che deve seguire per arrivare al momento nel quale ricevono gli interventi possibili. Ma perché nei servizi diretti a persone in difficoltà è cruciale favorire un agevole accesso dell’utenza? Almeno perché:
va evitato che alla sofferenza delle persone che già sono fragili, si aggiunga la difficoltà di dover peregrinare tra servizi diversi, o di destreggiarsi tra modalità di accesso defatiganti;
un difficile accesso scoraggia le persone più in difficoltà, allontanando proprio coloro che dovrebbero invece essere il target prioritario dei servizi. Se l’accesso non è agevole si rischia un effetto “controdistributivo” del welfare pubblico: servizi che dovrebbero essere diretti ai più deboli (perché hanno lo scopo di redistribuire risorse pubbliche a chi non ne ha di proprie) finiscono invece per essere raggiunti e fruiti solo dai meno deboli;
Leggi: Welforum
Se la casa diventa merce, addio diritti
Al Social forum dell’abitare di Milano interviene Alessandro Coppola, docente di Urbanistica: “La speculazione edilizia priva la città di importanti risorse” – di Simona Ciaramitaro
Tempi sempre più duri per chi deve trovare una casa, in affitto o in vendita, e ha uno stipendio medio. Peggio ancora se, come in molti casi, il salario è al di sotto della media. Questo è frutto della speculazione edilizia e per questo il Social forum dell’abitare prosegue nel suo impegno con una nuova tappa a Milano, dopo quella di Genova lo scorso novembre. Tra i tanti partecipanti, Alessandro Coppola, docente di urbanistica al Politecnico di Milano, che si occupa di politica e politiche urbane, cambiamento dei quartieri, ricostruzioni post-disastro e fenomeni di crisi e contrazione urbana. A lui chiediamo l’analisi di origini e possibili soluzioni di un grave problema che interessa milioni di italiani, ma che continua a essere sottovalutato dalle istituzioni in primis.
Leggi: Collettiva
L’abbandono delle aree interne sta peggiorando l’impatto della crisi climatica in Italia
Lo spopolamento non è solo una perdita culturale e di biodiversità, è anche una minaccia per gli insediamenti e le persone che abitano a valle e sulle coste del Paese – Di Paolo Pigliacelli
Il rapporto Climate Risk Index 2025, pubblicato dall’organizzazione ambientalista Germanwatch sta suscitando scalpore per i drammatici numeri attribuiti all’Italia a causa degli effetti dei cambiamenti climatici: dal 1993 al 2022 si contano 38 mila morti e danni per 60 miliardi di dollari.
Si sapeva che il Mediterraneo è il mare che si sta scaldando più rapidamente di tutti al mondo, infatti ai vertici dei danni e dei lutti, insieme all’Italia, troviamo Grecia e Spagna, ma c’è una specifica causa di questi disastri nel nostro Paese che nel rapporto dell’associazione ambientalista tedesca è solo accennata che invece meriterebbe maggiore attenzione, ovvero l’abbandono dell’agricoltura.
Leggi: Green Report
Il decreto sul bisogno assistenziale gravissimo
Come procede la sperimentazione della riforma dell’indennità di accompagnamento – di Franco Pesaresi
La sperimentazione della Prestazione universale
Il Decreto Legislativo 29/2024 invece di dare attuazione alla riforma dell’indennità di accompagnamento (come previsto nella L. 33/2023) ha previsto una sperimentazione biennale della “Prestazione universale” che è destinata a sostituire l’indennità di accompagnamento.
La sperimentazione prevede la corresponsione di un importo aggiuntivo all’indennità di accompagnamento di 850 euro mensili che si chiama “assegno di assistenza” “finalizzato a remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona”. Possono accedere alla sperimentazione solo gli anziani non autosufficienti, previa espressa richiesta, in possesso dei seguenti requisiti:
Leggi: Welforum
Gli anziani e la religiosità in Italia, la Fondazione Età Grande presenta i risultati di una ricerca
La Fondazione Età Grande organizza la Tavola Rotonda “Gli anziani e la religiosità in Italia” che si terrà martedì 18 febbraio alle ore 17,30 nella Sala Pio XI del Palazzo S. Calisto, in Piazza S. Calisto 16, a Roma.
La Tavola Rotonda prenderà le mosse dall’illustrazione, da parte del Dott. Pagnoncelli di IPSOS, dell’inchiesta appena conclusa e ancora inedita sulla religiosità degli Anziani. A fronte di alcune ricerche sociologiche sulla religiosità degli italiani degli anni passati, è la prima volta che il tema della fede e della spiritualità viene indagato concentrandosi sull’ormai vastissimo e diversificato mondo degli over65, oltre il 25% della popolazione e 14 milioni di persone. Fra i relatori, oltre a Pagnoncelli, l’arcivescovo Mons. Paglia, la scrittrice Di Pietrantonio e la giornalista del Corsera Elisabetta Soglio che modererà il dibattito. L’Auser è stata invitata a partecipare alla presentazione e alla tavola rotonda-
Leggi: Auser
La metamorfosi della città – di Enzo Scandurra
Una della caratteristiche storiche delle città, almeno in Europa, era il ruolo destinato all’accoglienza degli stranieri, dei pellegrini, dei poveri, dei malati. L’età omerica come quella della “civiltà cristiana” hanno conosciuto il dovere dell’accoglienza, come mostrano ancora tanti luoghi antichi, spesso disegnati da grandi architetti. In epoca moderna, scrive Enzo Scandurra, assistiamo a un deciso ribaltamento di questo ruolo: cacciati o respinti i migranti, murate le città e sorvegliate le coste e i valichi di frontiera, la fortezza Europa mostra il suo volto più spietato e feroce, “oggi nelle città provvedimenti securitari allontanano i diversi dimenticando la memoria dell’ospitalità…”
Così la famigerata zona rossa dopo essere passata per Milano, si è fermata anche a Roma, nell’area che va dalla stazione Termini all’Equilino, quartiere multietnico per eccellenza. Qui non possono sostare personaggi ritenuti “sospetti” o “pericolosi” per altri. E così, ancora una volta, il Giubileo, detto eufemisticamente della Speranza, finisce col privatizzare altre parti della città innalzando barriere, muri tra un quartiere e l’altro; producendo sospetti e ansie tra la popolazione che immagina (indotta a immaginare) che tra quegli sbandati in circolazione possa nascondersi qualche lupo solitario in attesa di attentati.
Leggi: Comune
Fine vita: in futuro potremo decidere quando morire?
In aumento il numero di Paesi che adotta norme sul suicidio assistito e sull’eutanasia, sia attiva che passiva, per le persone affette da malattie gravi e terminali. Una diffusione che nasconde anche delle insidie. – Milos Skakal
“Il Signore si è dimenticato di me”. Questa è la frase che mia bisnonna Liliana aveva l’abitudine di ripetere negli ultimi anni della sua vita. Da anziana, ormai più che novantenne, aveva visto crescere dentro di lei il desiderio di lasciare questo mondo prima dell’ora più buia. Non perché affetta da una malattia terminale o da un male che la faceva soffrire. Era stanca, semplicemente. Ormai viveva in un ospizio da alcuni anni e avrebbe voluto, credo, lasciare questo mondo con semplicità, senza dover aspettare.
Nonna Liliana, consapevole o meno, ha partecipato nel suo piccolo a un dibattito che attraversa il mondo intero, da decenni, ovvero quello sull’eutanasia e il suicidio assistito. Il centro della questione, in altre parole, è il diritto delle persone di decidere se continuare a vivere, che generalmente viene concesso a chi è affetto da malattie degenerative, terminali, che portano dolori cronici o a chi vive solo grazie all’ausilio di un macchinario medico.
Leggi: Futura Network
SEGNALAZIONI:
Strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie, diminuiscono i posti letto ma aumentano i pazienti. Forte divario tra Nord e Sud. I dati Istat
Al 1° gennaio 2023 i presidi residenziali attivi nel nostro Paese erano12.363, contro i 12.576 censiti nel 2022. Se l’offerta era passata da circa 414mila posti letto a 408mila, al contrario gli ospiti erano cresciuti da 356.556 nel 2022 a 362.859 nel 2023 (circa tre quarti sono anziani). Stabile a 7 il numero di posti letto ogni 1000 residenti, ma al Nord-Est l’offerta di era di 10 posti letto e al Sud 3. IL REPORT
Al 1° gennaio 2023 i presidi residenziali attivi nel nostro Paese sono 12.363, in calo rispetto alle 12.576 censiti nel 2022. L’offerta è di circa 408mila posti letto, anche stavolta meno della rilevazione precedente (414 mila circa) anche se il numero di posti letto ogni 1.000 persone residenti si mantiene costante a sette. Costante resta anche il divario – forte – tra Nord e Sud. L’offerta, infatti, si conferma maggiore nel Nord-est, con 10 posti letto ogni 1.000 residenti, nel Sud del Paese scende a tre posti letto ogni 1.000 residenti. A riferirlo sono i dati del rapporto “Le strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie – Anno 2023” pubblicato dall’Istat.
Leggi: Quotidiano Sanità
Barriere architettoniche: disponibile il nuovo numero della rivista Abitare e Anziani Informa
E’ disponibile il nuovo numero della rivista AeA Informa: il tema della pubblicazione è “Barriere architettoniche: 57 anni di diritti negati”.
La rivista si può leggere gratuitamente in formato pdf a questo link: www.abitareeanziani.it/rivista
NEWS:
11 febbraio 2025
Referendum, i “sì” sono anche per le pensioni
Un lavoro dignitoso e non precario è essenziale per la sostenibilità del sistema previdenziale. In sintesi tutti i tagli del governo, in barba alla promessa di superare la Monti-Fornero
Su Collettiva ce ne siamo occupati più volte: nonostante slogan e promesse elettorali, in tre esercizi di governo l’esecutivo Meloni è riuscito persino a peggiorare quella che probabilmente passerà agli annali come una delle leggi più odiate dagli italiani negli ultimi decenni: ovvero la riforma del sistema previdenziale targata Monti-Fornero.
L’obiettivo, neanche tanto velato, è quello di posticipare il pensionamento a 70 anni, senza alcuna risposta per giovani, donne, coloro che svolgono lavori gravosi e usuranti e nessuna valorizzazione per il lavoro di cura.
Leggi: Collettiva
11 febbraio 2025
Nell’ultimo decennio tagliati 10 mila posti letto e chiusi oltre 70 ospedali. Cresce il privato e la medicina del territorio è sempre più in affanno
Sono alcuni dei numeri che emergono dal nuovo Annuario del Ssn relativo al 2023 appena pubblicato dal Ministero della Salute che confrontato con il medesimo report di 10 anni prima evidenzia come il Servizio sanitario abbia lentamente mutato volto con un’assistenza territoriale in difficoltà e sostenuta in gran parte dal privato. Progressi nell’Assistenza domiciliare integrata. ANNUARIO 2023 – ANNUARIO 2013
Sempre meno ospedali, sempre più strutture private e un territorio sempre più povero di medici di famiglia, pediatri e medici di continuità assistenziale. Inoltre, sono stati tagliati 10mila posti letto. Al palo anche i consultori e i centri di salute mentale. In calo anche gli accessi al Pronto soccorso. È questa la fotografia che emerge dal nuovo annuario statistico del Ssn del Ministero della Salute relativo al 2023.
Leggi: Quotidiano Sanità
7 febbraio 2025
L’infermiere di famiglia e di comunità ancora al palo
A oltre quattro anni dall’introduzione di queste figure professionali sono operative solo 1.464. Poco meno del 20% dei professioni previsti. Dieci le regioni che hanno assunto il personale infermieristico. Nicola Draoli (Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche): serve un’ulteriore specializzazione – di Francesco Dente
Resta al palo l’infermiere di famiglia e di comunità, la nuova figura di prossimità incaricata di garantire l’assistenza e la gestione integrata delle cure in favore, in particolare, delle persone anziane e dei malati cronici. A più di quattro anni dall’introduzione da parte del decreto 34/2020, la pandemia da Covid era scoppiata da pochi mesi, sono operativi soltanto 1.464 infermieri su circa 9.600 previsti. Poco meno del 20%.
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6 febbraio 2025
Misure contro la povertà, meno di 2 milioni di beneficiari? “Decisamente troppo pochi”
Da un lato c’è Istat, che ci parla di oltre 5,6 milioni di italiani in povertà assoluta. Dall’altro c’è l’Inps, che ci dice che 1,82 milioni di persone hanno accesso all’Assegno d’Inclusione. La domanda è d’obbligo: che ne è di quei quasi 4 milioni di poveri che, pur trovandosi in povertà assoluta, non ricevono alcun supporto?”. Lo chiede Antonio Russo, portavoce di Alleanza contro la Povertà in Italia, dopo aver letto e analizzato i dati contenuti nell’ultimo Report dell’Osservatorio di Inps su Assegno di Inclusione e Supporto per la Formazione e il Lavoro. Oltre alla limitata copertura, emergono criticità legate alla trasparenza e all’accessibilità dei dati: la diffusione tardiva delle informazioni ostacola il monitoraggio, rendendo più difficile valutare l’impatto e adeguare gli interventi.
Leggi: Alleanza contro la povertà
6 febbraio 2025
Casa come primo luogo di cura
Una discussione a partire dai casi presi in carico con l’assistenza domiciliare sanitaria nell’ASL Città di Torino – di Franco Cirio, Marcella Rivolta, Fabiano Zanchi
Il DM 77 del 23/05/20221 che definisce modelli organizzativi, standard e le principali tematiche connesse agli interventi previsti nell’ambito della Missione 6 Component 1 “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale” del PNRR, menziona la casa “come primo luogo di cura viene individuata all’interno della programmazione sanitaria nazionale quale setting privilegiato dell’assistenza territoriale” e le cure domiciliari “come un servizio in grado di gestire al domicilio interventi a diverso livello di intensità e complessità dell’assistenza nell’ambito di specifici percorsi di cura e di un piano personalizzato”.
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5 febbraio 2025
Sanità privata e Rsa. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: “Chiesto a Schillaci e Fedriga stop a finanziamenti senza rinnovo contrattuale”
“A stesso lavoro, pubblico o privato che sia, devono corrispondere lo stesso salario e gli stessi diritti. È per questo motivo che chiediamo un rinnovo dei Ccnl in linea con le retribuzioni del settore pubblico. Andremo avanti fino a quando non saranno riconosciuti i diritti di chi ogni giorno garantisce assistenza e cura alla cittadinanza fragile. Il tempo delle attese è finito, ripartono mobilitazioni e imbandieramenti in tutte le aziende d’Italia”.
“Riparte la mobilitazione per il rinnovo dei Ccnl Sanità Privata e Rsa, fermi rispettivamente da 6 e 13 anni. Dopo anni di attesa e di vergognoso immobilismo da parte delle controparti datoriali Aiop e Aris, le lavoratrici e i lavoratori non possono più aspettare”.
Lo dichiarano, in una nota stampa, i segretari nazionale Barbara Francavilla (Fp Cgil), Roberto Chierchia (Cisl Fp) e Ciro Chietti (Uil Fpl), riferendosi ai contratti collettivi di oltre 200mila addetti del comparto sanitario privato.
Leggi: Quotidiano Sanità
DALLE REGIONI:
10 febbraio 2025
Dimissioni protette, così a Parma anche i più fragili possono tornare a casa dopo un ricovero
A Parma anche chi è in una situazione di difficoltà – come le persone anziane sole, non autosufficienti o parzialmente autosufficienti – può lasciare serenamente un reparto ospedaliero, grazie al progetto che coinvolge la cooperativa sociale Proges e che garantisce una rete di assistenza. Così si evitano istituzionalizzazioni e si intercettano precocemente i bisogni sul territorio – di Veronica Rossi
Armando (nome di fantasia) è di Parma. Non ha figli; ha sempre lavorato nel negozio di famiglia, ma ora è anziano e da qualche anno gli è morta la moglie, così è rimasto solo. Qualche tempo fa, improvvisamente, è caduto in casa, dove abita per conto suo. È stato ricoverato in ospedale, ma al ritorno al suo domicilio non aveva la possibilità di provvedere alla propria assistenza: rischiava di essere istituzionalizzato e di perdere la sua autonomia. Armando, però, come altri nel territorio parmense, è riuscito a rimanere a casa sua dopo l’ospedalizzazione grazie alle dimissioni protette dall’ospedale Maggiore, attivate per il triennio 2024-2026 grazie alla collaborazione tra il Comune e l’Associazione temporanea di imprese – Ati tra la cooperativa Proges, Società Dolce e la cooperativa Famiglia assistence coi fondi del Pnrr.
Leggi: Vita
9 febbraio 2025
Cilavegna, piano per togliere le barriere: priorità al municipio
Anche il Comune di Cilavegna ha adottato il P.E.B.A, il piano per rimuovere le barriere architettoniche che permetterà di progettare e pianificare gli interventi necessari a togliere gli ostacoli ancora presenti per le persone con disabilità.
Il piano è stato appena approvato dal consiglio comunale ed è previsto nei prossimi tre anni. Tra le aree critiche individuate dall’amministrazione comunale ci sono il municipio, il percorso tra via Matteotti e Largo Vittorio Veneto e la scuola materna. L’obiettivo è rendere accessibili questi luoghi, sia all’interno sia all’esterno, non soltanto a chi si muove in carrozzina, ma anche chi è ipovedente o usa le stampelle. Un obiettivo subordinato però all’ottenimento dei fondi necessari.
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7 febbraio 2025
Anziani in “Formula 100“. Bando da 400mila euro per addolcire la Terza età
La vittoria di un bando Cariplo permetterà di avere più welfare per gli anziani. Grazie al progetto “Formula 100“, Monza si è infatti appena aggiudicata 400mila euro del bando Cariplo Welfare in Ageing (la seconda volta di fila dopo lo scorso progetto in partenariato con Brescia). Uno sprint in più per promuovere azioni di sostegno all’anzianità con lieve fragilità da qui al giugno 2027, tra assistenza sanitaria e attività per l’invecchiamento attivo.
Leggi: Il Giorno
7 febbraio 2025
Alfabetizzazione digitale: così gli over 65 tornano a scuola
Ha preso il via alla scuola Bufalini il corso per un corretto e consapevole utilizzo delle nuove tecnologie. Si tratta di un progetto gratuito di “digitalizzazione” per gli over 65 in collaborazione tra Auser Alta Umbria, associazione per l’invecchiamento attivo e altri col centro di formazione, nell’ambito dei servizi di facilitazione digitale. Sono 15 – tutti over 65 – i partecipanti che stanno usufruendo gratuitamente di questa opportunità, diventando così protagonisti attivi dei 13 incontri in programma, che hanno sono appena iniziati e proseguiranno sino ad aprile, con cadenza settimanale.
Leggi: La Nazione
6 febbraio 2025
Povertà sanitaria. ASL Bari, ambulatorio di prossimità apre a Grumo Appula
Finanziato con le risorse del Programma Nazionale Equità nella Salute gestito dal Ministero della Salute, dedicate a realizzare progetti per rispondere ai bisogni di salute delle fasce di popolazione in condizione di fragilità e marginalità, come ad esempio senza fissa dimora, famiglie a basso reddito, migranti. Per accedere ai servizi è necessario avere un ISEE sotto i 10 mila euro, avere di un codice STP o ENI oppure diritto all’esenzione per reddito.
Contrastare la povertà sanitaria dove c’è bisogno, direttamente sul territorio. Dopo l’avvio nel Distretto Unico di Bari, da ora è attivo il secondo Ambulatorio di prossimità PNES con sede a Grumo Appula, in via della Repubblica 33, all’interno del Presidio Territoriale di Assistenza (1° piano).
E’ dunque il Distretto Socio Sanitario 5, diretto da Grazia Fortunato, ad ospitare le attività di questo nuovo Ambulatorio dedicato, attivo al momento una volta a settimana (venerdì pomeriggio dalle ore 15 alle 18:30), in cui opererà una équipe multidisciplinare formata da un medico specialista, un infermiere, un amministrativo e un assistente sociale. Per accedere sarà sufficiente contattare il numero 080/5848885, disponibile tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 12.
Leggi: Quotidiano Sanità
5 febbraio 2025
Foggia, “Attivi e Vitali”: parte il progetto Auser sull’Invecchiamento Attivo
Il Circolo Auser Volontariato Foggia propone alla cittadinanza un innovativo progetto dedicato all’invecchiamento attivo, il programma – intitolato «Attivi e Vitali»- mira a promuovere uno stile di vita dinamico, creativo e partecipativo.
Il progetto, sostenuto da A.Re.S.S. Puglia su risorse della Regione Puglia per l’invecchiamento attivo, prevede un ventaglio di attività per un benessere a 360°, con una ricca offerta di attività che spaziano tra diverse aree di interesse: Yoga e ginnastica dolce per mantenere il corpo agile e allenare la mente attraverso movimenti armoniosi e rilassanti; Benessere psicologico con percorsi di supporto e crescita personale per affrontare con serenità le sfide quotidiane;
Leggi: Auser
5 febbraio 2025
La denuncia Cgil: “A Frosinone calo drastico del 90% delle domande di invalidità”
La provincia è una delle nove nelle quali è partita la fase sperimentale. “Altro che riforma della disabilità –commenta amaro il segretario generale, Giuseppe Massafra –, così si cancellano i diritti dei più deboli”
La Cgil di Latina e Frosinone denuncia con forza il drammatico calo delle domande di invalidità civile nella provincia di Frosinone. “Altro che riforma della disabilità, qui si stanno cancellando i diritti dei più deboli”, dichiara il segretario generale della Camera del Lavoro, Giuseppe Massafra. “A seguito della riforma introdotta – spiega – migliaia di persone non sono riuscite nemmeno a ottenere il certificato medico necessario per presentare la domanda di invalidità civile. Questo significa la perdita di diritti fondamentali come l’indennità di accompagnamento, la pensione di invalidità civile, il riconoscimento dei benefici previsti dalla Legge 104 o il collocamento obbligatorio per le persone con disabilità”.
Leggi: Collettiva
5 febbraio 2025
Taranto, Auser promuove l’invecchiamento attivo con il progetto “Restiamo Attivi”, iniziative per contrastare isolamento e fragilità sociale tra gli over 65
“Restiamo Attivi” è il nome del progetto realizzato nell’ambito della Misura della Regione Puglia per la promozione dell’invecchiamento attivo e della buona salute (L.R. 16/2019). L’iniziativa è portata avanti dal Circolo Auser Filo d’Argento di Taranto, con la collaborazione del Comune di Taranto, dello SPI CGIL ionico e delle sezioni provinciale e regionale di Auser. L’offerta del progetto è ampia e variegata: dalla ginnastica dolce e posturale alle lezioni di pilates, passando per la scuola di ballo, i pranzi sociali, le gite e i momenti di informazione e confronto. L’obiettivo è favorire la partecipazione alla vita comunitaria, contrastando il rischio di isolamento che spesso colpisce chi ha terminato la vita lavorativa o ha affrontato anni di sacrifici.
Leggi: Auser
4 febbraio 2025
Buone pratiche di invecchiamento attivo, al via alla “Bufalini” un corso finalizzato ad un corretto utilizzo delle nuove tecnologie: collaborano varie associazioni
Over 65 hi-tech e buone pratiche di invecchiamento attivo. Mercoledì 5 febbraio nelle aule multimediali della Scuola di Arti e Mestieri “G.O. Bufalini” prende il via un corso finalizzato ad un corretto e consapevole utilizzo delle nuove tecnologie. Il progetto gratuito di “Digitalizzazione intergenerazionale per lo sviluppo del welfare generativo di comunità” è frutto della collaborazione tra AUSER Alta Umbria ODV Associazione per l’invecchiamento attivo ETS (con le associazioni ANTEAS Odv ed ANCeSCAO Aps ) e il Centro di Formazione professionale, nell’ambito dei servizi di facilitazione digitale. È finanziato dalla Regione Umbria mediante risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e prevede l’erogazione di corsi gratuiti di digitalizzazione intergenerazionale, finalizzati all’acquisizione ed al miglioramento delle competenze informatiche degli over 65.
Leggi: La Nazione
IN AGENDA:
Decennale dell’Housing First in Italia – Torino 12/13 febbraio 2025
Cascina Fossata – Via Ala di Stura 5
Cambiare Insieme: Storie, Idee e Futuro per l’Housing First
Il Decennale HF è una iniziativa promossa da fio.PSD in occasione dei dieci anni dell’Housing First (HF) in Italia. Il primo marzo del 2014 a Torino una rete di organizzazioni, pubbliche e del privato sociale, ha scelto di investire in programmi HF per contrastare l’homelessness e costituire, grazie alla spinta e al supporto della fio.PSD, il Network Housing First Italia. “Dalla strada alla casa” è il primo principio che ribalta il paradigma di intervento dominante meglio noto come approccio a gradini. HF offre infatti alle persone senza dimora un alloggio autonomo e privato e un accompagnamento da parte di un’equipe formata con l’obiettivo di restituire alla persona, dopo anni di vita in strada, un benessere psico fisico, una stabilità abitativa e un percorso di integrazione con la comunità e i servizi.
Leggi: Fiopsd
Mercoledì 19 febbraio, dalle ore 17.45 alle ore 19.00 – Portinerie di quartiere
Sappiamo che la qualità delle relazioni ha un impatto significativo sulla qualità della vita. È altrettanto noto, però, che è sempre più difficile riuscire a tessere legami sociali significativi in società altamente individualizzate e in contesti dove cresce il sentimento di solitudine.
Il successo del progetto “PORTINERIE DI QUARTIERE” in Canton Ticino (CH) è un’interessante fonte di ispirazione a questo proposito.
Leggi: Metodi – Formazione
Evento di lancio del National Mirror Group Italiano: “Il ruolo strategico degli stakeholder nella trasformazione del sistema salute: innovazione, collaborazione, prospettive future”. Napoli 18.2.2025
Il prossimo 18 febbraio si terrà a Napoli presso il Centro Congressi Federico II a Via Partenope, 36, il lancio ufficiale del National Mirror Group (NMG) Italiano dal titolo: “Il ruolo strategico degli stakeholder nella trasformazione del sistema salute: innovazione, collaborazione, prospettive future” nell’ambito della Partnership Europea Transforming Health and Care Systems – THCS, guidata dal Ministero della Salute Italiano.
L’evento si svolgerà in modalità ibrida.
Leggi: Promisalute
8° Rapporto Censis sul welfare aziendale – 21 febbraio 2025 – ore 10.30 – 12.30 – Palazzo Theodoli Bianchelli -Piazza del Parlamento 19 – Roma
Sarà presentata a Roma l’8° edizione del Rapporto Censis sul Welfare aziendale. Analisi di un’epoca nuova per lavoro, aziende e benessere dei lavoratori.
L’evento è in presenza, previa registrazione scrivendo a ufficiostampa@censis.it
Leggi: Anima per il sociale
27 Febbraio Presentazione del 1° Paper Rapporto 2025 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura del Censis
Confedilizia – Sala Einaudi, Via Borgognona 47 – Roma
Leggi: Family Net-Work
Eventi in programma di AGE-IT
In previsione per il 2025
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Altro che Salva Milano, abbiamo bisogno di un Salva Abitare
Basta agli interventi a uso e consumo della finanza immobiliare, in Parlamento serve una legge sulla rigenerazione urbana per edilizia popolare e città a zero emissioni – di Di Rossella Muroni
Con le inchieste in corso e il cosiddetto Salva Milano bloccato ora al Senato, ha del tragico quanto accade da un anno a questa parte. È tragico vedere norme ad hoc con corsie preferenziali che rischiano di diventare un boomerang in molti altri luoghi sul fronte della pianificazione urbanistica; è tragico il contemporaneo silenzio assordante sulla cosiddetta emergenza casa, che ormai è diventata un buco strutturale: le politiche abitative sono scomparse dall’azione politica pubblica e di welfare sociale.
Il diritto ad uno spazio dove abitare è un bisogno di ognuno talmente evidente che si stenta a capire come uno Stato democratico possa non occuparsene; come possa non occuparsi di una condizione certificata: l’Istat stima come nel 2023 siano 2,2 milioni le famiglie in povertà assoluta, quasi 5,7 milioni di persone, e 2,8 milioni le famiglie in povertà relativa per un totale di 8,4 milioni di persone. Queste famiglie vivono in case spesso decadenti. Case fatiscenti che consumano molto, difficili da scaldare, impossibili da raffrescare. Scontato dire che sono abitazioni prive di un qualsiasi intervento di efficienza energetica. Case povere che rendono sempre più poveri.
Leggi: Green Report
La necessità di un approccio nuovo per gestire l’invecchiamento attivo
L’invecchiamento attivo rappresenta oggi una priorità cruciale per l’Italia, un Paese caratterizzato da una delle più alte aspettative di vita in Europa e da una significativa transizione demografica, segnata anche da un preoccupante invecchiamento della popolazione. Questa strategia, che la Fap Acli sostiene anche attraverso una serie di iniziative territoriali finalizzate ad una piena promozione degli anziani e ad un loro maggiore coinvolgimento nella quotidianità, mira a migliorare la qualità della vita degli over 65, garantendo la loro partecipazione sociale, economica e civica. Questo scenario richiede approcci innovativi per valorizzare il potenziale delle persone anziane, prendendo in esame differenti dimensioni. Innanzitutto quella occupazionale, giacché l’Italia presenta ancora tassi bassi di occupazione per gli over 55: a tal proposito, si rendono sempre più impellenti meccanismi che favoriscano la flessibilità pensionistica, le opportunità di formazione continua, nonché il contrasto alla discriminazione anagrafica nel lavoro. Altra sfera cui guardare con grande interesse – e che vede la Fap impegnata in prima linea – è la partecipazione sociale, mediante iniziative capaci di promuovere il coinvolgimento degli anziani attraverso forme di volontariato, attività culturali e ricreative, programmi intergenerazionali.
Leggi: Avvenire
Cogliere un’occasione dalla riforma sulla disabilità
Rilanciare l’integrazione sociosanitaria e il confronto tra le buone pratiche dei territori – di Francesco Crisafulli
Con l’avvio della sperimentazione sulle riforme introdotte dalla Legge delega in materia di disabilità, potenzialmente si apre una fase nuova nei rapporti tra istituzioni, cittadini, terzo settore, mondo dell’associazionismo e del volontariato. La spinta verso la co-progettazione insieme ai principi di inclusione sociale, di diritti e di qualità di vità sostenuti dall’impianto normativo, ci consegnano una possibilità per ripensare politiche e servizi rivolti alle persone con disabilità, alle famiglie e ai caregiver. Quale occasione migliore per rilanciare una stagione di confronto tra i territori, per valorizzare le esperienze avanzate di integrazione sociosanitaria e le buone pratiche di intervento sulle questioni rilevanti per la vita delle persone.
Leggi: Welforum
Prevenzione. In Ue valeva il 5,4% della spesa sanitaria nel 2022, in Italia il 6%. Ma in termini pro-capite spendiamo meno: 202 vs 180. I dati Eurostat
A spendere di più la Germania (458 euro) e l’Austria (411). In fondo Polonia (22) e Romania (24). In termini percentuali sul totale della spesa, il massimo investimento si fa in Germania (7,9%) il minimo (1,2%) a Malta. Per effetto del Covi la spesa per la prevenzione è cresciuta dal 2,9% nel 2019 al 6,1% nel 2021, per poi scendere al 5,4%. In termini di euro si è passati da 91 euro pro-capite nel 2019 a 2016 nel 2021, fino a 202 euro nel 2022.
Nel 2022 la spesa per la prevenzione in Ue è stata in media parti a 202 euro pro-capite e al 5,5% della spesa sanitaria totale. In calo rispetto agli anni precedenti, influenzati anche dalla pandemia di Covid-19, che ha portato a dedicare risorse alla prevenzione come mai visto prima. In particolare la spesa per la prevenzione è cresciuta dal 2,9% nel 2019 e dal 3,5% nel 2020 al 6,1% nel 2021, per poi scendere al 5,5% nel 2022. In termini pro-capite, la media Ue nel 2021 era stata di 216 euro spesi per ogni cittadino. A riferirlo sono i dati pubblicati oggi da Eurostat.
Leggi: Quotidiano Sanità
Sistema integrato per la presa in carico e la progettazione personalizzata – Un’ipotesi di lavoro – di Federico Grassi
A fronte degli slanci e delle fatiche che caratterizzano il sistema toscano dei servizi sociali, sociosanitari e del lavoro sul versante della costituzione e del rafforzamento delle equipe multidisciplinari1, che vede Ambiti territoriali caratterizzati da punte di eccellenza nella collaborazione tra servizi ed altri dove ancora si rilevano margini di miglioramento, si propone una riflessione prospettica, finalizzata a stimolare una visione ancora più integrata e sfidante, e ad andare oltre ai desiderata, per seminare ipotesi di lavoro su cui aprire dibattiti e confrontarsi.
Premessa
L’impianto metodologico ipotizzato non basa il concetto di profilazione sull’appartenenza a “gruppi target” e “categorie” ma sulla ricerca della maggiore appropriatezza possibile (e concretamente realizzabile) nell’incontro tra le caratteristiche delle persone e quelle di servizi/misure/progetti che popolano i diversi Ambiti territoriali. L’attenzione viene data agli obiettivi, al metodo e alla capacità d’attivazione di processi e relazioni. A tal fine, cerca di valorizzare l’apporto di tutti gli attori della rete pubblico-privato, nel rispetto delle regole, dei ruoli e delle pratiche dei vari sistemi di funzionamento2.
Leggi: Welforum
La strage invisibile – 434 persone senza dimora decedute in strada nel 2024
Nel corso del 2024 sono morte 434 persone senza dimora, un numero che supera il dato già troppo elevato dell’anno precedente.
I dati del 2024, raccolti grazie anche al supporto dei Soci, evidenziano che si muore tutto l’anno, non solo durante la cosiddetta “emergenza freddo” e che i decessi riguardano persone che vivono in condizioni di particolare marginalità e isolamento, spesso lontane dal contatto con il sistema dei servizi presente nei territori. Parliamo di persone di ogni età, ma con un dato particolarmente significativo sulla presenza di giovani, che rappresentano la seconda fascia più colpita. Persone che non rimangono confinate solo all’interno delle grandi aree metropolitane, ma che abitano anche le province più piccole e le aree interne.
Leggi: FioPsd
SEGNALAZIONI:
Pubblicate le Linee guida del DL Salva Casa del Ministro Salvini
Pubblicate il 30 gennaio sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le Linee Guida interpretative di ausilio all’attuazione del Dl Salva Casa presentate nel corso della riunione del Tavolo della Casa il 28 gennaio.
Scarica il documento dal titolo «Linee di indirizzo e criteri interpretativi sull’attuazione del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2024, n. 105 (DL Salva Casa)» In calce il sommario
Leggi: Carte in regola
Le motivazioni della Corte Costituzionale per la non ammissibilità del referendum sull’autonomia
Pubblichiamo le motivazioni della sentenza pubblicate il 7 febbraio 2025 con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum per l’abrogazione della Legge Calderoli “legge 26 giugno 2024, n. 86 (Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione).
Leggi: Carte in regola
Nasce il primo Master in Italia per la gestione del paziente fragile
Da un’iniziativa di Maugeri, insieme all’Università di Pavia e con il supporto del Ministero dell’Università e Ricerca, è nato il Master in “Prevenzione, Cura e Riabilitazione del Paziente Fragile”, che ha l’obiettivo di formare medici qualificati nella gestione del paziente fragile
Maugeri, insieme all’Università di Pavia e con il supporto del Ministero dell’Università e Ricerca, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Medica, ha dato vita al Master di secondo livello in “Prevenzione, Cura e Riabilitazione del Paziente Fragile”. Questo Master, unico in Italia, ha l’obiettivo di formare medici altamente qualificati nella gestione del paziente fragile, una condizione sempre più diffusa, caratterizzata dalla presenza di malattie croniche complesse, comorbilità, instabilità clinica e spesso associata a una ridotta autosufficienza.
Leggi: Quotidiano Sanità
Click day colf e badanti, boom di richieste e disponibilità limitata con il Decreto flussi
Boom di richieste per il click day colf e badanti: 45mila domande per 9.500 posti. Fuori quota 10mila ingressi per assistenza a over 80 e persone con disabilità, ma il sistema è rigido
Scatta oggi la gara del Decreto Flussi per accaparrarsi uno dei pochi posti disponibili per lavoratori extracomunitari nel settore domestico. Sul sito del Ministero dell’Interno sono già piovute oltre 45mila domande, a fronte di un misero bottino di 9.500 posizioni. Una lotteria più che un processo di selezione: i posti si volatilizzeranno in pochi minuti, replicando il copione già visto il 5 febbraio con i lavoratori non stagionali.
Leggi: Qui Finanza
Il gioco d’azzardo dilaga anche in Emilia: numeri problematici nel Bolognese, a Reggio e a Modena
È un vero e proprio segnale di allarme quello emerso dall’iniziativa “Con l’azzardo non si gioca”, la presentazione della seconda indagine regionale sul gioco d’azzardo promossa da Cgil, Federconsumatori e Auser Emilia-Romagna. Una preoccupazione data dai numeri – in continuo ed esponenziale aumento anche nella nostra regione – e dalle pesanti ricadute in termini sanitari, economici e sociali della dipendenza dal gioco d’azzardo, sempre più diffusa e trasversale.
Ma non è solo l’azzardo patologico a preoccupare: è noto, infatti, il frequente intreccio di questi giochi con la criminalità organizzata, che spesso li utilizza per riciclare denaro frutto di altre attività illecite.
Leggi: 24 Emilia
NEWS:
3 febbraio 2025
Auser nazionale ha aderito all’appello della Conferenza Salute Mentale “Tornano gli OPG? Per i “folli rei” ancora manicomio?”
Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari sono stati chiusi, dopo una lunga battaglia civile, con la legge di riforma n. 81 del 2014. Si è avviato così un faticoso processo per superare l’ultimo baluardo della logica manicomiale, l’OPG, che era sopravvissuto persino alla Riforma Basaglia.
Un processo che si è dimostrato subito denso di ostacoli e contraddizioni, e che ha visto una attuazione molto diversificata nel territorio nazionale: non a caso la cosiddetta lista di attesa per entrare in Rems – acronimo che in indica una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi – si concentra in poche regioni.
Leggi: Auser
3 febbraio 2025
Rilanciare il Ssn mettendo a disposizione più risorse finanziarie, umane e digitali. Potenziare la medicina territoriale, anche con le farmacie. Impiego della IA a supporto della medicina. L’atto di indirizzo 2025 del Ministero Salute
Si darà rilievo anche all’attività formativa dei professionisti sanitari al fine di renderla più appropriata e aggiornata rispetto a scenari, bisogni, conoscenze e strumenti in continua evoluzione che richiedono lo sviluppo di competenze adeguate. In tema di aggressioni al personale, saranno adottate delle misure volte a reprimere aspramente gli episodi di violenza a danno dei sanitari e finalizzate, altresì a garantire l’ordine e la sicurezza negli ospedali, con strumenti appropriati. L’ATTO DI INDIRIZZO
“La tutela del bene salute, caratterizzata dai principi costituzionali di universalità, solidarietà e equità, non può prescindere dalla centralità del Servizio sanitario nazionale quale sistema insostituibile del nostro paese nel soddisfare in modo efficace ed efficiente i bisogni di salute espressi dagli individui e dalla collettività.
Leggi: Quotidiano Sanità
31 gennaio 2025
SUNIA e UNIAT esprimono apprezzamento per l’elezione dell’Eurodeputata Irene Tinagli alla presidenza della Commissione per l’emergenza alloggi al Parlamento Europeo
Il tema dell’emergenza abitativa è ormai una priorità a livello europeo e la nomina dell’Eurodeputata Tinagli come Presidente della Commissione per l’emergenza alloggi rappresenta, rispetto al passato, una novità ed una fondamentale opportunità per portare avanti politiche europee concrete e coordinate, in grado di garantire un alloggio dignitoso a tutte le famiglie, come da tempo richiesto dai sindacati.
Auspichiamo che l’Eurodeputata Tinagli possa svolgere un ruolo fondamentale nell’elaborazione di politiche abitative più inclusive ed efficaci, per affrontare le crescenti difficoltà di accesso alla casa che molte famiglie in Europa si trovano ad affrontare.
Leggi: Sunia
30 gennaio 2025
Le bugie del governo sulle pensioni. Nonostante le continue promesse, in pensione sempre più tardi e più poveri
Nonostante gli slogan di superamento della legge Monti-Fornero e 41 anni di contributi per accedere al pensionamento, dopo tre leggi di Bilancio il Governo è riuscito nell’impresa clamorosa di peggiorare quella legge così tanto criticata e allontanare il traguardo pensionistico per tutte e tutti, con l’obiettivo di posticipare il pensionamento a 70 anni.
• Nessuna risposta per GIOVANI, DONNE, coloro che svolgono lavori GRAVOSI e USURANTI e nessuna valorizzazione per il LAVORO di CURA
• Azzerata la flessibilità in uscita, nel 2024 meno 15,7% delle pensioni anticipate rispetto al 2023.
Leggi: Cgil
30 gennaio 2025
Liste attesa. Criticità in un’azienda su quattro sull’attuazione della legge. Schillaci: “Ci sono ancora fenomeni che non garantiscono ai cittadini il diritto alle visite nei tempi previsti”
I Nas hanno effettuato ispezioni da ottobre a dicembre 2024, la seconda campagna dopo quella della primavera del 2023. Su circa 3mila ispezioni, sono emerse irregolarità nel 27% dei casi relative alla gestione delle agende di prenotazione, gli accessi alle agende di personale non autorizzato, la chiusura delle agende, l’utilizzo delle classi di priorità e autorizzazioni all’intramoenia.
31 GEN – Un’azienda sanitaria su quattro non rispetta le norme per la riduzione delle liste d’attesa. È quanto è emerso oggi nel corso della riunione del tavolo istituito al Ministero della Salute per accompagnare le Regioni nell’attuazione del decreto legge 73 del 2024.
Leggi: Quotidiano Sanità
29 gennaio 2025
Liste d’attesa. Gimbe: “Legge in stallo. In 6 mesi approvato solo uno dei sei decreti attuativi”
Il DL sulle liste d’attesa prevede almeno sei decreti attuativi. Al 29 gennaio 2025, secondo quanto riportato dal Dipartimento per il Programma di Governo, risulta approvato un solo decreto attuativo. Degli altri, tre sono già scaduti (due da quasi 4 mesi e l’altro da quasi 5 mesi) e per due non è stata definita alcuna scadenza. Cartabellotta: “Le riforme annunciate restano un esercizio retorico se non tradotte in azioni concrete, mentre il raggiungimento di risultati parziali è solo una magra consolazione politica, priva di reali benefici per la società”.
La Fondazione Gimbe esprime preoccupazione per i significativi ritardi nell’adozione dei decreti attuativi previsti dal DL 73/2024 sulle liste d’attesa convertito dalla L. 107/2024. Nonostante le dichiarazioni istituzionali sottolineino progressi nell’attuazione delle misure volte ad abbattere i tempi di attesa, l’analisi indipendente della Fondazione evidenzia una situazione ben diversa.
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29 gennaio 2025
Medici di famiglia. Scotti (Fimmg): “Ipotesi dipendenza? In corso incontri con Regioni e dopo vedrò Ministro. Senza risposte pronti a protesta”
Il segretario del sindacato: “Con la dipendenza dei medici di famiglia anche il paziente è quindi meno libero, non può più contare su una relazione fiduciaria con il professionista che lo deve assistere in base alle indicazioni di una ‘medicina amministrata’ e con il rischio di una ancora maggiore ingerenza della burocrazia”.
Il confronto in queste ore è “con le Regioni e con diversi interlocutori sia politici che tecnici per capire lo stato dell’arte sulla questione e mettere in chiaro le nostre ragioni”. Lo spiega Silvestro Scotti all’Adnkronos Salute, in merito all”idea di un passaggio alla dipendenza. “Alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima – aggiunge – chiederò un incontro con il ministro della Salute Schillaci, con il quale già è aperta un’interlocuzione, per tirare le somme anche rispetto a quello che dovrò riferire al mio Consiglio nazionale”, precisa Scotti sottolineando che la Fimmg, senza le risposte attese, è pronta alla protesta con iniziative “che non si fermeranno alle solite manifestazioni”.
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DALLE REGIONI:
3 febbraio 2025
Toscana. Via libera della Giunta al Piano sanitario e sociale integrato
“Uno strumento di programmazione che si pone l’obiettivo di anticipare le risposte ai nuovi bisogni di salute attraverso il coinvolgimento dei professionisti, delle istituzioni, delle comunità e i singoli cittadini” ha sottolineato l’assessore Bezzini. Il Piano passa ora al vaglio del Consiglio Regionale
È arrivata al termine la stesura del nuovo Piano sanitario e sociale integrato regionale, uno strumento di programmazione che delinea le strategie per rispondere alle sfide, sempre più complesse, che i sistemi di welfare si trovano ad affrontare. Fissa inoltre gli obiettivi delle politiche sanitarie, sociosanitarie e sociali da qui al prossimo futuro.
Il documento è stato approvato nell’ultima seduta di giunta. L’iter ora proseguirà in Consiglio, passando prima di tutto per la discussione in terza commissione (salute e politiche sociali) prevista per mercoledì 5 febbraio.
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2 febbraio 2025
Rignano Garganico si batte per avere una casa di riposo per anziani
Si è costituito un comitato proprio per promuovere la necessità di dotarsi di questo tipo di struttura
A Rignano Garganico nei giorni scorsi si è costituito il comitato di promozione della casa di riposo per anziani e diversamente abili, progetto sul quale si è dibattuto in più di un’occasione e che il circolo culturale Giulio Ricci, in collaborazione con il circolo Auser di San Marco in Lamis, ha rimesso al centro dell’agenda cittadina organizzando l’incontro che si è svolto il 29 gennaio e al quale hanno partecipato amministratori locali, imprenditori, operatori sanitari e società civile. Antonio De Angelis, noto per le sue attività agricole e per la fondazione di una società energetica, era presente insieme al moderatore e giornalista Angelo Riky Del Vecchio, che ha illustrato le opportunità offerte dal progetto e le difficoltà da superare.
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1 febbraio 2025
San Lorenzo, inaugurata la casa della solidarietà
In via degli Equi 15, nel cuore di San Lorenzo, ha aperto le porte la “Casa della Solidarietà Stefano Rodotà” in un bene confiscato alla criminalità organizzata che Roma Capitale, tramite l’assessorato al Patrimonio, ha consegnato al II Municipio. Nel corso dell’inaugurazione, tenutasi ieri, è stato presentato il calendario delle attività culturali e degli sportelli che saranno accessibili gratuitamente all’interno dello spazio.
“Questo luogo rappresenta non solo l’eredità intellettuale e morale di principi e valori che Stefano Rodotà ha sempre sostenuto per una società più giusta, ma testimonia anche il nostro impegno nel promuovere la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata destinandoli alla legalità e all’inclusione; – ha dichiarato Tobia Zevi – la “Casa della Solidarietà” è il frutto dell’impegno di Roma Capitale insieme alle altre istituzioni coinvolte e di tante persone e associazioni che hanno lavorato instancabilmente per rendere possibile questo progetto.
Leggi: Comune di Roma
1 febbraio 2025
Sanità e liste d’attesa, l’esperienza degli sportelli salute in provincia
Il prossimo 10 febbraio l’appuntamento organizzato da Auser Cuneo alla Casa del Quartiere Donatello
Il tema dei tempi di attesa in sanità è all’ordine del giorno nell’agenda politica del governo, sia a livello nazionale che regionale. È sempre più difficile prenotare una visita medica o un esame diagnostico in tempi conformi alle disposizioni di legge per quanto riguarda le Liste d’attesa e poterli eseguire possibilmente vicino alla propria residenza. Ciò comporta attese molto lunghe. Il risultato è che chi può si rivolge alla sanità privata; chi non ha la possibilità economica rinuncia ad eseguire gli accertamenti trascurando la propria salute.
Leggi: Cuneo Dice
30 gennaio 2025
Milano. Pio Albergo Trivulzio: stop alla cessione di altri immobili. La tutela degli inquilini non si ferma
Dopo il conferimento di un primo gruppo di 8 stabili ad un fondo immobiliare di Invimit, avvenuto nonostante le proteste degli inquilini, dei sindacati, le preoccupazioni espresse dai Comuni di Milano e Peschiera Borromeo, nonché di molti esponenti politici di diverso orientamento e dai Sindacati dei lavoratori, il PAT continua a non rispondere e anzi, sembrerebbe si stia preparando al conferimento di altri stabili nelle prossime settimane.
Gli impegni assunti dalla struttura commissariale di fornire informazioni, in un’ottica di trasparenza, ai sindacati sui vari passaggi dell’operazione, con particolare riguardo alle forme di garanzia sociali da inserire nel regolamento del fondo per l’inquilinato, sono stati platealmente disattesi.
Leggi: Sunia
30 gennaio 2025
Il gioco d’azzardo in Emilia-Romagna brucia 9,5 miliardi: quanto il bilancio della sanità
Il gioco d’azzardo in Emilia-Romagna brucia 9,5 miliardi: quanto il bilancio della sanità, Zola e Calderara sono maglia nera, ombre di riciclaggio. L’assessore Conti al governo: “No a passi indietro sulla stretta alle slot”
Nel 2023 il gioco d’azzardo in Emilia-Romagna valeva 9,5 miliardi, con una crescita del 6,9% rispetto a un anno prima. Le scommesse dunque, nella nostra regione, pesavano quanto l’intero bilancio sanitario, o l’equivalente dell’80% della spesa alimentare degli emiliano-romagnoli.
Leggi: La Repubblica
29 gennaio 2025
Progetto “Restiamo attivi”. Il programma di iniziative per gli anziani di Taranto messo in campo dall’AUSER
Asili, natalità, occupazione femminile ma anche livelli di buon invecchiamento attivo.
Il BES (benessere eco sostenibile) assegna grande importanza sociale ma anche sanitaria alle regole per invecchiare in salute, proprio mentre la nostra società, anche a livello locale, continua ad avere un saldo attivo rispetto alla presenza di over 65 in confronto alle stime sulle nuove nascite.
Per tale ragione l’AUSER di Taranto, da sempre impegnata sul tema, ha avviato sulla base della Misura della Regione Puglia che promuove e valorizza l’invecchiamento attivo e la buona salute (L.R. 16/2019), il progetto Restiamo Attivi. Nella realizzazione di tale progetto il Circolo Auser Filo d’Argento di Taranto ha come partner il Comune di Taranto, lo SPI CGIL ionico e le istanze provinciali e regionali della stessa Auser.
Leggi: Csv Taranto
29 gennaio 2025
Milano. PAT: malgrado il conferimento di un primo gruppo di stabili ad INVIMIT la lotta degli inquilini del Pio Albergo Trivulzio prosegue unitariamente con il presidio indetto per giovedi 30 gennaio presso il PAT in via Trivulzio
Venerdì 22 novembre è stato sottoscritto il rogito per il conferimento di un primo gruppo di 8 stabili del PAT ad un fondo INVIMIT, nonostante gli inquilini, i sindacati, i Comuni di Peschiera e Milano e molti esponenti politici di diverso orientamento avessero espresso in questi mesi forti preoccupazioni sull’operazione a causa dei rischi ad essa legati e chiesto che la stessa venisse sospesa e preventivamente e pubblicamente discussa.
Leggi: Sunia
29 gennaio 2025
Bari, sentinelle di sicurezza e punti di ascolto: giunta approva progetto Prevenzione truffa agli anziani 2025
La giunta del Comune di Bari ha approvato il progetto “Prevenzione truffa agli anziani 2025” e il relativo protocollo d’intesa tra Prefettura e Comune. Il progetto, finanziato dal Fondo Unico Giustizia del Ministero dell’Interno con un contributo di 60.532 euro, prevede la diffusione della campagna informativa “Io non ci casco”, dedicata ai cittadini anziani per prevenire e contrastare le truffe in casa, per strada e su internet, e l’attivazione di una rete mutualistica “Sentinelle di sicurezza” per informare e ascoltare gli anziani e le loro famiglie. Le attività coinvolgeranno le ripartizioni Polizia Locale, Protezione Civile e Servizi alla Persona.
Leggi: Auser
29 gennaio 2025
Como, il nuovo servizio della Cgil per garantire ai pazienti un accesso più rapido alle cure, anche Auser in campo
La funzione pubblica della Cgil di Como, insieme al sindacato pensionati, alla rete Auser e a Medicina democratica, dal 27 gennaio apre in città e in provincia un servizio per evitare che le persone rinuncino alle cure, viste la difficoltà di trovare e fissare un appuntamento ai centri di prenotazione degli ospedali. «Sia pubblici che accreditati – spiegano Alessandra Ghirotti per la Camera del lavoro della Cgil e Carlo Rossini per i pensionati del sindacato – i cittadini che non dovessero riuscire a fissare prestazioni sanitarie entro i tempi della ricetta medica possono rivolgersi a noi per ricevere un aiuto. Compilato un modulo invieremo all’azienda ospedaliera e alla Ats Insubria una pec per garantire a tutti il diritto ad avere un appuntamento».
Leggi: Auser
IN AGENDA:
Decennale dell’Housing First in Italia – Torino 12/13 febbraio 2025
Cascina Fossata – Via Ala di Stura 5
Cambiare Insieme: Storie, Idee e Futuro per l’Housing First
Il Decennale HF è una iniziativa promossa da fio.PSD in occasione dei dieci anni dell’Housing First (HF) in Italia. Il primo marzo del 2014 a Torino una rete di organizzazioni, pubbliche e del privato sociale, ha scelto di investire in programmi HF per contrastare l’homelessness e costituire, grazie alla spinta e al supporto della fio.PSD, il Network Housing First Italia. “Dalla strada alla casa” è il primo principio che ribalta il paradigma di intervento dominante meglio noto come approccio a gradini. HF offre infatti alle persone senza dimora un alloggio autonomo e privato e un accompagnamento da parte di un’equipe formata con l’obiettivo di restituire alla persona, dopo anni di vita in strada, un benessere psico fisico, una stabilità abitativa e un percorso di integrazione con la comunità e i servizi.
Leggi: Fiopsd
Evento di lancio del National Mirror Group Italiano: “Il ruolo strategico degli stakeholder nella trasformazione del sistema salute: innovazione, collaborazione, prospettive future”. Napoli 18.2.2025
Il prossimo 18 febbraio si terrà a Napoli presso il Centro Congressi Federico II a Via Partenope, 36, il lancio ufficiale del National Mirror Group (NMG) Italiano dal titolo: “Il ruolo strategico degli stakeholder nella trasformazione del sistema salute: innovazione, collaborazione, prospettive future” nell’ambito della Partnership Europea Transforming Health and Care Systems – THCS, guidata dal Ministero della Salute Italiano.
L’evento si svolgerà in modalità ibrida.
Leggi: Promisalute
Eventi in programma di AGE-IT
In previsione per il 2025
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Violenze e soprusi nelle RSA: non un fatto eccezionale, ma sistemico – di Marta Migliosi
«La segregazione non è riconducibile ad un luogo specifico ma ad una logica», osserva, tra le altre cose, Marta Migliosi, prendendo spunto da una recente vicenda di maltrattamenti ai danni di diverse persone anziane avvenuta in una Residenza Sanitaria Assistita del Viterbese, ma allargando la riflessione al tema dell’istituzionalizzazione delle persone con disabilità
Titolo: C’è un grosso caso di maltrattamenti in una RSA vicino a Viterbo. Occhiello: Tre dipendenti sono stati arrestati con l’accusa di aver commesso gravi abusi su 21 persone anziane residenti a Villa Daniela, a Latera. Così, il 22 gennaio scorso, la testata «Il Post» rilanciava una notizia di cronaca (fruibile a questo link), divulgata anche da altri media e agenzie di informazione.
La vicenda è quella che riguarda la RSA (Residenza Sanitaria Assistita) Villa Daniela di Latera, un Comune in provincia di Viterbo, al cui interno sono stati commessi abusi fisici e sessuali, nonché violenze di vario tipo ai danni delle persone anziane ospitate.
Leggi: Superando
Più musei uguale più benessere: Bologna scommette sul welfare culturale
Invitare al museo le persone con Alzheimer, per farle lavorare sulla memoria. Coinvolgere bambini e ragazzi nella progettazione delle mostre. Se la cultura ancora troppo spesso rischia di essere esclusiva o discriminante, Bologna punta sulla comunità e sul welfare culturale, con un nuovo Piano integrato dei musei civici. Una scelta che cambierà anche il fundraising. Intervista a Pier Luigi Sacco – di Rossana Certini
Si chiama Piano integrato del settore musei civici ed è un progetto scientifico-culturale di cui il comune di Bologna si è dotato per il quinquennio 2025-2029. Uno strumento che mira a rafforzare il ruolo dei musei come dinamici centri culturali radicati nella comunità e aperti a una partecipazione attiva più ampia. L’obiettivo è quello di creare una nuova forma di collaborazione generativa delle istituzioni culturali finalizzata a creare impatto sul benessere sociale.
Leggi: Vita
L’assordante silenzio sui disturbi alimentari – di Sergio Pasquinelli
Dilagano i disturbi del comportamento alimentare. E continuano a essere trattati in chiave totalmente sanitaria, dove è evidente il carattere multidimensionale del disagio che li genera. Sintomi di un malessere diffuso, ma anche evidenza di un welfare che arranca di fronte a nuovi bisogni.
Nei primi anni duemila le persone che soffrivano di disturbi dell’alimentazione in Italia erano circa 300 mila, oggi sono oltre 3 milioni. Tra il 2019 e il 2023 la crescita dei casi è stata costante e mentre i numeri aumentavano è scesa sempre più l’età. Secondo i dati del Ministero della salute, l’incidenza maggiore si rileva sulle ragazze tra i 12 e i 25 anni, ma c’è stato anche un sensibile aumento della componente maschile tra i pazienti, ormai il 20% del totale. E vertiginoso è l’aumento dei disturbi in età pediatrica, con l’abbassamento dell’età di esordio e l’aumentata prevalenza nei maschi.
Leggi: Welforum
Testamento biologico 7 anni dopo. Ass. Coscioni: “Una realtà sociale sempre più significativa, nonostante la latitanza dello Stato”
Quasi 5mila richieste al Numero Bianco dell’Associazione Luca Coscioni. Oltre 120mila moduli scaricati dal sito. Oltre 230.000 le DAT depositate, ma mancano i dati ufficiali del Ministero: nessuna Relazione al Parlamento Né Campagna informativa, pur prevista dalla legge. Gallo e Cappato: “Lo Stato non può continuare a restare in silenzio su un diritto così importante per la vita delle persone”.
A sette anni dall’entrata in vigore della legge, approvata anche grazie al lavoro dell’Associazione Luca Coscioni, il testamento biologico rimane un diritto poco conosciuto. Si tratta di una disposizione che permette di decidere in anticipo quali trattamenti accettare o rifiutare in caso di malattia grave o perdita di coscienza. Può essere redatta come documento scritto o video e depositata presso un Comune o un notaio. È possibile nominare un fiduciario che garantisca il rispetto delle volontà espresse.
Leggi: Quotidiano Sanità
Confcooperative: «L’Ue investa il 2,5% del Pil in Welfare per garantire servizi adeguati»
La richiesta avanzata dal presidente Maurizio Gardini in occasione dell’incontro a Bruxelles con un’ampia delegazione degli europarlamentari italiani. L’economia sociale rappresenta una componente fondamentale di quella europea con 4,3 milioni di imprese e 11,5 milioni di occupati. Di questi, 1,3 milioni lo sono nella cooperazione italiana
A Bruxelles in occasione dell’Anno Internazionale delle Cooperative (proclamato dall’Onu per la seconda volta nella storia), Confcooperative mercoledì 29 gennaio ha incontrato un’ampia delegazione di europarlamentari italiani.
Nel corso dell’incontro sono state messe in evidenza le sfide e le opportunità legate alla transizione ecologica, all’inclusione e alla sostenibilità, confrontandosi su agroalimentare, credito, welfare, casa e appalti.
Leggi: Vita
Investimenti in sanità. Rapporto Crea: “Per risollevare il Ssn servirebbero 40 miliardi”
Il Rapporto spiega perché, percorre l’andamento dei singoli settori che compongono l’assistenza a livello nazionale e regionale e sottolinea i meccanismi possibili per la revisione positiva del sistema. Aspetto “guida” è quello dell’equità, sul quale il Rapporto sottolinea, tra l’altro, che il finanziamento del sistema stesso è concentrato su meno del 20% della popolazione e il restante 80% versa meno del valore dei servizi sanitari che (in media) riceve dallo Stato. IL RAPPORTO
L’Italia potrebbe spendere per la sanità 19,9 miliardi di euro in più (+11,3% del finanziamento attuale), rispettando le compatibilità macroeconomiche e quindi considerando gli interessi sul debito pubblico e anche il livello di sviluppo del Paese: si tratta di una cifra lontana dalle possibilità di finanziamento reali, considerando che anche altri capitoli di spesa, in primis l’istruzione, sono ancora sotto finanziati. Ma questo incremento non sarebbe sufficiente neanche ad allineare l’organico, e le relative retribuzioni, a quello medio degli altri Paesi europei. Per far fronte alle carenze di personale, servirebbero almeno 30 miliardi di euro, e, per allineare oltre l’organico le retribuzioni dei professionisti agli standard degli altri Paesi, sarebbe necessario raddoppiare l’onere complessivo. Insomma, per risollevare il Ssn servirebbero in totale 40 miliardi. Il dato è contenuto nel Rapporto C.R.E.A. Sanità “Manutenzione o Trasformazione: l’intervento pubblico in Sanità al bivio”, presentato nella sede del Cnel a Roma.
Leggi: Quotidiano Sanità
Eventi estremi, mancanza di alloggi e servizi: quale futuro per le nostre città?
Il World resources institute ha identificato alcune tendenze e sfide che convergeranno nei prossimi anni. Dalle soluzioni basate sulla natura alla mobilità sostenibile, ecco come le realtà urbane possono rispondere.
Il 2024 è stato un anno tumultuoso per molte città del mondo. Alluvioni, ondate di calore e conflitti hanno registrato livelli record e non sempre i centri urbani sono state in grado di reagire efficacemente. Il World resources institute (Wri) in un recente articolo firmato da Rogier van den Berg, direttore globale per la divisione Sustainable cities, ha provato a rispondere a una domanda che attanaglia molti sindaci in ogni parte del mondo: cosa significa costruire città sostenibili?
Leggi: Asvis
SEGNALAZIONI:
“One Health”, salute e clima: cosa è cambiato e cosa cambierà – di G. Banchieri, L. Franceschetti, A. Vannucci
Per un efficace politica “One Health” occorrerà qualcosa di nuovo e di più: creare un vasto ecosistema della salute che per essere indipendente da condizionamenti di ogni tipo, primo fra tutti la minaccia oligopolista in corso, deve avere dimensioni e disponibilità finanziarie significative, cioè sovranazionali, con piani d’investimento e d’intervento focalizzati sugli interessi ed il bene dei cittadini, un condiviso sistema regolatorio, adeguato e snello
Cambia lo scenario geopolitico internazionale
La nomina del nuovo Presidente Donald Trump in USA ha determinato un cambiamento profondo delle politiche americane su temi sensibili come salute, clima, immigrazione che impattano tutte sul tema “One Health”.
La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2024 (UNFCCC COP 29) si è tenuta nel novembre 2024 a Baku, in Azerbaigian, ha avuto uno svolgimento complesso e ha registrato grandi differenze di intenti tra i Paesi partecipanti tanto che si è stato ad un passo di un clamoroso fallimento.
Leggi: Quotidiano Sanità
L’Oms chiede ai leader mondiali di fare pressione sugli Stati Uniti per far riconsiderare il loro ritiro
Tedros Adhanom Ghebreyesus ha detto in un incontro a porte chiuse con i diplomatici la scorsa settimana che gli Stati Uniti saranno danneggiati dalla mancanza di accesso alle informazioni critiche sui focolai di malattie globali. Un documento di bilancio confidenziale ha mostrato che il programma di emergenza sanitaria dell’Oms ha una “forte dipendenza” dai fondi statunitensi e che le operazioni di emergenza in Medio Oriente, Ucraina e Sudan sarebbero le più colpite.
Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiesto ai leader mondiali di fare pressione su Washington per annullare la decisione del presidente Usa, Donald Trump, di ritirarsi dall’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite.
Leggi: Quotidiano Sanità
“La pace siamo noi”: strumenti e metodi per imparare a risolvere i conflitti
È in distribuzione il numero di febbraio di VITA magazine. La guerra si insegna, e la pace invece? Quali sono i modelli e i metodi per imparare a gestire i conflitti? Quali si possono applicare nelle classi? Come possiamo scendere in campo in prima persona sia in Italia che all’estero? Un’inchiesta che prova a rispondere a queste domande e indirizza, chiunque lo voglia, a diventare un costruttore di pace. Il 20 febbraio, a Milano, la presentazione pubblica del numero
La guerra si insegna, e la pace invece? Quali sono i modelli e i metodi per imparare a gestire i conflitti? Quali possono essere risolti in classe? Come possiamo scendere in campo in prima persona sia in Italia che all’estero? Il nuovo servizio di copertina di VITA – La pace siamo noi parte da queste domande. Il nostro Paese è stato la patria di alcuni dei più grandi pedagogisti della pace, prima fra tutti Montessori, e poi don Lorenzo Milani, Loris Malaguzzi, Danilo Dolci, Mario Lodi. Eppure delle 40.321 scuole sul territorio sono solo circa 700 gli istituti dove si propongono attività assimilabili all’educazione alla pace. Ma se si impara da piccoli a gestire i conflitti è possibile che da grandi si sarà in grado di fermarsi a parlare prima di spianare il fucile.
Leggi: Vita
Attacco al Welfare | Il numero di febbraio di LiberEtà
Il secondo numero del 2025 di LiberEtà apre con la terza manovra finanziaria del governo di destra che fa macelleria sociale ai danni di sanità, scuola, ricerca, Comuni, Mezzogiorno e Terzo settore. In primo piano un’analisi dell’Italia secondo il Censis che fotografa un paese molto diverso dall’Italia dei record che domina la gran cassa mediatica quotidiana (clicca qui per l’anteprima). E non è nemmeno un paese per giovani visto che negli ultimi dieci anni sono cinquecentocinquanta mila quelli che hanno lasciato l’Italia. Di contro, deteniamo il record di paese più longevo con ventiduemila cinquecento cinquantadue ultracentenari, il 30 per cento in più rispetto a dieci anni prima.
La guida del mese è dedicata alle pensioni 2025: rivalutazione, pensione minima, trattamenti sociali e trattamenti previdenziali con le tabelle a cura del Dipartimento previdenza dello Spi. L’inchiesta di febbraio riguarda la spesa militare italiana che cresce a dismisura mentre restano al palo, anzi diminuiscono, i finanziamenti per lo Stato sociale.
Leggi: Liberetà
I nuclei familiari nei Censimenti della popolazione | Anni 2011-2021
Infografiche
Leggi: Istat
Pensioni: Cgil, dati Inps rendono evidenti bugie Governo, urgente cambio di rotta
“La realtà dei dati certifica il fallimento delle promesse del Governo sulle pensioni. Dopo tre leggi di bilancio, ciò che emerge è ben diverso dagli slogan elettorali che assicuravano il superamento della legge Monti-Fornero e la pensione per tutti con 41 anni di contributi: oggi le pensioni anticipate sono in drastico calo e l’età pensionabile continua a crescere. Questo non è un giudizio politico, ma un fatto dimostrato dai numeri pubblicati dall’osservatorio Inps”. Lo dichiara la segretaria confederale della Cgil nazionale Lara Ghiglione.
Leggi: Cgil
NEWS:
27 gennaio 2025
Medici di famiglia dipendenti? Fimmg ribadisce il suo no: “Non risolve i problemi. Pronti a lotta”
È quanto viene sottolineato in una mozione approvata all’unanimità dal sindacato. “Non solo non risolverebbe i reali problemi del sistema sanitario territoriale, ma sottrarrebbe ai cittadini nel loro ambiente di vita l’unica figura di riferimento fiduciaria esistente nell’assetto socio-sanitario attuale, rappresentato dal medico di famiglia”. LA MOZIONE
“Il Consiglio nazionale Fimmg si dichiara contrario a una soluzione legislativa che modifichi il ruolo giuridico degli attuali e dei futuri medici di medicina generale in quanto tale provvedimento, non solo non risolverebbe i reali problemi del sistema sanitario territoriale, ma sottrarrebbe ai cittadini nel loro ambiente di vita l’unica figura di riferimento fiduciaria esistente nell”assetto socio-sanitario attuale, rappresentato dal medico di famiglia”. È quanto viene sottolineato in una mozione approvata all’unanimità dal sindacato.
Leggi: Quotidiano Sanità
24 gennaio 2025
Legge bilancio: Cgil, lavoratori poveri perderanno 1.200 euro annui
“Come avevamo denunciato fin dal varo della manovra da parte del Consiglio dei Ministri, la fiscalizzazione del cuneo contributivo, per il meccanismo che è stato scelto, ridurrà il netto in busta paga alla stragrande maggioranza dei lavoratori”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari.
Nel dettaglio, il segretario confederale spiega: “Chi ha un reddito tra gli 8.500 e i 9.000 euro, perde circa 1.200 euro all’anno. Parliamo di quasi due mesi di salario in meno per lavoratori e, soprattutto, lavoratrici, poveri, che già vivono in una condizione di precarietà che il Governo non solo non vede, ma contribuisce ad aggravare. Chiediamo che si ponga immediatamente rimedio a un’ingiustizia così intollerabile. Inoltre, ad essere penalizzati saranno molti con un reddito fino ai 35 mila euro, alcune fasce arrivano a perdere anche 100 euro all’anno”.
Leggi: Cgil
23 gennaio 2025
Oms. Con l’uscita degli Usa perderà 1 mld di dollari in un biennio. Italia 19esima fra finanziatori con 70 milioni
Se si concretizzasse l’uscita di scena degli Stati Uniti, due soggetti privati – la Bill and Melinda Gates Foundation e la Gavi Alliance (già nota come Global Alliance for Vaccines and Immunisation) – diventerebbero i principali finanziatori dell’Oms.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, con l’uscita degli Stati Uniti annunciata dal recente ordine esecutivo del neo-presidente Donald Trump, sta per perdere il suo primo finanziatore. Gli Usa partecipano infatti con quasi 1 miliardo di dollari di contributi per il biennio 2024-2025 su un budget totale di 6,5 miliardi, a cui si aggiungono circa 2 miliardi di risorse legate a interventi di emergenza o specifiche finalità. L’Italia, con circa 70 milioni è oggi al 19° posto tra i finanziatori, mentre la Commissione europea contribuisce per 412 milioni.
Leggi: Quotidiano Sanità
22 gennaio 2025
L’Oms Europa incontra il Ministero: “Italia può essere modello sulla longevità”
Ne hanno discusso il direttore dell’ufficio regionale dell’agenzia Onu per la salute, Hans Kluge, e l’esperto del ministero italiano della Salute, Giovanni Leonardi, in un incontro.
“Lavorare insieme per affrontare le priorità sanitarie condivise”, compresa la sfida di una longevità sana. E’ su questi temi che Oms (Organizzazione mondiale della sanità) Europa e Italia possono fare fronte comune. Ne hanno discusso il direttore dell’ufficio regionale dell’agenzia Onu per la salute, Hans Kluge, e l’esperto del ministero italiano della Salute, Giovanni Leonardi, in un incontro.
“Ci siamo concentrati – ha spiegato Kluge via X – sull’approccio innovativo dell’Italia all’invecchiamento sano, ispirato dalla Carta dei diritti degli anziani e dei doveri della comunità, e su come questa esperienza possa fungere da modello per altri Paesi”.
Leggi: Quotidiano Sanità
22 gennaio 2025
SUNIA ed UNIAT bocciano il Piano Casa di Confindustria. Inaccettabile la cartolarizzazione dei beni pubblici
Rimandiamo al mittente la proposta che abbiamo appreso dalla stampa di un “Piano Casa” da Confindustria alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ed al Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in particolare l’idea di ricorrere alla cartolarizzazione dei beni pubblici e all’introduzione di benefit fiscali per finanziare il piano stesso.
La cartolarizzazione e/o dismissione che prevede la vendita o la concessione in gestione di patrimoni immobiliari pubblici a soggetti privati, non è una soluzione alle difficoltà economiche che stanno vivendo molte famiglie.
In questo contesto, vendere il patrimonio pubblico significa voltare le spalle a chi ha più bisogno. Dobbiamo invece investire in politiche abitative inclusive e accessibili.
Leggi: Sunia
22 gennaio 2025
Gioco d’azzardo, l’allarme della Conferenza Episcopale
“Nel 2023 sono stati spesi quasi 150 miliardi nel gioco d’azzardo ed è una cifra sempre in crescita”. E’ l’allarme del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, nella sua introduzione al Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana. “Talvolta la ricerca di risposte prende strade di insidiosa idolatria. Lo stesso gioco d’azzardo, in periodi difficili dell’esistenza, tra le fasce più fragili della popolazione, diventa una vera dipendenza con drammatiche conseguenze sulla vita delle persone, nell’illusione, purtroppo coltivata e perfino incentivata, di star meglio, di essere felici o di essere vincenti”, ha sottolineato Zuppi per il quale “occorre una forte azione educativa per liberare da quella che facilmente diviene una vera dipendenza: per questo, serve il coinvolgimento delle aziende dell’azzardo e anche lo Stato deve mettere sempre al primo posto la salute dei cittadini”. La campagna ‘Mettiamoci in Gioco e la Consulta Nazionale Antiusura ricordano che è possibile affrancarsi da quello che non è un gioco, ma una schiavitù.
Leggi: Auser
21 gennaio 2025
Retta per i malati di Alzheimer: a chi spetta pagare? Appello di Uneba alla politica
A chi spetta pagare alla Rsa la retta per l’accoglienza di un malato di Alzheimer? Per intero al Sistema Sanitario Nazionale, o invece c’è una compartecipazione della famiglia?
Uneba , voce delle strutture non profit che accolgono persone fragili tra cui decine di migliaia di malati di Alzheimer, lancia un appello a Governo, Parlamento e Regioni per un intervento di chiarimento del legislatore, urgente e necessario. Questa situazione di incertezza è di danno tanto per le strutture quanto per le famiglie.
Nel settore dell’assistenza agli anziani non autosufficienti resta un grande nodo irrisolto, e che mette in difficoltà tanto le persone fragili e le loro famiglie, quanto gli enti sociosanitari che offrono loro assistenza.
E’ la questione della titolarità della retta da pagare alle Rsa che accolgono malati di Alzheimer: è interamente a carico della Regione, o la persona assistita / la sua famiglia ne devono pagare una parte?
Leggi: Forum Terzo Settore
21 gennaio 2025
Inizia l’era Trump: “Gli Stati Uniti si ritirano dall’Oms. Cattiva gestione pandemia ed eccessiva richiesta di fondi”. La replica dell’Oms: “Speriamo in un ripensamento”
Secondo l’ordinanza della Casa Bianca “l’Oms continua a chiedere pagamenti ingiustamente onerosi agli Stati Uniti, di gran lunga sproporzionati rispetto ai pagamenti stimati di altri paesi. La Cina, con una popolazione di 1,4 miliardi, ha il 300 percento della popolazione degli Stati Uniti, ma contribuisce all’Oms per quasi il 90 percento in meno”. La Cina conferma impegno a sostenere l’Agenzia. L’Oms chiede di ripensarci IL DOCUMENTO
Il primo, già annunciato, ma pur sempre ‘scioccante’ provvedimento dell’amministrazione di Donald Trump conferma le intenzioni circolate come indiscrezione nei mesi scorsi: il nuovo presidente ha ordinato che gli Stati Uniti si ritirino dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Una decisione che Trump aveva già preso nel 2020 ma che poi fu stoppata da Joe Biden.
Leggi: Quotidiano Sanità
20 gennaio 2025
A Torino una giornata di confronto e formazione promossa da Auser sull’educazione al rispetto per essere libere da ogni forma di violenza
Si è tenuta a Torino giovedì 16 gennaio, presso il Teatro Q77, il nuovo incontro della campagna nazionale #educhiamoalrispetto, promossa dall’Osservatorio Nazionale Auser Pari Opportunità: una giornata di confronto e formazione sui temi della violenza di genere.
La campagna era stata lanciata da Auser nel novembre del 2023, dopo un’impennata di femminicidi, tra cui la tragica uccisione di Giulia Cecchettin, con l’obiettivo di sensibilizzare giovani, adulti e anziani sul tema dell’educazione al rispetto e della lotta agli stereotipi, diffondendo una cultura fondata sulla consapevolezza, per essere protagonisti attivi e costruire una società libera dalla violenza.
Nel corso dell’anno appena trascorso, sono state realizzate tante iniziative culturali artistico-espressive, di socialità, di incontri nelle scuole con studenti ed insegnanti sul tema del rispetto, per favorire l’inclusione e il dialogo tra le generazioni.
Leggi: Auser
DALLE REGIONI:
25 gennaio 2025
Contro la povertà sanitaria gli ambulatori di prossimità dal 27 gennaio
L’Asp Messina annuncia l’avvio del sostegno chi è in difficoltà economica e sociale
“Un accesso equo alle cure di tutti”. Contro la povertà sanitaria, a favore di chi è in difficoltà economica e sociale, l’Asp lancia gli ambulatori di prossimità. Ad annunciarlo è il direttore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì. L’Asp di Messina, nell’ambito del Programma nazionale di equità nella salute (Pnes), annuncia l’apertura di ambulatori che opereranno nei Distretti di Messina, Milazzo e Mistretta a partire dal prossimo lunedì 27 gennaio. Gli Ambulatori di prossimità avranno la seguente programmazione: Messina, Via Aurelio Saffi n. 2, martedì e venerdì, ore 15:00 – 18:00; Milazzo, Via G.B. Impallomeni n. 45, lunedì e mercoledì, ore 15:00 – 18:00; Mistretta, Via Giovanni Verga, piano terra, martedì e venerdì, ore 15:00 – 18:00.
Leggi: Tempo Stretto
24 gennaio 2025
Roma, moratoria degli sfratti per il Giubileo. Non è più tempo di annunci ma di azioni concrete. SUNIA, SICET, UNIAT APS, Unione Inquilini, Feder.casa scrivono a Sindaco e Presidente della Regione, avanzando proposte concrete
Roma vive una acuta sofferenza abitativa. Gli ultimi dati ufficiali sugli sfratti (relativi al 2023) segnalano oltre 3000 sentenze di rilascio (l’85% per morosità), quasi 5000 istanze di esecuzione con Ufficiale Giudiziario e oltre 2000 sfratti eseguiti con la forza pubblica; l’ultimo bando per assegnazione dei fondi per il fondo sociale affitti ha visto la partecipazione di 30.000 famiglie; nel 2024 giacciono oltre 18.500 domande di casa popolare inevase; ancora vivono circa un migliaio di famiglie nei residence o con i “buoni casa” e altre migliaia in occupazioni informali, almeno altrettanti ancora risultano senza fissa dimora e molti di esse dormono in strada.
Leggi: Sunia
23 gennaio 2025
Bambini e povertà abitativa: il report con i dati della Liguria
I numeri della Liguria sono migliori della media nazionale, ma il 34,3% dei minori vive comunque in situazioni di sovraffollamento abitativo dove è più complicato trovare spazio per studiare e giocare
In Italia il 16,2% di bambini e adolescenti vive in una casa con problemi strutturali e oltre il 40% in una situazione di sovraffollamento: questi gli ultimi dati Istat pubblicati nell’ambito del rapporto del gruppo Crc (il gruppo di lavoro per la convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza) ed elaborati da OpenPolis.
Povertà abitativa: in che modo si riflette sulla crescita dei bambini
I numeri si riferiscono al 2023 e testimoniano un’incidenza in calo rispetto al precedente rapporto ma che comunque segna differenze sostanziali tra le regioni.
Leggi: Genova Today
23 gennaio 2025
Povertà sanitaria. Nascerà a Padova l’ambulatorio popolare autogestito, al via la campagna per la raccolta fondi
Un pool di giovani medici e medici in pensione, neo medici, psicologi e personale sanitario stanno dando il via ad un ambulatorio per le cure mediche gratuite, per le persone meno abbienti o prive di documenti. Il progetto nasce sulla constatazione, dicono i fondatori, “di una sanità che, anche volendo, non riesce a coprire tutti i bisogni sul territorio”.
Apre un ambulatorio popolare autogestito a Padova, in via Palestro. A realizzare questa iniziativa un gruppo di giovani medici, accompagnati da medici in pensione, psicologi, che si rivolgono a chiunque abbia bisogno di ricevere cure, indipendentemente dal possesso di documenti o meno, di possibilità economiche e condizione sociale.
“In Veneto la crescente privatizzazione del sistema sanitario e l’impoverimento delle persone – descrivono i responsabili del progetto – costringe talvolta a rinunciare delle cure mediche essenziali per le persone che vivono in condizioni di precarietà economica o non dispongono di documenti. A volte, nemmeno avere la tessera sanitaria o potersi permettere di pagare un ticket è sufficiente per ricevere delle cure adeguate a causa delle lunghe liste di attesa”.
Leggi: Quotidiano Sanità
22 gennaio 2025
L’esercito silenzioso delle badanti: in provincia di Lecco sono più di seimila
La legge li chiama assistenti alla persona e colf. Sono quasi tutti di genere femminili e nel gergo comune si chiamano badanti e “donne delle pulizie”.
Anche a Lecco sono un piccolo esercito: quasi settemila. Esattamente 6.689. Praticamente l’esatto equivalente di un paese come Olginate (6.921 abitanti all’ultimo censimento). A dirlo è il 6° rapporto annuale sul lavoro domestico di Domina che parla chiaro anche su un altro fatto: più della metà sono regolari (3.545) ma una gran parte sono straniere irregolari (3.144), per cui, per lo Stato italiano, clandestine. Con tutte le conseguenze del caso, nel caso vengano “scoperte” non solo per sé stesse (denuncia ed espulsione), ma anche per le famiglie ospitanti (denuncia e multe). Insomma, sono necessarie, in Lombardia coprono quasi un punto percentuale di Pil, costano quasi 2 miliardi di euro tra stipendi, contributi e Tfr, ma, e questo i dati economici non lo dicono, sono sempre più importanti, con l’aumentare dell’età media della popolazione lombarda e lecchese.
Leggi: La Provincia Unica
IN AGENDA:
Pio Albergo Trivulzio: stop alla cessione di altri immobili. La tutela degli inquilini non si ferma
PRESIDIO GIOVEDI’ 30 GENNAIO 2025 ORE 10 DAVANTI ALLA SEDE DEL PAT VIA TRIVULZIO, 15 MILANO
Dopo il conferimento di un primo gruppo di 8 stabili ad un fondo immobiliare di Invimit, avvenuto nonostante le proteste degli inquilini, dei sindacati, le preoccupazioni espresse dai Comuni di Milano e Peschiera Borromeo, nonché di molti esponenti politici di diverso orientamento e dai Sindacati dei lavoratori, il PAT continua a non rispondere e anzi, sembrerebbe si stia preparando al conferimento di altri stabili nelle prossime settimane.
Leggi: Sunia
Salva Milano, condanna l’Italia
Giovedì 23 gennaio l’Associazione Carteinregola ha realizzato il WEBINAR “Salva Milano, condanna l’Italia“ con Mauro Baioni– urbanista, Eddyburg, Alessandro Coppola – Urbanista Politecnico di Milano, Luigi De Falco – Presidente Italia Nostra Napoli, Paolo Maddalena, giurista e magistrato, vicepresidente emerito della Corte costituzionale, Michele Talia – Presidente INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), Lucia Tozzi – studiosa di politiche urbane e giornalista. Introduce e coordina Giancarlo Storto, urbanista e vice presidente di Carteinregola.
Nelle prossime settimane riprenderà l’iter parlamentare del Disegno di legge Disposizioni di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia, ribattezzato “Salva Milano”, già approvato alla Camera con i voti del centrodestra e del Partito democratico insieme a Iv, Azione, +Europa (contrari AVS e M5S). Molte voci contrarie si sono levate in queste settimane, fino all’appello ai senatori di 140 professori universitari, urbanisti, giuristi, costituzionalisti, economisti, storici, sociologi, geografi.
Segui: Carte in regola
Bologna, con l’azzardo non si gioca, problemi e numeri in Emilia Romagna, presentazione della ricerca
Mercoledì 29 gennaio presso il centro sociale Giorgio Costa a Bologna, a partire dalle ore 9,30, si terrà la presentazione della seconda edizione di “pane e azzardo” indagine sul gioco d’azzardo in Emilia Romagna promossa da Mettiamoci in gioco, Auser, Federconsumatori, Cgil e Spi Cgil con il patrocinio della Regione Emilia Romagna. Introduce e modera i lavori Marinella Melandri, Cgil Emilia Romagna. Intervengono: Marzio Govoni, Fondazione Isscon; Massimiliano Vigarani, ricercatore; Fabrizio Ghidini, Federconsumatori Emilia Romagna; Alessio Saponaro, regione E.R.; Massimo Masetti, Avviso Pubblico; Milena Benvenuti, Spi Cgil Rimini; Anna Salfi Auser Emilia Romagna; Isabella Conti, assessora regione E.R.. Conclude i lavori Denise Amerini, Cgil Nazionale.
Leggi: Auser
AUSER IN TV – Claudio Falasca ospite di TV2000
Venerdì 31 gennaio alle 10,30 circa, Claudio Falasca direttore di Abitare e Anziani, sarà ospite in diretta della trasmissione di Tv 2000 “Vediamoci chiaro”, Il programma di servizio dedicato ai diritti dei cittadini. Al centro degli approfondimenti: gli anziani, progetti su nuovi modi di abitare e il cohousing. Conduce il programma il giornalista Giuseppe Caporaso.
Leggi: Auser
Decennale dell’Housing First in Italia – Torino 12/13 febbraio 2025
Cascina Fossata – Via Ala di Stura 5
Cambiare Insieme: Storie, Idee e Futuro per l’Housing First
Il Decennale HF è una iniziativa promossa da fio.PSD in occasione dei dieci anni dell’Housing First (HF) in Italia. Il primo marzo del 2014 a Torino una rete di organizzazioni, pubbliche e del privato sociale, ha scelto di investire in programmi HF per contrastare l’homelessness e costituire, grazie alla spinta e al supporto della fio.PSD, il Network Housing First Italia. “Dalla strada alla casa” è il primo principio che ribalta il paradigma di intervento dominante meglio noto come approccio a gradini. HF offre infatti alle persone senza dimora un alloggio autonomo e privato e un accompagnamento da parte di un’equipe formata con l’obiettivo di restituire alla persona, dopo anni di vita in strada, un benessere psico fisico, una stabilità abitativa e un percorso di integrazione con la comunità e i servizi.
Leggi: Fiopsd
Eventi in programma di AGE-IT
In previsione per il 2025
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Accanto ai LEPS: criteri che escludono dai diritti – di Maurizio Motta
Pubblichiamo qui il secondo della serie di tre articoli proposti dall’autore. Il primo è scaricabile qui.
È opportuno riflettere su tre requisiti soggettivi (diversi tra loro) per poter accedere a interventi del welfare pubblico:
• la cittadinanza ossia l’appartenenza come status giuridico della persona a uno Stato nazionale.
• Il permesso di soggiorno, ossia il titolo per stranieri non dell’UE che li autorizza alla presenza in Italia
• la residenza come presenza sul territorio, di norma coincidente con l’iscrizione nei registri dell’anagrafe.
Sono infatti operanti nel welfare pubblico criteri diversi che limitano l’accesso in base al tipo di permesso di soggiorno e/o alla durata della residenza. Ad esempio:
1. per ottenere l’assegno sociale INPS (il “reddito minimo” contro la povertà per gli anziani) occorre avere maturato un “soggiorno legale e continuativo” in Italia di almeno 10 anni
Leggi: Welforum
Intelligenza Artificiale Generativa e Progettazione sociale: opportunità e sfide – di Alberto Bortolami, Giusy Caravello, Annaleda Mazzucato
Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale Generativa (IAG), rappresentata da strumenti come ChatGPT di OpenAI e il molto simile Copilot di Microsoft, Gemini di Google, Claude di Anthropic e altre piattaforme di elaborazione del linguaggio naturale (Natural Language Processing, NLP), sta trasformando il modo di lavorare in diversi settori. Anche nel Terzo Settore, l’uso dell’IAG sta suscitando un grande interesse come strumento che potrebbe creare valore e favorire un cambiamento positivo nelle comunità. In particolare, un terreno in cui l’IAG sembra destinata ad avere un ruolo significativo è quello della progettazione e gestione di progetti sociali (Barcaui e Monat, 2023; Alshaikhi, e Khayyat, 2021; Digum 2019).
Leggi: Welforum
Telemedicina. Ocse: “Raddoppiato il suo uso dopo la pandemia. Ma va implementata in modo sostenibile ed equo”
Nel report su sfide e opportunità si ricorda che prima del Covid-19, l’uso della telemedicina era limitato e frammentario. Nel 2019, solo lo 0,6% dei pazienti nei paesi Ocse utilizzava teleconsultazioni, un dato che nel 2021 è più che raddoppiato, raggiungendo l’1,4%.
Negli ultimi anni, la telemedicina ha dimostrato di essere uno strumento essenziale per garantire l’accesso alle cure, specialmente durante la pandemia di Covid-19. Un nuovo report dell’Ocse, intitolato “Beyond the Pandemic: Leading Practices for the Future of Telemedicine” individua le migliori pratiche e valuta le attuali capacità dei Paesi di continuare a implementarla in modo sostenibile, delinea consolidare e ottimizzare questo strumento nel contesto post-pandemia.
Prima del Covid-19, l’uso della telemedicina era limitato e frammentario. Nel 2019, solo lo 0,6% dei pazienti nei paesi Ocse utilizzava teleconsultazioni, un dato che nel 2021 è più che raddoppiato, raggiungendo l’1,4%. Durante la pandemia, i governi hanno introdotto leggi emergenziali per promuovere la telemedicina come alternativa alle visite in presenza. Oggi, la sfida è integrare questi servizi nel sistema sanitario ordinario, garantendone sostenibilità ed equità.
Leggi: Quotidiano Sanità
Perché il welfare dovrà sempre più occuparsi delle solitudini – Sergio Pasquinelli
Quest’anno gli italiani che vivono soli raggiungeranno i 9,5 milioni, che saliranno di un milione e mezzo tra vent’anni. Le coppie senza figli, oggi 5,3 milioni, supereranno i sei, mentre gli anziani ultra 75enni che vivono soli, oggi in quattro casi su dieci, saranno la maggioranza. Abitare da soli non significa necessariamente sentirsi soli, ma di certo non aiuta.
In un mondo che celebra le relazioni e la socialità, parlare di solitudine è diventato scomodo, una sorta di tabù. Ma delle persone sole il welfare dovrà occuparsi sempre di più, non solo perché saranno di più, ma per la rilevanza e la consistenza dei problemi che portano con sé. A partire dal problema dei problemi, quello della casa.
In grave deprivazione abitativa vivono il 6% degli italiani, ma i problemi non si limitano a loro. L’abitazione ha raggiunto valori stellari in molte città, dove divora ben più di quel 30% di entrate sotto la cui soglia si dovrebbe stare per vivere in agio. Il Fondo nazionale Garanzia Prima Casa, confermato anche per quest’anno, ha aiutato l’acquisto a molte giovani coppie, ma l’annunciato “Piano Casa Italia” rischia di non cogliere il punto.
Leggi: Welforum
SEGNALAZIONI:
Insediato il nuovo Consiglio Nazionale del Terzo Settore: “Una stagione cruciale”
Si è insediato ieri il nuovo Consiglio Nazionale del Terzo Settore, composto da 74 membri e nel quale il Forum Terzo Settore, organismo di rappresentanza di tutto il Terzo settore italiano, esprime la vicepresidenza. Durante la seduta, alla quale ha partecipato anche il Ministro Marina Elvira Calderone, è stato eletto all’unanimità, in qualità di vicepresidente, il direttore del Forum Terzo Settore Maurizio Mumolo.
Il nuovo CNTS, presieduto dal Viceministro Maria Teresa Bellucci, resterà in carica per i prossimi tre anni, attraversando una fase assolutamente cruciale per il Terzo settore che, dopo quasi dieci anni dall’inizio del percorso di riforma, attende a breve – ci auguriamo – il via libera dell’Unione europea al nuovo impianto fiscale. Si tratta di un passaggio molto delicato, che potrà comportare grandi cambiamenti nella vita delle organizzazioni, e che necessita quindi di massima attenzione e impegno per accompagnare e sostenere il Terzo settore nella transizione. Anche il Consiglio Nazionale del Terzo Settore, da questo punto di vista, dovrà svolgere un ruolo importante.
Leggi: Forum Terzo Settore
INAMMISSIBILE IL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
La Corte costituzionale ha deciso oggi in camera di consiglio il giudizio sull’ammissibilità della richiesta di referendum abrogativo denominata “Legge 26 giugno 2024, n. 86, Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione: abrogazione totale”.
In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la Corte ha ritenuto inammissibile il quesito referendario sulla legge n. 86 del 2024, come risultante dalla sua sentenza n. 192 del 2024.
Leggi: Corte Costituzionale
AMMISSIBILI 5 REFERENDUM: CITTADINANZA, JOBS ACT, INDENNITÀ DI LICENZIAMENTO NELLE PICCOLE IMPRESE, CONTRATTI DI LAVORO A TERMINE, RESPONSABILITÀ SOLIDALE DEL COMMITTENTE NEGLI APPALTI
La Corte costituzionale ha deciso oggi in camera di consiglio i giudizi sull’ammissibilità dei referendum seguenti:
1) richiesta di referendum abrogativo denominata “Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana”;
2) richiesta di referendum abrogativo denominata “Contratto di lavoro a tutele crescenti – disciplina dei licenziamenti illegittimi”;
3) richiesta di referendum abrogativo denominata “Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità”;
4) richiesta di referendum abrogativo denominata “Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi”;
5) richiesta di referendum abrogativo denominata “Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici”.
Leggi: Corte Costituzionale
Il nuovo aggiornamento del Rapporto sullo Stato dei Diritti in Italia
Superando.it – 20.1.2025 – «A esporre le persone con disabilità e le loro famiglie a un rischio di povertà più elevato, concorrono principalmente le difficoltà nella partecipazione al mercato del lavoro, i costi aggiuntivi legati soprattutto ai bisogni di cura e di assistenza socio-sanitaria, e una protezione sociale insufficiente nonostante sia indispensabile, visto che senza trasferimenti sociali il 71,2% delle persone con disabilità in Italia sarebbe a rischio povertà»: lo si legge nella parte introduttiva del capitolo dedicato a Persona e Disabilità, curato da Domenico Massano, all’interno del Rapporto sullo Stato dei Diritti in Italia, aggiornamento annuale del documento proposto dall’Associazione A Buon Diritto, giunto al suo decimo anniversario e presentato il 15 gennaio scorso in Parlamento, con gli interventi di Luigi Manconi, presidente di A Buon Diritto, Alessandra Trotta, moderatrice della Tavola Valdese (il Rapporto è sostenuto con i fondi dell’8 per mille della Chiesa Valdese), le parlamentari Rachele Scarpa e Cecilia D’Elia e i parlamentari Nicola Fratoianni e Riccardo Magi.
Leggi: Superando
NEWS:
20 gennaio 2025
Medici di famiglia: la storia di una crisi annunciata. In 20 anni il loro numero è crollato. I pochi rimasti sono più anziani, con più pazienti da seguire e il sistema sta andando in tilt. E si torna a parlare di dipendenza
I rumors, sempre più crescenti, raccontano di un imminente provvedimento del Ministro della Salute, Orazio Schillaci in tandem con le Regioni che si annuncia come una rivoluzione per la categoria e per i cittadini. Ma cerchiamo di capire perché a distanza di anni si è tornati a parlare di dipendenza e perché tra politica, sindacati e cittadini il nostro pilastro delle cure primarie sta esplodendo.
Nelle ultime settimane si è tornati a parlare a gran voce della dipendenza per i medici di famiglia. I rumors, sempre più crescenti, raccontano di un imminente provvedimento del Ministro della Salute, Orazio Schillaci che si annuncia come una rivoluzione per la categoria e per i cittadini. Il Piano, a quanto si apprende, messo su insieme ad un pool ristretto di regioni prevederebbe oltre all’istituzione di una vera e propria scuola di specializzazione (oggi ci sono corsi di formazione gestiti dalle Regioni) il fatto che i nuovi medici diventino subito dipendenti del Ssn, mentre agli altri dovrebbe essere consentito di restare in rapporto di convenzione a patto di garantire un minimo di 14-16 ore nelle strutture territoriali, in primis le Case della Comunità su cui tante risorse del Pnrr sono state investite ma che ancora stentano a decollare proprio a causa della carenza di professionisti.
Leggi: Quotidiano Sanità
17 gennaio 2025
Una manovra senza la casa
La finanziaria non affronta l’emergenza abitativa e prevede stanziamenti esigui. Barbaresi, Cgil: “Non vengono raggiunte le famiglie realmente in difficoltà” – di Patrizia Pallara
Pochissimo per il fondo morosità incolpevole, poco per contribuire alle spese di locazione degli studenti fuori sede, niente per il fondo di sostegno all’affitto. Le misure previste in manovra di bilancio 2025 per le politiche abitative sono a dir poco insufficienti: non affrontano la grave emergenza abitativa che viviamo in Italia e, come è accaduto anche in altri ambiti, prevedono qualche contributo qua e là.
Sostegni ma non per i poveri
Di reali aiuti alle famiglie in difficoltà economica non c’è nemmeno l’ombra: stiamo parlando di circa un milione di nuclei che andrebbero sostenuti, poco meno della metà di tutte le famiglie povere secondo l’Istat, che ha preso in considerazione quelle in condizioni di povertà.
Leggi: Collettiva
17 gennaio 2025
Bergamo sconta l’assistenza domiciliare agli anziani in povertà relazionale
Il Comune di Bergamo ha introdotto la “povertà relazionale” come nuovo criterio per calcolare la quota a carico degli utenti che richiedono il servizio di assistenza domiciliare. La misura, approvata il 14 gennaio, prevede una riduzione del 20% per gli over 65 che vivono senza una rete familiare di supporto – di Rossana Certini
La “povertà relazionale” come criterio per la determinazione della quota da versare al comune per ricevere il servizio di assistenza domiciliare-Sad. Accade a Bergamo dove lo scorso 14 gennaio il Consiglio comunale ha approvato la ridefinizione dei costi di compartecipazione del servizio di assistenza domiciliare, rimodulando le fasce Isee per determinare il valore della quota che compete a tutte le persone che ricevono il servizio di Assistenza domiciliare. Il Consiglio comunale ha così definito che «l’ammontare della compartecipazione oraria viene calcolato utilizzando il metodo della progressione lineare, stabilendo come Isee iniziale il valore di 7mila euro e finale 24 mila euro, come quota minima oraria un euro e come quota massima 22 euro» e che le persone in povertà relazionale vedranno ridotta del 20% la quota prevista per la loro fascia ISEE.
Leggi: Vita
15 gennaio 2025
Caro bollette: il SUNIA chiede interventi urgenti per tutelare le famiglie
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale
Il SUNIA, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, esprime forte preoccupazione per gli ultimi aumenti delle bollette del gas e della luce, che stanno colpendo duramente le famiglie italiane.
I rincari sono particolarmente gravosi peggiorando ulteriormente la situazione economica di milioni di persone già provate dalla crisi e dall’inflazione.
Questi aumenti, che arrivano a percentuali a due cifre, mettono a rischio il diritto fondamentale all’accesso all’energia per migliaia di famiglie che, in molti casi, non sono in grado di far fronte alle spese primarie.
Leggi: Sunia
15 gennaio 2025
Sanità, in manovra la decrescita certificata
Venti miliardi in meno per il Fondo sanitario da quando c’è Meloni. Barbaresi, Cgil: “Così si limita il diritto alla salute previsto dalla Costituzione” – .di Roberta Lisi
C’è poco da fare e da dire: il Parlamento ha approvato la manovra e così ha votato la decrescita degli stanziamenti per la salute. Meloni, Giorgetti e Schillaci, ministro della Salute, possono provare a cambiare le carte in tavola ma non i dati. Da quando il governo di destra si è insediato gli stanziamenti sono calati, e si prevede un’ulteriore riduzione per i prossimi anni.
Fondo sanitario peggiorato
La manovra uscita definitivamente dal Senato non ha fatto altro che ratificare ciò che aveva votato la Camera. Cioè una modifica al ribasso dei fondi del Fondo sanitario nazionale, che mantiene per il 2025 l’insufficiente e inadeguato incremento di 1.302 milioni, mentre si verifica una riduzione degli incrementi negli anni successivi. Saranno 5.015,4 milioni per il 2026 e 5.734 milioni per il 2027, 6605,7 milioni per il 2028, 7667,7 milioni per il 2029, 8840,7 milioni per il 2030.
Leggi: Collettiva
DALLE REGIONI:
20 gennaio 2025
Case e ospedali di comunità, in Veneto quelle pronte e collaudate sono 9 su 130. Lo studio Spi Cgil
Per le case di comunità, i dati raccolti ed elaborati dal sindacato parlano di 95 strutture da realizzare ma solo 4 pronte e collaudate, 38 i cantieri ancora da avviare. In merito agli ospedali di comunità, avviati 23 cantieri su 35 ma le strutture pronte sono solo 5. Biancardi: “Anche se dalla Regione giungono rassicurazioni dal nostro studio emergono ritardi e appare alquanto difficile chiudere e collaudare i lavori mancanti entro il 2026”. LE TABELLE
Circa un anno fa nel Piano Operativo Regionale, le case di comunità previste erano 95, su un target 91-95, la stessa cosa per quanto riguardano gli Ospedali di comunità confermati su un numero massimo di 35 unità su un target 30-35. Per quanto riguardavano i contratti con le imprese, per le Centrali operative territoriali nel 2023 erano stati sottoscritti tutti i contratti per la loro realizzazione, mentre, per le Case di Comunità erano stati sottoscritti contratti per il 95 per cento su quelle previste. A distanza di un anno sorgono le preoccupazioni del sindacato dei pensionati, il quale, punta il dito su un dato, per il sindacato, oggettivo. Secondo una indagine dello Spi Cgil del Veneto, che ha analizzato i dati fino a giugno del 2024, esistono nel territorio veneto evidenti ritardi rispetto al cronoprogramma fissato dal PNRr.
Leggi: Quotidiano Sanità
19 gennaio 2025
Anziani curati e seguiti a domicilio: “Dopo i fondi, servirà continuità”
Legnano – Il convegno “Curare a casa. Il ruolo del terzo settore nella gestione dei servizi socio-sanitari domiciliari“, promosso dalla Fondazione Sant’Erasmo allo Spazio 27/B di via Girardi, ha rappresentato un’occasione di confronto tra le realtà attive nel settore. “Un evento che ha segnato una positiva presa di consapevolezza del ruolo del terzo settore nei servizi di cure domiciliari – ha commentato il presidente della Sant’Erasmo, Alberto Fedeli –: non mere erogazioni di prestazioni ma appunto “cure“, attente ai diversi bisogni dell’anziano, anche relazionali, per superare le condizioni di solitudine, promuovendo più servizi e interventi in rete e a filiera, per accompagnare l’anziano nell’evoluzione delle proprie condizioni di salute”.
Leggi: Il Giorno
16 gennaio 2025
Palermo – Emergenza casa, il SUNIA a confronto con il sindaco e l’assessore. “Tempi troppo lunghi per le istanze dei cittadini bisognosi. Incontri con gli uffici per rimuovere gli ostacoli”
Un incontro tra il SUNIA, il sindaco e l’assessore alla Casa per eliminare gli intoppi che incontrano le famiglie in disagio abitativo nel richiedere gli aiuti del Comune. A partire dalle difficoltà nell’ottenere l’iscrizione all’anagrafe, prevista da una delibera ad hoc del sindaco del 26 gennaio 2024. A un anno di distanza, l’iter burocratico per rilasciare i certificati procede a rilento.
Così come le agevolazioni fiscali Imu per i contratti a canone concordato assistiti: il SUNIA riscontra da parte dell’ufficio tributi il mancato riconoscimento di diritti consolidati, riconosciuti dalla normativa. Tardano anche le risposte per le famiglie che fanno richiesta di immobili nel piano di alienazione di edilizia residenziale pubblica (Erp).
Leggi: Sunia
13 gennaio 2025
Sicilia. Rigenerazione urbana: dopo la firma a Messina del piano di rigenerazione urbana, il SUNIA Sicilia chiede l’estensione a tutta la regione del piano di riutilizzo degli immobili pubblici dismessi
Milazzo: “Una opportunità da centinaia di milioni d non non perdere, ma occorre un cambio di passo”
Il SUNIA Sicilia, sindacato inquilini, chiede al governo regionale di estendere a tutto il territorio siciliano il piano di riutilizzo per fini abitativi degli immobili pubblici dismessi.
La segretaria regionale, Giusi Milazzo, in una nota sottolinea che “non è una richiesta dell’ultima ora, il SUNIA in realtà la avanza da tempo.
Avevamo anche chiesto che fosse creata in occasione dell’ultima finanziaria una banca dati del riuso, cosa che non è stata fatta.
Leggi: Sunia
1 gennaio 2025
Arriva la teleassistenza come aiuto alle famiglie nella gestione degli anziani
Al via due progetti di Auser Leucum, è possibile già ora partecipare (gratuitamente) alla sperimentazione. Dossi: “Grazie a questo sostegno caregiver più tranquilli”
Auser Leucum, approvati e finanziati i progetti di teleassistenza ‘Digital Social Welfare’ e ‘Silving Lining Digital Clou’: la teleassistenza come risorsa per la terza età rafforza l’assistenza domiciliare verso gli anziani e aiuta i caregiver familiari.
I progetti sono sostenuti da Fondazione Comunitaria, dall’8 per 1000 della Chiesa Valdese, hanno il contributo di Acinque Energia, e sono rivolti alle persone over 65 che vivono in situazioni di fragilità. La teleassistenza è un’attività di monitoraggio che favorisce la domiciliarità e l’autonomia delle persone con fragilità, parzialmente non autosufficienti.
Leggi: Lecco Today
IN AGENDA:
Una casa per tutte le genti – 23 Gennaio 2025 – Incontro pubblico presso l’hotel Bologna – Sala Parnaso in via Piave 2/14 a Mestre
Leggi: Sunia
Decennale dell’Housing First in Italia – Torino 12/13 febbraio 2025
Cascina Fossata – Via Ala di Stura 5
Cambiare Insieme: Storie, Idee e Futuro per l’Housing First
Il Decennale HF è una iniziativa promossa da fio.PSD in occasione dei dieci anni dell’Housing First (HF) in Italia. Il primo marzo del 2014 a Torino una rete di organizzazioni, pubbliche e del privato sociale, ha scelto di investire in programmi HF per contrastare l’homelessness e costituire, grazie alla spinta e al supporto della fio.PSD, il Network Housing First Italia. “Dalla strada alla casa” è il primo principio che ribalta il paradigma di intervento dominante meglio noto come approccio a gradini. HF offre infatti alle persone senza dimora un alloggio autonomo e privato e un accompagnamento da parte di un’equipe formata con l’obiettivo di restituire alla persona, dopo anni di vita in strada, un benessere psico fisico, una stabilità abitativa e un percorso di integrazione con la comunità e i servizi.
Leggi: Fiopsd
Eventi in programma di AGE-IT
In previsione per il 2025
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Perché il welfare dovrà sempre più occuparsi delle solitudini – Sergio Pasquinelli
Quest’anno gli italiani che vivono soli raggiungeranno i 9,5 milioni, che saliranno di un milione e mezzo tra vent’anni. Le coppie senza figli, oggi 5,3 milioni, supereranno i sei, mentre gli anziani ultra 75enni che vivono soli, oggi in quattro casi su dieci, saranno la maggioranza. Abitare da soli non significa necessariamente sentirsi soli, ma di certo non aiuta.
In un mondo che celebra le relazioni e la socialità, parlare di solitudine è diventato scomodo, una sorta di tabù. Ma delle persone sole il welfare dovrà occuparsi sempre di più, non solo perché saranno di più, ma per la rilevanza e la consistenza dei problemi che portano con sé. A partire dal problema dei problemi, quello della casa.
Leggi: Welforum
Ragionando su quel progetto di vita personalizzato – di Fausto Giancaterina
«Sono due – scrive Fausto Giancaterina in questo suo approfondimennto, dedicato a un tema di stretta attualità – le condizioni fondamentali per la realizzazione di un buon progetto di vita per una persona con disabilità: la conoscenza della persona e la valutazione periodica della qualità del bene-essere della persona stessa»
Spazio DirSI – Disabilità in rete a Siena, su progetto di vita
Realizzazione grafica elaborata in occasione di un ciclo di incontri formativi proposti nel 2024 da Spazio DirSI – Disabilità in rete a Siena
La narrazione dei tanti progetti di intervento a sostegno delle persone con disabilità racconta sempre che quelle persone non sono anonime, ma che ognuna di esse ha una sua storia e una sua identità e unicità esistenziale. Ogni semplificazione e genericità progettuale è sempre stata votata all’insuccesso e ha sempre provocato forti e negativi scossoni esistenziali.
Leggi: Superando
Liste d’attesa. Una Regione su 5 non ha ancora una sezione ad hoc sul proprio sito. E il 70% non fornisce informazioni sui percorsi di tutela per il cittadino
È quanto emerge dall’annuale monitoraggio condotto dal Ministero della Salute sui siti web delle Regioni. Solo otto Regioni pubblicano gli esiti del monitoraggio ex ante delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, disponibile per classe di priorità e per ambito territoriale e solo per sei Regioni sono chiaramente definiti i percorsi di tutela che vengono attivati nel caso in cui al cittadino non possa essere assicurata la prestazione entro i limiti previsti. IL DOCUMENTO
Liste d’attesa e trasparenza delle informazioni: c’è ancora molto lavoro da fare. In attesa che il Decreto varato in estate dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci inizi ad essere efficace il Ministero come ogni anno ha pubblicato il monitoraggio della presenza sui siti web di Regioni e Aziende Sanitarie di sezioni dedicate ai tempi e alle liste di attesa, come previsto dal vigente Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa, con l’intento di verificare se nelle sezioni che le Regioni, le Province autonome e le Aziende sanitarie dedicano ai tempi e alle liste di attesa, siano presenti le informazioni basilari fruibili per i cittadini nonché i dati e i risultati dei monitoraggi previsti.
Leggi: Quotidiano Sanità
In Italia medici più anziani che nel resto d’Europa: il 26,7% ha più di 65 anni. I dati Eurostat
La forza lavoro medica sta invecchiando rapidamente in tutta Europa, con 12 paesi dell’Ue che vedono oltre il 40% dei medici attivi in età pari o superiore a 55 anni, ma l‘Italia, insiema alla Bulgaria, nel 2022 era in assoluto Paese con la maggiore quota di medici anziani in servizio. A Malta la percentuale più alta di medici più giovani (il 46,1%).
L’età media dei medici si sta alzando rapidamente in tutta Europa, ma è in Italia che si registra la quota più alta di medici anziani in servizio. A dirlo sono i dati dell’Eurostat pubblicati oggi, secondo cui in Italia, nel 2022, il 26,7% dei medici aveva un’età pari o superiore a 65 anni. In questa fascia di età, l’Italia è stata seguita da Ungheria (22,4%) ed Estonia (22,3%). La Germania è il Paese con la quota più alta di medici di età compresa tra 55 e 64 anni (il 36,1%), seguita da Bulgaria (33,9%) e Lettonia (27,4%), ma se si considerano tutti i medici con età superiore al 55 anni, l’Italia è, insieme alla Bulgaria, il Paese d’Europa con la quota più alta di medici in servizio nelle fasce d’età avanzate.
Leggi: Quotidiano Sanità
Un’analisi della spesa sociale nella legge di bilancio 2025-27 – di Massimo Novarino
Tagli al fondo per le politiche sociali, alla lotta alla povertà e al sostegno degli Ets, insufficienti le risorse destinate a disabilità, non autosufficienza, “Dopo di noi” e 5 per mille, azzerato il fondo di contrasto alla povertà educativa minorile. In controtendenza solo il Fondo Servizio civile universale, significativamente incrementato. Ecco un’analisi degli investimenti con un confronto storico
La legge di bilancio 2025-27 rappresenta un momento cruciale per definire le risorse disponibili anche per le politiche sociali nonché per il sostegno agli enti del Terzo settore (Ets) nel loro ruolo nella promozione della coesione sociale.
Solitamente l’attenzione è puntata sull’articolato del testo che viene presentato ad ottobre: quest’anno un provvedimento che ha previsto circa 30 miliardi di spese, di cui circa 9 in deficit e la parte restante attraverso altre voci, fra cui anche riduzioni di spesa per tutti i ministeri ed enti locali; risorse destinate per circa il 60% alla proroga della riduzione del cuneo fiscale.
Leggi: Cantiere Terzo Settore
La sanità è la principale priorità degli italiani. Le liste d’attesa il problema maggiore per il 50% dei cittadini. Il sondaggio Piepoli
I giovani (30%) vedono nella sanità la priorità delle istituzioni nel 2025, anche più del lavoro e della sicurezza. Il medico di famiglia mantiene la fiducia dei cittadini (81%), arrivando anche all’88% tra gli over 55. Gli italiani, soprattutto i giovani, guardano anche con fiducia a un maggior impiego della sanità digitale, il 51% vede un impatto positivo sul settore e quasi 1 su 2 si farebbe una visita medica da remoto.
La sanità è la principale priorità degli italiani, seguita dalla situazione economica e occupazionale, mentre i ritardi nelle liste d’attesa sono il problema principale della sanità per 1 italiano su 2. I giovani (30%) vedono nella sanità la priorità delle istituzioni nel 2025, anche più del lavoro e della sicurezza. Il medico di famiglia mantiene la fiducia dei cittadini (81%), arrivando anche all’88% tra gli over 55. Gli italiani, soprattutto i giovani, guardano anche con fiducia a un maggior impiego della sanità digitale, il 51% vede un impatto positivo sul settore e quasi 1 su 2 si farebbe una visita medica da remoto.
Leggi: Quotidiano Sanità
Medici di famiglia. Italia diciassettesima in Europa per rapporto medico/cittadini. I dati Eurostat
Nel 2022 l’Italia contava 80,07 medici di medicina generale ogni 100 mila abitanti, contro i 183,4 dei Paesi Bassi, seguiti da Irlanda (174,1), Austria (146,1) e Cipro (137,7). Il rapporto più basso è stato registrato in Grecia, con 45,8 medici di medicina generale attivi ogni 100.000 abitanti, poi Bulgaria (59,8), Svezia (62,2, dati 2021) e Slovenia (68,8), seguita da vicino dall’Ungheria (68,9).
Nel 2022, si stimava che in Europa ci fossero 1,83 milioni di medici praticanti; di questi, oltre 481.000 erano medici di medicina generale. A dirlo è l’Eurostat, che con alcuni dati pubblicati oggi fa luce sul rapporto tra medici di medicina generale e cittadini nei diversi Paesi del continente. Ne risulta che l’Italia è al 17° posto tra i Paesi in esame, con 80,07 medici di medicina generale ogni 100 mila abitanti.
Leggi: Quotidiano Sanità
La psicomotricità con anziani sani e anziani fragili: senso e modalità
Psicomotricità ed età anziana sono due termini ancora raramente collegati, nel pensiero e nella pratica non tanto degli psicomotricisti, quanto degli anziani e di chi si occupa di loro. La psicomotricità può invece fornire un contributo molto significativo sia nei programmi di invecchiamento attivo e in salute, sia nei processi di cura. L’articolo analizza tale contributo, presentandone motivazioni, finalità e obiettivi, caratteristiche e peculiarità. – di Anton Maria Chiossone (psicomotricista, TNPEE, presidente di ANUPI Educazione, Creamcafé di Genova), Donata Castiello (psicomotricista, vicepresidente di ANUPI Educazione, garante della professione), Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista, docente a contratto Università degli Studi di Milano Bicocca), Roberta Conte (psicomotricista, TNPEE, casa di riposo Casa mia di Forlì)
Disciplina teorico-pratica sviluppatasi in Italia a partire dagli anni ’70, dapprima con intento terapeutico e con interesse all’infanzia, la psicomotricità ha poi assunto finalità di tipo educativo-preventivo, rivolgendo sguardo e azione a tutte le età della vita (Chiossone, et al., 2023). L’intervento psicomotorio con anziani sani ha significative potenzialità, nell’ambito di un approccio culturale orientato all’invecchiamento attivo e in salute; altrettanto interessanti risultano le potenzialità dell’intervento psicomotorio con anziani fragili, in un’ottica della cura come prendersi cura.
Leggi: I Luoghi della Cura
Accanto ai LEPS: come complicare la vita alle persone più fragili – di Maurizio Motta
La tesi di questi tre articoli in successione è che una pur robusta definizione normativa dei LEPS richiede anche azioni su altri aspetti del sistema socioassistenziale, pena indebolire o deformare gli effetti concreti delle norme sui diritti; e non si tratta solo di garantire le risorse finanziarie. Invito il lettore a esplorare questa breve carrellata di alcuni esempi, per poi ricavarne qualche conclusione:
1) L’INPS attiva periodicamente bandi per fruire di contributi mirati a due tipologie di interventi: Home Care Premium (HCP, per interventi di assistenza domiciliare) e Long Term Care (LTC, per il costo della retta di ricovero in RSA). Stante la grave carenza di sostegni pubblici per non autosufficienti merita riflettere su alcune possibili criticità dei due programmi (peraltro alimentati con rilevanti risorse):
Leggi: Welforum
SEGNALAZIONI:
Prezzi al consumo – Dicembre 2024 – Dati definitivi
Nel mese di dicembre 2024, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su novembre e dell’1,3% su dicembre 2023, come nel mese precedente, confermando la stima preliminare.
In media, nel 2024 i prezzi al consumo registrano una crescita dell’1,0% (+5,7% nel 2023). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l’“inflazione di fondo”), i prezzi al consumo salgono del 2,0% (+5,1% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici del 2,1% (+5,3% nel 2023).
Leggi: Istat
Fibromialgia: audizione Inca al Senato
L’Inca è stata convocata dalla X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato per dare il proprio contributo al riconoscimento della fibromialgia (FMA) come patologia dotata di autonoma identità, nonostante la multifattorialità e, quindi, la conseguente complessità della diagnosi, ed essere inclusa nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
Si tratta di una patologia reumatica extra-articolare, riconosciuta dall’OMS, caratterizzata non solo da dolore muscolo-scheletrico diffuso, ma anche da profondo affaticamento e da numerose altre manifestazioni cliniche a carico di diversi organi e apparati” (definizione della patologia reumatica data dall’Osservatorio Malattie Rare). La malattia, che ha comunque una prognosi benigna, in Italia ha un’incidenza fra il 2% e il 4% della popolazione e colpisce principalmente le donne in età fertile e lavorativa.
Qualora la fibromialgia fosse riconosciuta come patologia, ciò comporterebbe la possibilità di accedere agli accertamenti necessari della condizione di disabilità (anche a seguito della recente approvazione del Decreto Legislativo 62/2024).
Leggi: Inca
Dall’ISEE 2025 sono esclusi i Titoli di Stato e Libretti Postali: approvato il Decreto. Cosa cambia per le Famiglie
Il 14 gennaio 2025 è stato approvato in via definitiva il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che introduce una novità significativa per le famiglie italiane: a partire da quest’anno, i titoli di stato fino a 50.000 euro di valore non saranno più inclusi nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Questa modifica, che deriva da una provvedimento della vecchia legge di Bilancio, mira a semplificare l’accesso a numerosi servizi sociali e benefici economici per le famiglie italiane, senza penalizzare chi ha investito in strumenti di risparmio sicuri come i titoli di stato.
Leggi: Tutto Lavoro 24
Le richieste di aiuto economico dei cittadini – Anno 2023
Nel 2023 meno di un quarto (23,1%) dei cittadini residenti di 18-74 anni ha chiesto un prestito o un aiuto economico in un momento di difficoltà.
Tra questi, il 54,7% si è rivolto ai familiari, il 31,4% alle banche, il 22,7% alle società finanziarie, il 7,4% agli amici o ai vicini di casa, il 2,4% ad altre persone.
La quota di chi richiede un prestito/aiuto tra i disoccupati arriva al 34%.
I familiari concedono il prestito/aiuto nel 97% dei casi, chiedendo in cambio un interesse soltanto al 7,5% dei richiedenti. Il 27,7% di chi ha ricevuto il prestito non sa valutare se l’interesse pagato è più alto o meno rispetto a quanto avrebbe richiesto la propria banca.
All’8,5% dei cittadini è capitato di ricevere proposte di aiuto economico, a prescindere dal fatto che abbiano o meno chiesto un prestito o un aiuto economico.
Leggi: Istat
Riforma della disabilità, al via la sperimentazione
Al via, dal 1° gennaio 2025, la nuova riforma della disabilità, prevista dalla legge n. 227 del 2021 e dal decreto legislativo n. 62 del 2024. Si comincia con una sperimentazione su nove province italiane, per poi passare dal primo gennaio 2026 a una attuazione su tutto il territorio nazionale.
Riforma della disabilità: cosa cambia
La procedura di accertamento della condizione di disabilità, fino a oggi, prevedeva una serie di visite mediche separate. Con la revisione dei processi valutativi di base prevista dalla riforma, verranno valutati in un’unica visita medica, la Valutazione di Base, effettuata da una Commissione dell’Inps:
• invalidità civile, cecità civile, sordità civile, sordo-cecità civile, condizione di disabilità in età evolutiva e ai fini dell’inclusione lavorativa
• condizione di disabilità ai sensi della Legge 104/92
• indennità di accompagnamento
• presupposti per la concessione di assistenza protesica, sanitaria e riabilitativa
• requisiti necessari per l’accesso ad agevolazioni fiscali, tributarie e relative alla mobilità
La valutazione terrà in considerazione sia gli aspetti prettamente sanitari sia l’aspetto sociale, cioè la relazione tra la persona con compromissioni fisiche o psichiche e l’ambiente in cui vive o lavora, oltre alle barriere che ne possono limitare la partecipazione ai contesti di vita quotidiana.
La richiesta per la Valutazione di Base si attiva con la trasmissione telematica di un certificato medico introduttivo compilato da un professionista esperto.
Leggi: Inca
Auguri di un sereno e positivo 2025 dalla redazione di Abitare e Anziani
A Torino il 16 gennaio ore 10 – Teatro Q77 Corso Brescia, 77 – Una giornata di confronto e formazione promossa da Auser sull’educazione al rispetto per essere liberə da ogni forma di violenza
Il nuovo incontro della campagna nazionale #educhiamoalrispetto, promossa dall’Osservatorio Nazionale Auser Pari Opportunità: una giornata di confronto e formazione sui temi della violenza di genere.
La campagna era stata lanciata da Auser nel novembre del 2023, dopo un’impennata di femminicidi, tra cui la tragica uccisione di Giulia Cecchettin, con l’obiettivo di sensibilizzare giovani, adulti e anziani sul tema dell’educazione al rispetto e della lotta agli stereotipi, diffondendo una cultura fondata sulla consapevolezza, per essere protagonisti attivi e costruire una società libera dalla violenza.
Leggi: Auser
NEWS:
13 gennaio 2025
Prezzi alle stelle, salari fermi: la stangata è servita
Energia, alimenti, assicurazioni, mense e libri: tanti i rincari che portano aumenti per 914 euro a famiglia, mentre gli stipendi restano al palo – di Patrizia Pallara
288 euro in più per mettere a tavola pranzo e cena, 169 per scaldare casa, fare la doccia, cucinare i pasti, quasi 100 euro per i trasporti. Sono alcuni dei rincari previsti in questo primo scorcio del nuovo anno, aumenti che avevano visto un rallentamento nel 2024, ma che adesso hanno ripreso la corsa soprattutto a causa dei costi energetici. I conti li ha fatti l’Osservatorio nazionale Federconsumatori che dopo il rialzo dei pedaggi autostradali, precedentemente scongiurato, ha stimato la stangata che ci aspetta: 914 euro a famiglia in un anno.
Rincari & rincari
Leggi: Collettiva
11 gennaio 2025
Landini: “È l’ora di ripensare il sistema delle pensioni”
Il segretario generale della Cgil a Repubblica: “Il governo smetta di fare cassa sulla previdenza. Siamo contrari al meccanismo unico, bisogna considerare i lavori gravosi”
“È arrivato il momento di ridiscutere il meccanismo di calcolo e di accesso alle pensioni”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, esordisce nell’intervista pubblicata oggi su Repubblica. Un lungo dialogo in cui fa il punto sui principali nodi sociali e del lavoro nel nostro Paese, dopo la conferenza stampa della premier Meloni. Con un punto fermo: la necessità di rivedere subito il sistema di previdenza.
“I lavori non sono tutti uguali – a suo avviso –. E non si può continuare ad aumentare per tutti l’età pensionabile in modo automatico sulla base dell’aspettativa di vita a prescindere dalla gravosità degli impieghi”.
Leggi: Collettiva
10 gennaio 2025
Cosa prevede la Legge di bilancio 2025 su politiche sociali e Terzo settore
Questo articolo è stato pubblicato su Cantiere Terzo Settore il 1 gennaio 2025.
Il 30 dicembre 20224 è stata pubblicata in GU la legge di bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n.207) che prevede importanti interventi in materia, tra l’altro, di Irpef, taglio alle detrazioni, lavoro, pensioni, famiglia, scuola, sanità e trasporti.
La legge non prevede l’incremento dei fondi al 5 per mille (il cui tetto è stato sforato negli ultimi due anni comportando una decurtazione degli importi riconosciuti agli enti).
Non prevede poi il rifinanziamento del Fondo di contrasto alla povertà educativa, un provvedimento che nel corso degli ultimi anni ha consentito la operatività di “Con i Bambini impresa sociale” portando all’attivazione di oltre 800 progetti e il coinvolgimento di oltre 500.000 bambini.
Leggi: Welforum
8 gennaio 2025
Non Autosufficienza. Al via la Prestazione Universale ma già la sperimentazione sbaglia
Dal primo gennaio 2025 è partita la sperimentazione della Prestazione Universale che, nelle intenzioni del governo Meloni, dovrebbe sostituire e integrare l’Indennità di accompagnamento.
Di fatto, già in questa fase, la sperimentazione mostra tutti i suoi limiti. Si tratta, infatti, di una misura che è destinata a una piccolissima parte della popolazione non autosufficiente ed è scarsamente finanziata poiché non prevede lo stanziamento di nuove risorse.
I pensionati della Cgil lo avevano già denunciato in occasione dell’annuncio della sperimentazione. A una settimana dall’avvio, siamo tornati a chiedere al governo di evitare che l’introduzione di questa misura sia inutile se non dannosa. Purtroppo l’incontro tra la viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci – che si è tenuto il 7 gennaio e ha coinvolto SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL – si è concluso con l’ennesimo nulla di fatto.
Qui ricordiamo alcune delle critiche e proposte presentate al Ministero:
Leggi: Spi-Cgil
7 gennaio 2025
La sanità e il 2025. Ecco le sfide e le riforme più attese per il prossimo anno
Come sempre ci sarà tanta carne sul fuoco, ma con la difficoltà ormai cronica del sistema di aggiornarsi. Una criticità che fa apparire ogni anno di più il Ssn immobile rispetto alle sfide crescenti che ha di fronte. Ecco, in sintesi, cosa ci aspetta il nuovo anno.
Il 2025 che si è appena aperto sarà un anno importante perché oltre a rappresentare il giro di boa della legislatura porta con sé parecchie sfide per la sanità italiana. Prima fra tutte la necessità di riforme sostanziali. Se nei primi due anni di Governo si è lavorato sulla riorganizzazione (dal Ministero ad Aifa per citare le principali) e sugli interventi più urgenti come per gettonisti e liste d’attesa, quello che è mancato è un intervento organico che tracciasse la rotta oltre la siepe delle emergenze quotidiane
Leggi: Quotidiano Sanità
3 gennaio 2025
Nuova frontiera anti-Alzheimer: così si combattono le proteine tossiche
Studio svela un complesso chiave per la proteostasi, meccanismo ‘guardiano’ del proteoma
Uno studio guidato dall’Università Ebraica di Gerusalemme apre “una nuova frontiera nella lotta contro le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer”. Gli autori hanno scoperto come “sbloccare la proteostasi”, il meccanismo ‘guardiano’ del proteoma, che permette di mantenere in salute l’insieme di proteine prodotte dall’organismo.
Sopprimendo l’attività di un complesso chiamato Fib-1-Nol-56 e situato nel nucleolo, una regione del nucleo, cuore della cellula, è possibile “ridurre drasticamente gli effetti tossici delle proteine che causano l’Alzheimer, potenziando le naturali difese cellulari attraverso una maggiore degradazione delle proteine pericolose”, spiegano gli scienziati nel lavoro pubblicato su ‘Nature Cell Biology’. I ricercatori parlano di “una svolta” verso l’obiettivo di “un invecchiamento sano”, prospettando “entusiasmanti possibilità per lo sviluppo di terapie che potrebbero rallentare o addirittura prevenire malattie come l’Alzheimer”.
Leggi: Adnkronos
31 dicembre 2024
I nuovi Lea sono salvi (per ora). Il Tar Lazio revoca lo stop al decreto sulle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale
La sospensione del decreto Tariffe avrebbe determinato “un blocco del sistema di prescrizione, prenotazione ed erogazione, con conseguente disservizio all’utenza e ritardi nell’erogazione delle prestazioni e, in ultima analisi, con un impatto sulla salute dei pazienti”. Le Regioni avevano infatti già avviato il nuovo nomenclatore/tariffario. Alla luce di queste problematiche e delle pesanti ricadute sui cittadini il Tar Lazio ha accolto l’istanza di revoca presentata dall’Avvocatura dello Stato.
Il Tar Lazio ha oggi accolto l’istanza di revoca presentata dall’Avvocatura generale dello Stato del Decreto con il quale ieri era stato bloccato, per la parte riguardante le nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale, il Decreto tariffe.
Vista l’istanza di revoca depositata dall’Avvocatura dello Stato con cui si rappresenta l’estrema difficoltà “di attivare il sistema tariffario del giugno 2023, con i relativi nomenclatori e cataloghi regionali, il che presuppone una necessaria pianificazione e valutazione di impatti organizzativi, tecnologici ed economici, con il coinvolgimento di tutti i fornitori di applicativi” che determinerebbe “un blocco del sistema di prescrizione, prenotazione ed erogazione, con conseguente disservizio all’utenza e ritardi nell’erogazione delle prestazioni e, in ultima analisi, con un impatto sulla salute dei pazienti”.
Leggi: Quotidiano Sanità
28 dicembre 2024
Ok alla fiducia anche dal Senato. La manovra ora è legge. Per la sanità un finanziamento complessivo di 136,5 miliardi nel 2025. Dal personale alla farmaceutica, ecco tutte le misure
Tutti gli operatori sanitari, su base volontaria, potranno restare in servizio fino a 70 anni. Aumenti indennità per medici e infermieri. Borse di studio per specializzazioni sanitarie non mediche. Sperimentazione della farmacia dei servizi estesa a tutto il 2025. Una quota vincolata pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025 dovrà essere vincolata per il finanziamento dei nuovi Lea. Arrivano sia la promessa flat tax per gli straordinari degli infermieri che le borse di studio per gli specializzandi veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi. IL TESTO
Con 112 voti favorevoli, 67 contrari e una astensione, oggi l’assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando la legge di Bilancio. Il via libera definitivo al provvedimento è arrivato con con 108 voti favorevoli, 63 contrari e una astensione.
Nel testo per la sanità si prevede un finanziamento complessivo di 136,5 miliardi nel 2025. Per contrastare il fenomeno delle liste d’attesa si prevede un ulteriore incremento dello 0,5% per l’anno 2025 e dell’1% a decorrere dall’anno 2026, per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati. Una quota vincolata pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025 dovrà essere vincolata per il finanziamento dei nuovi Livelli essenziali di assistenza. Tutti gli operatori sanitari, su base volontaria, potranno restare in servizio fino a 70 anni.
Leggi: Quotidiano Sanità
24 dicembre 2024
Italia sempre più anziana: un problema e una risorsa
Per ogni bambino ci sono 6 over 65. Scarsa natalità, ma anche record nell’aspettativa di vita. Scacchetti, Spi: “I nonni reggono il welfare, per loro serve un nuovo protagonismo sociale,
La popolazione italiana continua a invecchiare e nei prossimi anni diventerà sempre più anziana: si stima che, di questo passo, nel 2050 oltre il 30% degli italiani avranno più di 65 anni e il 14% avrà più di 80 anni. Non è una novità, la nostra senilità crescente, ma una tendenza radicata in atto che non accenna a cambiare rotta. Perché si nasce poco e si invecchia molto: uno scenario a più facce, peraltro non tutte negative, dato che stiamo vivendo un allungamento dell’aspettativa di vita senza precedenti nella Storia.
Eppure il livello di invecchiamento colpisce sempre, soprattutto quando viene messo nero su bianco: come nel censimento dell’Istat diffuso pochi giorni fa, relativo all’anno 2023. In Italia per ogni bambino ci sono quasi sei anziani (per la precisione 5,8). L’età media alla fine dello scorso anno è pari a 46,6 anni (48 per le donne e 45,2 per gli uomini) in crescita dello 0,2% rispetto al 2022, mentre gli over 65 salgono dal 24% al 24,3%. Insomma aumenta il processo di invecchiamento. Con questo, naturalmente, diventano sempre più importanti i bisogni degli anziani che rappresentano una parte fondamentale della popolazione.
Leggi: Collettiva
23 dicembre 2024
“La spesa sanitaria dovrebbe crescere dell’1,4% sul Pil per consentire ai sistemi di resistere a future crisi”. Il monito e le ricette dell’Ocse
Dopo il boom degli investimenti per affrontare la pandemia i fondi destinati alla sanità sono tornati a scendere. Ma senza soldi e riforme i sistemi sanitari non reggerebbero l’urto di una nuova maxi-emergenza. Dall’Ocse le indicazioni per non arrivare impreparati. IL DOCUMENTO
La spesa sanitaria nei paesi OCSE ha subito una volatilità senza precedenti durante la pandemia. Prima del COVID-19, le spese sanitarie crescevano a un ritmo costante di circa il 3% annuo in termini reali. Questo andamento è cambiato drasticamente, con un aumento del 5% nel 2020 e dell’8,2% nel 2021 a causa dell’afflusso di risorse finanziarie per affrontare le sfide della pandemia. Tuttavia, il 2022 ha segnato un punto di svolta, con un calo netto del 2%, dovuto principalmente alla fine dei finanziamenti di emergenza per il COVID-19 e all’emergere di nuove priorità fiscali come la difesa e le iniziative energetiche. Ma per essere pronti a future crisi per l’Organizzazione internazionale occorre un investimento minimo aggiuntivo dell’1,4% del Pil.
Leggi: Quotidiano Sanità
18 dicembre 2024
CGIL-SUNIA / UIL-UNIAT: “Emendamenti affitti”
Nei lavori della Commissione Bilancio della Camera è stato approvato in modo bipartisan un emendamento alla Legge di Bilancio, che stanzia 10 milioni di euro per il 2025 e 20 milioni di euro per il 2026 per finanziare il fondo per la morosità incolpevole, una prima ma non esaustiva risposta.
Come CGIL, UIL, SUNIA e UNIAT dobbiamo purtroppo segnalare che il Governo nella proposta di legge depositata e all’esame parlamentare, non ha previsto alcun finanziamento destinato alle politiche abitative, nonostante un disagio abitativo in costante crescita, con oltre 113 mila tra nuove procedure di sfratto e richieste di esecuzione presentate.
Ci preme rilevare che l’entità delle somme stanziate con l’emendamento è del tutto insufficiente a coprire il fabbisogno imposto dalla grave emergenza, tangibile nelle situazioni di sfratto nelle città, con i sindaci che devono affrontare le condizioni determinate dalle morosità incolpevoli, che meriterebbero ben altre risorse.
Leggi: Sunia
DALLE REGIONI:
12 gennaio 2025
SOS liste di attesa: già attivi 12 sportelli in 7 Comuni
Ecco come e dove ci si può far aiutare per avere appuntamenti in tempi non eccessivi e vicini a casa
Capita spesso che al momento della prenotazione di un esame o di una visita ci si senta rispondere dal Cup o dal numero verde regionale che la lista d’attesa è lunga o addirittura chiusa, oppure che la possibilità di appuntamento è lontano da casa. Per fare fronte a questas ituazione e permettere ai cittadini di prenotare visite ed esami nei tempi prescritti dal medico sono nati gli sportelli di “SOS liste di attesa”. Al momento sono 12 gli sportelli attivi in sette Comuni della provincia. L’iniziativa nasce dal PD, CGIL, SPI Cgil, Cittadinanza attiva, Auser e Acli.
Leggi: Gazzetta di Mantova
11 gennaio 2025
Nuovi alloggi Erp Toscana, 8 Comuni ammessi bando da 29,5 mln
Entra nella sua fase attuativa il bando per realizzazione di nuovi alloggi di Edilizia residenziale pubblica che avrà una dotazione di 29,5 milioni di euro. E’ stata pubblicata la graduatoria: otto i Comuni toscani che potranno realizzare alloggi di nuova costruzione o intervenire attraverso la demolizione e ricostruzione di quelli esistenti. I Comuni che riceveranno i finanziamenti sono: Montemurlo, Scandicci, Pistoia, Carrara, Campi Bisenzio, Collesalvetti, Empoli e Pisa.
La misura, che rientra tra quelle previste dal piano casa approvato a marzo 2024, permetterà di costruire circa 150 alloggi pubblici ed è finanziata con risorse del Fondo sviluppo e coesione per l’importo di 10 milioni di euro, che arrivano a 29.500.000 mediante l’impiego di risorse regionali.
“Questo intervento – ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani – ha richiesto uno sforzo non indifferente per la Regione che ha voluto fortemente incrementare l’offerta di alloggi pubblici e dare una pur parziale risposta al crescente bisogno di accesso alla casa da parte delle fasce sociali più deboli. Il fabbisogno di case popolari è elevatissimo e anche per questo abbiamo deciso di cofinanziare il bando in maniera importante con risorse regionali”.
Leggi: Controradio
11 gennaio 2025
Edilizia residenziale pubblica, pronta la graduatoria per nuovi alloggi.
Il bando da 29,5 milioni del Piano Casa regionale riguarda anche i comuni di Montemurlo, Scandicci, Pistoia, Carrara, Campi Bisenzio Collesalvetti e Pisa Entra nella sua fase attuativa il bando per realizzazione di nuovi alloggi di Edilizia residenziale pubblica che avrà una dotazione di 29,5 milioni di euro.
E’ stata pubblicata la graduatoria che consentirà a otto comuni toscani ammessi di realizzare nuovi alloggi Erp sia mediante interventi di nuova costruzione nonché attraverso la demolizione e ricostruzione di quelli esistenti. I comuni ammessi che riceveranno i finanziamenti sono: Montemurlo, Scandicci, Pistoia, Carrara, Campi Bisenzio Collesalvetti, Empoli e Pisa. La misura, che rientra tra quelle previste dal Piano Casa regionale approvato a marzo 2024, permetterà di costruire circa 150 alloggi pubblici ed è finanziata con risorse del Fondo sviluppo e coesione per l’importo di 10 milioni di euro, che arrivano a 29.500.000 mediante l’impiego di risorse regionali.
Leggi: Go News
11 gennaio 2025
Massarosa Bando alloggi Erp. Ultimi giorni per le domande
Ultimi giorni – c’è tempo fino a lunedì – per inviare le domande del Bando integrativo per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Possono partecipare sia i nuovi aspiranti all’assegnazione di alloggi Erp, sia coloro che, già collocati nella graduatoria generale, abbiano interesse a far valere condizioni più favorevoli, in questo secondo caso, la nuova domanda, con il relativo punteggio, andrà a sostituire la precedente. Sul sito del Comune sono disponibili il bando, il modulo di domanda e il documento sulle condizioni per l’attribuzione del punteggio. La domanda di partecipazione dovrà essere compilata unicamente sul modulo predisposto dall’Ufficio Casa del Comune, in distribuzione all’Urp e scaricabile dal sito internet istituzionale del Comune. Le domande vanno inviate o consegnate all’Ufficio protocollo, o in alternativa spedite per Pec all’indirizzo comune.massarosa@postacert.toscana.it.
Leggi: La Nazione
9 gennaio 2025
Auser e Spi/Cgil: “Sempre più difficile garantire l’assistenza agli anziani”
“L’aumento delle rette delle case di riposo, deciso recentemente dalla Provincia, metterà in difficoltà molte famiglie, anche se all’interno del tasso di inflazione locale”. Ad affermarlo in una nota congiunta sono l’Auser e il sindacato dei pensionati della Cgil/Agb, che ricordano che la rivalutazione delle pensioni, legata al tasso d’inflazione nazionale, è stata solo dell’0,8% e che lo stesso assegno di cura non è mai stato rivalutato.
“L’assistenza alle persone anziane sarà per il prossimo decennio un tema sempre più rilevante. La città di Bolzano soffre di una carenza strutturale di posti letto nelle strutture delle Rsa e per quelli esistenti manca spesso il personale. Qui si innesta un corto circuito. Posti disponibili, mancanza di personale, famiglie che si trovano costrette ad affidarsi alle cooperative, quando va bene, se non al mercato nero nella ricerca di una badante. Badante che, nella maggior parte dei casi, non è formata per assistere un anziano”, spiega il presidente dell’Auser Maurizio Surian.
Leggi: Cgil – Agb
4 gennaio 2025
Lecco, provincia più vecchia: oltre 84mila gli anziani, l’età media si è alzata a 47 anni
Una provincia sempre più anziana e con sempre più anziani. L’età media in provincia di Lecco è di 47 anni. L’anno scorso era di 46 e mezzo, nel 2014 di 44,2 e nel 2004 di 42,2. Negli ultimi dieci anni l’età media è cresciuta di quasi 3 anni, rispetto ai 2 del decennio precedente. Gli over 65 sono più di 84mila, il 25% di tutta la popolazione. Un lecchese su 4 ha cioè più di 65 anni. L’anno scorso erano 82.700 mentre, nel 2014, 73mila e rappresentavano poco più del 20% dei lecchesi. Nel 2004 erano invece meno di 58mila (19% dei residenti). “Anche nella nostra provincia assistiamo al progressivo invecchiamento della popolazione – conferma Claudio Dossi, presidente di Auser provinciale –. Gli over 65 costituiscono il 24% della popolazione complessiva, il 34% ha qualche fragilità mentre il 19% presenta disabilità. Sono numeri che non possiamo ignorare, anche perché aumenteranno”.
Leggi: Il Giorno
23 dicembre 2024
Calabria. Inchiesta alloggi Aterp, CGIL “Valuteremo costituzione parte civile”
“Le indagini che hanno portato i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e personale della Digos e della Questura, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro, a eseguire “un’ordinanza cautelare emessa dal Gip nei confronti di otto persone, due in carcere e sei ai domiciliari, tra cui un consigliere comunale di opposizione a Catanzaro, personale operante e in quiescenza dell’Aterp e componenti della polizia municipale” sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati di “associazione finalizzata alla commissione di falsi materiali e ideologici commessi da P.U. in atti pubblici, corruzione, concussione e omissione di atti d’ufficio”, nonché “induzione indebita a dare o promettere utilità”, “tentato peculato”, “tentata truffa aggravata”, “invasione di terreni o edifici”, dimostrano quanto sia urgente fare piena luce su questa gravissima vicenda al fine di consentire l’accertamento definitivo delle responsabilità, il ripristino della legalità e dell’accesso trasparente e regolare all’assegnazione degli alloggi sociali
Leggi: Sunia
18 dicembre 2024
Il Filo d’Argento arriva in Valle d’Aosta
Da lunedì 16 dicembre 2024, è attivo in Valle d’Aosta il servizio del Filo d’Argento, una rete di sostegno telefonico dedicata agli anziani e alle persone fragili. L’iniziativa, promossa da Auser Valle d’Aosta con il supporto della Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta e del Csv VdA, si propone di contrastare solitudine ed emarginazione, raggiungendo anche i paesi più isolati della regione. Il servizio, raggiungibile al numero 3513871090, sarà operativo il lunedì, martedì e mercoledì dalle 9.30 alle 11.30 e il giovedì e venerdì dalle 16 alle 18. Un team di circa quindici volontari, formato nei mesi scorsi con il supporto di una psicologa, offrirà ascolto e sostegno telefonico, contribuendo a creare un legame di prossimità con chi vive situazioni di marginalità.
Leggi: Auser
18 dicembre 2024
Emilia Romagna. Emergenza abitativa: poche briciole nella legge finanziaria 2025
Da una legge di bilancio uscita dal Consiglio dei Ministri senza un euro per dare risposte alla grave emergenza abitativa che colpisce centinaia di migliaia di famiglie italiane, dopo la
mobilitazione delle scorse settimane sul diritto alla casa promosse da SUNIA e UNIAT assieme a CGIL e UIL, in Commissione Bilancio della Camera è stato approvato un emendamento alla legge che prevede lo stanziamento di 10 milioni per il 2025 e 20 nel 2026.
Si tratta di una misura assolutamente insufficiente, basti pensare che, se approvata in sede definitiva, significa che nella nostra regione arriveranno circa 800.000 mila euro a fronte dei 1340 sfratti del 2023 con previsione di crescita nel 2024.
Leggi: Sunia
17 dicembre 2024
Cara Milano
Il dramma abitativo del capoluogo lombardo: tra precarietà e sacrifici quotidiani – di Ivana Marrone
A Milano, l’emergenza abitativa è una realtà sempre più diffusa, che colpisce numerosi cittadini e amplifica le disuguaglianze tra chi un’abitazione ce l’ha e chi vive in condizioni precarie. Le case popolari, pur offrendo affitti contenuti, sono spesso in uno stato di degrado avanzato, con edifici fatiscenti e servizi scarsi, aggravando ulteriormente il disagio di chi ci abita.
Cristina, lavoratrice della scuola, che vive da sempre in una di queste abitazioni, racconta: “Paghi poco, ma i servizi sono inesistenti”.Le condizioni di vita sono talmente difficili che molti si sentono costretti a sopravvivere, piuttosto che a vivere dignitosamente.
Nel frattempo, il numero dei senzatetto continua a crescere. Milano, che ospita migliaia di lavoratori e studenti, vede aumentare le sue contraddizioni sociali: da un lato, i costi degli affitti sono alle stelle, dall’altro, una crescente emarginazione rende la vita sempre più complicata per chi non riesce a far fronte alle spese quotidiane.
Leggi: Collettiva
16 dicembre 2024
Cooperativa Itaca: firmato il “Patto di comunità” con alcune realtà della provincia di Pordenone
“Sacile, Comunità amica della persona anziana“, firmato nei giorni scorsi il “Patto di comunità” nell’ambito del progetto CrossCare 2.0, sottoscritto nella Sala del Ballatoio di Palazzo Ragazzoni dal Comune di Sacile (PN), dal Servizio Sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo, dall’Azienda sanitaria Friuli Occidentale e dalla Cooperativa sociale Itaca.
Una quindicina le realtà del terzo settore che hanno aderito all’accordo, la cui presenza sarà fondamentale per un’attivazione continuata delle reti sociali e per la promozione di un sistema di comunità che si prenda cura suoi cittadini e delle sue cittadine, con un occhio di riguardo alle loro fragilità ma anche al potenziamento delle capacità residue.
Leggi: Legacoop
Case popolari, nel piano 2025 gli interventi di sistemazione
In via Santa Maria e via Tramia. Progetti presentati in Consiglio comunale Prevista anche la ristrutturazione delle sedi di Pro loco e Protezione civile
Il Comune annuncia in Consiglio le principali opere pubbliche del2025. Tra gli interventi previsti anche la sistemazione di appartamenti ad edilizia popolare. Alcune delle case che avrebbero bisogno di un sostanziale rifacimento sono in via Santa Maria, via Tramia e a due passi da piazza Piccola nelle immediate vicinanze del torrione, incentro storico. «Sicuramente – spiega l’assessore ai lavori pubblici Francesco Santagostino abbiamo in animo di ristrutturarne almeno due, in modo tale da modernizzarne gli ambienti e le parti strutturali».
Parlando di sistemazione, l’Amministrazione comunale ha in programma anche la ristrutturazione della sede della Pro loco in via Duse attigua alla nuova sede dell’Auser inaugurata li scorso ottobre.
Leggi: La Provincia Pavese
IN AGENDA:
Eventi in programma di AGE-IT –
Convegno Roma 14 Gennaio 2025 – Un Istituto per il futuro della popolazione
Prevenzione, invecchiamento attivo e demografia positiva.
Location: Ministero della Salute – Auditorium “Cosimo Piccinno”, Lungotevere Ripa 1, Roma.
Pensare a una società nuova, inclusiva per tutte le età e con una giustizia intergenerazionale da valorizzare e costruire.
La demografia italiana è una demografia eccezionale. Siamo ai primi posti perché viviamo più a lungo e in salute migliore rispetto agli altri, ma siamo ai primi posti anche perché facciamo meno figli rispetto agli altri paesi. Questo eccezionalismo demografico italiano crea una delle strutture di popolazione per età più vecchie al mondo, in cui la proporzione di anziani sul totale della popolazione impatta di più.
Leggi: https://ageit.eu/wp/2024/12/12/convegno-roma-2025-un-istituto-per-il-futuro-della-popolazione/
In previsione per il 2025
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
La sanità privata è irrinunciabile per il Ssn? Per acquisti di prestazioni dal privato si spendono 27 miliardi, il 20% della spesa totale. In Lombardia, Lazio e Molise si sfiora il 30% – di Luciano Fassari
Negli ultimi 20 anni la spesa per acquisti da privato è cresciuta di 12 miliardi per attestarsi nel 2023 vicino a quota 27 miliardi e rappresenta il 20,3% della spesa totale (nel 2013 era al 18,2%). Ma ci sono differenze tra le varie regioni.
La sanità pubblica non può fare a meno di quella privata. Analizzando i dati della Ragioneria generale dello Stato negli ultimi 20 anni la spesa per acquisti da privato è cresciuta di 12 miliardi per attestarsi nel 2023 vicino a quota 27 miliardi e rappresenta il 20,3% della spesa totale (nel 2013 era al 18,2%). È da notare come, a parte il periodo pandemico, a partire dai primi anni 2000 la spesa per acquisti da privato sia cresciuta progressivamente per arrivare nell’ultimo decennio ad un livello sostanzialmente stabile a riprova del fatto che ormai la componente privata rappresenta un vero e proprio pilastro che appare irrinunciabile per il Ssn.
Leggi: Quotidiano Sanità
Personale sanitario. Gimbe: “È crisi senza precedenti: persi oltre 28 mld in 11 anni. E intanto è raddoppiata la spesa per i gettonisti”
Paradosso delle Regioni in piano di rientro: spesa media per il personale dipendente più alta delle altre. Urgente un rilancio delle politiche per il personale sanitario per garantire il diritto alla tutela della salute. Così il presidente Nino Cartabellotta intervenendo in audizione presso la XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’“Indagine conoscitiva in materia di riordino delle professioni sanitarie”.
“Il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) sta affrontando una crisi del personale sanitario senza precedenti, causata da errori di programmazione, dal definanziamento e dalle recenti dinamiche che hanno alimentato demotivazione e disaffezione dei professionisti verso il Ssn. Senza un adeguato rilancio delle politiche per il personale sanitario, l’offerta dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali sarà sempre più inadeguata rispetto ai bisogni di salute delle persone, rendendo impossibile garantire il diritto alla tutela della salute”.
Leggi: Quotidiano Sanità
Nuovi Lea, un’attesa durata otto anni: ecco cosa prevedono
I ritardi nell’approvazione del nomenclatore tariffario hanno causato diseguaglianze tra cittadini. Dice Cittadinanzattiva: «L’aggiornamento sistematico e periodico è una questione di equità e di accesso all’innovazione». – di Nicla Panciera
Dopo lunga attesa, lo scorso novembre è stato pubblicato il Decreto Tariffe che aggiorna le prestazioni che il Sistema sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, i cosiddetti Livelli essenziali di assistenza Lea. Concluso un iter travagliato, e mentre sui nuovi Lea si sta già giocando un altro nuovo braccio di ferro, ingaggiato dalla sanità privata, scontenta per l’inadeguatezza delle tariffe previste a rimborso delle prestazioni fornite, la speranza è ora che le prestazioni garantite ai cittadini vengano periodicamente e costantemente riviste, senza dover aspettare altri otto anni per il prossimo aggiornamento.
Leggi: Vita
Il lavoro di cura in un Paese distratto – Sergio Pasquinelli, Francesca Pozzoli
Il recente Rapporto Fidaldo1, quarto di una serie, dal titolo “Il lavoro domestico: tra apparente contrazione e timidi segnali di sostegno”, propone un’ampia mappa delle misure statali e regionali sul lavoro domestico, quello svolto da colf, baby-sitter e badanti. Il Rapporto dedica un’attenzione particolare a queste ultime, cioè al lavoro privato di cura: sono 413.000 le assistenti familiari registrate all’Inps, con quelle senza contratto arriviamo a un milione. Come si stanno muovendo le politiche sociali su questo terreno? Ne esce una mappa densa di luci e di ombre, nel complesso manca quel grado di attenzione che il tema merita.
Le misure nazionali: timidi segnali di sostegno
Nel corso del 2024 sono tre le nuove misure introdotte, a livello nazionale, in tema di sostegno del lavoro domestico e in particolare del lavoro di cura:
La nuova Prestazione Universale, con il nuovo Assegno di assistenza di 850 euro mensili (d. lgs. 29/2024): circoscritto ai soli ultraottantenni poveri (Isee sociosanitario inferiore a 6.000 euro), in condizioni di salute gravissime e già beneficiari di indennità di accompagnamento. L’assegno è vincolato all’uso di servizi domiciliari, quindi anche all’assunzione di assistenti familiari, per un periodo sperimentale di due anni, 2025 e 2026. Interesserà circa 25.000 anziani (gli anziani non autosufficienti in Italia sono 3,8 milioni);
Leggi: Welforum
Un’analisi comparativa tra il D.lgs. 29/24 e D.lgs. 62/24
L’articolo analizza e confronta le parti più significative del D.Lgs n. 62/24 attuativo della legge delega in materia di disabilità e del D.Lgs n. 29/24 attuativo della legge delega in materia di politiche a favore delle persone anziane. – di Marco Noli (Docente a contratto Facoltà di Scienze Politiche e Sociali Università Cattolica di Milano. Formatore e consulente organizzativo.)
Il PNRR prevedeva l’approvazione, entro il 2021, di una legge delega in materia di disabilità (L. 227/21), a cui avrebbero dovuto fare seguito entro il secondo semestre 2024 i relativi decreti attuativi. A oggi sono stati emanati il D.lgs. 222/20231, il D.lgs. 20/20242 e il D.lgs. n. 62/204 nell’area della disabilità3.
Inoltre, era attesa entro il primo trimestre del 2023 una riforma organica degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti, approvata con la l. 33/2023 a cui è seguito il decreto attuativo, D.lgs. 29/20244. Questo articolo si concentra sull’analisi dei D.lgs. 29/24 e D.lgs. 62/24 che già dai relativi titoli definiscono il perimetro degli interventi su cui intendono agire.
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
Crisi della partecipazione? Attenzione agli abbagli
Sta emergendo una generazione di cittadini attivi che sta ritessendo reti di identità, collettive, solide e generative. Una generazione che va riconosciuta e raccontata – di Stefano Arduini
Cinquant’anni fa, il primo febbraio 1975, Pier Paolo Pasolini sul Corriere della Sera pubblicava “Il vuoto del potere”, un pezzo passato alla storia con un altro titolo: “L’articolo delle lucciole” (come venne ribattezzato sul volume Scritti Corsari, pubblicato lo stesso anno). Si tratta di rappresentazione magistrale del passaggio da un’epoca (quella di una società ancorata a un conservatorismo paleocapitalista, talvolta reazionario, a trazione democristiana) verso una fase inedita di un capitalismo nuovo che doveva fare i conti con il movimento operaio e le sue rappresentanze. Un processo che stava avvenendo senza che la classe dirigente ne avesse contezza e ne capisse le dinamiche. La scomparsa delle lucciole coincide quindi con un mutamento radicale. Il vuoto del potere, cui il titolo originale dell’articolo si riferisce rimanda appunto alla completa inconsapevolezza del regime politico dominante di un tale cambiamento e quindi alla completa incomprensione del Paese e della società.
Leggi: Vita
Costruire case a prezzi accessibili: architettura sociale dove sei?
L’evento alla Fabbrica del Vapore in occasione del compleanno della nostra testata è stato un momento molto ricco di riflessioni e contenuti. Riproponiamo qui gli interventi di Mario Cucinella, Alessandro Maggioni, Carlo Cerami e Guido Bardelli che rispondono alla domanda: “Come abiteremo?”
Costi impossibili e diritti negati: l’accesso alla casa per chi non può contare su redditi o rendite consistenti sta diventando sempre di più un ostacolo insormontabile. Ma questa dinamica dei prezzi sta anche cambiando i connotati delle nostre città. Non solo Milano e Roma. In molte città italiane le disuguaglianze nell’housing stanno allontanando i giovani e i redditi meno abbienti dal centro, ma anche dalle periferie più vivibile. Un cortocircuito che renderà i quartieri sempre meno vivibili. “Come abiteremo?” è stata una delle dieci parole intorno alle quale abbiamo costruito l’evento dei 30 anni di VITA intitolato “E noi come vivremo”. Dunque, come abiteremo? Nei video che seguono riservati ai nostri abbonati le riflessioni dell’ “archistar” Mario Cucinella (founder & design director di Mca), Alessandro Maggioni (presidente di Confcooperative-Habitat), Carlo Cerami (vicepresidente di Confindustria Assoimmobiliare) e Guido Bardelli (assessore alla Casa del comune di Milano).
Leggi: Vita
La città nuova – Il numero di gennaio 2025 di Liber Età
Apriamo questo nuovo anno con i nostri auguri e presentandovi il numero di gennaio 2025. In copertina il titolo La città nuova: parliamo di transizione ecologica, sviluppo sostenibile e cambiamento climatico che impongono processi di rigenerazione urbana che tengano conto dei bisogni delle persone più a rischio (clicca qui per l’anteprima).
A seguire nell’intervista a Nadia Urbinati, docente di scienze politiche alla Columbia University di New York, riflettiamo su come l’elezione di Trump segni l’inizio di un cambio di regime all’interno degli Stati Uniti che avrà conseguenze anche sul futuro dell’Europa.
Parliamo di referendum, un importante strumento politico in mano ai cittadini che ha sempre lasciato una traccia ogni volta diversa dalla precedente. Trattiamo poi il tema delle pensioni: sono molti ancora molti i nodi da sciogliere. Certamente è necessaria una riforma del sistema che guardi anche al futuro delle nuove generazioni.
Leggi: Liberetà
Tutti i nomi del nuovo Consiglio nazionale del Terzo settore
Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Elvira Calderone ha firmato il decreto con i nuovi nomi dell’organismo nazionale istituito dalla riforma con funzioni di promozione e sostegno
Con il decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali dello scorso 19 dicembre 2024, sono stati designati con i nuovi componenti del Consiglio nazionale del Terzo settore. Il decreto a firma del ministro Elvira Calderone conta 37 effettivi e altrettanti supplenti. L’ultimo rinnovo risale a giugno 2021.
Ecco i nomi:
Leggi: Cantiere Terzo Settore
Auser partecipa al progetto di ricerca dell’Università Roma Tre su Invecchiamento e Partecipazione. I volontari Auser fra i 64 e i 74 anni invitati a compilare un questionario online
Auser Nazionale ha accolto la richiesta del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di “Roma Tre” di collaborare al progetto di ricerca “Invecchiamento e partecipazione: il ruolo del corso di vita in una prospettiva di genere”. La comprensione del perché e come le persone anziane si rendano disponibili a dedicare parte della loro vita ad attività di volontariato, dentro e fuori l’ambito familiare, (lavoro di cura, cura dell’ambiente, attività culturali, attività sindacali, impegno civico, ecc.), si colloca pienamente nel dibattito in corso nel mondo del terzo settore e dello stesso congresso di Auser. Questa comprensione è tanto più necessaria oggi quando, come documentato dai rilevamenti ISTAT, la partecipazione sta vivendo una delicata fase critica.
I volontari e le volontarie Auser di età compresa fra i 64 e i 74 anni, possono partecipare all’iniziativa compilando il questionario online a cui si può accedere dal seguente link: https://survey.uniroma3.it/ateneo/index.php/467686?lang=i
I questionari compilati arrivano direttamente al Dipartimento. Il link può essere condiviso anche su whatsapp o altri mezzi. Il questionario rimarrà attivo fino al 15 febbraio 2025.
Leggi: Auser
Buon Natale e Felice 2025 da Abitare e Anziani!
La pubblicazione delle news di Abitare e Anziani verrà sospesa nel periodo delle festività e riprenderà il 14 Gennaio 2025
NEWS:
16 dicembre 2024
Bergamo è la città in cui si vive meglio. Peggiorano Roma e Milano. Maglia nera a Reggio Calabria
Il Nord est trionfa nell’indagine del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori
Qualità della vita. Bergamo per la prima volta vince l’indagine del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori. Nella top 10 trionfa il Nord-Est mentre le grandi città, al netto di Bologna (9), scendono di diverse posizioni: Milano è 12, Firenze 36 e Roma al 59 posto. Il Sud rimane fanalino di coda, con Reggio Calabria in maglia nera, ma ci sono segnali positivi.
Secondo la classifica stilata da Il Sole 24 Ore, la provincia lombarda, che nel 2023 era quinta, vince dunque l’edizione 2024 dell’Indagine sulla Qualità della vita che misura il benessere nei territori italiani attraverso 90 indicatori da fonti certificate, divisi in sei categorie tematiche.
Dietro la neofita Bergamo – che prima d’ora non aveva mai ricevuto una medaglia nei 35 anni d’indagine, ma nel 2024 ha vinto l’Indice di Sportività – due habituè del podio: Trento e Bolzano.
Leggi: Agi, 16/12/2024
13 dicembre 2024
Casa: Cgil e Sunia, da Relazione Corte dei conti preoccupanti ritardi
“Il disagio abitativo continua ad allargarsi, come certifica in ultimo la Corte dei conti. Ma al di là della propaganda del Ministro Salvini sul Piano Casa, non vi è alcuna intenzione di affrontare in maniera organica questa emergenza, e ad oggi le uniche certezze sono l’azzeramento del fondo affitti e morosità incolpevole, l’assenza di risorse per l’edilizia pubblica e la totale mancanza di confronto con Organizzazioni Sindacali Confederali e degli Inquilini”. È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario generale del SUNIA Stefano Chiappelli.
“A fronte di 2,2 milioni di famiglie in condizioni di povertà assoluta – sottolineano – sono circa un milione quelle che vivono in affitto, con un’incidenza della povertà quattro volte superiore rispetto a quelle che vivono in una casa di proprietà.
Leggi: Cgil, 13/12/2024
12 dicembre 2024
Una Certificazione di qualità firmata Auser per l’apprendimento permanente
A Roma il 9 dicembre la consegna di 27 Certificazioni blu e 21 Certificazioni verde
Sono 48 le Università Popolari e i Circoli culturali Auser che il 9 dicembre a Roma hanno ricevuto le certificazioni della qualità formativa. Un progetto nato nel 2011 con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e stimolare un’offerta culturale e formativa di qualità, su tutto il territorio nazionale.
27 Università Popolari Auser hanno ricevuto la Certificazione blu, mentre sono 21 i Certificati verdi che sono stati consegnati ai Circoli Culturali Auser.
Fra i criteri per conquistare la certificazione di qualità: le competenze degli esperti, l’interculturalità, l’attenzione alle generazioni più giovani e alle fasce deboli dei cittadini, l’accessibilità delle sedi, un’offerta di corsi diversificata, originale e vicina alle esigenze dei cittadini e ai loro bisogni formativi, l’utilizzo di materiali didattici innovativi, la capacità di superare gli ostacoli economici e di tempo che impediscono a tanti adulti di partecipare ad attività formative e culturali.
L’elaborazione e la valutazione dei requisiti è affidata ad un Comitato Tecnico Scientifico di esperti.
Leggi: Auser, 12/12/2024
12 dicembre 2024
Sanità: Cgil, dati Agenas certificano crescita disuguaglianze e privatizzazione salute
“I dati Agenas certificano la crescita della privatizzazione della salute e delle diseguaglianze tra persone e territori. Chiaro indicatore delle politiche del Governo Meloni: cure per chi può pagare e può permettersi di spostarsi, mentre lavoratori e pensionati sono sempre più poveri e 4,5 milioni di persone rinunciano a curarsi”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi a commento dell’analisi sulla mobilità sanitaria interregionale nel nostro paese presentata da Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
“Mobilità sanitaria interregionale mai così alta, i cui costi sfiorano i 3 miliardi, spesa a livelli record e in continua crescita. Un flusso migratorio per ricoveri ospedalieri diretto prevalentemente da Sud verso Nord, dove le strutture maggiormente attrattive sono quelle private accreditate. Questo – sottolinea la dirigente sindacale – il quadro che emerge”.
Leggi: Cgil, 12/12/2024
11 dicembre 2024
Auser partecipa al progetto di ricerca dell’Università Roma Tre su Invecchiamento e Partecipazione. I volontari Auser fra i 64 e i 74 anni invitati a compilare un questionario online
Auser Nazionale ha accolto con favore la richiesta del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di “Roma Tre” di collaborare al progetto di ricerca “Invecchiamento e partecipazione: il ruolo del corso di vita in una prospettiva di genere”. La comprensione del perché e come le persone anziane si rendano disponibili a dedicare parte della loro vita ad attività di volontariato, dentro e fuori l’ambito familiare, (lavoro di cura, cura dell’ambiente, attività culturali, attività sindacali, impegno civico, ecc.), si colloca pienamente nel dibattito in corso nel mondo del terzo settore e dello stesso congresso di Auser. Questa comprensione è tanto più necessaria oggi quando, come documentato dai rilevamenti ISTAT, la partecipazione sta vivendo una delicata fase critica.
Leggi: Auser, 11/12/2024
DALLE REGIONI:
15 dicembre 2024
Case popolari, nel piano 2025 gli interventi di sistemazione
In via Santa Maria e via Tramia. Progetti presentati in Consiglio comunale Prevista anche la ristrutturazione delle sedi di Pro loco e Protezione civile
Il Comune annuncia in Consiglio le principali opere pubbliche del 2025. Tra gli interventi previsti anche la sistemazione di appartamenti ad edilizia popolare. Alcune delle case che avrebbero bisogno di un sostanziale rifacimento sono in via Santa Maria, via Tramia e a due passida piazza Piccola nelle immediate vicinanze del torrione, in centro storico. «Sicuramente, spiega l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Santagostino abbiamo in animo di ristrutturarne almeno due, in modo tale da modernizzarne gli ambienti e le parti strutturali».
Leggi: La Provincia Pavese, 15/12/2024
11 dicembre 2024
I privati donano i terreni, nasce il villaggio solidale Terre di Vita “Diamo alloggio ai più fragili”
«Il futuro della cura delle persone fragili passerà sempre di più attraverso accordi fra pubblico e privato come quelli che oggi ci consentiranno di aprire due co-housinge di progettare un villaggio della solidarietà che si chiamerà Terre di Vita». A presentare sono stati il sindaco di Silea Rossella Cendrone e l’assessore alle politiche sociali Francesco Biasin, che insieme ad Auser Polaris e Picos, oltre ad alcuni privati, daranno vita, nel 2025, ad una nuova forma di residenzialità inclusiva per disabili pi o meno gravi. Saranno nove le persone che entreranno in due appartamenti messia disposizione da alcuni cittadini.
Leggi: Corriere del Veneto, 11/12/2024
11 dicembre 2024
Macerata: Federconsumatori, Auser, Cgil e Spi attivano uno sportello per garantire il diritto alle prestazioni sanitarie
Federconsumatori Macerata ha attivato uno sportello dedicato a supportare i cittadini della provincia nella prenotazione di visite e prestazioni sanitarie. Questo nuovo servizio mira, con il supporto di Cgil, Spi Cgil e Auser Macerata a combattere le difficoltà legate alle liste d’attesa e ad assicurare che i diritti dei pazienti siano rispettati, come previsto dalla normativa sanitaria. Grazie a questo sportello, i cittadini riceveranno assistenza per far valere il proprio diritto di ricevere le prestazioni sanitarie come previsto dalla priorità presente sulla prescrizione medica. Federconsumatori aiuterà gli interessati a presentare eventuali ricorsi presso le AST, richiedendo che le prestazioni sanitarie vengano erogate entro i tempi previsti. La normativa consente, in caso di appuntamento oltre i tempi previsti dal codice di priorità, il ricorso al regime intramoenia con la garanzia di pagare soltanto il costo previsto per la prestazione ordinaria.
Leggi: Auser, 11/12/2024
11 dicembre 2024
Milano: Attiva-mente Insieme, progetto sperimentale di cohousing tra studenti e anziani
A Milano parte il co-housing tra studenti e anziani con il progetto sperimentale promosso dall’Università Statale di Milano e Regione Lombardia, nel segno di un patto di solidarietà intergenerazionale.
Nella sede dell’ateneo è stato presentato “Attiva-mente insieme” un progetto di coabitazione e mentoring tra studenti e over 65, che da un lato risponde al bisogno degli studenti di avere alloggi a prezzi accessibili, dall’altro favorisce relazioni di solidarietà e di inclusione della popolazione più anziana per un invecchiamento attivo. Lo studente avrà un rimborso per le spese di locazione, grazie alle risorse di Regione Lombardia destinate all’Università Statale, in cambio dovrà però fornire alcuni servizi di volontariato, come per esempio accompagnare il padrone di casa senior a visite mediche, aiutarlo nell’utilizzo delle piattaforme digitali, ma anche condividere momenti di socializzazione e svago.
Leggi: Auser, 11/12/2024
IN AGENDA:
Le sfide della giustizia climatica e lo stato del contenzioso strategico in italia
A che punto è la giustizia climatica in Italia? Ne parliamo domani alla Fondazione Basso.
Di seguito il link per seguire l’evento online
Leggi: Fondazione Basso
Eventi in programma di AGE-IT
Convegno Roma 14 Gennaio 2025 – Un Istituto per il futuro della popolazione
Prevenzione, invecchiamento attivo e demografia positiva.
Location: Ministero della Salute – Auditorium “Cosimo Piccinno”, Lungotevere Ripa 1, Roma.
Pensare a una società nuova, inclusiva per tutte le età e con una giustizia intergenerazionale da valorizzare e costruire.
La demografia italiana è una demografia eccezionale. Siamo ai primi posti perché viviamo più a lungo e in salute migliore rispetto agli altri, ma siamo ai primi posti anche perché facciamo meno figli rispetto agli altri paesi. Questo eccezionalismo demografico italiano crea una delle strutture di popolazione per età più vecchie al mondo, in cui la proporzione di anziani sul totale della popolazione impatta di più.
Leggi: Ageit
In previsione per il 2025
• Napoli, settembre / ottobre 2025, Secondo General Meeting di Age-It
• Bari, 2-3 ottobre 2025, European Association of Population Studies – Migrant and Minority Fertility in Europe WG
• Villa San Giovanni,9-12 giugno 2025, Evento IFToMM for Sustainable Development Goals (I4SDG).
• Alba, 11 novembre 2025, Evento Fondazione Ferrero «Healthy Ageing Week 2025»
IN EVIDENZA:
Fontana: denatalità sfida cruciale per la Lombardia futura
“La denatalità rappresenta una delle sfide più significative che la nostra società si trova ad affrontare”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia,…
“La denatalità rappresenta una delle sfide più significative che la nostra società si trova ad affrontare”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nell’ultima tappa del 2024 degli “Stati generali della natalità in tour”, che si è tenuta questa mattina al Palazzo Lombardia. “Un fenomeno che non riguarda solo il futuro demografico, ma che impatta profondamente sulla sostenibilità del sistema economico, sociale e culturale del nostro territorio- ha aggiunto Fontana-. Come presidente della Lombardia sento il dovere di sottolineare che la nostra Regione sta affrontando questa sfida con determinazione, mettendo in campo politiche innovative e investimenti concreti”.
Per Fontana, “un punto d’orgoglio è il ‘Sistema famiglia lombardo’, un modello integrato e unitario di misure a sostegno delle famiglie, che si regge su ingenti investimenti. Tra le principali iniziative, voglio ricordare: La misura ‘Nidi Gratis’, che allevia il peso economico per le famiglie, permettendo ai genitori di conciliare meglio il lavoro con la cura dei figli”.
Leggi: Redattore Sociale
A che punto siamo con il Servizio di Pronto Intervento Sociale (SPIS) – di Andrea Mirri
Nel mio recente articolo “Sul pronto intervento sociale” (2023) mi sono soffermato sull’approccio culturale del servizio sociale al tema del lavoro in circostanze di emergenza che ha influito molto sulla mancata, o comunque molto parziale, realizzazione, in maniera omogenea e diffusa, di questo servizio in Italia. La sfida necessaria per la sua piena attuazione – sostenevo – appare infatti non pienamente raccolta da un servizio sociale ancora impigliato in quella “visione negativa” su questo tema (Fargion, 2013), che ha avuto come conseguenza quello che definirei un (grave) ritardo di elaborazione teorica e, di conseguenza, di realizzazione organizzativa del servizio di pronto intervento sociale (SPIS) come livello essenziale previsto dall’art. 22, c. 4, lett. b della legge 328/2000. Un ritardo di un quarto di secolo. Che ha, come ulteriore conseguenza, una forte disomogeneità che sta caratterizzando il comparire qua e là di queste sperimentazioni, ‘a macchia di leopardo’, nel nostro Paese.
In questo articolo, quindi, vorrei riprendere la riflessione proprio a partire da questi due punti: il PIS come servizio (quindi SPIS) e come livello essenziale dotato di uniformità su base nazionale.
Leggi: Welforum
Istat: 4.600 nascite in meno nel 2024, ma il 70% dei giovani vuole dei figli
Il 2024 si chiuderà con un altro record negativo per il calo delle nascite in Italia. Lo ricorda il presidente Chelli, intervenendo agli Stati generali della natalità a Milano. “Già nel 2023, con 379.000 nascite, c’era stato un nuovo superamento al ribasso del record di denatalità”
Il 2024 si chiuderà con un altro record negativo per il calo delle nascite in Italia. “In base ai dati provvisori raccolti tra gennaio e luglio le nascite sono 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023”, spiega Francesco Chelli, presidente dell’Istat, intervenuto durante la tappa di Milano degli Stati generali della natalità che si è svolta questa mattina a Palazzo Lombardia. Già nel 2023, con 379.000 nascite, c’era stato “un nuovo superamento al ribasso del record di denatalità”. Dal 2008 al 2023, le nascite sono infatti diminuite di quasi 200.000 unità, ovvero del 34%. “Il calo- spiega Chelli- è attribuito per la quasi totalità a coppie di genitori entrambi italiani e nel complesso, a diminuire, sono soprattutto le nascite all’interno del matrimonio”.
La denatalità è legata al continuo calo della popolazione residente in Italia- pari a 58,9 milioni di abitanti al 1 gennaio 2024, in calo di 7.500 unità rispetto all’anno precedente e di 1,3 milioni rispetto a 10 anni fa- che non è compensato dalle migrazioni.
Leggi: Redattore Sociale
Gli italiani e la casa, è allarme: i costi crescenti mettono alla prova i sogni di proprietà
Rapporto Censis. Per l’82,2% dei proprietari di casa i costi di manutenzione e gestione sono diventati eccessivi. Il 69,3% degli italiani teme un rialzo delle tasse, incluso il rischio patrimoniale; per il 78,9% acquistare casa in passato era più facile. Il 46,8% pensa che gli affitti brevi per turisti stiano trasformando in peggio i luoghi. Solo il 28,6% sa cos’è il “Social Housing” e il 5,7% lo conosce in modo preciso
La proprietà della casa è sotto pressione. Il 78,9% degli italiani è convinto che in passato fosse più facile acquistare una casa. A pensarlo sono: il 79,1% degli anziani, il 78,9% degli adulti, il 78,5% dei giovani, il 77,6% dei redditi bassi e il 71,8% dei redditi più alti. L’82,2% dei proprietari di casa pensa che i costi di gestione e manutenzione siano diventati eccessivi (lo afferma l’88,8% dei redditi bassi e il 75,6% di quelli più alti). Il 69,3% teme tasse più alte sulla casa, compresa una patrimoniale. Inoltre, cala il valore delle abitazioni: tra il 2° trimestre 2014 e il 2° trimestre del 2024 è diminuito in termini reali del 16,8%. È quanto emerge dal 3° Rapporto Federproprietà-Censis “Agenda 2024-2030. La transizione abitativa: la casa possibile”, realizzato in collaborazione con Cdp Real Asset Sgr (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), Fimaa Italia e Locare srl.
Leggi: Redattore Sociale
Poco a pochi. Il welfare di governo – di Sergio Pasquinelli
C’è qualche coppia che si sente più invogliata a fare un figlio perché riceverà il bonus bebè di mille euro? Crederlo è frutto di un misto di ingenuità e demagogia. Per aiutare la natalità serve un ventaglio di interventi diversi, rilevanti, stabili, strutturali: servono per esempio più asili nido, nidi gratis o a costi molto agevolati.
Ogni bonus è un servizio in meno, un servizio che viene sottratto. Servono sostegni continuativi nei mesi, negli anni, servono aiuti in assenza di asili nido, servono congedi parentali più incisivi, e su questo la legge di bilancio fa un passo in avanti, serve un piano casa nazionale, servono contributi continuativi fino alla maggiore età dei figli, come in Francia o in Germania. Da noi prevale la distribuzione di spot qua e là, i requisiti che riducono gli impegni di spesa e la platea.
Questa legge di bilancio introduce o conferma misure “con i se e con i ma”:
Leggi: Welforum
Welfare a tasche vuote – di Gianfranco Marocchi
L’esame combinato dei materiali provenienti da due filoni di ricerca – i dati sulla cooperazione sociale italiana, recentemente pubblicati su Impresa Sociale, e le analisi sul lavoro sociale, sviluppate da Welforum (1 – 2 – 3 – 4 e altri) e da altri soggetti – restituisce un’immagine altamente problematica del welfare nel nostro paese.
Partiamo con i dati relativi alle cooperative sociali e, in specifico, alla loro sostenibilità economica.
In questo decennio – con l’eccezione in negativo del 2020, connessa all’emergenza sanitaria – la cooperazione sociale italiana, il cui fatturato complessivo è nel 2022 di circa 17.5 miliardi di euro, mostra un risultato di esercizio (la voce anche denominata “Utile” o “Perdita”) aggregato pari a circa 100 milioni di euro annui, pari, con riferimento al 2022 (e similmente agli anni precedenti), a circa lo 0.65% del predetto fatturato, quota notevolmente inferiore a quella riscontrata nelle ricerche sulla cooperazione sociale di alcuni anni fa. In altre parole, in media, una cooperativa sociale che fatturi un milione, una volta sostenuti tutti i costi, riesce a destinare al rafforzamento del proprio patrimonio circa 6.500 euro.
Leggi: Welforum
“La solitudine accresce la povertà. Servono centri di prossimità”: Marco Impagliazzo presenta i dati sull’impoverimento della popolazione e le proposte di Sant’Egidio
La presentazione della guida DOVE mangiare, dormire, lavarsi. La campagna “Aggiungi un posta a tavola” per sostenere i pranzi di Natale con i poveri
Impagliazzo: “Il Ministero della Salute implementi la legge 33 per l’assistenza sociosanitaria degli anziani con i decreti attuativi. E’ necessario rivedere l’assegno di inclusione per più fasce d’età – L’aumento significativo delle persone che vivono da sole impone la creazione di “centri di prossimità” – I pranzi di Natale con i poveri: fino al 29 dicembre la campagna “A Natale aggiungi un posto a tavola” con il numero solidale 45586
“Una società con più poveri, ma anche con più persone che vivono da sole e, per questo, fanno più fatica ad andare avanti”. E’ la fotografia della popolazione che ha bisogno, raccontata questa mattina dal presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, in conferenza stampa. Il numero di persone in difficoltà economica ha raggiunto livelli mai registrati negli ultimi dieci anni. Oggi, circa 5.7 milioni di persone, pari al 9.7% della popolazione italiana, vivono in povertà assoluta, cioè il 9,7 per cento della popolazione mentre 16 anni fa eravamo al 3,6%. Una condizione che interessa oltre 2 milioni e 200mila famiglie italiane. Una povertà assoluta che incide di più al Sud e nelle Isole e, a sorpresa, anche al Nord.
Leggi: Sant’Egidio
Povertà energetica, una famiglia su dieci vive in grave disagio. Ma una strada attuabile c’è
Secondo l’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (Oipe), nel 2023, circa 2,4 milioni erano le famiglie in povertà energetica, con un incremento rispetto al 2022 di ben 340 mila famiglie. Una povertà energetica in Italia che coinvolge oltre 1 milione di minori. La povertà energetica si abbatte sul 9% delle famiglie italiane, e in particolar modo su quelle dove sono presenti minori, stranieri o residenti nel Mezzogiorno. L’aumento delle famiglie in povertà energetica è risultato pari all’1,3% in un solo anno.
Si tratta di persone e famiglie in grave disagio, con numeri che sono sovrapponibili ai recenti dati sulla povertà assoluta che Istat ha reso noti ad ottobre 2024. Infatti, l’Istat afferma che nel 2023 sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,2 milioni di famiglie, pari all’8,4% sul totale delle famiglie e quasi 5,7 milioni di individui, 9,7% sul totale degli individui residenti. L’incidenza della povertà assoluta fra le famiglie con almeno uno straniero è pari al 30,4%, mentre per le famiglie composte solamente da italiani è al 6,3%.
Leggi: Il Fatto Quotidiano
Vivere in un mondo accessibile è un diritto – di Asya Bellia
«Essere felici o provare soddisfazione rispetto alla propria vita non è un diritto – scrive Asya Bellia nel presente approfondimento -, ma vivere in un mondo accessibile lo è. Ed è verificato che, a parità di altre condizioni, l’accessibilità dell’ambiente fisico è associata ad una riduzione del divario tra la soddisfazione delle persone con disabilità e quella delle persone senza disabilità»
Nel mondo, le persone con disabilità sono più di un miliardo, e costituiscono il 16% della popolazione. In altre parole, una persona su 6 ha una disabilità. Inoltre, le persone con disabilità sono meno soddisfatte della propria vita, in media, rispetto alle persone senza disabilità.
Spesso, questa disparità viene attribuita esclusivamente a problemi di salute, senza indagare oltre. Gli studi che indagano sulla soddisfazione delle persone con disabilità si focalizzano, per la maggior parte, su fattori individuali, quali: tipo di disabilità, entità delle limitazioni, e, soprattutto, tempo passato da quando la disabilità è sopravvenuta. Il tipo di disabilità non ha influenza sulla soddisfazione, mentre l’entità della limitazione e il tempo passato da quando la disabilità è sopravvenuta hanno un ruolo. Le persone con disabilità maggiormente limitate sono meno soddisfatte, mentre quelle che hanno una disabilità da più tempo sono più soddisfatte.
Leggi: Superando
Povertà abitativa, il gap Nord-Sud amplifica la crisi alloggi
Povertà abitativa e gap Nord-Sud: secondo l’Istat, oltre 10 milioni di abitazioni, pari al 30% del totale, risultano non occupate. Al Sud, la Calabria ne registra il 44,5% in Abruzzo la percentuale è del 41,1
La povertà abitativa è ormai un dramma globale che riflette le crescenti disuguaglianze economiche e sociali. Secondo le Nazioni Unite, circa 1,6 miliardi di persone vivono in condizioni abitative precarie, mentre oltre 100 milioni sono senza tetto. La maggior parte di queste persone si trova nei Paesi in via di sviluppo, dove l’urbanizzazione incontrollata ha portato alla proliferazione di insediamenti informali, che spesso non offrono servizi essenziali come acqua potabile, energia elettrica e sistemi igienici adeguati. In Africa subsahariana, ad esempio, oltre il 60% della popolazione urbana vive in slum, e condizioni simili si riscontrano in molte grandi città dell’Asia meridionale e del Sud America. La pressione migratoria dalle zone rurali verso le aree urbane, in assenza di una pianificazione sostenibile, sta aggravando il problema: si prevede che entro il 2030 quasi 3 miliardi di persone vivranno in aree urbane informali.
Leggi: Quotidiano del Sud
SEGNALAZIONI:
Riforma della disabilità, al via la sperimentazione
Al via, dal 1° gennaio 2025, la nuova riforma della disabilità, prevista dalla legge n. 227 del 2021 e dal decreto legislativo n. 62 del 2024. Si comincia con una sperimentazione su nove province italiane, per poi passare dal primo gennaio 2026 a una attuazione su tutto il territorio nazionale.
Riforma della disabilità: cosa cambia
La procedura di accertamento della condizione di disabilità, fino a oggi, prevedeva una serie di visite mediche separate. Con la revisione dei processi valutativi di base prevista dalla riforma, verranno valutati in un’unica visita medica, la Valutazione di Base, effettuata da una Commissione dell’Inps:
Leggi: Inca
Legge sui caregiver in arrivo, ma per quale platea?
È finalmente in dirittura d’arrivo la legge sui caregiver. Ma Cittadinanzattiva e Carer avvertono: «La necessità di limitare le risorse non sia un alibi per ridurre la platea dei beneficiari ai soli familiari conviventi e prevalenti». Le dichiarazioni della ministra Locatelli, infatti, vanno in quella direzione
La legge sui caregiver è materia troppo delicata per non seguirne passo dopo passo l’iter di approvazione. I lavori del Tavolo tecnico, istituito dal ministro Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli e dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, stanno infatti arrivando al termine. Insieme al percorso della commissione Affari sociali della Camera si arriverà dunque a una legge che definisce la figura del caregiver e i suoi diritti, riconoscendo in questo modo il ruolo di oltre sette milioni di persone che quotidianamente assistono una persona cara.
Leggi: Vita
NEWS:
9 dicembre 2024
Conferenza nazionale autogestita salute mentale: decisa una nuova stagione di mobilitazione e lanciate 10 proposte
La due giorni di Roma (6 e 7 dicembre 2024) della Conferenza nazionale autogestita per Salute Mentale ha visto una grande e appassionata partecipazione (oltre seicento persone in presenza e online) e si è conclusa con una dichiarazione che apre una nuova stagione di mobilitazione e lancia 10 proposte.
La mobilitazione è necessaria per reagire alla crisi delle politiche e dei servizi per la salute mentale, del Servizio Sanitario Nazionale e dei servizi sociali. Per reagire al permanere di stigma e pratiche non rispettose dei diritti (come la contenzione), alla gravissima situazione nelle carceri e nel sistema di accoglienza per i migranti, in specie con i CPR, all’inadeguatezza del modello di assistenza rivolta alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità, ai minori in difficoltà, al crescente disagio giovanile, ecc.). Per reagire alle logiche repressive e neo-manicomiali sostenute dal Governo e da alcune forze politiche.
Leggi: Liberetà, 09/12/2024
6 dicembre 2024
Il caso anziani abbandonati «Pochi fondi per l’assistenza»
Un’anziana di 90 anni, costretta sulla sedia a rotelle, abbandonata per due giorni da sola a casa senza cibo né cure. È successo a Casalnuovo di Napoli. Si è scoperto solo dopo che la sua badante se ne era andata improvvisamente senza dare una spiegazione o avvisare i figli dell’anziana, che vivendo lontani mantenevano i contatti con la madre tramite lei. Nell’appartamento non c’era alcun telefono e la anziana, dalla mobilità ridotta, è rimasta in quella condizione di abbandono fino a quando non sono arrivati i carabinieri, sollecitati dai familiari che non riuscivano a rintracciarla. Gli agenti l’hanno trovata smarrita e denutrita, ma se l’è cavata. Meno fortunate sono state invece le due sorelle, di 80 e 83 anni, trovate morte martedì scorso nella loro abitazione a Modica, nel ragusano.
Leggi: Avvenire, 06/12/2024
4 dicembre 2024
Allarghiamo l’Unione Europea, allarghiamo i diritti dei pensionati e delle pensionate
Nella giornata di oggi, 4 dicembre, a Belgrado lo Spi-Cgil ha promosso insieme ai due maggiori sindacati dei pensionati serbi Spr-Nezavisnost e Aptus Catus una conferenza per allargare l’Unione Europea e con essa i diritti delle persone.
A partecipare i principali sindacati dei pensionati e delle pensionate dei Paesi dei Balcani occidentali: la Slovenia, la Croazia, il Montenegro, la Macedonia del Nord, il Kosovo, la Bosnia-Erzegovina.
Un incontro che rinnova l’importante e storico rapporto che lega i pensionati Cgil e i sindacati in questione, uniti da uno spirito di solidarietà e unione delle forze in uno scenario europeo e globale incerto e complesso.
Leggi: Spi-Cgil
4 dicembre 2024
Nuovi protocolli di sicurezza per gli affitti brevi: il Capo della Polizia introduce misure più stringenti per le identificazioni
Il Capo della Polizia, il Prefetto Vittorio Pisani, ha firmato un nuovo provvedimento volto a rafforzare i controlli sulle identità delle persone che alloggiano in strutture ricettive, come quelle adibite a locazioni brevi.
L’obiettivo è quello di garantire una maggiore sicurezza e tracciabilità degli ospiti, intervenendo su due fronti principali:
– Identificazione a distanza: il nuovo protocollo introduce norme più precise e rigorose per le procedure di identificazione degli utenti che effettuano prenotazioni online.
– Accesso agli alloggi: con l’obiettivo di rafforzare i controlli, il nuovo provvedimento impone la consegna delle chiavi di persona per gli affitti brevi, eliminando così l’utilizzo delle keybox e consentendo una verifica più accurata dell’identità degli ospiti.
Leggi: Sunia, 04/12/2024
3 dicembre 2024
Al Sud una giornata di degenza ospedaliera arriva a costare fino al triplo rispetto al Nord
Tra le Aziende ospedaliere, al Papardo di Messina il costo giornaliero di una degenza arriva a 1031,6 euro. Va poco meglio al San Pio di Benevento con i suoi 915,3 euro al giorno. Una differenza netta rispetto al Santa Croce e Carle di Cuneo dove si spendono 413,2 euro. Ancora più marcate le differenze se si prendono in esame le Aziende ospedaliere universitarie: al Luigi Vanvitelli di Napoli si sfiorano i 1.400 euro di costo giornaliero, oltre il triplo rispetto ai 400,3 euro del Policlinico San Matteo di Pavia.
Una degenza in una Azienda ospedaliera del Sud, in particolare in Sicilia e Campania, arriva a costare oltre il triplo rispetto alla stessa degenza in strutture del Nord Italia. Questo quanto emerge dai dati pubblicati ne portale statistico di Agenas.
Prendendo in esame le Aziende ospedaliere, al Papardo di Messina il costo giornaliero di una degenza arriva a 1031,6 euro. Va poco meglio al San Pio di Benevento con i suoi 915,3 euro al giorno. Il dato inizia già a scendere più sensibilmente da terzo posto, con i 734,7 euro del San Giovanni di Roma. Parliamo di quasi 300 euro al giorno in meno rispetto al Papardo di Messina.
Leggi: Quotidiano Sanità, 03/12/2024
3 dicembre 2024
Autonomia differenziata. “Incostituizionali sette profili della legge”. Ecco il testo della sentenza della Corte Costituzionale
La Corte, nell’esaminare i ricorsi delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, le difese del Presidente del Consiglio dei ministri e gli atti di intervento ad opponendum delle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto, aveva ravvisato lo scorso novembre l’incostituzionalità di 7 profili della legge. Pubblicato oggi il lungo testo della sentenza.
Pubblicata oggi la sentenza con la quale la Corte costituzionale aveva ritenuto lo scorso novembre non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie (n. 86 del 2024), considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo.
Secondo il Collegio, l’art. 116, terzo comma, della Costituzione (che disciplina l’attribuzione alle regioni ordinarie di forme e condizioni particolari di autonomia) deve essere interpretato nel contesto della forma di Stato italiana. “Essa riconosce, insieme al ruolo fondamentale delle regioni e alla possibilità che esse ottengano forme particolari di autonomia, i principi dell’unità della Repubblica, della solidarietà tra le regioni, dell’eguaglianza e della garanzia dei diritti dei cittadini, dell’equilibrio di bilancio”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 03/12/2024
3 dicembre 2024
La beffa sulle pensioni minime: aumento di 1,8 euro al mese
Nonostante le promesse in campagna elettorale, il governo continua a colpire milioni di cittadine e cittadini con politiche previdenziali inefficaci e penalizzanti. Ghiglione, Cgil: continueremo a mobilitarci – Stefano Iucci
3 dicembre 2024 • 12:35
Dopo gli innumerevoli slogan e le promesse elettorali roboanti, l’ulteriore presa in giro del governo sulle politiche previdenziali arriva sulle pensioni minime, con la beffa di un aumento di 1,8 euro al mese. Un caffè, insomma, e al bancone: neanche seduti.
Le politiche dell’esecutivo continuano insomma a rappresentare una ferita aperta per milioni di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati. Ma come si arriva a questa cifra irrisoria? Il recente decreto, pubblicato la scorsa settimana sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 (e firmato il 15 novembre dal ministero dell’Economia e dal ministero del Lavoro) riconosce un indice di incremento dello 0,8% sulle pensioni. Un indice, quindi, persino più basso di quello che era stato ipotizzato quando il governo aveva chiuso e inviato alle Camere la manovra, che era circa dell’1% e che avrebbe prodotto un aumento delle pensioni minime che poteva tradursi di 3 euro.
Agli 1,8 euro al mese si arriva aggiungendo allo 0,8% l’incremento extra previsto per le pensioni minime del 2,2% – per il 2025 – che porta così a quel totale del 3% di rivalutazione il cui risultato è, appunto, 1,8 euro. In questo modo, una pensione minima passa dai 614,77 euro al mese del 2024 ai 616,57 euro nel 2025. Briciole, appunto.
Leggi: Collettiva, 03/12/2024
DALLE REGIONI:
9 dicembre 2024
Badanti, spesi 152 milioni: famiglie umbre sul lastrico
Sempre difficile avere un assistente in un anno1.500 lavoratori in meno. Un conto tra domanda e offerta negli anni sempre deficitario
Colf e badanti, la spesa a carico delle famiglie umbre tocca i 152 milioni di euro annui. E di contro i lavoratori del settore domestico sono sempre più introvabili: infatti, in un solo anno sono spariti quasi 1.500 occupati, segnando un meno 7,5%. Intanto, l’Umbria supera la Liguria per quello che riguarda l’incidenza dei domestici a livello territoriale, con il Pil regionale che risulta il più elevato: un1,7 per cento contro l’1 di quello nazionale. La fotografia la fa l’Osservatorio Domina, associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico, con il suo ultimo rapporto 2023 che sottolinea i 18,097 domestici nel 2022 secondo i dati Inps: tra i lavoratori domestici, nella nostra regione, il numero di badanti è lievemente superiore rispetto a quello delle colf (47,1%),mentre sono19.541i datori di lavoro domestici nella regione che, coni lavoratori domestici coinvolgono il 4,4%d ella popolazione residente.
Leggi: Il Messaggero, 09/12/2024
5 dicembre 2024
A Milano co-housing tra studenti e anziani per la solidarietà – Il progetto dell’Università Statale e di Regione Lombardia
A Milano parte il co-housing tra studenti e anziani con il progetto sperimentale promosso dall’Università Statale di Milano e Regione Lombardia, nel segno di un patto di solidarietà intergenerazionale.
Nella sede dell’ateneo è stato presentato Attiva-mente insieme’ un progetto di coabitazione e mentoring tra studenti e over 65, che da un lato risponde al bisogno degli studenti di avere alloggi a prezzi accessibili, dall’altro favorisce relazioni di solidarietà e di inclusione della popolazione più anziana per un invecchiamento attivo.
Lo studente avrà un rimborso per le spese di locazione, grazie alle risorse di Regione Lombardia, che ha stanziato all’Università Statale 400.000 euro, in cambio dovrà però fornire alcuni servizi di volontariato, come per esempio accompagnare il padrone di casa senior a visite mediche, aiutarlo nell’utilizzo delle piattaforme digitali, ma anche condividere momenti di socializzazione e svago.
Leggi: Ansa, 05/12/2024
5 dicembre 2024
I caregiver in piazza: aiutateci, così è difficile assistere i nostri familiari
A Firenze, in piazza Duomo, la protesta di un gruppo di caregiver di familiari affetti da malattie gravi e degenerative. Il gruppo chiede misure concrete per rendere più accessibili i servizi di assistenza, ha già lanciato una petizione (più di 20mila adesioni in un giorno) e scritto al presidente della regione Toscana. Stefano Romagnoli: «Vogliamo che si capisca che così fare assistenza è diventato un problema sociale ed economico» – di Alessio Nisi
Chiedono il potenziamento del servizio delle ore di assistenza, l’estensione del contributo badanti a tutti i comuni della regione Toscana, la programmazione di centri diurni e cohousing e l’aumento della dotazione finanziaria complessiva per le quote sanitarie. Ma soprattutto reclamano la creazione di un fondo regionale per finanziare le opere di ristrutturazione di appartamenti per renderli fruibili alle persone con inabilità.
I caregiver della Toscana vogliono in sintesi più servizi e li mettono nero su bianco, in una lettera che hanno inviato al presidente della regione Toscana Eugenio Giani. I protagonisti di questa iniziativa sono in particolare familiari di persone affette da malattie gravi e degenerative che si appellano alla regione Toscana perché sostenga misure concrete per rendere più accessibili i servizi di assistenza.
Leggi: Vita, 05/12/2024
5 dicembre 2024
Attivo lo sportello Alzheimer e fragilità «Promuoviamo screening tempestivi»
Attivo a Ginosa lo sportello Alzheimer e fragilità. L’iniziativa è della Associazione Alzheimer Salute Architettura (Asa), in collaborazione con Dementia Friendly e Auser “Rosa Vizielli” di Marina di Ginosa. Referente dello sportello Alzheimer/Ascolto, è l’assistente sociale dottoressa Annunziata Inglese. Dunque, proseguendo nella campagna permanente “Prevenzione Alzheimer” l’associazione Asa, presieduta dal professor Pietro Sangiorgio, mettea disposizione uno sportello di ascolto sulle problematiche delle demenze, e, in generale della fragilità. «Lo sportello-spiega il professor Sangiorgio intende offrire una conoscenza sulla malattia di Alzheimer e dare ascolto alle preoccupazioni che possono insorgere nelle condizioni di fragilità.
Leggi: Quotidiano di Puglia, 05/12/2024
5 dicembre 2024
Lazio, firmato l’accordo per l’assistenza territoriale e domiciliare della popolazione anziana
La Regione Lazio ha sottoscritto lo schema di accordo, siglato tra la stessa regione, la Asl Roma 2, il Policlinico di Tor Vergata, l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Roma Capitale e il VI municipio. L’intesa ha come obiettivo il potenziamento e la realizzazione di un sistema integrato di assistenza sociale e sanitaria sul territorio
La Regione Lazio, su proposta del presidente, Francesco Rocca, e dell’assessore ai Servizi sociali, alla Disabilità, al Terzo settore e ai Servizi alla persona, Massimiliano Maselli, ha sottoscritto lo schema di “Accordo quadro per la realizzazione di sperimentazioni per la riforma dell’assistenza territoriale e domiciliare mirata alla popolazione anziana”.
Leggi: Redattore Sociale. 05/12/2024
4 dicembre 2024
Casa, progetto “Casa ai lavoratori”. SUNIA: “Positiva firma primo accordo. Utilizzare ricavi eventuali per ristrutturazione alloggi pubblici”
‘Riteniamo positivo che sia stato siglato il primo accordo per il progetto Casa ai lavoratori, una buona idea nata dal precedente assessore alla Casa Pierfrancesco Maran e che sta proseguendo in maniera concreta con il nuovo Assessore alla Casa Guido Bardelli. Come SUNIA abbiamo partecipato ad alcune fasi del progetto e siamo certi che continueremo ad essere coinvolti, soprattutto quando andranno analizzati gli aspetti normativi legati ai contratti di locazione ed alle tutele per gli inquilini’.
Lo dichiara il Segretario generale del SUNIA di Milano, Carmelo Benenti, a commento della firma del primo accordo per il progetto Casa ai Lavoratori.
Leggi: Sunia, 04/12/2024
4 dicembre 2024
Federconsumatori, Cgil e Auser presentano il progetto Liste infinite «Sportello per aiutarvi»
«Prenotare una visita specialistica è sempre difficile. Il problema delle liste sembra insormontabile: molti cittadini si rivolgono al privato. Noi dobbiamo sostenere quelli che non riescono ad avere una prestazione medica». A parlare sono Cgil, Federconsumatori e Auser. Che annunciano l’apertura di uno sportello in città a disposizione dei cittadini alle prese con le liste di attesa. Evidenziano che per le liste troppo lunghe, ma anche per motivi economici o di difficoltà generale di accesso ai servizi, molti rinunciano alle cure. Il dato di partenza è che nel 2023, nelle Marche, il 9,7%della popolazione ha rinunciato a visite o esami diagnostici pur avendo ne bisogno.
Leggi: Il Resto del Carlino, 04/12/2024
3 dicembre 2024
‘Cambia-menti’: una città più amichevole per chi ha l’Alzheimer
Comune e Auser insieme per un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione sull’Alzheimer, per conoscerlo e prevenirlo, per andare «verso una comunità amica delle persone con demenza». Questo l’obiettivo dell’iniziati va “Cambia- menti. un percorso friendly” che l’assessorato alla terza età e l’associazione Auser Torino (ente capofila) in collaborazione con l’Auser Giaveno, e altri partner hanno realizzato nelle scorse settimane: tre incontri di formazione e sensibilizzazione a cui hanno partecipato in modo continuativo una quarantina di persone. Guidati dagli esperti del settore Vanna Lorenzoni (Auser provinciale Torino). Rossella Gallo (psicologa) e Katia Cazzadore (naturopata) i partecipanti hanno seguito un percorso articolato con vari momenti di riflessione e informazione sul potenziamento cognitivo, tecniche di allenamento della memoria e di rilassamento, nozioni di naturopatia e di alimentazione salutare a contatto con la natura, fino a momenti ricreativi con ginnastica e balli di gruppo.
Leggi: Luna Nuova, 03/12/2024
3 dicembre 2024
Formigine Longeva: chiusura del processo partecipativo – Un progetto nato per guardare avanti
Il percorso “Formigine Longeva” è stato avviato nel settembre 2024 grazie al supporto del Bando Regionale 2023, con l’obiettivo di trasformare la città in un modello di accoglienza e vivibilità per persone di tutte le età. La longevità non è stata vista come una sfida, ma come un’opportunità per costruire una comunità più coesa, capace di valorizzare le competenze e le esperienze di ciascuno, dal più giovane al più anziano.
Il valore della partecipazione
Uno degli aspetti centrali del progetto è stato il coinvolgimento diretto dei cittadini. Attraverso workshop, questionari online e interviste mirate con stakeholder locali, sono emerse proposte innovative su come rendere Formigine una città a misura di tutti. I temi affrontati hanno spaziato dalla salute fisica e mentale al benessere lavorativo, passando per la solidarietà intergenerazionale e il welfare aziendale.
Leggi: Abitare Sociale, 03/12/2024
IN AGENDA:
15 anni di anziani e bambini insieme – 14 dicembre 2024 Ore 9.00 – 12.30 – Presso Palazzo Farnese (Cappella Ducale) Piazza Cittadella, Piacenza
«Il senso del mettere insieme anziani e bambini qual è? Banalmente, fare qualcosa che genera benessere per tutti. Lo dico con le parole di nonno Giacomo: “Come il futuro ha bisogno del passato per vivere, così il passato ha bisogno del futuro per sperare”. E tutti sappiamo quanto abbiamo bisogno di reimparare a sperare, oggi»: Francesca Cavozzi, è la responsabile del Progetto Abi-Anziani e Bambini insieme, della cooperativa sociale Unicoop di Piacenza, fondata nel 1986 da un gruppo di giovani che scelsero il lavoro sociale per costruire il loro futuro professionale.
Leggi: Vita
Eventi in programma di AGE-IT
• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Zamagni: il Terzo settore? Non può più essere solo una “minoranza profetica”
L’editoriale del professore padre dell’economia civile ha rilanciato, sulle pagine di VITA magazine di novembre, il dibattito sulla configurazione del Terzo settore. Qui uno stralcio del suo intervento aperto a tutti i lettori e la versione digitale integrale dedicata agli abbonati – di Stefano Zamagni
SI legge nel Paradiso dantesco: “Sempre la confusione de’ pensieri principio fu del mal della cittade”. È proprio così: confondere concetti e modelli è sempre causa di incomprensioni e di deleteri conflitti. È quel che spesso accade con l’espressione “economia sociale”, che conosce tre declinazioni diverse. La più antica — si fa per dire — è quella di Economia Sociale di Mercato (Esm) che fa riferimento a quel modello di organizzazione economica elaborato in Germania nel periodo tra le due guerre mondiali da studiosi autorevoli quali Eucken, Röpke, Müller-Armack, valido collaboratore di Erhard nella Germania post-bellica. L’espressione Esm entra nel Trattato di Maastricht (1992), pur senza il consenso di personaggi della statura di Jacques Delors e altri. Oggi conosciamo le ragioni per le quali tale modello non ha avuto, in Europa, il seguito e dunque le applicazioni pratiche che ci si poteva aspettare.
Leggi: Vita
Ecco come progettare uno spazio accogliente e curativo
Architettura e interior design al servizio del benessere. Forma, materiale, colore, luce, texture e suono sono gli elementi alla base delle raccomandazioni percettive, strategie utili alla qualità della vita delle persone con sclerosi multipla. L’iniziativa è stata realizzata dalla Nuova accademia di belle arti Naba di Milano in collaborazione con l’Associazione italiana sclerosi multipla Aism di Nicla Panciera
È un diritto di tutti sentirsi a proprio agio negli spazi di casa. Anche quando una malattia modifica le capacità motorie e cognitive. Se questo accade, generalmente si attuano dei progressivi interventi funzionali, in cui si toglie e si aggiunge unicamente in virtù di quello che serve, finendo per avere una sorta di ospedalizzazione del domicilio.
Cambiare quest’ottica è stato l’obiettivo di «Su misura», progetto promosso da Sandoz e realizzato in collaborazione con l’Associazione italiana sclerosi multipla Aism e Nuova accademia di belle arti Naba di Milano con l’obiettivo di suggerire strategie utili a migliorare la qualità di vita delle persone con sclerosi multipla e non solo. A partire dalla casa. Durato oltre un anno e mezzo fa, ha coinvolto studenti di design e ha adottato «un approccio esperienziale finalizzato a immergersi nella dimensione della patologia» ha spiegato la professoressa Germana De Michelis, bachelor of Arts Design course leader senior del Naba.
Leggi: Vita
Senza incontrarsi mai? L’intersezione necessaria tra politiche abitative e politiche sociali – di Daniela Leonardi
L’articolo che segue sintetizza alcuni degli esiti del lavoro scritto da Daniela Leonardi e pubblicato sul numero 1/2024 di Politiche Sociali/Social Policies, rivista edita dal Mulino e promossa dalla rete ESPAnet-Italia. Per maggiori dettagli e citazioni: D. Leonardi, Housing First in Piemonte: l’interdipendenza necessaria tra politiche abitative e politiche sociali, 1/2024, pp. 131-152.
La pandemia da Covid 19 e la crisi economica e sociale che ne è conseguita hanno acuito le disuguaglianze già ampiamente presenti nel nostro paese. Emblematica, in tal senso, la scelta del titolo “DisuguItalia” per il rapporto sulle disuguaglianze post pandemia, da parte di Oxfam. In questo scenario segnato dall’incremento delle disuguaglianze, è emerso in modo dirompente come l’abitare sia uno tra i diritti la cui esigibilità è negata nella pratica a una porzione sempre più ampia della popolazione. Come evidenziato dal rapporto “Rilanciare le politiche pubbliche per l’abitare. Osservatorio nazionale sulle politiche abitative e di rigenerazione urbana” ‹‹alle fasce tradizionalmente riconosciute nella storia della politica della casa come destinatarie, almeno sul piano formale, di forme di supporto pubblico, si sono aggiunte, nel corso degli anni Duemila, nuove e diversificate situazioni di disagio che hanno coinvolto quote della popolazione che fino ad allora potevano considerarsi “al riparo” dalle problematiche abitative. Un universo variegato sotto il profilo socioeconomico, dei generi, fasi del ciclo di vita, accesso al lavoro e disponibilità di reddito, che esprime una gamma articolata di istanze e di bisogni connessi alla casa››.
Leggi: Welforum
533 storie di impatto sociale cioè di guadagno umano
Intesa Sanpaolo presenta il suo “Rapporto sulla rilevazione degli impatti sociali 2023”: su 533 iniziative sociali finanziate per complessivi 144 milioni. Secondo l’analisi del ritorno sociale sull’investimento, Sroi, per ogni euro ne sono stati generati 3,1. La case history della Cooperativa sociale Giotto di Padova che dà lavoro ai detenuti e a soggetti svantaggiati, il cui presidente dice: «L’impatto si vede nella fioritura dell’umano». Ascolta Andrea Lecce, responsabile della Direzione Impact – di Giampaolo Cerri
Si schermiscono quelli della Direzione Impact se gli ricordi che l’anno scorso, il Social return on investiment, il “ritorno sociale sull’investimento” era di due euro ogni euro finanziato – Il 2×1 del Terzo settore italiano, titolammo – e, ora il loro Rapporto sulla rilevazione degli impatti sociali generati dalle iniziative supportate nel 2023 dice che siamo a 3,1. Dati presentati nell’ImpactDay di ieri a Milano, trasmesso in streaming sul canale YouTube di VITA, dove l’incontro può essere rivisto.
Qualcun altro avrebbe gonfiato il petto e “portato a casa” quel miglioramento del 50% e passa. Loro, invece, con la sobrietà di cui fanno una sorta di marchio di fabbrica, che è un po’ il tratto di Andrea Lecce, il loro responsabile, un sardo pacato e sensibile alla clientela che tratta, dicono subito che l’universo di iniziative analizzate, 533 da Nord a Sud in diversi settori sociali, non è esattamente lo stesso, anche se «certamente il dato è importante, perché si tratta di 144 milioni di finanziamenti a breve e medio lungo termine, che corrispondono a una gran fetta delle erogazioni annue complessive della Direzione impact», erogazioni che, preciserà poi proprio Lecce, già nei primi nove mesi del 2024 hanno già raggiunto quota 210 milioni.
Leggi: Vita
La crisi del lavoro sociale, tra fine della narrazione sussidiaria e working poor – di Antonio Finazzi
L’articolo è tratto dall’intervento dell’autore al webinar di Welforum che si è tenuto il 25 giugno scorso: “Le professioni di aiuto in crisi. Vie d’uscita?”. Le riflessioni riportate nel testo sono frutto anche di un percorso portato avanti dall’Associazione Italiana Progettisti sociali in collaborazione con Welforum, che scaturisce da un “cantiere” associativo di confronto e maturazione di posizioni condivise, pur permanendo l’ovvia responsabilità diretta e personale dell’autore.
La crisi delle professioni di cura, che è insieme crisi sempre più acuta di reperimento di mano d’opera per i soggetti datoriali, prevalentemente del Terzo Settore, e crisi “vocazionale” per le nuove potenziali leve dei servizi di cura, educazione e aiuto alle frange più vulnerabili della popolazione, è ormai un fenomeno massivo, a carattere tanto locale quanto internazionale, largamente indagato nella ricerca di settore e variamente denunciato dai principali attori sociali. Qui proviamo anzitutto a richiamarne, più che le dimensioni quantitative per cui si rimanda all’ampia letteratura specialistica disponibile, le matrici causali e le principali caratteristiche, in una sorta di cronistoria del fenomeno che è a nostro avviso di lungo periodo, e quindi ad indicare alcune urgenti linee di azione.
Leggi: Welforum
Piano degli interventi sociali, la speedy consultazione
Il Terzo settore «è stato chiamato a discutere il Piano per la prima volta nel pomeriggio stesso della sua approvazione»: una frase elegante, per dire che sul nuovo “Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali per il triennio 2024-2026” il confronto è stato pressoché nullo a dispetto della grande rilevanza che il documento dà alla sussidiarietà – di Sara De Carli
«La Rete della protezione e dell’inclusione sociale ha discusso e approvato il nuovo Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali per il triennio 2024-2026, che contiene al suo interno il Piano sociale nazionale e il Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà»: così si legge sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in un comunicato pubblicato il 29 novembre.
Peccato che le parti sociali e le organizzazioni di Terzo settore siano state convocate per la prima e unica volta a discutere di tale Piano il 28 novembre alle 15: ognuno ha espresso le proprie osservazioni sul testo che era stato anticipato per la prima volta solo qualche giorno prima, nella convinzione che si trattasse del primo step del confronto. Due ore dopo invece, dopo l’incontro con gli altri stakeholder della rete, quelli istituzionali (regioni, Anci, Inps), il Piano è stato dato per approvato. Il primo incontro è stato anche l’ultimo. A livello di processo, una “consultazione speedy” per usare un eufemismo: eppure la Rete, nel suo complesso, ha proprio un compito di indirizzo, programmazione e monitoraggio (è scritto pure a pagina 16 del nuovo documento).
Leggi: Vita
Dal Rapporto Oasi 2024 quattro prospettive “impopolari” per il cambiamento del Ssn – di A cura di Lucia Conti
Diventa sempre più difficile, anche per gli esperti del Cergas della Sda Bocconi School of Management, offrire un quadro rassicurante per il futuro del Ssn. Basti considerare che per portare la sanità pubblica italiana ai livelli dei grandi Paesi europei servirebbero almeno 40 miliardi. Cosa fare? Quattro le vie indicate nel Rapporto OASI 2024: governare le aspettative dei cittadini, dichiarando senza mezzi termini cosa il servizio pubblico è in grado di garantire e cosa no; proseguire la strada dell’efficientamento, con interventi percepiti però sempre più pesanti dai cittadini; aumentare le risorse per il Ssn attraverso compartecipazioni più ridotte ma più capillari di oggi; rivoluzionare i servizi.
La diagnosi è spietata: un servizio sanitario universalistico che riceve il 6,3% del PIL e che serve il secondo Paese più anziano al mondo non può riuscire a soddisfare i bisogni, tra attese e risorse in campo. Nel frattempo, in molti ambiti di servizio l’erogazione dei servizi appare non seguire alcun criterio di priorità e, soprattutto in ambito ambulatoriale, i consumi per abitante risultano disomogenei e randomici in relazione al reale bisogno epidemiologico. Intanto, la crescente distanza tra prescrizioni e capacità erogativa reale comunica un senso di disorientamento e mancata programmazione e organizzazione ai cittadini e pazienti, ma anche ai professionisti.
Leggi: Quotidiano Sanità
La Rigenerazione Urbana Partecipata come occasione e indicatore di Cambiamento di Paradigma – di Alberto Cagnato
La Rigenerazione Urbana Partecipata come esempio di trasformazione territoriale pluralista e paritaria.
Premessa: cosa significa “cambiamento di paradigma”
Negli anni ‘60 del secolo scorso la Filosofia della Scienza rilevava, con Thomas Kuhn, come le rivoluzioni scientifiche si manifestino sotto forma di episodi evolutivi non cumulativi o accrescitivi, attraverso i quali un vecchio paradigma è sostituito in toto o in parte da uno nuovo.
I Paradigmi della Rigenerazione Urbana sono innati nella disciplina urbanistica essendone l’origine stessa, sia nei termini tecnici dei suoi strumenti, sia negli aspetti sociali che ne costituiscono i principi e la natura.
In Italia, l’urbanistica prende infatti corpo nel periodo immediatamente post-unitario quando ci si rende conto che il paradigma della Mano invisibile, cui spettava, tramite il mercato, di governare in modo virtuoso le azioni dei singoli – teorizzata dall’economia classica circa un secolo prima con Adam Smith -, non era più in grado di scongiurare o risolvere i fenomeni degenerativi che in ambiente urbano si stavano manifestando in forma grave e profonda.
Leggi: Labsus
SEGNALAZIONI:
Perché non vogliamo figli? Parlano i ventenni
Abbiamo messo intorno a un tavolo cinque ragazze e cinque ragazzi, dai 22 ai 27 anni. Gli abbiamo chiesto se un figlio lo vogliono o no e perché. Le loro risposte sorprendono e fanno piazza pulita di tanti stereotipi. Un documento prezioso perché su un tema urgente come la denatalità dà voce all’immaginario e al desiderio dei più giovani – di Sara De Carli
Cristiano ha 24 anni ed è capo scout: con i suoi lupetti passa tutti i weekend, sacrificando anche altri impegni o svaghi. Un figlio però, al momento, non prevede di averlo né lo desidera. Ovviamente adesso né si sente pronto ad essere padre né un figlio potrebbe mantenerlo, ma anche in prospettiva sul suo “no” pesa una ragione precisa: «la paura che sento per il periodo storico in cui stiamo vivendo, nonostante io abbia una fiducia di fondo nelle persone. Ora come ora il futuro mi fa paura per l’instabilità politica e in particolare per le questioni climatiche. Avrei difficoltà a far nascere un bambino in questo mondo, mi sembrerebbe quasi di fargli un torto, di metterlo in difficoltà fin dalla nascita».
Leggi: Vita
Cgil e Inca: Basta con le campagne diffamatorie!
Cgil e Inca diffidano formalmente la Rai dal pubblicare e mandare in onda trasmissioni, servizi, inchieste, notizie, atti e documenti che possano ledere i diritti, l’onore, l’identità, l’immagine e la reputazione personale e professionale del Sindacato e del Patronato e dei loro rappresentanti e dirigenti. La diffida è stata formalmente comunicata, tramite PEC, venerdì 29 novembre, alla Rai, al conduttore della trasmissione “Lo stato delle cose” e al giornalista, autore dell’inchiesta, in risposta ai servizi mandati in onda nelle ultime due puntate del programma, rispettivamente l’11 e il 18 novembre, con accuse pesanti, false e diffamatorie, che hanno leso l’onorabilità del Sindacato e del Patronato.
Cgil e Inca avvertono la necessità di appellarsi al ruolo imprescindibile del “Servizio Pubblico” offerto dalla Rai che, in questo particolare caso, inspiegabilmente, è stato piegato a mera offesa e dileggio politico contro la Cgil e l’Inca.
Cgil e Inca precisano che il Patronato “non esercita attività di impresa volta a ‘fare i soldi’, ma esercita, legittimamente e in modo trasparente e sotto il controllo degli enti pubblici, le funzioni ad esso attribuite dalla legge nelle modalità e forme da essa prescritte”.
Leggi: Inca
Disabilità, senza diritti e senza lavoro
Si celebra la giornata internazionale, ma per l’Italia il bilancio è impietoso. Serino, Cgil: “Serve un cambio culturale” – di Roberta Lisi
La Repubblica italiana è fondata sul lavoro, ma non per tutti. Gli uomini e le donne portatori di disabilità hanno diritto a un lavoro dignitoso ma difficilmente riescono a ottenerlo. E quando trovano un impiego – quasi sempre – non corrisponde al livello di istruzione e formazione raggiunto. È retribuito meno rispetto ai colleghi, e per le donne va anche peggio.
La giornata internazionale
La giornata internazionale delle persone con disabilità è un bel titolo, ma oltre quello c’è poco. È stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1981 con l’obiettivo di promuovere il benessere e i diritti delle persone con disabilità. Dopo decenni di lavoro, l’Onu ha adottato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità: gli Stati sono caldamente invitati ad adottare tutte le misure necessarie per dare attuazione alla Convenzione, soprattutto all’articolo 9 quello che indica la necessità di costruire le condizioni affinché le persone con disabilità possano costruirsi una vita indipendente e autonoma. Allora il lavoro è (o sarebbe) indispensabile. Ma non finisce qui, perché anche l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile ha tra i suoi obiettivi che nessuno venga lasciato indietro.
Leggi: Collettiva
NEWS:
2 dicembre 2024
Giornata della disabilità. Interessa 14 over 65 su 100 e dopo gli 85 anni 4 anziani su 10. Il carico di assistenza e cura pesa sulle famiglie
Il tema scelto dalle Nazioni Unite per la Giornata internazionale è amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile.La leadership delle persone con disabilità è esemplificata dallo slogan del movimento globale per i diritti delle persone con disabilità “Niente su di noi senza di noi”. Pone l’accento sui requisiti di base di partecipazione, rappresentanza e inclusione e invita le persone con disabilità a plasmare attivamente le loro condizioni di vita.
Disabilità ed età avanzata: un binomio strettissimo e molto complesso. Quattordici persone over 65 su 100 non sono autonome in attività della vita quotidiana come mangiare, vestirsi, lavarsi, spostarsi da una stanza all’altra. Questa limitazione, definita secondo indicatori utilizzati in letteratura scientifica come disabilità, cresce con l’avanzare dell’età, interessando dopo gli 85 anni ben 4 anziani su 10, e pesa come carico di assistenza e cura sulle famiglie, più che su Asl e Comuni. A fare il punto, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, sono gli ultimi dati disponibili della sorveglianza Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità relativi al biennio 2022-2023.
Leggi: Quotidiano Sanità, 02/12/2024
2 dicembre 2024
Non autosufficienza. Iss: una condizione che interessa 14 over 65 su 100
Il carico di assistenza e cura pesa sulle famiglie. Disabilità ed età avanzata: un binomio strettissimo e molto complesso
Disabilità ed età avanzata: un binomio strettissimo e molto complesso. Quattordici persone over 65 su 100 non sono autonome in attività della vita quotidiana come mangiare, vestirsi, lavarsi, spostarsi da una stanza all’altra. Questa limitazione, definita secondo indicatori utilizzati in letteratura scientifica come disabilità, cresce con l’avanzare dell’età, interessando dopo gli 85 anni ben 4 anziani su 10, e pesa come carico di assistenza e cura sulle famiglie, più che su Asl e Comuni. A fare il punto, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, sono gli ultimi dati disponibili della sorveglianza Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità relativi al biennio 2022-2023.
Leggi: Redattore Sociale, 02/12/2024
2 dicembre 2024
Accessibilità e felicità: come abbattere le barriere migliora la vita delle persone disabili
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, uno studio condotto da Asya Bellia dell’Università Bocconi analizza il legame tra accessibilità ambientale e soddisfazione di vita. I risultati mostrano che politiche inclusive e infrastrutture adeguate sono associate a una riduzione del divario di felicità tra persone con e senza disabilità
Le persone disabili sono un miliardo, si tratta della più grande minoranza al mondo (il 15% della popolazione globale). In Italia sono 13 milioni, quasi 1 su 5. In Italia, l’Istat stima che circa il 32% delle persone con disabilità tra i 15 e i 64 anni sia occupato, contro il 58,7% della popolazione generale. Nel contesto scolastico, nell’anno 2022/2023, 338mila alunni con disabilità frequentavano le scuole italiane, pari al 4,1% del totale degli studenti. Nonostante un aumento del numero di insegnanti di sostegno, il 40,4% degli alunni con disabilità ha segnalato la mancanza di continuità didattica, un problema che ostacola seriamente il percorso formativo. Questi i numeri che ogni 3 dicembre in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, fotografano la realtà della disabilità per richiamare l’attenzione globale sulla necessità di promuovere inclusione, equità e accessibilità.
Leggi: Redattore Sociale, 02/12/2024
2 dicembre 2024
Disabilità, “Non siamo un popolo inclusivo”: 7 italiani su 10 bocciano Stato e cittadinanza
I risultati del quarto ;rapporto dell’Osservatorio Cittadini e disabilità Swg diffusi in occasione del Premio Bomprezzi Capulli. Le politiche governative considerate inefficaci da metà della popolazione italiana. Fanti: “Meloni potenzi il ministero della Disabilità”
Sette italiani su 10 pensano che in Italia l’inclusione delle persone con disabilità sia ferma al palo: sotto accusa sia la cittadinanza che lo Stato. Le politiche governative messe in atto non sono considerate efficaci da metà della popolazione italiana. “Un segnale per la premier Meloni, va potenziato il ministero della Disabilità” commenta Simone Fanti, vicepresidente Premio Bomprezzi-Capulli. Questi i risultati del quarto rapporto dell’Osservatorio Cittadini e disabilità, un’indagine SWG su come sta cambiando nel tempo la percezione dell’opinione pubblica sulla disabilità, lanciata in occasione del Premio Bomprezzi-Capulli a Roma, promosso grazie a Fondazione CRC, Fondazione di Comunità Milano, CBM Italia. Un mondo che riguarda oltre il 15% degli italiani, e che vede crescere il numero delle famiglie in povertà con una o più persone con disabilità e che vivono in una condizione di isolamento creata da muri relazionali, istituzionali e di contesto, come confermato da una ricerca condotta da CBM Italia.
Leggi: Redattore Sociale, 02/12/2024
2 dicembre 2024
Anteprima Lea 2023. Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna al top delle cure. Flop Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta. Peggiora la Lombardia
Ecco i primi dati provvisori relativi al Sistema di Garanzia 2023 che rappresenta lo strumento attraverso il quale il Governo assicura a tutti i cittadini italiani che l’erogazione delle cure avvenga in condizioni di qualità, appropriatezza ed uniformità. In generale si confermano 8 le Regioni insufficienti. Peggiora il dato complessivo relativo all’assistenza territoriale.
Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna si confermano le tre Regioni al top della sanità italiana. Flop invece per Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta. Sono questi i primi dati provvisori relativi al Sistema di Garanzia 2023 che rappresenta lo strumento attraverso il quale il Governo assicura a tutti i cittadini italiani che l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) avvenga in condizioni di qualità, appropriatezza ed uniformità. I numeri, ancora provvisori, sono stati mostrati in delle slide dal Dg della Programmazione sanitaria Americo Cicchetti in anteprima al Forum Risk Management di Arezzo.
Leggi: Quotidiano Sanità, 02/12/2024
27 novembre 2024
Povertà sanitaria, in Italia colpisce quasi mezzo milione di persone. 102 mila sono minori
Secondo i nuovi dati diffusi da Banco Farmaceutico, 7 residenti su 1.000 si sono trovati, nell’anno in corso, in condizioni di povertà sanitaria e hanno dovuto chiedere aiuto a una delle 2.011 realtà convenzionate per chiedere farmaci e cure. L’8,43% in più rispetto al 2023
banco farmaceutico
La povertà sanitaria dilaga nel nostro paese e sempre di più sono le persone che non possono permettersi farmaci e cure: è quanto emerge dagli ultimi dati diffusi oggi da Banco Farmaceutico, in occasione della presentazione, alla Camera dei Deputati, del libro “Tra le crepe dell’universalismo – Disuguaglianze di salute, povertà sanitaria e Terzo settore in Italia” (ed. il Mulino). Il volume, curato dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (organo scientifico del Banco, che ha sviluppato i nuovi dati sulla povertà sanitaria), è stato realizzato grazie al contributo incondizionato di ABOCA, IBSA Italy e DOC Generici.
Leggi: Redattore Sociale, 27/11/2024
22 novembre 2024
Cronicità, 24 mln di pazienti in Italia, 65mld di spesa all’anno per il Ssn. Gli esperti: “Serve prevenzione, territorio e collaborazione”
Circa 24 milioni di italiani sono affetti da una o più patologie croniche, con un costo per il sistema sanitario superiore ai 65 miliardi di euro all’anno. Un quadro allarmante, che rischia ulteriormente di aggravarsi poiché molti fattori di rischio sono strettamente legati all’età. Gestire (e dove possibile arginare) le malattie croniche diventa, dunque, più importante che mai per garantire la salute dei cittadini ma anche la sostenibilità economica del Ssn e, quindi, Paese. Di questo si è parlato il 12 novembre a Roma, al Senato, in occasione del convegno “Viaggio nelle cronicità: percorso del paziente e strategie terapeutiche. Focus: Le malattie cardio-renali-metaboliche”, organizzato su iniziativa del senatore Guido Liris, su iniziativa del quale è nato anche l’Intergruppo parlamentare “Prevenzione e presa in carico delle cronicità”, presieduto dallo stesso Liris. La giornata di lavoro è stata anche l’occasione per presentate sette proposte di policy contenute in un pamphlet elaborato a termine del confronto multi-stakeholder attivato nell’ambito del progetto “Viaggio nelle cronicità”, promosso con il contributo non condizionante di Boehringer Ingelheim con l’obiettivo di accendere un faro e aumentare le conoscenze sulle malattie croniche attraverso momenti di confronto tra rappresentati delle istituzioni, delle Società scientifiche, delle associazioni di pazienti e dell’industria.
Leggi: Popsci, 22/11/2024
DALLE REGIONI:
28 novembre 2024
Solitudine degli anziani: Brandizzo si interroga sul futuro di una società che invecchia. Esperti, istituzioni e volontari a confronto per affrontare l’isolamento sociale. Idee e progetti per garantire dignità e benessere nella terza età
La condizione di solitudine degli anziani, un fenomeno sempre più diffuso nella nostra società in rapido invecchiamento, è stata al centro di un incontro pubblico organizzato presso la sala consiliare di Brandizzo. Moderato dall’ex sindaco Paolo Bodoni, l’evento ha raccolto interventi di esperti del settore medico, sociale e del volontariato, ponendo l’accento sulla necessità di affrontare con urgenza e coordinazione questa problematica.
Tra i relatori hanno preso la parola figure di rilievo come il dottor Antonio Barillà, medico di famiglia, segretario regionale dello SMI (Sindacato Medici Italiani) e presidente del CISS (Consorzio Intercomunale Servizi Socio-Sanitari) di Chivasso; il dottor Oscar Bertetto, oncologo; il dottor Mario Trioni, direttore del distretto sanitario di Chivasso (ASL TO4); il dottor Giuseppe Di Gravina, geriatra e vicepresidente dell’AGE (Associazione Geriatri Extraospedalieri) Piemonte; la dottoressa Silvia Canuto, geromotricista presso la RSA Piccola Lourdes di Brandizzo; la signora Marcella Cosenza, presidente dell’associazione Una Finestra su Brandizzo; e la dottoressa Elisa Bianchi, assistente sociale e assessora di Montanaro.
Leggi: Giornale La Voce, 28/11/2024
27 novembre 2024
Caregiver familiari, Regione Lombardia promette più fondi per il 2025
In occasione della diretta streaming di Aisla “Una promessa per la ricerca” l’assessore lombardo Elena Lucchini, ha garantito lo stanziamento di risorse adeguate e un tavolo di confronto specifico per le malattie del motoneurone. «Inoltre» ha aggiunto, «potenzieremo ulteriormente i servizi sul territorio, stanziando ulteriori 20 milioni di euro, portando il Fondo a 62 milioni di euro» – di Antonietta Nembri
Nella diretta streaming “Una promessa per la ricerca” promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica – Aisla, con la partecipazione di numerosi personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e giornalistico, “la promessa diventa azione: garantite le risorse per i cavergiver familiari”.
La promessa della Regione Lombardia
A sottolinearlo una nota di Aisla in cui si ricorda come ognuno dei partecipanti allo streaming abbia fatto la sua promessa e tra quelle fatte, spicca quella della Regione Lombardia.
L’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini, che ha partecipato insieme al viceministro alle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci e a Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, ha portato un messaggio concreto che è stato accolto con grande plauso dalla comunità Sla.
Leggi: Vita, 27/11/2024
21 novembre 2024
Case comunità. Corte dei Conti: “In Lombardia ridotta operatività in quelle attivate. Mancano i medici e gli orari di apertura sono limitati”
“Infatti, 49 delle 125 Case di Comunità attive offrono servizio per meno di 12 ore al giorno e meno di 6 giorni a settimana; 15 strutture sono state accreditate come “Spoke” (funzionanti per 12h invece di 24h, 6 giorni su 7 invece di 7 giorni su 7) non rispettando l’accordo col Ministero della Salute; 85 risultano sprovviste di medici di medicina generale e in 112 mancano i pediatri di libera scelta”.
Nell’ambito del Pnrr, la Regione Lombardia mira alla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale con la creazione di 187 Case di Comunità e 60 Ospedali di Comunità entro il 2026. La Regione dichiara che ad oggi risultano attivi, con accreditamento provvisorio al Sistema Sanitario Regionale (Ssr), 125 Case di Comunità e 20 Ospedali di Comunità. Un’analisi della Corte evidenzia, tuttavia, una “ridotta operatività per effetto della carenza di personale medico e di forti limitazioni sull’orario di apertura e sulla gamma di servizi previsti, oltre che per la contestuale sussistenza di cantieri per lavori di adeguamento”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 21/11/2024
16 novembre 2024
A Macerata un condominio solidale: 18 abitazioni per gli over 65 con un servizio infermieristico
Condividere esperienze, aiutarsi vicendevolmente e cercare, in questo modo, di allontanare il senso di solitudine che, necessariamente, con il passare degli anni, diventa sempre più forte. È questo lo scopo del condominio solidale di via Pavese, nel quartiere di Collevario. Si tratta di 18 abitazioni, tutte assegnate, dedicate a famiglie di over 65 che risiedono come in quella che può definirsi una piccola comunità di compartecipazione. Una realtà che è nata nel giugno del 2022, dalla collaborazione tra Comune di Macerata e Azienda pubblica di servizi alla persona Ircr, grazie al bando Accessibilità Architettonica, destinato a nuclei familiari di ultrasessantacinquenni.
Leggi: Corriere Adriatico, 16/11/2024
IN AGENDA:
SUNIA-UNIAT per il diritto all’abitare. Il 5 dicembre a ROMA assemblea nazionale degli inquilini – Presso cinema Capranichetta, Piazza Montecitorio 125, Roma
Per chiedere al Governo ed al Parlamento il rispetto della legge di finanziamento del fondo di sostegno alla locazione, un piano casa nazionale per l’aedilizia pubblica e la riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio.
Leggi: Sunia
6 Dicembre 2024 – Convegno: I cambiamenti climatici. Gli effetti sugli anziani e sul territorio – Genova- Hotel Holiday Inn, Via Milano
Nelle città e nei territori si gioca la sfida posta dalla crisi climatica. Gli effetti devastanti di alluvioni e siccità con il loro portato di vittime e danni stanno mettendo a dura prova la sicurezza delle persone. È necessario rendere le nostre città e comunità più sostenibili e resilienti: dalle alluvioni alle isole di calore urbano, dalla siccità alla presenza di nuove specie animali aliene, sono molti i fenomeni ai quali siamo direttamente e quotidianamente esposti.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
6-7-Dicembre 2024 – Riprendiamoci i diritti: a Roma una due giorni lancia la mobilitazione per il diritto alla tutela della salute mentale e alle cure.
“Riprendiamoci i diritti” è il titolo scelto da decine di associazioni – tra cui lo Spi Cgil – impegnate nel sociale e nella tutela della salute mentale per una due giorni che si terrà a Roma, presso il Centro Congressi Frentani, il 6 e 7 dicembre 2024.
Si tratta della seconda conferenza nazionale autogestita per la salute mentale.
Nel centenario della nascita di Franco Basaglia, protagonista della “rivoluzione” che portò all’abolizione dei manicomi, i promotori dell’evento denunciano una drammatica situazione di arretramento, ulteriormente compromessa dalla grave crisi del Servizio Sanitario Nazionale.
Leggi: Spi-Cgil
Censis -58° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2024
Venerdì 6 dicembre – ore 10:00 – Cnel – Viale David Lubin, 2 – Roma
Giunto alla 58ª edizione , il Rapporto Censis prosegue l’analisi e l’interpretazione dei più significativi fenomeni socio-economici del Paese, individuando i reali processi di trasformazione della società italiana. Su questi temi si soffermano le «Considerazioni generali» che introducono il Rapporto. Nella seconda parte, «La società italiana al 2024» , vengono affrontati i processi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno.
Leggi: Censis
Gli incidenti stradali: dati e misure di policy – Un quadro territoriale
Martedì 10 dicembre alle ore 9.30, presso l’Aula Magna dell’Istat, si tiene l’evento Gli incidenti stradali: dati e misure di policy. Un quadro territoriale.
Il convegno ha l’obiettivo di fornire una panoramica sull’incidentalità stradale in Italia, con un focus sui dati più recenti e un riferimento al monitoraggio degli obiettivi dell’Agenda 2030, stabiliti dall’Unione Europea. Un particolare approfondimento riguarda il quadro territoriale del fenomeno.
Evento i presenza e online
Leggi: Istat
15 anni di anziani e bambini insieme – 14 dicembre 2024 Ore 9.00 – 12.30 – Presso Palazzo Farnese (Cappella Ducale) Piazza Cittadella, Piacenza
«Il senso del mettere insieme anziani e bambini qual è? Banalmente, fare qualcosa che genera benessere per tutti. Lo dico con le parole di nonno Giacomo: “Come il futuro ha bisogno del passato per vivere, così il passato ha bisogno del futuro per sperare”. E tutti sappiamo quanto abbiamo bisogno di reimparare a sperare, oggi»: Francesca Cavozzi, è la responsabile del Progetto Abi-Anziani e Bambini insieme, della cooperativa sociale Unicoop di Piacenza, fondata nel 1986 da un gruppo di giovani che scelsero il lavoro sociale per costruire il loro futuro professionale.
Leggi: Vita
Eventi in programma di AGE-IT –
• Dialogo scienza per le politiche: sistemi sanitari resilienti per l’invecchiamento della popolazione dell’UE
Un workshop tra esperti scientifici e responsabili politici regionali, nazionali e dell’UE per discutere l’impatto dell’invecchiamento della popolazione dell’UE sui sistemi sanitari e sull’assistenza a lungo termine.
Martedì, 10 dicembre, 2024, Orario: 10:30 – 12:45, Luogo: Bruxelles (online)
Leggi: https://knowledge4policy.ec.europa.eu/event/science-policy-dialogue-resilient- health-systems-ageing-eu-population_en#agenda
• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Assistenza agli anziani: la riforma non serve più? – di F. Pesaresi, G. Lamura
Dopo l’entusiasmo suscitato tra gli addetti ai lavori dall’adozione delle Legge Delega, che sembrava segnare l’avvio di una nuova fase storica nel settore dell’assistenza alla popolazione anziana non autosufficiente del nostro paese, l’emanazione del suo primo decreto attuativo ha suscitato profonda delusione, per la limitatezza dei progressi contenuti rispetto alle indicazioni della Legge Delega
La recente riforma dell’assistenza alle persone anziane non autosufficienti, introdotta dalla Legge Delega n. 23 del 2023 e seguita dal primo decreto attuativo (Decreto Legislativo n. 29 del 2024), è frutto di un intenso lavoro preparatorio, avviatosi sin dai primi mesi del 2021 principalmente ad opera del network di organizzazioni della società civile raccolte nel “Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza” (https://www.pattononautosufficienza.it/). La Legge Delega del 2023, recependo molte delle proposte del Patto, aveva imbastito un promettente quadro di riferimento in cui incastonare i vari provvedimenti necessari a fornire le variegate risposte che la non autosufficienza in età anziana richiede. Il Decreto Legislativo 29/2024 ha dato seguito ad alcune delle promesse formulate dalla Legge Delega, lasciandone tuttavia inattuate una gran parte, e facendo addirittura un passo indietro rispetto ad alcune di esse.
Leggi: Quotidiano Sanità
Una povertà da record – di Eleonora Gnan
Non è più una novità: la povertà in Italia non accenna a diminuire e ormai da alcuni anni, dopo l’esplosione registrata nel corso della pandemia, si mantiene su livelli di sostanziale stabilità. Nonostante tale tendenza, alcuni valori censiti nel 2023 nel nostro Paese – in particolare riferiti ad alcune categorie di persone, quali lavoratori, stranieri e minori – sono i più alti mai toccati negli ultimi 10 anni, facendo così registrare al fenomeno un preoccupante record negativo.
Secondo le ultime statistiche sulla povertà pubblicate da ISTAT lo scorso 17 ottobre, nel 2023 si trovano in condizioni di povertà assoluta1 poco più di 2,2 milioni di famiglie (pari all’8,4% del totale, valore stabile rispetto al 2022) e quasi 5,7 milioni di individui (pari al 9,7% del totale, come nell’anno precedente). Per il secondo anno consecutivo, la causa di livelli così alti è in larga parte da attribuire all’inflazione: infatti, nonostante l’andamento positivo del mercato del lavoro (+2,1% di occupati nell’ultimo anno) e l’aumento della spesa media mensile per consumi delle famiglie (pari a 2.738 euro, +4,3% rispetto al 2022), l’elevata crescita dei prezzi al consumo (+5,9%) ha fatto registrare un calo dell’1,5% in termini reali delle spese per consumi delle famiglie meno abbienti. In base a quanto rilevato da ISTAT rispetto alle spese per i consumi delle famiglie italiane, il forte aumento dei prezzi che ha caratterizzato il 2023 è stato fronteggiato risparmiando meno (la propensione al risparmio è pari al 6,3%, 1,5 punti percentuali in meno rispetto al 2022), ma anche modificando le abitudini di consumo, in particolare nel comparto alimentare (il 31,5% delle famiglie dichiara di aver provato a limitare la quantità e/o la qualità del cibo acquistato, +2% rispetto all’anno precedente).
Leggi: Welforum
Case libere da fumo. Inghilterra in testa. L’Italia si posiziona al 4° posto in Europa, ma non basta
L’Italia, con il 75,8% di case con restrizione totale del fumo, si posiziona al 4° posto tra gli Stati considerati, con il 13,4% di case con restrizione parziale e il restante 10,8% senza alcuna restrizione. Questo quanto emerge da un’indagine su ERJ Open Research. I ricercatori intendono ampliare lo studio per esaminare i livelli di utilizzo di sigarette elettroniche nelle abitazioni europee e l’esposizione al fumo passivo e agli aerosol nelle auto.
È stata appena pubblicata su ERJ Open Research un’importante indagine a livello europeo, coordinata dall’Istituto Mario Negri, che mette a fuoco il fenomeno del fumo passivo di sigaretta nelle abitazioni di 12 paesi nel periodo 2017-2018.
L’indagine, che ha coinvolto 11.734 persone in totale, evidenzia che le abitazioni libere da fumo stanno aumentando gradualmente in Europa, con un incremento di circa l’1% all’anno. Risulta inoltre che le donne, le persone anziane, le persone con un livello di istruzione più alto e quelle che vivono con bambini sono più propense a vietare il fumo nelle loro case.
Leggi: Quotidiano Sanità
La gestione dell’emergenza abitativa – Tra rischi e nuove possibili traiettorie di innovazione per le politiche abitative – di Alice Boni
Il presente contributo restituisce in forma sintetica l’articolo pubblicato sul nuovo inserto speciale di Prospettive Sociali e Sanitarie (n. 3-4, Estate-Autunno 2024) e costituisce uno dei temi affrontati nell’ambito della prima edizione della Comunità di pratiche sul welfare abitativo che IRS e KCity hanno proposto nel corso del 2023-2024. Una seconda edizione è in corso di avvio anche per il 2024-2025. Per informazioni sul programma e i temi affrontati si veda qui.
Premessa
Quasi dieci anni fa l’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Lombardia aveva pubblicato le “Linee-guida per la gestione dell’emergenza sfratti: il ruolo del Servizio Sociale”, uno strumento operativo a supporto degli/le assistenti sociali che avevano manifestato, presso l’Osservatorio deontologico regionale, numerose difficoltà nel far fronte alle crescenti situazioni di disagio abitativo. Difficoltà sfociate in molti casi in sentimenti di frustrazione dettati sia dalla mancanza di risorse concrete da proporre ai nuclei familiari, in particolare, per quelle situazioni in cui l’azione di segretariato (il colloquio di supporto e l’orientamento) non era sufficiente e sarebbe stato necessario offrire interventi più consistenti (alloggi alternativi, contributi economici) sia da un senso di abbandono da parte degli amministratori che tendevano a delegare la risoluzione del problema a operatori e operatrici dei servizi di front-office (Ghetti, 2015).
Leggi: Welforum
SEGNALAZIONI:
“Accendiamo i diritti”, un libro per creare il cambiamento a partire dalle aule scolastiche
Il volume, pubblicato dalle edizioni La Meridiana, nasce dal lavoro della cooperativa sociale Edi Onlus, che dal 2012 realizza interventi educativi e formativi in tutta Italia, mettendo al centro la convenzione Onu del 1989
Educare ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per dare vita a un grande cambiamento culturale dalle aule scolastiche al mondo. Anche grazie a un libro in progress, ricco di attività a tema, implementabili dal corpo docente e da operatrici e operatori del settore. Un vero e proprio manuale per la cultura dei diritti umani, violati quotidianamente in Italia e in molte altre aree del mondo. Le attività e il metodo di EDI Onlus L’Approccio ai Diritti è il fulcro dell’azione della cooperativa sociale Edi Onlus che dal 2012 realizza interventi educativi e formativi in tutta Italia, mettendo al centro i diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza così come sanciti dalla convenzione Onu del 1989.
Leggi: Redattore Sociale
Autonomia differenziata: il comunicato della Corte Costituzionale
Leggi: Sunia
Cgil e Uil, Sciopero generale di 8 ore, venerdì 29 novembre, per cambiare la manovra di bilancio
Landini e Bombardieri, confermiamo modalità sciopero del 29 novembre
Dichiarazione del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini e del segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri
Nonostante gli incontri formali e informali che si sono svolti nei giorni scorsi e nonostante l’apertura al dialogo manifestata da Cgil e Uil, che hanno già rispettato la legge, esonerando dallo sciopero la categoria del trasporto ferroviario, la Commissione di Garanzia ha obbedito ai diktat del ministro Salvini, pubblicati sistematicamente sui social e attraverso la stampa, continuando ad avanzare ulteriori richieste per la limitazione del diritto di sciopero.
Leggi: Cgil
NEWS:
26 novembre 2024
Senza dimora, in aumento le persone prese in carico dai 20 Help Center italiani
Presentato questa mattina il Rapporto Onds: sono oltre 637 mila gli interventi effettuati nel 2023. Cresce il numero delle donne (+8%) e 7 su 10 provengono da paesi extra Ue
Sono cresciute del 5,5% rispetto all’anno precedente le persone prese in carico dai 20 Help Center della rete dell’ONDS – Osservatorio Nazionale della Solidarietà nelle Stazioni italiane, sportelli di ascolto, orientamento ed assistenza sociale presenti negli scali ferroviari e dedicati a chi vive ai margini della società. Con le 20.879 persone assistite nel 2023, sale a 166.538 il totale delle donne e degli uomini in condizione di marginalità sociale estrema che dal 2016 hanno trovato un aiuto concreto negli spazi concessi in comodato d’uso gratuito dal Gruppo FS. I numeri del Rapporto Annuale ONDS – si legge in una nota – sono stati presentati questa mattina a Roma Termini, presso l’HUB ZEST Group da Alessandro Radicchi, direttore dell’ONDS, alla presenza, tra gli altri, di Anna Maria Morrone, Organization & People Development Ferrovie dello Stato Italiane, Samantha Palombo, responsabile Dipartimento Welfare Politiche sociali e Salute di Anci e da Barbara Funari, assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale.
Leggi: Redattore Sociale, 26/11/2024
25 novembre 2024
Cop29, un accordo che delude
Sale la temperatura del pianeta e le conseguenze sono sempre più evidenti. Ma i leader del mondo riuniti a Baku non si sono mostrati all’altezza dell’urgenza, come se il riscaldamento globale fosse una minaccia lontana. Si è raggiunto un accordo per 300 miliardi di dollari all’anno, che i Paesi sviluppati dovranno trasferire ai Paesi in via di sviluppo per l’azione climatica. Ma ne servirebbero 1,3 trilioni. È grande la frustrazione del Sud globale, più povero e vulnerabile, e degli attivisti – di Elisa Cozzarini
La Conferenza Onu delle parti sul clima di Baku è terminata sabato 23 novembre, con un giorno di ritardo, e con un accordo che molti giudicano deludente. Al centro dei negoziati c’era la finanza climatica. I Paesi sviluppati si sono impegnati a trasferire 300 miliardi di dollari all’anno – tre volte la cifra attuale – attraverso sovvenzioni e prestiti a tasso agevolato ai Paesi poveri entro il 2035. Il testo apre anche alla possibilità che a contribuire siano grandi emettitori di gas serra, come la Cina, considerata ancora “in via di sviluppo”. Ma non sarà obbligata a farlo, come invece gli Stati di vecchia industrializzazione. Per intervenire in modo efficace, però, dicono gli economisti, servono 1,3 trilioni di dollari. I rimanenti mille miliardi, in base all’accordo, dovranno essere messi a disposizione attraverso investimenti privati e nuovi sistemi di tassazione dei combustibili fossili, ancora da decidere. Se ne riparlerà alla Cop30 di Belém, in Brasile, tra un anno.
Leggi: Vita, 25/11/2024
22 novembre 2024
Povertà abitativa, l’appello della Caritas di Roma: “Sospendere gli sfratti”
Rapporto “Tra indifferenze e speranze”. Focus sul problema casa nella capitale, situazione che coinvolge 18.608 famiglie in attesa di un alloggio popolare, con 7.259 di esse in lista dal 2013. A Roma i senza dimora sono 22.162
Alla povertà abitativa è dedicato uno degli approfondimenti del rapporto “Tra indifferenze e speranze” della Caritas diocesana di Roma. “La povertà abitativa non può essere più chiamata emergenza perché non è collegata ad eventi improvvisi ma è frutto di ritardi strutturali accumulatisi negli ultimi decenni e di carenza di adeguate politiche pubbliche a partire dal livello nazionale, nel dare risposte adeguate alla prolungata privazione di un bene essenziale per vivere come una abitazione dignitosa”. Il quadro, certamente incompleto, rischia di essere sconcertante. Sono quasi 30.000 le richieste di contributo per pagare l’affitto pervenute a Roma Capitale nel 2022, fondo sospeso lo scorso anno; nel 2023 sono stati emesse 3.528 ordinanze di sfratto, tante per morosità incolpevole, dovuta cioè all’impossibilità di pagare quanto dovuto, di cui 2.058 eseguite; 18.608 le famiglie in attesa di un alloggio popolare, con 7.259 di esse in lista dal 2013, mentre erano ancora 778 i nuclei familiari assistiti da Roma Capitale nei residence (circa 1.500 persone).
Leggi: Redattore Sociale, 22/11/2024
22 novembre 2024
Città sostenibili, i Comuni e gli enti locali più innovativi
Alla 41esima Assemblea annuale dell’Anci, al Lingotto di Torino, si sono svolte le premiazioni del contest promosso dalla Fondazione Sodalitas
Sindaci e assessori dei Comuni vincitori della nona edizione di “Cresco Award – Città sostenibili” sono stati premiati oggi nel corso di una cerimonia che si è tenuta al Centro congressi Lingotto di Torino, in concomitanza con la 41esima Assemblea annuale dell’Anci. Il contest è promosso dalla Fondazione Sodalitas con il patrocinio e la collaborazione dell’Associazione nazionale Comuni italiani, che riconosce l’impegno degli enti locali per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
Cinque i riconoscimenti di Fondazione Sodalitas, selezionati da una giuria multistakeholder indipendente presieduta dalla rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto: sono stati assegnati ai Comuni di San Possidonio (Modena), Fermignano (Pesaro-Urbino), Gualdo Tadino (Perugia), La Spezia e Milano; 25, invece, i progetti di enti locali premiati da parte di un gruppo di imprese associate a Fondazione Sodalitas, particolarmente impegnate sul fronte della sostenibilità e che sono partner dell’iniziativa: Ad Store, Bureau Veritas, Cellnex, Certiquality, Confida, Consulnet, FedEx, Feralpi Group, Industree Communication Hub, InfoCert-Tinexta Group, Intesa Sanpaolo, Kpmg, Lexmark, Mapei, Nexumstp, Ntt Data, Pirelli, Poste Italiane, Sias, STMicroelectronics, Ubs, Wise Engineering.
Leggi: Vita, 22/11/2024
20 novembre 2024
Patriarcato, da Valditara parole irricevibili di chi non conosce la realtà. Dichiarazione di Vilma Nicolini, responsabile Osservatorio Nazionale Auser Pari Opportunità e politiche di genere
Lunedì scorso il ministro Valditara, intervenendo alla presentazione alla Camera della Fondazione Giulia Cecchettin, ha usato parole irricevibili. Dire che la lotta al patriarcato è ideologica, significa non vedere il divario che r-esiste tra donne e uomini, oltre ai piccoli e grandi privilegi di cui godono questi ultimi e che evidentemente allo stesso ministro stanno bene. Sostenere che l’aumento delle violenze maschili sulle donne sia legato all’immigrazione irregolare, significa non conoscere la realtà dove l’80% dei femminicidi è commesso da italiani. La violenza sulle donne in tutte le sue forme (fisica, psicologica, sessuale ed economica) è un fenomeno trasversale a tutte le classi sociali e non è riducibile solo a devianza e marginalità.
Leggi: Auser, 20/11/2024
DALLE REGIONI:
26 novembre 2024
Emilia-Romagna, la regione destina ai comuni 10 milioni per aiuti agli affitti
Ammonta a 10 milioni di euro il Fondo regionale per l’affitto in Emilia-Romagna per il 2024. Risorse che la Regione ora ha assegnato ai Comuni e alle Unioni dei Comuni capofila dei Distretti socio-sanitari…
Ammonta a 10 milioni di euro il Fondo regionale per l’affitto in Emilia-Romagna per il 2024. Risorse che la Regione ora ha assegnato ai Comuni e alle Unioni dei Comuni capofila dei Distretti socio-sanitari. Gli enti locali a loro volta provvederanno a destinare gli aiuti ai cittadini in possesso dei requisiti previsti, come ad esempio un’incidenza del canone di locazione sul reddito annuo non superiore al 25% e da una soglia Isee non superiore agli 8.000 euro. Il contributo può arrivare fino a un massimo di 2.000 euro, in crescita rispetto ai 1.500 euro previsti dal precedente bando. A loro volta i Comuni potranno decidere di integrare le risorse regionali a disposizione per scorrere le graduatorie. In tutto sono 27.706 le domande presentate per accedere ai contributi del bando 2024. Quelle valide, e che dunque entrano in graduatoria, sono 16.006, mentre ai fini del riparto dei 10 milioni della Regione sono state considerate le 13.572 domande di cittadini che rientrano nella soglia dei 6.400 euro di Isee, comune a tutti i distretti.
Leggi: Redattore Sociale, 27/11/2024
22 novembre 2024
Trincia (Caritas Roma): serve legge Lazio su Erp
“Chiediamo risorse per dare sostegno alle famiglie in difficoltà. Alla Regione chiediamo una legge di edilizia residenziale pubblica con un aiuto all’accesso. E a Roma che intanto reuperi i 1820 alloggi definiti ruderi e sperimenti la figura dei tutor. Infine chiediamo di disincentivare gli affitti brevi”. Così Giustino Trincia, direttore della Caritas Roma, nel corso della presentazione del rapporto sulla Capitale
Leggi: Redattore Sociale, 22/11/2024
22 novembre 2024
Disabilità, gli spazi di casa riprogettati per i malati di sclerosi multipla
Aism e Sandoz si affidano agli studenti della nuova Accademia di belle arti di Milano per migliorare l’accessibilità delle abitazioni di sette pazienti
Ripensare e migliorare la vita quotidiana rendendola più accessibile a partire dagli spazi di casa. È questa la missione che Sandoz ha abbracciato con “Su Misura”, progetto rivolto alle persone che vivono con sclerosi multipla, realizzato in partnership con Aism, Associazione italiana sclerosi multipla e Naba, Nuova accademia di Belle Arti di Milano. Partendo dalle difficoltà motorie, visive e non solo che affronta chi convive con la sclerosi multipla, Sandoz e i partner di progetto hanno stilato una serie di indicazioni confluite in un vero e proprio opuscolo di “Raccomandazioni Percettive” attraverso cui acquisire più consapevolezza della percezione degli spazi. Le raccomandazioni riguardano e si adattano a ogni ambiente della casa: soggiorno, cucina, camera, bagno e spazio di lavoro o di relax, definendo per ciascuno di essi consigli pratici da adattare alle esigenze del singolo, a partire da sei elementi specifici: forme, materiali, colori, luci, texture e suoni.
Leggi: Redattore Sociale, 22/11/2024
20 novembre 2024
Bologna, si parla di Abitare Solidale
Lo scorso 15 novembre a Bologna presso la Casa di Quartiere Katia Bertasi (via A.Fioravanti 18/3) nell’ambio del progetto Corpo e Salute: mi muovo, mangio bene, vivo meglio, sono state presentate le attività del gruppo Abitare Solidale di Auser Bologna.
Un progetto nato per promuovere la solidarietà e il reciproco sostegno attraverso forme di co-abitazione tra anziani e non solo, per creare una rete di supporto e di condivisione. L’idea è semplice e potente: mettere in contatto persone sole e con case spaziose con chi, per varie ragioni, si trova momentaneamente senza un luogo in cui vivere. Tutto ciò si realizza attraverso un patto abitativo, che, al contrario del classico contratto di affitto, non si basa su una relazione di tipo economico, ma su un rapporto di scambio e sostegno reciproco.
Leggi: Auser, 20/11/2024
20 novembre 2024
Rossano (CS), incontro formativo contro le truffe agli anziani
A Rossano (CS) un incontro formativo per tutelare i cittadini a rischio, dare agli anziani strumenti pratici e informazioni per riconoscere e difendersi dalle truffe. Appuntamento per il 21 novembre alle ore 16:30 presso l’ex delegazione comunale. L’iniziativa, promossa da Auser, Fondazione con il Sud, Aisnaf con la partecipazione del comando dei Carabinieri e professionisti del settore, mira a contrastare questo fenomeno e aumentare la consapevolezza nella cittadinanza.
Leggi: Auser, 20/11/2024
20 novembre 2024
Pistoia, apre un nuovo punto digitale facile
Apre al Centro anziani di Pistoia un nuovo Punto digitale facile che sarà attivo presso il Centro Anziani di Monteoliveto, in via Bindi 16 e verrà gestito dalla Fondazione Sant’ Atto che ha come partner Ceis, Anteas e Auser. Sarà aperto ogni lunedì martedì giovedì e sabato dalle 9 alle 13 e il mercoledì e il venerdì dalle 14 alle 18. Per i contatti il numero di riferimento è lo 0573 – 975064.
“La Regione Toscana – afferma l’assessore alle infrastrutture digitali e ai rapporti con gli enti locali, Stefano Ciuoffo – con approccio inclusivo prosegue la sua campagna per ridurre il divario digitale. I Punti digitali facili (Pdf) svolgono un’azione concreta e inclusiva che la Regione Toscana mette in campo per ridurre il divario digitale che colpisce in particolare gli strati più fragili della nostra società. Investire nell’alfabetizzazione digitale significa anche ridurre la distanza tra Pubblica amministrazione e cittadino, apportando significative semplificazioni nella vita quotidiana di ciascuno di noi”.
Leggi: Auser, 20/11/2024
12 novembre 2024
Convivenze solidali in alloggi popolari: online il bando
Condividere una casa, sostenersi reciprocamente, affrontare insieme i costi. Con il bando per le “Convivenze solidali” in alloggi popolari, da oggi a Roma una persona anziana e una persona più giovane possono scegliere di coabitare sottoscrivendo un accordo solidale. L’iniziativa aiuta così ad affrontare l’emergenza abitativa e la solitudine delle persone fragili.
L’avviso pubblico del dipartimento Valorizzazione del patrimonio e politiche abitative è online e non ha scadenza. Nello specifico, si rivolge agli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) che si trovano in situazioni di fragilità socioeconomica e/o di non autosufficienza e che hanno bisogno di assistenza (persone anziane, persone con disabilità psicofisica o disturbi psichiatrici).
Leggi: Comune di Roma, 12/11/2024
IN AGENDA:
I 30 anni della manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, a Roma il 27 novembre un convegno del Forum Terzo Settore con la partecipazione di Giuliano Amato
Il 29 ottobre 1994, a Roma, si svolgeva la manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, che diede vita al Terzo settore italiano e segnò l’inizio del percorso per la costituzione, tre anni più tardi, del Forum Nazionale del Terzo Settore. Per la prima volta in una manifestazione di così grandi dimensioni, scendevano in piazza volontari, operatori sociali, persone con disabilità per chiedere al Governo la difesa dei diritti, del welfare, delle conquiste sociali, messe in discussione da un modello economico, il liberismo selvaggio, già allora insostenibile. Sul sito www.forumterzosettore.it tutta la documentazione della manifestazione e un video con interviste e testimonianze.
Leggi: Auser
Il sistema della salute in Italia – Mercoledì, 27 novembre 2024
Ore: 15:00 – Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani – Sala Igea – Piazza della Enciclopedia Italiana, 4 – Roma
La priorità della sanità come area di intervento delle istituzioni e la sua urgenza sono ormai condivise da tutti i protagonisti della vita pubblica, così come sono noti dati e cause della crisi. La ricerca “Il sistema della salute in Italia” realizzata dal Censis e italiadecide, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si propone di suggerire un percorso che conduca a un adeguamento delle risorse e del personale (anche attraverso una più efficace collaborazione fra pubblico e privato), a un maggiore investimento nella sanità digitale e a un’opportuna valorizzazione di tutti i soggetti che contribuiscono alla qualità del sistema.
Per accreditarsi all’evento scrivere a ufficiostampa@censis.it
Leggi: Censis
XVI edizione del Forum non autosufficienza a Bologna il 27 e 28 novembre. Si parla anche di digital housing
Torna il classico appuntamento, giunto alla sua sedicesima edizione, promosso dal gruppo Maggioli. In calendario ben 66 eventi tra seminari, convegni, workshop. Tra i tanti eventi segnaliamo quello legato allo sviluppo del digital housing in campo sociale, promosso da Aias Ausilioteca Bologna che gestisce anche il CAAD locale e che presenta, assieme ad ASP Città di Bologna, i risultati del progetto Isabella.
“Il potenziale offerto dalle tecnologie digitali connesse è sempre più evidente. In particolare, anche nel settore sociosanitario, queste soluzioni appaiono estremamente promettenti per supportare una domiciliarità in sicurezza e autonomia, attraverso servizi innovativi di tele care che mantengano anche una elevata sostenibilità economica”.
Leggi: Rete Caad
SUNIA-UNIAT per il diritto all’abitare. Il 5 dicembre a ROMA assemblea nazionale degli inquilini – Presso cinema Capranichetta, Piazza Montecitorio 125, Roma
Per chiedere al Governo ed al Parlamento il rispetto della legge di finanziamento del fondo di sostegno alla locazione, un piano casa nazionale per l’aedilizia pubblica e la riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio.
Leggi: Sunia
Censis -58° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2024
Venerdì 6 dicembre – ore 10:00 – Cnel – Viale David Lubin, 2 – Roma
Giunto alla 58ª edizione , il Rapporto Censis prosegue l’analisi e l’interpretazione dei più significativi fenomeni socio-economici del Paese, individuando i reali processi di trasformazione della società italiana. Su questi temi si soffermano le «Considerazioni generali» che introducono il Rapporto. Nella seconda parte, «La società italiana al 2024» , vengono affrontati i processi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno.
Leggi: Censis
Gli incidenti stradali: dati e misure di policy – Un quadro territoriale
Martedì 10 dicembre alle ore 9.30, presso l’Aula Magna dell’Istat, si tiene l’evento Gli incidenti stradali: dati e misure di policy. Un quadro territoriale.
Il convegno ha l’obiettivo di fornire una panoramica sull’incidentalità stradale in Italia, con un focus sui dati più recenti e un riferimento al monitoraggio degli obiettivi dell’Agenda 2030, stabiliti dall’Unione Europea. Un particolare approfondimento riguarda il quadro territoriale del fenomeno.
Evento i presenza e online
Leggi: Istat
Eventi in programma di AGE-IT
• Workshop Interdisciplinare sul Tema dell’Invecchiamento presso l’Università Vita-Salute San Raffaele
Nei giorni 28 e 29 novembre, l’Università Vita-Salute San Raffaele ospiterà un workshop interdisciplinare intitolato “Invecchiamento, demenza, vulnerabilità: una prospettiva di ricerca interdisciplinare”. L’evento si terrà nell’Aula DO 106 del Palazzo Donatello, presso il Campus Mi2.
Leggi: https://ageit.eu/wp/2024/11/23/padova-22-23-ottobre-2024-evento-cross-spoke- alluniversita-di-padova-copy/
• Dialogo scienza per le politiche: sistemi sanitari resilienti per l’invecchiamento della popolazione dell’UE
Un workshop tra esperti scientifici e responsabili politici regionali, nazionali e dell’UE per discutere l’impatto dell’invecchiamento della popolazione dell’UE sui sistemi sanitari e sull’assistenza a lungo termine.
Martedì, 10 dicembre, 2024, Orario: 10:30 – 12:45, Luogo: Bruxelles (online)
Leggi: https://knowledge4policy.ec.europa.eu/event/science-policy-dialogue-resilient- health-systems-ageing-eu-population_en#agenda
• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
La riforma dell’assistenza ai non autosufficienti – di Giovanni Lamura
Un approccio olistico alle politiche in materia di invecchiamento?
Con la legge delega 33 del marzo 2023 e il decreto legislativo 29 del 2024 il nostro Paese ha potenzialmente avviato una nuova fase delle sue politiche in materia di invecchiamento. Apparentemente ciò sembra avvenire seguendo un approccio olistico, cosa che rappresenterebbe una discontinuità rispetto al passato, in quanto già nella legge delega dello scorso anno, ed in misura ancor più evidente nel decreto attuativo di pochi mesi fa, la scelta del legislatore è stata quella di focalizzarsi su entrambi i fronti in cui tradizionalmente si dividono le politiche del settore: la promozione dell’invecchiamento attivo e in salute e l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Le due tematiche costituiscono – quasi plasticamente (dividendosi in parti uguali i 40 articoli che costituiscono il cuore del provvedimento) – il focus delle due sezioni di cui è composto il recente decreto legislativo. Il titolo I, incentrato su “Principi generali e misure a sostegno della popolazione anziana”, parte con l’istituzione del Comitato Interministeriale per le politiche in favore della Popolazione Anziana (CIPA), e tocca temi come promozione della salute, invecchiamento attivo, telemedicina, contrasto alla solitudine, co-housing e alfabetizzazione digitale. Il titolo II, con le sue “Disposizioni in materia di assistenza sociale, sanitaria, sociosanitaria e prestazione universale in favore delle persone anziane non autosufficienti”, propone soluzioni rispetto a temi classici – e annosi – del settore, quali valutazione multidimensionale, prestazioni monetarie, servizi sociali e sanitari e loro integrazione, in ambito sia domiciliare sia residenziale, supporto ai famigliari caregiver e ruolo delle assistenti familiari private di cura.
Leggi: Welforum
Come le tecnologie assistive e digitali possono supportare il progetto di vita? – di Carmela Cioffi
Lettori di schermo, display Braille, sistemi di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), dispositivi di puntamento alternativi al mouse e molte altre tecnologie informatiche e tecniche realizzate per rendere accessibili i prodotti hardware o software anche per le persone con disabilità: ormai l’inclusione, il benessere, lo stesso progetto di vita di persone con disabilità, anziani e gruppi vulnerabili passa ineludibilmente attraverso l’uso delle tecnologie assistive e digitali.
Dal 28 al 30 novembre prossimi, presso l’Istituto Aldini Valeriani di Bologna, la Fondazione ASPHI presenterà Handimatica 2024, la mostra-convegno dedicata alle tecnologie digitali “per una società inclusiva” (lo abbiamo annunciato in questo pezzo): diversi gli eventi in programma pensati per coinvolgere persone con disabilità e professionisti del settore, come quello del 28 novembre, intitolato Gli ausili oggi e domani – Il progetto di vita individualizzato e le tecnologie assistive e digitali.
Leggi: Superando
Servizi sociali. La spesa dei Comuni varia dai 37 euro pro capite della Calabria ai 429 euro del Trentino-Alto Adige
In generale tutte le regioni del Mezzogiorno si trovano a fondo classifica con dati medi inferiori ai 100 euro pro capite di spesa dei comuni per servizi sociali; l’unica eccezione è rappresentata dalla Sardegna che, con 279 euro di uscite per cittadino, è terza a livello nazionale. Questo quanto emerge dal Rapporto “Salute e Territorio. I servizi socio-sanitari dei Comuni italiani”, elaborato da Ifel Fondazione Anci e Federsanità.
IL RAPPORTO
Secondo i recenti dati Istat pubblicati a maggio 2024, la spesa dei Comuni per i servizi sociali continua ad aumentare nel 2021 per proseguire a fronteggiare i nuovi bisogni assistenziali derivanti dall’emergenza sanitaria esplosa con il Covid-19 e della conseguente crisi economica e sociale. Di fatto i Comuni sono responsabili degli interventi e dell’offerta di servizi socio-assistenziali destinati ai propri cittadini e nel 2021 la loro spesa per tale funzione raggiunge gli 8,38 miliardi di euro, pari allo 0,46% del PIL, il 6,7% in più rispetto al 2020. In confronto con il 2013, quando la spesa complessiva era pari a 6,86 miliardi di euro, il dato ha subito una variazione positiva pari al 22%. Restano strutturate le disuguaglianze territoriali: il Nord sempre al di sopra del resto del Paese, un Centro che insegue ed un mezzogiorno perennemente in affanno, con valori mai superiori agli 80 euro pro capite, ad eccezione dell’ultimo biennio.
Leggi: Quotidiano Sanità
Demenza, Alzheimer e malnutrizione. Colpiti 2 milioni di italiani. Logopedista figura chiave, ma mancano centri specializzati
In Italia, secondo le proiezioni demografiche, nel 2051 ci saranno 280 anziani ogni 100 giovani, con aumento di tutte le malattie croniche legate all’età, e tra queste le demenze. Fondamentale la figura del logopedista per la gestione dei disturbi comunicativi, cognitivi e deglutitori nelle persone con demenza. Se ne è parlato al XVII Convegno “I Centri per i disturbi cognitivi e le demenze nella gestione integrata della demenza”.
La malnutrizione è la prima grave conseguenza delle malattie neurodegenerative come la demenza o l’Alzheimer. Colpisce pressoché tutti i pazienti, in Italia poco meno di 2 milioni (1,6 milioni solo se riferiti alle due patologie principali) ma proiettate potenzialmente a triplicarsi nei prossimi 30 anni nei paesi occidentali in funzione dell’assetto demografico che conterà al 2051, 280 anziani ogni 100 giovani. Per questo la Federazione Logopedisti Italiani (FLI), ha sottolineato il problema e lanciato un allarme sulla mancanza di strategie, programmi, strutture e personale specializzato al XVII Convegno “I Centri per i disturbi cognitivi e le demenze nella gestione integrata della demenza” che si chiude oggi a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità.
Leggi: Quotidiano Sanità
Prevenire l’AD. Un anziano su 5 è caduto nell’ultimo anno, il 6% più di una volta. I dati dell’Iss
I dati della “sorveglianza Passi D’Argento” dell’ISS mostrano che il 21% degli over65 è caduto nei 12 mesi precedenti alla rilevazione, il 7% negli ultimi 30 giorni. La casa resta il luogo dove questo tipo di incidente è più frequente (64% dei casi). Le cadute sono più frequenti con l’avanzare dell’età, fra le donne e fra le persone con difficoltà economiche. Quasi 4 intervistati su 10 hanno paura di cadere, 6 su 10 fra chi ha già vissuto questo evento. Il 7% degli over 65 è caduto nei 30 giorni precedenti al momento in cui gli è stato chiesto se era accaduto, dato che sale al 21% se si considera un intervallo di 12 mesi, con la casa che resta il luogo dove questo tipo di incidente è più frequente.
Leggi: Rete Caad
I figli che lavorano aiutati dai padri pensionati: la ricerca dello Spi Cgil di Bologna
Più della metà degli over 65 sostiene di aiutarli economicamente con regolarità (16,1%) o almeno ogni tanto (47%)
A Bologna molti pensionati, nonostante le proprie sfide economiche, continuano a sostenere i figli e le famiglie. Si tratta del dato rilevato da una recente indagine dello Spi Cgil di Bologna che ha intervistato oltre 2.700 pensionati con più di 65 anni, rivelando l’importanza del ruolo dei pensionati come pilastri delle famiglie italiane.
«I pensionati sono un universo molto ampio, c’è una complessità enorme nella popolazione – spiega Antonella Raspadori dello Spi di Bologna – all’interno di questo grande gruppo ci sono anche diseguaglianze importanti. C’è uno strato basso della popolazione rappresentato soprattutto da ultra 74enni e da donne che vivono sole e hanno una bassa pensione».
La realtà dei pensionati: un mondo di sostegno e sacrifici
I pensionati a Bologna hanno spesso una casa di proprietà e questo contribuisce a collocarli negli strati più elevati della popolazione rispetto al campione complessivo: il 65,3% ritiene di avere risorse economiche adeguate, il 6,5% pensa di averne di ottime. Questo conduce a quello che sembra un paradosso economico: sono i pensionati ad aiutare i figli che lavorano e non viceversa, come accadeva fino a non molto tempo fa. Più della metà dei pensionati sostiene di aiutare i propri figli economicamente con regolarità (16,1%) o almeno ogni tanto (47%). Pochissimi pensionati ricevono aiuto economico dai propri figli: solo il 5,9% degli intervistati dice di riceverne ogni tanto e lo 0,8% con regolarità. Nella bilancia tra il dare e l’avere, i pensionati in base alla ricerca dello Spi Cgil sono molto sbilanciati verso il dare: il 60% di loro fornisce aiuto a familiari, amici, parenti oppure fa volontariato, mentre appena il 20% riceve aiuto.
Leggi: Liberetà
SEGNALAZIONI:
Servizi pubblici collaborativi: per un welfare più capace
Un saggio di Ezio Manzini e Michele D’Alena dimostra anche con dati empirici la maggiore efficacia di un welfare costruito “assieme”: enti pubblici, cittadini e soggetti sociali. La recensione – di Stefano Arduini
Gli autori, il professore del Politecnico di Milano Ezio Manzini e Michele D’Alena, coordinatore dell’Alleanza Transizioni Giuste da poco nominato assessore alla Partecipazione del comune bolognese di San Lazzaro di Savena, lo dichiarano subito: «Il contributo specifico di Fare assieme è la proposta di una nuova generazione di servizi pubblici: servizi che rispondano a bisogni sociali stimolando e supportando la creazione di nuove comunità. Servizi il cui compito è (anche) quello di rigenerare il tessuto sociale. Perché la socialità è un bisogno umano ed è determinante per lo stato di salute dei cittadini. Ma, soprattutto, perché l’esistenza di un tessuto sociale ricco e dinamico è la condizione necessaria per affrontare in modo collaborativo molti dei grandi problemi con cui oggi ci dobbiamo confrontare. Riconoscere che le persone hanno al tempo stesso la necessità e il diritto di essere attive e collaborative implica un ruolo rinnovato per il Pubblico. Cioè per l’insieme di chi opera per l’interesse generale».
Leggi: Vita
Le esperienze di pazienti e caregiver che vivono il Parkinson: un’indagine
L’indagine denominata “Uno, nessuno e centomila” è stata promossa nei giorni scorsi dalla Confederazione Parkinson Italia, per raccogliere, attraverso un agile questionario (disponibile a questo link), le esperienze di pazienti e caregiver che vivono quotidianamente la realtà del Parkinson, il tutto con l’obiettivo di fare luce sulla complessità della malattia e di sensibilizzare l’opinione pubblica.
«Nell’immaginario collettivo – sottolineano da Parkinson Italia – la parola “Parkinson” si lega al tremore e alle difficoltà di movimento. La maggior parte delle persone ignora quindi la complessità della malattia, così come la molteplicità dei suoi sintomi e le ripercussioni pratiche sulla vita quotidiana. Come Parkinson Italia siamo impegnati a diffondere un’immagine quanto più reale della malattia e così, insieme all’istituto di ricerca AstraRicerche, abbiamo sviluppato un’indagine esplorativa per raccogliere il vissuto e i sentimenti di pazienti e caregiver». (S.B.)
Leggi: Superando
Investire sull’invecchiamento attivo. L’esperienza sulle tecnologie assistive di Inrca nelle Marche
L’esperienza dell’Inrca mostra come investire sull’invecchiamento attivo, attraverso un approccio integrato e tecnologicamente avanzato, non solo contribuisca a migliorare la qualità della vita degli anziani, ma rappresenti anche una risposta sostenibile alla crescente domanda di assistenza a lungo termine. Il rapporto OCSE mette in evidenza l’urgenza di strategie che promuovano un invecchiamento attivo per ridurre le crescenti pressioni sui sistemi di assistenza a lungo termine (LTC), in un contesto in cui i costi dell’assistenza rischiano di diventare insostenibili. Le Marche, con una popolazione in rapido invecchiamento, presentano una sfida significativa: circa il 25% dei residenti ha più di 65 anni, una percentuale che potrebbe raggiungere il 34,5% entro il 2050.
Leggi: Rete Caad
Scenari. Ocse: le spese per l’assistenza agli anziani si moltiplicheranno di 2,5 volte entro il 2050. Necessarie politiche di invecchiamento in salute
La percentuale di anziani che necessitano di assistenza è destinata ad aumentare del 30% entro il 2050. La Corea registrerà l’aumento più elevato di over 65 (4,4 punti percentuali), seguita dalla Grecia (2,2 punti percentuali) e dall’Italia (1,9 punti percentuali). Crescerà il rischio di povertà per i sempre più anziani che dovranno affrontare spese dirette di assistenza. Politiche di invecchiamento in salute potrebbero avere un impatto molto positivo nei paesi, come l’Italia, con un rapido invecchiamento della popolazione.
Leggi: Rete Caad
Presidi e flash mob contro l’approvazione del “codice della strage”
La prossima settimana, salvo colpi di scena, il Senato approverà in via definitiva la riforma del codice della strada, voluta e blindata nel testo approvato alla Camera dal Ministro dei trasporti Salvini. Le associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada insieme a quelle ambientaliste e per la mobilità sostenibile, che già da mesi lo hanno bollato e contrastato come “codice della strage”, hanno lanciato perciò nuova fase di mobilitazione, con un presidio a Roma oggi, domenica 17 novembre e flash mob in diverse città italiane fino a martedì 19 novembre. Anche lo Spi Cgil ha deciso di aderire in continuità dell’impegno con la campagna Siamo Tutti Pedoni per una mobilità sostenibile e a misura di tutti e tutte.
NEWS:
19 novembre 2024
Poveri e dimenticati
La povertà aumenta e il governo la nasconde. I dati sull’Adi sono parziali e non aggiornati, mentre nella manovra nulla. Barbaresi, Cgil: “Serve una misura universale di contrasto all’indigenza”
“Beati i poveri perché loro è il regno dei cieli”, recita il Vangelo di Matteo. Quello sulla terra invece è dei ricchi e di redistribuzione più equa della ricchezza – almeno in Italia – nemmeno parlarne. Anzi sembra proprio che, a voler essere generosi, chi ci governa sembra aver accantonato la questione.
C’è chi dà i numeri della povertà e c’è chi non li legge
Prima l’Istat e ora la Caritas: di cos’altro ha bisogno il governo per scoprire che nel nostro Paese ci sono tanti poveri quanto mai prima? Sfiorano i sei milioni, sono bimbi e bimbe e sono lavoratori e lavoratrici, il cui reddito è talmente basso da costringerli a rivolgersi alle mense caritatevoli o al banco alimentare. Meloni, Giorgetti e Calderoni non li vedono e non li vogliono vedere. Mentre il presidente della Repubblica Mattarella, nella giornata contro la povertà, ha fatto arrivare una cospicua donazione al Banco alimentare, il governo nella manovra di bilancio all’attenzione del Parlamento non scritto una parola né un numero ad indicare di aver consapevolezza della dimensione del fenomeno e della volontà di affrontarlo. E, come si sa, i poveri sono tanti al Sud ma sono diventati tanti al Nord, dove il lavoro c’è ma è povero.
Leggi: Collettiva, 19/11/2024
18 novembre 2024
Ecosistema urbano di Legambiente: niente di nuovo in città!
Nelle città è in atto una rivoluzione ecologica ma è troppa lenta. Centri urbani italiani alle prese con le stesse croniche emergenze. Lo segnalano i nuovi dati del nostro rapporto Ecosistema Urbano sulle performance ambientali dei capoluoghi di provincia italiani, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24.
Quest’anno Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore che misura le performance ambientali dei capoluoghi di provincia italiani, si arricchisce di alcune novità. E’ stato rivisto il peso di alcuni indicatori e messe in campo nuove riflessioni che porteranno lo studio, nei prossimi anni, ad esprimersi in modo sempre più chiaro e puntuale rispetto alla realtà urbana e le sue evoluzioni. L’edizione 2024 di Ecosistema Urbano è dunque la prima di una nuova stagione da cui però emergono, nonostante alcuni cambiamenti positivi, già note criticità: le città con le migliori performance ambientali si concentrano al nord, mentre sud e centro della Penisola faticano a tenere il passo. Le metropoli sono in affanno. E le emergenze urbane sono sostanzialmente sempre le stesse.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 18/11/2024
15 novembre 2024
Autonomia differenziata, Auser “Dalla Consulta riconosciute le giuste critiche della società civile”
Il presidente nazionale di Auser, Domenico Pantaleo: “La decisione della Corte è una prima vittoria di chi si oppone all’autonomia differenziata mentre resta in piedi il referendum per abrogare le parti restanti della legge non dichiarate illegittime dalla Corte. Chi ha voluto spaccare l’Italia con la secessione dei ricchi, contrapponendo l’egoismo alla solidarietà, dovrebbe riflettere”
“La Corte Costituzionale, nell’esame dei ricorsi per incostituzionalità della Legge sull’autonomia differenziata presentati da alcune Regioni, ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità ma ha considerato illegittimi i profili rilevanti della legge stessa. Vengono così riconosciute le giuste critiche di sindacati, giuristi, associazioni e società civile”. Così il presidente di Auser, Domenico Pantaleo, che in merito alla decisione della Consulta aggiunge: “L’enorme partecipazione alla raccolta delle firme per il referendum ha evidenziato la contrarietà dei cittadini a un provvedimento che divide l’Italia e aumenta le disuguaglianze. Infatti la legge Calderoli mette in discussione i principi fondamentali della nostra Costituzione nel garantire l’uguaglianza dei diritti come pilastro del bene comune garantito dal principio di sussidiarietà”.
Leggi: Redattore Sociale, 15/11/2024
15 novembre 2024
Parte il progetto “Pensaci prima”, per promuovere la prevenzione e i corretti stili di vita a scuola
Video e materiali didattici curati da esperti e medici rivolti alle scuole secondarie di primo e secondo grado per promuovere la tutela della salute già dall’età scolastica. Un’iniziativa educativa in 3 fasi rivolta all’intero mondo scolastico: formazione per docenti (già online), per studenti e webinar live per tutti
La prevenzione, nelle sue varie declinazioni, è uno strumento molto efficace per proteggere la propria salute ed è sempre più importante iniziare a favorirne la consapevolezza già dall’età scolastica: per questo Komen Italia, Edulia Treccani Scuola e l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana hanno ideato e realizzato “Pensaci prima”, progetto digitale educativo gratuito rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado, per promuovere uno stile di vita sano fra gli adolescenti.
Leggi: Redattore Sociale, 15/11/2024
14 novembre 2024
Lavoro domestico, Assindatcolf: con il credito di imposta emersione dal nero di 460 mila persone
Se le famiglie italiane potessero fruire di un credito d’imposta al 50% da applicare alla spesa sostenuta per colf, badanti e baby sitter avrebbero la possibilità di dimezzare i costi ed il tasso di irregolarità nel settore potrebbe passare dal 54% attuale al 21%. La misura, già sperimentata con successo in Francia, è stata analizzata dall’Ufficio Studi di Assindatcolf
Se le famiglie italiane potessero fruire di un credito d’imposta al 50% da applicare alla spesa sostenuta per colf, badanti e baby sitter avrebbero la possibilità di dimezzare i costi ed il tasso di irregolarità nel settore potrebbe passare dal 54% attuale, al 21%, con la conseguente emersione di circa 460 mila lavoratori in nero. La misura, già sperimentata con successo in Francia, è stata analizzata dall’Ufficio Studi di Assindatcolf nel Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, progetto editoriale in partnership con Censis, Effe, Centro Studi e Ricerche Idos e Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, presentato all’Auditorium dell’Ara Pacis.
Leggi: Redattore Sociale, 14/11/2024
13 novembre 2024
Caritas Italiana, Rapporto povertà 2024
Ha per titolo “Fili d’erba nelle crepe. Risposte di speranza” il Rapporto 2024 di Caritas Italiana su povertà ed esclusione sociale in Italia. È stato presentato martedì 12 novembre 2024, a Roma e online. La povertà assoluta interessa oltre 5,7 milioni di persone, quasi un decimo della popolazione italiana. Il rapporto rileva che nell’arco di dieci anni in Italia (214-2024) il numero di famiglie in stato di povertà assoluta è cresciuto del 42,8%, nelle regioni del Nord è praticamente raddoppiato più 97,2%. La povertà tra i minori (13,8%) è oggi inoltre ai massimi storici. Nel nostro Paese il 7,6% della popolazione, 4,5 milioni di persone ha dovuto rinunciare a prestazioni sanitarie necessarie, per problemi economici o per problemi di accesso alle liste di attesa. Altro grave problema rilevato dal rapporto Caritas 2024 è quello della casa, 1,5 milioni di famiglie vivono infatti in abitazioni sovraffollate, poco luminose e senza servizi come l’acqua corrente in bagno. Il 22,5% delle famiglie fatica a pagare mutuo, bollette o affitto.
Leggi: Auser, 13/11/2024
11 novembre 2024
Social forum dell’abitare
Si è svolta a Genova una due giorni di dibattiti e progetti condivisi con una coalizione di forze civiche, solidali, sociali e sindacali che intendono lavorare insieme sul diritto all’abitare di tutti e per tutte.
Dai social forum abitare territori una grande spinta alla partecipazione e alla mobilitazione, tanta la voglia di confrontarsi e di allacciare relazioni, con di fronte la prospettiva di allargare la maglia della rete, da Nord a Sud.
Le campagne VUOTI, sui vuoti urbani, e ATA – Alta Tensione Abitativa, sulla limitazione degli affitti turistici riscuotono consenso e istruiscono ingaggi e contaminazioni tra realtà differenti, tutte unite nella definizione e nell’azione di battaglie comuni.
Il Social Forum cresce. In una città simbolo per il nostro paese, in cui era fondamentale per noi effettuare un passaggio, verso il Social Forum dell’Abitare di Napoli dell’anno prossimo.
Esorcizziamo il passato per trovare insieme nuovo slancio, nella costruzione di un movimento a partire dall’agenda condivisa di Bologna.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 11/11/2024
DALLE REGIONI:
18 novembre 2024
Non autosufficienza. Nel Lazio buoni servizio per pagare l’assistenza
Risorse finanziarie complessive pari a 8 milioni di euro, l’ammontare massimo del singolo buono è pari a 700 euro mensili, per un totale di 12 mensilità. Le domande potranno essere presentate dal 28 novembre al 31 gennaio 2025 tramite la piattaforma Efamily.
A partire dalle ore 15 del 28 novembre, ed entro le ore 23:59 del 31 gennaio 2025, o fino a esaurimento fondi, si potrà accedere alla piattaforma “Efamily” per presentare la domanda per i buoni servizio finalizzati al pagamento dei servizi di assistenza per le persone non autosufficienti nel territorio della regione Lazio. Ad annunciarlo la regione in una nota.
“Le risorse finanziate disponibili sono pari a 8 milioni di euro, a valere sul Fondo sociale europeo. Il Buono Servizio può essere richiesto da coloro che si prendono cura di familiari non autosufficienti e l’ammontare massimo del buono è pari a 700 euro mensili, per un totale di 12 mensilità”, spiega l’assessore all’Inclusione sociale e ai Servizi alla Persona, Massimiliano Maselli.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/11/2024
17 novembre 2024
Sanità e disservizi, prosegue la battaglia di “Sos Diritti”
Lo “Sportello Salute” è alla ricerca di nuovi volontari per ampliare l’orario di ricevimento degli utenti e seguire ancora più pratiche
Lo sportello “Sos Diritti” è alla ricerca di nuovi volontari per ampliare l’orario di apertura e dare ancora maggior supporto agli utenti per ciò che riguarda sanità e disservizi. Lo scorso venerdì nella sede dell’Auser di Treviglio si è svolta una assemblea pubblica.
Sanità e disservizi, la battaglia di “Sos Diritti”
Prosegue senza sosta l’attività dello “Sportello Salute” promosso dall’associazione “SOS Diritti” e dal gruppo social “La gatta trevigliese” per supportare i cittadini nei ricorsi contro i ritardi nelle liste di attesa di ASST Bergamo Ovest. Attivo da dicembre 2023 ogni giovedì dalle 10 alle 12 nella sede di via Zenale, lo sportello è oggi alla ricerca di nuovi volontari per garantire più giorni di apertura al pubblico durante la settimana e per prendere in carico un numero sempre maggiore di ricorsi individuali in vista di futuri ricorsi collettivi.
Leggi: Prima Treviglio, 17/11/2024
15 novembre 2024
Sos liste d’attesa nella sanità mantovana: volontari in aiuto dei pazienti
Da gennaio tredici sportelli per garantire l’accesso alle prestazioni nei tempi previsti dalla legge
La salute è un diritto e per garantirlo, in otto comuni, sono pronti a dare sostegno tredici sportelli gratuiti. Pd, Cgil, Spi Cgil, Cittadinanza Attiva, Auser e Acli si sono uniti per rispondere a un bisogno sempre più pressante: prenotare visite ed esami nei tempi prescritti dal medico.
Servizio gratuito
Si chiama “Sos liste di attesa” il servizio gratuito che offre una via di uscita quando il Cup e il numero verde di Regione Lombardia sbarrano la strada con liste di attesa infinite o, addirittura, chiuse, oppure con appuntamenti in strutture distanti dalla propria residenza. In che cosa consiste? Se non si rispettano le tempistiche, i volontari messi a disposizione dalle associazioni aiuteranno l’utente a compilare un modulo di segnalazione per la mancata prestazione. Il documento sarà poi recapitato agli uffici di competenza.
Leggi: Gazzetta di Mantova, 15/11/2024
IN AGENDA:
Italia Longeva – 21 e 22 novembre – Roma Ministero della Salute – II Forum prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile
Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Torna l’appuntamento annuale, giunto alla sua seconda edizione, che si propone come l’occasione di incontro e confronto tra decisori , referenti della prevenzione a livello centrale, regionale e territoriale e i principali addetti ai lavori coinvolti lungo la filiera della prevenzione vaccinale. Partendo da un focus sullo stato dell’arte dell’attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 e della diffusione della vaccinazione nella popolazione anziana e a rischio, la due giorni promossa da Italia Longeva offrirà ai partecipanti un momento di aggiornamento e approfondimento su risultati raggiunti, attuali sfide, criticità e possibili soluzioni implementabili sul territorio grazie all’esperienza diretta di chi quotidianamente opera nell’ambito della prevenzione vaccinale.
Leggi: Italia Longeva
I 30 anni della manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, a Roma il 27 novembre un convegno del Forum Terzo Settore con la partecipazione di Giuliano Amato
Il 29 ottobre 1994, a Roma, si svolgeva la manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, che diede vita al Terzo settore italiano e segnò l’inizio del percorso per la costituzione, tre anni più tardi, del Forum Nazionale del Terzo Settore. Per la prima volta in una manifestazione di così grandi dimensioni, scendevano in piazza volontari, operatori sociali, persone con disabilità per chiedere al Governo la difesa dei diritti, del welfare, delle conquiste sociali, messe in discussione da un modello economico, il liberismo selvaggio, già allora insostenibile. Sul sito www.forumterzosettore.it tutta la documentazione della manifestazione e un video con interviste e testimonianze.
Leggi: Auser
Il sistema della salute in Italia – Mercoledì, 27 novembre 2024
Ore: 15:00 – Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani – Sala Igea – Piazza della Enciclopedia Italiana, 4 – Roma
La priorità della sanità come area di intervento delle istituzioni e la sua urgenza sono ormai condivise da tutti i protagonisti della vita pubblica, così come sono noti dati e cause della crisi. La ricerca “Il sistema della salute in Italia” realizzata dal Censis e italiadecide, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si propone di suggerire un percorso che conduca a un adeguamento delle risorse e del personale (anche attraverso una più efficace collaborazione fra pubblico e privato), a un maggiore investimento nella sanità digitale e a un’opportuna valorizzazione di tutti i soggetti che contribuiscono alla qualità del sistema.
Per accreditarsi all’evento scrivere a ufficiostampa@censis.it
Leggi: Censis
“Le guerre rendono le donne più vulnerabili e portano con sé nuove forme di violenza”
In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la Rete nazionale Auser, organizza numerosi appuntamenti territoriali legati alla compagna #educhiamoalrispetto. Iniziativa nazionale promossa da Auser che ha visto nell’ultimo anno tanti giovani, adulti e anziani confrontarsi insieme per costruire una cultura del rispetto, una società libera da ogni violenza di genere e dai linguaggi tossici.
Leggi: Auser
Eventi in programma di AGE-IT
• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Cure domiciliari per i non autosufficienti
Serve un aggiornamento del quadro normativo – Franco Pesaresi
Perché serve un aggiornamento del quadro normativo
In Italia manca un servizio di cure domiciliari pubbliche disegnato per gli anziani non autosufficienti: le cure domiciliari (Adi) alternano il modello prestazionale a quello della breve assistenza post-ospedaliera (due-tre mesi). Valga per spiegare il concetto il numero medio di ore di cure domiciliari pari a 16 che vengono erogate annualmente agli anziani (Ministero Salute, 20241). Una presa in carico per tutto il periodo del bisogno assistenziale non c’è.
Con questa organizzazione, le cure domiciliari, sia ben chiaro, sono utili alla comunità ma mancando di una presa in carico degli anziani non autosufficienti per tutto il periodo del loro bisogno assistenziale lasciano scoperto tutto il settore delle cure di lungo periodo.
Leggi: Welforum
In Italia la spesa sanitaria pro capite è di 586 euro più bassa rispetto alla media europea. Siamo il Paese con i medici più anziani e resta grave la carenza di infermieri. Il rapporto Ocse
Pubblicato il Rapporto Health at a Glance Europe 2024. L’Italia e la Bulgaria sono i due Paesi dell’UE che si trovano ad affrontare le preoccupazioni più pressanti, con più della metà dei loro medici di età superiore ai 55 anni e più di un quinto di età superiore ai 65 anni. Il numero di infermieri pro capite continua ad essere inferiore alla media europea: 6,5 contro 8,4 per mille abitanti nell’Ue. Nel 2023, un bambino nato in Italia potrebbe aspettarsi di vivere in media 83,8 anni: il secondo livello più alto nell’Unione, subito dopo la Spagna, e 2,5 anni sopra la media Ue. Ma la sedentarietà costerà 1,3 mld di costi sanitari aggiuntivi. IL RAPPORTO
In Italia la spesa sanitaria pro capite è stata pari a 2.947 euro nel 2022, di 586 euro più bassa rispetto alla media europea (3.533 euro). Non va meglio rapportando la spesa al Pil: anche in questo caso il dato italiano si colloca al di sotto della media Ue, con una quota pari al 9%, rispetto al 10,4%.
Questi alcuni dei dati emersi dal rapporto ‘Health at a Glance: Europe 2024’ dell’Ocse.
Leggi: Quotidiano Sanità
Invecchiamento. Pili (Comunità Mondiale della Longevità): “Sia un’opportunità per costruire un futuro sostenibile” – di Elisabetta Caredda
Per il presidente CML, “oggi più che mai è necessario proporre un modello che distribuisca più equamente costi e dividendi derivanti dall’aumento della vita e programmi che coinvolgano giovani e anziani nella promozione della salute, con benefici reciproci per entrambe le fasce d’età. Entrambi hanno l’interesse di migliorare la prevenzione e la gestione delle malattie”.
L’invecchiamento concepito non come un peso per la società ma come un’opportunità per costruire un futuro sostenibile per tutte le generazioni. A parlare a Quotidiano Sanità il medico oncologo Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità e IERFOP Onlus, nonché socio ANF, che propone un percorso concreto per migliorare la qualità della vita di giovani e anziani, incentivando scelte comportamentali salutari e promuovendo un nuovo equilibrio intergenerazionale.
Leggi: Quotidiano Sanità
Fermare la violenza sulle donne, per il 94% degli italiani è una priorità
Presentati i nuovi dati di ActionAid con l’Osservatorio di Pavia su come e quanto comunicano sul tema Governo, Parlamento ed enti locali e cosa ne pensano gli italiani. Prende il via la campagna “Oltre le Parole”. Katia Scannavini, vicesegretaria generale ActionAid Italia: «Serve andare “oltre le parole”: formazione obbligatoria per la classe politica, prevenzione a 360 gradi, educazione sessuale, affettiva e di genere nelle scuole» – di Ilaria Dioguardi
Il 94% degli italiani e delle italiane pensa che la violenza maschile contro le donne sia un tema rilevante. Per il 74% è aumentata negli ultimi anni. Otto italiani su 10 ritengono che le attuali politiche e leggi non siano sufficienti per contrastare il fenomeno. Al diffuso senso di insoddisfazione verso l’intervento legislativo e politico, la risposta e l’interesse della classe politica è quanto mai assente. Nell’ultimo anno meno dell’1,5% dei post totali su Facebook e Instagram di Governo, parlamentari, rappresentanti degli enti locali – su 300mila complessivi – si occupa di violenza maschile sulle donne. Quando ne parlano, lo fanno con scarsa competenza, senza un legame con l’agenda politica nazionale e solo in occasione di ricorrenze o fatti gravi di cronaca.
Leggi: Vita
Incidenti stradali con lesioni. Istat, 80.057 nei primi sei mesi del 2024 (+0,9%), 1.429 le vittime (+4%)
Se il confronto con il 2023 fa registrare una crescita degli incidenti e dei morti, tuttavia rispetto allo stesso periodo del 2019 gli incidenti hanno fatto segnare il -4,3%, i feriti -8%, i deceduti -6,8%. Nel confronto con il primo semestre 2023, le vittime diminuiscono sulle autostrade (-13,9%) ma aumentano sulle strade urbane (+7,9%) ed strade extraurbane (+1%).
Più morti e più feriti sulle strade italiane nei primi sei mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. A dirlo sono i dati preliminari dell’Istat, diffusi a pochi giorni dalla Giornata internazionale per le vittime della strada (17 novembre 2024). Dati che fanno registrare, tra gennaio e giugno 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (80.057, pari al +0,9%), dei feriti (107.643, pari al +0,5%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.429; cioè +4,0%).
Un trend in crescita nell’ultimo anno, dunque, anche se nel confronto con i primi sei mesi del 2019, anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 dalla Commissione Europea con il programma “Road safety policy framework 2021-2030” (riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030), si può osservare un calo per gli incidenti stradali (-4,3%), i feriti (-8,0%) e i deceduti (-6,8%). “L’aumento dei morti in incidenti stradali registrato nei primi sei mesi del 2024, allontana, però, l’Italia dagli obiettivi europei fissati”, sottolinea l’Istat nella nota di presentazione dei dati.
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Fine vita. Se morire a casa è spesso un desiderio irrealizzabile. Ocse: “Servono più investimenti in cure palliative e domiciliari”
In un nuovo rapporto l’Organizzazione internazionale mette in luce le sfide e le opportunità per migliorare le cure di fine vita e rispettare le scelte delle persone. “Vi è una distribuzione ancora inadeguata dei servizi di fine vita nei contesti extraospedalieri, come l’assistenza domiciliare e le strutture di lungodegenza”. E sull’Italia: “Oltre il 50% dei decessi avviene ancora in ospedale, mentre la percentuale di persone che riescono a realizzare il proprio desiderio di morire a casa resta esigua”. IL RAPPORTO
Il tema delle cure di fine vita assume un ruolo sempre più centrale nei paesi OCSE, soprattutto a causa dell’invecchiamento demografico e dell’aumento delle patologie croniche. Secondo il recente rapporto dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), nel 2019, circa 7 milioni di persone in tutto il mondo avrebbero tratto beneficio da cure di fine vita più adeguate e mirate. Tuttavia, le preferenze degli individui riguardo al luogo e alla qualità delle cure sono ancora scarsamente rispettate, in gran parte a causa di limiti strutturali e organizzativi dei sistemi sanitari.
Leggi: Quotidiano Sanità
Autonomia differenziata. Arriva la decisione della Corte Costituzionale: “Incostituzionali sette profili della legge”
La Corte, nell’esaminare i ricorsi delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, le difese del Presidente del Consiglio dei ministri e gli atti di intervento ad opponendum delle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto, ha ravvisato l’incostituzionalità di 7 profili della legge. Tra questi, il conferimento di una delega legislativa per la determinazione dei Lep priva di idonei criteri direttivi; la previsione che sia un Dpcm ad aggiornare i Lep; il ricorso alla legge di Bilancio per la determinazione dei Lep con Dpcm.
In attesa del deposito della sentenza, la Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie (n. 86 del 2024), considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo.
Secondo il Collegio, l’art. 116, terzo comma, della Costituzione (che disciplina l’attribuzione alle regioni ordinarie di forme e condizioni particolari di autonomia) deve essere interpretato nel contesto della forma di Stato italiana.
Leggi: Quotidiano Sanità
In Italia sempre meno bambini e sempre più poveri. In 200 mila sotto i 5 anni in povertà alimentare
Save the Children pubblica l’Atlante dell’infanzia (a rischio). Ancora troppe disuguaglianze nei servizi per la prima infanzia. Con i progetti Pnrr i posti negli asili nido raggiungeranno la media nazionale del 41,3% ma molti territori dove la povertà educativa è più forte rischiano di restare indietro. Dal 2019 aumento del 19,1% dei costi per prodotti alimentari per la prima infanzia e dell’11,3% di quelli per il nido
Sempre meno bambini e sempre più poveri. L’Italia nel 2023 ha conosciuto un nuovo record negativo per la natalità, con meno di 380 mila nuovi nati, mentre la povertà continua a colpire i minori, i più piccoli in particolare: il 13,4% delle bambine e dei bambini tra 0 e 3 anni è in povertà assoluta, e circa 200 mila di età compresa tra 0 e 5 anni (8,5% del totale) vivono in povertà alimentare, ovvero in famiglie che non riescono a garantire almeno un pasto proteico ogni due giorni. Oltre la metà risiede nel Mezzogiorno (Sud e isole), dove la percentuale sale al 12,9%. Quasi un bambino su dieci (9,7%) della stessa fascia d’età ha sperimentato la povertà energetica, cioè ha vissuto in una casa che non era adeguatamente riscaldata in inverno. Sono questi solo alcuni dei dati preoccupanti contenuti nella XV edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Un due tre…stella. I primi anni di vita”, pubblicato oggi da Save the Children (sarà presentato il 19 novembre a Roma).
Leggi: Redattore Sociale
Anziani. Il disagio psicologico rende più vulnerabili al “contagio emotivo”
Nella tarda età la vulnerabilità alle emozioni altrui – definita “contagio emotivo” – tocca maggiormente coloro che vivono una forma di disagio psicologico, come un lutto o un dissidio con una persona cara. E la vulnerabilità varia da individuo a individuo, come i tratti della personalità. Tutto questo emerge da uno studio canadese pubblicato da PLOS Mental Health.
Gli anziani che soffrono di disagio psicologico sono più vulnerabili al ‘contagio emotivo’, che li porta a somatizzare emozioni di persone fisicamente vicine. È quanto emerge da uno studio pubblicato da PLOS Mental Health e condotto da un team dell’Università di Montreal (Canada), guidato da Pierrich Plusquellec.
Obiettivo del lavoro era quello di comprendere meglio i fattori che influenzano la resilienza tra gli anziani per aiutare a prevenire il disagio psicologico, che può avere gravi effetti sulla salute generale, tra cui aumento del rischio di malattie cardiovascolari, declino cognitivo e morte prematura.
Leggi: Quotidiano Sanità
Long term care. Un nuovo Toolkit dell’Oms per rivoluzionare l’assistenza in 5 mosse
Lanciato il “State of Long-term Care Toolkit” per sostenere la trasformazione dei sistemi di cura e rispondere all’invecchiamento della popolazione in Europa. Un elemento distintivo del toolkit è l’enfasi su un approccio partecipativo e inclusivo, che coinvolge una vasta gamma di stakeholder: dai decisori politici ai caregiver, dalle organizzazioni della società civile ai rappresentanti delle comunità.
In un contesto in cui il fabbisogno di assistenza a lungo termine (LTC) è in costante crescita a causa dell’invecchiamento demografico e della crescente incidenza di patologie croniche, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente lanciato una risorsa innovativa per sostenere i governi europei nella riorganizzazione dei propri sistemi LTC. Il “State of Long-term Care Toolkit”, sviluppato dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS con il supporto della Direzione Generale per l’Occupazione, gli Affari Sociali e l’Inclusione della Commissione Europea, rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di un sistema sanitario più inclusivo, reattivo e sostenibile in Europa
Leggi: Quotidiano Sanità
La cultura batte il tempo. Arte, longevità e qualità della vita
La relazione tra partecipazione culturale e longevità è oggetto di studio e ricerca sin dagli anni Ottanta del secolo scorso. L’articolo offre un approfondimento in merito ad alcuni studi e programmi in corso di attuazione, evidenziando i benefici dell’espressione e della partecipazione culturale sulla salute e sul ben-essere delle persone in generale e, in particolare, delle persone anziane. – di Catterina Seia (Presidente, CCW-Cultural Welfare Center), Vittoria Azzarita (Area Ricerca, CCW-Cultural Welfare Center)
Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta una delle grandi sfide del XXI secolo, non solo per i Paesi economicamente sviluppati, ma anche per le economie emergenti e le aree più marginali.
Una popolazione che invecchia
L’Ocse indica come negli ultimi 30 anni il numero di persone con più di 65 anni per 100 persone in età lavorativa (20-64 anni) sia passato in media da 21 nel 1994 a 33 nel 2024, stimando che nei prossimi 30 anni raggiungerà le 55 unità e in Italia arriverà addirittura a 78 individui ogni 100 nel 2060. Il nostro Paese, infatti, non è solo quello che a livello europeo ha la più alta quota di persone di 65 anni e oltre sulla popolazione totale, ma le previsioni indicano anche un consistente aumento dei cosiddetti grandi anziani, ossia delle persone ultraottantenni e ultranovantenni, che nel 2041 supereranno i 6 milioni nel primo caso e arriveranno a 1,4 milioni nel secondo.
Leggi: I Luoghi della Cura
Manovra: Cgil, fondo SSN mai così basso, previsti ulteriori tagli
Barbaresi “Si rafforzano le ragioni dello sciopero generale proclamato insieme alla Uil per il 29 novembre prossimo”
“Quello che la Presidente Meloni non dice sul finanziamento al Servizio Sanitario Nazionale è che nel mondo la spesa sanitaria si misura in rapporto al Pil, ovvero a quanta parte della ricchezza di un Paese viene destinata alla salute dei suoi cittadini”. Lo afferma la segretaria confederale della Cgil, Daniela Barbaresi.
“Se proprio si volessero prendere le cifre in valore assoluto – sottolinea Barbaresi – bisognerebbe dire che i 128,9 miliardi del Fondo sanitario nazionale nel 2023, possono sembrare una cifra ragguardevole ma, in termini reali, equivalgono a 4 miliardi in meno di quello che erano le risorse nell’anno precedente la pandemia. Discorso analogo per l’anno in corso”. “I numeri parlano chiaro e – prosegue – lo sanno bene sia la Presidente Meloni che il Ministro Schillaci e ancor meglio il sottosegretario Gemmato”.
Leggi: Cgil
NEWS:
12 novembre 2024
Affitti record, famiglie in difficoltà
Sei inquilini su 10 sono morosi, la metà lascia l’appartamento senza aver estinto i suoi debiti. In generale, più della metà degli affittuari è in ritardo con i pagamenti. I dati emergono dall’indagine dell’agenzia specializzata SoloAffitti, che ha costruito una banca dati ad hoc, entrando nel dettaglio dell’emergenza affitti.
L’inquilino insolvente è per lo più maschio (68,8 per cento) e ha un’età compresa tra i 40 e i 49 anni (31,7), mentre la morosità è decisamente più contenuta tra i giovani sotto i 30 anni (1,8 per cento) e gli over 70 (6,3).
Se si guarda all’entità dell’affitto, si scopre che l’insolvenza è maggiore nei contratti a basso costo. Il 63,9 per cento dei casi di insolvenza riguarda affitti inferiori a 500 euro al mese, mentre il 6,3 per cento degli inquilini morosi paga canoni superiori ai 750 euro.
Leggi: Collettiva, 12/11/2024
8 novembre 2024
Il benessere degli anziani nel Mezzogiorno. Una risorsa per tutto il paese
“Il benessere degli anziani nel Mezzogiorno. Una risorsa per tutto il paese” è il titolo dell’iniziativa organizzata dall’Alta Scuola dello Spi Cgil con il supporto dello Spi pugliese, a Bari lo scorso 6 novembre. Con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione degli anziani che vivono nel Mezzogiorno. Il convegno si è tenuto nella sede della Cgil pugliese e a fare da padrone di casa e moderatore è stato Michele Tassiello, segretario generale dello Spi regionale. Nei saluti iniziali ha preso parola Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia che ha ricordato Di Vittorio, «un sindacalista che ha fatto capire il valore dei diritti sociali e del lavoro. Il suo pensiero è attuale sempre». Bucci ha poi sottolineato come il lavoro dell’Alta Scuola sia utile a tutta l’organizzazione perché ci aiuta a capire i fenomeni che determinano i risultati territoriali.
Leggi: Liberetà, 8/11/2024
8 novembre 2024
Assistenza ai senza dimora. Fnomceo: “Colmato vuoto di tutela che contrastava con la Costituzione e i principi ispiratori del Ssn”
Per il presidente Filippo Anelli, la legge che consente alle persone prive di residenza anagrafica di avere un medico di base e di accedere ai Lea avrà anche ricadute positive in termini di salute pubblica. L’auspicio della Fnomceo è che la legge, per ora limitata alle città metropolitane, possa essere in futuro ampliata, “per dare pieno compimento ai principi guida di universalità, uguaglianza ed equità che al nostro SSN danno forma e significato”.
“Finalmente anche le persone senza fissa dimora potranno avere un medico di famiglia. Si colma così un vuoto di tutela, che contrastava con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con i principi ispiratori del Servizio Sanitario Nazionale, in base ai quali l’assistenza sanitaria va garantita in maniera uguale a tutti coloro che risiedono o dimorano nel territorio della Repubblica, senza distinzione di condizioni individuali o sociali”. Così Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, accoglie la notizia dell’approvazione, in via definitiva, da parte del Senato – avvenuta all’unanimità con 130 sì – del disegno di legge, a prima firma Marco Furfaro, che punta a garantire l’assistenza sanitaria ai senza fissa dimora.
Leggi: Quotidiano Sanità, 8/11/2024
8 novembre 2024
Lea. Cittadinanzattiva: “Esposto a Procure Corte dei conti per trasparenza sui fondi a Regioni per prestazioni rimaste sulla carta”
“Chiunque, con qualunque motivazione, ne ha impedito per anni o dovesse impedirne ancora l’aggiornamento opera a danno dei cittadini e a discapito dell’interesse generale. Su questo non ammetteremo più alcun indugio, tanto meno da parte delle istituzioni corresponsabili dell’attuazione della Costituzione. Rimbalzare i decreti fra Stato e Regioni non è più una opzione”.
“I Lea sono lo strumento di attuazione dell’articolo 32 della Costituzione, perché garantiscono a tutti i cittadini il diritto fondamentale alla salute attraverso livelli di assistenza essenziali e omogenei. Chiunque, con qualunque motivazione, ne ha impedito per anni o dovesse impedirne ancora l’aggiornamento opera a danno dei cittadini e a discapito dell’interesse generale. Su questo non ammetteremo più alcun indugio, tanto meno da parte delle istituzioni corresponsabili dell’attuazione della Costituzione. Rimbalzare i decreti fra Stato e Regioni non è più una opzione, a maggior ragione che, pur con i Lea sospesi dal 2017, sempre dal 2017 vengono erogati fondi a essi destinati sul cui utilizzo chiediamo chiarezza e trasparenza”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 8/11/2024
6 novembre 2024
Il Sindacato dei pensionati Cgil scende in piazza in tutta Italia contro la manovra di bilancio
Migliaia e migliaia di pensionati e pensionate scesi in piazza da nord a sud del paese per dire no a una legge di bilancio inadeguata, che non tiene conto dei bisogni delle persone. “Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha” era questo lo slogan scelto, che giocava con una celebre frase di Andreotti, per descrivere l’amara realtà dei pensionati in protesta.
Le misure del governo sono ritenute inadeguate per la crisi vissuta dal sistema pensionistico, e così oltre tremila persone sono scese in piazza a Bologna, più di cinquemila in Lombardia, oltre duemila in Toscana, più di mille in Veneto. E la mobilitazione ha visto una altissima partecipazione anche al sud, in Puglia, in Basilicata, in Sicilia, in Sardegna, in Abruzzo e Molise, in Campania.
Da tutte le piazze la richiesta di garantire il diritto a una pensione dignitosa, a una sanità pubblica accessibile a tutti, a misure per la non autosufficienza e a un fisco equo.
Leggi: Liberetà, 6/11/2024
6 novembre 2024
Manovra, Pallucchi (Forum Terzo Settore): Welfare si indebolisce ulteriormente
“Povertà e disuguaglianze crescenti, sanità pubblica inadeguata, disagio giovanile, crisi climatica: sono tutte priorità del nostro Paese che questa Legge di Bilancio non sta affrontando. Se da una parte è prevista una misura di sostegno al reddito del ceto medio, dall’altro si riducono i servizi ai cittadini, anche attraverso i tagli a Ministeri, Regioni e Comuni. Mentre crescono le spese in armi, lo strumento principale di contrasto alla povertà, l’Assegno di Inclusione, diventa sempre più insufficiente di fronte all’emergenza in corso. Il sistema di welfare nel Paese si sta indebolendo ulteriormente, ma interventi per evitare questo processo erano e sono ancora possibili, nonostante la ristretta disponibilità di risorse”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore che è stato audito sulla Manovra in commissione Bilancio alla Camera.
Leggi: Auser, 6/11/2024
6 novembre 2024
Case di Comunità. Onotri (Smi): “Occorre sciogliere i nodi irrisolti”
“Senza introdurre strumenti nuovi, quali il part time oppure la retribuzione delle ore oltre le ore stabilite (straordinario) e l’utilizzo del lavoro agile in modalità di televisita e di telemedicina non sarà possibile far funzionare le Case di Comunità” ha detto il Segretario Generale Smi commentando le dichiarazioni del Ministro Schillaci sull’impiego di 18 ore dei Mmg nelle Case di Comunità
“Le dichiarazioni del Ministro della Salute Orazio Schillaci in merito ad una rivalutazione del ruolo dei medici di famiglia che dovrebbero impegnare 18 ore del loro impegno nelle Case di Comunità pongono degli interrogativi per il lavoro dei medici di famiglia. La medicina generale e in particolare i giovani medici sono investiti da questa riforma strutturale che ne ridefinisce l’assetto organizzativo. Senza introdurre strumenti nuovi, quali il part time oppure la retribuzione delle ore oltre le ore stabilite (straordinario) e l’utilizzo del lavoro agile in modalità di televisita e di telemedicina non sarà possibile far funzionare le Case di Comunità”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 6/11/2024
DALLE REGIONI:
10 novembre 2024
Sportello a difesa del disagio socio-economico
Il progetto “Spazio Comune” a Cortona mira a migliorare la vita della comunità e contrastare il disagio socio-economico, offrendo servizi gratuiti e iniziative sociali.
Migliorare la vita della comunità e contrastare il disagio socio-economico. È con queste macro finalità che prende il via il progetto “Spazio Comune” che vede coinvolte molte realtà del territorio cortonese unite per offrire spazi, servizi e iniziative per i cittadini.
L’dea prende corpo grazie all’importante finanziamento del Gal che ha corrisposto alla realtà cortonese 100 mila euro per dare vita a questa iniziatva sociale.
Iniziativa che è stata appena presentata alla cittadinanza in uno dei due luoghi strategici dove gran parte del progetto si animerà: ovvero l’Auser di Camucia.
Leggi: La Nazione, 10/11/2024
9 novembre 2024
Casa Malvezzi: appartamenti per l’autonomia abitativa di persone fragili e disabili
Casa Malvezzi inaugurata a Palazzolo sull’Oglio: è un importante progetto di housing sociale per persone con fragilità e disabilità, realizzato grazie a fondi del Pnrr in collaborazione tra Comune, Ufficio di Piano e Ambito 6 Monte Orfano, con la partecipazione della Cooperativa sociale Palazzolese, della cooperativa sociale Paese (Palazzolo), della coop La Scotta (Capriolo), del Consorzio Solco (Brescia) e della coop La Nuvola (Chiari). Il progetto ha permesso la ristrutturazione e riqualificazione di un immobile di Vicolo Malvezzi, con la realizzazione di abitazioni di cohousing per persone con disabilità e appartamenti per persone in emergenza abitativa o fragilità, oltre a località ad uso ufficio che saranno sede della Cooperativa sociale Palazzolese.
Leggi: Brescia Today, 9/11/2024
7 novembre 2024
Napoli, Gesco: centinaia di persone fragili hanno già perso i loro riferimenti
Dopo il licenziamento di 300 operatori sociali, continua la mobilitazione dei lavoratori Gesco. Il presidente Giacomo Smarrazzo: «Già sospesi i progetti che servivano a costruire percorsi di autonomia. Ci segnalano pazienti abbandonati a loro stessi». Il fondatore Sergio D’Angelo: «Comune e Regione hanno riconosciuto il valore del nostro contributo» – di Alessio Nisi
Da una parte la soddisfazione che «il consiglio regionale» della Campania abbia preso atto in un ordine del giorno della vertenza Gesco, che coinvolge «tante operatrici e tanti operatori che da più di un mese sono tutti i giorni in piazza a protestare per difendere il proprio lavoro e i servizi, frutto di una grande collaborazione tra pubblica amministrazione e cooperazione sociale».
Leggi: Vita, 7/11/2024
7 novembre 2024
Palermo. Graduatoria emergenza abitativa: il SUNIA martedì allo Zen e mercoledì a Borgo Nuovo per aiutare le famiglie disagiate a inoltrare le domande
Graduatoria per la casa: con la riapertura dei termini per le iscrizioni, come aveva chiesto il SUNIA al Comune, c’è tempo fino al 25 novembre per presentare le istanze. Il sindacato degli inquilini della Cgil ha organizzato due appuntamenti per aiutare le famiglie disagiate dello Zen e di Borgo Nuovo a inoltrare le domande d’accesso alla lista per alloggi di edilizia popolare o confiscati.
Le due giornate saranno martedì prossimo, dalle 9 alle 13, nella sede della Camera del Lavoro dello Zen, in via Gino Zappa 126, e mercoledì mattina (9-13) nella sede della Cgil di Borgo Nuovo, in via Castellana, 230. La sede del SUNIA, in via tenente Giovanni Ingrao, n. 2, resta a disposizione degli utenti che chiedono l’inserimento nelle graduatorie tutte le mattine dei giorni dispari e tutti i pomeriggi.
Leggi: Sunia, 7/11/2024
7 novembre 2024
A Lecco apre lo sportello dedicato ai caregiver familiari, in campo i volontari Auser
Progetto “Con voi, per loro”: dopo l’apertura dello sportello a Colico, ora tocca alla città di Lecco
Il progetto di Auser prevede l’apertura di altri due sportelli di supporto a Paderno d’Adda e Mandello
E’ stato presentato ieri, mercoledì 6 novembre, lo sportello di Lecco dedicato ai caregiver. Un’iniziativa che si inserisce nel progetto “Con voi, per loro” realizzato dall’Auser provinciale di Lecco con il prezioso supporto Ats Brianza e il sostegno economico di Regione Lombardia.
Sempre nell’ambito del progetto è già attivo anche lo sportello di Colico, poi sarà la volta di Paderno d’Adda e Mandello. Nel frattempo è stato aperto anche un punto a Cremeno e ne sarà aperto un altro a Introbio.
Leggi: Lecco Notizie, 7/11/2024
6 novembre 2024
Lecco, nasce il nuovo servizio di mobilità per anziani e persone con disabilità
Mercoledì 6 novembre alle 11 nella sede Auser di Lecco verrà presentato il nuovo servizio di trasporto e accompagnamento denominato «Lssm -Lecco Social Smart Mobility». Durante l evento interverranno Claudio Dossi, presidente Auser Leucum, il sindaco Mauro Gattinoni, Renata Zuffi, assessora con delega all Ambiente, al Verde urbano, alla »Mobilità e alle Pari opportunità e Nino Bevacqua, presidente Anteas.
Questo progetto vuole dare incontro alle persone anziane, disabili e con scarsa mobilità, che, in assenza di parenti o amici, hanno difficoltà a raggiungere luoghi della comunità, luoghi di cultura e bellezze naturali.
L’obiettivo è il supporto a queste fasce di popolazione, permettendo quindi una maggiore inclusione, riducendo le disuguaglianze, garantendo un maggior benessere agli assistiti e una maggiore conoscenza del territorio, il tutto tramite l’utilizzo di mezzi elettrici.
Leggi: Auser, 6/11/2024
6 novembre 2024
A Milano nasce Lum, coop unisce 3 forze storiche per 1.100 alloggi
La cooperativa Lum nasce dalla fusione di tre cooperative e intende sostenere lo scopo mutualistico come soluzione alla crisi abitativa in corso a Milano
Una nuova cooperativa edilizia, per consolidarsi, nasce dalla fusione di tre cooperative storiche del Milanese. La nuova cooperativa si chiama Lum, sigla di Libera unione mutualistica, ed è stata presentata oggi. Nasce dalla fusione tra la Delta ecopolis, l’Edificatrice Ferruccio Degradi e la cooperativa Abitanti di Settimo Milanese, tre riferimenti per i rispettivi territori per un tema fondamentale come quello dell’abitazione. La Lum vuole sostenere come lo scopo mutualistico possa essere una reale e fattiva soluzione alla crisi abitativa in corso nella città di Milano.
Leggi: Redattore Sociale, 6/11/2024
6 novembre 2024
Nasce “Casa Arca Varese”, l’hub per i senzatetto in un bene confiscato
Il taglio del nastro nell’immobile appartenuto alla criminalità organizzata che grazie a Fondazione Progetto Arca è ora uno spazio per fornire supporto, riparo, ascolto e socializzazione ai più fragili. In collaborazione con il Comune della Città Giardino e a numerose associazioni attive sul territorio varesino – di Antonietta Nembri
In via Tonale 31 a Varese, la palazzina che fino ad alcuni anni fa ospitava attività illecite e che è stata sequestrata e confiscata alla criminalità organizzata è oggi un luogo di solidarietà. Nella mattina di giovedì 7 novembre, infatti, è stata inaugurata Casa Arca Varese, il nuovo hub polifunzionale dedicato a offrire servizi di supporto, riparo, ascolto e socializzazione alle persone senza dimora della città.
Leggi: Vita, 6/11/2024
IN AGENDA:
Assindatcolf – Lavoro domestico: chiave di crescita per il Paese – 14 novembre Roma, ore 16:30, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis in Via di Ripetta, 190.
L’evento si svolgerà unicamente in presenza. Per qualsiasi informazione non esiti a contattare la Segreteria organizzativatel. 06.32650952 – 329.5950449 – e-mail nazionale@assindatcolf.it
Italia Longeva – 21 e 22 novembre – Roma Ministero della Salute – II Forum prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile
Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Torna l’appuntamento annuale, giunto alla sua seconda edizione, che si propone come l’occasione di incontro e confronto tra decisori , referenti della prevenzione a livello centrale, regionale e territoriale e i principali addetti ai lavori coinvolti lungo la filiera della prevenzione vaccinale. Partendo da un focus sullo stato dell’arte dell’attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 e della diffusione della vaccinazione nella popolazione anziana e a rischio, la due giorni promossa da Italia Longeva offrirà ai partecipanti un momento di aggiornamento e approfondimento su risultati raggiunti, attuali sfide, criticità e possibili soluzioni implementabili sul territorio grazie all’esperienza diretta di chi quotidianamente opera nell’ambito della prevenzione vaccinale.
Leggi: Italia Longeva
I 30 anni della manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, a Roma il 27 novembre un convegno del Forum Terzo Settore con la partecipazione di Giuliano Amato
Il 29 ottobre 1994, a Roma, si svolgeva la manifestazione “La solidarietà non è un lusso”, che diede vita al Terzo settore italiano e segnò l’inizio del percorso per la costituzione, tre anni più tardi, del Forum Nazionale del Terzo Settore. Per la prima volta in una manifestazione di così grandi dimensioni, scendevano in piazza volontari, operatori sociali, persone con disabilità per chiedere al Governo la difesa dei diritti, del welfare, delle conquiste sociali, messe in discussione da un modello economico, il liberismo selvaggio, già allora insostenibile. Sul sito www.forumterzosettore.it tutta la documentazione della manifestazione e un video con interviste e testimonianze.
Leggi: Auser
“Le guerre rendono le donne più vulnerabili e portano con sé nuove forme di violenza”
In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la Rete nazionale Auser, organizza numerosi appuntamenti territoriali legati alla compagna #educhiamoalrispetto. Iniziativa nazionale promossa da Auser che ha visto nell’ultimo anno tanti giovani, adulti e anziani confrontarsi insieme per costruire una cultura del rispetto, una società libera da ogni violenza di genere e dai linguaggi tossici.
Leggi: Auser
Eventi in programma di AGE-IT
• Seminario sul tema dei Lavoratori Anziani con il Prof. Donald Truxillo- 14 novembre
Il 14 novembre dalle 16 alle 17 si terrà, unicamente online, un seminario sulle problematiche dei lavoratori anziani nel contesto lavorativo, tenuto dal Professor Donald M. Truxillo, docente alla Kemmy Business School dell’Università di Limerick, Irlanda. L’evento affronterà temi chiave come i fattori motivazionali che influenzano la decisione di proseguire o terminare la carriera, le strategie per migliorare le relazioni e la produttività nei team multigenerazionali, e il design di ruoli lavorativi che attraggano e trattengano talenti più maturi. Per partecipare tutte le informazioni sulla locandina a questo link.
• Presentazione del libro “Cronaca di una strage nascosta” – 14 novembre 2024.
Organizzato dall’associazione Gruppo Solidarietà – GRUSOL di Moie (Ancona), il 14 novembre 2024, alle ore 17:30, si terrà online la presentazione del libro di Costanzo Ranci, “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle residenze per anziani”. Il volume analizza l’impatto devastante del Covid-19 nelle RSA, evidenziando carenze strutturali e regolatorie del sistema assistenziale italiano. L’autore dialogherà con il responsabile di Grusol, Fabio Ragaini per riflettere sulle responsabilità e proporre soluzioni per migliorare l’assistenza agli anziani. La partecipazione è gratuita previa iscrizione tramite il modulo online.
• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Pronto soccorso. Carenza di personale, di posti letto e troppi accessi impropri. Ecco le principali criticità dall’indagine di Simeu
All’indagine hanno risposto 80 centri rappresentativi di un numero di accessi di Pronto Soccorso nell’intero 2023 pari a 3.957.321, ovvero il 22% dei totali secondo i dati di confronto da Agenas. I motivi della disaffezione dei medici sono innanzitutto lo stress lavoro-correlato, seguito a pari merito da un’insufficiente valorizzazione economica e scarsa qualità della vita. Le liste d’attesa sono considerate meno impattanti rispetto ad altri elementi quali la possibile azione di filtro della Medicina Generale.
“Il primo numero che emerge è un ulteriore incremento degli accessi annui al Pronto soccorso che al 30 settembre 2024 registra un +2,2% rispetto al 2023, proiettando il valore annuo a circa 19 milioni di visite. Dal 2020, anno post-pandemico, ad oggi l’incremento cumulativo è del 29%. Risulta evidente la necessità dei cittadini di un accesso rapido e non mediato alle strutture del Ssn, un peso sempre maggiore che grava sul sistema dell’emergenza urgenza”.
Così il Past President di Simeu, Salvatore Manca, introduce i risultati di un’indagine sui pronto soccorso cui hanno risposto 80 centri rappresentativi di un numero di accessi di Pronto Soccorso nell’intero 2023 pari a 3.957.321, ovvero il 22% dei totali secondo i dati di confronto da Agenas. Il lavoro è stato presentato nel corso dell’Accademia dei Direttori di Medicina d’Emergenza Urgenza Simeu.
Leggi: Quotidiano Sanità
La cultura batte il tempo. Arte, longevità e qualità della vita
La relazione tra partecipazione culturale e longevità è oggetto di studio e ricerca sin dagli anni Ottanta del secolo scorso. L’articolo offre un approfondimento in merito ad alcuni studi e programmi in corso di attuazione, evidenziando i benefici dell’espressione e della partecipazione culturale sulla salute e sul ben-essere delle persone in generale e, in particolare, delle persone anziane. – di Catterina Seia (Presidente, CCW-Cultural Welfare Center), Vittoria Azzarita (Area Ricerca, CCW-Cultural Welfare Center)
Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta una delle grandi sfide del XXI secolo, non solo per i Paesi economicamente sviluppati, ma anche per le economie emergenti e le aree più marginali.
Una popolazione che invecchia
L’Ocse indica come negli ultimi 30 anni il numero di persone con più di 65 anni per 100 persone in età lavorativa (20-64 anni) sia passato in media da 21 nel 1994 a 33 nel 2024, stimando che nei prossimi 30 anni raggiungerà le 55 unità e in Italia arriverà addirittura a 78 individui ogni 100 nel 2060. Il nostro Paese, infatti, non è solo quello che a livello europeo ha la più alta quota di persone di 65 anni e oltre sulla popolazione totale, ma le previsioni indicano anche un consistente aumento dei cosiddetti grandi anziani, ossia delle persone ultraottantenni e ultranovantenni, che nel 2041 supereranno i 6 milioni nel primo caso e arriveranno a 1,4 milioni nel secondo.
Inoltre, le cifre della demografia italiana mostrano che la popolazione ultrasessantacinquenne ammonti a 14 milioni 177mila individui al 1° gennaio 2023, mentre le persone ultraottantenni sono 4 milioni 530mila, rappresentando rispettivamente il 24,1% e il 7,7% della popolazione totale.
Leggi: I Luoghi della Cura
Solitudine, salute e welfare – di S. Scelsi, A. De Belvis, G. Banchieri, A. Vannucci
La paura dell’altro come portatore di malattia si è incardinata nelle nostre pratiche sociali e inconsapevolmente ci siamo tutti ammalati. Ma questo deriva dalla pandemia? Oppure la pandemia ha accentuato e sanitarizzato un processo che era iniziato prima di essa, congenito alla natura della società del tardo capitalismo e del ventunesimo secolo?
“La solitudine non è solo assenza di persone. È la mancanza di scopo, la mancanza di significato. Quando ti vedi in un mondo dove tutto sembra alienato e distante, dove ogni connessione è superficiale e ogni sforzo di comprendere è accolto con indifferenza, ti accorgi che la vera solitudine non è solo essere soli, ma sentirsi soli in un mondo che ha perso di significato” Haruki Murakami
Premessa Con la pandemia da SARS-COV-2 la “solitudine” – attraverso il suo termine sanitario “isolamento” – ha subìto una inversione di significato.
Essere isolati, da soli, distanziarsi fisicamente dalle altre persone ha, almeno in parte, ha smesso di essere visto in maniera stigmatizzante ed ha assunto per certi versi un tratto quasi salvifico. La paura dell’altro come portatore di malattia si è incardinata nelle nostre pratiche sociali e inconsapevolmente ci siamo tutti ammalati. Ma questo deriva dalla pandemia? Oppure la pandemia ha accentuato e sanitarizzato un processo che era iniziato prima di essa, congenito alla natura della società del tardo capitalismo e del ventunesimo secolo
Leggi: Quotidiano Sanità
Casa, crescono le difficoltà di acquisto. Il 60% delle domande di abitazione si sposta sulla locazione
Rapporto sull’Abitare di Nomisma: aumentano le difficoltà di acquisto dell’abitazione, in particolar modo per le famiglie unipersonali e quelle più numerose, così come le difficoltà a sostenere canoni di locazione investiti da un trend di crescita più sostenuto rispetto ai prezzi
“Anche nel 2024 la metafora della casa-impossibile sembra calzante per descrivere la situazione in cui si trovano tantissimi italiani. Negli ultimi anni l’inflazione ha eroso il reddito disponibile, che per 3 famiglie su 5 rimane inadeguato o appena sufficiente per far fronte alle necessità, obbligandole a fare i conti con le proprie effettive capacità finanziarie. In questo scenario, aumentano le difficoltà di acquisto dell’abitazione, in particolar modo per le famiglie unipersonali e quelle più numerose, così come le difficoltà a sostenere canoni di locazione investiti da un trend di crescita più sostenuto rispetto ai prezzi”. A scattare questa fotografia è il 17° Rapporto sull’Abitare 2024 realizzato da Nomisma con il supporto di CRIF e presentato oggi nell’ambito di un evento organizzato in collaborazione con Confindustria.
Leggi: Redattore Sociale
Ocse: L’assistenza agli anziani costerà 2,5 volte di più entro il 2050
Aumentano gli anziani, la loro necessità di essere assistiti e il peso del loro accudimento sui redditi delle famiglie: un problema comune a molti Paesi tra quelli ad alto reddito. Secondo l’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la percentuale di over 65 che necessitano di assistenza crescerà del 30% entro il 2050: a registrare l’aumento più elevato sarà la Corea del Sud, seguita da Grecia e Italia.
A lanciare l’allarme è il rapporto Health at a Glance 2023 dell’Ocse, che stima come le spese dedicate agli anziani “si moltiplicheranno di 2,5 volte entro il 2050”, pari a un incremento del 150%. Negli ultimi decenni l’allungamento della vita media e la riduzione della natalità hanno favorito l’invecchiamento della popolazione. In Italia, la quota degli ultrasessantacinquenni rispetto al totale dei residenti arriverà al 35% nel 2050 e gli ultra 80enni saranno il 14%. A fronte di questa tendenza, i sussidi e i servizi pubblici non sempre bastano a ridurre il rischio di povertà. Il risultato è che gli anziani con un reddito basso, in alcuni Paesi come Italia, Repubblica Ceca, Lettonia, Polonia, Croazia, Lituania e Corea del Sud, devono utilizzare la metà o più del loro patrimonio per la propria assistenza. Per questo l’Ocse invita a “lavorare per migliorare le politiche per un invecchiamento in salute”.
Leggi: Auser
Le compartecipazioni nell’assistenza residenziale agli anziani tra ricorsi e LEA. I nodi da risolvere – di Laura Pelliccia
Negli ultimi mesi, la questione delle pronunce giurisprudenziali relative alla compartecipazione ai costi dell’assistenza residenziale per gli anziani non autosufficienti, in particolare quelli affetti da Alzheimer, ha ricevuto notevole attenzione mediatica. Si tratta di una questione su cui, nell’ultimo decennio, si sono alternati diversi orientamenti giurisprudenziali. Alcune recenti decisioni giudiziarie, partendo dal presupposto che l’ospite in RSA riceve prestazioni sanitarie, hanno imposto al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) la copertura totale dei costi relativi.
Le suddette pronunce, pur producendo effetti concreti solo per i soggetti ricorrenti, hanno indirettamente scatenato una serie di rivendicazioni e conseguenze sull’intero il sistema. Si è creato clima di incertezza giuridica e un incremento del contenzioso a livello nazionale. Sempre più assistiti, facendo conto su tali sentenze, stanno sospendendo il pagamento delle compartecipazioni dovute alle RSA, con conseguenti ripercussioni sull’equilibrio economico-finanziario delle strutture.
Leggi: Welforum
Manovra. L’allarme della Corte dei Conti: “La spesa sanitaria su Pil torna ai livelli pre Covid. È urgente una chiara riscrittura di quali possono essere i servizi garantiti in sanità” – di G.R.
“Rivisto in aumento anche il fabbisogno nazionale standard cui contribuisce lo Stato, che raggiungerà i 136,5 miliardi nel 2025, 140,6 nel 2026 e 141,1 nel 2027. Va però considerato che i nuovi fondi attribuiti dalla legge di bilancio già a partire dal 2025, oltre ai contratti, sono destinati a specifici interventi aggiuntivi per circa 480 milioni, che crescono ulteriormente nel biennio successivo”. Quanto al personale: “Mancano indicazioni in tema di programmazione delle assunzioni”. L’AUDIZIONE
“In linea con quanto previsto nel Piano strutturale, la manovra prevede un aumento della spesa sanitaria: essa cresce a poco meno di 142,9 miliardi nel 2025 e supera i 152 miliardi nel 2027. Una variazione che nel biennio 2026-27 stabilizza la spesa al 6,4 per cento del Prodotto, un livello pari a quello registrato prima della crisi (era il 6,41 per cento nel 2019)”.
A certificarlo è la Corte dei Conti nel corso dell’audizione di questa mattina sulla manovra di fronte alle commissioni Bilancio riunite.
Fonte: Quotidiano Sanità
Manovra. Istat: “Cresciuta spesa sanitaria a carico delle famiglie e il 7,6% degli italiani ha rinunciato alle cure”
Riguardo ai motivi della rinuncia, la quota di quanti hanno rinunciato a causa delle lunghe liste di attesa risulta pari al 4,5% (2,8% nel 2019). Le rinunce per motivi economici riguardano il 4,2% della popolazione, quelle per scomodità del servizio l’1%. E poi l’allarme sul personale: “I medici di medicina generale e gli infermieri le categorie che destano “maggiori preoccupazioni per le prospettive future”. IL DOCUMENTO
Dopo il triennio 2020-2022 dominato dall’emergenza Covid, in cui la spesa sanitaria a carico delle amministrazioni pubbliche ha visto un “aumento significativo”, nel 2023 si osserva invece “un calo dello 0,4%” rispetto all’anno precedente (a 130,2 miliardi, contro i 130,8 mld del 2022). Cresce invece la spesa delle famiglie: “Sempre nel 2023, la spesa sanitaria direttamente a carico delle famiglie supera i 40,6 miliardi (+1,7% rispetto al 2022); dopo il calo del 2020, si è registrata una forte ripresa che ha portato la variazione media 2019-2023 a +2,7%”. E’ il quadro tracciato nella documentazione messa a disposizione dal presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, oggi in occasione della sua audizione in Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla Manovra. Un quadro che vede anche in crescita la quota di italiani che rinuncia alle cure.
Leggi: Quotidiano Sanità
Manovra. L’audizione del Cnel: “Mantenimento spesa sanitaria stabile in termini di Pil potrebbe risultare inadeguato rispetto ai fabbisogni reali”
“In un’ottica di invecchiamento della popolazione e aumento delle esigenze di cura, il mantenimento di una spesa pressoché stabile in termini di Pil è un obiettivo che potrebbe risultare inadeguato rispetto ai fabbisogni reali. Il disegno di legge di bilancio 2025 stanzia più risorse alla sanità di quanto sarebbero arrivate stando alla stretta applicazione della regola della spesa, e tuttavia queste risorse colmano solo una parte del fabbisogno finanziario del sistema sanitario pubblico”. L’AUDIZIONE
“Nel 2025 si destinano alla sanità 962 milioni di euro, che salgono a circa 4,7 miliardi di euro nel 2027, per l’incremento del finanziamento al Fondo sanitario nazionale. Si tratta di risorse coerenti con le quantificazioni del DPB e rilevanti. L’impegno esplicitato anche nel Piano strutturale è quello di far crescere la spesa sanitaria in misura maggiore dell’aggregato della spesa netta, in modo da mantenere livelli adeguati di risorse. Considerate le risorse che il disegno di legge intende impegnare, la spesa sanitaria si manterrebbe pari al 6,4% del Pil, un livello solo lievemente superiore a quello stimato per il 2023-24.
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Indennità di malattia nel privato: come ottenerla
I dipendenti del settore privato che si assentano dal lavoro per malattia hanno comunque diritto a una retribuzione. Una tutela, riconosciuta in caso di incapacità temporanea al lavoro, prevista dalla Costituzione all’articolo 38 e dall’articolo 2110 del Codice Civile, che si inquadra nel diritto alla salute di tutti i cittadini residenti in Italia, garantito dal Servizio Sanitario Nazionale, in linea con l’articolo 32 della legge fondamentale dello Stato italiano.
Ma come fare per ottenere l’indennità di malattia?
Le lavoratrici e i lavoratori del settore privato devono:
• chiedere al proprio medico curante il rilascio del certificato che sarà trasmesso telematicamente all’Inps dallo stesso medico curante
• comunicare tempestivamente la propria assenza al datore di lavoro
• rendersi reperibili al domicilio indicato nel certificato durante tutti i giorni di prognosi indicati sul certificato (compresi sabato, domenica e festivi). Eventuali assenze alla visita medica di controllo devono essere sempre giustificate.
Leggi: Inca
In Italia 22 mila centenari e quasi 700 semi-supercentenari. In 10 anni oltre il 30% in più
I dati Istat. Al 1° gennaio 2024 oltre l’80% dei 22.552 centenari residenti in Italia e quasi il 90% dei 677 semi-supercentenari (persone di 105 anni e più) è di genere femminile. I supercentenari (persone di 110 anni e più) ancora in vita al 1° gennaio 2024 sono 21. La Lombardia è la regione con la presenza più alta in valore assoluto, con oltre 3 mila residenti, seguita dal Lazio e dall’Emilia Romagna
Per effetto di una maggiore longevità, al 1° gennaio 2024 oltre l’80% dei 22.552 centenari residenti in Italia e quasi il 90% dei 677 semi-supercentenari (individui di 105 anni e più) è di genere femminile. I supercentenari (individui di 110 anni e più) ancora in vita al 1° gennaio 2024 sono 21, di cui soltanto uno di sesso maschile, e sono più che raddoppiati rispetto al 2009, quando se ne contavano 10. Fino a ottobre 2024 il decano d’Italia ancora in vita ha superato i 110 anni e risiede in Basilicata; la decana, invece, risiede in Emilia Romagna e, nello stesso mese, ha spento 114 candeline. Ad evidenziare la situazione è l’Istat, che pubblica un focus sul tema.
Leggi: Redattore Sociale
Perché non vogliamo figli?
È in distribuzione il numero di novembre di VITA magazine. In un Paese in cui l’inverno demografico ha raggiunto dimensioni da allarme rosso, le analisi ripetono sempre lo stesso ritornello. Qui un’inchiesta che sceglie un altro punto di vista, dando parola ai ventenni. Scopriamo così un nuovo immaginario dell’essere madre e padre, disegnato anche da uno storytelling tutto schiacciato sulle rinunce e sulla genitorialità come performance. Cosa serve? Una nuova narrazione, che faccia spazio anche alla bellezza – di Sara De Carli
La domanda “perché non vuoi figli?” non è innocua, ma l’ho fatta lo stesso. Non perché non volere un figlio sia una stranezza da giustificare o una scelta da scoraggiare, ma per cogliere ciò che non sappiamo. Il 2023 ha segnato un altro record al ribasso per la natalità nel nostro Paese: i nuovi nati sono stati 379.890, con un calo del 3,4% sull’anno precedente. Rispetto al 2008, quando nacquero 576mila bambini, siamo a -34,1%. Per il 2024 non possiamo aspettarci altro che cifre ancora più basse: già fra gennaio e luglio le nascite sono state 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. L’inverno demografico ha raggiunto dimensioni da allarme rosso, con impatti ormai evidenti anche per l’economia e il welfare, tanto che a lanciare l’allerta, un giorno sì e l’altro pure, non c’è più solo l’Istat ma anche l’Inps e le imprese.
Leggi: Vita
Aspettativa di vita di 80,6 anni in Ue nel 2022, e in Italia sale a 82,8. I dati Eurostat
E se le donne europee possono sperare di vivere 83,3 anni, per le italiane il dato sale a 84,8. L’aspettativa di vita si riduce per gli uomini ma anche in questo caso gli italiani, con 80,7 anni, superano la media europea di 77,9 anni. In Italia l’aspettativa di vita più alta si registra nella Pa di Trento (84,4 anni), seguita da Bolzano (83,7 anni) e da Veneto e Umbria (83,5 anni). Si muore prima invece in Campania (81,1), Sicilia (81,5) e Calabria (81,8).
Nel 2022, l’aspettativa di vita alla nascita nell’Unione Europea è stata di 80,6 anni, con un vantaggio di 5,4 anni per le donne (83,3 anni) rispetto agli uomini (77,9 anni). Ma gli italiani possono gioire: nel nostro Paese l’aspettativa di vita generale sale a 82,8 anni e il vantaggio, rispetto alla media europea, riguarda sia le donne (84,8 anni l’aspettativa di vita delle italiane) che gli uomini (80,7 anni l’aspettativa di vita degli italiani). Tuttavia, l’Italia non è la nazione più longeva in Ue: più di noi vivono, in media, i cittadini di Spagna (83,2), Sveglia (83,1) e Lussemburgo (83). I dati arrivano dall’Eurostat, e confermano invece, ovunque, il divario di genere a favore delle donne (vedi tabelle).
Leggi: Quotidiano Sanità
Lotta alla povertà, in Legge di Bilancio poco o nulla
Alleanza contro la povertà in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio. “Dati su povertà assoluta raddoppiano, ma beneficiari delle misure si dimezzano. Le proposte per invertire la rotta”
La legge di Bilancio deve dare una risposta significativa ed efficace alla povertà assoluta, che nel nostro Paese è diventata strutturale e coinvolte una percentuale di persone e famiglie mai così alta. Eppure, finora non sono previste risorse all’altezza di questa sfida, nel disegno di legge in discussione. È quanto ha riferito Alleanza contro la povertà in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio dei due rami del Parlamento, lunedì 4 novembre. Innanzitutto, ha ricordato i numeri allarmanti, certificati da Istat solo poche settimane fa: l’8,4% delle famiglie italiane è in povertà assoluta (2,2 milioni), mentre gli individui in tale condizione sono il 9,7% (5,7 milioni). Non arretra neanche la povertà relativa, che oggi coinvolge oltre 1 famiglia su 10, ovvero 8,5 milioni di individui.
Leggi: Redattore Sociale
NEWS:
5 novembre 2024
Legge di bilancio, Anci: “Mitigare impatto sui Comuni”
Canelli (delegato alla Finanza locale) in audizione alle commissioni Bilancio: “Chiediamo ulteriore riflessione sul blocco del turn over al 75 per cento, su una mitigazione dell’impatto sulla parte corrente e sulla riduzione dei fondi per investimento in particolare per i piccoli Comuni”
“Chiediamo al Governo e al Parlamento, un’ulteriore riflessione sul blocco del turn over al 75 per cento, su una mitigazione dell’impatto sulla parte corrente e sulla riduzione dei fondi per investimento in particolare per i piccoli Comuni e su un maggiore contributo per le spese per i minori”. Così il delegato alla Finanza locale dell’Anci, Alessandro Canelli, sentito in audizione davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio.
Leggi: Redattore Sociale, 05/11/2024
4 novembre 2024
Legge bilancio, Forum Terzo settore: “Welfare si indebolisce ulteriormente”
Oggi le audizioni in Parlamento del Terzo settore italiano. Tra le proposte, il mantenimento del regime di esclusione Iva per consentire la sostenibilità delle attività sociali. Pallucchi: “Terzo settore sembra essere equiparato alle imprese for profit”
“Povertà e disuguaglianze crescenti, sanità pubblica inadeguata, disagio giovanile, crisi climatica: sono tutte priorità del nostro Paese che questa legge di bilancio non sta affrontando. Se da una parte è prevista una misura di sostegno al reddito del ceto medio, dall’altro si riducono i servizi ai cittadini, anche attraverso i tagli a Ministeri, Regioni e Comuni. Mentre crescono le spese in armi, lo strumento principale di contrasto alla povertà, l’Assegno di Inclusione, diventa sempre più insufficiente di fronte all’emergenza in corso. Il sistema di welfare nel Paese si sta indebolendo ulteriormente, ma interventi per evitare questo processo erano e sono ancora possibili, nonostante la ristretta disponibilità di risorse”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore che oggi è stato audito sulla Manovra in commissione Bilancio alla Camera.
Leggi: Redattore Sociale, 04/11/2024
4 novembre 2024
Forum famiglie: “Servono investimenti strutturali per il futuro”
L’intervento del presidente Bordignon alla Commissione Bilancio della Camera: “Se da un lato possiamo esprimere un apprezzamento rispetto a diverse delle misure introdotte, dall’altro ci pare evidente come il ‘pacchetto’ sia lontano dall’urgenza di cambiare il trend demografico”
“Il Forum delle Associazioni Familiari desidera esprimere un sincero ringraziamento alla Commissione per l’opportunità di partecipare a questa audizione. Grazie alla presenza capillare in tutte le aree del Paese, tramite le nostre 500 associazioni che possiedono un know-how molto diversificato, possiamo esprimere un punto di vista aggiornato sulla situazione delle famiglie e delle loro aspettative. La proposta di legge di bilancio contiene diverse disposizioni ascrivibili alle politiche familiari e un’altra serie di interventi che impattano significativamente sulla vita familiare. Riconosciamo l’impegno a tracciare un percorso di centralità della famiglia nel panorama politico ed economico nazionale; tuttavia, la costante esiguità delle risorse disponibili, la cosiddetta ‘coperta corta’, limita l’efficacia di tali politiche, specialmente alla luce dei fenomeni demografici. Se quest’anno la coperta è corta, gli anni prossimi sarà ancora più corta a causa del crescente squilibrio demografico, fino a diventare un lenzuolino”.
Leggi: Redattore Sociale, 04/11/2024
4 novembre 2024
Progetto di vita, caregiver e pensioni di inabilità: le 10 richieste della Fish per la legge di bilancio
«Non si scorge alcuna risorsa quantitativamente appropriata per l’applicazione concreta delle due grandi riforme strutturale del nostro Paese»: così il presidente della Fish, Vincenzo Falabella, in audizione in Commissione Bilancio sulla legge di bilancio 2025. Fra le richieste, 100 milioni in più per la vita indipendente, 100 per i progetti di vita e l’aumento della pensione di inabilità a 433 euro- di Sara De Carli
«Non si scorge alcuna risorsa quantitativamente appropriata per l’applicazione concreta delle due grandi riforme strutturale del nostro Paese, la legge di riforma sulla non autosufficienza e la legge di riforma sulla disabilità, sebbene oggi nel nostro paese vivano oltre 5 milioni di persone con disabilità. Se non vi è reale volontà da parte del Governo e del Parlamento tutto di dimostrare un impegno concreto e coerente nell’individuare risorse necessarie e indispensabili a soddisfare i bisogni dei nostri cittadini e cittadine con disabilità, garantendo loro diritti e pari opportunità, non possiamo che ritenere irricevibile gli interventi strutturali previsti all’interno del disegno di legge oggi in esame»: così afferma la Federazione italiana per il superamento dell’handicap nel documento che ha depositato oggi in Parlamento con le sue osservazioni e proposte per la legge di bilancio 2025.
Leggi: Vita, 04/11/2024
4 novembre 2024
Anziani. Eurostat: “Quasi il 30% degli extracomunitari lamenta cattive condizioni di salute”. In Italia percentuali molto più basse
Tra i cittadini di un altro paese dell’UE, il Portogallo si è distinto con il 20,8% che percepiva la propria salute come cattiva o molto cattiva, significativamente più alta rispetto ad altri paesi dell’UE. Questo probabilmente perché il Portogallo è una destinazione popolare per alcuni cittadini dell’UE per la pensione. Al contrario, Malta (1,4%) e Italia (1,9%) hanno mostrato percentuali molto più basse.
Nel 2023, il 28% dei cittadini extra-UE residenti nell’UE di età pari o superiore a 65 anni si percepiva in cattivo o pessimo stato di salute. Al contrario, solo il 16,6% dei cittadini anziani provenienti da altri paesi dell’UE e il 18,3% dei cittadini nazionali hanno segnalato tale stato di cattiva salute.
Per la fascia di età 45-64 anni, l’11% dei cittadini extra-UE si è percepito in cattiva o pessima salute, mentre il 9,7% dei cittadini di altri paesi UE e l’8,3% dei cittadini nazionali hanno segnalato la stessa situazione. Per le persone di età compresa tra 16 e 44 anni, i diversi gruppi di cittadinanza hanno tutti segnalato numeri molto bassi di cattivo o pessimo stato di salute autopercepito.
Leggi: Quotidiano Sanità, 04/11/2024
4 novembre 2024
Emergenza abitativa, a Progetto Arca 500mila dollari dalla Global Innovation Challenge
La fondazione con sede a Milano selezionata da Citi Foundation nel contesto di un’iniziativa globale. Sono 50 le organizzazioni non profit in tutto il mondo che riceveranno i 25 milioni di dollari messi a disposizione. Oltre ai fondi anche l’accesso a una piattaforma globale di scambio di competenze e buone pratiche. La casa all’interno dei progetti di housing sociale, precisa Alberto Sinigallia «è il luogo dove possiamo ritrovare noi stessi e ricostruire la nostra vita» – di Antonietta Nembri
C’è Fondazione Progetto Arca tra i destinatari della Global Innovation Challenge 2024, annunciati da Citi Foundation (fondazione della banca americana Citi). L’iniziativa mira a sostenere soluzioni per affrontare il problema dell’emergenza abitativa.
25 milioni di dollari per 50 organizzazioni
La realtà italiana è una delle 50 organizzazioni non profit che riceveranno complessivamente 25 milioni di dollari (mezzo milioni di dollari ciascuna-ndr) per affrontare una questione che affligge molte persone nel mondo.
L’emergenza abitativa del resto, affligge anche il nostro Paese: due anni di pandemia e la crisi derivante dalla guerra in Ucraina, hanno avuto un impatto anche sul nostro Paese.
Leggi: Vita, 04/11/2024
31 ottobre 2024
Un anziano su 5 è caduto nell’ultimo anno, il 6% più di una volta. I dati dell’Iss
I dati della sorveglianza Passi D’Argento mostrano che il 21% degli over65 è caduto nei 12 mesi precedenti alla rilevazione, il 7% negli ultimi 30 giorni. La casa resta il luogo dove questo tipo di incidente è più frequente (64% dei casi). Le cadute sono più frequenti con l’avanzare dell’età, fra le donne e fra le persone con difficoltà economiche. Quasi 4 intervistati su 10 hanno paura di cadere, 6 su 10 fra chi ha già vissuto questo evento
Il 7% degli over 65 è caduto nei 30 giorni precedenti al momento in cui gli è stato chiesto se era accaduto, dato che sale al 21% se si considera un intervallo di 12 mesi, con la casa che resta il luogo dove questo tipo di incidente è più frequente. È quanto emerge dai dati della sorveglianza Passi D’Argento dell’Iss pubblicati oggi.
“Le cadute negli anziani rappresentano un problema di grande rilevanza – spiegano gli esperti dell’Iss -, non solo per la frequenza con cui si verificano e per la gravità delle fratture che possono derivarne, ma anche per l’impatto sul benessere fisico e psicologico della persona. Infatti, la sola insicurezza e il timore di cadere possono limitare in modo significativo la capacità di svolgere le attività quotidiane.
Leggi: Quotidiano Sanità, 31/10/2024
DALLE REGIONI:
4 novembre 2024
Piano sociale, approvato il nuovo schema in Giunta capitolina
Sindaco Gualtieri: “Confronto fondamentale per dare risposte alle nuove povertà”. Assessora alle Politiche sociali Funari: “Coinvolti i 15 municipi, forme di partecipazione come livello essenziale delle prestazioni sociali”
Lo schema di Piano sociale, approvato dalla Giunta Capitolina, è il frutto di un lungo percorso di partecipazione e di coinvolgimento degli stakeholder di riferimento e della cittadinanza che sono partiti dal documento sulle nuove direttrici che l’assessora alle Politiche sociali e alla salute Barbara Funari ha presentato con il Sindaco in Campidoglio, lo scorso novembre 2023. È quanto si legge in una nota che fa cenno anche ai numerosi incontri, alla novità dei world caffè sparsi nelle periferie di Roma, ai diversi eventi per ascoltare gli operatori sociali che avrebbero portato alla versione definitiva dello schema di Piano sociale, al cui interno sono allegati per la prima volta in maniera coordinata tutti e 15 i piani di zona municipali.
Leggi: Redattore Sociale, 04/11/2024
4 novembre 2024
Sondaggio Cna: metà dei bolognesi assiste un famigliare
Un bolognese su due è definibile “caregiver”, cioè si prende cura di una persona cara. E’ il risultato del sondaggio realizzato da Cna Bologna su un campione di un migliaio di associati, tra pensionati e clienti del suo patronato Epasa
Un bolognese su due è definibile “caregiver”, cioè si prende cura di una persona cara. E’ il risultato del sondaggio realizzato da Cna Bologna su un campione di un migliaio di associati, tra pensionati e clienti del suo patronato Epasa. Dal sondaggio sono emerse alcune caratteristiche dell’impegno che occuparsi di una persona in difficoltà e non autosufficiente comporta. L’assisitito per il 50% dei casi è parzialmente autosufficiente, per il 39% non lo è affatto; nel 67% dei casi la persona assistita è uno o entrambi i genitori, per il 14% dei casi il coniuge. Nell’11% dei casi è invece un figlio o una figlia. Che tipo di aiuto offre il caregiver al suo assisitito? Per il 91% dei casi, secondo il sondaggio, il caregiver si occupa di pratiche burocratiche e per il 95% della gestione delle visite mediche e delle terapie, per il 69% si occupa di attività domestiche e gestione familiare, per il 66% di cure personali.
Leggi: Redattore Sociale, 04/11/2024
31 ottobre 2024
Ascoltare i cittadini per disegnare la città – L’esperienza torinese di Urban Lab
Da giugno 2023 la Città di Torino ha intrapreso un percorso di ascolto della cittadinanza, indagando sui bisogni essenziali per sviluppare il disegno preliminare del nuovo Piano Regolatore Generale (PRG) della città. Il Piano Regolatore Generale è uno strumento urbanistico a disposizione di ogni città, che serve a definire le regole per le future trasformazioni urbanistiche. Il PRG vigente nella Città di Torino risale al 1995 e ha rigenerato le aree industriali dismesse per scopi produttivi e residenziali. Ma in quasi trent’anni i cittadini, e di conseguenza le loro esigenze, sono cambiati, come il contesto politico cittadino. È necessario ridisegnare la città e i servizi, e per farlo l’amministrazione torinese ha deciso di affidare a Urban Lab la gestione del processo di ascolto dei cittadini e la raccolta delle loro istanze. Creare un buon PRG influisce su molti aspetti della quotidianità dei cittadini e contribuisce a rendere la città un posto più o meno adatto a rispondere a bisogni come la manutenzione delle strade e una maggiore viabilità, potenziando i trasporti pubblici, ma anche a bisogni sociali. Sistemare un parco di quartiere permetterebbe agli/alle adolescenti di ritrovarsi, ma anche agli anziani di potersi godere un po’ di verde.
Leggi: Welforum, 31/10/2024
31 ottobre 2024
Comiso – Apre lo sportello sanità, CCA32: “Per raccogliere segnalazioni di abusi e disservizi”
Dal 5 novembre ogni martedì dalle 17,30 alle 20,00 gli utenti del servizio sanitario potranno ottenere informazioni e assistenza per far valere i propri diritti. Presso la sede dell’Auser, in via principessa Mafalda 2, a Comiso, volontari del Comitato Civico Articolo 32 saranno a disposizione per tutti gli utenti per raccogliere segnalazioni di abusi e disservizi.
I volontari dell’associazione garantiranno un servizio di consulenza gratuita per il rispetto dei tempi di attesa definiti dal medico curante.
L’associazione, che prende il nome dall’articolo 32 della Costituzione, a Comiso come in tutta la provincia, non intende, come si suol dire, fare di tutte le erbe un fascio.
Leggi: Nove Tv
31 ottobre 2024
Liste d’attesa nella sanità: sempre più persone chiedono aiuto agli Sportelli Salute
E’ quanto emerge dai dati resi pubblici dall’associazione “Sos Diritti” di Treviglio e dal gruppo social “La Gatta trevigliese”
“Le lungaggini nei tempi di attesa per accedere a visite ed esami, erogati in modo colpevolmente inefficiente dal Sistema Sanitario Lombardo, sta aumentando il numero di persone che si rivolgono agli sportelli salute – ha sottolineato Fabio Cochis, uno dei referenti dello Sportello trevigliese, che ha sede in via Zenale – Negli ultimi anni gli sportelli sono cresciuti esponenzialmente in tutta la Lombardia, nelle grandi città ma anche nei piccoli paesi. Per organizzare un movimento di opposizione è nato il “Coordinamento lombardo sportelli salute” che si sta organizzando attraverso vertenze individuali contro le Asst, per fare rispettare i tempi di attesa di esami e visite cosi come prescritto dai medici di base, ma anche con vertenze collettive contro i Direttori sanitari delle strutture per il rispetto del Livelli Essenziali di Assistenza”.
Leggi: Prima Treviglio, 31/10/2024
30 ottobre 2024
Lombardia, ok al Garante regionale degli anziani
In Lombardia hanno raggiunto quota 2,3 milioni e rappresentano il 23,3% della popolazione, dato in linea con quello nazionale. Sono gli anziani over 65, che potranno contare su un Garante con il compito di occuparsi dei loro diritti. E’ quanto prevede un progetto di legge che ha ricevuto il via libera a maggioranza in Commissione Affari istituzionali
In Lombardia hanno raggiunto quota 2,3 milioni e rappresentano il 23,3% della popolazione, dato in linea con quello nazionale. Sono gli anziani over 65, il cui numero è destinato a crescere ulteriormente, che a breve potranno contare su un Garante con il compito di occuparsi dei loro diritti. E’ quanto prevede un progetto di legge con primo firmatario Giulio Gallera, (Forza Italia) che ha ricevuto il via libera a maggioranza nella seduta odierna della commissione Affari istituzionali, e che verrà discusso e approvato definitivamente in una delle prossime sedute consiliari. Il garante regionale per i diritti delle persone anziane, ha spiegato il relatore Ivan Rota (FI), avrà numerose mansioni tutte riconducibili alla voce “promozione e monitoraggio dell’effettiva applicazione dei diritti degli anziani”.
Leggi: Redattore Sociale, 30/10/2024
30 ottobre 2024
All’ex carcere 70 alloggi in affitto con negozi e servizi
L’ex carcere di via Mentana a Monza prenderà nuovamente vita sotto forma di complesso residenziale da circa 70 appartamenti. Lo ha stabilito la Giunta Comunale approvando lo schema di convenzione per il permesso di costruire nell’ex penitenziario, acquistato da un operatore privato alcuni anni orsono. L’iniziativa ha l’obiettivo di convertire il vecchio edificio in un complesso abitativo, includendo anche spazi dedicati ad attività commerciali. Il progetto, che ha già ottenuto il parere positivo dalla Commissione per il Paesaggio, prevede la demolizione dell’ex carcere per poter procedere, in un tempo massimo di 3 anni, alla realizzazione delle nuove residenze. L’inizio dei lavori da parte dell’operatore privato avverrà nell’arco del 2025.
Leggi: Redattore Sociale, 30/10/2024
IN AGENDA:
Social forum dell’abitare – Genova il 7 e 8 novembre 2024 – Uscire dalla crisi abitativa con una nuova idea di città e comunità
Assindatcolf – Lavoro domestico: chiave di crescita per il Paese – 14 novembre Roma, ore 16:30, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis in Via di Ripetta, 190.
L’evento si svolgerà unicamente in presenza. Per qualsiasi informazione non esiti a contattare la Segreteria organizzativatel. 06.32650952 – 329.5950449 – e-mail nazionale@assindatcolf.it
Italialongeva.it – 21 e 22 novembre – Roma Ministero della Salute – II Forum prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile
Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Torna l’appuntamento annuale, giunto alla sua seconda edizione, che si propone come l’occasione di incontro e confronto tra decisori , referenti della prevenzione a livello centrale, regionale e territoriale e i principali addetti ai lavori coinvolti lungo la filiera della prevenzione vaccinale. Partendo da un focus sullo stato dell’arte dell’attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 e della diffusione della vaccinazione nella popolazione anziana e a rischio, la due giorni promossa da Italia Longeva offrirà ai partecipanti un momento di aggiornamento e approfondimento su risultati raggiunti, attuali sfide, criticità e possibili soluzioni implementabili sul territorio grazie all’esperienza diretta di chi quotidianamente opera nell’ambito della prevenzione vaccinale.
Leggi: Italia Longeva
“Le guerre rendono le donne più vulnerabili e portano con sé nuove forme di violenza”
In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la Rete nazionale Auser, organizza numerosi appuntamenti territoriali legati alla compagna #educhiamoalrispetto. Iniziativa nazionale promossa da Auser che ha visto nell’ultimo anno tanti giovani, adulti e anziani confrontarsi insieme per costruire una cultura del rispetto, una società libera da ogni violenza di genere e dai linguaggi tossici.
Leggi: Auser
Eventi in programma di AGE-IT
• 4-6 Novembre 2024, Roma: 7th OECD World Forum on Well-being
The 7th OECD World Forum on Well-being will bring together experts, practitioners and thought leaders to strengthen approaches for centering multidimensional well-being in policy, measurement, and societal action. Taking place in person in Rome on the 4-6 November 2024, and marking the 20th anniversary since the 1st OECD World Forum on Statistics, Knowledge and Policy, it will be an essential event for advancing knowledge, building connections, and spurring action for inclusive, sustainable well-being.
This 7th edition of the OECD World Forum is being co-organised with the Italian Ministry of Economy and Finance, with the collaboration of ISTAT, the Italian National Statistical Institute, and the support of the Bank of Italy. It is one of the events being organised under the Italian Presidency of the G7.
• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
I nuovi senior, le sfide e le opportunità della rivoluzione demografica
L’invecchiamento della popolazione impone un ripensamento del Welfare, ma offre prospettive importanti, dalla crescita della silver economy al nuovo ruolo sociale dei “giovani anziani”. di Sofia Petrarca
Secondo le Nazioni Unite, entro il 2050 la popolazione mondiale over 65 raddoppierà, arrivando a 1,6 miliardi. L’Italia si distingue per una popolazione tra le più longeve al mondo: l’aspettativa di vita è di 81 anni per gli uomini e 85 per le donne. Nel 2047, il 34% della popolazione sarà over 65, rappresentando una vera rivoluzione demografica che porta a una nuova interpretazione delle fasi della vita, modificando le aspettative personali e rivedendo le rappresentazioni sociali delle età più coinvolte. È un cambiamento sia quantitativo sia qualitativo: da un lato, assistiamo a una maggiore longevità, all’invecchiamento della popolazione e a migliori condizioni di salute in età avanzata; dall’altro, si evolvono stili di vita, consumi e aspettative individuali. Questa trasformazione richiede ai governi di adattare i sistemi di welfare per rispondere alla crescente domanda di pensioni, assistenza sanitaria e cure a lungo termine, ma apre anche nuove opportunità economiche.
Leggi: Futura Network
Invecchiamento popolazione: 3,4 milioni di lavoratori in meno nel 2040
Negli ultimi 50 anni, il processo di invecchiamento della popolazione ha trasformato la struttura demografica dell’Italia traslando la piramide demografica verso le fasce d’età più anziane, con effetti rilevanti non solo sulla spesa sanitaria ma anche sulla forza lavoro disponibile: nel 2040 ci sarà un gap di 3,4 milioni di lavoratori. Alla transizione demografica, si aggiungono nuove sfide, tra cui non solo le difficoltà economiche (sono 2,2 milioni le famiglie e 5,7 milioni gli individui in povertà assoluta) ma anche l’aumento delle difformità territoriali, l’incertezza lavorativa, il crescente disagio mentale, il cambiamento climatico e l’aumento delle difformità territoriali: in Italia esiste un divario di 3 anni tra la Regione con l’aspettativa di vita alla nascita maggiore e quella minore. I dati emergono dal Rapporto annuale ‘Meridiano Sanità’, presentato oggi a Roma in occasione del XIX Forum Meridiano Sanità ‘Health for all Policies: verso una nuova visione strategica del sistema sanitario per la crescita del Paese’. L’evento è in programma fino a domani, presso lo Spazio Esposizioni. (DIRE)
Leggi: Redattore Sociale
Ocse. Le spese per l’assistenza agli anziani si moltiplicheranno di 2,5 volte entro il 2050. Necessarie politiche di invecchiamento in salute – di G.R.
La percentuale di anziani che necessitano di assistenza è destinata ad aumentare del 30% entro il 2050. La Corea registrerà l’aumento più elevato di over 65 (4,4 punti percentuali), seguita dalla Grecia (2,2 punti percentuali) e dall’Italia (1,9 punti percentuali). Crescerà il rischio di povertà per i sempre più anziani che dovranno affrontare spese dirette per l’assistenza. Politiche di invecchiamento in salute potrebbero avere un impatto molto positivo per quei Paesi, come l’Italia, con un rapido invecchiamento della popolazione. IL RAPPORTO
L’invecchiamento della popolazione sta accelerando, mettendo ulteriore pressione sulle capacità fiscali dei paesi di fornire un’adeguata assistenza a lungo termine (LTC). Secondo il rapporto dell’Ocse Health at a Glance 2023, nel 2021 più di 242 milioni di persone avevano 65 anni e più nei paesi Ocse, di cui oltre 64 milioni avevano almeno 80 anni. La quota di persone anziane continuerà ad aumentare, con la quota media Ocse di coloro che hanno 80 anni e più destinata a raddoppiare dal 4,8% al 9,8%.
Con l’avanzare dell’età, la salute fisica e mentale degli individui spesso peggiora. Sviluppano difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane e necessitano di servizi di assistenza per tali attività. La domanda di LTC dovuta all’invecchiamento è ulteriormente intensificata dalla diminuzione dell’offerta di assistenti familiari o informali, poiché nuclei familiari più piccoli, parenti che vivono lontano e una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro limitano il bacino di potenziali assistenti informali a disposizione delle persone anziane
Leggi: Quotidiano Sanità
Investire sull’invecchiamento attivo. L’esperienza di Inrca – di Maria Capalbo
L’esperienza dell’Inrca mostra come investire sull’invecchiamento attivo, attraverso un approccio integrato e tecnologicamente avanzato, non solo contribuisca a migliorare la qualità della vita degli anziani, ma rappresenti anche una risposta sostenibile alla crescente domanda di assistenza a lungo termine
Il rapporto OCSE mette in evidenza l’urgenza di strategie che promuovano un invecchiamento attivo per ridurre le crescenti pressioni sui sistemi di assistenza a lungo termine (LTC), in un contesto in cui i costi dell’assistenza rischiano di diventare insostenibili. Le Marche, con una popolazione in rapido invecchiamento, presentano una sfida significativa: circa il 25% dei residenti ha più di 65 anni, una percentuale che potrebbe raggiungere il 34,5% entro il 2050. Di fronte a questo scenario, l’IRCCS INRCA ha sviluppato e implementato modelli innovativi per garantire un invecchiamento sano, sostenibile e il più possibile indipendente, tramite il ricorso agli strumenti di telemedicina, intelligenza artificiale e robotica.
Attraverso progetti come la Casa Intelligente e il Longevity Hub, l’INRCA ha realizzato spazi dotati di tecnologie assistive, tra cui sensori ambientali e strumenti di monitoraggio della sicurezza, per sostenere gli anziani nelle attività quotidiane e preparare i pazienti con fragilità al ritorno a casa dopo una degenza ospedaliera. Questi ambienti adattivi, inoltre, consentono di migliorare la qualità della vita, prevenendo situazioni di rischio e supportando l’autonomia degli anziani.
Leggi: Quotidiano Sanità
La gestione strategica dei servizi abitativi: una chiave per ridurre le disuguaglianze
Uno studio sul campo esplora modelli di gestione inclusivi nei quartieri di edilizia residenziale pubblica, evidenziando il valore sociale del patrimonio ERP e l’importanza di un approccio integrato per promuovere coesione economica e inclusione sociale.
Il volume “La gestione strategica dei servizi abitativi. Una ricerca sul campo” (Egea editore), curato da Raffaella Saporito ed Eleonora Perobelli (SDA Bocconi) e Massimo Bricocoli (Politecnico di Milano), presenta i risultati di uno studio finanziato da Fondazione Cariplo, nell’ambito del Bando Inequalities Research 2022. La ricerca si è focalizzata sulle disuguaglianze nei quartieri di edilizia pubblica a Milano, esplorando come modelli di gestione specifici possano promuovere l’inclusione sociale degli inquilini.
Attraverso un’analisi che combina dati quantitativi e oltre cento interviste condotte nei quartieri Stadera e San Siro, il volume evidenzia il valore sociale dei servizi abitativi quando la loro gestione è impostata in una chiave strategica. In particolare, lo studio mette in luce la polarizzazione tra inquilini storici, spesso italiani e pensionati, e nuovi residenti, maggiormente giovani e di origine straniera, evidenziando come il sistema attuale non riesca a soddisfare adeguatamente la crescente domanda di alloggi.
Leggi: Secondo Welfare
Chi si prende cura di chi cura?
Il 29 ottobre è la Giornata internazionale dell’assistenza e del supporto. Ma la situazione nel settore è molto grave. La Cgil rilancia l’allarme chiedendo risorse e assunzioni
La tutela del lavoro di cura, retribuito e non retribuito, è un obiettivo fondamentale per garantire il rilancio dei sistemi pubblici di welfare e sostenere la piena eguaglianza di genere e la riproduzione sociale. Alcuni cambiamenti sociali degli ultimi decenni, tra cui l’invecchiamento della popolazione, il mutamento delle strutture familiari, l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, combinati con il deficit di politiche sociali, hanno un impatto negativo sulle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori della cura – segnando la necessità di un cambio di passo a livello globale, europeo e italiano.
È in forza di queste urgenze che il 29 ottobre di ogni anno, da due anni a questa parte, si celebra la Giornata internazionale dell’assistenza e del supporto (International Day of Care and Support), proclamata dall’ONU e sostenuta dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati, di cui la Cgil è membra.
Leggi: Collettiva
NEWS:
29 ottobre 2024
Mattarella: “Universalità delle cure e la parità di diritti sono principi irrinunciabili. Necessario rimuovere condizioni di divario territoriale”
Oggi al Quirinale celebrati “I Giorni della Ricerca” dell’Airc. “La rete che unisce medici, scienziati, volontari di ogni età e condizione sociale, malati, donatori, rappresenta un fattore di grande vitalità” e “si inserisce nel tessuto solidaristico che tiene insieme il nostro Paese”, ha detto Mattarella. Ma, ha sottolineato, “per consentire che l’efficacia dei risultati della ricerca non incontri ostacoli è necessario rimuovere e superare condizioni di divario territoriale”. IL DISCORSO INTEGRALE
“Occorre far crescere – nelle istituzioni e nella società – la consapevolezza che le risorse investite in ricerca ritornano moltiplicate”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo questa mattina al Palazzo del Quirinale alla cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca”, iniziativa promossa dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc). Un appuntamento “che – ha detto Mattarella -, da ventisette anni, rinnova la spinta per andare ancora più avanti: negli studi, nelle scoperte scientifiche, nei progressi diagnostici, nelle sperimentazioni terapeutiche, nelle tecnologie applicate alla medicina”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 29/10/2024
24 ottobre 2024
Dal Governo pochi spiccioli a pensionati e infermieri e cancellazione del fondo per l’azzardo patologico
Tre (3) euro alle pensioni minime, aumenti di 7 euro netti mensili agli infermieri e 14 ai medici. La legge di bilancio 2025 è una legge piccola piccola con cifre da vergogna. E un articolo abolisce ll Gioco d’azzardo patologico e la possibilità di cura e di sensibilizzazione – di Riccardo Bonacina
Silvio Berlusconi nell’ottobre del 2022, si stava decidendo la composizione del nuovo Governo, in un celebre appunto scritto di suo pugno aveva definito Giorgia Meloni “Supponente, prepotente, arrogante e ridicola”. Oggi, giusto due anni dopo scopriamo che Giorgia Meloni è soprattutto bugiarda, con la stessa cazzima con cui insiste nei suoi errori malgrado insuccessi evidenti (vedi il caso Albania) non si fa problema a spararle grosse anche perché invece delle Conferenze stampa preferisce i messaggi da lei prodotti in cui non ci sono domande. Secondo lei il suo Governo ha fatto risultati straordinari. Peccato che non si vedono. La legge di bilancio 2025, per esempio è una legge piccola piccola.
Leggi: Vita, 24/10/2024
24 ottobre 2024
Tra liste d’attesa, difficoltà logistiche e costi elevati rinuncia alle cure 1 anziano su 4 tra quelli che ne hanno bisogno. I dati dell’Iss
Dai numeri emerge una disuguaglianza nell’accesso ai servizi sanitari, che varia notevolmente a seconda delle condizioni socio-economiche e della regione di residenza: la rinuncia è risultata più frequente fra le persone socialmente più svantaggiate, per difficoltà economiche o per bassa istruzione e fra i residenti nelle regioni del Centro e Sud d’Italia
Nel biennio 2022-2023, il 18% degli ultra 65enni (pari a 2,6 milioni di persone) ha dichiarato di aver rinunciato, nei 12 mesi precedenti l’intervista, ad almeno una visita medica o a un esame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno. Escludendo gli anziani che hanno dichiarato di non aver avuto bisogno di visite o esami, la percentuale di coloro che hanno rinunciato a prestazioni necessarie sale al 23%. Il 61% degli intervistati non ha rinunciato a nessuna prestazione, mentre il 21% ha dichiarato di non aver avuto bisogno di visite mediche né di esami. Fra le ragioni principali della rinuncia figurano le lunghe liste di attesa (nel 55% delle rinunce), le difficoltà logistiche nel raggiungere le strutture sanitarie o la scomodità degli orari (13%) e i costi troppo elevati delle prestazioni (10%). Lo affermano i dati della sorveglianza Passi d’Argento dell’Iss pubblicati oggi.
Leggi: Quotidiano Sanità, 24/10/2024
24 ottobre 2024
Governo Meloni: due anni senza risposte sul disagio abitativo Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA e Pietro Pellegrini, Presidente nazionale UNIAT
L’emergenza abitativa è sotto gli occhi di tutti, ma il Governo resta miope ed indifferente anche di fronte ai dati ISTAT che parlano chiaro: aumentano i poveri, 5,7 milioni di persone e oltre 2,2 milioni di famiglie in povertà assoluta e nessuna misura efficace viene adottata per affrontare questa emergenza, lasciando migliaia di persone senza un tetto sicuro.
In presenza di questa grave emergenza SUNIA ed UNIAT esprimono forte contrarietà per la manovra di bilancio 2025, che anche questa volta, per quanto si legge nel testo depositato ieri, non prevede alcuna misura concreta per affrontare il crescente disagio abitativo che affligge milioni di cittadini.
In un momento in cui le difficoltà economiche si intensificano, la mancanza di interventi specifici in favore della casa rappresenta un grave errore. Le politiche abitative devono essere una priorità per il governo.
Leggi: Sunia, 24/10/2024
21 ottobre 2024
Un tragico week end sott’acqua: l’ennesimo
C’era una volta in Italia la questione climatica e del dissesto idrogeologico… beh, vorremmo tanto iniziare così. Anzi in un Paese, come si usa dire, “normale”, avremmo dovuto iniziare così e non con l’ennesimo j’accuse su colpe – tante – e colpevoli – tanti – del plateale disinteresse politico e pubblico per opere e interventi che l’Italia con le sue aziende e i suoi professionisti progetta e realizza nel mondo ma non in patria – altro che patrioti e patriottismo! – e che sarebbero in grado di ridurre le portate tragiche delle catastrofi meteo-climatiche che ci colpiscono senza pietà e con un aumento di intensità e frequenza mai viste prima.
La politica si scontra su ogni fronte con polemiche e scontri di alto o basso profilo consumati su grandi questioni nazionali e internazionali, eppure nell’immenso teatro della crisi climatica con le sue crudeli devastazioni che seminano terrore e morte e danni enormi non si registra un fiato di polemica, non c’è traccia di minacce di scioperi sindacali – eppure le fabbriche sono le prime ad essere devastate – per l’assenza di piani di protezione con tanta ottima occupazione, non ci sono sedute parlamentari per indicare al Paese come fronteggiare il problema numero uno per la massima sicurezza possibile degli italiani dai contraccolpi brutali che piovono dal cielo e dalla violenza della Natura.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 21/10/2024
DALLE REGIONI:
28 ottobre 2024
Milano. Il problema della casa investe anche il Terzo settore
L’appello del Cnca Lombardia per riattivare le politiche pubbliche, puntando su edilizia sociale e prelievi delle rendite – Mazzo chiavi di casa
Il problema della casa a Milano è drammatico e investe anche il lavoro degli operatori sociali del Terzo settore, mettendo in discussione percorsi di inclusione e integrazione. “Serve una risposta pubblica, sia da parte dello Stato sia da parte del Comune di Milano e della Città metropolitana”. È l’appello che rilancia il Coordinamento nazionale comunità accoglienti (Cnca) della Lombardia.
“Con quasi 110mila abitazioni non occupate e un aumento molto significativo del numero di case utilizzate per turismo invece che per abitazione, non si può ridurre il problema a un semplice ‘fallimento del mercato’ legato alla carenza di offerta, come hanno fatto di recente Aspesi, Assimpredil Ance e Confindustria Assoimmobiliare”, spiega Vincenzo Salvi del Comitato abitare Via Padova e membro del Forum nazionale dell’abitare tra i cui promotori c’è anche il Cnca.
L’Istat dice infatti che Milano è la città metropolitana con il più alto numero di abitazioni recenti dopo il 2016. Ma la produzione di edilizia sociale e la tassazione sulla rendita fondiaria sono state bassissime.
Leggi: Redattore Sociale, 28/10/2024
24 ottobre 2024
Calabria. ACLI e SUNIA-CGIL regionali: “Mettiamo in piedi azioni sinergiche per tutelare chi è colpito dalla crisi abitativa”
Si sono incontrati nei giorni scorsi, il Presidente delle ACLI Calabria, Filippo Moscato e il Segretario Generale del SUNIA-Cgil Calabria, Francesco Alì per affrontare il tema delicato del disagio abitativo che sta registrando in tutta la regione uno dei momenti più difficili degli ultimi anni.
“Una crisi abitativa – sostengono Moscato e Alì – accentuata dalla globalizzazione economica, rafforzata dalla pandemia e dalla crisi energetica, conseguenza anche delle speculazioni e resa drammatica da politiche che hanno ridotto, via via, lo stato sociale e i diritti, a partire dal diritto al lavoro garantito dalla Costituzione”.
Leggi: Sunia, 24/10/2024
24 ottobre 2024
Toscana, rapporto casa: transazioni in calo, aumentano alloggi Erp ma continua l’emergenza sociale
Diminuiscono le transazioni immobiliari (-13,9), scendono vertiginosamente gli acquisti con mutui (-30,9%), ristagna il mercato degli affitti. Inoltre, continuano a svilupparsi le politiche pubbliche della casa a sostegno dei ceti meno abbienti (+453 alloggi Erp), ma con chiaroscuri sul versante dei finanziamenti. Sono solo alcuni degli elementi contenuti nel tredicesimo Rapporto di monitoraggio “Abitare in Toscana”
Diminuiscono sensibilmente le transazioni immobiliari (-13,9), scendono vertiginosamente gli acquisti con mutui (-30,9%), ristagna il mercato degli affitti. E ancora, continuano a svilupparsi le politiche pubbliche della casa a sostegno dei ceti meno abbienti (+453 alloggi Erp), ma con chiaroscuri sul versante dei finanziamenti (il Governo non ha più finanziato il fondo affitti e quello per la morosità incolpevole).
Leggi: Redattore Sociale, 24/10/2024
23 ottobre 2024
Corigliano-Rossano (CS), rigenerazione urbana e benessere sociale con il Parco biosalutare
Un nuovo polmone verde sta per nascere nel cuore della città di Corigliano Rossano: il Parco biosalutare condiviso, un’iniziativa che unirà rigenerazione urbana e benessere sociale, dando seguito alla realizzazione del Bosco Urbano, già parzialmente completato. La nuova area verde offrirà spazi per attività culturali, sportive e di promozione della salute. A capitanare questo progetto ambizioso è l’associazione Auser Corigliano, che si pone come punto di riferimento per l’intera comunità locale.
Durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, Cosimo Esposito, presidente dell’Auser Corigliano, ha delineato i contorni del progetto e il ruolo fondamentale che l’associazione gioca nella sua realizzazione. «Questo nuovo spazio non sarà solo un parco, ma un luogo di incontro per attività culturali legate all’alimentazione, allo sport e alla salute». L’Auser Corigliano è il capofila di questo progetto. «Abbiamo ricevuto un finanziamento regionale perché abbiamo partecipato a un bando apposito. I tempi di realizzazione sono di un anno: dal 4 luglio 2024 al 4 luglio 2025», ha chiarito Esposito.
Leggi: Auser, 23/10/2024
23 ottobre 2024
Terni, nonne e nonni digitali: presentato il progetto di alfabetizzazione intergenerazionale
Si chiama “Digitalizzazione intergenerazionale” il progetto promosso da Auser Umbria (capofila), Ancescao, Anteas e Adoc e presentato nei giorni scorsi a Terni. L’iniziativa prevede la realizzazione di 22 corsi della durata di 40 ore ciascuno, completamente gratuiti, che saranno proposti alla popolazione anziana umbra. I partecipati ai corsi saranno persone over 65 e l’obiettivo dei promotori è di coinvolgerne all’incirca 300, su tutto il territorio regionale (ma con particolare attenzione alla provincia di Terni, dove è emerso un bisogno maggiore). Delle 40 ore di corso, 28 saranno rivolte ad attività di “alfabetizzazione digitale” e saranno tenute da docenti di informatica. Le restanti 12 ore invece, saranno volte a sviluppare la conoscenza e la pratica dell’universo dei social media, con il supporto di giovani ragazze e ragazzi (comunque maggiorenni) che svolgeranno il ruolo di tutor nella organizzazione dei corsi.
Leggi: Auser, 23/10/2024
23 ottobre 2024
Uras (OR), Auser apre la “Casa delle donne”
Una “Casa delle donne” aperta tutte e dove poter discutere, condividere momenti di creatività artistica ma anche con all’interno un punto di ascolto e accoglienza per le donne in difficoltà, È questa l’ultima importante iniziativa messa in campo dall’Auser e dalla Scuola del popolo di Uras.
«Il progetto si propone di rendere fruibile un luogo fisico in cui le donne possono ritrovarsi per elaborare e proporre all’intera comunità il proprio contributo di idee “al femminile” – si legge in una nota – Questo spazio, ricavato all’interno della sede provvisoria dell’Auser ospitata dalla Fondazione Berlinguer, si chiamerà “L angolo delle chiacchiere”. come l’analoga iniziativa della Scuola del popolo di Roma. Si tratta, in pratica, della messa a sistema di un’attività che dura da alcuni anni e che si era concentrata soprattutto nella celebrazione del 25 novembre e dell’8 marzo».
Leggi: Auser, 23/10/2024
23 ottobre 2024
Apre a Cervignano del Friuli (UD) una nuova realtà contro la violenza di genere
Auser ha aperto uno sportello di ascolto per le vittime di violenza nella sede Auser di Cervignano del Friuli in via San Francesco 2. La presentazione del progetto si è svolta il 17 ottobre con un evento pubblico, presso la Casa della musica. Presenti all’incontro due figure che hanno avuto un ruolo importante nell’avvio del centro: la dottoressa Carmelina Calivà responsabile di “Da donna a donna” centro antiviolenza di Monfalcone e la già operatrice sanitaria e ideatrice del progetto Laura Indri dell’Auser. Il progetto è promosso da Auser Volontariato bassa friulana in collaborazione con il centro monfalconese operativo dal 1997.
Lo sportello antiviolenza di Cervignano prevede la formazione di personale competente in grado di supportare e fornire un primo ascolto a tutte le vittime.
Leggi: Auser, 23/10/2024
IN AGENDA:
Social forum dell’abitare – Genova il 7 e 8 novembre 2024 – Uscire dalla crisi abitativa con una nuova idea di città e comunità
Assindatcolf – Lavoro domestico: chiave di crescita per il Paese – 14 novembre Roma, ore 16:30, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis in Via di Ripetta, 190.
L’evento si svolgerà unicamente in presenza. Per qualsiasi informazione non esiti a contattare la Segreteria organizzativatel. 06.32650952 – 329.5950449 – e-mail nazionale@assindatcolf.it
Italialongeva.it – 21 e 22 novembre – Roma Ministero della Salute – II Forum prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile
Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Torna l’appuntamento annuale, giunto alla sua seconda edizione, che si propone come l’occasione di incontro e confronto tra decisori , referenti della prevenzione a livello centrale, regionale e territoriale e i principali addetti ai lavori coinvolti lungo la filiera della prevenzione vaccinale. Partendo da un focus sullo stato dell’arte dell’attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 e della diffusione della vaccinazione nella popolazione anziana e a rischio, la due giorni promossa da Italia Longeva offrirà ai partecipanti un momento di aggiornamento e approfondimento su risultati raggiunti, attuali sfide, criticità e possibili soluzioni implementabili sul territorio grazie all’esperienza diretta di chi quotidianamente opera nell’ambito della prevenzione vaccinale.
Leggi: Italia Longeva
“Le guerre rendono le donne più vulnerabili e portano con sé nuove forme di violenza”
In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la Rete nazionale Auser, organizza numerosi appuntamenti territoriali legati alla compagna #educhiamoalrispetto. Iniziativa nazionale promossa da Auser che ha visto nell’ultimo anno tanti giovani, adulti e anziani confrontarsi insieme per costruire una cultura del rispetto, una società libera da ogni violenza di genere e dai linguaggi tossici.
Leggi: Auser
Eventi in programma di AGE-IT
• 4-6 Novembre 2024, Roma: 7th OECD World Forum on Well-being
The 7th OECD World Forum on Well-being will bring together experts, practitioners and thought leaders to strengthen approaches for centering multidimensional well-being in policy, measurement, and societal action. Taking place in person in Rome on the 4-6 November 2024, and marking the 20th anniversary since the 1st OECD World Forum on Statistics, Knowledge and Policy, it will be an essential event for advancing knowledge, building connections, and spurring action for inclusive, sustainable well-being.
This 7th edition of the OECD World Forum is being co-organised with the Italian Ministry of Economy and Finance, with the collaboration of ISTAT, the Italian National Statistical Institute, and the support of the Bank of Italy. It is one of the events being organised under the Italian Presidency of the G7.
• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Denatalità, bonus e il welfare con i se e con i ma – di Sergio Pasquinelli
Dopo 18 anni, rieccolo: il bonus bebè. Con un originale scatto creativo la nuova legge di bilancio lo resuscita con la stessa cifra di allora1, mille euro, per una platea più ristretta (famiglie con Isee fino a 40.000 euro). Così viene reiterata una misura senza alcuna informazione sul passato di interventi analoghi: quale aiuto hanno prodotto? quali effetti hanno generato? Nessuno lo sa. Cambia comunque il nome, ora si chiama Carta per i nuovi nati.
Il primo bonus bebè in Italia fu varato nel 2006 dal terzo governo Berlusconi. Era un contributo una tantum per i bambini nati o adottati nel corso di quell’anno. Il presidente del consiglio in quell’occasione scrisse una nota lettera a tutti i nuovi nati. Nella lettera ci si congratulava con i genitori per la nascita del loro figlio e si spiegava l’iniziativa del governo come un sostegno concreto alle famiglie e un incentivo alla natalità in Italia. Alessandro Rosina rispose a quella lettera su Lavoce.info facendo le veci di un bambino neonato qui.
Leggi: Welforum
Verso gli ecosistemi di prossimità – di Carlo Andorlini e Laura Bongiovanni
Questo articolo è tratto dal lavoro sviluppato dalla quarta edizione dell’Osservatorio sulla prossimità in Italia costituito nell’ambito della Biennale della Prossimità. L’indagine è stata elaborata nell’ambito della nuova edizione della Biennale della Prossimità, tenutasi a Napoli dal 3 al 5 ottobre 2024. L’Osservatorio è sostenuto da Fondazione Impresa Sensibile e Fondazione Modena, già impegnate nell’accompagnamento e nello sviluppo del modello prossimità.
Introduzione
Sono qui documentati gli esiti di sintesi della quarta edizione dell’Osservatorio Prossimità, realizzato nell’ambito della Biennale della Prossimità. La nuova indagine ha centrato l’attenzione sugli effetti trasformativi generati dalle iniziative di prossimità, a livello di trasformazione sociale, organizzativa e di impatto sociale.
La ricerca ha previsto due fasi, la prima consistente all’analisi di 16 studi di caso dedicati a pratiche di prossimità attive in diverse aree del paese (fase qualitativa), la seconda in un questionario rivolto ai responsabili delle pratiche stesse, per la verifica della diffusione dei diversi effetti e cambiamenti osservati attraverso l’analisi qualitativa (fase quantitativa)
Leggi: Welforum
Manovra. Gimbe: “Per la sanità risorse insufficienti per le troppe misure. Solo briciole per il 2025”
Dall’analisi emergono quattro punti critici: l’incremento reale è di soli € 1,3 miliardi, rispetto ai € 3,5 miliardi annunciati, rendendo impossibile soddisfare le richieste dei professionisti sanitari; l’unico reale incremento di risorse è previsto solo nel 2026; le risorse si disperdono in troppi rivoli, senza una chiara visione di rilancio del Ssn; non si intravede alcun rilancio progressivo del finanziamento pubblico che, dopo la ‘fiammata’ del 2026, torna a cifre da manutenzione ordinaria dell’era pre-pandemica.
25 OTT – Secondo il DdL sulla Manovra 2025, il Fondo sanitario nazionale (Fsn) raggiungerà € 136.533 milioni nel 2025, € 140.595 milioni nel 2026 e € 141.131 miliardi nel 2027.
Tuttavia, sottolinea Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, “le risorse, destinate principalmente ai rinnovi contrattuali del personale non consentiranno di attuare il piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri fortemente voluti dal Ministro Schillaci, né tantomeno di eliminare il tetto di spesa per il personale sanitario, contrariamente a quanto previsto dal DL Liste di attesa.
Leggi: Quotidiano Sanità
Il patrimonio edilizio miniera urbana per l’economia circolare
Il patrimonio edilizio diventa una miniera urbana, con il 95% dei materiali che possono essere riutilizzati, in pieno spirito di economia circolare. L’Enea e l’università Sapienza di Roma hanno infatti messo a punto “un’innovativa metodologia di analisi che permette di individuare e di quantificare tutti i materiali presenti in edifici vecchi o in disuso da reimpiegare in progetti di riqualificazione architettonica o per nuove costruzioni“.
Dalla ricerca – condotta nell’ambito del progetto Es-Pa dell’Enea e pubblicata sulla rivista ‘Sustainable chemistry and pharmacy’ – emerge che “oltre il 95% dei materiali da demolire possono essere riutilizzati, per la riqualificazione della struttura stessa (35%) e per altri impieghi (60%), senza finire in discarica”.
La metodologia – viene spiegato – è stata applicata a un progetto di recupero di un deposito per autobus di 11mila metri quadrati, costruito a Roma negli anni ’30 e in disuso dal 2008. Si tratta di uno dei tanti siti di archeologia industriale presenti in Italia che attualmente occupano il 3% del territorio pari a una superficie di 9mila km quadrati. Il deposito degli autobus in disuso ha circa 18mila metri cubi di materiali, in prevalenza cemento armato, per un peso complessivo di circa 35mila tonnellate e una quantità di carbonio incorporato di oltre 15mila tonnellate di CO2.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Manovra. Aumenti delle indennità per medici e infermieri. Fondi per piano pandemico, sanità privata, specializzandi, aggiornamento Lea e rinnovo contratti. Il Fondo sanitario salirà di 2,5 mld. Ecco il testo con tutte le misure – di Giovanni Rodriquez
Il testo firmato dal presidente della Repubblica sbarca alla Camera. Il Fondo sanitario nazionale sale di 2,5 mld. A questa cifra si arriva sommando agli 1,3 miliardi stanziati dall’articolo 47, l’importo già previsto dalla precedente manovra. L’importo complessivo per il 2025 sarà così di 136,5 miliardi. Tra le altre misure lo stop definitivo alla ricetta cartacea, nuove misure sui farmaci innovativi, premi per le Regioni che rispettano le liste d’attesa e finanziamento destinato all’aggiornamento delle tariffe per la remunerazione delle prestazioni per acuti e post acuzie. Ecco tutti gli articoli di interesse sanitario. IL TESTO
Il testo della legge di Bilancio, approvato nei giorni scorsi in Consiglio dei Ministri e firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è ormai pronto per l’esame parlamentare. Si partirà dalla Camera e i relatori saranno Ylenjia Lucaselli (FdI), Mauro D’Attis (FI) e Silvana Comaroli (Lega). Le audizioni dovrebbero prendere il via da lunedì 28 ottobre mentre il testo è atteso in aula per il 18 novembre.
Delineato l’iter parlamentare, passiamo al contenuti del provvedimento che vede salire di circa 2,5 miliardi il Fondo sanitario nazionale. A questa cifra si arriva sommando agli 1,3 miliardi stanziati dall’articolo 47, l’importo già previsto dalla precedente manovra. L’importo complessivo per il 2025 sarà così di 136,5 miliardi.
Leggi: Quotidiano Sanità
Liste di attesa, difficoltà nell’accesso ai Pronto Soccorso e pochi servizi sul territorio restano in testa alle preoccupazioni dei cittadini. Il rapporto sulla salute di Cittadinanzattiva
Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023 (in crescita di 9971 rispetto all’anno precedente), quasi una su tre – il 32,4%, +2,8% rispetto al 2022 e +8,6 rispetto al 2021 – fa riferimento al mancato accesso alle prestazioni. A seguire, con il 14,2%, il tema delle cure primarie (anche questo in crescita, +5,1% rispetto al 2022), ossia le difficoltà nel rapporto tra i cittadini e i Mmg. Poco sotto (13,3% nel 2023, -2,5% rispetto all’anno precedente) le difficoltà relative ai Pronto soccorso, ai ricoveri e alle dimissioni ospedaliere. IL RAPPORTO
È sempre il grande tema delle difficoltà di accesso alle cure sanitarie del nostro Paese quello che emerge dall’annuale Rapporto civico sulla salute, presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva presso il Ministero della Salute, alla presenza del Ministro Orazio Schillaci. Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023 (in crescita di 9971 rispetto all’anno precedente), quasi una su tre – il 32,4%, +2,8% rispetto al 2022 e +8,6 rispetto al 2021 – fa riferimento al mancato accesso alle prestazioni.
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Pensioni, crescono le prestazioni: nel 2023 quasi 23 milioni di trattamenti
I dati Inps. Nel 2023 le prestazioni del sistema pensionistico italiano hanno toccato quota 22.919.888 (+0,6% rispetto al 2022), per un ammontare complessivo annuo di 347.032 milioni di euro (+7,7%). I beneficiari sono 16.230.157. Il gruppo più numeroso è quello dei titolari di pensioni di vecchiaia (11,4 milioni); i titolari di pensioni ai superstiti sono 4,2 milioni, i beneficiari di prestazioni assistenziali sono 3,8 milioni
anziani panchina spalle parco
Nel 2023 le prestazioni del sistema pensionistico italiano hanno toccato quota 22.919.888 (+0,6% rispetto al 2022), per un ammontare complessivo annuo di 347.032 milioni di euro (+7,7% rispetto al 2022).
I beneficiari di prestazioni pensionistiche sono 16.230.157 (+0,6% rispetto al 2022), con una media di 1,4 pensioni a testa, anche di diverso tipo: il 68% percepisce una sola prestazione, mentre il 32% ne percepisce due o più.
L’Osservatorio statistico riporta dati estratti dal Casellario centrale dei Pensionati sull’andamento nel periodo 2018-2023.
Leggi: Redattore Sociale
La mobilità racconta: l’urbanista che disegna città più vivibili – di Daria Capitani
La professoressa Marta C. González ha ricevuto a Torino il massimo riconoscimento internazionale per la Scienza dei sistemi complessi. Dati non tradizionali, come la mobilità vista attraverso lo smartphone, offrono nuove prospettive sull’uso dello spazio: «Servono a pianificare città meno inquinate e più resilienti a eventi climatici estremi»
Transizione digitale e transizione ecologica possono guardare nella stessa direzione? L’intelligenza artificiale sarà uno strumento utile oppure no nell’affrontare i rischi connessi al cambiamento climatico? Che cosa ci dice la mobilità sullo stato di salute della società? Temi complessi ma tutt’altro che distanti, intrinsecamente correlati al nostro modo di abitare un mondo che a una latitudine ha fame d’acqua e altrove rischia di affogare. Se ne occupa la professoressa Marta C. González che questo pomeriggio, al Binario 3 delle Officine Grandi Riparazioni a Torino, ha ricevuto il massimo riconoscimento internazionale per la Scienza dei sistemi complessi e dei dati: il Premio Lagrange – Fondazione CRT.
Leggi: Vita
Fermare il consumo di suolo, depavimentare le città
“Alluvioni e allagamenti non hanno mai distinto tra piccoli e grandi centri. Semplicemente nelle grandi città è tutto più visibile e i danni si moltiplicano per l’addensamento di persone e cose, e perché l’acqua trova meno vie di fuga”. Paolo Pileri docente di pianificazione territoriale ed ambientale al Politecnico di Milano, indica una via obbligatoria per far fronte a un’emergenza che si presenta con sempre maggiore frequenza. La sua intervista per QN: https://www.quotidiano.net/cronaca/alluvioni-intervista-urbanista-pileri-c8evxj5z
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Coltivare ora il nostro futuro: il rapporto ASVIS 2024
Il nuovo Rapporto ASVIS analizza la condizione del mondo, dell’Europa e dell’Italia e sottolinea il gap tra aspettative, impegni e realtà. In particolare, i dati e le analisi prospettiche che quest’anno sono state ulteriormente affinate, descrivono con chiarezza il ritardo dell’Italia su tutti i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile e l’inadeguatezza delle politiche e delle risorse messe in campo per raggiungerli.
Alcune statistiche sulla sostenibilità sociale ci hanno colpito in modo particolare: nel 2023 5,7 milioni di persone si trovavano in condizioni di povertà assoluta; 13,4 milioni (il 22,8% della popolazione) erano a rischio di povertà o esclusione sociale; il 10,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni escono prematuramente dal sistema di istruzione e formazione; l’Italia si classifica in 83a posizione su 146 Paesi per la parità di genere.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
“Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora” 26 ottobre 2024 giornata di mobilitazione nazionale con manifestazioni a Torino, Milano, Firenze, Roma, Bari, Palermo e Cagliari
Basta con l’impunità, la complicità, l’inazione
Cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo
Per una conferenza di pace ONU, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia
Per la risoluzione nonviolenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune
Per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia
Leggi: Cgil
NEWS:
22 ottobre 2024
Il piano Meloni non funziona, le culle restano vuote
Per l’Istat prosegue il calo delle nascite. Barbaresi, Cgil: “Servono politiche a sostegno della natalità forti e strutturali, garantire certezze ai giovani” – Roberta Lisi
Dopo due anni di governo Meloni di inviti impliciti ed espliciti a far figli, tanto che si è intitolato un ministero alla famiglia e alla natalità; dopo un variegato numero di bonus e una tantum che per loro natura non sono strumenti universalisti e quindi hanno più il sapore di una “gentile concessione” un po’ discriminatoria che il profumo intenso dei diritti uguali per tutte e tutti, dopo la propaganda sulla centralità della famiglia, si scopre che non solo non sono nati più bimbe e bimbi, ma anzi la curva della natalità si è ulteriormente piegata verso il basso.
Numeri impietosi
L’Istat ha diffuso i dati sulla natalità del 2023 e quelli dei primi 7 mesi del 2024. I numeri sono impietosi e non lasciano adito a fraintendimenti. Si legge nel Rapporto: “Ancora un record al ribasso per le nascite: nel 2023 scendono a 379.890, registrando un calo del 3,4% sull’anno precedente. Il calo delle nascite prosegue anche nel 2024: in base ai dati provvisori relativi a gennaio-luglio le nascite sono 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023”. “Più che un inverno demografico è una glaciazione”. Lo afferma Daniela Barbaresi, segretaria confederale della Cgil
Leggi: Collettiva, 22/10/2024
22 ottobre 2024
Sanità, Cittadinanzattiva: per 1 cittadino su 3 mancato accesso alle prestazioni
I dati del “Rapporto civico sulla salute”. Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023, il 32,4%, (+2,8% rispetto al 2022) fa riferimento a questo problema. Le liste d’attesa bloccate la prima difficoltà dei cittadini, il 7,6% rinuncia alle cure. 468 giorni per la prima visita oculistica, 480 per un controllo oncologico
Difficoltà di accesso alle cure sanitarie. È ancora una volta questo il dato principale che emerge dal ‘Rapporto civico sulla salute 2024’ di Cittadinanzattiva, presentato oggi a Roma presso l’Auditorium Cosimo Piccinno del ministero della Salute. Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023 (in crescita di 9971 rispetto all’anno precedente), quasi una su tre – il 32,4%, +2,8% rispetto al 2022 e +8,6 rispetto al 2021 – fa riferimento al mancato accesso alle prestazioni. A seguire, con il 14,2%, il tema delle cure primarie (anche questo in crescita, +5,1% rispetto al 2022), ossia le difficoltà nel rapporto tra i cittadini e i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, nella continuità assistenziale e nel raccordo ospedale territorio.
Leggi: Redattore Sociale, 22/10/2024
21 ottobre 2024
Natalità: Cgil, urgenti politiche strutturali per dare certezze a chi vuole figli, superare logica dei bonus
“Il quadro è preoccupante, più che un inverno demografico è una glaciazione. Sono numeri impressionanti, sintomatici di un Paese con un presente difficile e che non riesce a guardare con fiducia al futuro. Non sarà certo l’aver istituito il Ministero della Natalità o qualche bonus in più a convincere a fare figli chi non ne ha, servono politiche strutturali forti, frutto di una strategia di medio e lungo periodo e capaci di garantire certezze soprattutto ai giovani, a partire dalle donne”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi a commento dei dati diffusi oggi dall’Istat sulla natalità.
“Misure e interventi a sostegno della natalità – continua la dirigente sindacale – devono garantire la certezza di un lavoro di qualità, stabile e ben retribuito; la certezza di una casa, di una rete di servizi per l’infanzia, a partire da asili nido diffusi nel territorio, accessibili e gratuiti; congedi che siano adeguatamente remunerati e paritari”.
Leggi: Cgil, 21/10/2024
18 ottobre 2024
Manovra. Testa (Snami): “Una Caporetto per la sanità territoriale”
“In un momento storico in cui è fondamentale rafforzare la medicina di prossimità, garantendo continuità assistenziale e sostenibilità del sistema sanitario – afferma il presidente – l’assenza di risorse per il rinnovo contrattuale rappresenta un colpo mortale per la medicina generale. Il rinnovo del contratto non è solo una questione sindacale: è una battaglia per tutelare prima di tutto i diritti dei cittadini, che rischiano di non poter più contare su un’assistenza di qualità e accessibile”
“La manovra economica è una Caporetto per la sanità territoriale. Mentre si continua ad investire sugli ospedali e sui dipendenti, la medicina generale e il territorio continuano a essere ignorati e sotto finanziati”. Lo dichiara Angelo Testa, presidente nazionale Snami.
“La mancanza di fondi destinati alla medicina generale – prosegue – è un segno allarmante, che riflette il completo disinteresse della politica nei confronti del territorio. La progressiva demedicalizzazione del 118 ne rappresenta un esempio calzante. Il mancato rinnovo del contratto ai coordinatori SISAC, il silenzio su ogni misura di supporto alla medicina generale e l’assenza di investimenti mirati al rafforzamento delle cure primarie evidenziano una strategia miope e pericolosa
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/10/2024
17 ottobre 2024
Manovra. Fimmg: “Non ci sono risorse per i medici di famiglia”
Il segretario Scotti: “Le risorse previste per la sanità sono destinate essenzialmente a ospedali e pronto soccorso. Ma lì rischia di peggiorare la situazione se non si investe sul territorio”.
“Per quanto ora vediamo in manovra non c’è niente per medici di famiglia, pediatri libera scelta e specialisti del territorio: le risorse previste per la sanità sono destinate essenzialmente a ospedali e pronto soccorso. Ma lì rischia di peggiorare la situazione se non si investe sul territorio”. Lo spiega all”ANSA il segretario della Federazione italiana di medici di medicina generale Silvestro Scotti, commentando la manovra approvata ieri sera in Consiglio dei ministri. Il territorio è sempre meno presidiato da medici e la situazione è destinata a peggiorare, numeri alla mano. “In alcune aree il concorso fatto la settimana scorsa per assegnare le borse di specializzazione in medicina generale ha visto meno partecipanti dei posti disponibili. In alcune zone ci sono il 40-50% in meno di borse assegnate rispetto a quante ne sono finanziate.
Leggi: Quotidiano Sanità, 17/10/2024
17 ottobre 2024
I poveri raddoppiano, i sostegni si dimezzano
In aumento le persone allo stremo, complici le misure del governo e l’inflazione. Numeri e proposte nella Giornata internazionale Onu. Mobilitazione della Cgil – di Patrizia Pallara
5,7 milioni sono le persone in povertà assoluta in Italia, l’8,5 per cento della popolazione. Dieci anni fa erano la metà. Il dato cresce nelle famiglie straniere dal 28,9 per cento del 2022 al 30,8 dello scorso anno, sale addirittura del 21 nelle coppie con 3 o più figli, e colpisce le famiglie monoparentali con un minore incidendo per il 13,3 per cento. Tra le cause, la disoccupazione ma anche il lavoro povero, precario e in nero che non garantisce la sicurezza finanziaria. Intanto secondo Oxfam dall’inizio della pandemia a novembre 2023 i miliardari italiani sono passati da 36 a 63, e il valore dei loro grandi patrimoni è cresciuto del 46 per cento.
Il Paese delle disuguaglianze
Benvenuti nel Belpaese delle disuguaglianze, dove la Giornata internazionale contro le povertà, indetta dall’Onu per il 17 ottobre, ha sempre più senso che sia celebrata. È un’Italia a due velocità, che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Le misure adottate dal governo Meloni, infatti, introdotte dalla legge 85/2023, non sono adeguate né tanto meno efficaci e rischiano di aggravare una situazione già drammatica.
Leggi: Collettiva, 17/10/2024
16 ottobre 2024
Manovra: Cgil, austerità selettiva del Governo contro lavoratori e pensionati
Ferrari: “Ad ascoltare il ministro Giorgetti, la prossima manovra di bilancio darà a tutti qualcosa, senza togliere nulla ad alcuno. Ovviamente, le cose non stanno affatto così”
– “Avendo deciso di non andare a prendere i soldi dove sono: extra profitti (no, quelli di banche e assicurazioni non sono stati tassati neanche questa volta), profitti, grandi ricchezze, evasione fiscale (che invece continua a essere incentivata), per rispettare i parametri del nuovo Patto di Stabilità risulterà inevitabile tagliare risorse sia al welfare universalistico, che per i lavoratori rappresenta salario indiretto, sia agli investimenti pubblici, fondamentali per fermare un declino economico che ci ha già regalato 19 mesi consecutivi di calo della produzione industriale”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari.
Leggi: Cgil, 16/09/2024
DALLE REGIONI:
18 ottobre 2024
Palermo. Il Sunia all’assessore Ferrandelli: “Riaprire i termini per la graduatoria sull’emergenza abitativa. Inverosimile che per 2.200 famiglie l’esigenza di una casa sia venuta meno”
Il SUNIA chiede all’assessore Fabrizio Ferrandelli di riaprire i termini della graduatoria sull’emergenza casa a Palermo “perché rispecchi le esigenze delle centinaia di famiglie, ancora in attesa, da anni, di risposte dagli enti statali”.
L’avviso per la nuova graduatoria per l’accesso ad alloggi di edilizia popolare o confiscati è stato pubblicato il 24 luglio. I termini per chiedere l’inserimento in lista sono scaduti il 30 settembre.
Pur esprimendo apprezzamento per l’aggiornamento della graduatoria, il SUNIA rileva che la riduzione del numero delle domande presentate, crollato da 2.700 a 500, rischia di dare un’immagine “distorta” della realtà e di penalizzare tantissimi cittadini.
Leggi: Sunia, 18/10/2024
16 ottobre 2024
Colico (LC), uno sportello dedicato ai caregiver
Auser Colico avrà a breve uno sportello dedicato a supportare i cosiddetti «caregiver» familiari. Un esercito ormai nel nostro Paese, composto da 7,3 milioni di persone. L iniziativa che è il frutto delle partecipazione al bando regionale «Con voi per loro» è stata presentata martedì 8 ottobre nella sala consiliare del Comune di Colico. Claudio Dossi, presidente di Auser provinciale Lecco ha introdotto il tema partendo dal dato della popolazione anziana in provincia giunto al 24% attualmente e che entro il 2048 salirà al 34%: «Negli ultimi 7 anni le risorse dei Comuni sono sempre state le stesse -ha aggiunto -ma il problema è sempre più impellente. Auser non poteva non farsi carico del problema per quanto di sua competenza e si è per questo mossa partecipando al bando. Sono convinto che il terzo settore debba seriamente interrogarsi su questo problema.
Leggi: Auser, 16/09/2024
16 ottobre 2024
Acri (CS), uno sportello di ascolto per i malati di Alzheimer e le loro famiglie
Auser Acri (CS) apre uno sportello di ascolto e supporto psicologico gratuito alle famiglie dei malati di Alzheimer e di altre forme di demenza. L’obiettivo è quello di alleggerire e condividere le emozioni che accompagnano la cura del malato e creare una rete di intervento tra le istituzioni.
L’inaugurazione del presidio è prevista per il 16 ottobre.
Per informazioni e prenotazioni: segreteria.auseracri@gmail.com – 3517765392
Leggi: Auser, 16/09/2024
16 ottobre 2024
No a quei trasferimenti automatici in strutture RSA per anziani non autosufficienti
«Continuiamo a registrare – denunciano dall’UTIM di Torino – tentativi di trasferimento automatico di utenti con disabilità dei servizi residenziali in strutture RSA per anziani non autosufficienti al compimento dei 65 anni di età. Un problema, questo, che non si limita alla sola Regione Piemonte, ma è esteso anche in altre Regioni italiane, evidenziando una criticità diffusa a livello nazionale. Si tratta di una pratica crudele e illegittima, ricordando che i riferimenti normativi, anche recenti, evidenziano come sia essenziale rispettare la specificità dei bisogni individuali»
La nostra organizzazione [UTIM-Unione per la Tutela delle Persone con Disabilità Intellettiva, N.d.R.] continua a registrare tentativi di trasferimento automatico di utenti con disabilità dei servizi residenziali (come Comunità Alloggio e RAF-Residenze Assistenziali Flessibili per Disabili) in strutture RSA per anziani non autosufficienti al compimento dei 65 anni di età. Un problema, questo, che non è limitato alla sola Regione Piemonte, ma è esteso anche in altre Regioni italiane, evidenziando una criticità diffusa a livello nazionale.
Leggi: Superando, 16/09/2024
IN AGENDA:
Giovedì 14 novembre ore 16.30 – Auditorium dell’Ara Pacis, via di Ripetta 190, Roma
Presentazione Rapporto 2024 “LAVORO DOMESTICO, CHIAVE DI CRESCITA PER IL PAESE” –
L’evento di presentazione del Rapporto 2024 sarà l’occasione per approfondire tematiche importanti relative al welfare familiare e per immaginare risposte concrete che valorizzino il lavoro domestico, di cura e assistenza.
L’evento si svolgerà unicamente in presenza
Eventi in programma di AGE-IT
• 6° Meeting Internazionale: “Brain Health and prevention of cognitive decline”, 23-25 Ottobre 2024
Si ricorda che il Centro di Neuroscienze di Milano (NeuroMI, www.neuromi.it), centro interdipartimentale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha organizzato un meeting internazionale a tema “Brain Health and prevention of Cognitive Decline”, in linea con le tematiche e finalità del programma Age-It. Il meeting si terrà a Milano dal 23 al 25 Ottobre 2024 presso l’aula Magna dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Per tutte le informazioni e per visionare il programma scientifico definitivo si rimanda al sito web dedicato del convegno o sul sito di Age-It.
• Tecnologia e robotica per l’invecchiamento attivo – 24 Ottobre, Albignasego
Il 24 ottobre 2024, dalle 15:30 alle 16:45, presso il Caffè Diemme ad Albignasego, si terrà l’evento “Invecchiamento attivo: robot e tecnologia al servizio della popolazione” all’interno del festival DIGITALmeet 2024. L’incontro, parte del progetto Age-It, mira a fare dell’Italia un polo di ricerca internazionale sull’invecchiamento, integrando tecnologia e robotica per migliorare l’assistenza agli anziani.Tra i relatori spiccano Emanuele Menegatti, docente di Ingegneria Informatica, Alessandra del Felice, del Dipartimento di Neuroscienze, e altri esperti di statistica, biomedicina e gestione industriale. Il dibattito esplorerà come l’innovazione tecnologica possa contribuire a creare una società più inclusiva per tutte le età. Per maggiori informazioni visita il sito.
• 4-6 Novembre 2024, Roma: 7th OECD World Forum on Well-being
The 7th OECD World Forum on Well-being will bring together experts, practitioners and thought leaders to strengthen approaches for centering multidimensional well-being in policy, measurement, and societal action. Taking place in person in Rome on the 4-6 November 2024, and marking the 20th anniversary since the 1st OECD World Forum on Statistics, Knowledge and Policy, it will be an essential event for advancing knowledge, building connections, and spurring action for inclusive, sustainable well-being.
This 7th edition of the OECD World Forum is being co-organised with the Italian Ministry of Economy and Finance, with the collaboration of ISTAT, the Italian National Statistical Institute, and the support of the Bank of Italy. It is one of the events being organised under the Italian Presidency of the G7.
• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Povertà, 4 proposte per contrastarla e 10 fake news da evitare
In Italia la povertà assoluta è un fenomeno strutturale che negli ultimi 10 anni ha visto un costante aumento dei numeri. Sono 5,7 milioni gli italiani poveri, 2,2 milioni di famiglie – di Redazione
Prevenire e contrastare la povertà, nel mondo. in Europa, in Italia, è un impegno non più rinviabile. Soprattutto in un contesto di crisi economica, politica e climatica come quello che stiamo vivendo, a livello internazionale e nazionale. Per questo, Alleanza contro la Povertà in Italia, che raggruppa quasi 40 organizzazioni impegnate su questo fronte, lancia oggi 4 possibili proposte per combattere la povertà attraverso precisi impegni politici e mette in guardia da 10 “fake news” che non contribuiscono ad un nuovo approccio culturale al tema.
A livello nazionale, Alleanza contro la Povertà ricorda innanzitutto che la povertà assoluta è un fenomeno strutturale, che negli ultimi 10 anni ha visto un costante aumento dei numeri, certificato dai dati Istat: secondo le ultime stime preliminari sulla povertà assoluta, infatti, nel 2023 si trovavano in questa condizione l’8,5% del totale delle famiglie residenti, corrispondenti a circa 5,7 milioni di individui. «Il numero dei poveri assoluti in Italia, negli ultimi 10 anni, è raddoppiato», ricorda Antonio Russo, portavoce dell’Alleanza. «Pare ormai chiaro che le nuove misure di contrasto, introdotte dalla legge 85/2023, non sono adeguate né tanto meno efficaci e rischiano di aggravare una situazione già drammatica: secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Inps, infatti, i beneficiari delle nuove misure (Assegno Di Inclusione e Supporto alla Formazione e Lavoro ) sono poco più della metà rispetto ai beneficiari del Reddito/Pensione di cittadinanza: su un totale di 1.324.104 nuclei che avevano percepito almeno una mensilità di RdC/Pdc nel primo semestre del 2023, 695.127 sono quelli che hanno avuto accesso all’Assegno d’Inclusione nello stesso periodo del 2024».
Leggi: Vita
Istat: Cgil, povertà a livelli record, ripristinare subito strumento universale di contrasto e sostenere servizi di welfare
“I dati sono drammatici, e confermano quanto le scelte del Governo siano state e continuino ad essere crudeli e sbagliate. La povertà è a livelli record, un italiano su dieci è in povertà assoluta. Di fronte a una condizione così diffusa e complessa sono necessari e urgenti interventi e politiche diverse da quelle esistenti: la Carta acquisti è ben poca cosa, e con l’abolizione del Reddito di cittadinanza e l’introduzione dell’Assegno di inclusione 1,1 milioni di persone è rimasto senza sostegno”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi a commento dei dati sulla povertà in Italia diffusi oggi dall’Istat.
“5,7 milioni di persone e 2,2 milioni di famiglie in condizioni di povertà assoluta, a cui si aggiungono 8,5 milioni di persone e 2,8 milioni di famiglie che vivono in povertà relativa: sono i numeri di un’emergenza che richiede un netto cambio di rotta”, ribadisce la dirigente sindacale. “La povertà colpisce maggiormente le famiglie numerose e con figli minori, le famiglie operaie, quelle del Mezzogiorno, quelle in affitto, i migranti, certificando le pesanti diseguaglianze che attanagliano il nostro Paese”.
Leggi: Cgil
Assicurare le abitazioni contro i mutamenti climatici: nuovi scenari del rischio
Molti italiani immaginano che, in caso di calamità, della ricostruzione degli edifici privati si debba occupare lo Stato, ma in realtà non esiste alcun obbligo delle amministrazioni pubbliche di risarcire cittadini o imprese che abbiano subìto danni ai propri beni. Ad oggi, in Italia solo poco più del 5% delle abitazioni civili è coperto da una polizza contro i rischi catastrofali a fronte di altri paesi come la Francia e la Spagna dove la diffusione di queste coperture è anche superiore al 90%.
Alla luce di questa situazione, da anni l’Ania propone l’introduzione di uno schema assicurativo nazionale basato su una partnership pubblico/privato nell’ottica di raggiungere una mutualità sufficiente a garantire, nel prossimo futuro, l’assicurabilità dei rischi catastrofali.
Le polizze catastrofali non devono essere confuse con quelle relative ad altre tipologie di rischi naturali che, più che alle caratteristiche sismiche e idrogeologiche del territorio, sono legati al clima. Tali eventi non sempre hanno una portata catastrofale, ma possono acquisirla nel momento in cui superano una determinata intensità.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
La cultura come risorsa di ben-essere. Welfare culturale, una definizione di campo
Nonostante le evidenze scientifiche mettano in luce il ruolo unico e importante che la cultura svolge nel corso della nostra vita, aiutandoci a stare bene e a vivere più a lungo, l’accesso alle esperienze culturali è ancora oggi diseguale e non tutti ne beneficiano come dovrebbero. Le autrici affrontano il tema analizzando le indicazioni normative nazionali e internazionali disponibili e riportando i risultati di alcuni recenti studi che evidenziano le potenzialità della partecipazione culturale nella promozione della salute dei cittadini. – di di Catterina Seia (Presidente, CCW-Cultural Welfare Center), Vittoria Azzarita (CCW-Cultural Welfare Center)
Gli anni che ci separano dal buio della pandemia hanno cambiato la nostra percezione del mondo. Molte lezioni sono state apprese e molti fenomeni sono stati compresi, in uno scenario dominato dalla complessità e instabilità che caratterizzano i contesti di vita contemporanei. Più chiara e diffusa è la nozione di Salute che ha rivelato – forse per la prima volta in modo così evidente – la sua natura multidimensionale, multifattoriale e dinamica.
Una visione moderna della salute
Questa rinnovata consapevolezza del concetto di Salute trova il suo fondamento nell’approccio olistico alla persona proprio del modello biopsicosociale, elaborato nel 1977 da George Engel, chimico e medico statunitense vissuto tra il 1913 e il 1999, che oltre agli aspetti biologici, presta attenzione anche a quelli psicologici e sociali, insieme alle barriere strutturali alla Salute, che si presentano come non facilmente risolvibili poiché coinvolgono più domini, compreso quello ambientale, con rilevanti ricadute a livello personale e collettivo (Grossi e Ravagnan, 2013).
Leggi: I Luoghi della Cura
Tra caregiver, Rsa e badanti, le politiche per l’invecchiamento in Italia e il confronto con il resto d’Europa – di Matilda Ferraris
A differenza degli altri paesi europei, da noi l’assistenza agli anziani grava quasi interamente sulle spalle delle famiglie. Che però sono sempre meno numerose. Da qui l’alta presenza di badanti, che non ha pari nel continente. I sostegni economici non mancano, anche se i professionisti del settore li ritengono insufficienti, mentre sono pressoché assenti i servizi erogati dallo stato
In Italia la gestione delle persone anziane non autosufficienti si fonda sulle spalle delle famiglie, che siano loro – e in particolare le donne – le persone curanti, o che provvedano loro all’assunzione e al pagamento di badanti. Nel nostro paese infatti questo ruolo è fondamentale, sono loro a gestire il lavoro di cura degli anziani, mentre le strutture specializzate sono spesso assenti.
«Se pensiamo alla cura delle persone anziane, il modello italiano è un unicum: l’alta presenza di “badanti” non ha pari rispetto agli altri paesi europei, e in realtà anche nel mondo», dice Elisabetta Notarnicola, ricercatrice e docente di Practice in Government, Health e Not for Profit presso SDA Bocconi School of Management.
«L’Italia – come altri paesi europei – ha un modello di welfare familistico: sono i familiari che si prendono cura degli anziani in famiglia e non si deputa questo compito allo stato. Noi diciamo “l’ho messo in casa di riposo”, quasi con un tono dispregiativo».
Leggi: Domani
Caregiver familiari, uno su quattro lo è da più di dieci anni
Il manifesto per una legge equa che regoli questa figura ormai centrale. Lo promuovono Carer e Cittadinanzattiva che ha anche svolto una ricerca: circa la metà di loro ha problemi di realizzazione personale, sette su dieci hanno rinunciato a lavoro o o studio per alcuni periodi – di Nicola Varcasia
Una legge che garantisca diritti e tutele al caregiver familiare. In italia sono circa otto milioni. Parliamo delle persone che si occupano a pieno titolo di un congiunto o un parente malato, fragile o non autosufficiente, senza essere operatori assistenziali di professione. Ma perché ciò avvenga e non si resti nelle buone intenzioni, occorre che la legge preveda una definizione ampia della figura del caregiver e ne riconosca diritti e tutele anche se non convive o non è un familiare diretto della persona assistita. La nuova norma dovrà inoltre offrire la possibilità coinvolgere il caregiver nella stesura del cosiddetto progetto assistenziale individualizzato della persona assistita ed essere espressione anche dei suoi bisogni.
Non solo, la legge dovrà prevedere l’attivazione di tutele crescenti rapportate al carico assistenziale e agli impatti e ai bisogni del caregiver, oltre a garantire risorse congrue per realizzare un’effettiva esigibilità delle tutele ed essere così una concreta base di partenza per il disegno e l’attuazione di servizi e sostegni dedicati a chi si prende cura.
Leggi: Vita
SEGNALAZIONI:
Il “welfare dal basso” dei migranti
Pratiche solidali nell’ambito delle comunità religiose – di Samuele Davide Molli, Maurizio Ambrosini
I Policy Highlights di Politiche Sociali/Social Policies
L’articolo che segue sintetizza alcuni degli esiti del lavoro pubblicato sul numero 2/2024 di «Politiche Sociali/Social Policies», rivista edita dal Mulino e promossa dalla rete ESPAnet-Italia. Per maggiori dettagli e citazioni: S. D. Molli e M. Ambrosini, “Nuovi attori del welfare. Il protagonismo solidale delle minoranze religiose immigrate”, in «Politiche Sociali/Social Policies», 2/2024, pp. 245-266
Il binomio welfare-immigrazione ha generato un’ampia letteratura sia in riferimento alle modalità di inclusione o esclusione dei migranti nei sistemi di welfare pubblico dei Paesi riceventi sia in relazione al ruolo degli attori della società civile e del Terzo settore come promotori di forme di welfare complementari o sostitutive. In entrambi i casi, possiamo comunque osservare che i cittadini stranieri sono generalmente considerati, e studiati, come destinatari di prestazioni e servizi.
In questo contributo, che restituisce parte delle evidenze discusse in un nostro articolo recentemente pubblicato sul numero 2/2024 di «Politiche Sociali/Social Policies», proponiamo invece uno sguardo alternativo e differente al tema: ci concentriamo infatti sulle iniziative di welfare che gli immigrati hanno organizzato in modo autonomo, diventando, in questo senso, protagonisti, e non solo beneficiari, dell’aiuto di cui necessitano. Nello specifico, rivolgiamo l’attenzione alla solidarietà di ispirazione religiosa, prendendo in esame attività di sostegno e assistenza promosse dai luoghi di culto e mirate a rispondere alle difficoltà – esistenziali e materiali – che derivano dall’esperienza della migrazione e dal processo di inserimento nel contesto italiano.
Leggi: Welforum
“Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha”, mobilitazione Sindacato Pensionati Cgil dal 28 al 31 ottobre in tutta Italia
Il governo prepara un’altra legge di bilancio che impoverisce il Paese. Non possiamo permettercelo. Per questo scenderemo in piazza in tutt’Italia. Diamo forza e potere a pensioni e salari!
Mobilitazione dei pensionati e delle pensionate a contrasto di una legge di bilancio inadeguata ad affrontare le priorità delle persone e che per l’asse delle misure che si prospettano continua a promuovere un modello sociale da contrastare con fermezza.
Lo SPI CGIL organizza mobilitazioni regionali nella settimana dal 28 al 31 ottobre che avranno al centro: tutela del potere d’acquisto dei pensionati; un sistema pensionistico che sappia garantire per gli attuali e per i futuri pensionati il giusto diritto alla pensione, risposte su sanità, non autosufficienza e fisco che garantiscano equità, universalità e redistribuzione a favore del lavoratori e dei pensionati oltre che delle giovani generazioni.
Leggi: Cgil
NEWS:
11 ottobre 2024
Rafforzare la prevenzione e la preparazione e risposta alle pandemie. Promuovere un invecchiamento sano e attivo. Approccio One Health e lotta alla resistenza antimicrobica. Il documento finale del G7 Salute
Ma anche trarre insegnamento dalle passate emergenze sanitarie globali, “promuovendo la salute come valore per le nostre società, investendo nella prevenzione, nella preparazione e nella risposta alle emergenze sanitarie, promuovendo la produzione regionale di prodotti sanitari e promuovendo l’accesso equo a servizi sanitari di qualità e a contromisure mediche a prezzi accessibili”. Promuovere una vita in salute, l’attività fisica, una dieta equilibrata e contrastare l’uso di alcol e fumo tra i più giovani. IL DOCUMENTO
“Riaffermiamo il nostro impegno ad accelerare i progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile relativi alla salute. Continueremo a far progredire la copertura sanitaria universale, anche attraverso politiche di prevenzione lungo tutto l’arco della vita e attraverso lo sviluppo e l’adozione di innovazioni sanitarie e nuove tecnologie per affrontare gli impatti sulla salute dei cambiamenti demografici e le esigenze sanitarie di una popolazione che invecchia”.
Trarre insegnamento dalle passate emergenze sanitarie globali, “promuovendo la salute come valore per le nostre società, investendo nella prevenzione, nella preparazione e nella risposta alle emergenze sanitarie, promuovendo la produzione regionale di prodotti sanitari e promuovendo l’accesso equo a servizi sanitari di qualità e a contromisure mediche sicure, efficaci, di qualità garantita e a prezzi accessibili”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 11/10/2024
11 ottobre 2024
Sistema socio-sanitario, i 7 appelli alla politica di Uneba
Il documento chiede meno dumping e differenze tra Regioni, più collaborazione e valorizzazione di chi lavora nel settore, una riscoperta dell’etica della cura. Sarà inviato a Parlamento, Governo e Regioni
Lavorare insieme per il bene comune, cioè per il bene delle persone fragili. Con etica della cura, investimento sulle professioni, attenzione alla sostenibilità del sistema sociosanitario. E’ l’appello che Uneba invia a Parlamento, Governo e Regioni e che pone all’attenzione di tutti gli attori del sistema sociosanitario.
L’associazione nazionale, voce di 1000 enti quasi tutti non profit di radici cristiane, lancia l’appello a conclusione della riflessione etica al centro del convegno nazionale “Valori e valore nella cura della persona anziana” di San Giovanni Lupatoto (Verona).
“Assistiamo – dice Uneba in una nota – a una drammatica e diffusa inconsapevolezza in termini di etica della cura che vede i diversi attori del sistema sociosanitario impegnati nella difesa di posizioni individuali che, seppur talvolta legittime, perdono di vista la vocazione – etica, prima ancora che gestionale – del sistema: prendersi cura delle persone fragili”.
Leggi: Redattore Sociale, 11/10/2024
11 ottobre 2024
Web, tablet e smartphone: così Lottomatica e Longevitas formano gli anziani
“Rendere i cittadini over 65 più consapevoli e più capaci di difendersi”. È questo il principio guida del progetto ‘Digitalmente Attivi’, promosso dalla Fondazione Longevitas in collaborazione con la Fondazione Lottomatica, per formare le persone anziane sull’uso delle nuove tecnologie, dal tablet allo smartphone. Non sentiremo più frasi come ‘Non lo so fare’ oppure ‘Ho paura di sbagliare’, gli anziani di oggi devono poter sfruttare al meglio le potenzialità del web in termini di relazioni e servizi, imparando anche a smascherare le truffe.
“In un mondo in cui tutto si sposta sul digitale, dal contatto con la pubblica amministrazione a quello con il proprio medico di famiglia, ma anche per effettuare le spese on-line, diventa ormai necessario superare il gap digitale dei senior”, spiega Eleonora Selvi, presidente di Fondazione Longevitas, in una videointervista della Dire. Aumentare le competenze digitali degli over 65 “è importante anche per aiutarli a restare connessi con le proprie reti sociali- aggiunge Selvi- per mantenersi attivi e, perché no, anche per sfruttare il digitale per un allenamento cognitivo che tenga la mente sempre più viva e longeva”.
Leggi: Redattore Sociale, 11/10/2024
11 ottobre 2024
Silver economy: una nuova cultura dell’invecchiamento
A Mantova il seminario promossa dallo Spi Cgil provinciale e di Bolzano con la partecipazione di Fulvio Fammoni e Stefano Landini.
L’iniziativa dal titolo “Silver economy: una nuova cultura dell’invecchiamento” è stata organizzata dallo Spi Cgil Mantova e da quello di Bolzano per approfondire il tema dell’invecchiamento e il cambio inevitabile della società. Hanno partecipato al dibattito Fulvio Fammoni, presidente dell’Alta scuola Spi nazionale, Stefano Landini, segretario nazionale Spi, Fulvia Colombini, presidente Auser Lombardia, Andrea Caprini, assessore welfare Comune di Mantova, e Federica Trapletti, segretaria regionale Spi Lombardia.
Nel video le voci di Ferdinando Colleoni, segretario generale Spi Cgil Mantova, e Alfred Ebner, segretario generale Spi Lgr.
Leggi: Collettiva, 11/10/2024
11 ottobre 2024
La Notte dei senza dimora si racconta in un podcast
Sabato 12 ottobre a Milano e in altre città torna la manifestazione che, in occasione della giornata Onu del 17 ottobre, ha l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sui temi della grave emarginazione. Quest’anno in occasione della ventiquattresima edizione accanto alle iniziative di piazza l’associazione Insieme nelle Terre di Mezzo – che coordina l’evento – ha dato vita a un racconto a puntate su spotify dal titolo “Gli sguardi e le parole” – di Antonietta Nembri
Torna anche quest’anno l’invito a condividere una notte all’addiaccio con chi, senza dimora, dorme tutte le sere per strada. È La Notte dei senza dimora, ormai storica iniziativa partita nel 2000 in piazza Santo Stefano a Milano e che da alcuni anni si tiene in piazza Sant’Eustorgio.
Un pomeriggio e una notte di sensibilizzazione e informazione sulle persone che vivono una grave emarginazione e che si svolge in occasione della Giornata mondiale istituita dall’Onu per la lotta alla povertà.
Leggi: Vita, 11/10/2024
09 ottobre 2024
Caregiver familiari: Auser aderisce all’appello di Carer e Cittadinanzattiva
Auser ha dato la sua adesione all’appello promosso da Carer e Cittadinanzattiva a favore del riconoscimento dei diritti dei caregiver familiari. “Il nostro interesse si fonda sulla esigenza di pervenire il più rapidamente possibile all’ approvazione da parte del Parlamento di una legge sui caregiver familiari, da troppo tempo attesa, ispirata a principi di inclusività ed equità – sottolinea in una nota il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo – In particolare riteniamo, come dichiarato da Auser nel corso della audizione informale presso la Commissione Affari sociali della Camera dei deputati lo scorso 24 luglio 2024, che la futura legge debba prevedere una definizione di caregiver familiare ampiamente inclusiva. Solo in questo modo riteniamo, tenendo conto delle dinamiche demografiche in corso e l’impatto che esse avranno sulle famiglie, sarà possibile garantire un’adeguata assistenza al crescente numero di persone anziane sole e non autosufficienti.
Leggi: Auser, 09/10/2024
09 ottobre 2024
“Sottofinanziamento della sanità è preoccupante. Senza nuove risorse i bilanci sono a rischio”. Regioni scrivono a Schillaci e Giorgetti e chiedono un incontro urgente
Tra le richieste l’aumento del Fondo sanitario nazionale, risorse in più per fronteggiare il problema delle liste d’attesa, riforma del payback dei dispositivi medici e approvazione del Dm tariffe per l’entrata in vigore dei nuovi Lea senza il quale il Mef bloccherebbe 631 milioni. E ancora: finanziamento aggiuntivo per la spesa farmaceutica, per il Piano vaccini e per il Piano pandemico.
Più risorse sul fondo sanitario nazionale, ripristino di 1,2 mld sull’edilizia sanitaria, finanziamento aggiuntivo per la spesa farmaceutica, per il Piano vaccini e per il piano pandemico. E ancora: risorse in più per fronteggiare il problema delle liste d’attesa, riforma del payback dei dispositivi medici e approvazione del Dm tariffe per l’entrata in vigore dei nuovi Lea senza il quale il Mef bloccherebbe 631 milioni. Sono queste le richieste della Commissione Salute delle Regioni contenute in una lettera firmata dal coordinatore Raffaele Donini e inviata al Ministro della Salute, Orazio Schillaci e al Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti in vista della manovra di Bilancio in cui si chiede un incontro urgente.
Leggi: Quotidiano Sanità, 09/10/2024
08 ottobre 2024
Alzheimer. Associazioni dei pazienti ai leader del G7: “È sfida mondiale, agire al più presto per risposta globale sostenibile”
Ad oggi sono circa 55 mln le persone in tutto il mondo che soffrono di Alzheimer ed entro il 2050 questo numero è destinato a triplicare. Investire e creare le condizioni per una diagnosi precoce e accurata, accelerare lo sviluppo e l’erogazione di cure per l’Alzheimer e promuovere la ricerca, l’accesso e l’equità in tutto il mondo, alcune delle proposte suggerite
Un appello urgente ai leader del G7 affinché affrontino la crescente sfida globale dell’Alzheimer e della demenza, adottando le misure necessarie per garantire un accesso equo alle terapie e alle altre innovazioni disponibili. È
A lanciarlo – in occasione dell’evento collaterale alla riunione dei ministri della Salute del G7 ad Ancona “Promuovere la collaborazione globale per la demenza, la salute del cervello e l’invecchiamento sano: Continuare l’impegno del G7” – la Davos Alzheimer’s Collaborative (DAC), insieme all’European Brain Council, alla Global CEO Initiative on Alzheimer’s Disease, all’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer e a Fondazione Prada.
Leggi: Quotidiano Sanità, 08/10/2024
DALLE REGIONI:
14 ottobre 2024
Sanità, copriletti e coperte dagli ospedali ai senza fissa dimora
Progetto del Gruppo Rekeep assieme alla startup Fody Fabrics. Un primo lotto è già stato destinato a Progetto Arca che le utilizzerà per allestire un nuovo dormitorio a Milano, capace di ospitare fino a 550 persone
Copriletti e coperte dismesse da strutture ospedaliere e sanitarie possono avere una nuova vita. A evitare che siano buttate via e che possano essere donate a persone senza fissa dimora ci sta provando il Gruppo Rekeep assieme alla startup Fody Fabrics. La controllata Servizi Ospedalieri, società specializzata nei servizi di lavanolo e sterilizzazione per il settore sanitario, ha infatti avviato una collaborazione con Fody Fabrics per recuperare copriletti e coperte altrimenti destinate allo smaltimento, dismesse da strutture ospedaliere e sanitarie. Servizi Ospedalieri ha già donato 1.650 coperte di lana e 2.820 copriletti ignifughi di cotone a Fody Fabrics che si sta occupando di distribuirle a persone in difficoltà, attraverso la collaborazione con Enti del terzo settore.
Leggi: Redattore Sociale, 14/10/2024
IN AGENDA:
ASviS – Evento di presentazione Rapporto Annuale 2024, 17 ottobre 2024, ore 10, Roma
Sala dell’Acquario Romano – Piazza Manfredo Fanti 47, Roma
Leggi: Asvis
La casa sicura dove stare bene
Lunedì, 21 Ottobre 2024 – Ore: 10:00 – Ara Pacis Via di Ripetta, 190 – Roma
Terza edizione “Osservatorio sulla sicurezza della casa”
La terza edizione dell’“Osservatorio sulla sicurezza della casa”, realizzato con Verisure Italia, disegna un quadro originale e impressivo sul valore sociale aumentato della casa nel post pandemia, sulle minacce e i pericoli connessi al trasformarsi degli stili di vita e al nuovo modo di vivere la casa, sulle diverse dimensioni in cui si coniuga la sicurezza domestica e sulle possibili risposte attuali e del prossimo futuro in termini di sistemi di protezione.
Leggi: Censis
Eventi in programma di AGE-IT
• 6° Meeting Internazionale: “Brain Health and prevention of cognitive decline”, 23-25 Ottobre 2024
Si ricorda che il Centro di Neuroscienze di Milano (NeuroMI, www.neuromi.it), centro interdipartimentale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha organizzato un meeting internazionale a tema “Brain Health and prevention of Cognitive Decline”, in linea con le tematiche e finalità del programma Age-It. Il meeting si terrà a Milano dal 23 al 25 Ottobre 2024 presso l’aula Magna dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Per tutte le informazioni e per visionare il programma scientifico definitivo si rimanda al sito web dedicato del convegno o sul sito di Age-It.
• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Benvenuti nell’Italia fra vent’anni – di Sergio Pasquinelli
Italia, anno 2044. Gli anziani sono un terzo della popolazione, che nel frattempo è scesa a 56 milioni di abitanti. I Boomer, ultraottantenni, si stanno assottigliando, i Millenial stanno per entrare nella terza età, mentre bambini e ragazzi fino ai 14 anni, la generazione Beta, non arrivano a 6 milioni (vent’anni fa erano un milione in più), e di questi circa 800mila hanno un background migratorio. Il numero medio di figli per donna, 1,2, è da sessant’anni sotto la soglia di sostituzione1.
I progressi nella cura delle cronicità, la telemedicina e le politiche per una longevità in salute limitano il numero degli anziani non autosufficienti, pari a 4,6 milioni. Tuttavia metà di loro, una quota che continuerà a salire negli anni, vive senza familiari che li possano aiutare.
L’intelligenza artificiale pervade la vita quotidiana delle persone con un impatto significativo in diversi ambiti. Tecnologie come la robotica assistiva, i sensori intelligenti e i dispositivi indossabili sono utilizzati per assistere persone anziane o con disabilità. Questo ha ridotto il carico di lavoro degli operatori del welfare e sta migliorando la qualità dell’assistenza.
Leggi: Welforum
Case green: primi passi verso Piano Ue, censimento Enea conta oltre 14 milioni di edifici
In Italia ci sono 12,4 milioni edifici residenziali, a cui vanno aggiunti 1,7 milioni di edifici a uso non residenziale. In tutto oltre 14 milioni di edifici, che rappresentano la base di partenza, la vera e propria materia prima, per cominciare a muovere qualche passo verso il Piano Ue sulla cosiddetta direttiva Case green. A mettere a punto questo primissimo censimento, con un rapporto ad hoc ‘La consistenza del parco immobiliare nazionale’ – è il dipartimento Enea dedicato all’efficienza energetica.
Si tratta – spiega proprio l’Enea – di un’analisi in vista degli interventi che potranno essere necessari per conseguire gli obiettivi di risparmio energetico in ottemperanza alla nuove direttive Ue. La direttiva europea – chiamata semplicemente ‘Case green’ – impone infatti di mettere a punto una mappa dello stato dell’arte degli edifici ai singoli Paesi Ue entro due anni.
Degli edifici residenziali – spiega l’Enea in questa sorta di censimento – oltre il 60% è stato costruito prima del 1976, anno di entrata in vigore della prima legge sul risparmio energetico. Gli edifici non residenziali (circa il 12% sul totale) sono destinati principalmente a produzione (19%), commercio (16%), e servizi (12%).
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Aggiornamento Istat: in Italia le non profit sono 360.625, l’8,3% quelle innovative
Presentati in anteprima alle Giornate di Bertinoro i nuovi numeri dell’istituto nazionale di statistica: boom della associazioni di promozione sociale
In Italia le istituzioni non profit (Inp) sono 360.061 (anno di riferimento 2022) a fronte delle 360.625 della precedente rilevazione riferita al 2021. Mentre i dipendenti diretti toccano quota 9919.431 (+2,9%). Si conferma un incremento delle non profit nel Mezzogiorno d’Italia (+12%). È quanto emerge dai dati Istat presentati in occasione della XXIV edizione delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile, il tradizionale appuntamento di Aiccon – centro studi dell’Università di Bologna, in corso a Bertinoro (Fc). Come di consueto, le Giornate di Bertinoro sono l’occasione per presentare gli ultimi dati di Istat sulle dinamiche e la trasformazione del settore non profit negli ultimi dieci anni e un approfondimento sull’innovazione sociale.
Leggi: Vita
Istat. La spesa mensile 2023 delle famiglie si riduce in termini reali. Ma aumenta del 3,8% quella per la salute che tocca i 118 euro
La spesa non alimentare cresce del 3,2% rispetto al 2022 (in media 2.212 euro mensili, che rappresentano l’80,8% della spesa totale), con aumenti attorno al 5% nel Centro (5,1%) e nelle Isole (5,2%). La quota di spesa più elevata per la salute continua a osservarsi fra le coppie senza figli con persona di riferimento anziana (6%, 165 euro).
Nel 2023 la spesa media mensile per consumi delle famiglie in valori correnti è pari a 2.738 euro, in aumento (+4,3%) rispetto al 2022 (2.625 euro), ma in termini reali si riduce dell’1,5% per effetto dell’inflazione (+5,9% la variazione su base annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo). Anche la spesa equivalente diminuisce in termini reali per tutte le famiglie e quasi nella stessa misura per le famiglie meno abbienti (-1,6%) e per quelle più abbienti (-1,7%). Per quanto riguarda la spesa dedicata alla Salute, risulta in aumento del 3,8% a 118 euro a famiglia (contro i 113 euro del 2022).
Lo rivelano gli ultimi dati Istat
La spesa non alimentare cresce del 3,2% rispetto al 2022 (in media 2.212 euro mensili, che rappresentano l’80,8% della spesa totale), con aumenti attorno al 5% nel Centro (5,1%) e nelle Isole (5,2%). Il livello di spesa non alimentare più elevato si osserva, come nel 2022, nel Nord-ovest: 2.474 euro, senza però differenze significative rispetto ai 2.429 euro dell’anno precedente.
Leggi: Quotidiano Sanità
Famiglie sarde terzultime in Italia per consumi
La spesa mensile per consumi delle famiglie residenti in Sardegna ha registrato nel 2023 un leggerissimo aumento dello 0,3%, ma è crollata in termini reali del 5,78% a causa del…
La spesa mensile per consumi delle famiglie residenti in Sardegna ha registrato nel 2023 un leggerissimo aumento dello 0,3%, ma è crollata in termini reali del 5,78% a causa del caro-prezzi che ha caratterizzato lo scorso anno. Questo ciò che emerge dall’ultimo report di Adiconsum Sardegna, che ha realizzato uno studio sulla base dei dati Istat sui consumi degli italiani pubblicati nelle scorse ore. Nel dettaglio, la spesa mensile media di una famiglia sarda si è attestata nel 2023 a 2.233,76 euro, con una crescita minima dello 0,32% rispetto all’anno precedente (2.226,60 euro). La regione si piazza al terzultimo posto in Italia in termini di spesa, dopo Calabria (2.007 euro mensili) e Puglia (2.060 euro), lontanissima dal Trentino Alto Adige che registra consumi medi per 3.477 euro a nucleo familiare.
Leggi: Redattore Sociale
Costruire il proprio futuro: “si può fare!” – di Luca Marchi
Con questo nuovo contributo abbiamo quasi concluso la pubblicazione degli articoli, che verranno poi raccolti in un nuovo Punto di Welforum, tratti dagli interventi al seminario Welforum che si è tenuto a Cuneo lo scorso 6 marzo, dal titolo: “Disabilità: cantieri e prospettive”. L’autore qui utilizza molti termini al maschile per privilegiare la scorrevolezza della lettura. Evidentemente, tutto ciò che viene riferito a figlio, fratello ecc. è ugualmente riferito a figlia, sorella e alle loro declinazioni plurali.
Grazie dell’invito e buongiorno a tutti. La seconda sessione del convegno intende affrontare i temi delle esperienze partecipative e della progettazione personalizzata. Toccherò questi argomenti aggiungendone però un altro, ovvero: ne vale la pena? Ha senso mettersi tanti problemi per iniziare per tempo progetti abitativi, di autonomia sociale, ecc.? Produce davvero dei risultati così significativi da giustificare lo sforzo? La risposta, vi anticipo, è certamente sì, ma occorre affrontare la questione non secondo il paradigma “del risultato”, ma secondo quello “dell’investimento”.
Sono direttore della Fondazione Dopo di Noi Bologna Onlus che oggi ha 21 anni. Ero lì il primo giorno ed è stato un grande onore aver potuto seguire la progressiva costruzione di tanti progetti caratterizzati da un’elevata co-partecipazione tra famiglie, ente pubblico e privato non-profit.
Leggi: Welforum
Un passo avanti sul benvivere ma l’Italia arretra in generatività
Fa un passo in avanti il Ben Vivere, ma arretra la generatività. Dalle due classifiche presentate al Festival nazionale dell’Economia civile emerge un’Italia a due velocità. Perché se si registra un generale miglioramento del “benvivere” nei territori, si segnala invece complessivamente una battuta d’arresto della generatività, ovvero della capacità delle province di “accendere” il singolo affinché abbia un impatto positivo sulla cittadinanza. Ovviamente la situazione cambia a seconda delle province analizzate. E non mancano le novità. Con Bolzano che cede per la prima volta il primato a Pordenone nella classifica del BenVivere, pur mantenendo il primato in quella della generatività.
Le due classifiche sono contenute nel “Rapporto sul BenVivere e la Generatività delle Province italiane 2024” (edito da Ecra) che viene presentata al Festival nazionale dell’Economia civile svoltosi a Firenze.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Casa, revisione delle rendite catastali? Giorgetti ha ragione: il Paese ha bisogno di ridistribuzione
Alessandro Maggioni, presidente nazionale di Confcooperative habitat, accoglie con favore la proposta del ministro dell’Economia sulla rivalutazione catastale degli immobili che hanno usufruito del superbonus. Una stangata? «No, la vera stangata è quella che viene fatta dalle accumulazioni di rendita fondiaria e immobiliare» – di Alessio Nisi
La rivalutazione degli estimi catastali non solo è necessaria, ma va nella direzione di un riequilibrio. «Se poi, da questa rivalutazione, si vuole estrarre valore si possono trovare delle progressività sulla proprietà», così Alessandro Maggioni, presidente nazionale di Confcooperative habitat, commenta la proposta del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che nel corso dell’audizione in Parlamento sul Piano strutturale di bilancio (QUI il testo integrale del suo intervento) ha parlato della revisione al rialzo delle rendite catastali per chi ha utilizzato il superbonus (e non solo). «Fatta salva la garanzia di non pagare tasse», avverte il presidente di Confcooperative habitat, «sugli incapienti e con una franchigia di metri quadri a persona garantita per tutti».
Leggi: Vita
Gli anni guadagnati nell’invecchiamento sono in buona salute? – Franco Pesaresi
I principali fattori che determinano l’invecchiamento della popolazione
Uno dei motivi per cui l’invecchiamento sta emergendo come una questione politica chiave è che sia la percentuale che il numero assoluto di anziani nelle popolazioni di tutto il mondo stanno aumentando in modo importante.
Due sono i principali fattori che determinano l’invecchiamento della popolazione.
Il primo è l’aumento dell’aspettativa di vita: in media, le persone in tutto il mondo vivono più a lungo. Questi cambiamenti fanno sì che man mano che i paesi si sviluppano economicamente, sempre più persone raggiungono l’età adulta e quindi l’aspettativa di vita alla nascita aumenta. La maggior parte degli aumenti dell’aspettativa di vita osservati in tutto il mondo negli ultimi 100 anni riflettono questa riduzione della mortalità in età più giovane piuttosto che in quella delle persone anziane che vivono più a lungo.
Più recentemente, un’altra tendenza ha contribuito in modo significativo all’aumento dell’aspettativa di vita, in particolare nei contesti ad alto reddito: l’aumento della sopravvivenza in età avanzata.
Leggi: Welforum
SEGNALAZIONI:
E quindi, questa riforma dell’assistenza agli anziani?
La legge di riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti c’è, ma ci sono ben 22 atti da scrivere per renderla concreta. Il tema tuttavia è completamente scomparso dal dibattito pubblico, come se non interessasse a nessuno: in realtà riguarda pressoché tutte le famiglie italiane. Un libro fa il punto – di Sara De Carli
Il tema buca solo sporadicamente il muro della cronaca, ma la realtà sta lì con tutta la consistenza dei numeri e della vita, che ne si parli o che si faccia finta di niente. Della non autosufficienza così dibattiamo quando un uomo arriva ad uccidere la propria madre con Alzheimer, confessa davanti alle telecamere e dice “Non ce la facevo più”, oppure quando una famiglia porta una Rsa in tribunale e la sentenza fa notizia perché pone interamente a carico del Ssn la retta di una donna malata di Alzheimer per l’inscindibilità delle prestazioni erogate rispetto a quelle di carattere più sociale o alberghiero.
Poi l’argomento torna nel buio, a dispetto di una riforma dell’assistenza alla non autosufficienza che il Governo sta portando avanti e di cui nessuno parla e che a nessuno pare importi tenere nel dibattito pubblico: una riforma però necessaria, attesa da un quarto di secolo, che riguarda 4 milioni di persone anziane in condizioni di non autosufficienza più i loro familiari e le persone che le assistono. Il dibattito su questa riforma è inesistente, benché in scrittura ci siano 22 atti, fra decreti attuativi e linee guida, che devono renderla concreta.
Leggi: Vita
Socialwashing, vediamoci chiaro
Social washing, ovvero mascherare i lati meno esaltanti dell’attività di una azienda con impegni sociali oppure usare questi ultimi per vendere di più. Per capire come il cittadino, l’elettore, il consumatore possa riconoscere questo opportunismo, difendersene abbiamo ascoltato studiosi, esperti, attivisti come Andreas Rasche, Copenhagen Business school, Mario Calderini, Politecnico di Milano, Paolo Venturi, direttore di Aiccon Research, Simone Gamberini, Legacoop, Lara Ponti, Confindustria, Lorenzo Solimene, Kpmg, Alessia Gianoncelli Impact Europe, Simone Siliani, Fondazione finanza etica; Rossella Sobrero, Koinetica.
Su un tema speculare, ossia la necessità di misurare l’impegno sociale delle aziende, la “S” di Esg, VITA, in collaborazione con Altis Università Cattolica, inaugura uno speciale Rating sociale, prendendo in esame le prime 10 aziende per fatturato in quattro settori tipici del Made in Italy: automotive, arredamento, food e fashion. Vince la bergamasca Brembo, con Coca Cola, Ikea e Moncler.
Leggi: Vita
Bonus anziani: tutti quelli ancora attivi nel 2024
Negli ultimi anni, l’Italia ha sviluppato un crescente numero di incentivi e agevolazioni destinati a sostenere la popolazione anziana, con l’obiettivo di migliorarne la qualità della vita e fornire supporto economico e sociale. Le iniziative attive, a livello locale, spaziano da sconti sui trasporti pubblici a bonus per attività sportive e assistenza veterinaria.
Nuove misure, come il bonus anziani universale, sono attese per il prossimo anno, ampliando ulteriormente l’offerta. In questo articolo, faremo una panoramica completa dei benefici attualmente disponibili e di quelli futuri, delineando i requisiti necessari per potervi accedere.
Bonus anziani: la prestazione universale 2025
A partire dal 2025, è prevista l’introduzione di un bonus anziani universale fino a 1.400 euro al mese che rappresenterà una svolta significativa nel panorama delle agevolazioni per la terza età. Questo nuovo contributo avrà l’obiettivo di garantire un supporto economico stabile e uniforme su tutto il territorio nazionale, a differenza delle attuali agevolazioni spesso distribuite in maniera disomogenea tra le varie Regioni e Comuni.
Leggi: Investire Oggi
Cassazione: NASpI non è requisito per APE sociale
Ha diritto all’APE sociale chi diventa disoccupato perdendo il posto di lavoro, anche senza aver percepito l’indennità di disoccupazione, dato che la Legge di Bilancio del 2017 non prevede l’obbligo di aver goduto della NASpI, ma solo la sua cessazione. Lo ha affermato la Corte di Cassazione, intervenendo con la sentenza n. 24950/2024, confermando quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Firenze (a sua volta confermativa della decisione del Tribunale di Pistoia).
Il procedimento, promosso dai legali di Inca Toscana, ha stabilito che: “Il diritto all’APE Sociale, in applicazione dell’art. 1 comma 179 legge n. 232 del 2016, richiede – tra gli altri requisiti – uno stato di disoccupazione in capo al beneficiario, ma non postula che lo stesso abbia beneficiato dell’indennità di disoccupazione, prevedendo soltanto che ove l’interessato abbia beneficiato della detta indennità, la stessa sia cessata”.
Leggi: Inca
Cosenza, con il progetto “Sorridenti” protesi dentali a persone in situazione di disagio economico
Al via a Cosenza il progetto “Sorridenti”, in collaborazione con Geii – Gestioni Innovative Italia e l’Ambulatorio Auser “Senza Confini”, in una virtuosa collaborazione tra Terzo Settore e aziende sensibili al sociale.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di erogare prestazioni odontoprotesiche a persone, cittadini italiani e non, che versano in una condizione di spiccato disagio socio-economico tale da non potersi permettere questo tipo di terapia. L’obiettivo è quello di realizzare almeno 70 apparecchiature dentali.
Il Sistema Sanitario Nazionale infatti non riconosce come essenziale il trattamento protesico dentale non garantendo, pertanto, alcun tipo di sussidio anche a fronte di un eventuale da parte del cittadino.
Leggi: Auser
NEWS:
08 ottobre 2024
Fondazione Gimbe: “Sanità pubblica emergenza del paese”
Presentato questa mattina il settimo rapporto sulle condizioni del Servizio nazionale in Italia. Nel 2023 quasi 2,5 milioni di persone hanno rinunciato alle cure per motivi economici. Cartabellotta: “È emergenza”
Presentato questa mattina presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica – del 7° Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale (Ssn). “Dati, narrative e sondaggi di popolazione – esordisce Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – dimostrano che oggi la vera emergenza del Paese è il Servizio Sanitario Nazionale». Un divario della spesa sanitaria pubblica pro capite di € 889 rispetto alla media dei paesi OCSE membri dell’Unione Europea, con un gap complessivo che sfiora i € 52,4 miliardi; la crisi motivazionale del personale che abbandona il SSN; il boom della spesa a carico delle famiglie (+10,3%); quasi 4,5 milioni di persone che nel 2023 hanno rinunciato alle cure, di cui 2,5 milioni per motivi economici; le inaccettabili diseguaglianze regionali e territoriali; la migrazione sanitaria e i disagi quotidiani sui tempi di attesa e sui pronto soccorso affollati «dimostrano – continua Cartabellotta – che la tenuta del SSN è prossima al punto di non ritorno, che i princìpi fondanti di universalismo, equità e uguaglianza sono stati ormai traditi e che si sta lentamente sgretolando il diritto costituzionale alla tutela della salute, in particolare per le fasce socio-economiche più deboli, gli anziani e i fragili, chi vive nel Mezzogiorno e nelle aree interne e disagiate».
Leggi: Redattore Sociale, 08/10/2024
07 ottobre 2024
Piano strutturale di bilancio. Le Regioni al Governo: “Più risorse per la sanità e maggiore flessibilità di utilizzo”
Lo ha ribadito il coordinatore degli assessori al Bilancio della Conferenza delle Regioni, Marco Alparone presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029.
Più finanziamenti per la sanità e maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse. È quanto hanno chiesto oggi le Regioni in audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029. Bisogna “partire da quel 6,4% in rapporto al Pil e far vedere che quel 6,4 rimane quantomeno costante se non cresce anche come messaggio ai cittadini. La spesa sanitaria è centrale per le regioni” e serve anche “una maggiore flessibilità di utilizzo delle risorse, cioè se mettiamo più risorse sul fondo sanitario nazionale nel riparto del fondo noi riteniamo che una maggiore flessibilità sull’utilizzo in funzione dei bisogni che ogni regione ha sul territorio”, ha detto il coordinatore degli assessori al Bilancio della Conferenza delle Regioni, Marco Alparone.
Leggi: Quotidiano Sanità, 07/10/2024
04 ottobre 2024
Emergenza casa, la risposta della filantropia bancaria
Mentre Bruxelles si dota di un commissariato ah hoc per gestire l’emergenza abitativa, i 20 anni di Fondazione housing sociale, nata su impulso di Fondazione Cariplo, sono l’occasione per fare il punto sulla importanza di questo strumento. Le ricerche di Cresme, Politecnico, Nomisma, Bocconi, EvaLab e Avanzi. Azzone: «Non è solo una questione di quantità di alloggi, ma di qualità della vita»
Si parla molto del nuovo commissariato europeo per l’edilizia, fortemente voluto da Ursula Von Der Layen. Una risposta al fatto che, come evidenziato da un report di Housing Europe del 2023, 47 milioni di europei sarebbero rischio povertà abitativa, vale a dire si trovano a spese per la loro dimora che lievita oltre il 40% del reddito familiare.
In seno alle fondazioni bancarie non mancano tuttavia realtà dedicate espressamente a studiare scenari e fornire risposte a questi bisogni abitativi, specialmente per categorie fragili o con finalità sociali o inclusive.
Leggi: Vita, 04/10/2024
04 ottobre 2024
Crollo degli occupati, irregolarità e costi dell’assistenza: la crisi del lavoro domestico
I dati del report di Assindatcolf, in collaborazione con la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. Tra il 2021 e 2023, -145 mila occupati nel comparto. La crescita dei costi per l’assistenza porta sempre più donne a rinunciare al lavoro: rispetto al 2018, +219 mila le 55-64enni che decidono di non lavorare per motivi familiari. Il sommerso zavorra il sistema: ogni anno di 2,5 miliardi di euro di costo per la collettività
Lavoro domestico: un comparto in lenta e progressiva flessione. L’aspetto che più di tutti gli altri elementi riassume le difficoltà del settore è la scelta di molte donne di rinunciare al lavoro a causa dell’incompatibilità con gli impegni familiari. Tra il 2018 e il 2023, nonostante l’incremento dell’occupazione femminile, è aumentato, infatti, il numero di donne tra i 55 e i 64 anni che hanno scelto di non lavorare per tale motivo (+219 mila, il 34,7% in più rispetto al 2018). Sono alcuni degli esiti dell’analisi contenuta nel 4° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, presentato oggi da Assindatcolf (Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico), in collaborazione con Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, presso la Sala Einaudi della sede di Confedilizia a Roma.
Leggi: Redattore Sociale, 04/10/2024
04 ottobre 2024
Inclusione digitale, parte l’alfabetizzazione per gli over 65
Nasce il progetto “Digitalmente Attivi” grazie alla collaborazione tra Fondazione Longevitas e Fondazione Lottomatica. Un percorso volto a combattere l’emarginazione sociale e favorire un ruolo più attivo e partecipativo degli anziani all’interno della comunità
Nasce il progetto “Digitalmente Attivi” grazie alla collaborazione tra Fondazione Longevitas e Fondazione Lottomatica, con l’obiettivo di promuovere l’alfabetizzazione digitale tra gli over 65. Un percorso essenziale per combattere l’emarginazione sociale e favorire un ruolo più attivo e partecipativo degli anziani all’interno della comunità, contribuendo a una longevità sana e consapevole.
Il progetto vede coinvolte cinque regioni (Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Toscana) dove verranno organizzati degli incontri di formazione digitale all’interno di centri sociali per anziani, enti e associazioni di promozione sociale. Questi incontri, della durata di 4 ore, di cui 2 dedicate a laboratori interattivi, si svolgeranno in diverse città e avranno l’obiettivo di fornire strumenti utili aumentare le competenze necessarie per utilizzare con più facilità strumenti digitali come smartphone e tablet, quindi per migliorare la vita quotidiana.
Leggi: Redattore Sociale, 04/10/2024
03 ottobre 2024
Migranti “anziani”. La lunga strada verso l’integrazione e la cittadinanza
Il sindacato dei pensionati Cgil e la Fondazione Di Vittorio hanno intervistato circa 150 migranti adulti o nella terza età, residenti da tempo in Italia. Il risultato è un affresco di storie personali e collettive pubblicate in un rapporto di ricerca, che può fornire al sindacato, alle istituzioni e all’associazionismo chiavi di lettura su problemi, bisogni e potenzialità tipici dell’immigrazione “matura”.
Cresce in Italia il numero dei residenti stranieri ultracinquantenni e lo Spi Cgil, insieme alla Fondazione Di Vittorio ha raccolto le loro voci in una ricerca dal titolo Migranti ed Anziani. L’indagine propone una fotografia aggiornata della realtà migratoria nel nostro Paese, con particolare riferimento alla tematica dell’invecchiamento dei migranti e alla loro domanda sociale. Oltre a indagare le ragioni che li hanno spinti a intraprendere il viaggio, la ricerca offre una testimonianza delle condizioni di accoglienza e di integrazione: dalla creazione di una famiglia alla ricerca di un luogo dove vivere; dall’incontro con il sindacato ai momenti di partecipazione; dal lavoro (quasi sempre precario e irregolare) fino al pensionamento e per molti alla conquista della cittadinanza.
Leggi: Liberetà, 03/10/2024
03 ottobre 2024
Anziani. Sorveglianza Passi d’Argento, 17 over 65 su 100 hanno una condizione di fragilità
Dalle interviste emerge che circa 17 persone su 100 sono fragili, condizione associata allo svantaggio socio-economico, che sale al 25% fra le persone con molte difficoltà economiche (vs 14% tra chi non ne riferisce) e cresce progressivamente con l’età, interessando il 9% dei 65-74enni e il 33% degli ultra 85enni.
Circa 17 persone su 100 in Italia sopra i 65 anni vivono in condizione di fragilità, 14 su 100 hanno una disabilità e una su quattro ha un problema sensoriale fra vista, udito e masticazione che non risolve neppure con il ricorso ad ausili, mentre l’87% ha assunto almeno un farmaco nella settimana precedente. I dati, che si riferiscono al biennio 2022-2023, sono stati raccolti dalla sorveglianza Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità e sono stati pubblicati oggi.
Dalle interviste emerge che circa 17 persone su 100 sono fragili, condizione associata allo svantaggio socio-economico, che sale al 25% fra le persone con molte difficoltà economiche (vs 14% tra chi non ne riferisce) e cresce progressivamente con l’età, interessando il 9% dei 65-74enni e il 33% degli ultra 85enni.
Leggi: Quotidiano Sanità, 03/10/2024
02 ottobre 2024
Emergenza anziani. Federsanità: “Nel 2043 ben 5,8 milioni di persone sole saranno over 65, crescita del 42% in 20 anni”
Ad evidenziarlo Giovanni Iacono, vice presidente vicario di Federsanità, nel corso degli Stati generali dell’Invecchiamento attivo organizzati, a Roma, dall’Alleanza Happy Ageing. ”
“Quella dell’invecchiamento attivo è la vera sfida di oggi, che risponde non solo ad un’esigenza della collettività, sul piano socio economico e culturale, ma anche a un bisogno specifico degli individui che chiedono di poter essere sempre più attivi in terza età e, per questo, di aggiungere qualità della vita agli anni per non subire una condizione di solitudine”.
È quanto ha affermato il vice presidente vicario di Federsanità, Giovanni Iacono, intervenendo all’evento Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo, giunti alla terza edizione e dedicati quest’anno a “Longevità: conquista, rischi e opportunità” organizzati a Roma dall’Alleanza Happy Ageing.
Leggi: Quotidiano Sanità, 02/10/2024
02 ottobre 2024
Lavoratori domestici, 1 su 2 è irregolare. Cisl: “La questione badanti va affrontata al più presto”
Dagli ultimi dati dell’Osservatorio Inps 2023 risulta che il 51,8% dei lavoratori per l’assistenza domestica non hanno un regolare conrtatto. Molti di loro sono badanti. Concordi i sindacati Cisl nel dire che il tema dell’irregolarità su badanti e colf è reale e che va affrontato subito per non lasciare le famiglie, con i loro anziani, e collaboratori domestici abbandonati a loro stessi. DATI
Dai dati Inps 2023 sui lavoratori domestici si stima, incrociando i dati con Istat sull’irregolarità in questo settore, che colf e badanti potrebbero essere irregolari al 51,8 per cento. In buona sostanza, come riporta la nota Cisl Belluno Treviso, per ogni colf e/o badante regolare ce ne sarebbe una che lavora in nero. Un dato in linea con la stima sull’irregolarità del lavoro domestico a livello europeo, che sarebbe tra il 30 e il 50%. A commentare questi dati ed e sollevare il tema sull’irregolarità dei lavoratori a domicilio è il sindacato dei pensionati Cisl di Belluno Treviso.
Leggi: Quotidiano Sanità, 02/10/2024
01 ottobre 2024
Sfratti. CGIL e SUNIA: emergenza abitativa non si arresta, da Governo solo chiacchiere
“Mentre il Governo maschera dietro provvedimenti come il ‘Salva-Casa’ condoni e deregolamentazioni edilizie, ad esclusivo vantaggio di rendite e speculazioni, restano inevase le richieste avanzate dal SUNIA e dalla Cgil, sostenute da 50.000 cittadini firmatari della petizione, per un nuovo Piano Casa, l’aumento di alloggi pubblici e interventi per ridurre il peso degli affitti”. È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario generale del SUNIA Stefano Chiappelli.
I dirigenti sindacali ricordano che “nel 2023 sono stati emessi 39 mila provvedimenti di sfratto, di cui il 78% per morosità. A questi si aggiungono ottomila sfratti per necessità del locatore e per finita locazione, che consentono ai proprietari di riottenere la disponibilità degli immobili, sempre più spesso destinati ai più redditizi affitti brevi turistici. Restano elevate anche le richieste di esecuzione presentate ad ufficiali giudiziali, 74 mila, così come gli sfratti eseguiti, oltre 21 mila”.
Leggi: Sunia, 01/10/2024
DALLE REGIONI:
09 ottobre 2024
Un sistema tecnologico avanzato per anziani meno soli e più sicuri
Il progetto “Case in rete”. La cooperativa Etnos lo ha presentato ai soci dell Auser che lo hanno “promosso” Il progetto “Case in rete”. La cooperativa Etnos lo ha presentato ai soci dell Auser che lo hanno “promosso”
Anziani più sicuri e meno soli con il progetto “Case in Rete” presentato ai soci dell Auser di Caltanissetta dalla cooperativa Etnos. “Case in rete” scaturisce da un idea della cooperativa Etnos ed il progetto è stato realizzato dall ingegnere bergamasco Roberto Manenti della Ct Consulting. Grazie ad esso la città di Caltanissetta diventa un vero e proprio hub tecnologico per il benessere e la cura delle persone fragili a domicilio.
Il sistema consentirà ai beneficiari di connettersi con gli altri mediante la tv e l utilizzo del telecomando. Un sistema che i soci dell Auser -partner del progetto -con a capo il presidente provinciale Salvatore Pelonero e la presidente della sezione nissena Gabriella Gallo, hanno apprezzato. In tanti infatti hanno già affermato di voler aderire.
Leggi: Il Giornale di Caltanissetta, 09/10/2024
03 ottobre 2024
Contributo ai non autosufficienti veneti, domande al via
Dopo l’ok della giunta regionale al progetto per il rafforzamento del sistema di assistenza alle persone vulnerabili, in particolare anziane non autosufficienti, e alle loro famiglie nella gestione dei carichi assistenziali (con un contributo economico che impiega fondi della programmazione PR VENETO FSE PLUS 2021-2027 per 61 milioni e 403.134,80 euro), da domani sarà pubblicato l’avviso pubblico per raccogliere le domande di contributo. Uscirà sui siti di Azienda Zero e Ulss per diffondere quanto più capillarmente l’opportunità- Nella finestra temporale di due mesi dalla pubblicazione dell’avviso (4 ottobre-2 novembre) le persone non autosufficienti e le loro famiglie potranno fare domanda di accesso al contributo tramite gli sportelli dedicati nelle Ulss. Sede e orari degli sportelli dedicati saranno indicati sull’Avviso. A breve la Regione avvierà poi una campagna di comunicazione multicanale che prevede tra l’altro una pagina web riservata al progetto e una newsletter per fornire e diffondere il più possibile informazioni e modulistica.
Leggi: Redattore Sociale, 03/10/2024
02 ottobre 2024
Spi-Cgil Trieste: pensionati fragili, occhio ai vostri diritti
Parte campagna di sensibilizzazione sui cosiddetti diritti inespressi. Sincovich: “in città 20mila sotto i 1.000 euro, diritto a aumenti Inps”
Maggiorazione sociale della pensione, integrazione al trattamento minimo, importo aggiuntivo delle pensioni al minimo, la ‘quattordicesima’, sono solo alcune delle prestazioni dell’Inps di cui i pensionati a basso reddito possono richiedere, ma di cui spesso non hanno cognizione: i cosiddetti ‘diritti inespressi’.
Proprio sulla informazione e l’accesso a tali prestazioni la Spi-Cgil di Trieste rilancia una campagna provinciale, e che presto diventerà regionale, che prevede l’attivazione in ognuno dei 10 sportelli territoriali di un addetto del patronato che farà una prima analisi dei diritti del pensionato, per poi seguirli nei confronti dell’Inps.
Leggi: Redattore Sociale, 02/10/2024
01 ottobre 2024
Dal pulsante chiamata al sensore per sapere se è a letto: le abitazioni per over 75 fragili
Dal pulsante chiamata al sensore per sapere se l’utente è a letto: un’iniziativa rivolta agli over 75 fragili, «con l’obiettivo di favorirne la permanenza al domicilio, come alternativa alla struttura di accoglienza». Il progetto si chiama Irma (Innovative Remote Monitoring and Assistance) ed è stato presentato nella mattinata di oggi nella sala consiliare del Comune di Piacenza, partner dell’iniziativa.
Leggi: Il Piacenza, 01/10/2024
IN AGENDA:
Anziani, cura, valori – Convegno Uneba il 10 e 11 ottobre a Verona
Tra i relatori Cristiano Gori e don Massimo Angelelli .- Tavola rotonda con gli assessori alla salute di Veneto e Friuli Venezia Giulia – La voce di Uneba con Massi, Facci, Elio, Fedeli, Marchesi, Scalabrin, Guaricci.
Lo organizza Uneba nazionale in collaborazione con Uneba Veneto. e la Commissione Anziani di Uneba
Leggi: Forum Terzo Settore
ASviS – Evento di presentazione Rapporto Annuale 2024, 17 ottobre 2024, ore 10, Roma
Sala dell’Acquario Romano – Piazza Manfredo Fanti 47, Roma
Leggi: Asvis
Eventi in programma di AGE-IT
• L’8 e 9 ottobre 2024, Firenze: Evento internazionale di confronto e partnering “EventX Life Sciences – Crossroads in healthcare”, per maggiori informazioni visita il sito.
• Progetto “Noi con Voi”: La Persona Anziana come risorsa per il Paese- Pavia 9 ottobre
Il prossimo 9 ottobre 2024, alle ore 16:00, presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile di Pavia, si terrà l’evento “La Persona Anziana risorsa per il Paese”, un appuntamento dedicato alla presentazione del progetto “Noi con Voi”, organizzato dalla Fondazione Danesino ETS. Il progetto è un’iniziativa volta a supportare gli anziani soli a Pavia e rappresentanti della rete Age-It sono stati invitati a relazionare al seminario che precederà la co-progettazione degli interventi dell’iniziativa di supporto agli anziani. Per maggiori informazioni visita il sito di Age-It.
• 6° Meeting Internazionale: “Brain Health and prevention of cognitive decline”, 23-25 Ottobre 2024
Si ricorda che il Centro di Neuroscienze di Milano (NeuroMI, www.neuromi.it), centro interdipartimentale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha organizzato un meeting internazionale a tema “Brain Health and prevention of Cognitive Decline”, in linea con le tematiche e finalità del programma Age-It. Il meeting si terrà a Milano dal 23 al 25 Ottobre 2024 presso l’aula Magna dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Per tutte le informazioni e per visionare il programma scientifico definitivo si rimanda al sito web dedicato del convegno o sul sito di Age-It.
• Convegno su spazi e dispositivi intelligenti per l’invecchiamento – Università di Roma Sapienza, 18 dicembre 2024
Il prossimo 18 dicembre 2024, si terrà presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Sapienza (via A. Gramsci 53) il Convegno WP1 – Spoke9 del programma Age-It dal titolo: “Futuro Abitabile: Spazi, oggetti e dispositivi intelligenti a supporto dell’invecchiamento”. L’evento è organizzato grazie al coordinamento della Prof.ssa Tiziana Ferrante ed è finalizzato a presentare i risultati delle ricerche del gruppo di lavoro WP1 su “Human centred design and evaluation, certifications, sustainability within the built environment”, all’interno dello Spoke 9 del programma Age-It. Il convegno coinvolgerà esperti, stakeholder istituzionali, rappresentanti di categoria, professionisti e ricercatori, che condivideranno esperienze e idee per promuovere un approccio multidisciplinare nella progettazione di spazi di vita per gli anziani, migliorando il loro benessere e la qualità dell’assistenza. Presto maggiori dettagli su programma e logistica.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Stile di vita, riserva cognitiva e riserva affettiva: ingredienti per un invecchiamento resiliente
Rafforzare la resilienza a livello individuale, comunitario e sistemico è tra gli obiettivi delle politiche di salute pubblica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in ambito europeo, per migliorare la salute e il benessere dei cittadini (WHO Regional Office for Europe, 2017). Nel contributo, gli autori presentano i risultati di uno studio riguardante le determinanti della resilienza all’invecchiamento e l’effetto dei diversi fattori collegati alla resilienza in senso ampio e multidimensionale (psicologica, cognitiva, fisica) in un campione di grandi anziani proveniente dallo studio di popolazione InveCe.Ab (Invecchiamento Cerebrale in Abbiategrasso). di Elena Rolandi (neuropsicologa psicoterapeuta, ricercatrice coordinatrice settore Neuropsicologico Fondazione Golgi Cenci), Michele Rossi (biostatistico ricercatore Fondazione Golgi Cenci), Mauro Colombo (medico geriatra ricercatore Fondazione Golgi Cenci), Antonio Guaita (medico geriatra ricercatore, Direttore Fondazione Golgi Cenci)
Considerati i trend demografici globali, che mostrano un progressivo invecchiamento della popolazione, una delle sfide di questo millennio è comprendere i segreti di un invecchiamento in salute o “di successo”. È tuttavia utopico pensare che questo abbia a che fare con l’assenza di malattia, ma piuttosto si riferisce alla capacità multidimensionale e dinamica di adattarsi ai cambiamenti e agli stressors biologici, psicologici e sociali che comporta l’invecchiare. Un recente studio condotto presso la Fondazione Golgi Cenci con il supporto paritario di Fondazione Serpero, ha indagato quali fossero le determinanti di un invecchiamento “resiliente”, in un campione di grandi-anziani, adottando un approccio multidimensionale.
Leggi: I Luoghi della Cura
World Habitat Day. Decalogo Iss: attezione a inquinanti indoor e a fonti di inquinamento domestico
Il primo lunedì di ottobre di ogni anno (quest’anno è il 7 del mese) ricorre il World Habitat Day, la data designata dalle Nazioni Unite Giornata Mondiale dell’Habitat con l’obiettivo di promuovere una riflessione sullo stato delle città nel mondo – il focus di quest’anno è sul coinvolgimento dei giovani nella costruzione di agglomerati urbani sostenibili e resilienti – ma anche sul diritto fondamentale di ogni cittadino a un alloggio adeguato, sicuro. E sano.
Il 90% della nostra vita scorre al chiuso: in ufficio, a scuola, nelle strutture sanitarie e in automobile, autobus o metro. Ma soprattutto in casa. È la casa l’ambiente nel quale trascorriamo ogni notte e molta parte dei nostri giorni: la nostra abitazione è il nostro primo habitat. Il primo lunedì di ottobre di ogni anno (quest’anno è il 7 del mese) ricorre il World Habitat Day, la data designata dalle Nazioni Unite Giornata Mondiale dell’Habitat con l’obiettivo di promuovere una riflessione sullo stato delle città nel mondo – il focus di quest’anno è sul coinvolgimento dei giovani nella costruzione di agglomerati urbani sostenibili e resilienti – ma anche sul diritto fondamentale di ogni cittadino a un alloggio adeguato, sicuro. E sano. Dagli esperti dell’Istituto superiore di sanità (Iss) un approfondimento sugli inquinanti indoor e sulle fonti dell’inquinamento domestico. E un podcast sulla sicurezza degli ambienti chiusi.
Leggi: Quotidiano Sanità
“L’Italia come Centro Studi per il Benessere nella Senilità” – di Alessandra Petrucci – Rettrice dell’Università degli Studi di Firenze
“Il futuro non è più come una volta“. Questo verso del poeta Mark Strand non è mai stato tanto attuale. Entro il 2040, se verranno consolidate le tendenze attuali, nel nostro Paese gli individui con oltre 50 anni saranno più della metà della popolazione e quelli con più di 75 anni saranno il 20%, cioè un quinto del totale. Un futuro inedito nella storia dell’umanità. Per la nostra, e per qualunque altra società del Pianeta.
Tuttavia, non bisogna lasciarsi andare alla scoraggiante narrazione dell’inverno demografico e delle culle vuote. In Italia si vive più a lungo e meglio, e la sfida è rendere significativo quel “giorno in più” nella vita delle persone. Il futuro verrà plasmato dalle scelte di questi anni e richiede speranza, grande visione e soluzioni innovative per consegnarci un Paese competitivo sullo scenario globale, sostenibile ed in salute, anche dal punto di vista industriale ed economico, inclusivo per tutte le età e con il giusto equilibrio intergenerazionale.
Leggi: Ageit
Il difficile cammino della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti – di P. Da Col, A. Trimarchi
Nel panorama delle attuali sollecitazioni dell’opinione pubblica e dei professionisti per riformare e rifinanziare il SSN spicca, a nostro parere, la scarsa attenzione al tema dell’assistenza agli anziani nonautosufficienti, nonostante il suo peso nel SSN, la sua enorme dimensione quali/quantitativa ed il tentativo di riforma della Legge 33/2023 e del successivo suo Decreto attuativo (DL 29/2024). Per ora il successo sembra essere solamente di livello politico, perché certamente ciò non vale per quello operativo, ovvero per un vantaggio delle persone interessate. Questa la valutazione del “Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, in cui collaborano 60 Associazioni a vario titolo ingaggiate nel settore, tra cui la nostra CARD.
Proviamo qui a condurre per punti una sintetica analisi critica dello stato attuale di questa riforma prevista dal PNRR (“M5C2 -infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore – Riforma 1.2: Sistema degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti”), guidati dal recente libro scritto dai principali esperti e coordinatori del Patto e scaricabile gratuitamente dal sito dell’Associazione.
Leggi: Quotidiano Sanità
Promuovere un invecchiamento attivo e in salute, una sfida ancora aperta. L’identikit degli anziani in Italia – di E.M.
Un over65 su quattro ha almeno due malattie croniche all’attivo. E il 28% si prende cura di familiari, amici e della collettività in generale. Quasi il 40% riesce a svolgere attività di svago, ma la quota di sedentari aumenta al crescere dell’età e raggiunge il 55% dopo gli 85 anni. Ancora lontani dal target del 75% di copertura contro l’influenza: solo 65 persone su 100 si vaccinano. Questi i dati pubblicati da ‘Passi d’Argento’ dell’Iss in occasione della Giornata internazionale delle persone anziane
Vulnerabili, generosi e indispensabili. Sono questi gli over 65 italiani del XXI secolo. Una risorsa per la società, da proteggere e tutelare. Nel 28% dei casi non si risparmiano nel fornire aiuto ad amici, familiari e alla collettività nel suo complesso, nonostante uno su quattro abbia almeno due malattie croniche all’attivo. Il 40% degli ultra 65enni autonomi riesce a raggiungere, perticando attività fisica, i livelli di attività raccomandati dall’Oms, ma con l’avanzare dell’età le sedentarietà aumenta, soprattutto tra le donne.
È questo l’identikit che emerge dagli ultimi dati disponibili della sorveglianza ‘Passi d’Argento’ dell’Istituto Superiore di Sanità. L’occasione per fare il punto sul benessere e lo stato di salute degli over 65 è la Giornata internazionale delle persone anziane che si celebra oggi. Dati che segnalano come ci sia ancora molto da fare per promuovere un invecchiamento attivo e in salute e che evidenziano con forza la necessità strategica di attuare scelte di prevenzione, quali esempio, tenere alta la protezione vaccinale contro l’influenza, che ha avuto un aumento con la pandemia per poi calare inesorabilmente rimanendo lontana dal target del 75% di copertura .
Leggi: Quotidiano Sanità
Trasformare con urgenza i sistemi di assistenza e supporto per gli anziani. L’invito dell’Oms
Le persone di età pari o superiore a 60 anni continuano a riscontrare bisogni sanitari insoddisfatti, indipendentemente dal fatto che vivano in paesi a basso, medio o alto reddito. In occasione della Giornata internazionale delle persone anziane, l’Oms chiede ai paesi di trasformare e rafforzare il modo in cui forniscono assistenza e supporto alle persone anziane
Rafforzare e trasformare con urgenza il modo in cui i paesi forniscono assistenza e supporto alle persone anziana.
Questa la richiesta ai Paesi lanciata dall’Oms in occasione della Giornata internazionale delle persone anziane, che si celebra oggi. “Invecchiare con dignità: l’importanza di rafforzare i sistemi di assistenza e supporto per gli anziani in tutto il mondo”, il tema dell’edizione 2024 che sottolinea il ruolo cruciale svolto dai paesi nel fornire servizi sanitari e di assistenza a lungo termine per mantenere la salute e il benessere di cui gli anziani hanno bisogno e fare ciò a cui tengono.
La popolazione mondiale continua a vivere più a lungo e invecchiare rapidamente. Entro il 2030, si prevede che 1 persona su 6 nel mondo avrà 60 anni o più. Inoltre, entro il 2050, l’80% degli anziani vivrà in paesi a basso e medio reddito, rendendo l’invecchiamento sano una vera priorità globale.
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Il lento cammino della riforma dell’assistenza agli anziani – di Sergio Pasquinelli
A sei mesi dalla sua introduzione, della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti si sa ancora poco, i suoi contenuti rimangono oscuri ai più, poco dibattuti (e dei decreti previsti non c’è traccia). Per la complessità della materia, e per la scarsa informazione e attenzione dedicata dai mezzi di comunicazione.
Il libro Alla ricerca del futuro. La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti (scaricabile qui) nasce dall’intenzione del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” di promuovere la conoscenza della riforma e il confronto pubblico in merito. Il testo si propone come una guida – chiara e accessibile – che ne illustra gli elementi principali e ne analizza punti di forza e punti di debolezza. Frutto di uno sforzo corale di autori esperti delle diverse materie, il volume rappresenta anche lo stato dell’arte sulla assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia.
Sino a pochi anni fa non esisteva un settore specifico del welfare dedicato all’assistenza degli anziani, al pari delle pensioni, la povertà, la disabilità e così via. Dominava la frammentazione degli interventi tra ambiti sociali, sanitari e prestazioni monetarie. Una realtà che ha pesato a vari livelli: sul piano dei contenuti, l’assenza di una spinta adeguata alla progettazione e alla realizzazione unitaria delle risposte; sul piano politico, la difficoltà nel promuovere sviluppo e riforme di un settore non chiaramente identificabile.
Leggi: Welforum
Riforma Anziani. Fiaso: “Aziende sanitarie laboratorio innovazione, nuovi modelli per raggiungere tutti a partire dai più fragili”
Presentato il volume “La persona anziana protagonista del suo tempo e della sua salute” con i modelli di presa in carico per le Asl. Migliore (Fiaso): “Oggi grazie alle grandi infrastrutture di comunicazione è realmente possibile rinnovare le cure primarie in tutte le età della vita, ma occorre anche ribadire che le riforme richieste dal DM 77 e la sanità di prossimità rimarranno sempre concetti astratti senza la declinazione territoriale che solo le aziende sanitarie possono assicurare”.
La Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ha presentato oggi al Ministero della Salute il volume, “La persona anziana protagonista del suo tempo e della sua salute”, in cui sono raccolti e raccontati differenti modelli di presa in cura dei fragili anziani sperimentati e, dunque, replicabili nelle aziende del Servizio sanitario nazionale per l’implementazione della legge delega 33/2023 in favore delle persone anziane.
La mattinata di lavori è stata aperta dal saluto del ministro della Salute, Orazio Schillaci, e dagli interventi del Presidente della Commissione per l’attuazione della riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, Monsignor Vincenzo Paglia e della viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci.
Leggi: Quotidiano Sanità
Giornata internazionale degli anziani: il governo risponda ai loro bisogni
Il 1° ottobre ricorre la giornata internazionale dell’anziano. Quest’anno le Nazioni Unite hanno deciso di dedicarla ai temi della cura e alla necessità di assicurare assistenza e sostegno alle persone anziane. L’invecchiamento della popolazione, infatti, è una tendenza che sta ridisegnando le società in tutto il mondo e, secondo le stime, entro il 2030, il numero degli anziani supererà quello dei giovani. Con l’invecchiamento della popolazione, i bisogni di un sistema sanitario inclusivo e di servizi sociali di sostegno sta crescendo notevolmente. “Si tratta di una sfida che il nostro Paese non può permettersi di mancare – commenta Tania Scacchetti, segretaria generale del sindacato dei pensionati della Cgil – e che purtroppo invece viene tradita dalle politiche messe in campo da questo Governo, che tagliano la spesa pubblica a partire dalla sanità e dal mancato finanziamento della legge sulla non autosufficienza e che non sostengono adeguatamente la tenuta del potere d’acquisto dei pensionati, con politiche fiscali che penalizzano in particolare lavoratori e pensionati – in special modo le donne – e che non contrastano evasione ed elusione a vantaggio delle rendite e dei profitti”.
Leggi: Spi-Cgil
NEWS:
01 ottobre 2024
Anziani, risorsa preziosa: il 28% aiuta amici o familiari
Giornata internazionale delle persone anziane. Iss: “C’è ancora molto da fare per promuovere un invecchiamento attivo e in salute: un over 65 su quattro ha almeno due malattie croniche all’attivo”
“Una risorsa per la società da proteggere e tutelare. Sono gli over 65 italiani, che nel 28% dei casi non si risparmiano nel fornire aiuto ad amici, familiari e alla collettività nel suo complesso. Tuttavia c’è ancora molto da fare per promuovere un invecchiamento attivo e in salute: un over 65 su quattro ha almeno due malattie croniche all’attivo”. È l’identikit che emerge dagli ultimi dati disponibili della sorveglianza ‘Passi d’Argento’ dell’Istituto Superiore di Sanità. L’occasione per fare il punto sul benessere e lo stato di salute degli over 65 è la Giornata internazionale delle persone anziane che si celebra oggi, primo ottobre.
Leggi: Redattore Sociale, 01/10/2024
01 ottobre 2024
Riforma anziani, aziende sanitarie “laboratorio innovazione”
La Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ha presentato al ministero della Salute il volume ‘La persona anziana protagonista del suo tempo e della sua salute’, edito da Edra, in cui sono raccolti e raccontati differenti modelli di presa in cura dei fragili anziani sperimentati e, dunque, replicabili nelle aziende del Servizio sanitario nazionale per l’implementazione della legge delega 33/2023 in favore delle persone anziane.
Leggi: Redattore Sociale, 01/10/2024
30 settembre 2024
Cgil, 1.500 euro al mese non bastano più per viverci
Scuola, casa, sanità: l’inchiesta sociale condotta per contro della Cgil da Ires Emilia-Romagna tra febbraio e luglio 2024, consegna un quadro della condizione di tanti lavoratori, studenti e famiglie a Bologna che sembra riportare indietro di molti decenni
La scuola ha smesso di essere un mezzo di promozione ed emancipazione sociale: se sei figlio di operai, il tuo futuro è quasi certamente già segnato. Anche l’accesso ai servizi sanitari è condizionato dalla situazione economica: se non hai soldi da spendere, la sanità pubblica con le sue liste d’attesa è il tuo unico orizzonte, mentre chi può si rivolge al privato, non tanto perché è migliore, ma perché i tempi di accesso alle prestazioni sono più ridotti. La casa? Molti ce l’hanno di proprietà, i giovani e chi guadagna poco faticano a trovarla, tanto che sono pronti anche ad andarsene. L’inchiesta sociale condotta per contro della Cgil da Ires Emilia-Romagna tra febbraio e luglio 2024, consegna un quadro della condizione di tanti lavoratori, studenti e famiglie a Bologna che per certi versi sembra riportare indietro di molti decenni le lancette dell’orologio.
Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2024
30 settembre 2024
Il SSN invecchia, medici italiani i più anziani d’Europa
L’Italia è un Paese sempre più vecchio e la classe medica non fa eccezione, confermandosi la più anziana d’Europa. Questa è la fotografia scattata dall’ISTAT. Molti medici sono prossimi al pensionamento e il SSN che nell’arco di due o tre anni si appresta a vivere un ampio ricambio generazionale, dove è fondamentale un’adeguata formazione per le nuove leve, che vada oltre il percorso universitario. In questo contesto si colloca l’impegno della Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio – SIGOT, molto attiva con diverse iniziative. Come rilevano i dati ISTAT, negli ultimi vent’anni i residenti over65 sono aumentati di oltre 3 milioni, arrivando a 14 milioni 358mila (+5,1% rispetto al 2004); oltre la metà, 7 milioni 439mila, ha almeno 75anni.
Leggi: La Repubblica, 30/09/2024
30 settembre 2024
Più risorse per la sanità, monitoraggio della spesa, assunzioni e potenziamento territorio anche con partnership pubblico-privato. Ecco cosa prevede il Piano strutturale di bilancio
Previsto anche il riordino della sanità integrativa, la promozione di stili di vita sani e azioni di contrasto all’antibiotico resistenza. Il Mef ha confermato che la spesa sanitaria salirà oltre del target dell’1,5% previsto dal Patto con Bruxelles ma numeri certi ancora non ce ne sono. IL TESTO DEL PSB
Più risorse per la sanità, monitoraggio più attento della spesa, assunzioni e potenziamento territorio anche con partnership pubblico-privato. E anche riordino della sanità integrativa, promozione di stili di vita sani e contrasto all’antibiotico resistenza. Sono alcune delle riforme contenute nel Piano strutturale di bilancio appena trasmesso dal Governo al Parlamento.
Sulle risorse per la sanità il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha confermato l’impegno a tenere la spesa sopra al target di aumento per quella pubblica dell’1,5% in rapporto sul Pil fino al 2031 (per il 2025 il limite sarà l’1,3%).
Leggi: Quotidiano Sanità, 30/09/2024
27 settembre 2024
Sfratti, Sicet: “Il taglio dei fondi per l’affitto avrà impatto negativo”
Il commento del sindacato inquilini Cisl sui dati 2023: numeri solo apparentemente stabili, meno sfratti dove l’erogazione dei contributi per l’affitto è ancora in corso
Il ministero dell’Interno ha diffuso i dati sugli sfratti nel 2023. Secondo il segretario generale del Sicet Cisl Fabrizio Esposito da una prima lettura dei dati emerge una sostanziale stabilità delle convalide di sfratto nel periodo post-pandemico visto che il dato complessivo nel triennio 2021-2023 si aggira sempre intorno alle 40.000 convalide. Tuttavia, guardando ai singoli territori, si riscontra una notevole disomogeneità. A livello regionale, osserva Esposito, ci sono territori con aumenti significativi delle convalide (Lombardia e Marche), altri che presentano un andamento stabile (Piemonte, Veneto, etc.) e altri territori che registrano ancora evidenti flessioni (Lazio, Puglia, Abruzzo, Emilia Romagna). Differenze che emergono anche se si guarda ai dati provinciali nell’ambito della stessa regione. Ad esempio, nel caso della Lombardia viene segnalato un boom di convalide a Bergamo e in Brianza mentre a Milano la situazione è rimasta stabile rispetto al 2022. Oppure, nel caso del Lazio, la flessione delle convalide è riconducibile a Roma e Viterbo, ma non certamente a Frosinone.
Leggi: Redattore Sociale, 27/09/2024
DALLE REGIONI:
01 ottobre 2024
Anziani e fragili la legge non basta
L invecchiamento della popolazione pone sempre di più il problema dell assistenza e della cura di un numero crescente di anziani fragili e richiede un ripensamento del welfare territoriale per dare risposte a lungo termine ai bisogni delle persone, soprattutto di quelle non autosufficienti. L importante novità degli scorsi mesi è stata l approvazione della nuova legge sulla non autosufficienza, un provvedimento atteso da molti anni sul quale vi è stato un largo consenso ma che rischia di essere attuato con lentezza e forse ridimensionato. L Istat stima che tra il 2040 e il 2045 la popolazione anziana raggiungerà il 33 per cento del totale, con delle importanti ricadute sulle famiglie e sul sistema di assistenza. Un aspetto già oggi particolarmente problematico è il costante aumento delle persone non autosufficienti.
Leggi: Giornale di Brescia, 01/10/2024
01 ottobre 2024
Giro di vite sui fondi per le Rsa Stop ai ricoveri, pazienti a casa
L’Ares taglia le prestazioni, i posti letto accreditati non bastano – L’allarme in Consiglio regionale. Meloni (FdI): «Situazione gravissima»
Giro di vite sui budget per i servizi sociosanitari. L’Azienda regionale per la salute riduce le somme destinate alle strutture accreditate e le conseguenze sona pesantissime: le Rsa dell’Isola hanno già bloccato i nuovi ricoveri, non stanno rioccupando i posti letto che volta per volta si liberano e addirittura dovranno mandare a casa decine di pazienti, alcuni malati gravissimi.
La notizia è stata ufficializzata dieci giorni fa ma ha effetto retroattivo: per il 2024, a partire da gennaio, le prestazioni “acquistate’ saranno circa il 7%ir meno rispetto al 202g (e quest’anno ci sono pure due nuovi operatori).
Leggi: L’Unione Sarda, 01/10/2024
30 settembre 2024
Roma Capitale: “Serve una nuova strategia dell’abitare”
Catarci (assessore alla Partecipazione): “A Roma più di 16mila famiglie in attesa di una casa popolare e altre decine di migliaia in disagio abitativo conclamato”
“Il turismo è una grande risorsa, ma ovviamente va contemperata con la tutela delle comunità residenti. È evidente che ormai alcune dinamiche di flusso, soprattutto sul tema degli affitti brevi e delle altre questioni collegate, vanno a impattare sulla dinamica sociale delle città. Da questo punto di vista bisogna, da una parte, tenere sotto controllo certe dinamiche, a mio avviso anche restringere il più possibile l’attività di affitto breve extralberghiero che toglie troppe abitazioni alla residenzialità, e, dall’altra, cercare di rilanciare complessivamente una strategia sull’abitare che vada a cogliere il cuore dei problemi”. La pensa così Andrea Catarci, assessore alla Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti di Roma Capitale, che è intervenuto a Napoli a una tavola rotonda sul tema “Cohousing: vivere insieme nelle città del futuro”, ospitata nel Real Albergo dei Poveri.
Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2024
30 settembre 2024
Cohousing: a Napoli i progetti di rigenerazione urbana per contrastare l’emergenza abitativa
Dal progetto per le donne vittime di violenza a quello che mette insieme giovani e anziani, presentate le nuove soluzioni abitative del Comune di Napoli. Previsti 33 milioni di euro di investimento
Creare una città più coesa e partecipativa, capace di promuovere il benessere sociale attraverso forme di abitare solidale e modelli innovativi di cohousing, per offrire soluzioni sostenibili e inclusive, volte a superare l’emergenza abitativa. Sono questi gli obiettivi dell’ambizioso programma di rigenerazione urbana promosso dal Comune di Napoli e presentato oggi nel corso della tavola rotonda “Cohousing: vivere insieme nelle città del futuro” a cui hanno preso parte il Sindaco Gaetano Manfredi e la Vicesindaca e Assessore all’Urbanistica Laura Lieto.
Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2024
30 settembre 2024
Vicesindaca Bologna: “Realizzeremo 5 esperienze di cohousing”
Lo ha annunciato Emily Clancy, vicesindaca e assessora alla Casa e politiche per l’abitare del Comune di Bologna, intervenuta a Napoli a una tavola rotonda sul tema “Cohousing: vivere insieme nelle città del futuro”
“L’ultima linea di finanziamento strutturale sulle politiche abitative, il fondo contributo affitti e morosità incolpevole, è stata eliminata dal governo Meloni. Ne chiediamo il ripristino e chiediamo politiche strutturali. Siamo stati con gli assessori da tutta Italia davanti al parlamento poche settimane fa per chiedere un piano casa nazionale: i Comuni stanno facendo fronte da soli a questa emergenza, investendo moltissimo, ma noi abbiamo bisogno di fondi strutturali per poter creare delle politiche sulla casa”. Lo ha evidenziato Emily Clancy, vicesindaca e assessora alla Casa e politiche per l’abitare del Comune di Bologna, intervenuta a Napoli, nel Real Albergo dei Poveri, a una tavola rotonda sul tema “Cohousing: vivere insieme nelle città del futuro”.
Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2024
30 settembre 2024
A Centocelle al via mappatura spazi urbani
Il progetto, promosso dall’Associazione 20 Chiavi Teatro vede il coinvolgimento della Asl Roma 3 e di circa 200 persone. L’obiettivo? Mappare gli spazi urbani nei di tre quartieri di Centocelle, Vigne Nuove e Laurentino 38
Mappare spazi urbani, in particolare quelli di tre quartieri di Roma: Centocelle, Vigne Nuove e Laurentino 38 e farlo coinvolgendo attivamente gli adolescenti di alcune scuole (con particolare attenzione alle seconde generazioni), i pazienti dei centri diurni di salute mentale e i cittadini del territorio, con l’obiettivo di creare successivamente podcast e QR code da distribuire lungo i quartieri. Questo il fulcro di Tuttocittà 2G, un progetto promosso dall’Associazione 20 Chiavi Teatro al quale ha aderito la Asl Roma 3 e nel quale sono stati coinvolti centri di aggregazione con forte presenza di ragazzi di origine straniera, la scuola Iqbal Masih e il Centro di salute mentale di via Brisse della Asl Roma 3 per un totale di circa 200 persone. Così in una nota.
Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2024
29 settembre 2024
Anziani e studenti patto per la casa
Mancanza di alloggi per universitari, caro affitti e solitudine
Il progetto di coabitazione solidale pronto a sbarcare anche a Genova – di Silvia Pedemonte
L’ insegnante in pensione Gina Spucches ha 78 anni, la studentessa universitaria prossima allat esi Sofia Carolla, invece, di anni ne ha 27. Fanno 51 anni di differenza che si annullano in un patto intergenerazionale di mutuo aiuto, nel caffè, nei pranzi, nelle cene condivise («senza obblighi» mettono bene in chiaro, le due) e nelle chiacchiere sulla giornata che è stata, parlando sedute incucina, in casa a Milano. Gina era sola, Sofia cercava una casa a prezzi ragionevoli là dove è
praticamente impossibile.
Leggi: Il Secolo XIX, 29/09/2024
29 settembre 2024
Inaugura ad ottobre l’università degli Adulti
«Nasce ad ottobre l’università per gli Adulti, un progetto creato dalla volontà di offrire ai cittadini di Albignasego uno spazio dedicato alla crescita personale e alla condivisione culturale – spiega il Sindaco Filippo Giacinti –. grazie a questa iniziativa organizzata in collaborazione con l’ Auser del territorio, sarà possibile partecipare a un programma formativo ampio e variegato, pensato per stimolare curiosità e arricchire le conoscenze in un contesto informale e aperto a tutti». L’anno accademico sarà suddiviso in due periodi: il primo da ottobre a gennaio 2025 e il secondo da febbraio ad aprile 2025, con incontri che si terranno i martedì pomeriggio dalle 15,30 alle 17,30 presso la sala Verdi di villa Obizzi. Non è necessaria la prenotazione e la partecipazione sarà completamente gratuita.
Leggi: Padova Oggi, 29/09/2024
29 settembre 2024
Imprese e declino demografico – «Adattarsi ai giovani: una necessità»
Capitale umano. Il professor Rosina (Cattolica) analizza il futuro del lavoro fra transizioni e innovazione «Le aziende devono ambiare, la GenerazioneZ non è una risorsa da sfruttare ma un partner strategico» – Di Bruno Bonassi
Fossero solo le twin transition, cioè quella ecologica e quella digitale a sconvolgere le aziende, sarebbe già un bell’impegno. Ma a queste cosiddette «transizioni gemelle» se ne unisce una terza altrettanto sconvolgente, quella del lavoro nelle nuove generazioni, ulteriormente amplificata dal
Calo demografico. Non c’è tanto da girarci attorno: è una trasformazione radicale,
spinta da profondi cambiamenti demografici e dalle nuove esigenze della Generazione Z. Per decenni, laprincipale priorità delle politiche del lavoro è stata sostenere la domanda e creare occupazione.
Leggi: L’Eco di Bergamo, 29/09/2024
29 settembre 2024
Pensioni, sos povertà
Per il 73% assegno sotto i 1.500 euro netti «Adeguare al carovita”
La Uil: la mancata rivalutazione degli importi colpisce 710mila lombardi. E le donne prendono in media cinquemila euro all’anno in meno. L’esperienza di Mario: grazie al volontariato ho sconfitto la depressione- di Andrea Gianni
I divari nel mondo del lavoro si riflettono sulle pensioni, perché le donne lombarde prendono in
media cinquemila euro all’anno in meno rispetto agli uomini. Il 73% dei pensionati in Lombardia, donneeuomini, percepisce meno di 1500euro netti al mese, con un importo lordo medio annuale di 25mila euro: dai 28mila euro all’anno della Città metropolitana di Milano ai 22mila euro della provincia di Sondrio. E la mancata perequazione, cioè la rivalutazione annuale degli importi in base all’aumento del costo della vita, ha colpito circa 710mila persone, circa il 27% dei pensionati lombardi: tra questi 457mila sono uomini, 253mila donne. Dati messi sotto la lente dalla Uil Pensionati Lombardia, pronta a scendere in piazza nell’ambito di una mobilitazione per chiedere provvedimenti per salvaguardare il potere d’acquisto.
Leggi: Il Giorno, 29/09/2024
28 settembre 2024
Nei centri anziani si parla di salute con le infermiere
Quattro incontri pensati per gli anziani per affrontare temi legati alla salute, e al fisico, ma non solo.
Anche per l’autunno l’Amministrazione comunale ha deciso di patrocinare la rassegna «L’infermiere di famiglia e di comunità consiglia » all’interno del progetto Anni d’argento. Si tratta di un ciclo di incontri, che sono partiti già in primavera, organizzati con l’Azienda socio sanitaria territoriale di Melegnano e Martesana, sfruttando in particolare la presenza della Casa di comunità e del personale che, dallo scorso dicembre, ha aperto presso il Polo anitario Don Franco Maggioni di via San Francesco.
Leggi: Gazzetta della Martesana, 28/09/2024
27 settembre 2024
Ferrara, fondi per sollevare dal carico assistenziale i caregiver
È di 100.000 euro il nuovo stanziamento del Comune di Ferrara per “promuovere un nuovo avviso pubblico rivolto agli enti del Terzo settore che realizzano attività finalizzate al benessere dei caregiver”
Ferrara – È di 100.000 euro il nuovo stanziamento del Comune di Ferrara per “promuovere un nuovo avviso pubblico rivolto agli enti del Terzo settore che realizzano attività finalizzate al benessere dei caregiver”. Il bando, fa sapere l’amministrazione, è stato pubblicato oggi su proposta dell’assessora alle Politiche sociosanitarie Cristina Coletti, che sottolinea come, con questo avviso pubblico, si cerchi di “rafforzare gli interventi mirati a sollevare dal carico assistenziale i caregiver, offrendo loro momenti dedicati alla socializzazione o, in generale, all’accrescimento del benessere fisico e psicologico”.
Leggi: Redattore Sociale, 27/09/2024
26 settembre 2024
Firenze, dallo Spid alla prenotazione visite: apre il Punto digitale facile per i più fragili
In via Faentina lo sportello creato da Fondazione Solidarietà Caritas e Regione Toscana in collaborazione con Caritas diocesana di Firenze per aiutare e formare le persone nell’utilizzo dei servizi online
Gestire lo Spid, navigare in Rete, fare videochiamate, utilizzare l’home banking, richiedere certificati, prenotare visite mediche, spedire un’email. Per aiutare i cittadini a usare al meglio le opportunità digitali arriva il Punto digitale facile: lo sportello gratuito, realizzato da Regione Toscana e Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze in collaborazione con Caritas diocesana di Firenze, sostenuto dall’Unione Europea e dal Dipartimento per la trasformazione digitale, con fondi Pnrr, ha inaugurato oggi in via Faentina 34 a Firenze. É aperto su appuntamento (tel 055-46389272, 348-8013970, puntointernet@fondazionesolidcaritas.it). Vi possono accedere tutti i cittadini, italiani e stranieri, in particolar modo quelli più fragili, che hanno necessità di utilizzare strumenti digitali e non sanno come fare.
Leggi: Redattore Sociale, 26/09/2024
24 settembre 2024
“Formigine Longeva” per una comunità inclusiva e intergenerazionale
Il Comune di Formigine ha avviato a Settembre 2024 il percorso partecipativo “Formigine Longeva”, finanziato grazie al “Bando 2023 per la concessione dei contributi a sostegno dei processi di partecipazione”. L’iniziativa coinvolgerà attivamente cittadini, istituzioni locali e altri attori del territorio, con l’obiettivo di trasformare le idee in azioni concrete per rendere la città un luogo accogliente e vivibile per persone di tutte le età. “Formigine Longeva” prevederà una serie di incontri di dialogo aperti a cittadini, imprese , commercianti e organizzazioni del territorio per creare insieme una strategia che favorisca il benessere e migliori la qualità della vita di tutta la comunità.
Leggi: Abitare Sociale, 24/09/2024
IN AGENDA:
Terza edizione degli “Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo
Longevità: Conquista, Rischi e Opportunità” di HappyAgeing che si svolgerà mercoledì 2 ottobre dalle ore 09:00, a Roma, presso la Sala Igea dell’Istituto Enciclopedia Italiana Treccani.
Leggi: Happyageing
Presentazione del 4° Paper Presentazione 4° Paper Rapporto 2024 a cura della fondazione Studi Consulenti del Lavoro
Confedilizia, Sala Einaudi, via Borgognona 47, 00187 – Roma
Leggi: Family Net
Torino: a Expocasa la tavola rotonda “Dalla casa accessibile alla casa friendly”
Il 4 ottobre dalle ore 16 alle ore 18 si terrà presso la Sala Eventi dell’Oval al Lingotto Fiere di Torino l’incontro promosso dalla CPD (Consulta delle persone in difficoltà) insieme a un ricco panel di esperti. La CPD continua la sua attività di divulgazione sui temi dell’accessibilità all’interno delle grandi manifestazioni come accade per il terzo anno consecutivo con Expocasa al Lingotto Fiere. All’interno della tavola rotonda “Dalla casa accessibile alla friendly house”, la discussione esaminerà come l’innovazione tecnologica e il design inclusivo si stiano facendo strada come tendenze di mercato, trasformando l’abitare in uno spazio più accogliente e accessibile per tutti. Esperti e professionisti discuteranno di esperienze concrete, casi di studio e prospettive future, esplorando come queste soluzioni possano migliorare la qualità della vita e aprire nuove opportunità.
Interverranno: Carlo Boccazzi Varotto (Hackability), Francesco Rodighiero (Design4All Italia), Giovanni Ferrero, (CPD Consulta per le Persone in Difficoltà), Roberta Del Bosco (Fondazione CRT), Consuelo Agnesi (CERPA Italia Onlus), Jan Rocco Berger (InclusiveLab Hackability).
Leggi: Rete Caad
Anziani, cura, valori – Convegno Uneba il 10 e 11 ottobre a Verona
Tra i relatori Cristiano Gori e don Massimo Angelelli .- Tavola rotonda con gli assessori alla salute di Veneto e Friuli Venezia Giulia – La voce di Uneba con Massi, Facci, Elio, Fedeli, Marchesi, Scalabrin, Guaricci
Lo organizza Uneba nazionale in collaborazione con Uneba Veneto. e la Commissione Anziani di Uneba
Leggi: Forum Terzo Settore
5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online
DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Leggi: Erickson
ASviS – Evento di presentazione Rapporto Annuale 2024, 17 ottobre 2024, ore 10, Roma
Sala dell’Acquario Romano – Piazza Manfredo Fanti 47, Roma
Leggi: Asvis
Eventi in programma di AGE-IT
“La Demografia dell’Invecchiamento”- Roma 3 e 4 ottobre
• Il 3 e 4 ottobre 2024 si terrà a Roma il convegno internazionale “La Demografia dell’Invecchiamento”, organizzato dal programma di ricerca Age-It. Date e luoghi:
3 ottobre presso la Sapienza Università di Roma, Aula Gini, Dipartimento di Scienze Statistiche
4 ottobre presso l’ISTAT, Aula Magna, Via Cesare Balbo, 14
• L’8 e 9 ottobre 2024, Firenze: Evento internazionale di confronto e partnering “EventX Life Sciences – Crossroads in healthcare”, per maggiori informazioni visita il sito.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
“Case della Comunità: “strada facendo”…
Fra integrazione sociosanitaria ed empowerment comunitario – di Antonella Albrigoni, Maddalena Bellagente
Con attenzione alle recenti Linee di indirizzo per l’attuazione del Modello Organizzativo Case della Comunità Hub – AGENAS, quali assistenti sociali con esperienza nei servizi della sanità pubblica lombarda, desideriamo proporre un contributo in merito alle funzioni sociosanitarie e comunitarie della Casa della Comunità ed alcune osservazioni che ci sono state sollecitate anche dalla lettura dell’articolo Case della comunità: come e per fare che cosa?, pubblicato su Welforum.it.
Tra i vari aspetti trattati nell’articolo sopra citato che potrebbero impattare sull’organizzazione delle attività delle Case della Comunità nonché sui professionisti coinvolti, l’autore al punto “Integrazione sociosanitaria: delle prestazioni o delle professioni?”, nel richiamare l’indicazione standard di una assistente sociale del SSN contenuta nelle Linee di indirizzo, evidenzia due possibili nodi critici:
l’integrazione sociosanitaria non dipende solo dalla interprofessionalità e muldisciplinarietà in quanto aspetto critico è dato dalla diversa titolarità delle funzioni e dalla possibilità per gli operatori, con afferenze diverse, di attivare gli interventi da parte degli enti di competenza (prestazioni sanitarie delle Asl, prestazioni socioassistenziali degli Enti locali);
Leggi: Welforum
Per le cure agli anziani la scommessa del virtual hospital
Lo studio. Per evitare il trauma del ricovero le Asl propongono un modello che mette insieme ospedalizzazione domiciliare e servizi di telemedicina n ‹virtual hospital» capace di rispondere grazie a telemedicina e tecnoassistenza alle esigenze di cura di tutti quegli anziani che possono essere seguiti fuori dalle corsie ospedaliere tradizionali. All’interno di una filiera di cure integrata ospedale, enti locali, terzo settore e volontariato -in cui ogni azienda sanitaria dopo aver mappato la sua popolazione sappia assegnare il paziente giusto al più appropriato luogo di cura.
È la scommessa, basata su esperienze già realizzate e replicabili, su cui punta la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) che oggi a Roma presenta al ministero della Salute la proposta di attuazione della riforma dell’assistenza a gli anziani (legge 33/2023). Secondo l’Istat sono 2,8 milioni gli over 75 gravi, di cui un milione vive solo o con un coniuge anziano e 1,2 milioni senza aiuto familiare. Una platea che arriva a 14 milioni di assistiti potenziali e che oggi è drammaticamente sguarnita: in Italia l’assistenza a casa raggiunge poco più del 1O% di utenti che ne avrebbero bisogno mentre le cure domiciliari integrate (Adi) non arrivano a 2° ore l’annoper paziente.
Leggi: Il Sole 24 Ore
Superare le barriere, anche dei dati
Come la mancanza di informazioni sulla disabilità influenza la possibilità di fare ricerca nell’ambito dell’inclusione sociale e lavorativa – di Gemma ScaliseJurgena MyftiuCristina BuriniGiulia Colombini
La ricerca sul tema della disabilità è fondamentale per garantire un’efficace inclusione sociale e lavorativa delle persone con limitazioni funzionali1. Tuttavia, ci troviamo di fronte ad una sfida significativa: la mancanza, e talvolta l’impossibilità, di accesso a dati relativi alle condizioni socioeconomiche e di utilizzo dei servizi da parte delle persone con disabilità.
Disabilità e inclusione lavorativa: una sfida anche per la ricerca
Le persone con disabilità affrontano gravi disuguaglianze nel mercato del lavoro. Hanno tassi di occupazione più bassi rispetto alle persone senza disabilità – differenza che è ancora più marcata per le donne con disabilità – e spesso sono classificate erroneamente come persone inattive, quindi non sono registrate come in cerca di lavoro. La discriminazione è, per loro, esperienza quotidiana e, viste le poche opportunità, sono spesso costrette a lavorare in proprio o finiscono nell’occupazione informale. Le politiche tradizionalmente rivolte alle persone con disabilità si sono principalmente concentrate su forme di sostegno al reddito e lavori protetti, senza porre sufficiente attenzione all’importanza delle aspirazioni lavorative individuali e alla mancanza di opportunità reali.
Leggi: Welforum
Accessibilità e fruibilità dei cammini: un metodo di lavoro
Realizzato dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’handicap) e commissionato dalla Regione Umbria, in qualità di “Capofila del turismo lento”, nell’àmbito di “Viaggio italiano – Scopri l’Italia che non sapevi”, strategia di promozione comune delle Regioni italiane, è disponibile online il vademecum “Accessibilità e fruibilità dei cammini: un metodo di lavoro”, documento che rappresenta un passo importante per garantire l’accessibilità dei cammini naturalistici e culturali a persone con disabilità e con esigenze specifiche
Vademecum su cammini accessibiliRealizzato dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e commissionato dalla Regione Umbria, in qualità di “Capofila del turismo lento”, nell’àmbito di Viaggio italiano – Scopri l’Italia che non sapevi, strategia di promozione comune delle Regioni italiane, frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo (coordinata dalla Regione Abruzzo) della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, in collaborazione con ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), è disponibile online (a questo link) il vademecum Accessibilità e fruibilità dei cammini: un metodo di lavoro (sottotitolo Suggerimenti per migliorare l’esperienza dei camminatori con disabilità e con esigenze specifiche), documento che, come viene presentato, «rappresenta un passo fondamentale per garantire l’accessibilità dei cammini naturalistici e culturali a persone con disabilità e con esigenze specifiche.
Leggi: Superando
SEGNALAZIONI:
Progetto di Vita e Universal Design
C.Perego, I.Oberti, A.S.Pavesi, Progetto di Vita» and Universal Design for Persons with Disabilities, in I.Garofalo, G.Bencini, A.Arenghi (a cura di), Transforming our World through Universal Design for Human Development, IOS Press, 2022
Il «Progetto di Vita» (PdV) rappresenta l’elemento cruciale per progettare e costruire la Qualità della Vita delle persone con disabilità, in coerenza con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. In Italia, la Legge numero 112/16 individua nel PdV il principio attorno al quale costruire una forte convergenza di intenti e interessi per la realizzazione del «Dopo di Noi» che può avvenire «durante Noi» attraverso la costruzione di percorsi di empowerment verso l’autonomia in un’ottica di prevenzione, gradualità, emancipazione e accompagnamento al distacco.
Per vivere l’autonomia «durante Noi», preparando al «Dopo di Noi», lo spazio abitativo, l’ambiente circostante e la comunità di riferimento rappresentano ambienti funzionali e/o spaziali fondamentali.
Leggi: Rete Caad
Il progetto di vita nella dimensione abitativa : percorsi di autonomie possibili nel dopo di noi
Cristiana Perego, Il progetto di vita nella dimensione abitativa : percorsi di autonomie possibili in attuazione della Legge 112/16 sul «Dopo di Noi», tesi di Dottorato Politecnico di Milano, Dip.Architettura, 2024
“La tesi ha portato alla costruzione di un’infrastruttura di sistema per l’analisi del processo attuativo della Legge 112/16 e nello specifico all’elaborazione del set di strumenti per la co-progettazione del welfare abitativo per il «durante e DdN». Tra questi una serie di raccomandazioni per la realizzazione degli interventi abitativi sistematizzate in una checklist, quale strumento di qualificazione dei progetti rispetto all’adozione delle raccomandazioni che può essere applicato in qualsiasi fase di sviluppo del progetto.
In generale i risultati della ricerca hanno reso evidente come le indicazioni progettuali per la realizzazione di questo tipo di interventi non possano essere standardizzate a prescindere dai processi necessari alla rilevazione dei bisogni della persona.
Bensì è possibile lavorare proprio sui processi mettendo a punto strumenti basati sui principi dell’Universal Design come espresso dall’art. 2 della Convenzione ONU al fine soddisfare i bisogni della singola persona”.
Leggi: Rete Caad
E’ uscito il nuovo volume del Patto: “Alla ricerca del futuro. La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti”
È uscito il nuovo volume del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza “Alla ricerca del futuro. La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti”, pubblicato da Maggioli Editore, nato dall’intenzione del Patto di promuovere la conoscenza della riforma e il confronto pubblico in merito. Il libro del Patto si propone come una guida – chiara e accessibile – che illustra gli elementi principali della recente riforma e ne analizza punti di forza e punti di debolezza. Rappresenta una sintesi ragionata del dibattito di questi ultimi anni sull’assistenza agli anziani non autosufficienti e contiene analisi, riflessioni e proposte operative.
Leggi: I Luoghi della Cura
Cgil e UIL, mercoledì 25 saremo in piazza per contrastare il DDL Sicurezza
Mercoledì 25 settembre, dalle ore 16.30 saremo davanti al Senato dove a breve si discuterà il ddl sicurezza, già approvato alla camera; riteniamo, infatti, doveroso contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, che introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati. Un ddl, quindi, che limita l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali.
Leggi: Cgil
NEWS:
23 settembre 2024
Social forum dell’Abitare
Sul sito di Abitare e Anziani è disponibile gratuitamente il numero di Settembre di Abitare e Anziani Informa. Il numero riporta atti e commenti del Social Forum dell’Abitare di Bologna del 18/20 Aprile 2024.
Dopo decenni di graduale abbandono “riportare al centro dell’interesse pubblico il tema dell’abitare” è, in estrema sintesi, l’obiettivo che si pone il Social Forum dell’Abitare. Per farlo propone la costruzione di una “coalizione sociale, flessibile e aperta al contributo di cittadini, comitati, associazioni, sindacati, attivisti e ricercatori“ per creare uno spazio di “promozione, discussione e messa in movimento di idee e pratiche locali che spesso faticano ad emergere, per assumere – tutti insieme – la giusta rilevanza sociale e politica”, al fine di “rendere protagoniste le persone che non hanno accesso al diritto dell’abitare”.
Leggi: Abitare e Anziani, 23/09/2024
20 settembre 2024
Decreto sicurezza. Libera: “Decisione politica indegna per un paese democratico”
In una nota, la rete di associazioni presieduta da don Ciotti commenta l’approvazione alla Camera del decreto sicurezza. “La politica esca dai tatticismi, dai giochi di potere, dalla logica del consenso e riduca le distanze sociali”
“Un disegno di legge che, al di là dei singoli provvedimenti, propone un inasprimento delle pene e la codificazione di nuovi reati con una sola finalità: restringere sempre più l’area dei diritti e dunque della civiltà”. Così in una nota Libera, la rete di associazioni presieduta da don Ciotti, commenta l’approvazione alla Camera del decreto sicurezza. “Una decisione politica indegna per un paese che vuole essere democratico e civile dove si mira a colpire il diritto dei cittadini a manifestare, criminalizzando il dissenso pacifico”.
Leggi: Redattore Sociale, 20/09/2024
19 settembre 2024
Assegno unico: che sia davvero universale
L’introduzione dell’AUU è stata una scelta fondamentale.
Restano criticità ed esclusioni da rimuovere al più presto.
I DIRITTI SONO DIRITTI E DEVONO ESSERLO PER TUTTI I FIGLI E LE FIGLIE
Su questa nostra rivendicazione è intervenuta anche l’Europa con la precisa indicazione di rimuovere al più presto le criticità che penalizzano molte famiglie, a partire da lavoratori e lavoratrici che non risiedono in Italia da almeno 2 anni o i cui figli non risiedono in Italia o che non hanno un contratto di lavoro della durata di almeno 6 mesi.
Qualche esempio:
♦ Un lavoratore dipendente con coniuge e 2 figli di 10 e 12 anni residenti all’estero, che nel 2020 aveva un reddito di 25.300 € l’anno, con il passaggio all’Assegno unico ha perso detrazioni e ANF per 282,83 € al mese e 3.393,96 € all’anno.
Leggi: Cgil, 19/09/2024
19 settembre 2024
Nomina Commissario Europeo alle politiche abitative. Il SUNIA chiede un impegno immediato per il diritto alla casa in Italia e in Europa
Dichiarazione di Giusi Milazzo, segretaria nazionale SUNIA
Riteniamo la recente nomina di Dan Jørgensen come nuovo Commissario Europeo alle Politiche Abitative un segnale positivo che va incontro alle richieste dei sindacati degli inquilini.
Questa nomina può rappresentare un passo significativo verso l’attuazione di politiche abitative a livello europeo che, ci auguriamo, possano avere un’attenzione particolare per le esigenze degli inquilini, spesso famiglie di lavoratrici e lavoratori a reddito medio basso.
Pensiamo che intervenire per assicurare ai giovani, ai precari, agli anziani, il diritto all’abitare sia un modo per concretizzare quell’idea di un’Europa inclusiva e solidale a cui noi crediamo.
Riteniamo che anche la qualità dell’abitare e l’obiettivo dell’efficienza energetica del patrimonio immobiliare debba essere al centro dell’interesse del nuovo Commissario per far sì che siano attivati strumenti per garantire a tutti di poter raggiungere gli obiettivi prefissati.
Leggi: Sunia, 19/09/2024
19 settembre 2024
Anziani. Il 28% degli over 65 è una risorsa per familiari e società, ma 1 su 7 è a rischio di isolamento sociale
I dati della sorveglianza “Passi d’Argento”, dell’Istituto Superiore di Sanità. Per il 16% nessun contatto con altre persone in una settimana normale; sempre in tema di socialità, il 20% prende però parte ad eventi sociali (come gite soggiorni organizzati o corsi di formazione)
Spesso risorsa per i propri familiari e amici, a cui offrono aiuto e assistenza, gli over 65 italiani vivono però al tempo stesso lo spettro dell’isolamento sociale. Il 16%, nel biennio 2022-2023, dichiara che, nel corso di una settimana normale, non ha avuto contatti, neppure telefonici, con altre persone e ben il 75% riferisce di non aver frequentato alcun punto di aggregazione (come parrocchia, circoli per anziani o circoli di partiti o di associazioni). E’ quanto emerge dai dati della sorveglianza “Passi d’Argento” dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicati in vista della giornata mondiale delle persone anziane, che si celebra il primo ottobre.
Leggi: Redattore Sociale, 19/09/2024
19 settembre 2024
Mancano i dati sugli sfratti 2023: un vuoto informativo preoccupante
Dichiarazione di Emiliano Guarneri, Segretario nazionale SUNIA
Ci corre l’obbligo di riscontrare che, entrati nell’ultimo quadrimestre del 2024, ad oggi non siano stati ancora pubblicati i dati sugli sfratti relativi al 2023.
Quello che colpisce maggiormente di questa assenza è che, nonostante la situazione di disagio abitativo e di emergenza diffusa nel Paese sia ormai riconosciuta anche da organizzazioni datoriali come Confindustria, il Governo, non solo ha escluso chi rappresenta i soggetti colpiti da questo problema dai momenti di confronto per l’elaborazione di un “Piano Casa” ma, a questo punto, lo ha fatto anche ignorando la dimensione di uno degli aspetti di maggiore drammaticità, come gli sfratti.
Leggi: Sunia, 19/09/2024
19 settembre 2024
Welfare, Forum Terzo Settore e Anci insieme per lo sviluppo dei territori
Forum Terzo Settore e Anci hanno firmato stamattina 19 settembre, presso la sede di Anci, un protocollo d’intesa per la promozione e l’applicazione sui territori degli strumenti di amministrazione condivisa, previsti dalla riforma del Terzo settore, con l’obiettivo di migliorare la qualità della risposta ai bisogni e alle esigenze dei cittadini. Il documento siglato prevede, tra le altre cose, la realizzazione di iniziative di carattere formativo e divulgativo sui temi dell’amministrazione condivisa, diffondendone e promuovendone la cultura, e la nascita di processi collaborativi sui territori con particolare riferimento alle misure di contrasto alla povertà, di rigenerazione urbana, di recupero delle periferie e di valorizzazione delle aree interne.
Leggi: Forum Terzo Settore, 19/09/2024
18 settembre 2024
Siamo tutti pedoni 2024: condividiamo lo spazio pubblico. Le iniziative per la sicurezza e la vivibilità urbana
La strada non è solo degli automobilisti e delle automobili. La strada può diventare un luogo privilegiato per danzare, giocare a carte, ascoltare musica, partecipare a uno spettacolo teatrale, incontrarsi. E domani, 19 settembre, da Milano a Palermo, passando per Roma, Torino, Napoli, Bologna, Bari, La Spezia e tante altre città sarà il momento giusto per ribadirlo nei tanti eventi di sensibilizzazione organizzati in occasione della Settimana Europea della Mobilità. In questa cornice i promotori di Siamo tutti Pedoni hanno deciso di rilanciare il modello delle Città30, che si pone in completa armonia con i temi al centro di questa edizione della settimana di sensibilizzazione più importante della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile. È infatti dedicata alla condivisione dello spazio pubblico e si intitola CondividiAMo lo spazio pubblico l’edizione – la tredicesima – di quest’anno che punta a coinvolgere associazioni e cittadini nell’organizzazione di flash mob in tutto il Paese, per riappropriarsi di strade e spazi in un’ottica di socialità e vivibilità.
Leggi: Liberetà, 18/09/2024
18 settembre 2024
Arriva il quaderno “invisibilità e diritti” per persone senza dimora
La Caritas di Roma presenta il terzo quaderno di formazione della collana Sguardi, un approfondimento sulla residenza anagrafica per le persone senza dimora e la loro iscrizione al Servizio sanitario nazionale
La Caritas di Roma presenta il terzo quaderno di formazione della collana ‘Sguardi’, un approfondimento sulla residenza anagrafica per le persone senza dimora e la loro iscrizione al Servizio sanitario nazionale con statistiche, aggiornamenti legislativi, esperienze concrete e proposte rivolte alle istituzioni, agli enti locali e alle comunità parrocchiali. Questa sera, alle ore 18, un incontro online per presentare il quaderno alle comunità parrocchiali e agli animatori della carità.
Leggi: Redattore Sociale, 18/09/2024
18 settembre 2024
Liste d’attesa. Dal monitoraggio dei tempi alla disponibilità delle agende. Ecco le linee guida per la realizzazione della Piattaforma nazionale
Ecco la bozza del decreto attuativo del Dl Liste d’attesa in cui vengono fissati i criteri per la costruzione della Piattaforma unica che servirà a monitorare il rispetto dei tempi di attesa per ottenere una prestazione sanitaria. I cittadini potranno accedere in maniera trasparente a dati in tempo reale sul monitoraggio e verificare gli indicatori predisposti per i tempi di attesa. IL TESTO
Misurazione delle prestazioni in lista di attesa su tutto il territorio nazionale, disponibilità di agende sia in regime SSN che ALPI, tempi di attesa in relazioni alle classi di priorità e verifica dei percorsi di tutela previsti dal Piano Nazionale Governo Liste di Attesa. Sono alcuni degli obiettivi della nuova Piattaforma Nazionale Liste di Attesa delle prestazioni sanitarie introdotta dal Decreto Liste d’attesa e di cui Qs è in grado di anticipare il decreto attuativo con le linee guida per la sua costruzione.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/09/2024
18 settembre 2024
Nasce la Rete italiana delle città per ridurre le disuguaglianze sanitarie. La coordina l’Iss, al via le adesioni
Ispirata alle ‘Marmot cities’ ideate in Inghilterra, la Rete punta a favorire la diffusione di buone pratiche e iniziative. Possono farne parte tutti i principali attori che operano a livello territoriale, dalle amministrazioni locali, ai servizi sanitari, le organizzazioni che promuovono l’attivismo dei cittadini, le associazioni di volontariato, quelle religiose e della comunità. La manifestazione di interesse e il modello per la domanda di adesione
Favorire buone pratiche e iniziative per ridurre le disuguaglianze di salute nelle città italiane, come già avviene in altre realtà locali di altri paesi. E’ questo lo scopo della ‘Rete Italiana delle Città per l’Equità della Salute’, un network che si ispira ai principi delle cosiddette ‘Marmot cities’, nate in Inghilterra ma la cui pratica si sta diffondendo anche in altri paesi. L’Istituto Superiore di Sanità, coordinatore della nascente Rete, promuove da oggi la raccolta delle adesioni con la pubblicazione della Manifestazione di interesse.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/09/2024
10 settembre 2024
Nominati i componenti dell’Osservatorio nazionale sull’amministrazione condivisa
L’elenco dei nominativi dei 6 esperti è stato pubblicato nella sezione “Pubblicità legale” del sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
È finalmente operativo l’Osservatorio nazionale sull’amministrazione condivisa istituito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Con il decreto direttoriale n. 141/2024 del 5 settembre 2024 sono stati, infatti, nominati i componenti dell’osservatorio stesso nato per favorire la diffusione e l’applicazione degli istituti previsti dal cosiddetto codice del Terzo settore nel titolo VII, dedicato ai rapporti con gli enti pubblici (decreto legislativo n. 117 del 2017), in materia di coinvolgimento degli enti del Terzo Settore, convenzioni e servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza. L’elenco dei nominativi è stato pubblicato nella sezione “Pubblicità legale” del sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
L’Osservatorio sarà presieduto dal direttore generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Leggi: Cantiere Terzo Settore, 10/09/2024
DALLE REGIONI
23 settembre 2024
Senza dimora, a Milano una mostra per raccontare chi vive ai margini
Aprirà le porte al pubblico il 28 settembre alla Fabbrica del Vapore il progetto promosso da Codici, Direzione Welfare e Salute del Comune di Milano e Rete grave marginalità adulta del terzo settore e volontariato cittadino
Aprirà le porte al pubblico il 28 settembre alla Fabbrica del Vapore la mostra “Milano senza dimora”, un progetto di ricerca e documentazione fotografica promosso dall’organizzazione indipendente Codici, dalla Direzione Welfare e Salute del Comune di Milano e dalla Rete grave marginalità adulta del terzo settore e volontariato cittadino. Le oltre 160 fotografie esposte, scattate dal fotografo Luca Meola, esplorano la quotidianità delle persone senza dimora, raccontando itinerari, luoghi di incontro e reti di sostegno che spesso restano invisibili.
Leggi: Redattore Sociale, 23/09/2024
22 settembre 2024
Spi Cgil e Cgil Teramo presentano lo sportello sociale, un aiuto per i più fragili
Un operatore aiuterà le persone a formulare la richiesta del loro bisogno, favorendo l’accesso ai servizi e alle opportunità a loro destinati
Uno sportello sociale, un punto di ascolto, un servizio che nasce dalla volontà di dare una risposta a quei bisogni, spesso non conosciuti, sui temi della fragilità, della non autosufficienza, della disabilità, delle difficoltà sociali ed economiche, con l’obiettivo di aiutare le persone e le loro famiglie a rendere esigibili i loro diritti. È questo il progetto concretizzato da SPI CGIL Teramo e CGIL Teramo, a disposizione di persone e famiglie che ne abbiano necessità.
È un luogo rispettoso della privacy, vicino ai cittadini, dove un operatore aiuta le persone a formulare la richiesta del loro bisogno accompagnandole alla conoscenza dei servizi e delle opportunità a cui possono accedere in relazione alle loro condizioni. Lo sportello sociale opera in stretto collegamento con i servizi della Cgil, evitando duplicazioni e creando sinergie con il Patronato, il Caaf, l’ufficio vertenze e con le associazioni convenzionate con la Cgil: Auser, Sunia, Federconsumatori.
Leggi: Abruzzo Speciale, 22/09/2024
21 settembre 2024
Inaugurazione del bene confiscato di Viale Commenda, Gazzaneo: “risultato di un lungo lavoro di comunità. Ora si continui su questa strada”
Nella giornata di ieri alla presenza delle autorità e di molti cittadini è stato inaugurato il bene confiscato sito in viale Commenda 160, affidato dall’amministrazione comunale alla Cooperativa Eridano e ad Auser Brindisi, a cui vanno i migliori auguri per le loro attività che coinvolgeranno in particolare gli anziani della città.
Questo momento arriva a compimento di un lungo percorso partito negli scorsi anni e che ha visto impegnati cittadini, professionisti, uffici comunali, nella prospettiva del riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Leggi: Brundisium, 21/09/2024
18 settembre 2024
Milano. Casa, quartiere Grigioni: sottoscritto accordo con l’immobiliare San Carlo Trieste. Resoconto iter accordo
Questa mattina i Sindacati degli Inquilini SUNIA di Milano e Conia e l’associazione della proprietà Assoedilizia hanno sottoscritto l’accordo con l’immobiliare San Carlo Trieste, storica proprietà immobiliare con 1850 alloggi, concentrati nella zona di P.zza Frattini, che oggi sta subendo profonde trasformazioni urbane, anche a seguito della realizzazione della metropolitana.
‘La trattativa – dichiara il segretario generale del SUNIA di Milano Carmelo Benenti – iniziata ad aprile, ha portato alla sigla di un accordo – della durata di 3 anni- che permette di raggiungere molteplici obbiettivi: mantenere gli immobili in locazionea bitativa, tenuto conto dei 600 contratti in scadenza a dicembre 2024; aver recuperato nel triennio circa 300 alloggi, sottraendoli all’uso turistico, nonché dare una speranza di abitare a Milano alle molte famiglie di lavoratrici e lavoratori che abbandonano sempre più spesso il posto di lavoro, non trovando risposta al bisogno abitativo.
Sicuramente la scelta è stata difficile e ponderata, ma la risposta all’emergenza casa, si fa prendendo scelte, anche difficili, sempre a tutela della collettività.
Leggi: Sunia, 18/09/2024
IN AGENDA:
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – Giovedì 26 settembre 2024 | ore 10-13 – Via delle Donzelle, 2 – BO
Seminario: Dalla longevità alla non autosufficienza | Scenari e prospettive: I SERVIZI
Apertura con testimonianze di servizi pubblici o gestiti da Enti del Terzo Settore
Giulia Casarini – Cooperativa CADIAI, Adele Minni – Asp Città di Bologna
In seguito divisione in gruppi di lavoro per riflettere sulla situazione esistente e sulle necessità future
Conclusione con restituzione del lavoro in plenaria
Terza edizione degli “Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo
Longevità: Conquista, Rischi e Opportunità” di HappyAgeing che si svolgerà mercoledì 2 ottobre dalle ore 09:00, a Roma, presso la Sala Igea dell’Istituto Enciclopedia Italiana Treccani.
Leggi: Happyageing
Presentazione del 4° Paper Presentazione 4° Paper Rapporto 2024 a cura della fondazione Studi Consulenti del Lavoro
Confedilizia, Sala Einaudi, via Borgognona 47, 00187 – Roma
Leggi: Family Net
Anziani, cura, valori – Convegno Uneba il 10 e 11 ottobre a Verona
Tra i relatori Cristiano Gori e don Massimo Angelelli .- Tavola rotonda con gli assessori alla salute di Veneto e Friuli Venezia Giulia – La voce di Uneba con Massi, Facci, Elio, Fedeli, Marchesi, Scalabrin, Guaricci
Lo organizza Uneba nazionale in collaborazione con Uneba Veneto. e la Commissione Anziani di Uneba
Leggi: Forum Terzo Settore
5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online
DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Leggi: Erickson
ASviS – Evento di presentazione Rapporto Annuale 2024, 17 ottobre 2024, ore 10, Roma
Sala dell’Acquario Romano – Piazza Manfredo Fanti 47, Roma
Leggi: Asvis
Eventi in programma di AGE-IT
• Il 24 e 25 settembre 2024, Milano, Seconda Edizione del Convegno AGEVITY. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
“La Demografia dell’Invecchiamento”- Roma 3 e 4 ottobre
• Il 3 e 4 ottobre 2024 si terrà a Roma il convegno internazionale “La Demografia dell’Invecchiamento”, organizzato dal programma di ricerca Age-It. Date e luoghi:
3 ottobre presso la Sapienza Università di Roma, Aula Gini, Dipartimento di Scienze Statistiche
4 ottobre presso l’ISTAT, Aula Magna, Via Cesare Balbo, 14
• L’8 e 9 ottobre 2024, Firenze: Evento internazionale di confronto e partnering “EventX Life Sciences – Crossroads in healthcare”, per maggiori informazioni visita il sito.
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Dalla Casa all’abitare – L’approccio multidisciplinare e l’integrazione degli sguardi – di Raffaele Gnocchi
Gli strumenti tradizionali di politica abitativa (l’alloggio di edilizia residenziale pubblica, i contributi per l’affitto) per la loro strutturale scarsità e indisponibilità da diversi anni sono in grado di rispondere in modo molto marginale alle domande abitative di chi si trova in difficoltà. Per rispondere a queste situazioni, i Comuni, spesso in collaborazione con il terzo settore, si adoperano per individuare soluzioni alternative o crearne di nuove, non sempre peraltro accessibili a tutti. Le competenze, le risorse, i modelli, gli approcci adottati in queste soluzioni si discostano fortemente dalle misure tradizionali, con riferimento agli standard, alle modalità di funzionamento ma soprattutto alle competenze messe in campo. Si può affermare che le modalità di gestione delle cosiddette “emergenze abitative”, nel loro discostarsi dalle misure tradizionali, aprano il campo a nuove possibilità di intervento, a nuove competenze, a nuovi modelli che, in alcuni casi, quando non sono concepiti in modo riduzionistico, possono portare un contributo importante e innovativo per affrontare la questione abitativa attuale e il ripensamento, necessario, delle politiche abitative tradizionali. Il contributo che segue1, a partire dall’esperienza di un pedagogista impegnato sui temi dell’abitare nell’ambito lodigiano, prova a fornire una cornice interpretativa tanto attuale quanto originale alla questione abitativa, offrendo interessanti e utili spunti di riflessione e azione per gli operatori e i policy maker.
Leggi: Welforum
Ma quale invecchiamento, l’Alzheimer è una malattia
È una convinzione errata di troppe persone: quattro su cinque (e pure il 65% degli operatori sanitari e assistenziali) pensano che la demenza sia una parte normale dell’invecchiamento. Lo mostra il rapporto mondiale Alzheimer 2024, secondo il quale aumenta però la consapevolezza dell’importanza dello stile di vita
Il dato preoccupa per le sue molteplici conseguenze: lo stigma nei confronti dell’Alzheimer, considerata componente inevitabile del processo di invecchiamento, sta peggiorando tra il pubblico in generale e persino tra gli operatori sanitari. È quanto emerge dalla più grande indagine globale sugli atteggiamenti nei confronti della demenza presentata con il World Alzheimer Report 2024 “Cambiamenti globali negli atteggiamenti verso la demenza”, pubblicato da Alzheimer’s Disease International Adi. La survery, condotta dalla London School of Economics and Political Science su 40mila soggetti tra persone con demenza, caregiver, personale sanitario e assistenza e pubblico in generale provenienti da 166 Paesi, ha rilevato che addirittura l’80% dei rispondenti crede ancora erroneamente che la demenza sia una parte normale dell’invecchiamento piuttosto che una condizione medica, con un aumento del 14% dall’ultima indagine condotta nel 2019. Infatti, l’80% dell’opinione pubblica pensa che la demenza sia una componente normale dell’invecchiamento piuttosto che una condizione medica, con un drastico aumento rispetto al 66% del 2019. La percentuale è del 65% tra gli operatori sanitari e assistenziali (+3% rispetto al 2019).
Leggi: Vita
Sui banchi dopo la pensione, per inventarsi un’altra vita
«Quando si va in pensione, seguire dei corsi e approfondire nuovi argomenti significa crearsi un’altra esistenza», dice Angela Picari, 71 anni, da nove iscritta all’Università popolare di Roma. «La curiosità aumenta mano a mano che si conoscono cose nuove» – di Ilaria Dioguardi
Angela Picari, 71 anni, è una delle circa 4.500 persone che l’anno scorso hanno frequentato i corsi dell’Upter, l’Università popolare di Roma, dal 1987 centro di apprendimento permanente e culturale della Capitale. Ci sentiamo al telefono dopo la sua lezione in palestra. «È importante allenare insieme, per tutta la vita, mente e corpo. Sono nove anni che frequento l’Upter, quest’anno seguirò quattro corsi».
Picari, perché ha iniziato a frequentare l’Upter?
Ho iniziato nel 2015, quando sono andata in pensione. Lavoravo come responsabile amministrativa della Federazione italiana scherma. Ero interessata alla storia dell’arte, andavo a visitare molte mostre, ma non avevo mai avuto il tempo di approfondire l’argomento. Ho iniziato ad informarmi, ho scelto di frequentare il corso sull’arte romanica. Poi ho seguito gli anni successivi dei corsi che ripercorrevano la storia dell’arte precedente a quella romanica. Ora sono arrivata a studiare l’arte della fine del ‘500 e del ‘600, che sarà il tema del corso che inizierà ad ottobre. Da gennaio seguirò il corso “Da Caravaggio all’arte europea” e “L’Islam visto da dentro”. Penso proprio di fare anche un quarto corso, sull’avvicinamento al mondo del vino. Mi piace bere in compagnia un bicchiere di vino e mi piacerebbe saperne di più.
Leggi: Vita
In Italia quasi 1,5 milioni di persone con demenza. Ancora forte lo stigma
I dati del Rapporto Mondiale Alzheimer 2024 redatto da Adi. L’80% della popolazione mondiale ritiene erroneamente che la demenza sia una normale conseguenza dell’invecchiamento: era il 66% nel 2019
L’80% della popolazione mondiale ritiene erroneamente che la demenza sia una normale conseguenza dell’invecchiamento: era il 66% nel 2019. Tra gli operatori sanitari questa percentuale è ben del 65%, il 3% in più rispetto a cinque anni fa. Sono gli allarmanti dati che emergono dal Rapporto Mondiale Alzheimer 2024 redatto da ADI – Alzheimer’s Disease International e diffuso dal nostro Paese dalla Federazione Alzheimer Italia in occasione della XXXI Giornata Mondiale Alzheimer, il 21 settembre. Il report, intitolato “Cambiamenti globali negli atteggiamenti verso la demenza”, illustra i risultati della più vasta indagine mai condotta al mondo sulle convinzioni, i comportamenti e gli atteggiamenti nei confronti della demenza e i cambiamenti avvenuti rispetto alla prima ricerca di questo tipo, risalente al 2019.
Leggi: Redattore Sociale
Sanità: ricerca Censis-Aima, la solitudine delle persone con Alzheimer e dei loro caregiver e la speranza nel futuro
Dopo 25 anni dalla prima ricerca Censis-Aima sulle persone con l’Alzheimer emerge ancora un quadro di solitudine e abbandono. Un caregiver su cinque riferisce di non ricevere alcun aiuto, il 41,1% delle famiglie ricorre alla badante con un costo che rappresenta il 75% dei costi diretti ed è totalmente a carico delle famiglie (+15% rispetto al 2015), mentre arriva a 72.000 euro il costo medio annuo per paziente. Il 90,1% di chi ha un disturbo cognitivo lieve (Mci) afferma che è la paura di peggiorare a dominare la propria esistenza e per l’88,2% sono i farmaci l’aspettativa più importante per affrontare il futuro
Come cambia il profilo della malattia di Alzheimer dopo il Covid. Pazienti tendenzialmente più giovani e di più recente diagnosi, un’ampia quota dei quali sono persone occupate che hanno sperimentato ripercussioni sul lavoro. Lo stesso è accaduto ai caregiver, che sono in prevalenza tra i 46 ed i 60 anni e nel 55,3% dei casi lavorano. Rimane la forte connotazione di genere della malattia, con il 62,2% di pazienti donna e oltre il 70% di caregiver di sesso femminile.
Leggi: Censis
Careviger familiari: i “grandi invisibili” del welfare
La FNP CISL Pensionati Veneto, articolazione veneta della Federazione Nazionale Pensionati del Sindacato CISL, ha reso noti gli esiti dell’indagine “Caregiver in Veneto: avere cura di chi ha cura”, condotta tra i propri iscritti. Da essa è emerso che l’83,6% dei/delle caregiver familiari si sente abbandonato/a dalle Istituzioni, che il 70,4% ha bisogno di aiuto per svolgere il proprio compito, ma il 59% si ritrova a fare da solo/a. «I caregiver familiari – sottolinea Tina Cupani, segretaria generale della FNP CISL Veneto – continuano ad essere i “grandi invisibili” del welfare»
La FNP CISL Pensionati Veneto, articolazione veneta della Federazione Nazionale Pensionati del Sindacato CISL, ha reso noti gli esiti dell’indagine denominata Caregiver in Veneto: avere cura di chi ha cura, rivolta ai propri iscritti e alle proprie iscritte, e finalizzata a sondare la condizione del caregiver familiari nel territorio regionale. Alla rilevazione, condotta nei mesi scorsi, hanno risposto poco meno di 1.000 persone, di cui quasi 500 caregiver. Il 57,6% del campione è costituto da donne, il 42,4% da uomini.
Leggi: Superando
Ironici e creativi: ecco chi sono gli studenti over65 elogiati da Mattarella – di Daria Capitani
Ironici e creativi: ecco chi sono gli studenti over65 elogiati da Mattarella
Nata a Torino, oggi Unitre ha 340 sedi, 10mila volontari e 80mila iscritti. L’Università della terza età è un mondo fatto di partecipazione e voglia di mettersi in gioco, che anche il Presidente Mattarella ha voluto citare inaugurando il nuovo anno scolastico. Un’esperienza che rimette in gioco gli over65 con le loro potenzialità sopite o addirittura non ancora conosciute, curiosità e voglia di socialità
San Siro, lo stadio più capiente d’Italia, non basterebbe ad accoglierli tutti. Sono le studentesse e gli studenti delle Unitre d’Italia che lo scorso anno sono risaliti a quota 80mila dopo «la falce terribile» del Covid. Il virgolettato è di Piercarlo Rovera, presidente nazionale di una realtà dalla storia antica e ad altissima partecipazione. Tanto da essere citata lunedì scorso, insieme alle università popolari, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di inaugurazione dell’anno scolastico a Cagliari: «Svolgono una funzione preziosa a favore della collettività».
Leggi: Vita
SEGNALAZIONI
La ripartizione della spesa nei servizi sociali e sociosanitari
Come viene suddivisa la spesa per il finanziamento dei servizi sociali e sociosanitari? Il tema è piuttosto complesso perché la suddivisione degli oneri dipende dalla tipologia dei servizi, dalle norme e dai regolamenti approvati dai diversi livelli di governo e dalla discrezionalità politica dei diversi enti locali. Franco Pesaresi affronta il tema focalizzando l’attenzione su tre prospettive: la tipologia del servizio (sociale o sociosanitario), la suddivisione della spesa fra il settore sanitario e il settore sociale e, infine, la suddivisione della spesa sociale fra utente e Comune. – di Franco Pesaresi (Direttore ASP “Ambito 9” Jesi, AN; Network non Autosufficienza NNA, Asiquas.)
I servizi sociali e sociosanitari, in base alle norme vigenti, possono essere finanziati da più soggetti. Per esempio, il servizio di assistenza domiciliare socioassistenziale (SAD) viene finanziato dal comune che in genere richiede anche una compartecipazione da parte dell’utente mentre i centri diurni per anziani non autosufficienti sono finanziati dal Servizio sanitario, dal comune e dal beneficiario del servizio. Come viene suddivisa la spesa per il finanziamento dei servizi? Ci sono delle regole da osservare?
Il tema è piuttosto complesso perché la suddivisione degli oneri dipende dalla tipologia dei diversi servizi, dalle norme e dai regolamenti approvati dai diversi livelli di governo e dalla discrezionalità politica dei diversi enti locali. Conseguentemente, per affrontare il tema e dare le risposte appropriate occorre trattare i seguenti argomenti:
• la tipologia del servizio (sociale o sociosanitario);
• la suddivisione della spesa fra il settore sanitario e il settore sociale;
• la suddivisione della spesa sociale fra utente e comune e, all’interno di questo, le modalità di determinazione della compartecipazione dell’utente
Leggi: I Luoghi della Cura
Perugia, dal 19 al 21 settembre la festa di LiberEtà con lo spettacolo di Giobbe Covatta
NEWS:
16 settembre 2024
Il Ddl Sicurezza arriva in Aula: aumentano i reati senza interventi sulle cause che li producono
L’impressione che si ricava dalla lettura del testo è che ancora una volta si punti sull’aumento delle pene e l’introduzione di nuovi reati (che in alcuni casi può essere pure utile) senza agire contemporaneamente sulle cause o comunque sui fenomeni sociali che producono le “insicurezze”. L’analisi e il resto dell’agenda sociale della settimana alla Camera e al Senato – di Edoardo Patriarca
La settimana parlamentare si annuncia piuttosto interessante e da seguire con attenzione. Gli ordini del giorno di Camera e Senato contengono mozioni e testi di legge sui quali appuntare la nostra attenzione. Proposte su cui tanto si è discusso nei mesi scorsi durante il confronto nelle Commissioni e che ora giungono in Assemblea per essere votate.
Leggi: Vita, 16/09/2024
16 settembre 2024
Riqualificazione energetica edilizia pubblica. L’UE finanzia interventi ma Governo non spende
Dichiarazione di Nicola Zambetti, Segretario nazionale SUNIA
Restano inutilizzati a tutt’oggi i 1381 milioni di euro stanziati dall’UE attraverso il piano energetico europeo ad integrazione del PNRR per “la riqualificazione energetica degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e sociale, di persone a basso reddito e in condizioni di povertà energetica”.
Il Governo non agisce con misure concrete nonostante le sollecitazioni che in questi giorni sono giunte dalla Commissione europea.
Entro settembre il Governo viene chiamato a decidere come utilizzare queste risorse da trasferire ai soggetti individuati per poi, entro dicembre, spenderle.
Leggi: Sunia, 16/09/2024
16 settembre 2024
La voce diretta dei caregiver familiari
È rivolto esclusivamente ai/alle caregiver familiari, il questionario online predisposto dall’organizzazione Cittadinanzattiva, per raccogliere le loro voci e le loro esperienze, permettendo così a costoro di contribuire direttamente alla definizione della Legge Nazionale che dovrebbe finalmente riconoscerne i diritti e introdurre delle tutele individuali. Si parla, va ricordato, di un vero e proprio “esercito” di 8 milioni e mezzo di persone “invisibili”, anche molto giovani, che sostengono il welfare del nostro Paese
In Italia ci sono oltre 8 milioni e mezzo di caregiver, persone, in genere familiari, che in modo gratuito, significativo e continuativo prestano assistenza a chi è non autosufficiente a causa di una disabilità o per altri motivi. È a loro che è rivolto il questionario online (disponibile a questo link) denominato Diritti e qualità di vita dei caregiver, predisposto da Cittadinanzattiva, organizzazione che dal 1978 promuove l’attivismo dei cittadini e delle cittadine per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni e il sostegno alle persone in condizioni di debolezza.
Leggi: Superando, 16/09/2024
13 settembre 2024
Pensioni: Cgil e Spi, Governo insiste nel fare cassa a scapito dei pensionati. Migliaia di euro in meno per assegni e ennesimo taglio da un miliardo
“Il Governo torna nuovamente a colpire le pensioni, e per fare cassa. Dopo aver peggiorato la legge Monti/Fornero con le ultime due leggi di bilancio, eliminando qualsiasi flessibilità in uscita, le proposte che stanno circolando nelle ultime settimane destano grande preoccupazione. I nuovi tagli che si profilano per il 2025 produrranno una perdita economica per i pensionati e le pensionate di migliaia di euro, è inaccettabile”. Così la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione.
“Questo Esecutivo, dopo aver pesantemente ridotto la rivalutazione per il 2023 e il 2024 – spiega Lorenzo Mazzoli, segretario nazionale dello Spi Cgil – sta ora pensando di colpire nuovamente i trattamenti pensionistici superiori a quattro volte il minimo, vale a dire pensioni appena superiori a 1.650 euro nette, altro che pensioni ricche. Perdite enormi che si accumulano nel tempo e non sono più recuperabili per i pensionati e le pensionate che hanno lavorato una vita e che continuano a sostenere questo Paese, pagando tasse e contributi fondamentali per garantire i servizi a tutela dei diritti delle persone”.
Leggi: Cgil, 13/09/2024
12 settembre 2024
Pnrr e Terzo settore. Il Forum: “Meno fondi per il sociale dopo la revisione”
Presentato alla Camera dei Deputati il rapporto di Forum Terzo Settore e Openpolis. Finanziate oltre 35 mila opere per un importo complessivo di 30 miliardi, ma risultano stralciati progetti per 1,3 miliardi. Due misure sono state totalmente eliminate: quella per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie (300 milioni di euro) e quella per la realizzazione di infrastrutture sociali di comunità nelle aree interne
Dopo la revisione del Governo Meloni, il Pnrr è cambiato anche per quanto riguarda gli interventi in ambito sociale. Ad analizzare la situazione è il rapporto “Pnrr e Terzo settore: cosa cambia e perché”, realizzato da Forum Terzo Settore e Openpolis, presentato oggi a Roma presso la Camera dei Deputati. Dopo la prima pubblicazione nel 2023, l’osservatorio nato dalla collaborazione tra i due enti prosegue il lavoro di monitoraggio del Pnrr con particolare attenzione all’ambito del sociale.
Leggi: Redattore Sociale, 12/09/2024
12 settembre 2024
Conferenza Stato Regioni. Sì al riparto delle risorse per il potenziamento di Case di Comunità, Uca e Cot
Per il potenziamento dell’assistenza territoriale vengono ripartiti tra le Regioni, 250 milioni di euro per il 2025 e di 350 milioni a “decorrere” dal 2026. Via libera anche alle risorse ex articolo 20 per la realizzazioni di opere per il Centro di Protonterapia dell’Irccs IFO
Sì al riparto delle risorse per far marciare Unità di Continuità Assistenziale, Centrali Operative Territoriali, Case di Comunità Hib e Ospedali di comunitè. Dalla Conferenza Stato Regioni di oggi è arrivato parere positivo al Decreto del ministro della Salute di concerto con il Mef relativo al riparto delle risorse per il potenziamento dell’assistenza territoriale, ai sensi dell’art. 1, comma 244 della legge n. 213 del 2023. Sul piatto per le Regioni ci sono 250 milioni di euro per il 2025 e 350 milioni a “decorrere” dal 2026 come specificato nel provvedimento.
Leggi: Quotidiano Sanità, 12/09/2024
12 settembre 2024
DL 1660 Sicurezza: non è con l’introduzione di nuovi reati che si risolvono i problemi. Il Governo affronti la grave emergenza abitativa in questo Paese!
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Si preannuncia un autunno caldo, con un Governo che dovrà affrontare una manovra di Bilancio e la Legge di Stabilità con risorse irrisorie, mentre i problemi nel nostro Paese si acutizzano sempre di più.
Nel settore abitativo, a fronte di emergenze come il caro affitti, gli sfratti, la precarietà lavorativa, la scelta del Governo è stata quella di accelerare la discussione del DL n. 1660, in particolare sull’art. 10, arroccandosi sulle sue posizioni.
A rendere ancora più grave questo provvedimento è l’introduzione di un nuovo reato che, con pene altissime, rischia di colpire indiscriminatamente e duramente moltissime gravi situazioni aumentando di fatto la vulnerabilità di chi già si trova in una situazione di difficoltà abitativa, rischiando di allargare questo provvedimento alle migliaia di famiglie che oggi vivono il dramma dello sfratto esecutivo, in maggior parte per morosità incolpevole o finita locazione.
L’emergenza abitativa richiede invece soluzioni più organiche ed efficaci e non repressive!
Leggi: Sunia, 12/09/2024
11 settembre 2024
Verso la Manovra. Per la sanità si va verso 2 miliardi in più. Ecco cosa bolle in pentola
Al momento cifre precise non ce ne sono, per questo bisognerà attendere le carte, ma dall’interlocuzione già avviata tra Mef e Salute si apprende che dall’Economia potrebbero arrivare 2 miliardi in più sul fondo che si andrebbero ad aggiungere al miliardo già stanziato dalla scorsa manovra. Dal personale al pharma ecco le prime indicazioni.
È iniziato il rush finale che porterà nel prossimo mese il Governo a varare la Legge di Bilancio 2025, la terza per l’Esecutivo Meloni. Al momento cifre precise non ce ne sono, per questo bisognerà attendere le carte, ma dall’interlocuzione già avviata tra Mef e Salute si apprende che dall’Economia potrebbero arrivare 2 miliardi in più sul fondo che si andrebbero ad aggiungere al miliardo già stanziato dalla scorsa manovra. Risorse che quindi dovrebbero far salire il Fondo sanitario nazionale a 137 miliardi per il prossimo anno. È chiaro che il Ministro della Salute, Orazio Schillaci cercherà fino all’ultimo di strappare qualche risorsa in più ma come ribadisce ogni giorno il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti i margini sono davvero risicati, complice anche il ‘piano di rientro’ che l’Italia dovrà adottare per limitare il deficit. In ogni caso, il Governo non ha intenzione di abbandonare la sanità.
Leggi: Quotidiano Sanità, 11/09/2024
10 settembre 2024
Autonomia differenziata, una giornata di discussione a Roma
Ad organizzarla è il Forum Disuguaglianze e Diversità. Appuntamento il 17 settembre in via della Dogana Vecchia
Dopo la pubblicazione della nota di approfondimento “Autonomia differenziata e disuguaglianze di accesso ai servizi”, il Forum Disuguaglianze e Diversità ha deciso di proseguire la discussione sul tema dell’autonomia differenziata dal vivo organizzando il 17 settembre a Roma, alla Fondazione Basso in via della Dogana Vecchia 5, la giornata “Contro l’Autonomia differenziata. Firmare oggi è importante, votare e fare votare domani è decisivo. Le tante ragioni per dire sì al Referendum” con due momenti di discussione sugli effetti negativi della legge insieme ai due co-coordinatori Fabrizio Barca e Andrea Morniroli, membri del ForumDD, ospiti autorevoli e rappresentanti delle organizzazioni della cittadinanza attiva. Durante tutta la giornata (dalle 10:00 alle 20:00), sarà inoltre possibile firmare a sostegno del Referendum e ritirare materiale di approfondimento.
Leggi: Redattore Sociale, 10/09/2024
DALLE REGIONI:
17 settembre 2024
Veneto, le fatiche dei caregiver in una ricerca
In Veneto l’83,6% dei caregiver familiari si sente abbandonato dalle istituzioni e non ha reti di supporto. Questo uno dei principali dati emersi dall’indagine “Caregiver in Veneto: avere cura di chi ha cura” realizzata dalla Fnp Cisl Veneto. Chi assiste un familiare lo fa prevalentemente per affetto, anche se un 30% dichiara di averlo dovuto fare perché: «nessun altro poteva farsene carico» – di Rossana Certini
Oggi essere caregiver familiari richiede notevoli sacrifici personali e professionali. Tanti rinunciano al lavoro o allo studio e raccontano di un peggioramento della loro salute. Questi sono solo alcuni dei dati emersi dal questionario: “Caregiver in Veneto: avere cura di chi ha cura”, che la Fnp Cisl Veneto ha diffuso nei mesi scorsi tra i propri iscritti, potendo quindi elaborare i dati su circa 500 risposte.
In Veneto l’83,6% dei caregiver familiari si sente abbandonato dalle istituzioni e non ha reti di supporto. Il 55,9% ritiene molto pesante prendersi cura del proprio familiare, con il rischio di ammalarsi a sua volta, infatti, il 46,2% degli intervistati dichiara peggioramenti nella propria salute fisica e il 53,8% nella propria salute mentale. Quasi la metà di loro (46,6%) ha dovuto lasciare il lavoro o lo studio.
Leggi: Vita, 17/09/2024
16 settembre 2024
Caregiver familiari. In Veneto si sentono abbandonati dalle istituzioni
La denuncia della Federazione nazionale pensionati della Cisl Veneto in un comunicato stampa. Quasi la metà lamenta un peggioramento della propria salute. I risultati di un questionario diffuso tra i propri iscritti: “Penalizzati dalla mancanza di una legge regionale”
L’83,6% dei caregiver familiari si sente abbandonato dalle istituzioni, dalle quali ritiene di ricevere poco o nessun sostegno. E anche se il 70,4% afferma di aver bisogno di aiuto per svolgere l’attività di caregiver, il 59% fa tutto da solo: non ha, ad esempio, altre forme di supporto come badante o assistenza domiciliare integrata (ADI). Mentre l’87% non si appoggia a una rete sociale esterna, come il volontariato. Il 55,9% ritiene pesante o molto pesante prendersi cura del proprio familiare, con il rischio di ammalarsi a sua volta: il 46,2% dichiara peggioramenti nella propria salute fisica, e il 53,8% nella propria salute mentale. E quasi la metà, il 46,6%, ha dovuto lasciare il lavoro o lo studio per fare il caregiver. Queste percentuali sconfortanti sono tra i risultati principali del questionario “Caregiver in Veneto: avere cura di chi ha cura”, che la Fnp Veneto ha diffuso nei mesi scorsi tra i propri iscritti, potendo quindi elaborare i dati su circa 500 risposte.
Leggi: Redattore Sociale, 16/09/2024
12 settembre 2024
Milano. Conguagli 2022 a carico inquilini ERP
In questi mesi sono state inserite nelle bollettazioni conguagli molto onerosi a carico degli inquilini del patrimonio ERP.
Questi conguagli hanno visto aumenti rilevanti, anche del 30% soprattutto con forti rincari sulla voce, luce – gas – acqua potabile.
Riteniamo che sia necessario un intervento che vada a supportare le fasce più deboli, i lavoratori, i pensionati e le famiglie numerose e che vi siano contributi economici per supportate il peso di questi aumenti.
Riteniamo inaccettabile che nonostante stipendi e pensioni siano fermi, il costo della vita aumenti sempre di più e pertanto, siamo pronti ad inviare le contestazioni ed assistere le persone.
Leggi: Sunia, 12/09/2024
12 settembre 2024
Case di Comunità, in Lombardia già funzionanti 132 delle 195 previste entro il 2026. L’analisi del Mario Negri
I dati sono stati raccolti utilizzando la documentazione fornita dalle 23 Asst, mentre mancano informazioni sulle Asst Valle Olona, Rhodense e Pavia, dove è prevista entro il 2026 la realizzazione di 31 CdC. L’analisi ha evidenziato un quadro eterogeneo in termini di organizzazione, qualità dei servizi e risorse umane. “Alcune strutture mostrano una discreta capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini, mentre altre si trovano ancora in una fase iniziale”. Ma restano sfide in essere, a partire dalla difficoltà di coinvolgere i mmg.
Nel luglio scorso si è conclusa la seconda fase del progetto sull’analisi dei modelli organizzativi delle Case della Comunità (CdC) in Lombardia, promosso dal Dipartimento di Politiche per la Salute dell’Istituto Mario Negri. I principali risultati sono stati presentati in due incontri: il 3 luglio con oltre cento dirigenti delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) Lombarde e il 30 luglio con la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia.
Leggi: Quotidiano Sanità, 12/09/2024
IN AGENDA:
18.9.24 – Roma Campidoglio Sala della protomoteca – Alzheimer XXVI: dalle radici viene la forza per nuovi orizzonti
L’evento, organizzato dall’Associazione italiana psicogeriatria, Alzheimer uniti Italia e Alzheimer uniti Roma, si tiene al Campidoglio a Roma. Partecipa per l’ASviS Carla Collicelli.
Leggi: Aemc2
Perugia, dal 19 al 21 settembre la festa di LiberEtà con lo spettacolo di Giobbe Covatta
Dibattiti, cultura, musica, cabaret e buon cibo. La festa di LiberEtà di Perugia non risparmia nulla ai suoi visitatori. Il 19, 20 e 21 settembre nella frazione di Case Nuove si terrà la tre giorni dedicata al giornale e a pensionate e pensionati iscritti allo Spi Cgil. Chiusura in grande con lo spettacolo di cabaret dell’attore Giobbe Covatta.
Leggi: Liberetà
Martedì 24/09 ore 10.30, a Roma, sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato: presentazione del Report di ricerca “Gli ETS come nuovo veicolo per lo sviluppo delle CER”
Leggi: Terzjus
“Le città a impatto climatico zero – I Climate City Contract delle nove città italiane della Missione UE sulla neutralità climatica entro il 2030”
Dalle 17:00 alle 19:30 presso la Sala Tassinari (Cortile d’onore di Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna).
L’iniziativa, organizzata nell’Ambito dell’Alleanza per le Transizioni Giuste e Bologna Missione Clima, è promossa da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e Comune di Bologna.
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – Giovedì 26 settembre 2024 | ore 10-13 – Via delle Donzelle, 2 – BO
Seminario: Dalla longevità alla non autosufficienza | Scenari e prospettive: I SERVIZI
Apertura con testimonianze di servizi pubblici o gestiti da Enti del Terzo Settore
Giulia Casarini – Cooperativa CADIAI, Adele Minni – Asp Città di Bologna
In seguito divisione in gruppi di lavoro per riflettere sulla situazione esistente e sulle necessità future
Conclusione con restituzione del lavoro in plenaria
Presentazione del 4° Paper Presentazione 4° Paper Rapporto 2024 a cura della fondazione Studi Consulenti del Lavoro
Confedilizia, Sala Einaudi, via Borgognona 47, 00187 – Roma
Leggi: Family Net
5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online
DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Leggi: Erickson
Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
LEPS: Contributi per anziani non autosufficienti – di Franco Pesaresi
Questo articolo è il dodicesimo di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato” (Parte I e Parte II), delle “Dimissioni protette”, del “Pronto intervento sociale”, della “Prevenzione allontanamento familiare – P.I.P.P.I.” , dei “Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora”, dell’“Assistenza domiciliare sociale”, della “Supervisione del personale dei servizi sociali” , del “Servizio sociale professionale”, dei “servizi sociali di sollievo per le persone anziane non autosufficienti”, dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), dei “Servizi sociali di supporto per le persone anziane non autosufficienti” ed ora invece mi occupo dei “Contributi” per gli anziani non autosufficienti esplicitando soprattutto i contenuti del Piano nazionale per la non autosufficienza per il triennio 2022-2024 e di altre normative.
Si tratta di schede che hanno l’obiettivo di fornire il quadro normativo di riferimento di ogni singolo LEPS con un taglio di tipo illustrativo-didattico per fornire un utile strumento agli operatori che dovranno realizzarli. Le informazioni che sono fornite derivano tutte da atti normativi citati in bibliografia mentre le valutazioni sono ridotte al minimo e funzionali allo sviluppo delle schede. In una seconda fase varrà la pena di tornare sull’argomento per valutarne la completezza e lo stato di applicazione.
Leggi: Welforum
PIOVE, SENTI COME PIOVE…(Jovanotti)
L’Accademia americana delle scienze dell’Università di Austin, in Texas, il 9 settembre scorso ha pubblicato una ricerca dal titolo “Valutazione su scala globale delle anomalie delle precipitazioni urbane”. Questa ricerca riporta un’analisi globale delle anomalie delle precipitazioni urbane che comprendono oltre mille città in tutto il mondo.
Mentre studi precedenti si sono concentrati sull’impatto dell’urbanizzazione sulle precipitazioni per città specifiche o casi isolati di temporali, la ricerca PNAS apre un terreno innovativo mappando gli hotspot delle precipitazioni urbane globali tra il 2001 e il 2020, mostrando evidenti anomalie delle precipitazioni urbane, specialmente nei climi caldi e umidi.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Si fa presto a dire “caregiver”
Chi si prende cura di un’altra persona, malato o con disabilità, spesso familiare, è definito così. Sia che lo faccia per affetto, sia che lo faccia per professione. Talvolta qualcuno dice “badante” ma non è esattamente la stessa cosa. In ogni caso, profili importanti. Ne abbiamo parlato con Loredana Ligabue, segretaria dell’Associazione di Carer Bologna, che dette un impulso decisivo alla legge regionale emiliano romagnola in materia. La prima a vedere la luce, nel 2014. Ascolta il podcast – di Giampaolo Cerri
“Caregiver” è una parola che non è desueta per chi frequenta questo giornale: con questo termine indichiamo appunto una persona che si prende carico di un’altra, che soffre di una patologia o ha una disabilità. Dà cura, insomma, traducendo dall’inglese.
Spesso è un familiare, altre volte ci troviamo all’interno di un rapporto economico: personale ingaggiato allo scopo. Talvolta però, al posto di questa parola, ne viene utilizzata un’altra, “badante”, forse riduttiva del lavoro fornito
Leggi: Vita
Anziani non autosufficienti: uscire dagli schemi per evitare il collasso del sistema
Un workshop organizzato a Firenze dal consorzio Zenit ha messa a confronto operatori, innovatori sociali e amministratori pubblici. Obiettivo: aprire spazi e percorsi di sperimentazione. Con una premessa: le PA devono adeguare le tariffe ai rinnovi contrattuali
Problemi concreti per soluzioni di sistema. Era anche metodologica la sfida lanciata nel workshop “Anziani senza assistenza. Dilemmi e soluzioni per innovare i servizi territoriali” organizzato a Firenze dal consorzio Zenit con il sostegno di Università ed enti di rappresentanza del movimento cooperativo. Un confronto a cui hanno preso parte amministratori pubblici di tre regioni: Toscana, Umbria ed Emilia Romagna. In particolare Serena Spinelli (assessora alle Politiche sociali in Toscana), Camilla Sanquerin (assessore alle politiche sociali a Sesto Fiorentino e presidente della Società della salute Zona fiorentina Nord-Ovest) Luca Coletto (assessore al Welfare in Umbria), Michele De Pascale (sindaco di Ravenna e candidato presidente alla regione Emilia Romagna) e Luca Rizzo Nervo (assessore al Welfare a Bologna). Nel corso dei lavori è intervenuto anche il direttore della Società della salute di Firenze, Marco Nerattini.
Leggi: Vita
Un modello di cambiamento organizzativo: dai Nuclei Continuità Ospedale Territorio alle Centrali Operative Territoriali nell’AUSL della Romagna
L’articolo evidenzia le potenzialità delle COT per garantire la continuità assistenziale, in percorsi caratterizzati da traiettorie diverse (ospedale-territorio, territorio-ospedale, territorio-territorio) ma accomunati da complessità dei bisogni e fragilità. Per realizzare una valutazione e un accompagnamento di tipo globale è fondamentale un’équipe di carattere multidisciplinare, in cui la figura dell’assistente sociale fornisca uno sguardo complementare a quello delle figure sanitarie. – di Catia Benelli (assistente sociale specialista, responsabile Area Sociale Interdipartimentale Dipartimento cure primarie medicina di comunità, presidi ospedalieri e distretti AUSL della Romagna), Felicia Suriano (assistente sociale AUSL della Romagna, membro dell’équipe COT provinciale Ravenna)
Il tema delle dimissioni protette è stato affrontato in due precedenti articoli, fra loro collegati: il primo (Silvani, 2024) ha evidenziato la necessità di inserire la figura dell’assistente sociale nell’équipe multiprofessionale delle Centrali Operative Territoriali (COT), con un’ottica nazionale; il secondo (Briani, 2024) ha presentato l’esperienza dell’Emilia-Romagna, ponendo in luce lo sviluppo dei percorsi di continuità assistenziale in una regione con molti punti di forza e tappe significative nell’assistenza territoriale e nell’integrazione socio-sanitaria. Qui, attraverso un meccanismo di progressiva lente di ingrandimento, verrà analizzato un percorso specifico che ha interessato il territorio di una Azienda USL.
Leggi: I Luoghi della Cura
Servizi di telemedicina. Arrivano le nuove linee guida Oms e Itu per renderli accessibili
Progettare servizi di telemedicina accessibili per le persone con disabilità, sottolinea l‘Onu, può essere un punto di svolta per accelerare i progressi verso gli obiettivi di salute globale. Significa sbloccare l’accesso alla telemedicina per 1,3 miliardi di persone in tutto il mondo con una disabilità significativa, che rappresentano 1 su 6 di noi.
Una guida pratica per supportare governi, decisori politici, settore sanitario, fornitori di servizi sanitari e società civile su come integrare le funzionalità di accessibilità nei servizi di telemedicina. A stilare l’Implementation toolkit for accessible telehealth services, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (Itu)
La pandemia di Covid-19 ha creato un’esigenza senza precedenti e ha galvanizzato il rapido sviluppo e l’ampliamento dei servizi di telemedicina, si sottolinea in una nota. Molti governi e partner chiave stanno ora investendo nello sviluppo di servizi di telemedicina e nella loro integrazione nell’erogazione dell’assistenza sanitaria tradizionale. Ora è un momento critico per pensare a come questa trasformazione digitale possa essere intenzionalmente progettata per avvantaggiare tutti e promuovere la salute per tutti.
Leggi: Quotidiano Sanità
Regionalismo differenziato: cosa comporterebbe in termini di disuguaglianze nell’accesso ai servizi.
La Legge 86 del 26 giugno 2024 “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario” costituisce un rischio per l’unità nazionale, poiché contiene le condizioni per cristallizzare i divari esistenti e aumentare le disuguaglianze.
Ne abbiamo parlato su questo sito in diverse occasioni illustrando anche altri provvedimenti del Governo Meloni che stanno guidando il Paese nella direzione di una conduzione differtenziata di molte materie la cui gestione unitaria e sempre più sovranazionale è, al contrario, essenziale per il nostro futuro e quello del pianeta (vedi, tra le ultime pubblicazioni, “Gli effetti sull’urbanistica e sulle norme edilizie della sanatoria voluta dal Governo” del 1.09.2024; “Breve illustrazione e commento del “Briefing sui requisiti spaziali per una transizione energetica sostenibile in Europa. LAND FOR RENEWABLES” del 29.08.2024; “Biodiversità: non c’è più tempo per una pausa nella protezione della natura” dell’11.’8.2024; “Energia dall’acqua” del 31.07.2024; “Tutti per uno, uno per tutti, o no?” del 23.07.2024).
Il problema – come spiea il Forum Disuguaglianze e Diversità – non è l’autonomia che è un valore in sé sancito anche dalla Costituzione, ma il fatto che tale autonomia non è stata messa in relazione a principi essenziali come: solidarietà e perequazione; diritto a pari prestazioni a prescindere dal luogo di residenza; unitarietà delle politiche pubbliche. Certo nel testo di legge i principi ci sono ma non sono declinati, tanto da non costituire una reale garanzia di renderli effettivi.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
SEGNALAZIONI:
Assegno Unico. Cgil: Quello che Meloni, Roccella e Giorgetti non dicono
Rilevanti perdite economiche per famiglie discriminate. E’ quanto denuncia la Cgil in un comunicato stampa diffuso ieri: “Abbiamo sempre sostenuto l’importanza dell’Assegno Unico Universale, ma è urgente porre rimedio ad una discriminazione inaccettabile, contro cui è intervenuta anche la Commissione Europea, e rendere esigibile il diritto di tanti minori e delle loro famiglie all’accesso a strumenti di sostegno. Famiglie che con il passaggio alla nuova misura hanno subito perdite economiche considerevoli”, affermano le segretarie confederali della Cgil Daniela Barbaresi e Maria Grazia Gabrielli a proposito dell’impossibilità di percepire l’assegno per i lavoratori e le lavoratrici che non sono residenti in Italia da almeno 2 anni o i cui figli non risiedono in Italia, e che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato della durata di almeno 6 mesi.
Leggi: Inca
DECRETO-LEGGE 29 maggio 2024, n. 69
Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica. (24G00088)
note: Entrata in vigore del provvedimento: 30/05/2024
Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 24 luglio 2024, n. 105 (in G.U. 27/07/2024, n. 175). (Ultimo aggiornamento all’atto pubblicato il 27/07/2024)
Leggi: Normattiva
Gazzetta ufficiale.it – Decreto 21 giugno 2024, n. 153
Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili. (24A03360) (GU Serie Generale n.153 del 02-07-2024)
Leggi: Gazzetta Ufficiale
Carissime e carissimi
sperando che abbiate passato un’estate serena e in salute, riprendiamo la pubblicazione della newsletter di Abitare e Anziani.
La redazione
NEWS:
7 settembre 2024
Roma, giovedì 12 settembre si presenta il report “Pnrr e Terzo settore, cosa cambia e perché”
Giovedì 12 settembre, presso la Sala del Cenacolo della Camera dei deputati (Piazza in Campo Marzio 42) a Roma, si svolgerà la presentazione del report “Pnrr e Terzo settore, cosa cambia e perché”, realizzato da Forum Terzo Settore e Fondazione Openpolis.
Il volume contiene dati e analisi sul Pnrr a seguito della revisione approvata nel 2023 e le ricadute sulle misure che riguardano anche il Terzo settore.
Interverranno all’evento: Vanessa Pallucchi (Forum Terzo Settore), Thomas Osborn (I-Com, Istituto per la competitività), Chiara Meoli (Forum Terzo Settore), Luca Del Poggetto (Fondazione Openpolis), Alberto Alberani (Forum Terzo Settore Emilia Romagna), Stefano Ciafani (Legambiente), Claudio Falasca (Auser), Giovanpaolo Gaudino (Forum Terzo Settore Campania), Anna Lisa Mandorino (Cittadinanzattiva), con la moderazione di Elisabetta Soglio (Corriere Buone Notizie).
Leggi: Agensir, 07/09/2024
7 settembre 2024
Il cohousing e l’inclusione sociale: una visione comunitaria
Nelle due ultime puntate del blog (qui e qui) abbiamo affrontato il tema delle relazioni i principi di sostenibilità e di bellezza come li intende l’approccio del New European Bauhaus rispetto ai modi di abitare del cohousing. In questo ultimo post, invece, andiamo a vedere come il cohousing sia capace di sollecitare positivamente l’inclusione sociale, il terzo e ultimo principio guida del New European Bauhaus.
1. Promuovere l’inclusione sociale attraverso il cohousing
Il cohousing offre un ambiente in cui le relazioni sociali sono incoraggiate e valorizzate, determinando opportunità per l’inclusione sociale in diversi modi:
Leggi: Abitare Collaborativo, 07/09/2024
28 agosto 2024
Pensioni: Cgil, no ad altri tagli. Governo ci convochi
“È evidente che, nonostante i continui slogan e le promesse fatte in campagna elettorale, il Governo ha un solo obiettivo: fare cassa ancora una volta sulle pensioni”. Così la segretaria confederale della Cgil, Lara Ghiglione, in merito alle numerose ipotesi riguardanti le pensioni emerse nelle ultime settimane.
“Le due leggi di Bilancio approvate fino ad oggi – prosegue la dirigente sindacale – lo dimostrano chiaramente: dai tagli alla perequazione delle pensioni, con cui il Governo ha fatto cassa fino al 2032 per ben 61,3 miliardi di euro lordi, fino alla revisione delle aliquote di rendimento per i dipendenti pubblici, che riguarderà più di 700 mila lavoratori e consentirà al Governo di tagliare altri 61,3 miliardi fino al 2043”.
Leggi: Cgil, 28/09/2024
27 agosto 2024
E’ straniero il 70% dei lavoratori domestici. In 200 mila senza permesso di soggiorno
I dati dell’Osservatorio sul lavoro domestico dell’associazione Domina. Il settore è storicamente caratterizzato da una forte presenza immigrata: nel 2023 i lavoratori domestici stranieri rappresentano il 68,9% del totale e la percentuale sale al 72,7% se si considerano solo i contratti di badante. Quasi la metà dei lavoratori proviene da tre nazioni: Romania, Ucraina e Filippine
Il settore del lavoro domestico è storicamente caratterizzato da una forte presenza immigrata. Nel 2023 i lavoratori domestici stranieri rappresentano il 68,9% del totale, e la percentuale sale al 72,7% se consideriamo solo i contratti di badante. I lavoratori domestici stranieri sono quasi 575 mila lavoratori, di cui il 52,4% si occupa di assistenza alle persone (badanti). L’Osservatorio sul lavoro domestico dell’Associazione Domina, grazie ad una fornitura di dati personalizzata Inps, nel VI Rapporto annuale ha analizzato quali sono le nazionalità più coinvolte nel settore domestico. Infine, incrociando i dati relativi ai lavoratori domestici con la popolazione attività per ciascuna nazionalità, si osserva l’incidenza del lavoro domestico per ciascun gruppo etnico.
Leggi: Redattore Sociale, 27/08/2024
20 agosto 2024
Reddito energetico: è necessario fare più e meglio
A luglio ha preso il via una misura che dovrebbe mitigare gli effetti della povertà energetica, si tratta del reddito energetico, che secondo i più recenti dati dell’Osservatorio italiano sulla povertà energetica (Oipe) a fine 2022, in Italia, interessava 2 milioni di famiglie. Il reddito energetico è stato introdotto nel 2023 dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica nel Piano di sviluppo e coesione 2020-2024. A fine gennaio era entrato in vigore il Decreto ministeriale CER con le modalità di incentivazione per sostenere l’elettricità prodotta da Comunità energetiche rinnovabili e dall’autoconsumo diffuso. Ne abbiamo parlato QUI.
La misura si attua attraverso un Fondo rotativo per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fotovoltaico in autoconsumo, per le famiglie con Isee tra 9mila e 15mila euro annuo, a seconda della numerosità dei componenti il nucelo familiare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 20/08/2024
2 agosto 2024
Decreto Liste d’attesa: Cgil, legge di conversione è priva di efficacia e non risponde a necessità e urgenza del SSN
Osservazioni Cgil alla conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie (31 luglio 2024 pubblicazione in G.U.)
La legge di conversione in commento conserva le problematiche sottolineate nelle nostre prime osservazioni. Il testo è infatti privo della capacità di rispondere alle condizioni di necessità e urgenza in cui versa il SSN, di cui il fenomeno delle liste d’attesa è una manifestazione. La legge di conversione è uno strumento privo di effettiva efficacia, recando unicamente misure di monitoraggio (art. 1 – Piattaforma nazionale delle liste di attesa), vigilanza e controllo (art 2 – Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria), o di misure già previste (art. 3 – CUP unico regionale e divieto di liste chiuse) e addirittura in parte già utilizzate (art. 4 – Potenziamento offerta assistenziale nel finesettimana) nel nostro ordinamento, o di carattere solo programmatorio (art. 6).
Leggi: Cgil, 02/08/2024
30 luglio 2024
Caregiver, associazioni dicono no a obbligo convivenza e chiedono tutele
Uildm, Aima e Alice oggi in audizione presso Commissione affari sociali sulle proposte di legge recanti “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare”
Distinzione tra caregiver familiare informale e amicale e chi si occupa di assistenza in modo professionale; supporto psicologico e gruppi di auto mutuo aiuto a disposizione del caregiver; no all’obbligo di convivenza; tutele ad hoc per i giovani caregiver e per i lavoratori, con un occhio particolare per quelli autonomi. Sono questi alcuni dei punti principali evidenziati da Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer) e A.L.I.Ce. (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale) nel corso dell’audizione che si è svolta questo pomeriggio presso la Commissione Affari sociali della Camera nell’ambito dell’esame, in sede referente, delle proposte di legge recanti ‘Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare’.
Leggi: Redattore Sociale, 30/07/2024
25 luglio 2024
Proposte di legge sul Caregiver familiare, Auser audita alla Camera. “Non limitare la figura ai soli conviventi”
Audizione per l’associazione Auser, ieri pomeriggio, presso la Commissione Affari sociali della Camera, dove ha sottolineato “l’importanza di questo tema che impatta fortemente nella vita di milioni di famiglie”. Rimarcati tre punti importanti di criticità: identificazione del caregiver, individuazione del soggetto certificante e necessità di una legge quadro
Audizione per l’associazione Auser, ieri pomeriggio, presso la Commissione Affari sociali della Camera, nell’ambito dell’esame, in sede referente, delle proposte di legge (C. 114 Panizzut, C. 159 Serracchiani, C. 307 Conte, C. 344 Candiani, C. 443 Faraone, C. 998 Ciani, C. 1426 Malavasi, C. 1461 Tenerini e C. 1690 Ciocchetti) sulle “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare”.
E’ la stessa associazione a riferire il merito del suo intervento, affermando di aver sottolineato “l’importanza di questo tema che impatta fortemente nella vita di milioni di famiglie”.
Tra le varie proposte di legge, l’Auser ha rimarcato tre punti importanti di criticità su cui ha avanzato le proprie valutazioni. Il primo riguarda la definizione per l’esatta identificazione del caregiver. ”Riteniamo che questa definizione debba essere ampiamente inclusiva. Pensare di ridurla ai soli ‘familiari conviventi’ significa chiudere gli occhi alle conseguenze derivanti dal complesso processo di transizione demografica in atto nel Paese.
Leggi: Redattore Sociale, 25/07/2024
25 luglio 2024
Decreto Salva casa: un provvedimento che non affronta l’emergenza casa e ignora il crescente disagio abitativo
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Il testo della legge di conversione del Decreto “Salva Casa” ha modificato in senso peggiorativo le già discutibili norme del decreto originario.
In particolare confermiamo grandi perplessità sulle norme sul recupero dei sottotetti, sulle parziali difformità, sulle variazioni essenziali, sui mutamenti di destinazione d’uso con opere, sulle tolleranze di altezza e superficie costruttive ed esecutive, sui minori limiti per l’altezza e la superficie degli alloggi, sulla sanatoria accelerata delle difformità ante L. 10/77, la riduzione drastica delle sanzioni previste nel testo originario del Decreto.
Leggi: Sunia, 25/07/2024
DALLE REGIONI:
9 settembre 2024
Firenze, il Comune stanzia 10 milioni in 2 anni per l’assistenza domiciliare
Una previsione di spesa di oltre un milione in più sul biennio rispetto all’appalto attualmente in corso. “Il bando privilegia significativamente la qualità dell’offerta”
Dieci milioni in due anni impegnati nell’assistenza domiciliare e una previsione di spesa di oltre un milione in più sul biennio rispetto all’appalto attualmente in corso. Sono le risorse stanziate dal Comune di Firenze nel bando per l’affidamento del servizio, con la partenza del nuovo appalto prevista a dicembre. Con la gara, inoltre, Palazzo Vecchio lancia “una rinnovata impostazione organizzativa basata su turni prefissati e non frammentati, al fine di dare maggiore stabilità, uniformità e programmabilità degli interventi domiciliari, garantendo qualità del lavoro, quindi qualità delle prestazioni rese dagli operatori”. L’attenzione per le persone più fragili e per gli anziani “è sempre elevata. Per questo abbiamo voluto aumentare l’investimento sul prossimo biennio, oltre un milione in due anni”, sottolinea l’assessore al Welfare, Nicola Paulesu.
Leggi: Redattore Sociale, 09/09/2024
9 settembre 2024
Assistenza a senza dimora e migranti, la Giunta di Roma capitale approva il progetto Lgnet3
La Giunta di Roma Capitale ha approvato gli schemi di accordo di Cooperazione tra il Dipartimento Politiche Sociali e Salute e Asl Roma 1, Asl Roma 2 e Asl Roma 3 per l’attuazione del progetto LGNet3. Il servizio, finanziato dal fondo asilo migrazione integrazione 2021-2027, prevede 4 unità mobili sociosanitarie, con personale specializzato, per dare un’assistenza sia sociale che sanitaria ai senza dimora, migranti e minori non comunitari.
Leggi: Redattore Sociale, 09/09/2024
9 settembre 2024
Milano, riaprono le docce pubbliche di via Pucci riqualificate
Riaprono le docce pubbliche di via Pucci 3, in zona corso Sempione, dopo i lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria che hanno interessato l’edificio comunale. L’intervento ha riguardato la riqualificazione delle 22 docce dedicate agli uomini e delle 5 dedicate alle donne attraverso il rifacimento delle pavimentazioni, dei rivestimenti, degli impianti idrico-sanitari, fognari ed elettrici, dell’impianto meccanico di aspirazione dei vapori e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Leggi: Redattore Sociale, 09/09/2024
6 settembre 2024
Anziani. Nel 2050 in Toscana 1,2 milioni di over 65
Le cifre, raccolte attraverso i dati Istat 2023, innescheranno il dibattito convegno promosso dal Consorzio Zenit e da Fare Comunità in programma il 10 e l’11 settembre nell’aula magna del polo di scienze sociali a Novoli, a Firenze
Gli anziani over 65 residenti in Toscana sono circa 960.000, il 26% della popolazione, di cui soli il 33% (318.000). Quelli non autosufficienti sono 114.000, di cui gravi il 40%. Gli accolti nelle rsa nel 2023 sono stati 28.000, più i 1.400 che hanno beneficiato dei centri diurni. Guardando più avanti, fino al 2050, però “si prevede che gli over 65 in Toscana diventino 1,2 milioni, cioè il 35% della popolazione”. Considerando soltanto gli over 80, quelli residenti, oggi sono 324.000 e gli over 100 arrivano a 1.600 (di cui l’84% donne). E la crescita di questa fetta di popolazione è confermata anche su scala nazionale: “Nei prossimi 30 anni il numero di over 80 quasi raddoppierà, dai 4,4 milioni di oggi ai 7,9 milioni del 2050”.
Leggi: Redattore Sociale, 06/09/2024
5 settembre 2024
‘No show’. In Lombardia con mancata disdetta esami e visite pagamento ticket anche per cittadini esenti
Obiettivo arrivare a ridurre maggiormente il fenomeno del ‘no show’. La cancellazione deve avvenire almeno due giorni lavorativi prima della data fissata, anche da remoto, in modo da ottimizzare le agende di prenotazione e migliorare la disponibilità delle risorse.
In Lombardia pazienti che non si presentano il giorno dell’appuntamento fissato dalle strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate per effettuare una visita medica o un esame senza una giustificata disdetta, saranno tenuti al pagamento del ticket. Il pagamento verrà richiesto anche a coloro i quali hanno diritto all’esenzione così come prevede il Decreto Legge del 07/06/2024, n. 73, convertito in legge con modificazioni dall’art. 1, comma 1, L. 29 luglio 2024, n. 107, recante “misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”. Nel testo sono state introdotte nuove disposizioni finalizzate a migliorare l’efficienza del sistema sanitario nazionale e a ridurre i tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni.
Leggi: Quotidiano Sanità, 05/09/2024
23 agosto 2024
Friuli Venezia Giulia, 1,5 milioni al piano per la valorizzazione dei caregiver
E’ di 1,5 milioni di euro per il triennio 2024-26 lo stanziamento previsto per la valorizzazione delle competenze, la formazione e la comunicazione, anche con i mezzi digitali, tra caregiver e operatori socio-sanitari attraverso la collaborazione costante con le associazioni del terzo settore. E’ quanto prevede il Piano triennale regionale degli interventi per la valorizzazione del caregiver familiare, approvato oggi in via preliminare dalla giunta regionale, fa sapere in una nota l’assessore alla Sanità del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.
Leggi: Redattore Sociale, 23/08/2024
7 agosto 2024
Calabria. Villa SG, SUNIA-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC, Uniat-Uil Calabria e Confedilizia RC presentano insieme al Comune il nuovo Accordo Territoriale per i contratti di locazione concordati
Con il nuovo Accordo Territoriale di Villa San Giovanni per il contratti di locazione concordati, firmato da SUNIA-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC, Uniat-Uil regionale e Confedilizia provinciale, vantaggi fiscali ed economici per inquilini e proprietari, più risorse per Comune e cittadinanza. Alì (SUNIA-Cgil): “Ora serve la conferenza dei servizi sulle politiche abitative per i Comuni della Costa Viola”. L’amministrazione la accoglie con entusiasmo: “Ci candidiamo ad ospitarla”
Elaborato in sede sindacale, sottoscritto e depositato presso il Comune di Villa San Giovanni, il nuovo Accordo Territoriale per i contratti concordati di locazione per la Città di Villa San Giovanni è formalmente in vigore.
Leggi: Sunia, 07/08/2024
5 agosto 2024
Un anno di farmacia dei servizi. Le Marche prima Regione in Italia ad avviare la sperimentazione: quasi 5mila prestazioni di telemedicina e 80 mila le prenotazioni Cup
Bilancio a un anno dall’avvio della sperimentazione, che nelle Marche ha coinvolto 295 farmacie. Erogati 1.658 holter cardiaci, 1.479 holter pressori, 1.554 Ecg e 123 spirometrie. E poi 2.422 counseling e consegna kit per lo screening del colon retto; 1.127 i servizi di counselling per l’aderenza alla terapia farmacologica per pazienti con Diabete di tipo II e 501 per la BPCO. Somministrate 18.322 vaccinazioni anti-Covid, 10.805 antinfluenzali e 729 anti herpes zoster- Sono 4.814 le prestazioni di telemedicina erogate dalle farmacie dei servizi delle Marche nel periodo giugno 2023 – luglio 2024 e 79.140 le prenotazioni Cup nel periodo gennaio 2024 – maggio 2024. Sono alcuni dei numeri del bilancio che la Regione Marche, la prima in Italia ad avviare (nel giugno del 2023) la sperimentazione dei nuovi servizi, ha presentato stamani nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il presidente Francesco Acquaroli, il vicepresidente con delega alla Sanità Filippo Saltamartini, il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Aldo Salvi, la direttrice ARS Marche Flavia Carle, il direttore del Dipartimento Salute Antonio Draisci, il presidente regionale di Federfarma Marco Meconi.
Leggi: Quotidiano Sanità, 05/08/2024
29 luglio 2024
Firenze, una casa per i lavoratori. Così la coop Il Girasole sfida il caro affitti
Consegnate le chiavi dell’appartamento ai primi quattro inquilini: lavoratori e soci che non riescono ad affrontare le spese di un affitto divenuto troppo caro. Conviveranno e pagheranno canone equo. Iniziativa della cooperativa Il Girasole. “Anche chi ha lavoro stabile spesso non può permettersi una casa”
Una casa in affitto a un canone equo, per i lavoratori e i soci che non possono permettersi un’abitazione ai prezzi “pazzi” di Firenze e di tante altre città italiane: l’iniziativa è della cooperativa Il Girasole, che oggi ha inaugurato l’appartamento in zona Novoli, preso in locazione da un privato. Le chiavi sono state consegnate ai primi quattro inquilini, tutti lavoratori della cooperativa, che conviveranno e pagheranno un canone equo. Così l’appartamento, prima destinato ad affitti brevi, per lo più turistici, diventa una vera e propria foresteria per lavoratori che, pur avendo un impiego e uno stipendio regolare, non riescono a trovare sul mercato una casa a canoni sostenibili e sono in momentanea difficoltà abitativa.
Leggi: Redattore Sociale, 29/07/2024
26 luglio 2024
Calabria. Bagnara Calabra, nuovo Accordo Territoriale per i contratti di locazione concordati
Firmato dalle OO.SS. rappresentative di proprietari e inquilini (SUNIA-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC, Uniat-Uil regionale, Confedilizia provinciale). Vantaggi fiscali ed economici per le parti, ma anche più risorse per Comune e cittadinanza.
Elaborato e sottoscritto in sede sindacale e depositato presso il Comune di Bagnara Calabra, il nuovo Accordo Territoriale per i contratti concordati di locazione per la Città di Bagnara Calabra che riguardano le tre tipologie di contratti ad uso abitativo: esigenze ordinarie, transitorie e studenti universitari.
Presso la sala del Consiglio comunale di palazzo San Nicola la conferenza stampa di presentazione. Dopo i saluti del Sindaco di Bagnara Calabra, Adone Pistolesi, l’introduzione del Segretario Generale di SUNIA-Cgil Calabria, Francesco Alì. Poi, è stato letto il messaggio di saluto di Carminella Russo-Calveri, presidente APE -Confedilizia Reggio Calabria, assente per impegni concomitanti, quindi gli interventi di Gaetana Pesce, presidente @Uniat-Uil Calabria, di Agostino Rua, responsabile Sicet-Cisl RC e di Paolo Gramuglia, assessore allo sviluppo economico del Comune di Bagnara Calabra.
Leggi: Sunia, 26/07/2024
25 luglio 2024
Opere di urbanizzazione: pochi controlli, lavori incompleti
Ad inizio giugno, l’ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, a seguito di un monitoraggio partito dalla pubblicazione di un articolo di stampa (risalente al 2018) del Corriere della Sera, ha rilevato che sono diverse le criticità emerse riguardo alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, del Comune di Roma, affidate ai privati.
L’accurato monitoraggio di ANAC ha fatto emergere l’entità del fenomeno a cui ha fatto seguito l’attività ricognitiva da parte della Capitale: esaminate oltre 500 convenzioni urbanistiche per la realizzazione di edilizia residenziale per un valore di circa 2,5 miliardi di euro (Deliberato del Consiglio dell’Autorità dell’8 maggio 2024). Il campione rappresentativo di convenzioni urbanistiche afferenti ai Piani “O”, ai Piani di Zona, ai PRU – PRIU ed agli Strumenti Attuativi, è stato rilevato come connotato da maggiore criticità.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 25/07/2024
23 luglio 2024
Aperto a Roma il primo Ospedale di Comunità
È partita il 3 giugno la fase sperimentale del primo Ospedale di Comunità cittadino presso l’Ospedale Sandro Pertini. Una struttura innovativa che conta 16 posti letto e funge da ponte tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. In poco meno di due mesi 80 pazienti, degenza media 8 giorni “Un importante passo avanti nella gestione sanitaria della città di Roma”, commenta il commissario straordinario della ASL Roma 2, Francesco Amato.
È partita il 3 giugno la fase sperimentale del primo Ospedale di Comunità (OdC) cittadino presso l’Ospedale Sandro Pertini. Una nuova struttura innovativa che risponde alle esigenze sanitarie previste dalla normativa vigente e dagli atti concertativi di riferimento (DM n. 70/2015, Patto per la Salute 2014-2016, DM n. 77/2022, Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale).
“L’Ospedale di Comunità – sottolinea la Asl Roma 2 in una nota – è una struttura sanitaria che funge da ponte tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. La sua finalità primaria è di evitare ricoveri ospedalieri impropri o di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni sociosanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia e più prossimi al domicilio”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 23/07/2024
IN AGENDA:
10 e 11 settembre – Anziani, assistenza e servizi territoriali da innovare – via delle Pandette 32, Firenze
Il seminario in programma a Firenze mette al centro il futuro dei servizi alle persone anziani facendo incontrare il mondo del Terzo settore e della pubblica amministrazione con quello della ricerca scientifica
“Anziani senza assistenza – Dilemmi e soluzioni per innovare i servizi territoriali”. Questo il titolo della due giorni in programma nell’Aula Magna del Polo Scienze Sociali dell’Università di Firenze il 10 e 11 settembre.
Nel 2050 vi saranno 7,9 milioni di anziani over 80, più del doppio di quelli attuali. Tuttavia, già oggi il bisogno di assistenza tarda a trasformarsi in domanda di servizi da parte di anziani fragili e non autosufficienti, a causa della scarsità sia di risorse pubbliche dedicate sia di personale sanitario ed assistenziale.
Leggi: Vita
Martedì 24/09 ore 10.30, a Roma, sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato: presentazione del Report di ricerca “Gli ETS come nuovo veicolo per lo sviluppo delle CER”
Leggi: Terzjus
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – Giovedì 26 settembre 2024 | ore 10-13 – Via delle Donzelle, 2 – BO
Seminario: Dalla longevità alla non autosufficienza | Scenari e prospettive: I SERVIZI
Apertura con testimonianze di servizi pubblici o gestiti da Enti del Terzo Settore
Giulia Casarini – Cooperativa CADIAI, Adele Minni – Asp Città di Bologna
In seguito divisione in gruppi di lavoro per riflettere sulla situazione esistente e sulle necessità future
Conclusione con restituzione del lavoro in plenaria
5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online
DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Leggi: Erickson
Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
L’emergenza della questione abitativa
L’accesso a un’abitazione dignitosa è un diritto fondamentale, ma in Italia, come in molte altre parti del mondo, sempre più persone si trovano a far fronte a difficoltà crescenti nel trovare una casa a prezzi accessibili. Questa emergenza sociale, che ha radici profonde nelle trasformazioni economiche e sociali degli ultimi decenni, richiede un’azione immediata e coordinata.
Le cause alla base di questa crisi sono molteplici: l’aumento vertiginoso dei prezzi degli affitti, soprattutto nelle grandi città, la scarsità di alloggi pubblici, la precarietà del lavoro e la concentrazione della ricchezza. Queste dinamiche hanno un impatto diretto sulla vita delle persone, rendendo sempre più difficile costruire un progetto di vita stabile e sicuro. Le conseguenze si ripercuotono in particolare sui giovani, sulle famiglie monoparentali e sulle persone con disabilità, che si trovano spesso a vivere in condizioni di sovraffollamento o precarietà abitativa.
Leggi: Fio Psd
Più fragili, invisibili, dimenticati – di Ferruccio de Bortoli
Non autosufficienti: perché la questione dell’assistenza a queste persone (sono 3,8 milioni) non è mai una priorità della politica
Nella rappresentanza degli interessi, e soprattutto dei bisogni, non conta essere in tanti. E ancora di meno avere qualche ragione. Decisivo è il potere di farsi sentire di più. Chiamiamolo fattore grida.
Se poi ci si occupa di servizi pubblici — come accade in questi giorni per i trasporti — e dunque si presidiano snodi fondamentali della vita pubblica — la capacità di incidere sulle scelte contrattuali o legislative sale in maniera esponenziale fino ad assumere qualche volta la forma del ricatto.
L’era dei sindacati generalisti, che forse avevano un’idea romantica di difesa del cittadino a tutto tondo, è tramontata da tempo. Al contrario, le minoranze più agguerrite, le corporazioni e le lobby di maggiore influenza vivono una stagione di insana ribalta.
Leggi: Corriere della Sera
La salute degli anziani: “oro grigio” o diritto da salvaguardare?
La capacità degli enti locali di collaborare con gli altri stakeholder, in particolare con gli enti del Terzo settore, può portare all’elaborazione di azioni integrate ed efficaci, che rappresentino una prima importante risposta di sistema, nonché la più vicina ai bisogni dei cittadini. È questo il tema di un ricco workshop in programma a Firenze il 10 e 11 settembre -di Valentina Blandi
In un momento storico in cui, a livello nazionale, stentiamo a trovare un accordo su come affrontare la sfida dell’invecchiamento della popolazione, un contributo decisivo per superare questa impasse potrebbe venire dai territori. La capacità degli enti locali di collaborare con gli altri stakeholder, in particolare con gli enti del Terzo settore, può infatti portare all’elaborazione di azioni integrate ed efficaci, che rappresentino una prima importante risposta di sistema, nonché la più vicina ai bisogni dei cittadini.
Leggi: Vita
Temi di attualità (M.Gasbarrone, Nuove novantenni)
Abbiamo riportato tempo fa su queste pagine le parole di James Hillman “La patologia più grave della vecchiaia è l’idea che ne abbiamo” essendo il tema della vecchiaia, forse, il più ignorato e avversato di questo tempo. Al contrario, assume una grande rilevanza se pensiamo che le società stanno invecchiando rapidissimamente e molti Paesi, come il nostro, non riescono più a compensare le morti con le nascite ma, nonostante ciò, resistono all’idea di riconoscere la cittadinanza alle giovani generazioni, figlie e figli di immigrati che concorrono ogni giorno a realizzare la ricchezza di questa nazione e dell’Europa.
In una popolazione sempre più ingrigita dalla longevità, urge, oltre ad un sistema sanitario e un welfare diversi che consentano di avere le cure appropriate e, a chiunque, di accedere al proprio fascicolo sanitario senza per forza essere dotati di un’applicazione per smartphone.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Integrazione socio sanitaria. Federsanità, in Veneto quinta tappa dell’osservatorio nazionale
Dopo Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Marche i Laboratori arrivano in Veneto per mettere in dialogo la governance della salute con la dimensione territoriale. Il Presidente d’Alba: “L’approfondimento itinerante sui territori regionali dimostra quanto le esperienze di assistenza e cure di prossimità debbano essere il punto di partenza per un reale cambiamento del Servizio sanitario pubblico”
Al via in Veneto, a Treviso, la quinta tappa regionale dell’Osservatorio delle buone pratiche di integrazione socio sanitaria (OISS), promosso da Federsanità, Anci e Agenas con l’obiettivo di sviluppare confronto e discussione sulle più significative pratiche messe in atto sul territorio tra le aziende sanitarie e le amministrazioni comunali. Il Laboratorio veneto “Integrazione sociosanitaria in Veneto: buone pratiche dalle aree montane a quelle interne, litoranee e metropolitane” ha l’obiettivo di porre al centro del dibattito la dimensione territoriale come fulcro di una programmazione sanitaria più accessibile e sostenibile e orientata all’integrazione.
Leggi: Quotidiano Sanità
Vita nel mondo in aumento di cinque anni entro il 2050. Ma quanti in buona salute?
La crescita sarà maggiore nei Paesi poveri dove la speranza di vita è più bassa, dice il Global burden of disease study 2021. Prevista una riduzione delle morti causate da malattie cardiovascolari, materne e neonatali e da infezioni respiratorie. – di Maddalena Binda
Vita nel mondo in aumento di cinque anni entro il 2050. Ma quanti in buona salute?
A livello globale la speranza di vita, che indica quanto tempo una persona può aspettarsi di vivere in media, potrebbe aumentare di 4,6 anni entro il 2050, passando da 73,6 anni nel 2022 a 78,2 nel 2050. Il tasso di crescita, tuttavia, sarà più lento rispetto al periodo prima della pandemia da Covid-19: tra il 1990 e il 2019 infatti l’aspettativa di vita è aumentata in media di 0,27 anni ogni anno, mentre tra il 2022 e il 2050 la crescita media annua sarà di 0,16 anni. Sono i dati che emergono dal Global burden of disease study 2021, pubblicato nelle scorse settimane sulla rivista scientifica The Lancet, che ha esaminato l’impatto di 371 malattie e 88 fattori di rischio in 204 Paesi.
Leggi: Futura Network
Eutanasia e suicidio assistito: ecco come cambia tra Paesi, sesso, età e religione
Al 2023 tredici Paesi hanno legalizzato alcune pratiche sul fine vita. Uno studio dell’Università di Bologna esamina le motivazioni alla base delle scelte individuali e fornisce dati e tendenze del fenomeno al centro del dibattito.
“La Chiesa invita a riflettere su quanto l’ostinazione irragionevole nelle cure (accanimento terapeutico) non rappresenti una medicina davvero a misura della persona malata” ha dichiarato monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita, che ad agosto aveva consegnato a Papa Francesco un vademecum sul tema del fine vita. “Personalmente”, ha precisato, “non praticherei l’assistenza al suicidio, ma comprendo che una mediazione giuridica possa costituire il maggior bene comune concretamente possibile nelle condizioni in cui ci troviamo”. Le sue parole, pur distanti dall’apertura all’eutanasia e al suicidio assistito, sono stati interpretati sui media come una possibilità di una legge sul fine vita in Italia.
Il dibattito sull’eutanasia, il suicidio assistito e i diritti di fine vita è in costante evoluzione, con tendenze che variano significativamente a seconda del contesto giuridico e socio-culturale. Mentre alcuni Paesi hanno già legalizzato forme di assistenza alla morte, in Italia il tema rimane al centro di discussioni etiche e legislative complesse.
Leggi: Asvis
Spesa sanitaria pubblica: in Italia nel 2023 è al 6,2% del pil, sotto la media Ocse e fanalino di coda del G7. L’appello Gimbe: “Con manovra serve una rapida inversione di rotta”
Cartabellotta: “La politica deve avere ben chiaro che la perdita di un SSN pubblico, finanziato dalla fiscalità generale e fondato su princìpi di universalità, eguaglianza ed equità, determinerebbe un disastro sanitario, economico e sociale senza precedenti. E senza una rapida inversione di rotta, da tracciare già nella NaDEF 2024 e, soprattutto, nella Legge di Bilancio 2025, siamo destinati a rinunciare silenziosamente al diritto alla tutela della salute”.
Nel 2023 l’Italia per spesa sanitaria pubblica pro-capite si colloca solo al 16° posto tra i 27 Paesi europei dell’area OCSE e in ultima posizione tra quelli del G7. La spesa sanitaria pubblica si attesta al 6,2% del PIL, percentuale inferiore sia rispetto alla media OCSE del 6,9%, sia rispetto alla media europea del 6,8%.
“Il tema del finanziamento pubblico per la sanità – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – infiamma il dibattito politico da oltre un anno, coinvolgendo aule parlamentari e consigli regionali, vista l’enorme difficoltà di tutte le Regioni a garantire i livelli essenziali di assistenza e un’offerta adeguata di servizi e prestazioni sanitarie. …
Leggi: Quotidiano Sanità
Le strade divergenti del welfare sociale – di Sergio Pasquinelli
Come conciliare uniformità con personalizzazione? È la sfida degli anni che abbiamo davanti. Da un lato l’autonomia differenziata, se mai andrà a dama, chiede veri livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) cioè qualcosa che non sta solo nei documenti programmatori, ma livelli minimi di servizio tangibili, con obiettivi da raggiungere e finanziamenti ad hoc. Dall’altro si insiste da anni su un welfare a misura della persona, valore magistralmente incarnato nei progetti di vita indipendente e nel budget di progetto, formule che rinviano a qualcosa di unico, irripetibile, non comprimibile dentro standard predefiniti.
Due paradigmi incompatibili? Certamente diversi: il primo è quello proprio di una rete dei servizi strutturata, standardizzata, che tende all’equità orizzontale, stabilisce garanzie ma anche vincoli: è successo nel Leps supervisione del personale sociale finanziato con risorse PNRR, vincoli che ne hanno ridotto la fruizione. Il secondo paradigma, emergente, riguarda la spinta verso la personalizzazione dei progetti, l’autodeterminazione, la composizione di sostegni individualizzati.
Leggi: Welforum
Gli effetti sull’urbanistica e sulle norme edilizie della sanatoria voluta dal Governo
Abbiamo già sostenuto in alcuni articoli pubblicati sul sito dell’Associazione come il Decreto Salva Casa voluto dal ministro Salvini sia solo finalizzato al mero consenso politico e poco o nulla alle esigenze dei proprietari di abitazioni in stretta relazione alla tutela dell’ambiente urbano e del territorio (vd. “Sunia Cgil: si scrive Salva-Casa, si legge condono edilizio” 25.05.2024; “Abusi edilizi in aumento: il Governo pensa ad un condono per conquistare il consenso elettorale” 6.04. 2024), ora vi presentiamo alcune valutazioni svolte da esperti del settore per comprendere, su aspetti più pratici, quali problemi la norma stia generando.
Iniziamo con l’Istituto nazionale di Urbanistica (INU) che ha approfondito quanto possa incidere il decreto Salva Casa, recentemente convertito in legge, sulla disciplina urbanistica.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Aree interne, i numeri della grande depressione
Tutte le cifre della desertificazione dei piccoli paesi sempre meno serviti dai servizi essenziali e sempre più vittime dello spopolamento (vanno via anche gli immigrati) e dell’invecchiamento demografico
La buona notizia è che nelle zone ultraperiferiche del Mezzogiorno la speranza di vita è più elevata che nel resto d’Italia. Gli anziani che vivono nei paesini in cui c’è un clima sano, tutti conoscono tutti e il cibo è a chilometro zero, campano meglio e a lungo. Ma è l’unica buona notizia. Se si guardano gli altri indicatori demografici delle Aree interne del Belpaese c’è da mettersi le mani nei capelli. Calo delle nascite, aumento dei flussi in uscita, crescita degli espatri, fuga dei giovani laureati, processi di invecchiamento più rapidi e intensi. A metterlo nero è su bianco è l’Istat nel report La demografia delle aree interne: dinamiche recenti e prospettive future che prende in esame l’andamento della popolazione nel periodo 2002-2023 nei piccoli Comuni (suddivisi in Intermedi, Periferici e Ultraperiferici). Cittadine e borghi caratterizzati da scarsa accessibilità ai servizi essenziali che si oppongono ai Centri (a loro volta distinti in Poli, Poli intercomunali, Comuni di Cintura) dotati, al contrario, di infrastrutture che garantiscono i servizi essenziali nei settori salute, istruzione e mobilità.
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La riforma dell’assistenza territoriale che verrà – di Giovanni Iacono
È necessario che il Ministro della Salute, insieme ad Agenas, alla Conferenza delle Regioni e ai Sindaci risolvano i ‘nodi’ irrisolti. Il rischio è che la riforma fallisca ed oltre ai debiti accumulati con il Pnrr, i pronto soccorso saranno sempre intasati, i Cittadini con le liste di attesa continueranno ad ‘aspettare Godot’, resteranno una chimera le Case di Comunità come principale punto di accesso alle cure primarie e si continuerà ad avere tanti sistemi sanitari quante sono le Regioni
A che punto sono le Case di Comunità previste nel DM 77 e verso quale direzione si sta andando? Nel 2020 avevamo, sulla carta, dichiarate 493 Case di Comunità (o della salute) attive nelle Regioni (Non da criteri del DM77).
Nel 2020 il DM77 prevedeva di attivare al 2026, 1430 “Case di Comunità” di cui 309 da edificare e 1121 da ristrutturare. A Dicembre 2023 il Governo rimodula il finanziamento con l’UE riprogrammando le “Case di Comunità” da 1430 a 1038 con una differenza di 392 strutture in meno.
A Dicembre 2023, le Regioni hanno dichiarato 187 “Case di Comunità” funzionalmente attive secondo criteri del DM 77 (Emilia 43,Lombardia 92,Piemonte 38,Molise 6 ,Toscana 6,Umbria 2). Vorremmo sottolineare che solo su 102 delle 187 Case è presente il Medico di Medicina Generale (MMG) e solo in 53 su 187 è presente il Pediatra di libera scelta (PLS).
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Abitare migrante e povertà abitativa – di Marzia Bona Johanna Mitterhofer
L’articolo che segue sintetizza alcuni degli esiti del lavoro pubblicato sul numero 1/2024 di Politiche Sociali/Social Policies, rivista edita dal Mulino e promossa dalla rete ESPAnet-Italia. Per maggiori dettagli e citazioni: M. Bona, N. Mair e J. Mitterhofer, «We Trained Perfect Tenants, We Should Have Trained Landlords»: Migrants’ Housing Pathways and Social Innovation in South Tyrol, Italy, in «Politiche Sociali/Social Policies», 1/2024, pp. 89-108.
Esclusione e povertà abitativa nell’esperienza delle persone straniere
I dati su diseguaglianza e povertà abitativa in Italia indicano l’incidenza particolarmente acuta del fenomeno per le persone con background migratorio. Nonostante la casa sia da tempo riconosciuta come dimensione centrale nei percorsi di integrazione e inclusione1, e anche il Piano UE per l’integrazione e inclusione abbia finalmente riconosciuto l’accesso a un alloggio adeguato e a prezzi accessibili come fattore determinante, le attuali politiche abitative non solo non rispondono ai bisogni dei migranti e dei gruppi a basso o medio reddito in generale, ma costituiscono di fatto pratiche escludenti2.
Leggi: Welforum
Il futuro delle città a misura di anziani
L’articolo di Rossella Muroni, pubblicato il 1° agosto su Left – un settimanale che si definisce progressista, con uno sguardo internazionale, laico, antirazzista, attento ai diritti sociali, ai diritti umani, all’inclusione – descrive città che diventano sempre più inospitali: percorse da fenomeni di gentrificazione o dal degrado, non sono più in grado di garantire il benessere delle persone soprattutto per i soggetti più fragili.
Rossella Muroni ci ricorda che le persone anziane continuano a perdere “diritti di cittadinanza” ovvero “la possibilità di vivere e sopravvivere” nei nostri centri urbani “partendo dalla mancanza sempre più drammatica di servizi di prossimità come un semplice negozio di alimentari o in maniera ancora più cruda raccontare l’assenza di presidi sanitari di quartiere che possano assisterli.
Ma la nostra vera sfida – spiega la Presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni – è dimostrare che una città che nega i diritti alle persone anziane è una città più inospitale per tutti e tutte.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Futuro senza sanità pubblica? Cure solo per i ricchi e bilanci famiglie in rosso. Per un ricovero si spenderebbero fino a 1.800 euro al giorno mentre un intervento di tumore a mammella può costarne 48mila. Lo studio Uil – di Ester Maragò
Il sindacato ha quantificato quanto costerebbero ricoveri e interventi se la sanità fosse solo privata calcolando i costi medi di alcune prestazioni sanitarie più comuni, sulla base dei tariffari di alcune strutture sanitarie private in 3 Regioni prese come riferimento: Lombardia, Lazio e Calabria. “Il Ssn italiano è vicino al punto di non ritorno e il progressivo arretramento della sanità pubblica è, con evidenza, un colpo mortale per i bilanci delle famiglie e un ridimensionamento del diritto alla salute”
Quanto dovrebbero sborsare i cittadini di tasca propria se il Ssn non esistesse? Per un ricovero a bassa complessità assistenziale la spesa da sostenere varierebbe da un minimo di 422 euro al giorno fino a un massimo di 1.178 euro in Lombardia, da un minimo di 435 a un massimo di 1.278 euro nel Lazio e da un minimo di 552 a un massimo di 1.480 euro in Calabria. E le cifre chiaramente salirebbero vertiginosamente se il ricovero fosse ad alta complessità assistenziale.
Non va meglio per un intervento chirurgico come l’asportazione del tumore alla mammella, il più delle volte seguita dalla radioterapia, la spesa potrebbe arrivare sino a un massimo di 29.400 euro in Lombardia, di 32.400 euro nel Lazio e di 48.400 euro in Calabria
Leggi: Quotidiano Sanità
Alzheimer. Un nuovo test del sangue diagnostica la malattia con 90% di accuratezza
Attualmente i neurologi e altri specialisti della memoria diagnosticano correttamente l’Alzheimer nel 73% dei loro casi testati, e i medici di base hanno ancora meno successo, con un tasso di accuratezza di solo il 61%. Gli strumenti attuali sono una breve intervista con il paziente, un breve test cognitivo e una tomografia computerizzata, o TC, del cervello. Lo studio pubblicato su ‘JAMA Neurology’.
Un esame del sangue combinato ha dimostrato di vantare un tasso di accuratezza del 90% nel determinare se una perdita di memoria sia dovuta alla malattia di Alzheimer, secondo un nuovo studio condotto presso l’Università di Lund in Svezia e pubblicato su ‘JAMA Neurology’. Attualmente i neurologi e altri specialisti della memoria diagnosticano correttamente l’Alzheimer nel 73% dei loro casi testati, e i medici di base hanno ancora meno successo, con un tasso di accuratezza di solo il 61%.
Leggi: Quotidiano Sanità
Ecco il nuovo Piano nazionale cronicità. Cure personalizzate, pazienti più coinvolti e presa in carico multidisciplinare. Ma non si prevedono nuove risorse – di Giovanni Rodriquez
Il documento redatto dal Ministero della Salute sbarca in Stato-Regioni. L’aggiornamento, si spiega nel testo, si è ritenuto necessario per migliorare l’assistenza ai malati cronici; delineare azioni coordinate per prevenirne l’insorgenza; aggiornare le iniziative messe in campo; rendere più efficaci i servizi sanitari assicurando equità di accesso e riducendo le diseguaglianze sociali; e indirizzare la gestione della cronicità verso un sistema che realizzi una progressiva transizione in un modello di rete che valorizzi sia il ruolo specialistico, sia tutti gli attori della assistenza primaria.
Pronto il documento sull’aggiornamento 2024 del Piano nazionale cronicità. Il testo elaborato dal Ministero della Salute è stato inviato per l’esame e l’approvazione in sede di Conferenza Stato Regioni.
L’aggiornamento, si spiega nel documento, si è ritenuto necessario per:
– Contribuire al miglioramento della tutela assistenziale delle persone con malattie croniche;
– Delineare azioni coordinate per prevenire l’insorgenza e assicurare la precoce presa in carico dei soggetti a rischio o affetti da patologia al fine di rallentarne la progressione anche con interventi comportamentali;
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Tumore da amianto: dopo 20 anni la tutela Inail
Non è mai troppo tardi: Dopo oltre 20 anni l’Inail riconosce la rendita ai superstiti, comprensiva degli arretrati, ad una donna, rimasta vedova dopo la morte del marito causata dall’esposizione all’amianto. Ammonta ad oltre 300.000 euro la cifra che, grazie all’azione legale promossa dal patronato Inca CGIL, l’Inail dovrà versare alla donna. Questo è quanto ha stabilito il Tribunale di Lucca con sentenza n. 279/2023, divenuta definitiva, che obbliga l’INAIL anche al pagamento dell’assegno funerario. Respinta, dunque, la richiesta dell’Istituto che ha eccepito la prescrizione dei termini. Il caso risale al febbraio 1999 quando al sig. G.G. è stato diagnosticato un carcinoma polmonare a cellule squamose; un tumore molto grave che ne ha causato la morte nel giugno dello stesso anno.
Leggi: Inca
Auser in campo per la campagna referendaria di abrogazione della legge sull’Autonomia differenziata
Auser Nazionale ha aderito al Comitato nazionale del Referendum di abrogazione della legge sull’Autonomia differenziata che registra la presenza di numerosissime associazioni, partiti, CGIL e UIL ed altre organizzazioni sindacali.
Molte strutture di Auser hanno già aderito ai comitati territoriali che praticamente sono costituiti in tutto il Paese.
La campagna parte dal 20 luglio. Si dovrà concludere entro il 30 settembre. Si utilizzeranno da parte di partiti, sindacati e associazioni tutte le iniziative e attività estive per raccogliere le firme attraverso i banchetti.
Leggi: Auser
NEWS:
27 luglio 2024
Decreto flussi “non adatto” a settore domestico: Assindatcolf chiede revisione
Il 70% della forza lavoro impiegata nell’assistenza familiare è straniere e le quote previste dal decreto flussi non sono sufficienti per soddisfare la domanda. L’associazione chiede regole ad hoc, che permettano di assumere al di fuori della programmazione triennale
Il decreto flussi non + adatto per il settore del lavoro domestico: le quote previste non bastano a soddisfare la domanda. Cper questo, Assindatcolf ha presentato una proposta di revisione. “Le attuali procedure legate al Decreto flussi, a partire dal click day, non sono adatte a rispondere alle esigenze di assistenza familiare -spiega il presidente Andrea Zini – Per quanto necessario, poiché il 70% della forza lavoro impiegata nel comparto è straniera, questo strumento così come attualmente configurato non riesce ad incidere concretamente sulla vita delle persone. Per questo abbiamo chiesto al Governo, tramite il Tavolo tecnico istituito presso Palazzo Chigi, di prevedere delle regole ad hoc per il settore domestico, in primis un meccanismo che consenta di assumere al di fuori delle quote previste nella programmazione triennale”.
Leggi: Redattore Sociale, 27/07/2024
22 luglio 2024
Il sondaggio su caregiver e cronicità di Corriere.it/salute
Chi si occupa dell’assistenza ad anziani e disabili? In che misura il servizio pubblico si fa carico delle loro necessità? Un anziano su tre oggi vive da solo, ma tra 20 anni le famiglie unipersonali saranno più di 6 milioni I problemi legati a non autosufficienza riguardano però anche molte famiglie con figli disabili
C ronicità e non autosufficienza sono il tema del sondaggio che quest’anno Corriere con l’associazione del terzo settore Peripato lancia ai lettori. Sfide di grande attualità per tutta l’Europa ma ancora di più per il nostro Paese.
L’Italia tra i suoi 59 milioni di abitanti conta 14,18 milioni di ultrasessantacinquenni e si conferma il Paese europeo con la maggior quota di popolazione anziana: il 24% contro il 22,1% della Germania, il 21,2% della Francia e il 20,1 della Spagna. L’indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione di ultrasessantacinquenni e quella con meno di 15 anni) continua a crescere esponenzialmente: era 131,7% nel 2002, per diventare 193,1% nel 2022 e le previsioni stimano possa raddoppiare nei prossimi 20 anni.
Leggi: Corriere della Sera, 22/07/2024
22 luglio 2024
Caregiver dei figli: tocca alle donne, pochi i riconoscimenti
Un figlio con disabilità grave viene accudito dalla madre, un lavoro estenuante, di isolamento e solitudine, poco riconosciuto dalla stessa famiglia. Ce ne parla Gabriella Rossi, psicologa clinica presidentessa della sezione di Monza dell’Unione italiana distrofia muscolare – di NICLA PANCIERA
Quando la persona da accudire è il proprio figlio, come nel caso delle gravi malattie neuromuscolari, il caregiver è quasi sempre la mamma; è lei la persona di riferimento, su cui ricade la maggior parte del peso mentale e fisico della gestione. «Un figlio con disabilità grave viene accudito dalla madre che, per farlo, rinuncia alla propria vita personale e lavorativa. A poco a poco, sopraffatta dalle attività di cura, che spesso sono di natura anche sanitaria, si allentano i legami sociali e amicali e il conforto che poteva derivarne» spiega Gabriella Rossi, psicologa clinica e presidentessa della sezione dell’Unione italiana distrofia muscolare Uildm di Monza, dove lavora in particolare con le mamme che si prendono cura dei figli disabili. «L’isolamento e la solitudine, come la mancanza di sostengo psicologico e sociale, pesano molto. Uildm ha attivato da oltre 15 anni un supporto psicologico a chi si prende cura di persone con malattie neuromuscolari».
Leggi: Vita, 22/07/2024
22 luglio 2024
Medici di famiglia, caos estate. Fimmg: “Sostituti introvabili, in pensione prima per andare in ferie”
Sostituire un collega seguendo allo stesso tempo i propri pazienti “significa un numero rilevante di messaggi, telefonate, richieste. Tanto lavoro per noi, ma anche disagio per l’assistito che rischia di trovare il telefono sempre occupato perché con 3mila pazienti da assistere sarebbe difficile il contrario”, denuncia
AAA sostituto per medico di famiglia cercasi. In un quadro di carenza cronica di camici bianchi del territorio, con il 30% di professionisti in meno rispetto alle necessità e circa 4 milioni di italiani senza un proprio dottore di riferimento, trovare una sostituzione estiva per andare in ferie è una vera impresa. “E’ una situazione assolutamente drammatica. Permettersi l’agognato periodo di riposo – ristoro psicofisico come lo definisce il contratto – è davvero complicato”, spiega all’Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg.
Leggi: Quotidiano Sanità, 22/07/2024
22 luglio 2024
Salute mentale, appello delle associazioni: “Fermare questa tragica nostalgia di manicomio”
Il Coordinamento nazionale per la salute mentale, che coinvolge 33 associazioni nazionali ed oltre 100 associazioni attive nelle diverse regioni italiane, ha diffuso un appello per fermare quella che definisce come una “una tragica nostalgia di manicomio”, rappresentata dal Disegno di legge 1179/2024 “Disposizioni in materia di tutela della salute mentale”, presentato lo scorso 27 giugno dal senatore Francesco Zaffini (e da altri ventidue parlamentari di Fratelli d’Italia e due di Noi Moderati).
Tra le realtà che hanno sottoscritto l’appello troviamo Unasam, Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica, Ass. Franca e Franco Basaglia, Psichiatria Democratica, Antigone, StopOpg; SOS Sanità; Salute Internazionale, Rete Salute Welfare Territorio; La Società della Ragione, Fondazione Zancan, Forum Salute Mentale, ecc…
Leggi: Redattore Sociale, 22/07/2024
22 luglio 2024
Abusivismo edilizio, Legambiente: in Italia dal 2021 al 2023 ben 34.714 reati nel ciclo del cemento
Legambiente con Goletta Verde rilancia oggi dalla Calabria la lotta all’abusivismo edilizio e l’importanza di demolire e avviare più attività di vigilanza e controllo sull’attività urbanistica ed edilizia
Mentre in Italia si va verso l’approvazione del quarto condono edilizio nazionale, Legambiente con Goletta Verde rilancia oggi dalla Calabria la lotta all’abusivismo edilizio e l’importanza di demolire e avviare più attività di vigilanza e controllo sull’attività urbanistica ed edilizia.
Un’emergenza a livello nazionale: dal 2021 al 2023, secondo i dati di Legambiente – Rapporto Ecomafia, i reati nel ciclo del cemento (cave e attività estrattive illegali, abusivismo edilizio, illeciti penali in materia di urbanistica, occupazioni di demanio marittimo etc.) sono cresciuti nel triennio del 37%, con un picco del +28,7% nel 2022, lo stesso anno in cui l’Istat segnala il balzo in avanti del “mattone illegale” con una crescita del 9,1% rispetto al 2004.
Leggi: Redattore Sociale, 22/07/2024
22 luglio 2024
Gli infermieri, ago della bilancia della sanità. “Peccato che siano ormai introvabili!”
La presa di posizione del sindacato Nursing Up: “Entro il 2030, in tutto il pianeta, potremmo toccare il drammatico deficit di 34 milioni di infermieri (ad oggi ne occorrono ben 6 milioni), complice l’inerzia dei vari Governi. Senza professionisti dell’assistenza sarà impossibile garantire la copertura sanitaria universale”. In Italia sono attivi 398.000 infermieri, con una media di 6.2 infermieri ogni 1000 abitanti (media Ue dell’8.8)
Elevare la qualità delle cure, in primis guardando alle necessità dei soggetti più fragili, complice anche il costante invecchiamento delle popolazioni nei Paesi più sviluppati, può e deve seguire un’unica e sola strada maestra: ovvero aumentare, con strategie mirate, il numero dei professionisti sanitari nel mondo, offrendo loro, prima di tutto, una degna valorizzazione economica e contrattuale. Occorre, poi, garantire ricambi generazionali, formazione, e organizzazioni degne di tal nome, al fine di metterli nella condizione di esercitare al meglio le proprie elevate competenze. Così il sindacato Nursing Up, il sindacato nazionale infermieri, che fa il punto sulla professione e sulla situazione sanitaria.
Leggi: Redattore Sociale, 22/07/2024
19 luglio 2024
Caldo e covid, è bollino rosso per anziani e fragili. Migliore (Fiaso): “Moltiplicare gli sforzi di monitoraggio attivo”
Il consiglio: “Adottare comportamenti responsabili che non sostengano la diffusione dei contagi. Ancora una volta occorre seguire le raccomandazioni che conosciamo, evitando in caso di positività al Covid di stare in luoghi chiusi e affollati e in presenza di sintomi di restare magari qualche giorno a casa”
“L’ondata di calore e l’aumento della circolazione del Covid in questi giorni destano una certa preoccupazione per le condizioni di salute di anziani e fragili. Questa convergenza di due circostanze avverse deve farci tenere alta la guardia per evitare e moltiplicare gli sforzi di monitoraggio attivo da parte dei medici di medicina generale che conoscono la condizione dei loro pazienti. Occorre in ogni modo evitare che scompensi cardiocircolatori o respiratori li portino a dover arrivare in gravi condizioni in pronto soccorso”. Così il presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, Giovanni Migliore.
Leggi: Quotidiano Sanità, 19/07/2024
19 luglio 2024
Autonomia differenziata. ForumDD: “Scuola, sanità, assistenza, sì alla raccolta firme per un’Italia giusta”
Al via questo fine settimana, 20 e 21 luglio, la raccolta firme per il Referendum per l’abrogazione dell’autonomia differenziata. Il Forum Disuguaglianze e Diversità è parte del comitato promotore e pubblica una nota di approfondimento, con tre focus sui settori più sensibili dove ci possono essere i maggiori rischi derivanti dall’impatto della legge, ovvero la sanità, l’istruzione e l’assistenza agli anziani non autosufficienti
“Sì all’Italia unita, libera e giusta. Una firma contro l’Autonomia differenziata”, questo lo slogan della mobilitazione che prenderà il via domani e dopodomani con iniziative e banchetti in tutta Italia. “L’autonomia differenziata è una legge che va abrogata perché spaccherà il Paese in tante piccole patrie, aumenterà i divari territoriali e peggiorerà le già insopportabili disuguaglianze a danno di tutta la collettività”. E’ per questo che il Forum Disuguaglianze e Diversità ha aderito, diventando uno dei 34 soggetti del Comitato promotore, al percorso per il Referendum per l’abrogazione della legge che dovrà raccogliere entro settembre le 500.000 firme necessarie.
Leggi: Redattore Sociale, 19/07/2024
18 luglio 2024
Decreto liste d’attesa. Semaforo verde dal Senato. Il testo passa ora alla Camera. Dal monitoraggio dei tempi, ai controlli fino alle visite nel weekend. Ecco tutte le novità
L’Assemblea non ha approvato nessun emendamento, resta dunque tutto invariato il lavoro fatto dalla commissione Sanità. A partire dalla modifica dell’articolo 2 con la mediazione tra Governo e Regioni sui controlli dell’operato delle Asl. Confermato poi il superamento del tetto di spesa per il personale sanitario a partire dal 2025. Arriva la piattaforma nazionale per le liste d’attesa. I Cup dovranno avere in agende tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato. Visite e esami estesi anche al week end. IL TESTO
L’Aula del Senato ha approvato il decreto legge con misure per ridurre i tempi delle liste d’attesa. I voti a favore sono stati 87, 50 i contrari, nessun astenuto. Il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 6 agosto, passa ora all’esame della Camera.
L’Assemblea non ha approvato nessun emendamento, resta dunque tutto invariato il lavoro fatto dalla commissione Sanità. A partire dalla modifica dell’articolo 2 dopo lo scontro con le Regioni, arrivato a stabilire che i controlli sulle Asl resteranno in capo alle Regioni ma il ministero della Salute avrà la possibilità di intervenire con poteri sostitutivi in presenza di inadempienze.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/07/2024
18 luglio 2024
Lea 2022. Gimbe: “Aumentano i divari tra Nord e Sud del paese. Legge sull’autonomia compromette l’uguaglianza in sanità”
Questa l’analisi effettuata dalla Fondazione Gimbe sui dati del “Monitoraggio dei Lea attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia” del Ministero della Salute che promuovono promuovono solo 13 regioni e vedono peggiorare le performance in 10 regioni. Emilia-Romagna in vetta mentre al Sud passano solo Puglia e Basilicata
Nel 2022 solo 13 Regioni rispettano gli standard essenziali di cura, con un ulteriore aumento del divario Nord-Sud: la Puglia e la Basilicata uniche promosse al Sud, ma in posizioni di coda. In 10 Regioni le performance peggiorano rispetto al 2021.
Sono i dati del Ministero della Salute che nella recente pubblicazione della Relazione 2022 del “Monitoraggio dei LEA attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia”, come ogni anno, valuta l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza
“Si tratta di una vera e propria ‘pagella’ per i servizi sanitari regionali – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – che identifica quali Regioni sono promosse (adempienti), pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e quali bocciate (inadempienti)”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/07/2024
17 luglio 2024
Summer Point, cohousing, il programma “Viva Gli Anziani!” e una rete di solidarietà: le risposte di Sant’Egidio all’emergenza caldo
“Caldo e solitudine sono i nemici che devono affrontare gli anziani durante l’estate. L’80 per cento di loro non va in vacanza”. Lo ha detto il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo in una conferenza stampa. Un’inchiesta della Comunità di Sant’Egidio sugli anziani over 80 – campione di 2500 persone – evidenzia che oltre l’80% rimane a casa, da solo, durante l’estate: neanche un giorno di vacanza fuori città. Oggi nel nostro paese circa 9 milioni di persone vivono sole “e quindi è necessaria una mobilitazione di tutti per aiutare queste persone più fragili”, ha detto ancora Impagliazzo. 20 anni fa, la Comunità di Sant’Egidio avviava il Programma “Viva gli anziani!”, attivo oggi in 11 città italiane, che ha in monitoraggio 20mila anziani ultraottantenni ed è riuscita a mobilitare nel corso del tempo volontari, medici, portieri, commercianti.
Leggi: Auser, 17/07/2024
DALLE REGIONI:
23 luglio 2024
Roma, apre il primo Ospedale di Comunità
La struttura è stata inaugurata in via sperimentale presso l’Ospedale Sandro Pertini. La sua finalità primaria è di evitare ricoveri ospedalieri impropri o di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni sociosanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia e più prossimi al domicilio
È partita il 3 giugno la fase sperimentale del primo Ospedale di Comunità (OdC) cittadino presso l’Ospedale Sandro Pertini. Una nuova struttura innovativa che risponde alle esigenze sanitarie previste dalla normativa vigente e dagli atti concertativi di riferimento (DM n. 70/2015, Patto per la Salute 2014-2016, DM n. 77/2022, Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale).
Leggi: Redattore Sociale, 23/07/2024
22 luglio 2024
La casa? A Palermo, l’Agenzia per l’inclusione abitativa aiuta a non perderla
Nell’arco di 6 anni ha preso in carico e risposto a oltre 5100 famiglie, per le quali l’affitto di casa e le relative utenze erano diventati un peso, se non un incubo. Una boccata di ossigeno, l’Agenzia per l’Inclusione sociale e abitativa del Comune di Palermo, grazie alla quale le conseguenze del Covid, ma soprattutto il taglio o la definita sospensione del reddito di cittadinanza non sono più, almeno per un certo periodo di tempo, una spada di Damocle
Abitare è oggi un diritto, ma non certo di tutti. È ormai più che altro una sfida che deve mettere in campo strategie condivise che diano reale sviluppo alle politiche sociali delle nostre città. Da qui l’importanza di un servizio, dedicato all’inclusione abitativa, che prenda in carico chi la casa la vede come bene primario, ma non per la propria famiglia, luogo a cui è bene non affezionarsi perché la sua conquista e il suo mantenimento dipendono da quei chiari di luna dipendenti da lavori precari, improvvise emergenze familiari, cause di forza maggiore che impediscono di avere con i padroni di casa un rapporto stabile e sereno.
Leggi: Vita, 22/07/2024
22 luglio 2024
Il paradosso delle Rsa: anziani dimessi dagli ospedali spediti a decine di chilometri
Alcuni sono finiti anche a 50 chilometri dai parenti. Ad alimentare il fenomeno sono le scelte delle Asl, che mirano a risparmiare
Da Rivalta a Pomaretto: i figli di un’anziana dimessa in ospedale hanno provato di tutto per evitare che dopo le dimissioni dall’ospedale la madre anziana finisse in una Rsa a 50 chilometri di distanza da casa. Eppure, raccontano, l’Asl non ha prospettato alternative. Per avere una soluzione dopo il ricovero è stato necessario rassegnarsi a 45 minuti di auto per andarla a trovare.
La novità, in negativo, è piuttosto recente. Mentre fino a pochi mesi fa i criteri utilizzati per scegliere la casa di riposo che avrebbe potuto accogliere gli anziani dimessi dopo una fase acuta tenevano conto anche della vicinanza all’abitazione, ora l’unico parametro che sembra essere rimasto in piedi è quello di una più equa distribuzione fra le strutture. Tenendo conto che la maggioranza delle richieste (se il riferimento è il Torinese) è per città e cintura, la tendenza è ora quella di far lavorare anche Rsa più decentrate, e chiaramente i meno gradite.
Leggi: La Repubblica, 22/07/2024
19 luglio 2024
Emilia Romagna. Emergenza abitativa: al nulla del Governo Meloni la Regione Emilia Romagna risponde investendo per la coesione sociale
Dopo un confronto con le parti Sociali CGIL CISL UIL e sindacati inquilini SUNIA, SICET e Uniat, la regione Emilia Romagna promuove due Bandi mettendo a disposizione 10 milioni di euro per il bando contributo affitto e risorse per un programma straordinario di ristrutturazione di alloggi pubblici sfitti e ammalorati.
Il Bando affitti è rivolto a nuclei famigliari residenti o domiciliati in regione con un reddito ISEE non superiore a 8.000 euro e il contributo sarà proporzionato al rapporto reddito del nucleo e canone di affitto.
Il Bando sperimentale che si aggiunge al programma annuale di investimenti di 10 milioni di euro per la ristrutturazione degli alloggi pubblici ammalorati per la ristrutturazione verranno assegnati a nuclei con canoni calmierati.
Per il SUNIA dell’Emilia Romagna queste misure sono “un risultato importante anche se una politica di investimenti nazionali resta un obiettivo urgente”
Leggi: Sunia, 19/07/2024
18 luglio 2024
Pronto intervento sociale, a Livorno i volontari diventano protagonisti
A Livorno la prima sperimentazione regionale che vede la presenza di un volontario nell’Unità territoriale per le emergenze sociali, per offrire risposte immediate h24 alle criticità come violenza familiare o fragilità sociale
Il volontariato diventa protagonista anche nel nuovo Servizio di pronto intervento sociale (Spis), il servizio avviato in Toscana che risponde in modo celere alle situazioni non procrastinabili come i casi di violenza familiare o di fragilità sociale in genere. Questa mattina è entrato in servizio, nella sede della Misericordia di Livorno, il primo turno dell’Unità territoriale per le emergenze di servizio sociale (Utess) composto non solo da assistente sociale e assistente di base, ma anche -per la prima volta- da un volontario o volontaria della Misericordia.
“L’impegno in questo campo rappresenta anche per noi una nuova frontiera; un nuovo servizio per un bisogno nuovo, che vede ancora una volta la pronta risposta delle Misericordie toscane”, afferma Alberto Corsinovi, presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana.
Leggi: Redattore Sociale, 18/07/2024
17 luglio 2024
A Milano, nasce il condominio sociale “multitarget” di Progetto Arca
I beneficiari sono persone fragili in emergenza abitativa provenienti da diversi contesti familiari come donne sole con bambini, famiglie numerose con minori, singoli e senza dimora
Apre oggi a Milano, in viale Luigi Bodio 16 il nuovo Housing sociale di Fondazione Progetto Arca: un condominio sociale “multitarget”, dedicato a diverse tipologie di beneficiari. Sono persone fragili in situazione di povertà ed emergenza abitativa, sia italiani sia stranieri, che provengono da diversi percorsi di vita e diversi contesti familiari: donne sole con bambini, famiglie numerose con minori e anziani, individui singoli, persone senza dimora con un buon livello di autonomia personale. L’obiettivo di Progetto Arca – si legge in una nota – è uno solo per tutti: contribuire alla loro autonomia abitativa e inclusione socioeconomica ricreando una condizione abitativa ordinaria, favorendo la nascita di relazioni di prossimità e dinamiche di mutuo-aiuto.
Leggi: Redattore Sociale, 17/07/2024
17 luglio 2024
Borghi più attrattivi. Subito idee e progetti
Un confronto molto costruttivo quello fra gli organizzatori, Cna Est Romagna, e i sindaci dei comuni di Borghi e Roncofreddo al loro secondo mandato consecutivo. Si è svolta nei giorni scorsi la visita da parte del presidente e della responsabile di Cna Est Romagna, rispettivamente Davide Caprili e Laura Navacchia, ai due sindaci riconfermati per i Comuni di Roncofreddo e Borghi, Sara Bartolini e Silverio Zabberoni. In queste aree quando si parla di impresa si sente già che il tema fa parte di un discorso più ampio, legato al territorio, ai residenti, ai servizi primari e alla fortissima motivazione che occorre per non mollare e soprattutto cercare di dare più possibilità ai residenti per convincerli a restare e a non emigrare verso i centri di pianura. Ha detto Silverio Zabberoni sindaco di Borghi: “Fino a che la politica non comincia a pensare che il mantenimento in vita di questi territori non deve essere sentito come un problema, ma come una risorsa, non riusciremo ad andare da nessuna parte”.
Leggi: Il Resto del Carlino, 17/07/2024
17 luglio 2024
Affitti brevi, una norma per scoraggiarli: la Provincia passa la palla ai Comuni
Sgravi per chi offre locazioni residenziali, aumento di tasse per chi guarda ai turisti. Zanella (Pd): «Temo soluzioni drastiche»
Affitti brevi, una norma per scoraggiarli: Marchiori passa la palla ai Comuni
Lunedì l’assessore comunale alle Politiche abitative Alberto Pedrotti l’ha definito «il problema principale» per l’emergenza casa in città, perché toglie alloggi dal mercato residenziale facendo al contempo schizzare i prezzi di quelli che rimangono disponibili, in un momento storico in cui sono sempre di più le famiglie che fanno fatica a pagare affitti elevati. Il fenomeno degli affitti brevi turistici è in espansione, verrebbe da dire quasi sfrenata, eppure all’orizzonte una soluzione a portata di mano non si vede. Calcolare l’entità esatta del fenomeno è impossibile, ma il numero, in Trentino, è probabile che si aggiri sulle 10mila unità. La maggior parte degli affitti brevi viaggia sulla piattaforma Airbnb, ma ce ne sono anche di esterni e non esiste una mappatura in questo senso.
Leggi: Corriere del Trentino, 17/07/2024
16 luglio 2024
Super assistenza agli anziani. L’intelligenza artificiale in casa con i sensori “CareConnect“
Domani alle 17.30 a Biassono sarà presentato il progetto “CareConnect“, che vede come capofila la Cooperativa Sociale Arcoiris, l’Ambito Territoriale di Carate Brianza e Auser Monza Brianza. Il progetto, presentato alla Fondazione Cariplo, rappresenta un’innovativa iniziativa volta a migliorare l’assistenza domiciliare agli anziani parzialmente autosufficienti, grazie all’adozione di tecnologie avanzate. Con il supporto di BRIDGe, una soluzione sviluppata da Lyotech SRL, il progetto mira a monitorare in modo discreto ma continuo le attività delle persone fragili e dei loro caregiver. Grazie all’utilizzo di sensori non invasivi installati nelle abitazioni e a sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale, BRIDGe offre infatti un monitoraggio discreto ma continuo di ciò che accade in casa.
Leggi: Il Giorno, 16/07/2024
16 luglio 2024
Casa, Bologna evita lo sgombero in via Carracci: diventa un hub comunale
Poi un bando assegnerà gli alloggi. Nell’immobile vivono oggi 36 nuclei per un totale di 111 persone (41 minori). L’assessore Rizzo Nervo: “Diamo una risposta di welfare innovativo”
Il Comune di Bologna evita lo sgombero dell’immobile di via Carracci occupato lo scorso ottobre da Plat: l’edificio, di proprietà di Acer, diventerà una struttura temporaneamente dedicata all’emergenza abitativa e in seguito sarà la sede di un progetto per l’abitare collaborativo e solidale (sulla scia, quindi, del modello già sperimentato per la palazzina occupata da Luna in via Capo di Lucca). Lo hanno annunciato oggi la vicesindaca Emily Clancy e l’assessore al Welfare, Luca Rizzo Nervo, in conferenza stampa.
Si tratta di “un’operazione molto innovativa e dal grande valore sociale e amministrativo”, dichiara Clancy, segnalando che nei 24 alloggi di cui dispone l’immobile vivono oggi 36 nuclei per un totale di 111 persone di cui 41 minori, tutte in relazione con i servizi sociali.
Leggi: Redattore Sociale, 16/07/2024
IN AGENDA:
“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso
Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.
Leggi: Redattore Sociale
5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online
DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Leggi: Erickson
Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Scampia, Rossi-Doria: “Le reti solidali sono pilastro che non crolla” – di Chiara Ludovisi
Il presidente di Con i Bambini commenta il crollo e mette in guardia: “Non si riproponga lo stereotipo del territorio abbandonato a se stesso. E’ una periferia con forti speranze, grazie a 50 anni di lavoro educativo e sociale. Le nostre reti pronte a reagire”
Il lavoro sociale ed educativo non può tenere in piedi un palazzo, ma può rendere una comunità forte e capace di reagire anche di fronte a una tragedia. A Scampia, il lavoro sociale ed educativo si fa da almeno 50 anni, portato avanti da tante associazioni, che oggi più che mai sono accanto alle famiglie che vivono in quel territorio “vulnerabile “ e pronte a offrire tutto il loro sostegno. Marco Rossi-Doria è presidente di Con i Bambini, che da otto anni è soggetto attuatore dei programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Conosce bene quel territorio e chi lo abita, è ben consapevole dei problemi e delle fragilità, ma sa anche quanta forza e quante energie e potenzialità esistano in quella periferia, oggi profondamente scossa dal crollo in una delle famigerate “Vele”, che è costato la vita a due persone e ne ha ferite altre.
Leggi: Redattore Sociale
Il welfare comunitario? La sfida culturale e politica per un Terzo settore generativo
Asti, Milano, Franciacorta e altre ancora. Sono tante le esperienze di servizi ridisegnati in un’ottica di welfare comunitario e di economia civile. Modelli che definisco un nuovo modo di essere “Terzo settore politico” – di Andrea Morniroli
Succede che nell’Astigiano la cooperativa sociale Piam, insieme a istituzioni attente e non scontate, faccia diventare una struttura di accoglienza per rifugiati un luogo bello e piacevole da vivere. Talmente piacevole che i servizi sanitari chiedono alla cooperativa di poter portare nel parco della struttura, durante i periodi caldi, i malati di alzheimer, a prendere un po’ di fresco. Guarda un po’: questi due universi follemente distanti si annusano, all’inizio si guardano un po’ di sottecchi ma poi si riconoscono e iniziano a piacersi. Parte una relazione, e poi anche una “convivenza”, oltre i momenti classici: nascono le cene sociali, e dalle cene sociali viene fuori l’idea di aprire una piccola trattoria che oggi è realtà, creando economie e occasioni di lavoro per alcuni dei ragazzi ospitati nel centro di accoglienza. E così, di sera, capita spesso che i ragazzi gambiani suonino i “djembé” e le persone cantino.
Leggi: Vita
I maltrattamenti nelle strutture? Si evitano aprendo le strutture
Dopo il recente arresto di dieci operatori nel centro gestito da Croce Rossa a Roma, Vincenzo Falabella, presidente Fish, chiede «l’avvio di un dialogo per trasformare le strutture segreganti in soluzioni abitative aperte, che puntino sulla socializzazione, basate sulla coabitazione e sul progetto di vita della persona» – di ILARIA DIOGUARDI
Èdi pochi giorni fa la notizia dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 operatori del Centro di educazione motoria-Cem di Croce Rossa, nella Capitale: cinque di essi sono accusati di tortura e altri cinque di maltrattamenti a pazienti e persone con disabilità. Tra i primi ad intervenire su questo caso, Vincenzo Falabella, presidente Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap-Fish. «Questo grave evento si aggiunge ad una lunga serie di abusi, violenze, vessazioni che segnalano l’urgente necessità di un cambiamento strutturale nel sistema assistenziale», ha scritto in una nota. E aggiunge: «Occorre che la politica tutta si assuma le adeguate responsabilità, chiediamo da subito l’avvio di un dialogo per trasformare le strutture segreganti in soluzioni abitative basate sulla coabitazione e sul progetto di vita, con un piano di transizione chiaro e scadenze definite».
Leggi: Vita
Tre recenti rapporti sulle misure di contrasto delle povertà – Remo Siza
Il Report dell’Inps sui pagamenti dell’Assegno di Inclusione (luglio 2024), il recente Rapporto Caritas (giugno 2024) e il rapporto della fio.PSD – Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora (giugno 2024) evidenziano il carattere fortemente selettivo delle politiche di contrasto della povertà che si intendono perseguire.
Questa selettività si afferma in anni in cui l’incidenza della povertà nella popolazione italiana è cresciuta significativamente. L’Istat ha diffuso recentemente (luglio 2024) le stime preliminari sulla povertà assoluta nell’anno 2023. Le persone in condizione di povertà assoluta in Italia sono oltre 5,7 milioni nel 2023, per un’incidenza pari al 9,8%, il valore massimo dal 2014 (Istat, 2024: 27)
Solo ad una parte di questi 5,7 milioni di persone è assicurato un supporto economico. Il report dell’Osservatorio statistico dell’INPS su Assegno di Inclusione (ADI) e Supporto Formazione e Lavoro (SFL) ha rilevato che nei primi sei mesi del 2024 sono stati circa 698mila i nuclei con domanda accolta di ADI, per un totale di 1,68 milioni di persone coinvolte. Fino al 30 giugno 2024, sono state accolte 96mila domande per il Supporto per la formazione e il lavoro (pp. 3-4).
Leggi: Welforum
Noi e la terza età. Gli stereotipi sugli anziani
I pregiudizi colpiscono anche le persone di una certa età. Si chiama “ageismo” e può avvenire anche in senso contrario. L’indagine di un gruppo di ricercatori in Valdichiana
Una parola da imparare e da inserire tra quelle di uso frequente: ageismo. È del 1969 ed è stata coniata dal gerontologo americano, Robert Neil Butler. Indica l’insieme dei pregiudizi, degli stereotipi e delle discriminazioni basati sull’età. È un veleno invisibile ma letale, mina la coesione sociale di una comunità. Fatte le eccezioni – purtroppo in crescita – oggi nessuno oserebbe definirsi razzista, omofobo o antisemita. Nessuno oserebbe disprezzare un disabile, ma a chi non è sfuggita una battutaccia sui vecchi? In un quotidiano contesto sociale chi viene messo all’indice per aver definito l’anziano una persona ormai inefficiente o inutile? Il veleno è già entrato nel corpo sociale. Il Censis ci ricorda che quasi la metà dei nati tra il 1980 e il 1995 ritiene che nelle situazioni di emergenza la priorità debba essere data ai giovani. E il 35 per cento è convinta che la spesa pubblica destinata agli anziani sia troppo alta.
Leggi: Liberetà
I badanti del futuro saranno robot
I Cinesi stanno sviluppando robot con sembianze umane che possono essere utilizzati come badanti, infermieri e anche per compagnia.
Durante l’annuale fiera della robotica a Pechino, sono stati presentati i più recenti progressi in questo affascinante campo. Gli androidi di EX Robots sono in grado di copiare perfettamente le espressioni umane, suscitando paragoni con quelli rappresentati nel film di Spielberg “Intelligenza Artificiale”.
Un video condiviso dall’Associated Press mostra come il corpo di questi androidi sia rivestito di un materiale che assomiglia alla pelle umana. Nel video, si può osservare il dispositivo che imita perfettamente la mimica facciale di un visitatore, compreso il movimento degli occhi e il sorriso.
Una telecamera inserita nella cornice di un tablet riprende e scansiona in tempo reale il viso dell’utente in tre dimensioni.
Leggi: Medilogy
Meglio a casa? Implicazioni dell’assistenza al domicilio di persone anziane con demenza a Milano
L’articolo presenta una ricerca, realizzata per analizzare impatti economici e sociali dell’assistenza al domicilio delle persone affette da demenza, nel contesto milanese. Il punto di domanda nel titolo rimanda, più che a una risposta alternativa fra sì e no, all’invito a chi si prende cura (caregiver innanzitutto, ma anche gestori di servizi e interventi) di tenere conto della complessità e delle molteplici sfaccettature che caratterizzano le condizioni di vita delle persone anziane con demenza.- di Elisabetta Donati (responsabile area Cultura e ricerca Fondazione Ravasi Garzanti, Milano), Elisabetta Notarnicola (professore associato SDA Bocconi School of Management, Milano)
Meglio a casa? Implicazioni economiche e sociali dell’assistenza al domicilio di persone anziane con demenza a Milano
Da diverso tempo Fondazione Ravasi Garzanti opera a fianco di famiglie milanesi che gestiscono al proprio domicilio l’assistenza a persone anziane con malattia di Alzheimer. Questo intervento, attivo da circa 15 anni, ultimamente è evoluto in una nuova offerta di servizi, costruita in partnership con diverse realtà del terzo settore. L’evoluzione del percorso è stata accompagnata da una maturazione di interrogativi inerenti gli assetti della cura che l’operare con le famiglie permette di osservare e comprendere, cui la ricerca – realizzata in collaborazione con CERGAS Bocconi1 nel 2022-2023 – ha provato a dare una prima risposta.
Leggi: I Luoghi della Cura
La popolazione mondiale raggiungerà il picco di 10,3 miliardi nel 2080
La cifra inizierà poi a diminuire più velocemente rispetto a quanto previsto dieci anni fa, a causa dei bassi tassi di fecondità. Nel 2080 il numero di persone con più di 65 anni supererà quello degli under 18. I dati del nuovo World population prospects.- di Maddalena Binda
La popolazione mondiale arriverà a 10,3 miliardi di persone (dagli attuali 8,2 miliardi) nel 2080 e poi inizierà a diminuire. Entro la fine del secolo la popolazione mondiale sarà inferiore del 6% (pari a 700 milioni di persone) rispetto alle stime elaborate dalle Nazioni Unite dieci anni fa, una riduzione causata da diversi fattori, tra cui tassi di fecondità inferiori a quanto previsto in precedenza. Lo rileva il World population prospects 2024 pubblicato dalle Nazioni unite l’11 luglio in occasione della Giornata mondiale della popolazione.
L’andamento demografico non è uguale in tutto il mondo: in alcuni Paesi la crescita demografica si è arrestata, mentre in altri continua a ritmi diversi.
Leggi: Futura Network
In Italia atteso un milione di over 90 nei prossimi 3 anni – Italia Longeva, “un enorme bisogno di assistenza domiciliare”
Italia Longeva accende i riflettori sull’assistenza agli anziani fragili che tra 20 anni sfioreranno i 19 milioni, e un terzo saranno over-65 soli e a rischio di isolamento.
Il bisogno di assistenza domiciliare agli anziani è enorme, nonostante il trend di crescita degli over-65 che beneficiano di cure a casa, passati dai 252mila (1,95% del totale) del 2014 ai quasi 550mila (3,89%) del 2023.
Secondo i dati forniti dalle Regioni al Ministero della Salute, sarebbero oltre 80mila in più gli anziani che nell’ultimo anno sono stati assistiti a domicilio rispetto al 2022, dato positivo ma che sembra non trovare riscontro nel ‘mondo reale’. C’è poi un altro 2,88% di ultra 65enni (404.235 persone) che ha ricevuto cure residenziali (RSA) nell’ultimo anno.
Nei prossimi 20 anni, si stima saranno all’incirca 6 milioni gli over-65 soli e a rischio di isolamento. Oggi il 64% delle persone con demenza, tra le prime cause di perdita di autonomia negli anziani, non viene preso in carico in una struttura sociosanitaria, con un onere fortissimo per milioni di famiglie.
Leggi: Ansa
Sanità: Cgil, 8 Regioni non garantiscono i Lea. Servono risorse per il SSN
“Ben otto Regioni non garantiscono i Livelli Essenziali di Assistenza, una in più rispetto all’anno precedente. Ai cittadini di una Regione su tre non viene garantito il diritto alla tutela della salute, con profonde diseguaglianze tra persone e territori”. È quanto sottolinea la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi in seguito all’analisi dei dati del Nuovo Sistema di Garanzia Lea.
“Il Ministro Schillaci – aggiunge la dirigente sindacale – annuncia due ulteriori indicatori per monitorare i Lea, ma monitoraggi e analisi in assenza di corrispettive scelte coerenti servono a poco, se non a certificare il fallimento del Governo”.
“Ciò che occorre urgentemente al SSN – conclude Barbaresi – è la garanzia delle necessarie risorse, un reale investimento sul personale, da valorizzare adeguatamente, e che si fermi la privatizzazione della sanità”.
Leggi: Cgil
NEWS:
17 luglio 2024
Sanità, erogazione Lea: Toscana sul podio nazionale
La Regione Toscana si conferma ai vertici nazionali della sanità anche per l’anno 2022 riguardo ai livelli essenziali di assistenza. Giani e Bezzini: “Ringraziamo i nostri professionisti che, pur lavorando in condizioni non semplici, riescono a garantire una qualità dei servizi superiore alla media italiana”
La Regione Toscana si conferma ai vertici nazionali della sanità anche per l’anno 2022 riguardo ai livelli essenziali di assistenza, i cosiddetti Lea, raccogliendo complessivamente 275,31 punti su 300, un punto in più rispetto all’anno precedente. La certificazione, che tiene di conto delle prestazioni che i sistemi sanitari regionali sono tenuti a offrire a tutti i cittadini in forma gratuita o dietro pagamento di una quota di compartecipazione (i Lea, per l’appunto), arriva dal ministero della Salute, che come strumento di monitoraggio ha utilizzato il nuovo sistema di garanzia (Nsg) che dal 2020 ha sostituito la vecchia griglia. Questa mattina a Roma sono stati resi noti gli esiti dei vari indicatori. La Toscana è sul podio nazionale, assieme a Emilia Romagna e Veneto.
Leggi: Redattore Sociale, 17/07/2024
giovedì 11 luglio 2024
Schillaci: “Tra priorità G7 Salute prevenzione per invecchiamento attivo”
Il Ministro della Salute al Technical event di Genova propedeutico alla ministeriale di ottobre che si terrà ad Ancona: “In Italia oggi gli over 65 rappresentano il 24% della popolazione e potranno salire al 34% nel 2050”.
“Sono 3 le priorità che ci siamo dati per il G7 Salute e che abbiamo condiviso con gli altri partner: il rafforzamento dell’architettura sanitaria globale, l’antimicrobico resistenza in ottica One Health e la prevenzione lungo tutto il corso della vita, legata all’invecchiamento attivo”. Lo ha ricordato il ministro della Salute Orazio Schillaci a Genova, durante un evento tecnico propedeutico al G7 Salute di ottobre ad Ancona, dedicato all’invecchiamento attivo attraverso prevenzione e innovazione.
Leggi: Quotidiano Sanità, 11/07/2024
giovedì 11 luglio 2024
Comunicato stampa congiunto CGIL NAZIONALE, SUNIA. Affitti brevi: Cgil e SUNIA, necessario un provvedimento del Governo.
“Sul fenomeno degli affitti brevi e delle locazioni turistiche nelle città è preoccupante l’assenza di misure organiche da parte del Governo in grado di limitare e circoscrivere una modalità di utilizzo del patrimonio immobiliare, conferendo poteri ai Comuni che oggi dispongono di pochissimi strumenti per una corretta regolamentazione su un uso virtuoso e tollerabile degli immobili. Questo anche in relazione alle criticità del settore abitativo, a un’emergenza che raggiunge livelli preoccupanti, mentre il mercato assume la locazione breve come un’utile scorciatoia per un aumento a dismisura dei canoni”. È quanto si legge in una nota congiunta di Cgil nazionale e SUNIA in seguito alla pronuncia del TAR della Toscana sulla delibera del Comune di Firenze in merito all’introduzione del divieto dell’uso per residenza temporanea e delle locazioni turistiche all’interno del nucleo storico UNESCO della città.
Leggi: Sunia, 11/07/2024
giovedì 11 luglio 2024
Decreto liste d’attesa. Le Regioni bocciano il provvedimento: “Imprescindibile lo stralcio dell’articolo 2”. E sulle risorse denunciano: “Testo privo di qualunque finanziamento”
Le Regioni hanno dato parere negativo in Stato-Regioni perché l’attuale formulazione dell’articolo 2 presenta dei “profili di illegittimità costituzionale” ed è necessaria una sua “riscrittura condivisa”. Quanto alle risorse, spiegano che quelle stanziate in manovra per il superamento delle liste d’attesa potrebbero essere già state impegnate e, nel caso, il provvedimento sarebbe “privo di qualunque finanziamento”. Bocciato anche il supertamento del tetto di spesa per il personale: “Limitate ed insufficienti novità per l’anno in corso e poche novità anche per l’anno 2025”. IL DOCUMENTO
Arriva il parere negativo delle Regioni in sede di Conferenza Stato Regioni al decreto liste d’attesa attualmente all’esame della commissione Sanità del Senato. Unico voto a favore è stato quello del Lazio. In attesa dei pareri del Governo agli emendamenti depositati, cosa che ha fatto slittare la prosecuzione dei lavori alla prossima settimana, le Regioni sottolineano quanto sia per loro “imprescindibile” lo stralcio dell’articolo 2 e la sua riscrittura con le modifiche da loro richieste. Ma dal Ministero della Salute è arrivato un secco “no”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 11/07/2024
giovedì 11 luglio 2024
Dl liste d’attesa: Cgil, pesante bocciatura Regioni. Governo si occupi seriamente del SSN
“La bocciatura delle Regioni al decreto liste d’attesa brucia la propaganda governativa più delle temperature di questi giorni. Ciò dovrebbe preoccupare molto il Ministro della Salute e indurlo ad occuparsi seriamente del Servizio Sanitario Nazionale abbandonando la strada dello smantellamento”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.
“È sempre più evidente la volontà del Governo Meloni di privatizzare la salute”, aggiunge la dirigente sindacale. “Anche questa volta – conclude – non c’è nessuna vera risposta alle persone che attendono di essere curate e i roboanti annunci pre-elettorali si sciolgono come ghiaccio al sole”.
Leggi: Cgil, 11/07/2024
giovedì 11 luglio 2024
Da CARER ETS una forte sollecitazione: approvare rapidamente una legge nazionale sui caregiver equa e inclusiva
In data 10 luglio 2024 l’Associazione CARER ETS è stata audita in Commissione Affari sociali della Camera in merito a “Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare”.
“E’ necessario pervenire in tempi brevi – ha detto Loredana Ligabue (Segretaria CARER ETS) – ad una Legge nazionale organica, inclusiva ed equa di riconoscimento e sostegno ai caregiver familiari, consentendo al caregiver una conciliazione tra esigenze di vita, di cura e di lavoro”.
CARER ha evidenziato l’importanza di:
A) una definizione del caregiver ampia ed inclusiva;
B) una esplicitazione del ruolo del caregiver centrata sulla dimensione/relazione affettiva, di supporto e accompagnamento, integrativa (non sostitutiva) di figure professionali nella attività di cura e di cure;
Leggi: Anziani e non solo, 11/07/2024
mercoledì 10 luglio 2024
Anziani non autosufficienti. Malavasi (Pd): “Governo dia attuazione a decreti”
“Avevamo denunciato come questo decreto fosse un bluff: senza risorse, né servizi innovativi che servirebbero in Italia, il paese dell’Ue con il più alto numero di persone anziane. Ma la cosa sconcertante è che non sono neppure in grado di attuarlo. Siamo di fronte all’ennesimo provvedimento propaganda del governo del non fare. Chiediamo al governo di dara attuazione ai decreti che mancano all’appello”
“Da ormai quasi due mesi sono scaduti i termini per istituire la commissione che individui gli indicatori di chi ha un “bisogno assistenziale gravissimo” prevista dal decreto legislativo sulle politiche attive in favore delle persone anziane non autosufficienti. Ho chiesto alla Ministra Calderone con un’interrogazione urgente quali siano i motivi che abbiano impedito, fino ad oggi, l’istituzione della commissione e quali siano i tempi entro cui verrà istituita. Non si può tardare ulteriormente l’avvio di una riforma tanto attesa”.
Lo dichiara in una nota, Ilenia Malavasi, deputata del Pd della commissione Affari Sociali.
Leggi: Quotidiano Sanità, 10/07/2024
DALLE REGIONI:
15 luglio 2024
Casa, Sunia: Confedilizia lascia i proprietari in favore della politica
Dichiarazioni di Emiliano Guarneri, segretario generale del SUNIA di Roma.
“Il comunicato stampa che riporta le dichiarazioni del presidente di Confedilizia divulgato dagli organi di propaganda del Governo non è neanche commentabile.
Il presidente Spaziani Testa ha trasformato Confedilizia nella parodia di se stessa, assumendo lui il ruolo di “stampella del governo” sui temi dell’abitare. Attribuire la responsabilità della diffusione degli affitti brevi al SUNIA e alla Cgil, per aver chiesto il blocco degli sfratti in epoca Covid dà la misura dell’inadeguatezza della capacità di analisi del Presidente.
Aver ottenuto misure che, in quei mesi durissimi, hanno consentito a molte famiglie di non essere esposte ad un contagio mortale, ottenendo la possibilità di rinegoziare i canoni di locazione per garantire ai proprietari di non subire il mancato pagamento del canone dimostra come le parole di Confedilizia siano soltanto una bassissima propaganda elettorale delle posizioni del Governo.
Leggi: Sunia, 15/07/2024
15 luglio 2024
Rsa in Piemonte, fino a 4 mila euro al mese per un posto. Ecco che fine fa chi non ha i soldi
Sono oltre 90 mila le persone over 70 anche solo parzialmente non autosufficienti. Costi altissimi e i lunghi tempi di risposta della Sanità costringono le famiglie a spese a volte impossibili
In Piemonte ci sono oltre 90 mila casi di demenza e, tra questi, poco meno di 80 mila malati di Alzheimer. Persone almeno parzialmente non autosufficienti, che vanno aiutate e che spesso devono lasciare la propria casa per trasferirsi in Rsa, residenza sanitaria assistenziale per anziani. Ma i posti non bastano per tutti, così come i soldi pubblici messi a disposizione per coprire i costi.
Che succede, però, quando il malato o la famiglia del malato non ce la fa a sostenere le spese? Si è costretti a rivolgersi alle strutture più economiche che ovviamente offrono meno servizi, hanno poco personale sanitario e quasi mai un medico in sede. E che, non di rado, sono periodicamente attenzionate dai Nas i quali, una volta intervenuti, di norma fanno trasferire gli anziani in ospedale. Secondo gli ultimi dati della Regione (giugno 2024), sul territorio si contano 35.703 posti letto accreditabili in Rsa; di questi, 3.769 si trovano nell’alessandrino, 2.161 nell’astigiano, 1.568 nel biellese, 3.134 presso l’Asl Cuneo 1 e 1.534 nella Cuneo 2, 2.391 nel novarese, 6.663 a Torino, 4.605 afferiscono all’Asl To3, 4.697 alla To4, 2.441 alla To5 mentre 1.313 sono nel Verbano Cusio Ossola e 1.427 nel vercellese.
Leggi: Corriere della Sera, 15/07/2024
12 luglio 2024
Caregiver: stanchi di promesse, servono risorse e un quadro organico
Si sono svolte alla Camera le audizioni dei rappresentanti delle associazioni, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare”. Roberto Speziale, presidente Anffas: «Speriamo che finalmente si arrivi a una legge organica e strutturata. Il problema vero di questa legge sono le coperture» – di Ilaria Dioguardi
Idisegni di legge “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare” sono entrati da un paio di settimane nell’agenda della commissione Affari sociali della Camera. Sono testi di legge che fanno ben sperare che, finalmente, il nostro Paese si doti di una legge che riconosca, in modo organico e completo, la figura del caregiver familiare.
Un passo in avanti lo abbiamo fatto con la legge 205/2017 (la legge di bilancio 2018), che ha riconosciuto la figura del caregiver e ha previsto l’istituzione del fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare.
Leggi: Vita, 12/07/2024
11 luglio 2024
Milano. No alla cessione degli alloggi del PAT ad INVIMIT
Chiediamo un confronto serio sul destino del patrimonio immobiliare del PAT e di chi ci abita.
Malgrado le mozioni votate dai consigli comunali di Milano e di Peschiera e le proteste degli inquilini, Il Pio Albergo Trivulzio continua imperterrito nel suo progetto di conferire i propri alloggi ad un fondo immobiliare gestito da INVIMIT SGR: si tratta di circa 800 alloggi, in parte locati e in parte vuoti.
Questo patrimonio immobiliare, malgrado una serie di usi impropri permessi dall’ente negli ultimi anni, quali gli AIRBNB, ed i troppi alloggi vuoti, è abitato in gran parte da persone, spesso anziane, che non possono accedere al mercato privato, dove i prezzi sono altissimi, e costituisce storicamente uno dei pochi polmoni di affitti non speculativi, in parte a canone concordato, a Milano e provincia.
A rendere ancor più grave il tutto è che l’operazione sta avvenendo senza che tutta una serie di elementi fondamentali, quali la tempistica, i termini anche economici degli accordi tra PAT e INVIMIT, quali stabili verranno conferiti al fondo, la valutazione del patrimonio, gli obbiettivi economici del fondo, la tipologia di canoni che si intenderanno applicare
Leggi: Sunia, 11/07/2024
10 luglio 2024
Roma. Fenomeno emergente di famiglie in strada
Lo dice il Dipartimento per le politiche sociali di Roma Capitale. “Spesso troviamo in stazione o in luoghi diversi, famiglie intere composte da padre, madre, due, tre, quattro o anche cinque figli”, che arrivano incontrollate da Paesi esteri, come “per esempio dall’Afghanistan o dall’Albania” – Eleonora Camillisenzadimora Roma
“Spesso troviamo in strada, in stazione o in luoghi diversi, famiglie intere composte da padre, madre, due, tre, quattro o anche cinque figli”, che arrivano incontrollate da Paesi esteri, come “per esempio dall’Afghanistan o dall’Albania, senza che nessuno se ne sia accorto o sia riuscito a incercettarli”. Quello descritto da Fabriozio Villeggia del dipartimento Politiche sociali di Roma Capitale alla commissione capitolina Politiche sociali è “un fenomeno molto emergente” che però sta assumendo numeri importanti. “Stiamo riscontrando numerosi casi sia durante la settimana che al ritmo di 1-2 nel fine settimana- ha spiegato- E noi non abbiamo uno strumento di risposta perché è un tema sì sociale ma anche tanto alloggiativo, e non disponiamo di servizi in questo senso. Quando abbiamo dei posti disponibili proponiamo alla madre con i figli il circuito dell’area genitorialità e agli uomini adulti l’accoglienza”.
Leggi: Redattore Sociale, 10/07/2024
10 luglio 2024
A Bovalino torna l’iniziativa “Lido solidale” per prevenire e impedire il disagio della popolazione anziana a fronte delle alte temperature della stagione estiva.
Dal primo luglio al 30 agosto, nei pomeriggi del lunedì, mercoledì e venerdì i cittadini (over 60 autosufficienti) interessati potranno recarsi al gazebo “favuriti” sito lulla spiaggia lato sud. Si metteranno a disposizione i numerosi libri che il bibliobus ha in dotazione, per un rilassante soggiorno.
«Ringraziamo i volontari di Auser Noi ci Siamo – sottolineano i responsabili – Abbiamo voluto confermare questa soluzione che anche l’anno scorso ha dato ottimi risultati in termini di assistenza e supporto ai nostri anziani, rispondendo così alla necessità di proteggerli dalla calura estiva e favorire la socializzazione. Queste iniziative sono possibili grazie all’impegno delle realtà territoriali che lavorano in sinergia con l’Amministrazione comunale per il benessere dei cittadini».
Leggi: Auser, 10/07/2024
IN AGENDA:
“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso
Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.
Leggi: Redattore Sociale
5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online
DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Leggi: Erickson
Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Caregiver: un altro modello è possibile
La sociologa di Ca’ Foscari Barbara Da Roit va alle origini del nostro peculiare sistema di assistenza ai non autosufficienti. Lo fa attraverso una prospettiva comparata che mostra come le condizioni lavorative di badanti e caregiver familiari non siano inevitabili ma frutto anche di precise politiche di welfare e investimento sociale – di Nicla Panciera
«Nessuno è caregiver per scelta». «Caregiver si diventa contro la propria volontà». Sono affermazioni molto comuni in chi si prende cura di un proprio caro che, per ragioni sanitarie o anagrafiche, ha bisogno di aiuto e assistenza. Come se non ci fosse altra scelta possibile se non quella di dover lasciare andare, a poco a poco, tutto il resto – la propria vita personale, familiare e lavorativa – per occuparsi interamente di un’altra persona, magari senza neppure la prospettiva della guarigione. «Non è così ovunque, molto dipende da precise scelte relative ai sistemi di welfare e alle politiche di investimento sociale» spiega Barbara Da Roit, ordinaria di sociologia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, esperta di sistemi di welfare europei.
Leggi: Vita
E=mc2: Equipe=case management condiviso – Federico Grassi
Nell’ultimo decennio le politiche per l’inclusione sociale e lavorativa hanno arricchito il proprio lessico del termine case manager, quasi “cooptandolo” dall’ambito sanitario, oltre che medico-ospedaliero in relazione alla gestione dei rischi e delle emergenze, e dal più vicino ambito sociale e sociosanitario, dove ad esempio viene impiegato nel contesto dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM).
Quello del case manager è un ruolo centrale nei processi di attivazione sociale e lavorativa che coinvolgono una pluralità di servizi e che riconoscono il protagonismo delle persone che beneficiano di interventi, progetti, misure e percorsi di cambiamento da situazioni di fragilità e svantaggio. Più che un incarico da agire secondo schemi precostituiti e modalità ben impostate, è uno stile proprio e capace di adattarsi alle peculiarità del gruppo di lavoro nel quale si sviluppa. Infatti, non c’è case manager senza un gruppo, uno staff, un’equipe, una realtà complessa da coordinare ed è forse necessario riflettere proprio sugli elementi caratterizzanti la funzione multiforme, e per niente scontata, del case management nell’ambito delle attuali politiche per l’inclusione socio-lavorativa.
Leggi: Welforum
Anziani fragili, sanità territoriale e l’incertezza come regola
Al Cottolengo di Torino, un convegno di Uneba Piemonte e Uneba Lombardia – realtà locali che riuniscono buona parte delle oltre mille strutture sociosanitarie del Non profit cattolico – rimette al centro il quadro difficoltoso in cui chi accoglie i non-autosufficienti si trova a operare – di Gianpaolo Cerri
Si sono ritrovate in un luogo bello e storico Uneba Piemonte e Uneba Lombardia per discutere di Sanità e sociosanità territoriale, un convegno a più voci su Il ruolo fondamentale del sociosanitario, ed in particolare degli enti non profit, nella servizi territoriali per le fragilità.
Nessun luogo, meglio della Piccola Casa che Giuseppe Cottolengo volle “per i malati che non trovavano posto negli ospedali” – ed eravamo nella Torino del primo 800 – poteva infatti richiamare lo “spirito Uneba” e cioè dell’Unione nazionale istituzioni e iniziativa di assistenza sociale, che raggruppa oltre mille realtà del Non profit socio-sanitario cattolico.
A ricordare il nesso profondo fra quel luogo straordinario e i tanti luoghi, lungo lo Stivale, dove si accolgono i fragili del nostro tempo, la necessità della centralità della persona anche nell’azione socio-sanitaria di oggi,
Leggi: Vita
Elaborare un Progetto di Vita: con chi, quando e dove?
Informazione, orientamento e accompagnamento alle persone con disabilità e famiglie al tempo della attuazione delle Leggi Delega previste dal PNRR – Claudio Castegnaro
Quadro di riferimento
Il Decreto legislativo 62/2024, attuativo della Riforma in materia di disabilità prevista dal PNRR, è entrato in vigore il 30 giugno 2024. Riconosce il diritto di tutte le persone con disabilità di essere ascoltate e valutate al fine di poter decidere della propria vita, al pari degli altri. Il Decreto è intitolato “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”. Si tratta del terzo Decreto attuativo della Riforma1 che semplifica il sistema di accertamento dell’invalidità civile e introduce il “Progetto di vita”. La Ministra Locatelli ha comprensibilmente dichiarato che “siamo davanti a una svolta epocale nella presa in carico della persona con disabilità”2.
Leggi: Welforum
Il taglio dei posti letto va di moda anche in Europa. In 10 anni -171 mila. E solo in Italia ne sono stati cancellati quasi 20 mila – di Lucia Conti
I dati sono di Eurostat e mostrano come il numero di letti ospedalieri in Ue sia diminuito del 7% dal 2012. In rapporto alla popolazione, in media, nel 2012 c’erano 563 letti ospedalieri ogni 100.000 persone, nel 2022 erano 516. In Italia si è passati da 342 a 308 (un dato ampiamente sotto la media). I Paesi con il maggior numero di posti letto per abitanti è la Bulgaria (823), seguito dalla Germania (766), quello con il rapporto più basso la Svezia (189).
Diminuiscono i posti letto ospedalieri in Europea. Nel 2022 l’UE contava 2,3 milioni di letti ospedalieri, il 7% in meno rispetto al 2012, pari a un taglio di 171.110 posti letto. In Italia i posti letto nel 2022 erano 182.210, quasi 20mila in meno del 2012. Ma a scendere non è solo il numero assoluto: diminuisce anche il rapporto tra posti letto e popolazione: nel 2022, in media, in Ue, c’erano infatti 516 letti ospedalieri ogni 100.000 persone, mentre nel 2012 erano 563. In Italia si è passati da 342 nel 2012 a 308 nel 2022.
Leggi: Quotidiano Sanità
Caregiver: i gap da colmare e il ruolo delle aziende
Chi assiste una persona non autosufficiente incontra molte difficoltà. Cruciale è il ruolo delle aziende nel favorire il bilanciamento vita-lavoro dei lavoratori, anche caregiver. «Serve una nuova organizzazione, ragionare per obiettivi e dare flessibilità, tanto agli uomini quanto alle donne», dice Luisa Quarta, coordinatrice del Gruppo donne manager di Manageritalia – di Nicla Panciera
Il lavoro di assistenza e di cura a una persona non autosufficiente è, di per sé, molto estenuante dal punto di vista fisico e mentale. A questo, si aggiunga il fatto che costringe chi vi si dedica a grandi sforzi per conciliare questa attività alla propria vita personale e agli impegni professionali. Un difficile bilanciamento, il cosiddetto work life balance, che spesso è già piuttosto complicato per queste persone perché sono nella maggior parte dei casi delle donne. Secondo i dati Istat, infatti, il 75% dei caregiver familiari sono donne tra i 45 e i 64 anni. Della necessità ragionare in una prospettiva ampia e lungimirante di «cura e attenzione alle persone nel mondo del lavoro, tenendo nel giusto conto la parità di genere, i bisogni dei caregiver, e il diritto alla genitorialità senza impedimenti e limitazioni», si è parlato oggi 11 luglio in occasione della Giornata mondiale della Popolazione, nel corso dell’appuntamento Adnkronos Q&A ‘La cura delle persone. Work life balance per tutti, il tempo risorsa per genitori e caregiver‘, in programma a Palazzo dell’informazione.
Leggi: Vita
Lavoro domestico, nel 2025 in Italia serviranno 2,8 milioni di colf e badanti
In Italia nel 2025 le famiglie avranno bisogno del supporto di circa 2 milioni 288 mila unità di personale domestico per soddisfare il proprio fabbisogno di assistenza: 1 milione 524mila lavoratori stranieri e 764mila italiani. E ancora, di circa 1 milione e 25mila badanti e di 1 milione 262mila colf.
Sono le stime contenute nel 3° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, presentato da Assindatcolf e dal Centro Studi e Ricerche Idos, autore della ricerca intitolata “Il fabbisogno di manodopera italiana e straniera nel comparto del lavoro domestico in Italia. Stima 2023-2025 per regioni”. Il fabbisogno complessivo di circa 2 milioni e 288 mila collaboratrici domestiche include non solo le famiglie con lavoratori già in regola ma anche i datori di colf e badanti senza contratto e persone che vorrebbero assumere ma che per una serie di motivi, anche economici, non hanno ancora provveduto.
Leggi: Auser
Assistenza domiciliare infermieristica. Il 91,7% dei pazienti è soddisfatto e la promuove. L’indagine Fnopi
All’indagine hanno aderito 77 Asl su 110, per una copertura del 75,3% della popolazione residente nel Paese. Calcolato per la prima volta il suo valore in termini economici grazie allo studio Aidomus-IT, promosso da Fnopi e curato dal Cersi sul 70% delle aziende sanitarie italiane: considerando 6,84 accessi/pazienti al giorno, è pari a 138,73 euro L’INDAGINE
Cure domiciliari, nelle Asl le Case della comunità sono ancora poco diffuse (solo nel 27,3% delle aziende), va un po’ meglio per i servizi di sanità digitale (presenti nel 57,1% delle Asl), ma il 92,2% delle aziende le garantisce comunque con personale infermieristico (con tempi medi di attivazione di 2 giorni). Una assistenza infermieristica promossa dai pazienti a pieni voti, quasi 9 su 10 dichiarano di essere sempre stati trattati con cortesia e rispetto dagli infermieri e di aver percepito che si stessero sempre prendendo cura di loro.
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Lavoro: sgravi contributi per donne vittime di violenza
L’Inps ha emanato la circolare per gli sgravi contributivi previsti dalla Legge di Bilancio 2024 per l’assunzione delle donne vittime di violenza. Si tratta di una misura che prevede uno sconto del 100% dei contributi, fino ad un massimo di 8mila euro annui, per le aziende private che assumono donne vittime di violenza, inserite in un percorso di uscita dai maltrattamenti certificato dai centri antiviolenza riconosciuti, a tempo determinato e indeterminato, a tempo pieno o parziale e le trasformazioni da tempo determinato a indeterminato.
Per accedere al beneficio, la donna deve essere disoccupata al momento dell’assunzione e percettrice del Reddito di Libertà.
I benefici sono così erogati:
• assunzioni a tempo indeterminato per 24 mesi;
• assunzioni a tempo determinato per 12 mesi, ovvero per la durata del rapporto di lavoro fino a un massimo di dodici mesi;
• trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine, sia già agevolato che non agevolato, per 18 mesi a partire dalla data dell’assunzione a tempo determinato.
Leggi: Inca
Lavoro: Colpo di calore come infortunio
“Lavorare ad alte temperature, sia all’aperto sotto il sole che in ambienti chiusi può essere pericoloso. Perciò quando si è colpiti da un colpo di calore improvviso, questo evento è considerato un INFORTUNIO SUL LAVORO. A ricordarlo è l’Inca insieme alla Cgil, che sottolinea come durante le ondate di caldo aumentano gli infortuni.
Le ondate di calore, infatti, possono essere letali o provocare patologie anche a lungo termine. L’impatto che le alte temperature hanno sulla salute dei lavoratori e delle lavoratrici è molto importante, non a caso quando si verificano gli eventi di calore estremo si registra un aumento degli infortuni sul lavoro.
Gli effetti delle alte temperature incidono sia nelle lavorazioni al chiuso che all’aperto. Negli ambienti di lavoro chiusi è consigliato che la temperatura sia compresa tra i 21 e i 23 ° C in caso di attività che richiedano basso sforzo fisico con un’umidità massima compresa tra il 40 e il 60%, in caso di sforzo di media intensità, la temperatura deve essere compresa tra i 18° C e i 21° C. Durante la stagione estiva la temperatura interna non deve mai superare i 24°. Purtroppo, la norma del Testo Unico non è vincolante.
Leggi: Inca
Partita la campagna Auser rivolta agli anziani “Aperti per ferie” per vivere un’estate serena
Il presidente nazionale Domenico Pantaleo: “Auser non si ferma d’estate e con la sua rete di prossimità è vicino ai cittadini più deboli e fragili”
Compagnia telefonica, consegna a casa di spesa e farmaci, trasporto sociale ma anche passeggiate, incontri culturali, musica, ballo, merende, gite e soggiorni estivi nelle località turistiche di mare o montagna e tanto altro ancora. In più una guida ricca di consigli utili pratici su come difendersi dal gran caldo.
Con l’estate torna la tradizionale campagna dell’Auser “Aperti per ferie” con tante occasioni rivolte agli anziani soli di socializzazione, turismo, cultura, aiuti concreti per vivere le giornate estive con più serenità.
https://www.auser.it/apertiperferie
NEWS:
08 luglio 2024
La settimana del sociale: per il caregiver familiare sarà la volta buona?
La Commissione Affari sociali della Camera sta esaminando le proposte di legge per il riconoscimento del caregiver familiare: proposte di partiti diversi, ma con un fil rouge che fa ben sperare, finalmente, in una legge organica – di Edoardo Patriarca
Se nella plenaria della Camera dei deputati si discuterà di modifiche del Codice penale, di imprese agricole e della istituzione della filiera formativa tecnologica-professionale, al Senato sono in discussione due disegni di legge che toccano tematiche di utilità sociale e di Terzo settore: il ddl n. 1161 “Conversione in legge del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”, e il ddl n. 1162 “Conversione in legge del decreto-legge 11 giugno 2024, n. 76, recante disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali”. Seguiremo con attenzione il confronto in Assemblea.
Leggi: Vita, 08/07/2024
08 luglio 2024
Decreto liste d’attesa. Abolizione obbligo vaccinale? Proposta estranea alla logica oltre che alla materia trattata
L’obbligo fu introdotto a luglio del 2017 a seguito di un’epidemia di morbillo. Nel 2018-2018, per il 49,5% (n. 3.998) dei casi di morbillo è stato necessario ricorrere a un ricovero ospedaliero (44,9% nel 2017 e 58,7% nel 2018), mentre per il 19,8% (n. 1.601) ad un accesso in pronto soccorso. Come si pensa quindi di abbattere le liste d’attesa abbassando la guardia su malattie che, negli anni passati, hanno portato a migliaia di ricoveri e accessi al pronto soccorso evitabili con un vaccino?
L’emendamento Borghi (Lega) al Decreto liste d’attesa sembra una proposta estranea alla logica prima ancora che alla materia. Il testo, ricordiamo, punta a modificare la legge Lorenzin facendo decadere l’obbligo, previsto per i minori tra i zero e i sedici anni, delle vaccinazioni anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. Già oggi la norma statale prevede che l’obbligatorietà per queste quattro vaccinazioni sia soggetta a revisione ogni tre anni in base ai dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte.
Leggi: Quotidiano Sanità, 08/07/2024
05 luglio 2024
Liste d’attesa, per il 39% degli italiani destinate ad allungarsi. Il 71% convinto che gli infermieri possano contribuire a snellire i tempi. I risultati del sondaggio Nursind-Swg
Controllo post ricovero, medicazioni semplici, piccole suture e prescrizione di presidi sanitari: così gli infermieri potrebbero contribuire ad abbattere le liste d’attesa, secondo il sondaggio condotto negli scorsi giorni tra 800 cittadini. Che chiedono assunzioni e risorse per estendere gli orari di apertura degli ambulatori, ma temono (il 53%) una riduzione dei servizi pubblici e della qualità delle prestazioni (35%). “E noi non possiamo dare loro torto”, commenta Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind. LA SURVEY
Sei italiani su dieci (il 60% esatto del campione) sono convinti che per risolvere il problema delle liste d’attesa occorra assumere più medici e infermieri e oltre la metà (il 56%) ritiene necessario investire più risorse nel settore pubblico per estendere gli orari dei servizi sanitari. Mentre è in corso in Senato l’iter del decreto liste d’attesa licenziato dal governo, Nursind ha voluto coinvolgere direttamente i cittadini su questo tema con una survey commissionata a Swg. “Un sondaggio – commenta il segretario nazionale Andrea Bottega – che rivela da un lato la consapevolezza da parte degli italiani della necessità di interventi concreti e non di misure spot senza risorse e dall’altro anche le loro preoccupazioni sulla tenuta del Ssn.
Leggi: Quotidiano Sanità, 05/07/2024
05 luglio 2024
Autonomia differenziata, Acli: “Fermiamo una legge che produce solo disuguaglianze”.
Depositato in Cassazione il quesito referendario abrogativo della legge Calderoli. Il prossimo passo sarà quello di raccogliere 500mila firme entro il 30 settembre per arrivare al referendum
Immagine cartina Italia
“La legge sull’autonomia differenziata divide l’Italia e aumenterà le disuguaglianze perché fa parti uguali fra disuguali”. Così Antonio Russo, vice presidente delle Acli, che questa mattina, insieme agli altri sottoscrittori, ha depositato alla Corte di Cassazione il quesito referendario totalmente abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata, approvato lo scorso 19 giugno.
Leggi: Redattore Sociale, 05/07/2024
04 luglio 2024
Lavoro domestico, nel 2025 in Italia serviranno 2,8 milioni di colf e badanti
Assindatcolf-Idos presentano la stima del fabbisogno: il prossimo anno le famiglie italiane avranno bisogno del supporto di molti lavoratori domestici, di cui 1 milione e 524 mila stranieri e 764 mila italiani. E ancora, di circa 1 milione e 25 mila badanti e di 1 milione e 262 mila colf. Zini: “Il ‘costo’ è ormai diventato un problema trasversale. Per questo da anni chiediamo misure universali, e non legate all’Isee o all’età”
In Italia nel 2025 le famiglie avranno bisogno del supporto di circa 2 milioni 288 mila unità di personale domestico per soddisfare il proprio fabbisogno di assistenza: 1 milione 524mila lavoratori stranieri e 764mila italiani. E ancora, di circa 1 milione e 25mila badanti e di 1 milione 262mila colf. Sono le stime contenute nel 3° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, presentato oggi da Assindatcolf e dal Centro Studi e Ricerche Idos, autore della ricerca intitolata “Il fabbisogno di manodopera italiana e straniera nel comparto del lavoro domestico in Italia. Stima 2023-2025 per regioni”.
Leggi: Redattore Sociale, 04/07/2024
04 luglio 2024
Assistenza anziani, Snalv e Confsal contro il Governo: “La politica ignora il comparto”
I sindacati autonomi Snalv Confsal e Confsal sostengono da tempo che il comparto dell’assistenza agli anziani è vicino al collasso e denunciano, da un lato, il Governo e le istituzioni pubbliche che ignorano i problemi del sistema dell’accreditamento, rivelatosi fallimentare sotto vari aspetti e, dall’altro, i datori di lavoro che lamentano una profonda crisi finanziaria e l’impossibilità di aumentare gli stipendi dei propri dipendenti
I sindacati autonomi Snalv Confsal e Confsal sostengono da tempo che il comparto dell’assistenza agli anziani è vicino al collasso e denunciano, da un lato, il Governo e le istituzioni pubbliche che ignorano i problemi del sistema dell’accreditamento, rivelatosi fallimentare sotto vari aspetti e, dall’altro, i datori di lavoro che lamentano una profonda crisi finanziaria e l’impossibilità di aumentare gli stipendi dei propri dipendenti.
“Nel mezzo, come spesso accade, ci sono i lavoratori che rappresentano l’anello sacrificale di questa fragile catena – denuncia il sindacato – e che da anni prestano la propria opera in contesti sottorganici e con stipendi bassissimi”.
Leggi: Redattore Sociale, 04/07/2024
03 luglio 2024
Firenze, “solo 30% di chi ha protezione internazionale ha avuto accesso alla casa”
Se ne è parlato al convegno “Immigrazione e abitare”. Paolo Santagata (Coordinatore progetto Sai Firenze): “L’inclusione passa anche dal diritto alla casa. Ma è lo scalino più difficile da sormontare”
“Nel 2023 soltanto il 30% dei titolari di protezione internazionale e di altre forme di permessi di soggiorno che abbiamo accolto è riuscito ad avere un alloggio proprio. L’integrazione effettiva sul territorio fiorentino passa anche dalla casa, ma a Firenze resta una partita complessa”. Lo afferma Paolo Santagata, coordinatore del progetto Sai di Firenze, che ha come ente titolare il Comune di Firenze e come gestori la Fondazione Solidarietà Caritas e il Consorzio Co&So, con la cooperativa “Il Girasole.
Se ne è parlato al convegno “Immigrazione e abitare: criticità, esperienze e prospettive”, in programma oggi e domani (3-4 luglio) alla biblioteca delle Oblate, in via dell’Oriulo 24.
Leggi: Redattore Sociale, 03/07/2024
03 luglio 2024
Il nonno con il “coinquilino solidale”: “Non sono solo e dividiamo le spese”
Sono 401 le coabitazioni attivate dal 2008 con gli anziani che vivevano in case diventate grandi. Gli ospiti sono per lo più soggetti che attraversano un periodo di fragilità o che hanno lavori che non permettono loro di pagare anche un affitto
Un appartamento troppo grande da poter essere vissuto in solitudine. Allo stesso tempo il bisogno di avere in casa una persona che possa dare un aiuto. È così che sono 401 le coabitazioni attivate dal 2008 a oggi tra Firenze e dintorni grazie al progetto Coabitare solidale di Auser Abitare Solidale, con 832 persone coinvolte.
Tra queste c’è il signor Carlo Papi, un anziano in buona salute rimasto vedovo che ha deciso di ospitare Helen Fretel Espinoza Francis, una donna di 58 anni, operatrice socio sanitaria originaria del Perù in cerca di un alloggio non troppo caro: «I servizi sociali con cui sono in contatto per un sostegno alla pulizia della casa – racconta Carlo Papi – mi hanno presentato la possibilità di una coabitazione solidale: abbiamo provato ed è andata bene.
Leggi: La Repubblica, 03/07/2024
28 giugno 2024
Edilizia pubblica: Federcasa, appello dei lavoratori: “Vogliamo un contratto dignitoso”
Oggi presìdio promosso dai sindacati a Roma. “Valorizzare professionalità per aiutare a garantire diritto all’abitare”
“Siamo le lavoratrici e i lavoratori che quotidianamente operano negli Enti e nelle Aziende che amministrano il patrimonio immobiliare pubblico residenziale. Con la nostra professionalità ed esperienza contribuiamo a garantire il diritto all’abitare a una fascia di popolazione in condizione di fragilità economica. Da troppo tempo attendiamo il rinnovo del CCNL 2022-2024, quasi arrivato alla scadenza e su cui, al tavolo di trattativa, come parte datoriale siete ancora lontani dal presentare una proposta che possa tutelare i nostri salari a fronte dell’aumento del costo della vita che si è registrato in questi anni, e che possa valorizzare la nostra professionalità”.
E’ quanto si legge in una lettera promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e sottoscritta da ben oltre la metà del personale di Federcasa (oltre 2000 lavoratrici e lavoratori su poco meno di 4000 complessivi), indirizzata ai vertici di Federcasa e al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga.
Leggi: FP Cgil, 28/06/2024
14 giugno 2024
Abusi su un anziano su 3, nelle Rsa e case di riposo salgono i casi
Violenze fisiche e psicologiche. Geriatri, la gentilezza cura
Angherie, trascuratezza, maltrattamenti fisici e psicologici, abusi nelle RSA, sono riferiti dal 30% degli anziani fragili, per arrivare a circa due su tre nelle RSA e nelle case di riposo.
Tra i maltrattamenti istituzionali più ricorrenti ad opera del personale assistenziale ci sono la mancanza di rispetto per la dignità e la privacy dell’anziano, l’utilizzo di mezzi di contenzione inappropriati e nessuna flessibilità negli orari la sera e al mattino, l’uso improprio di farmaci, la mancata fornitura di occhiali, apparecchi acustici o protesi dentali, non fornire cibo e bevande adeguati o assistenza nel mangiare.
È la situazione tratteggiata in occasione della Giornata Mondiale contro gli abusi agli anziani che ricorre domani; la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) promuove un vademecum sui campanelli d’allarme.
Leggi: Ansa, 14/06/2024
DALLE REGIONI:
08 giugno 2024
Anziani, 61,4 milioni per aiutare i non autosufficienti in Veneto
La Giunta regionale del Veneto ha approvato un progetto per il rafforzamento del sistema di assistenza andando a sostenere le persone anziane non autosufficienti e le rispettive famiglie con un contributo economico. Questo attingendo a fondi della programmazione Pr Veneto Fse Plus 2021-2027 per un totale di 61 milioni e 403.134,80 euro. “Ancora una volta interveniamo a sostegno delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie, in modo aderente al piano di programmazione regionale- sottolinea l’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin- in questo caso rinnoviamo l’attenzione verso gli anziani. Anche il Veneto, infatti, è interessato ad un forte cambiamento della società, con il progressivo invecchiamento della popolazione, e assistiamo da una parte ad una caduta della natalità, dall’altra ad una vita sempre più lunga. Persone più anziane significa anche l’emergente aumento di patologie croniche che con la crescita dell’età significa una prevalenza di patologie degenerative”.
Leggi: Redattore Sociale, 08/07/2024
07 giugno 2024
Centralino anti-solitudine per gli anziani
Consegna della spesa a domicilio e ascolto, torna lo sportello “Restate in Città”
Un centralino anti-solitudine ma anche un servizio pratico, di consegna a domicilio dei generi di prima necessità. Torna anche quest’anno lo sportello Restate in Città, organizzato dal Comune e dalle associazioni locali per aiutare gli over 65 e le persone con difficoltà motoria, nel periodo estivo. Partito il 1° luglio, il call center resterà a disposizione fino al 31 agosto. Per usufruirne, basta telefonare al numero 02.98230800, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16; le piccole commissioni verranno prese in carico dai volontari di turno in quel momento. Lo sportello di aiuto alle fasce deboli è un grande classico delle estati melegnanesi, un servizio che viene riproposto ogni anno per cercare di far sentire meno soli gli anziani e coloro che non possono contare su una rete di sostegno.
Leggi: Il Giorno, 07/06/2024
05 giugno 2024
Welfare aziendale in Toscana, il modello innovative del “Progetto Waves”
Coinvolte 4 cooperative e 843 persone, tra dipendenti e soci. A disposizione dei lavoratori pacchetti per la salute, supporto domestico, integrazione della maternità al 100%, buoni spesa e dotazioni informatiche
Evento significativo, ieri a Firenze, nel panorama del welfare aziendale toscano. Presso la sede di Legacoop, si è tenuto un tavolo tecnico per presentare i risultati del progetto WAVES (Welfare Aziendale come Valore dell’Economia Sociale), che ha coinvolto quattro cooperative sociali: Pane&Rose, CAT, Coop21 e LeGO.
In un contesto di crescenti sfide economiche per le cooperative sociali, WAVES emerge come un tentativo di rispondere alle esigenze dei lavoratori senza compromettere la sostenibilità delle imprese. Avviato nel 2022 con un finanziamento di 860 mila euro dal programma “#Conciliamo”, il progetto ha introdotto misure di welfare innovative in un settore caratterizzato da margini operativi storicamente bassi. Infatti, i risultati presentati mostrano un impatto significativo e diversificato su 843 tra soci e lavoratori delle quattro cooperative coinvolte.
Leggi: Redattore Sociale, 05/06/2024
05 giugno 2024
Taxi di comunità, partito il servizio E’ gratuito: ecco come funziona Da ieri spostarsi, per una certa fascia di popolazione capannorese, non sarà più un problema.
Partito il taxi di comunità, annunciato da tempo e che ha superato la fase sperimentale. Si comincia nell’area sud dell’ex borgo rurale più esteso d’Italia, ad esempio il Compitese, perché più sprovvisto di mezzi pubblici e perché è una zona più distante dal centro, ma sarà esteso a tutto il territorio. Sarà gratuito per gli utenti, la maggior parte anziani che vivono soli o con parenti impegnati nel lavoro, ma anche chi ha difficoltà o senza veicolo a disposizione. Verrà effettuato da sei associazioni coinvolte nel progetto che trasporteranno le persone che richiederanno il servizio al distretto sanitario, all’ospedale, al disbrigo di pratiche amministrative in uffici pubblici o patronati, ma anche per questioni di socializzazione, come circoli ricreativi e parrocchie. Una soluzione concreta ad un bisogno.
Leggi: La Nazione, 05/06/2024
04 giugno 2024
Anziani meno soli in città. Ginnastica, balli di gruppo e consigli del medico Così l’estate non fa paura
Ritorna il trentennale appuntamento con “Estate con noi 2024”, le iniziative di intrattenimento estivo per gli anziani. Il Comune di Monza mette a disposizione una porzione del Parco Ambrosini di via Solferino (che diventa Centro socio culturale Modoetia), in convenzione con Auser San Rocco, il braccio operativo, con il supporto di BrianzAcque, per offrire un po’ di sfago a chi rimane nella città che si svuota. Ogni giovedì e domenica dalle 15 alle 18.30 vengono offerte proposte di intrattenimento con giochi, musica, spettacoli e momenti di riflessione e informazione su tematiche d’interesse sociale. Essendo lo spazio omologato per 200 persone è andato sold out già il primo incontro previsto per oggi con l’orchestra di Gianni Conte, a seguire Michele Bove, Davide Staffelli e molti altri, per un totale di 19 incontri tra luglio e agosto.
Leggi: Il Giorno, 04/06/2024
03 giugno 2024
“Vado a vivere in montagna”, dalla Toscana 30mila euro per comprare casa
Al via il bando della Regione per combattere lo spopolamento dei borghi montani. Il governatore Giani: “Vogliamo incoraggiare nuovi stili di vita”. L’assessora Saccardi: “Sono territori unici che vanno riscoperti”
Cambiare vita e trasferirsi dalla città alla montagna, magari in qualche borgo medievale circondato da boschi e natura. La Regione Toscana combatte lo spopolamento dei comuni montani con uno specifico bando per favorire la residenza in montagna. Si può arrivare a ricevere fino a un contributo di 30mila euro per comprare casa, se ci si trasferisce in un piccolo comune montano, cioè al di sotto di 5mila abitanti. Settantasei i comuni nelle province toscane dove è possibile acquistare casa. Stanno già arrivando numerose richieste agli uffici della Regione, alcune di queste provengono addirittura dagli Stati Uniti d’America ma, è stato spiegato, i requisiti per accedere al bando sono chiari: bisogna essere cittadini italiani o con permesso di soggiorno valido dieci anni e risiedere in un comune italiano non montano.
Leggi: Redattore Sociale, 03/06/2024
IN AGENDA:
“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso
Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.
Leggi: Redattore Sociale
5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online
DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Leggi: Erickson
Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Sostenibilità del welfare e resilienza della sanità pubblica – di G. Banchieri, A. Vannucci
Siamo d’accordo – come potrebbe essere altrimenti? – sulla necessità di un confronto reale sullo stato dell’arte della sanità pubblica italiana e del settore sanitario e sociosanitario e sociale del nostro Paese. Incoraggiamo l’idea di una ricontestualizzazione l’art 32 della Carta Costituzionale, ma con grandi cautele. I diritti vanno maneggiati con estrema cura. Più difficile è capire gli interlocutori possibili, ma ineludibile è identificarli e coinvolgerli
Il dibattito in corso sulle prospettive del nostro SSN si intreccia con le iniziative legislative dell’attuale Governo su due temi che impattano pesantemente sulle prospettive del sistema pubblico, ovvero, l’assetto istituzionale del Paese e la cosiddetta “Autonomia Differenziata”.
Entrambi i progetti legislativi, già in parte promulgati, vedi la firma del Presidente della Repubblica Mattarella alla Legge sull’Autonomia Differenziata cambiano gli assetti di potere e di governance del Paese e rischiano di cristallizzare le differenze esistenti tra le Regioni e le PPAA. Molte voci si sono levate per denunciare i rischi possibili o quasi certi. Nulla è valso per avere un dibattito reale e fattivo.
Leggi: Quotidiano Sanità
Come saranno le città nel 2050?
Sovrappopolate, inquinate, isole di economia lineare o saranno invece rinnovate, sostenibili, iperconnesse e con servizi accessibili a tutti?
Molti studi si sono cimentati nel provare a descrivere scenari futuri dei grandi trend del nostro tempo come il cambiamento climatico, demografico e la transizione digitale/tecnologica, e a calcolarne gli effetti di medio lungo termine per le realtà territoriali.
Per questo motivo è nata l’Agenda urbana per l’UE con lo scopo di affrontare i problemi delle città creando partenariati tra la Commissione europea, i governi nazionali, le autorità locali e le parti interessate, come ad esempio le organizzazioni non governative. Lo scopo: sviluppare piani d’azione per adottare leggi più efficaci; migliorare i programmi di finanziamento; condividere le conoscenze (dati, studi, buone pratiche) sulle città.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Fascicolo sanitario elettronico. Schillaci allontana i timori sulla sua sicurezza: “È super blindato, mai accessibile a fini commerciali”
“Questo Governo è molto attento alla sicurezza e alla tutela dei dati personali, soprattutto quando si tratta di settori particolari e sensibili come quelli che riguardano la salute. Nessun dato sarà mai accessibile a società commerciali o a terzi. Le finalità del Fse sono quelle di semplificare la vita dei cittadini che potranno accedere da remoto a servizi di base e di migliorare l’appropriatezza delle cure, l’aderenza terapeutica e l’efficienza del nostro servizio sanitario”.
Sul Fasciolo sanitario elettronico (Fse), “voglio rassicurare i cittadini che questo Governo è molto attento alla sicurezza e alla tutela dei dati personali, soprattutto quando si tratta di settori particolari e sensibili come quelli che riguardano la salute. Nessun dato sarà mai accessibile a società commerciali o a terzi e lo ribadisco anche in questa sede: il Fascicolo sanitario elettronico è super blindato e da una lettura del decreto sul Fse 2.0 si capisce esattamente chi può avere accesso, a quali dati e a che titolo. E non sono certo soggetti terzi”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento oggi a Roma al Forbes Healthcare Summit.
Leggi: Quotidiano Sanità
LEPS: servizi sociali di sollievo per anziani non autosufficienti – A cura di Franco Pesaresi
Questo articolo è il nono di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato” (Parte I e Parte II), delle “Dimissioni protette”, del “Pronto intervento sociale”, della “Prevenzione allontanamento familiare – P.I.P.P.I.” , dei “Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora”, dell’“Assistenza domiciliare sociale”, della “Supervisione del personale dei servizi sociali” e del “Servizio sociale professionale”. Ora invece mi occupo dei “servizi sociali di sollievo per le persone anziane non autosufficienti” esplicitando soprattutto i contenuti del Piano nazionale per la non autosufficienza per il triennio 2022-2024 e di altre normative.
Si tratta di schede che hanno l’obiettivo di fornire il quadro normativo di riferimento di ogni singolo LEPS con un taglio di tipo illustrativo-didattico per fornire un utile strumento agli operatori che dovranno realizzarli. Le informazioni che sono fornite derivano tutte da atti normativi citati in bibliografia mentre le valutazioni sono ridotte al minimo e funzionali allo sviluppo delle schede. In una seconda fase varrà la pena di tornare sull’argomento per valutarne la completezza e lo stato di applicazione.
Leggi: Welforum
Fa più paura la denatalità o il debadantato? – Sergio Pasquinelli
Il lavoro domestico è ai minimi. A fine 2023 Inps certifica 833.874 contratti, mai così pochi da vent’anni a questa parte, quasi equamente distribuiti tra colf (50,4%) e badanti (49,6%). La curva del numero dei lavoratori domestici continua a flettersi, regredendo in un mercato sempre più sommerso.
La diminuzione di badanti tocca tutto il Paese con un meno 4,4% rispetto all’anno precedente ma, in proporzione, di più il Sud, in particolare regioni come la Campania (che registra un calo record del 16%), la Calabria, la Basilicata, la Sicilia, il Molise. È evidente che la spinta alla regolarizzazione provocata dalla pandemia si è totalmente esaurita, così come marginale sia stato l’effetto della sanatoria del 2020.
Leggi: Welforum
Abitare e anziani, le nuove forme di housing per una popolazione che invecchia
Le case di proprietà sono spesso inadeguate ai bisogni degli over 65. Servono nuove soluzioni da sviluppare in collaborazione con la società civile. Ne parla un rapporto della Fondazione Filippo Turati. – Andrea De Tommasi
L’invecchiamento della popolazione comporta un aumento della longevità, ma anche un maggiore rischio di solitudine. Come supportare le persone “nell’invecchiare bene”, anche da un punto di vista abitativo? Da un lato, occorre attuare veri e propri programmi per la longevità attiva. Dall’altro, mettere al centro le persone longeve co-progettando servizi, interventi e spazi abitativi a loro rivolti. È quanto emerge dal rapporto “Abitare e anziani (fragili): evidenze e spunti per coprogettare nuove forme di housing”, diffuso nelle scorse settimane da Fondazione Turati e scritto da Chiara Lodi Rizzini, Manuela Verdino e Franca Maino di Percorsi di secondo welfare.
Leggi: Futura Network
Analisi comparativa tra le leggi di riforma n. 33/2023 e n. 227/2021
Le recenti leggi delega sulla disabilità e in favore delle persone anziane rappresentano un punto di svolta importante nelle politiche nazionali in favore dei cittadini con disabilità e dei cittadini anziani non autosufficienti. In gioco c’è l’esigibilità di diritti sociali che sono riconosciuti a livello costituzionale, e non solo. L’analisi di Marco Noli offre una lettura comparativa dei due testi normativi, evidenziando i punti di forza delle riforme annunciate e mettendo in luce il rischio di una mancata e coerente attuazione delle stesse. – di Marco Noli (Docente a contratto Facoltà di Scienze Politiche e Sociali Università Cattolica di Milano. Formatore e consulente organizzativo)
Le leggi delega di riforma prese in esame1discendono entrambe dal PNRR e in particolare dalla Missione 5 – C2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore”, che prevede ai punti:
1.1 La legge quadro disabilità;
1.2 Il sistema degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti.
PNRR, disabilità e anziani
Dalla lettura del PNRR si comprende che la Legge quadro sulla disabilità si struttura sulla deistituzionalizzazione e sulla promozione dell’autonomia delle persone disabili, dando piena attuazione alla Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità e alla Carta di diritti fondamentali dell’Unione europea (e soprattutto alla recente “Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021 – 2030″, presentata a marzo 2021 dalla Commissione Europea).
Leggi: I Luoghi della Cura
Sul sito Pensionati.it un servizio di intelligenza artificiale per dare risposte tempestive alle domande su pensioni, fisco e diritti
Ho diritto a ricevere la quattordicesima? Quando potrò andare in pensione? Come funziona la legge 104? E l’Ape sociale? Ho 61 anni e 32 anni di contributi, posso andare in pensione utilizzando quota 103? Da oggi trovare risposte a domande come queste sarà più facile grazie all’intelligenza artificiale e a un nuovo servizio offerto dal sindacato dei pensionati della Cgil, disponibile online sul sito www.pensionati.it
Leggi: Spi-Cgil
NEWS:
01 luglio 2024
Il Governo taglia le risorse per i comuni: in bilico il funzionamento delle opere pubbliche del PNRR
A fine maggio il Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, aveva denunciato i tagli ai fondi per far funzionare le opere pubbliche del PNRR: con una decisione paradossale e irragionevole il Governo Meloni aveva annunciato di voler applicare ai Comuni la spending review prevista dalla legge di bilancio con cui tagliare le risorse di parte corrente penalizzando fortemente i Comuni che hanno ricevuto i finanziamenti del PNRR e sono impegnati nella realizzazione delle opere pubbliche.
Durante la recente conferenza Stato-Città, non è stato raggiunto un accordo definitivo sui tagli agli enti locali. Il decreto finale, che sarà presto ufficiale, prevede che i tagli siano proporzionali alla spesa corrente (escluso il welfare locale) e ai fondi del PNRR, con alcune esclusioni come gli investimenti per nuovi asili nido.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 01/07/2024
28 giugno 2024
Fascicolo sanitario elettronico. Lo utilizza solo un italiano su cinque. Male le Asl. Regioni ancora indietro su molti servizi. La mappa
Tra gennaio e marzo 2024, è stato utilizzato di media dal 96% dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Quanto alle Asl, ne ha fatto uso solo il 74% con grandi differenze a livello regionale: dallo 0% di utilizzo in Liguria al 100% in dieci Regioni (Lombardia, Molise, Bolzano, Trento, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto). Il Fse diventarà obbligatorio in tutte le Regioni entro il 2026. C’è invece tempo fino al prossimo 30 giugno per opporsi al caricamento dei propri dati e dei documenti clinici precedenti il 19 maggio 2020
Tra gennaio e marzo 2024, in media il 18% degli italiani ha utilizzato il Fascicolo sanitario elettronico. Le differenze regionali sono però molto marcate, si passa infatti dal 1% di Calabria, Sicilia e Marche, al 40% dell’Emilia Romagna e 64% della Provincia di Trento. Eppure, sono circa 20,8 milioni i cittadini per i quali è stato pubblicato almeno un documento.
Leggi: Quotidiano Sanità, 28/06/2024
28 giugno 2024
Decreto liste d’attesa. Fno Tsrm Pstrp: “Grave carenza di personale”
“Per affrontare la criticità delle liste di attesa e delle ricadute negative che questa ha sui percorsi sanitari, quindi sulla salute delle persone, è necessario avere consapevolezza del fatto che il problema non è solo l’accessibilità dell’offerta, ma soprattutto la gravissima carenza di personale, anche dell’area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione, ne mancano 84.000. Tale ultimo aspetto non ha sinora avuto la giusta attenzione”.
Il servizio sanitario e l’intero sistema della salute si regge su una pluralità di professioni che concorrono, in una logica sempre più integrata, alla prevenzione, alla diagnosi, alla cura e alla riabilitazione della popolazione. Per affrontare la criticità delle liste di attesa e delle ricadute negative che questa ha sui percorsi sanitari, quindi sulla salute delle persone, è necessario avere consapevolezza del fatto che il problema non è solo l’accessibilità dell’offerta, ma soprattutto la gravissima carenza di personale, anche dell’area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione, ne mancano 84.000. Tale ultimo aspetto non ha sinora avuto la giusta attenzione”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 28/06/2024
28 giugno 2024
Case della comunità: come e per fare che cosa?
L’AGENAS ha diffuso un suo documento di Linee di indirizzo per l’attuazione del modello organizzativo delle Case della Comunità hub e la sua lettura evidenzia non poche criticità, soprattutto perché non sono affrontati diversi snodi rilevanti sul tema, che qui si espongono per riflettere sull’organizzazione delle Case della Comunità.
1) Presenza e ruolo dei medici di medicina generale (MMG) e di infermieri
Senza discutere qui i meccanismi contrattuali che impegnano i MMG nelle Case della Comunità pare necessario approfondire questi aspetti:
• poiché in queste strutture può operare un numero di MMG molto più piccolo del numero complessivo dei MMG del territorio, come vengono individuati quelli che devono lavorarci? Tutti, turnando a rotazione, o in quale altro modo?
Leggi: Welforum, 28/06/2024
27 giugno 2024
Lavoratori domestici. Acli: “Serve un Piano per il lavoro di cura”
L’associazione commenta i numeri Inps, secondo i quali nel 2023 ci sarebbe stata una significativa riduzione del numero di lavoratori domestici in Italia. “Dietro questi numeri c’è un mondo in parte sommerso che lo Stato stesso preferisce non vedere perché ha scelto di lasciare sole persone e famiglie, nonché perché si ostina a trattare come clandestini e invisibili i migranti”
“Dietro questi numeri c’è un mondo in parte sommerso che lo Stato stesso preferisce non vedere perché ha scelto di lasciare sole persone e famiglie, nonché perché si ostina a trattare come clandestini e invisibili i migranti, senza i quali presto potrebbe saltare tutto il welfare familiare e non solo”. Così Acli, Acli Colf e AIF – Acli In Famiglia, in una nota congiunta a commento dei dati Inps che rivelano per il secondo anno consecutivo una significativa riduzione del numero di lavoratori domestici in Italia. Secondo l’ultimo rapporto, infatti, nel 2023 i lavoratori domestici contribuenti all’Inps sono stati 833.874, segnando una flessione del 7,6% rispetto all’anno precedente.
Leggi: Redattore Sociale, 27/06/2024
27 giugno 2024
Ssn. Il monito della Corte dei Conti: “Decisioni e investimenti non sonopiù rinviabili per garantire il diritto alla salute”
Il Ssn, “dopo aver sostenuto uno sforzo corale per limitare gli effetti della pandemia, soffre di una crisi sistemica – accentuata dalla ‘fuga’ del personale sanitario, non adeguatamente remunerato”. Centrale il tema del personale: “Nonostante gli interventi messi in atto, persiste il problema della maggiore attrattività del privato dovuta a salari mediamente più elevati non solo all’estero, ma anche nelle diverse parti del Paese.Investire sulla capacità del Ssn di trattenere il personale sanitario impiegato, soprattutto i più giovani”. LA RELAZIONE
“Il sistema sanitario è afflitto da numerosi problemi, tra cui quello delle lunghe liste di attesa per le prestazioni rese in ambito pubblico, su cui è intervenuto di recente il Governo con il decreto-legge n. 73 del 7 giugno scorso e con un disegno di legge pure finalizzato a garantire il diritto alle prestazioni sanitarie. Ritengo, peraltro, che siano necessari ulteriori interventi; il sistema sanitario, infatti, dopo aver sostenuto uno sforzo corale per limitare gli effetti della pandemia, soffre di una crisi sistemica – accentuata dalla ‘fuga’ del personale sanitario, non adeguatamente remunerato – cui si deve rispondere con decisioni ed investimenti non più rinviabili, nei campi dell’organizzazione, delle strutture, della formazione e delle retribuzioni, al fine di garantire effettività al diritto alla salute”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 27/06/2024
21 giugno 2024
Auser: 35 anni di impegno dalla parte degli anziani. L’associazione festeggia a Roma il compleanno
Appuntamento il 25 e 26 giugno al Centro Congressi Frentani. Pantaleo: “L’intuizione che ebbe Bruno Trentin nel 1989 di far nascere l’Auser fu epocale: mise in campo una grande azione sociale di risposta ai bisogni dei cittadini più anziani, proseguiamo il cammino e guardiamo al futuro con determinazione”
mani-anziani-giovani
35 anni fa nel 1989, promossa dalla Cgil guidata da Bruno Trentin e dallo Spi Cgil, nasceva l’Auser, per dare valore e protagonismo agli anziani del nostro Paese. Oggi l’Auser è una grande “casa” della solidarietà, diffusa in tanti angoli d’Italia, con 1664 associazioni, punti di riferimento per migliaia di persone e veri e propri luoghi di aggregazione sociale per intere comunità.
L’Auser è oggi una grande rete associativa, rivolta soprattutto agli anziani, aperta ai giovani e alla contaminazione con altre culture. Un’associazione dove i cittadini di tutte le età possono trovare opportunità per partecipare, incontrarsi, praticare la solidarietà con attività di volontariato, apprendere cose nuove.
Leggi: Redattore Sociale, 21/06/2024
21 giugno 2024
Case popolari, pochi alloggi e da ristrutturare. La Consulta boccia i requisiti anti-stranieri
La geografia delle 875mila unità non risponde alla domanda crescente – di Raffaele Lungarella
Molte famiglie a basso reddito, che hanno difficoltà a pagare l’affitto a canoni di mercato, fanno anche fatica a entrare in una casa popolare. Gli alloggi sono insufficienti e quelli che si liberano rischiano di restare sfitti. Mentre la Corte costituzionale continua a bocciare le Regioni in cui l’anzianità di residenza è un requisito per l’accesso all’edilizia pubblica.
I quasi 875mila alloggi di edilizia sociale di proprietà pubblica (fonte Scenari Immobiliari) oscillano tra un quarto e un quinto del totale delle abitazioni locate, a seconda che si prenda a riferimento i dati dell’Istat o quelli dell’agenzia delle Entrate. La loro distribuzione sul territorio riflette più quella della popolazione che la geografia della domanda di alloggi di edilizia sociale.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 21/06/2024
20 giugno 2024
Nel 2050 il 35% della popolazione sarà over 65. Inps, allarme Civ su squilibrio di 20 miliardi lavoro-pensioni, ma l’Istituto: conti in ordine
Il Comitato di indirizzo e vigilanza dell’Istituto, ascoltato in audizione dalla commissione di controllo sugli enti previdenziali, prevede nel 2032 un rosso di 20 miliardi. Ma l’Inps in una nota ricorda che il bilancio per l’anno 2023 «restituisce la fotografia di un Istituto con i conti in ordine e ben governato»
«Nel 2050 i cittadini over 65 rappresenteranno fino al 35% della popolazione nazionale, e questo determina la necessità di ripensare al sistema del welfare, la silver economy sarà vista sempre più come grande opportunità occupazionale del paese». Lo ha detto il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, presentando i dati sul lavoro domestico in Italia, spiegando che «i nonni sono oggi una forma di welfare ma allo stesso tempo un indicatore di cosa servirà in futuro».
Leggi: Il Sole 24 Ore, 20/06/2024
18 giugno 2024
Politiche abitative: audizione in Commissione Ambiente, Camera Deputati. Stefano Chiappelli sollecita interventi urgenti per dare risposta al grave disagio abitativo nel nostro Paese
Nell’odierna audizione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati sulla conversione in legge del DL 69/24 di semplificazione edilizia ed urbanistica, il Segretario generale Stefano Chiappelli è intervenuto partendo dalla impellente necessità di un Piano casa nazionale ed altri urgenti interventi in materia di politiche abitative, di cui al momento non si hanno traccia, mentre da due anni non ci sono stanziamenti per il fondo di sostegno all’affitto e la morosità incolpevole, come da tempo il SUNIA propone, nella misura minima di 900milioni di Euro e, da tempo, mancano interventi di riqualificazione degli immobili pubblici gestiti dagli Iacp e sostanziosi fondi destinati in questo settore. Anche su questo punto il SUNIA ha proposto uno stanziamento di un miliardo all’anno.
Leggi: Sunia, 18/06/2024
DALLE REGIONI:
01 luglio 2024
Sunia: “Alloggi popolari, cronache di disastri annunciati”
Sono necessari finanziamenti e un coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali
“Spero che nessuno si dichiari sorpreso da quanto accaduto a Marciano – afferma Stefania Teoni, Segretaria del Sunia Cgil. La nostra denuncia è purtroppo vecchia e, peggio ancora, inascoltata: senza interventi corposi e rapidi, la fine delle case popolari è questioni di pochi anni.
Quanto avvenuto nel plesso di Marciano conferma questa previsione e segue le recenti proteste di altri plessi che rivendicano un’adeguata gestione della manutenzione straordinaria”. Il Sunia ribadisce, quindi, la necessità di finanziamenti adeguati e certi che garantiscano un piano quinquennale.
Leggi: La Nazione, 01/07/2024
28 giugno 2024
Civitavecchia, quelle 18 case della speranza
Nella città tirrenica una collaborazione fra Terzo settore e Asl ha creato un progetto avanzato per offrire soluzioni abitative e di vita autonoma a numerosi ex-senza fissa dimora con sofferenze mentali. All’iniziativa di Comunità di S. Egidio con l’Asl 4 di Roma e il suo Centro di salute mentale sono nate ben 18 realtà di alloggio per 72 persone fragili. E ora si è aggiunta anche la Cooperativa sociale Alicenova con nuove aperture nella vicina Bracciano. Guarda il VIDEO – di Laura Ghiandoni
Mettere a sistema il recupero psicologico di senza dimora in abitazioni la cui gestione è altamente sostenibile. Dal 2012 al 2024 sul territorio di Civitavecchia (Rm), hanno preso vita 18 cohousing di quattro posti ciascuno, di cui l’ultimo, appena aperto, a Bracciano (Rm).
Gli appartamenti sono divenuti la soluzione abitativa per oltre 60 persone, dopo un lungo periodo in strada e la dolorosa evidenza di una malattia non visibile e non curata, o curata male.
Leggi: Vita, 28/06/2024
25 giugno 2024
Solidarietà, nasce a Firenze la Banca del tempo
Si tratta di una catena di altruismo circolare promossa dall’associazione “80 fiducia in te”: le persone donano alcuni servizi e in cambio ne ricevono altri
Cristina porta la spesa a casa a Fiorella, 45enne disabile che vive da sola. In cambio, ottiene lavaggi gratuiti alla propria auto da parte di Francesco, ragazzo accolto in una comunità per minori in dispersione scolastica. Francesco, in cambio, ottiene ripetizioni gratuite di matematica, italiano e storia da Luisa e Maria Grazia. Luisa e Maria Grazia, in cambio, ricevono lezioni di cucito dalla signora Rosa. E ancora: Valentina ha dato il grembiule del suo bambino alla signora Carmela che vive in una Rsa, Carmela in cambio riceve la compagnia del giovane Daniele, che vive in una comunità educativa e ogni tanto va a trovare gli anziani.
Leggi: Redattore Sociale, 25/06/2024
25 giugno 2024
Da Fondazione Roma 1 milione per sostegno affitto a 1.000 nuclei
La Fondazione Roma ha deciso di trasferire questo contributo a Roma Capitale per contribuire al pagamento dell’affitto di 1.000 famiglie in difficoltà per il il 2024
Un milione di euro per contribuire al pagamento dell’affitto per il 2024 di mille famiglie in difficoltà. La Fondazione Roma ha deciso di trasferire questo contributo a Roma Capitale, con la quale ha sottoscritto una convenzione, consentendo così all’ente di proseguire nel percorso di sostegno all’affitto, per una particolare categoria di famiglie in stato di sofferenza economica, dopo che il governo ha deciso di azzerare questa tipologia di fondi, che per la Capitale valeva 15 milioni di euro. I destinatari del bando che Roma Capitale pubblicherà in autunno (e si chiuderà non prima di febbraio) saranno quei nuclei familiari con un Isee inferiore a 14mila euro (e sul quale il canone di locazione annuo incide per oltre il 24%), con due o più figli minori o con un figlio nato nel 2023 o nel 2024 o con un figlio minore disabile.
Leggi: Redattore Sociale, 25/06/2024
24 giugno 2024
Vicenza. Che l’ATER di Vicenza non paghi più l’IMU ai comuni
“In questo caso versare la tassa è una contraddizione pazzesca!” Lo dice pure la Cassazione
Alla luce delle ordinanze di fine maggio della Cassazione che confermano l’esenzione IMU per le abitazioni destinate ad “alloggio sociale”, il SUNIA di Vicenza invita i vertici dell’ATER berica a non versare più l’imposta che i municipi vicentini chiedono all’ente regionale: tra l’altro entro il mese di giugno cade la prima rata.
“In questi giorni come SUNIA abbiamo inviato una lettera al Presidente, al CdA e al direttore generale dell’ATER di Vicenza per invitare l’ente a investire tutte le sue risorse nel ripristino degli appartamenti sfitti che sono circa 400 su 4700 in tutta la provincia”, afferma il segretario provinciale Francesco Brasco.
Leggi: Sunia, 24/06/2024
18 giugno 2024
Pisa. La scure dei tagli sulle politiche abitative del Governo Meloni si abbatte sul contributo affitti del Comune di Pisa
Solo il 23% delle domande ammesse per il 2023 è stato finanziato.
Le preoccupazioni e l’allarme lanciato dal SUNIA di Pisa e dalla CGIL di Pisa nel 2023 riguardanti il bando 431/23 per il Comune di Pisa , si sono materializzate con la pubblicazione dell’Elenco dei Beneficiari per l’anno 2023.
Delle 941 domande ammesse al bando solo 214 di queste, circa il 23%, vedrà accreditato il contributo affitto, cosi distribuiti: 200 aventi diritto in fascia A su 756 e solo 14 in Fascia B su 185.
Inoltre quello che risalta dai dati pubblicati sul sito del Comune di Pisa è l’enorme diseguaglianza applicata, in sede di distribuzione delle esigue risorse disponibili, dalla giunta Conti.
Infatti chi è riuscito ad ottenere il contributo vedrà questo quasi raddoppiato rispetto al 2022.
Leggi: Sunia, 18/06/2024
IN AGENDA:
Lecco: “Invecchiamento della popolazione servono azioni di sistema”
Martedì 9 luglio dalle 9.30 in Sala Don Ticozzi a Lecco, si terrà il convegno organizzato da Auser provinciale Lecco, Università Bocconi, ATS Brianza, UNEBA Lecco e Conferenza dei sindaci del lecchese, dal titolo “L’invecchiamento della popolazione, servono azioni di sistema”, analisi e riflessioni su come garantire migliore tutele agli anziani ora e in futuro.Oltre al presidente di Auser provinciale Lecco, Claudio Dossi, interverranno Elisabetta Notarnicola, CERGAS SDA Bocconi; Michele Brait, direttore generale ATS Brianza; Marco Trivelli, direttore generale ASST Lecco; Luca Degani, Presidente UNEBA regionale; Guido Agostoni, presidente della conferenza dei sindaci; Fulvia Colombini, presidente Auser Lombardia. Previsto anche un videomessaggio di Elena Lucchini, assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità.
Leggi: Auser
“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso
Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.
Leggi: Redattore Sociale
5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online
DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Leggi: Erickson
Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Badanti: più irregolari, più anziane, più italiane – di Sergio Pasquinelli
Il lavoro domestico è ai minimi. A fine 2023 Inps certifica 833.874 contratti, mai così pochi da vent’anni a questa parte, quasi equamente distribuiti tra colf (50,4%) e badanti (49,6%). La curva del numero dei lavoratori domestici continua a flettersi, regredendo in un mercato sempre più sommerso.
La diminuzione di badanti tocca tutto il Paese con un meno 4,4% rispetto all’anno precedente ma, in proporzione, di più il Sud, in particolare regioni come la Campania (che registra un calo record del 16%), la Calabria, la Basilicata, la Sicilia, il Molise. È evidente che la spinta alla regolarizzazione provocata dalla pandemia si è totalmente esaurita, così come marginale sia stato l’effetto della sanatoria del 2020.
Leggi: Welforum
Giovani e caregiver, incastrati in un doppio ruolo
Un fenomeno di cui non si conoscono ancora bene i contorni per mancanza di dati ma che per Simona Bianco di Young Care Italia, la prima associazione che se ne occupa «deve emergere». I millenials, soprattutto donne, infatti, si ritrovano a doversi occupare dei genitori malati, di una carriera agli inizi e di figli ancora piccoli con un forte rischio isolamento – di Arianna Monticelli
Schiacciati dalle necessità di cura, corrono il rischio di diventare una vera emergenza generazionale. Quando i caregiver sono millenials vengono spesso chiamati a un pesantissimo doppio ruolo. Chi è nato tra i primi anni Ottanta e la metà degli anni Novanta e si trova nella necessità di curare un parente fragile è segnato da una difficile transizione all’età adulta, stretto in una condizione sandwich che costringe a continui compromessi nella conciliazione tra vita e lavoro ma spesso anche tra nuova famiglia e quella d’origine.
Il cambiamento demografico in atto e la crescita esponenziale di anziani con gravi fragilità, soprattutto legate al decadimento cognitivo, peggiorano il quadro di una generazione sempre più precocemente alle prese con assistenza e cura.
Leggi: Vita
Il volontariato è diventato liquido
In sei anni l ‘Italia ha perso per strada 900 mila volontari. Ma la crisi riguarda soprattutto le organizzazioni più strutturate, quelle piccole tengono, quelle micro aumentano. I giovani vogliono ancora impegnarsi, ma a modo loro Nel mondo del volontariato tradizionale, i giovani scarseggiano. Ma sul fronte del ” fai da te”, te li ritrovi di colpo in prima fila, a frotte Qualcuno, come Croce Rossa e Caritas, ha rivoluzionato i turni, per aprire slot flessibili o proporre forme di ingaggio più sporadiche
ultima botta l’ha data l’Istat poco tempo fa, con l’aggior namento del Censimento permanente delle Istituzioni non profit . Che ha confermato il trend anticipato l’estate scorsa: in sei anni, l’Italia ha perso per strada 900 mila volontari. Erano 5 milioni 520 mila nel 2015, sono scesi a 4 milioni e 616 mila a fine 2021. Il 16 per cento in meno, abbondante. Un ‘emorragia. E se qualche esperto invita a prendere il dato con le molle, perché quelle “di prima” erano stime eccessive e tante associazioni hanno iniziato a contarsi sul serio solo dopo la riforma e l ‘introduzione del Runts (il Registro unico per gli enti del terzo settore), nessuno nega che la tendenza ci sia, sia marcata e sia in atto da tempo.
Leggi: Il Foglio
Longo: «Rette in rsa a totale carico dello Stato? Un dibattito irrealistico»
Continua a far discutere la sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha imposto a una rsa la restituzione della quota alla figlia di una paziente con Alzheimer. Per Francesco Longo, professore alla Bocconi e grande esperto di sistemi sanitari l’ipotesi che la retta delle rsa per i malati di Alzheimer sia a totale carico del Ssn è del tutto irrealistica – di Sara De Carli
«Di che cosa stiamo parlando? Tra sentenze che disegnano il mondo che vorremmo e norme realistiche, tende sempre a vincere la realtà. Poi se vogliamo ragionare con un pensiero infantilizzato, per cui a prevalere è l’irrealismo… facciamo pure. A mio giudizio però è una notizia inconsistente che genera un dibattito inconsistente, esattamente come quello sull’azzeramento delle liste d’attesa. È un classico argomento populista». Francesco Longo è professore associato del Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università Bocconi e direttore di Oasi – l’Osservatorio del Cerga Sda Bocconi sul settore sanitario e le sue aziende. In Italia, uno dei massimi esperti di gestione dei sistemi sanitari e della loro sostenibilità.
Leggi: Vita
Anziani. Dati Passi d’Argento ISS: nel biennio 2022-2023 una o più patologie per il 59% degli over 65
L’influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica, in particolare per le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio, come le persone con 65 anni e più, o le persone con patologie croniche. Il 65% degli ultra 65enni si è sottoposto a vaccinazione contro l’influenza e questa percentuale ha raggiunto il 76% tra gli ultra 85enni e il 71% fra le persone con patologie croniche. Male fra gli adulti
Il 59% degli ultra 65enni riferisce che, nel corso della vita, un medico ha diagnosticato loro una o più patologie tra insufficienza renale, bronchite cronica, enfisema, insufficienza respiratoria, asma bronchiale, ictus o ischemia cerebrale, diabete, infarto del miocardio, ischemia cardiaca o malattia delle coronarie, altre malattie del cuore, tumori (comprese leucemie e linfomi), malattie croniche del fegato o cirrosi. Il 28% degli intervistati riferisce una cardiopatia, le malattie respiratorie croniche coinvolgono il 17% degli ultra 65enni, il diabete il 20% e i tumori il 14%.
Leggi: Quotidiano Sanità
Clima e diritto alla salute , la parola alla Cassazioneclippdf
La Corte europea ha dato ragione alle «Anziane svizzere» che avevano citato lo Stato elvetico Greenpeace e ReCommon hanno citato Eni, ora chiedono: «In Italia è possibile o solo alla Cedu?»
II Greenpeace Italia e ReCommon si sono rivolti alla Suprema Corte di Cassazione per chiederle di confermare la competenza del giudice ordinario italiano nell’azione chiamata «Giusta causa», avviata nel 2023 davanti al Tribunale di Roma dalle due organizzazioni e da 12 cittadini e cittadine residenti in aree del nostro paese particolarmente colpite dai cambiamenti climatici, nei confronti di Eni, del ministero dell’Economia e finanze e di Cassa depositi e prestiti. Un comunicato di Eni ha dato l’interpretazione dell’azienda: le due associazioni ambientaliste, con il loro «ricorso per regolamento di giurisdizione» alla Cassazione, vogliono allungare i tempi, forse per «continuare nella campagna di disinformazione», quando un’udienza era già stata fissata dal Tribunale di Roma per il 13 settembre, per una pronuncia sulle eccezioni preliminari sollevate da Eni, Mef e Cdp. «È IL CONTRARIO », hanno reagito le due associazioni: «Il ricorso in Corte di Cassazione nasce dall’esigenza di definire al più alto livello giudiziario se nel nostro paese sia possibile procedere legalmente per tutelare i diritti umani messi in pericolo dall’emergenza climatica causata dalle attività umane».
Leggi: Il Manifesto
Rette per malati di Alzheimer in rsa, chi paga?
La retta della rsa per un malato di Alzheimer è interamente a carico del fondo sanitario o la persona assistita deve pagare una parte? Ascrivere al sistema sanitario il costo per tutti i malati di Alzheimer ricoverati in rsa significherebbe stanziare 20 miliardi di euro – pari a un terzo dell’intera spesa nazionale per interventi sanitari, tolta la spesa farmaceutica – per una quota di over 85 corrispondente a meno dell’1% della popolazione: un’ipotesi insostenibile – di Luca Degani
In questi giorni si sta parlando molto di una sentenza della Corte d’Appello di Milano, secondo cui la retta della rsa di una donna malata di Alzheimer e ricoverata in una struttura sanitaria assistenziale deve essere a totale carico del Sistema sanitario nazionale. Sul tema da diversi anni si moltiplicano le sentenze, ma con approcci opposti. Alcune sostengono che le prestazioni socio-assistenziali di rilievo sanitario vanno ricondotte a quelle a carico del Ssr e che pertanto nessun contributo può essere posto a carico del paziente (cfr sentenza della Corte di Cassazione n. 4752/2024, depositata il 22 febbraio 2024); alcune invece all’opposto affermano che la valenza sanitaria di alcune prestazioni erogate in rsa non determina l’automatica addossabilità al Ssr degli interi costi del ricovero, confermando il sistema di compartecipazione alla spesa da parte dell’utente. Un approfondimento. [ndr]
Leggi: Vita
Migranti e anziani. Il cambiamento dell’immigrazione e le sfide per il sindacato
Quali sono i principali modelli di progetto migratorio che gli immigrati maturi e anziani realizzano in Italia? Quali sono le dimensioni critiche della condizione di lavoro, di accesso al welfare (in particolare l’accesso a prestazioni previdenziali, sociali, assistenziali) che hanno affrontato e affrontano gli immigrati maturi e anziani? Per rispondere a queste domande ed esplorare un fenomeno poco dibattuto come il cambiamento demografico e sociale della popolazione immigrata in Italia, nel 2022, il dipartimento benessere e diritti del Sindacato pensionati della Cgil ha avviato assieme alla Fondazione Giuseppe Di Vittorio un progetto di ricerca. Tuttora in corso con la raccolta delle testimonianze e le esperienze di vita.
Leggi: Libereta
Nasce il Centro Interdipartimentale sulla scienza delle città .
La crescente urbanizzazione e la concentrazione della popolazione in megalopoli, in combinazione con la generale diminuzione delle risorse disponibili e con gli effetti dei cambiamenti climatici, suggeriscono politiche di gestione intelligenti dell’eco‐sistema urbano.
Fenomeni climatici più estremi in aree normalmente esenti stanno evidenziando una grande fragilità delle città e dei loro territori; anche le città italiane appaiono impreparate nella gestione dell’emergenze climatiche, poco strutturate ed efficienti nella gestione delle reti di servizi (energia, trasporti, ecc.) e che necessitano di progettare e introdurre sistemi integrati di funzionamento e gestione, inclusa la tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio storico‐culturale e di quello naturale.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Uomini, 45enni e (molti) italiani: chi sono gli street homeless di Roma
L’identikit rilevato durante la Notte della Solidarietà, a seguito di un progetto voluto da Campidoglio e Istat. Sono 2.204 i senza dimora. Di questi, 1.018 non accedono alle strutture per l’accoglienza notturna. Barbara Funari: “Nessuna invasione, no ai Cpr per i senzatetto”
ROMA – Sono uomini per l’82,7% dei casi, hanno un’età compresa tra i 40 e i 49 anni, dormono in prossimità delle stazioni Termini e Tiburtina, ma anche a San Pietro o in prossimità della Tuscolana. Sono per lo più italiani, romeni, somali e marocchini. Sono poco più di mille gli street homeless che vivono nella Capitale contati durante la Notte della Solidarietà che si è tenuta lo scorso 20 aprile. Voluta da Campidoglio in collaborazione con Istat, la campagna ha interessato principalmente l’area all’interno dell’anello ferroviario e ha rilevato in tutto la presenza di 2.204 senza dimora. Di questi, 1.186 dormono presso strutture per l’accoglienza notturna, mentre chi non accede a queste realtà sociali sono i restanti 1.018, i cosiddetti street homeless.
Leggi: Redattore Sociale
Società liquida, welfare e salute – di G. Banchieri, L. Franceschetti, A. Vannucci
Nel frattempo i social continuano a rendere i rapporti più effimeri perché hanno alimentato il predominio dell’apparenza e della superficialità. Sono la “vetrina digitale” per eccellenza. Adolescenti, giovani ed adulti usano queste piattaforme per mettere in mostra gli aspetti più vani delle loro vite. Immersi e dispersi in una società di esaltazione dell’”io”, perdiamo di vista che per dominare i rilevanti processi di cambiamento in atto abbiamo un disperato bisogno di “noi”. Salute e sanità, “One Health” e welfare, sono dimensioni del “noi”
I travagli della sanità pubblica italiana non sarebbero comprensibili senza allargare lo sguardo al di fuori del contesto specifico. Non si tratta soltanto delle criticità manifeste, quelle per l’attesa di prestazioni diagnostiche, visite specialistiche o interventi chirurgici o quelle per le difficoltà di ospedali e territori a garantire tempestività e continuità delle cure, c’è di più ed altro ed ha a che vedere con i cambiamenti profondi della nostra società in queste ultime decadi.
Ci sono ancora nostalgici della legge 833 in giro. Parliamo di sentimento e non di ragione perché il mondo, la società, le persone sono completamente differenti e in larga parte anche i loro bisogni e le loro aspettative.
Leggi: Quotidiano Sanità
Nel 2021 in Italia la spesa sanitaria pro capita era meno della metà di quella della Germania. Siamo tra i Paesi Ue con i livelli più bassi di posti letto ospedalieri. Bene su tassi tumori, obesità e mortalità evitabile. Il rapporto Istat
Si conferma un divario tra le aree geografiche del Paese: il Mezzogiorno, con 2,7 posti letto per mille abitanti, si posiziona al di sotto della media nazionale (3,1 per mille abitanti). Nel 2022 il recupero di parte dell’attività ospedaliera si accompagna anche ad un aumento dell’emigrazione ospedaliera in tutte le regioni. Nel 2021 il Nord-est ha il tasso di mortalità evitabile più basso, pari a 16,9 decessi per 10mila abitanti, mentre il Mezzogiorno quello più alto, cioè 21,8 decessi.
Nel 2021, in Italia la spesa sanitaria pubblica è di gran lunga inferiore rispetto a quella di altri paesi europei. A parità di potere di acquisto, a fronte di 3.051 dollari per abitante spesi in Italia nel 2021, Finlandia, Belgio e Irlanda superano i 4 mila dollari per abitante; Austria, Danimarca, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia superano i 5 mila dollari di spesa, mentre la Germania, con i suoi 6.424 dollari per abitante, si conferma al primo posto per spesa pro capite.
Leggi: Quotidiano Sanità
Italia divisa in due sulle performance sociosanitarie. Veneto, Piemonte, Bolzano e Toscana al top. Insufficienti Sicilia, Molise, Basilicata e Calabria. Il rapporto Crea
Friuli-Venezia Giulia, Trento, Emilia-Romagna, Liguria, Valle d’Aosta, Marche e Lombardia (19,3 milioni di abitanti) promosse, ma con la sufficienza: raggiungono livelli di Performance tra 45 e per cento. “Rimandate” con livelli tra il 37 e il 44% Sardegna, Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo e Puglia (circa 18,9 milioni di abitanti). Il 55% degli italiani, quindi vivono in Regioni con risultati soddisfacenti per la tutela della salute, mentre per il 45% le cose non vanno del tutto bene. SCHEDE REGIONALI – EXECUTIVE SUMMARY
Performance regionali: Veneto, Piemonte, Bolzano e Toscana (oltre 13,3 milioni di abitanti) promosse con livelli complessivi di tutela della salute migliori dalle altre e con un indice di Performance che supera il 50% del livello massimo (rispettivamente 60%, 55%, 54% e 53%). Friuli- Venezia Giulia, Trento, Emilia-Romagna, Liguria, Valle d’Aosta, Marche e Lombardia (19,3 milioni di abitanti) promosse, ma con la sufficienza: raggiungono livelli di Performance tra 45 e per cento. “Rimandate” con livelli tra il 37 e il 44% Sardegna, Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo e Puglia (circa 18,9 milioni di abitanti). Fortemente insufficienti (livello di performance inferiore al 35%) Sicilia, Molise, Basilicata e Calabria (circa 7,5 milioni di abitanti).
Leggi: Quotidiano Sanità
Qual è il futuro delle RSA?
La costruzione di servizi in grado di offrire risposte adeguate agli anziani fragili richiede oggi un forte investimento in risorse e in modelli organizzativi. Servono risorse, ma serve innanzitutto chiarezza riguardo ai contenuti e agli obiettivi da raggiungere. L’articolo, partendo da una riflessione sulla realtà delle RSA, evidenzia la necessità di superare i nodi critici presenti nel sistema delle politiche e dei servizi nel nostro paese, allo scopo di garantire un’assistenza appropriata ai diversi bisogni di cura delle persone anziane fragili e alle necessità dei loro caregiver.
di Fabrizio Asioli (Psichiatra, Psicoterapeuta)
In tutto il mondo occidentale, le istituzioni che accolgono gli anziani (in Italia erroneamente accomunate, tutte, nell’acronimo di RSA) sono state i principali bersagli dell’epidemia causata dal Covid dato che, al loro interno, sono ospitate persone particolarmente fragili per età avanzata e, spesso, per la presenza di più patologie. In conseguenza alla pandemia, in molti Paesi, e nel nostro, in particolare, si è sviluppato un acceso dibattito sulla necessità di una diversa organizzazione dell’assistenza da prestare agli anziani e sulla configurazione delle strutture destinate ad accoglierli.
Leggi: I Luoghi della Cura
Servizi sociali. Report Istat: la spesa dei Comuni cresce soprattutto al Sud (+8% nel 2021 contro 4,7% media nazionale) ma permangono disparità col Nord
L’aumento di registra soprattutto in Calabria (27,6%), in Puglia (18,5%) e in Basilicata (17,2%). Il divario rispetto alle altre aree del Paese resta però molto ampio. Al Nord-est le risorse per il welfare territoriale (197 euro pro-capite) sono ben al di sopra della media nazionale (142 euro) e quasi tre volte superiori rispetto al Sud (72 euro)
Nel 2021 la spesa dei Comuni per i servizi sociali e socio-educativi è stata di 10,3 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e 745 milioni dalla contribuzione a carico degli utenti. La spesa al netto delle compartecipazioni (8,4 miliardi) è aumentata del 6,7% rispetto al 2020. Lo rivela il report Istat Spesa sociale dei comuni 2021.
Maggiori gli incrementi di spesa si notano al Sud (8,1% in valuta corrente; 6,1% in termini reali), soprattutto in Calabria (27,6%), in Puglia (18,5%) e in Basilicata (17,2%). Il divario rispetto alle altre aree del Paese resta però molto ampio.
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Covid, stop alle mascherine in ospedale e Rsa: nuova circolare del ministero. Ma i contagi aumentano – di Donatella Zorzetto
L’ordinanza precedente è scaduta il 30 giugno. Ora nelle strutture sanitarie saranno i direttori a valutare l’opportunità di disporre l’uso dei dispositivi di protezione. E gli esperti si dividono
L’attesa indubbiamente c’era, soprattutto tra gli addetti ai lavori. Negli ospedali e nelle Rsa, dove l’obbligo di indossare le mascherine anti-Covid è caduto il 30 giugno scorso, quello che si attendeva era una nuova decisione del governo. E il risultato è arrivato: l’obbligo della mascherina, previsto soprattutto nelle strutture e nei reparti occupati da anziani e pazienti fragili, si è trasformato in semplice raccomandazione.
Leggi: La Repubblica
Malattie professionali alle poste: l’indagine di SLC e Inca
Una vasta indagine è stata condotta nei mesi scorsi dalla Fondazione Di Vittorio, da Slc Cgil e da Inca Cgil sulla condizione di salute e malattie professionali dei portalettere e degli sportellisti di Poste italiane.
I risultati degli oltre sei mila questionari compilati, che contengono dati abbastanza sorprendenti, verranno presentati oggi LUNEDÌ 24 Giugno alle ore 10, presso la Sala del Parlamentino dell’Inail, invia IV Novembre 144, a Roma.
Leggi: Inca
PNRR: pubblicato il decreto del Ministero dell’Economia sul nuovo quadro finanziario – di Marco Merlini
Come preannunciato nella nota del 31 maggio, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il Decreto del Ministro dell’economia e delle Finanze del 3 maggio 2024 che recepisce il nuovo quadro finanziario del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza con la ripartizione delle risorse e l’indicazione delle amministrazioni titolari, alla luce della Decisione ECOFIN dell’8 dicembre 2023 con la quale è stata concordata una robusta revisione del PNRR originario.
Il provvedimento sostituisce integralmente il precedente decreto del 6 agosto 2021 e successive modifiche ed integrazioni.
Il decreto non contempla, però, le ulteriori modifiche previste dalla Decisione ECOFIN del 14 maggio 2024 che saranno recepite con un successivo provvedimento.
Leggi: Cgil
Appello “Non autosufficienza, salvare la riforma: libertà, diritti e dignità della persona anziana”. Auser fra le associazioni firmatarie
Cresce il numero delle associazioni e delle persone che hanno sottoscritto l’Appello “Non autosufficienza, salvare la riforma” lanciato dal portale www.sossanita.org
Lo scorso 19 marzo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il decreto legislativo n. 29 che avrebbe dovuto finalmente attuare la Riforma della non autosufficienza prevista dal PNRR e approvata all’unanimità in Parlamento con la Legge n. 33 il 23 marzo 2023. Invece il Decreto 29 ha deluso, suscitando forti critiche: da parte del sindacato e di molte associazioni.
Leggi: Auser
NEWS:
18 giugno 2024
Dl liste d’attesa: Cgil e Fp, provvedimento elettorale senza copertura economica
“Un provvedimento approvato per puro scopo di propaganda in vista delle elezioni europee, con misure che non giustificano la decretazione d’urgenza e per le quali manca spesso la copertura economica e si rimanda ampliamente a futuri decreti ministeriali”. Così Cgil nazionale e Fp Cgil in audizione in Senato, presso la Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, sul disegno di legge 73/2024.
Confederazione e Categoria, nella memoria depositata oggi, spiegano che “si interviene, con carattere d’urgenza, sui tempi delle liste d’attesa delle prestazioni sanitarie, problema aggravato con la pandemia da covid-19”, e sottolineano come nulla di quanto contenuto nel testo pare giustificare la finalità dello strumento legislativo previsto dall’articolo 77 della Costituzione, visto che “si tratta per lo più di misure di monitoraggio (art 1), vigilanza e controllo (art 2), o di misure già previste (art. 3) o non vietate e in parte già utilizzate (art. 4) nel nostro ordinamento, o di carattere programmatorio (c. 6)”. “Misure – aggiungono – per altro spesso prive di copertura economica e ricche di rinvii a futuri decreti ministeriali, da cui si conferma l’assenza dei criteri di necessità e urgenza che giustificano l’uso del decreto-legge”.
Leggi: Cgil, 18/06/2024
18 giugno 2024
Riqualificazione inclusiva
L’argomento al centro del forum organizzato da Cassa ragionieri ed esperti contabili
Garantire uno sviluppo sostenibile alle zone periferiche Un ruolo fondamentale nella riqualificazione urbanistica e sociale delle aree periferiche può essere giocato dalle giovani generazioni insieme al terzo settore
La riqualificazione delle periferie è il tema discusso nel corso del Cnpr forum “Futuro urbano: lo sviluppo sostenibile tra riqualificazionee inclusione” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili presieduta da Luigi Pagliuca, che ha visto protagonisti Alessandro Battilocchio (FI), presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie; Pasqualino Penza (M5s), segretario della commissione affari costituzionali alla Camera dei deputati; Massimo Milani (FdI), segretario della commissione ambiente a Montecitorioe Devis Dori, parlamentare di Avs in commissione giustizia alla Camera. Nel corso del dibattito, moderato da Annamaria Belforte, il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Sabatino Broccolini, commercialista e revisore legale dell’Odcec di Teramo: “Fatti di cronaca come quello di Caivano hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione di degrado spesso estremo nel quale vivono i residenti delle periferie delle grandi città.
Leggi: Italia Oggi, 18/06/2024
17/06/2024
Dl Piano Casa: Cgil e Fillea, alcuni aspetti positivi ma non si affronta emergenza abitativa
“Condividiamo le finalità espresse nel dl casa, soprattutto in relazione alla possibilità di consentire la riqualificazione del patrimonio edilizio e favorirne il riutilizzo, contenere il consumo di suolo, favorire processi di rigenerazione urbana e far fronte al crescente fabbisogno abitativo, e giudichiamo positivamente alcuni contenuti a partire dalla volontà di semplificazione. Ma vi sono elementi di criticità che possono aprire la strada ad abusi o avere impatti negativi sugli standard urbanistici, e ci aspettavamo misure per il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica e per favorire un mercato degli affitti a costi sostenibili, grandi emergenze del Paese che il decreto non affronta”. Così Cgil nazionale e Fillea Cgil in audizione presso la Commissione Ambiente della Camera sul Decreto Legge 69/20024 relativo a semplificazioni in materia edilizia e urbanistica.
Leggi: Cgil, 17/06/2024
17/06/2024
Perché scegliere di abitare (e investire) in un co-housing
Gabetti e Homers indagano sui trend dell’abitare condiviso – di Floriana Liuni
Il fenomeno del co-housing è già ampiamente diffuso all’estero, in particolare nei Paesi nordici, ma inizia a prendere piede anche nel nostro Paese, costituendo un’opportunità di investimento non indifferente. La ricerca “Il co-housing in Italia. Un nuovo trend del real estate”, realizzata da Gruppo Gabetti e Homers, brand di Homes4All Srl B Corp specializzato nella progettazione e realizzazione di co-housing, punta a svelare le potenzialità di questa forma di abitare condiviso nel mercato immobiliare italiano.
Leggi: Idealista, 17/06/2024
14/06/2024
Anziani. 1 su 3 è vittima di abuso. Dai geriatri un vademecum dei segnali di allarme
Scarsa igiene, malnutrizione, graffi e tagli su testa e viso, tra i segnali spia più diffusi. Relazioni e cure gentili alle persone anziane possono essere un valido antidoto ai maltrattamenti. In occasione della Giornata Mondiale contro gli abusi che ricorre domani, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) richiama l’attenzione sull’importanza di una maggiore consapevolezza nel riconoscere i segnali di abuso
Angherie, negligenza, maltrattamenti fisici e psicologici, abusi nelle RSA, sono riferiti dal 30% degli anziani fragili, per arrivare a circa due terzi nelle RSA e nelle case di riposo. Tra le mura domestiche le situazioni di abuso sono poco rilevabili, ma nella maggior parte dei casi avvengono purtroppo per mani di caregiver e di famigliari, da aiutare e non abbandonare, pur senza giustificare le violenze.
In questo scenario la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), in occasione della Giornata Mondiale contro gli abusi che ricorre domani, promuove un vademecum in cui si indicano i campanelli di allarme per intercettare e riconoscere i segnali di violenza e maltrattamento.
Leggi: Quotidiano Sanità, 14/06/2024
14/06/2024
Povertà. Reddito di cittadinanza, l’Alleanza: “Tanti rimasti fuori e ancora più esclusi con le nuove misure”
Il portavoce, Antonio Russo: “I nuovi strumenti di contrasto (Adi e SFL), introdotti dalla legge 85/2023, hanno finora dimezzato quella platea già limitata e ristretta. Condividiamo la prima raccomandazione del Comitato di ‘approfondire le caratteristiche della mancata partecipazione di una quota significativa delle persone povere alle misure’, ma soprattutto chiediamo di approfondire la medesima questione in relazione alle misure oggi vigenti”
Nelle scorse ore, sono stati resi noti i dati relativi alla Valutazione dell’impatto del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza nell’intero periodo, ovvero da aprile 2019 a dicembre 2023. La Relazione e il Rapporto di Monitoraggio, come previsto dalla legge n.26/2019, sono stati trasmessi e diffusi dal Comitato scientifico incaricato. Ne emerge un quadro che Alleanza contro la Povertà aveva evidenziato, in particolare nei giorni in cui si discuteva della modifica di questi strumenti e della messa a punto di nuove misure di contrasto alla povertà.
Leggi: Redattore Sociale, 14/06/2024
12/06/2024
Case della comunità. Dovrà essere garantita la presenza medica e infermieristica h24, 7 giorni su 7. Ecco le linee di indirizzo di Agenas
Si prevede una CdC hub ogni 40.000-50.000 abitanti. L’orario di attività articolato nell’arco delle 24 ore giornaliere permette alla CdC hub di svolgere funzioni di primo livello disponendo di competenze cliniche e strumentali adeguate a fornire risposte a situazioni di minore criticità e bassa complessità. Si avrà un’azione d’équipe tra Medici del ruolo unico di assistenza primaria, PLS, Specialisti Ambulatoriali Interni (SAI) e dipendenti, Infermieri di Famiglia o Comunità (IFoC), Assistenti Sociali e altri professionisti della salute. IL TESTO
Le Case della Comunità (CdC) Hub sono il luogo fisico, di prossimità e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di salute che richiedono assistenza sanitaria e sociosanitaria a valenza sanitaria, e che presenta i necessari collegamenti con i servizi sociali per gli interventi socioassistenziali.
Leggi: Quotidiano Sanità, 12/06/2024
12/06/2024
Il Fse ingrana la marcia. Entro il 2024 prenotazioni, pagamento ticket e consultazione referti online
Ma grazie al Fse sarà possibile anche la scelta e revoca del medico. “Abbiamo superato le criticità e ci avviamo tra i primissimi in Europa a licenziare il Fascicolo sanitario elettronico” ha annunciato il sottosegretario alla Salute Gemmato nell’ambito delle due giorni di lavori alle Corsie Sistine a Roma che vede protagonisti principali attori della sanità pubblica italiana.
Semplificazione, completezza delle informazioni sanitarie, sicurezza dei dati. Questi i punti di forza del Fascicolo sanitario elettronico 2.0, cuore della trasformazione digitale della sanità italiana, che ha ingranato la marcia: dopo anni ai nastri di partenza è infatti pronto ad anticipare i tempi e tagliare il traguardo finale.
Leggi: Quotidiano Sanità, 12/06/2024
DALLE REGIONI:
17/06/2024
La destra e le mani libere al cemento: in Lazio torna il “Piano Casa”
E’ arrivata alla discussione delle Commissioni regionali una proposta di legge del centrodestra che riporta in vita la peggiore vicenda urbanistica con cui abbiamo dovuto fare i conti in questi anni, il “Piano Casa”.
L’avevano annunciato prima delle elezioni (1), e lo stanno facendo: il centro destra arrivato al comando della Regione Lazio riporta in vita un provvedimento che tanti disastri ha fatto per l’urbanistica della Capitale: il famigerato “Piano Casa Polverini”.
Provvedimento presentato da un gruppo di consiglieri di Forza Italia (2) che ritorna in nuova veste, ma che è sempre un “Piano casa” che moltiplica le cubature e permette automatici cambi di destinazione senza nessuna regia pubblica delle trasformazioni, rendendo conveniente per i costruttori demolire e ricostruire palazzine nei tessuti storici più pregiati. In verità, per la parte edilizia, il Piano Polverini/Ciocchetti era stato prorogato nel 2014 dalla Giunta Zingaretti con poche modifiche sostanziali e poi trasferito in parte nell’art.6 della Legge di rigenerazione urbana del luglio 2017 (3). Nel 2014 Carteinregola con altre associazioni aveva organizzato un – inutile – presidio in Consiglio regionale contro la proroga (4), e da anni si batte – senza successo – perchè l’art. 6 della legge 7/2017 venga soppresso o modificato per salvare i tanti tessuti storici che continuano a essere oggetto di speculazioni immobiliari, facendo spuntare costruzioni fuori misura nelle strade della Città storica.
Leggi: Carte in regola, 17/06/2024
15/06/2024
Cercasi casa popolare, l’interminabile attesa di 24 mila famiglie. Ed è boom di sfratti
In Sicilia il “Forum dell’abitare” ha censito quasi 60 mila edifici pubblici. C’è inoltre un milione di alloggi vuoti. “Serve una legge quadro regionale”
Quasi 24mila famiglie siciliane in attesa di avere assegnata una casa popolare, quasi 11mila sfratti esecutivi in corso con un’impennata di quelli per morosità, un quarto di cittadini di Palermo e Catania che occupano abusivamente un alloggio. È il quadro drammatico disegnato dal neonato “Forum dell’abitare” che riunisce otto fra associazioni e sindacati e copre un vuoto istituzionale nel campo dell’emergenza abitativa, visto che l’Isola è l’unica regione senza una legge sul diritto alla casa e l’edilizia popolare e senza un osservatorio pubblico sul settore. Così si sono ritrovati insieme Cgil, Sunia, Federconsumatori, Arci, Legambiente, Comunità di Sant’Egidio, Auser e Udu che, come primo atto, hanno presentato un report sull’emergenza abitativa in Sicilia e un manifesto fitto di proposte concrete.
Leggi: La Repubblica, 15/06/2024
13/06/2024
Stufi di essere pazienti. Il corteo in centro a difesa della salute: “Dateci più servizi”
L’iniziativa in programma domani alle 17 con partenza da piazza Brin. Partecipano Cgil, associazioni del territorio e partiti d’opposizione. “E’ il momento di far sentire la nostra voce per avere risposte concrete”.
Stufi di essere pazienti. Il corteo in centro a difesa della salute: “Dateci più servizi”
“La sanità è di tutti, per questo tutti devono attivarsi per creare le condizioni affinché i cittadini possano avere risposte concrete e il diritto di curarsi in modo dignitoso. Perché a Spezia quella dignità non c’è”. Così, ieri mattina, il segretario generale di Cgil spezzina Luca Comiti, ha presentato la manifestazione provinciale in difesa della sanità pubblica ’Siamo stufi di essere pazienti’ che domani a partire dalle 17 in piazza Brin, vedrà sfilare per le vie cittadine il corteo alla volta di palazzo civico.
Leggi: La Nazione, 13/06/2024
13/06/2024
Vivere a lungo, vivere bene Le sfide dell’ active aging
Milano – Cresce l’età media e mantenersi attivi diventa prioritario. Domani un convegno promosso dal Policlinico
Lo scenario Nel 2040 un italiano su tre sarà over 65 e nel 30% dei casi sarà in completa solitudine
Si chiama invecchiamento attivo, active aging. La definizione, coniata nel 2002, arriva dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, che lo ha descritto come il «processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità di vita delle persone che invecchiano». In parole più semplici, riguarda la possibilità, la capacità, la sfida, invecchiando, di mantenersi attivi. Un concetto che incide direttamente sulla salute fisica e psicologica dei singoli (l’
active aging come strumento per aspirare sempre di più ad un healthy aging
, l’invecchiamento in salute) ma anche sulla collettività. Soprattutto in un’Italia – e in parte anche in un mondo – in piena transizione demografica.
Leggi: Corriere della Sera, 13/06/2024
IN AGENDA:
20 giugno 2024: seminario “Venti anni di attività dei CAAD. Esperienze innovative e prospettive di sviluppo”
Il seminario già in calendario per l’11 aprile scorso e rinviato a seguito del grave incidente sul lavoro avvenuto presso la centrale elettrica di Bargi al Lago di Suviana (Bo), è stato riprogrammato per giovedì 20 giugno prossimo venturo, dalle 9,30 alle 13,00, presso l’Aula magna della Regione in viale Aldo Moro 30, Bologna. L’incontro, liberamente aperto al pubblico, è particolarmente rivolto a tutti coloro che nella PA e nel tessuto socio-economico si interfacciano potenzialmente con i CAAD; servizi sociali, servizi sanitari-riabilitativi, uffici casa dei Comuni, Uffici Acer, Amministratori di condominio, organizzazioni dei produttori di ausili e dell’edilizia e impiantistica, ordini professionali.
Per coloro che si erano iscritti, sia in presenza che on line, sarà comunque necessaria una nuova iscrizione.
Leggi: Rete Caad
Demenze: tre webinar di orientamento e consigli pratici
Al via un nuovo ciclo di webinar gratuiti organizzato dalla Federazione Alzheimer: tre appuntamenti – 11, 18 e 25 giugno – per familiari e operatori. Specialisti che si occupano di demenza forniranno orientamento e consigli pratici sulla clinica e le terapie disponibili, la lotta allo stigma e la gestione delle emozioni, le strategie per affrontare la quotidianità accanto alla persona con demenza.
Affrontare la demenza insieme: informazioni, strategie e consigli utili per familiari e operatori è il titolo del nuovo ciclo di webinar gratuiti organizzato dalla Federazione Alzheimer Italia. Gli appuntamenti sono in programma per martedì 11, 18 e 25 giugno 2024 dalle 20.30 alle 22 in diretta sulla piattaforma Zoom. Per partecipare è necessario iscriversi al link https://bit.ly/webinar_giugno2024.
Le registrazioni degli appuntamenti saranno poi rese disponibili sui canali social della Federazione Alzheimer.
Leggi: Vita
CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare
Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024
Leggi: Caregiver Day
SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It
Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.
Leggi: Foritaal
“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso
Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.
Leggi: Redattore Sociale
5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online
DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Leggi: Erickson
Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Tendenza Real Estate: si cercano case sempre più piccole
Metratura, numero di stanze e prezzo: nel real estate si allarga la forbice fra domanda e offerta. Ecco cosa emerge dal primo studio realizzato da CENTURY 21 Italia, la branch italiana del colosso americano del real estate, insieme a Wikicasa, la proptech che distribuisce e analizza informazioni online per facilitare e rendere più trasparenti le compravendite.
Lo studio prende in esame tutto il territorio italiano con un’analisi di dettaglio su 8 città italiane (Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Catania, Palermo).
Si alzano i tassi e cambia l’idea di casa: si cercano immobili sempre più piccoli. Prima di tutto la metratura: compratori e venditori non si incontrano sulle dimensioni. Se in media, secondo lo studio, chi compra a inizio 2024 cerca un immobile di circa 118 metri quadrati, con poco più di 3 stanze, chi vende, invece, offre case dalla metratura media di 127 metri quadrati che hanno oltre 4 stanze.
Leggi: Quotidiano del Condominio
Vivere a lungo, vivere bene: la sfida dell’active aging – di Giulia Zino
Cresce l’età media e mantenersi attivi diventa prioritario. A Milano il 14 giugno un convegno promosso dal Policlinico in memoria di Carlo Vergani
Si chiama invecchiamento attivo, active aging. La definizione, coniata nel 2002, arriva dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, che lo ha descritto come il «processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità di vita delle persone che invecchiano». In parole più semplici, riguarda la possibilità, la capacità, la sfida, invecchiando, di mantenersi attivi. Un concetto che incide direttamente sulla salute fisica e psicologica dei singoli (l’active aging come strumento per aspirare sempre di più ad un healthy aging, l’invecchiamento in salute) ma anche sulla collettività. Soprattutto in un’Italia — e in parte anche in un mondo — in piena transizione demografica.
«Ci sono due fattori importanti da considerare. Da una parte un aspetto positivo, l’aumento dell’attesa di vita alla nascita, che attualmente è di 81 anni per gli uomini e 85 per le donne, dunque in media circa 83 anni.
Leggi: Corriere della Sera
Spesa sanitaria: sale o scende? Analisi macroeconomica di contesto – di Gabriele Pelissero
Dall’analisi dall’andamento temporale della spesa sanitaria pubblica si possono ricavare indicazioni fondamentali per valutare l’andamento di medio periodo dei sistemi di welfare europe. In questo contributo ci limiteremo a esaminare i Paesi maggiormente comparabili
Indicazioni fondamentali per valutare l’andamento di medio periodo dei sistemi di welfare europeo possono essere ricavate dall’analisi dall’andamento temporale della spesa sanitaria pubblica. Questa può essere studiata sia come percentuale del PIL sia come valore assoluto, indicatore quest’ultimo non secondario se si considerano le significative differenze delle economie dei diversi Paesi.
In questo contributo ci limiteremo a valutare i Paesi maggiormente comparabili.
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Caldo, è allerta Minosse: «Temperatura a 38 gradi» Interventi per gli anziani
Bollino arancione per la Capitale oggi e domani, ma i picchi sono attesi per giovedi. Via ai piani di assistenza di Comune e Regione, tra controlli medici e socializzazione
Arriva Minosse, e il termometro a Roma è destinato a toccare in questi giorni le prime vette estive. Con valori massimi che, tra domani e giovedì, potrebbero arrivare a 38-40 gradi. Già per oggi il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute inserisce la Capitale nel novero delle città con il “bollino arancione”, equivalente all’allerta 2, quindi condizioni meteorologiche che comportano «un rischio per la salute della popolazione, in particolare per anziani e bambini» ma anche per le altre fasce a rischio: dalle persone con malattie croniche a quelle, anche giovani, che fanno esercizio fisico o svolgono un lavoro intenso all’aria aperta. Un po’ di sollievo è previsto soltanto a partire dal fine settimana, quando l’anticiclone africano dovrebbe perdere potenza. Nel frattempo, però, bisognerà prendere le dovute precauzioni, per evitare i possibili danni alla salute causati dalle grandi ondate di calore: come evitare di uscire nelle ore più calde (dalle 10 alle 18), bere molti liquidi e consumare pasti leggeri.
Leggi: Il Messaggero
Bando “Fondazione Serpero – AIP”: Contributo per una ricerca su anziani, solitudine e salute post COVID
La Fondazione Serpero e l’AIP indicono un concorso per l’assegnazione di un contributo per la realizzazione di una ricerca sulla rilevanza della solitudine per la condizione psicofisica degli anziani. Particolare interesse è riservato alla solitudine percepita e lo stato delle reti sociali, come ai fattori di rischio rispetto allo stato funzionale fisico e psichico, cognitivo e affettivo, nonché i possibili fattori di contro rischio e di protezione. Altro possibile tema di interesse in questo ambito è l’utilizzo della comunicazione online e dei social network.
Leggi: I Luoghi della Cura
NEWS:
10 giugno 2024
Liste d’attesa. Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale con modifiche. Ecco cosa prevede
Come raccontavamo venerdì, rispetto al testo uscito da Palazzo Chigi sono state introdotte alcune novità riguardo sia sull’abolizione di parte del decreto Calabria, sia sulla defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive. Per il resto, resta immutato l’impianto del provvedimento. Nel 2025 il tetto di spesa sarà sostituito da una nuova metodologia per la definizione del fabbisogno di personale. Arriva la piattaforma nazionale per le liste d’attesa, i Cup dovranno avere in agende tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato. IL TESTO
Il decreto liste d’attesa varato la scorsa settimana da Palazzo Chigi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 132 del 7 giugno 2024. Come raccontavamo venerdì, rispetto alla bozza uscita dal Consiglio di ministri sono state apportate alcune modifiche riguardo sia sull’abolizione di parte del decreto Calabria, salvaguardando così il salario accessorio dei medici; sia sulla defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive. Quanto al resto, resta immutato l’impianto del provvedimento. Si conferma il superamento del tetto di spesa per il personale sanitario a partire dal 2025. Questo sarà sostituito da una nuova metodologia per la definizione del fabbisogno di personale. Arriva la piattaforma nazionale per le liste d’attesa, i Cup dovranno avere in agende tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato, e viene previsto anche un sistema per garantire al cittadino tempi certi per le prestazioni mediante ricorso a intramoenia o privato.
Leggi: Quotidiano Sanità, 10/06/2024
7 giugno 2024
I dati sono impietosi e parlano chiaro: ormai serve un freno all’aumento degli affitti!
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, Segretario generale SUNIA
I dati sui costi degli affitti in costante aumento come da noi denunciato a più riprese, ed anche con la petizione nazionale per il diritto alla casa da noi depositata presso la Camera e il Senato, trovano puntuale conferma dalla rilevazione resa nota in questi giorni dal portale “Idealista” che attestano numeri record a partire da un aumento del 2.9% dei canoni richiesti dagli inserzionisti a maggio 2024, mentre su base annua l’aumento si attesta sulla rilevante percentuale del 12,7%.
Si tratta un trend al rialzo che non si ferma, anzi accelera determinando, purtroppo, le condizioni per futuri sfratti per morosità, visto che siamo sempre più in presenza di livelli di canoni difficilmente sopportabili con redditi fermi al palo se non in regressione.
Le risposte del Governo? Non pervenute! Il Piano Casa prospettato dal Ministro Salvini non c’è ed è stato trasformato in un Decreto Legge che di fatto prevede l’ennesimo condono sugli alloggi in proprietà.
Leggi: Sunia, 07/06/2024
7 giugno 2024
Social card? Non basta un cerotto sulla ferita della povertà
Il Governo finanzia per il secondo anno l’iniziativa “Dedicata a te”. Una carta prepagata, un aiuto una tantum, per le famiglie povere, da un valore complessivo di 500 euro, 40 in più rispetto allo scorso anno. «Un aumento che non fa i conti con l’inflazione», dice Antonio Russo, portavoce dell’Alleanza contro la Povertà. «Questo strumento non può contrastare la povertà e resta oltremodo discutibile la modalità scelta di erogazione del contributo che indica a chi vive in uno stato di indigenza come deve spendere i soldi della spesa alimentare» – di Anna Spena
Il Governo finanzia per il secondo anno l’iniziativa “Dedicata a te”. Una carta prepagata, un aiuto una tantum, per le famiglie composte da almeno tre componenti e con un Isee non superiore a 15mila euro. La misura è stata introdotta per la prima volta nel luglio 2023, la prepagata aveva un valore di 460 euro da spendere entro la fine dell’anno in generi alimentari. Quest’anno la card ha un valore complessivo di 500 euro, circa 40 euro in più. Nel 2024 sono stati stanziati 676 milioni di euro contro i 520 del 2023, e le famiglie beneficiarie saranno 1,33 milioni: 30mila in più. Le famiglie potranno utilizzarla per l’acquisto di beni alimentari (il paniere dei generi è stato allargato), abbonamenti a trasporti pubblici e anche carburante. Il cittadino non dovrà presentare alcuna richiesta: è l’Inps ad individuare le famiglie che hanno diritto alla carta e a segnalarle ai Comuni. La card sarà utilizzabile a partire dal prossimo settembre e sarà quindi utilizzabile per gli ultimi tre mesi dell’anno 2024.
Leggi: Vita, 07/06/2024
6 giugno 2024
“Il Ssn è a un punto di rottura. Su liste d’attesa solo un maquillage organizzativo”. I sindacati della sanità lanciano la protesta
Medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi, chimici, infermieri, tecnici, amministrativi, operatori e dipendenti delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere del Servizio Sanitario Nazionale dei sindacati Fp Cgil, Uil Fpl, Nursind, Nursing Up, Aaroi Emac, Fassid, Fp Cgil Medici, Fvm e Uil Fpl Medici lanciano un movimento unitario. IL DOCUMENTO
“La sanità pubblica universalistica e solidale è il più grande patrimonio di cui dispongano i cittadini di questo Paese. Eppure, decenni di distruzione sistematica hanno portato il SSN al punto di rottura. Ma le lavoratrici e i lavoratori del SSN non sono corresponsabili di questo sfascio, e oggi che il clima nei luoghi di lavoro si è arroventato oltre ogni sopportabilità non intendono far da capro espiatorio e lo denunciano pubblicamente a tutta la cittadinanza”. Riuniti a Roma in una iniziativa comune: medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi, chimici, infermieri, tecnici, amministrativi, operatori e dipendenti delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere del Servizio Sanitario Nazionale dei sindacati Fp Cgil, Uil Fpl, Nursind, Nursing Up, Aaroi Emac, Fassid, Fp Cgil Medici, Fvm e Uil Fpl Medici hanno messo in moto un movimento che si identifica nella rabbia di centinaia di migliaia di lavoratori della sanità e ne raccoglie le energie.
Leggi: Quotidiano Sanità, 06/06/2024
6 giugno 2024
Liste d’attesa. Per rendere operativo il piano governativo si dovranno prima approvare almeno sette decreti attuativi
Dalla possibilità di incremento del tetto di spesa per il personale sanitario all’approvazione della nuova metodologia di calcolo per il fabbisogno di personale sanitario, fino ai programmi per potenziare la salute mentale. Passando per il funzionamento della Piattaforma nazionale e delle piattaforme regionali delle liste d’attesa e dalle modalità di conferma o disdetta degli appuntamenti per le visite mediche. Ecco tutti i decreti attuativi necessari
Dal funzionamento della Piattaforma nazionale e delle piattaforme regionali delle liste d’attesa alle modalità di conferma o disdetta degli appuntamenti per le visite mediche. Dalla possibilità di incremento del tetto di spesa per il personale sanitario all’approvazione della nuova metodologia di calcolo per il fabbisogno di personale sanitario, fino ai programmi per potenziare la salute mentale.
Sono almeno sette i decreti attuativi necessari, su tutte queste materie, per rendere pienamente operative le nuove indicazioni contenute nel decreto legge per l’abbattimento delle liste d’attesa varato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri.
Leggi: Quotidiano Sanità, 06/06/2024
6 giugno 2024
Dimissioni protette in Emilia-Romagna: sviluppo di percorsi assistenziali a tutela della non autosufficienza
L’attenzione all’integrazione, all’assistenza territoriale, alla non autosufficienza caratterizzano da decenni il welfare dell’Emilia-Romagna. La realtà regionale presenta notevoli punti di forza – ad esempio i fondi stanziati per la non autosufficienza, le Case della Salute anticipatrici delle Case della Comunità, le riorganizzazioni a livello distrettuale – ma anche carenze da colmare, per realizzare pienamente un disegno organizzativo orientato all’integrazione di processi e percorsi di cura. – di Maria Chiara Briani (Presidente dell’Ordine Assistenti Sociali Emilia-Romagna)
Un precedente articolo (Silvani, 2024) ha evidenziato il punto di vista degli assistenti sociali riguardo, in particolare, al tema delle dimissioni protette e alla necessità di inserire la figura dell’assistente sociale all’interno delle Centrali Operative Territoriali (COT), con un’ottica nazionale. Per i percorsi di continuità assistenziale l’Emilia-Romagna, Regione in cui il welfare e lo sviluppo dei servizi sociali hanno sempre trovato ampia rilevanza, sta sviluppando, a partire da una realtà già presente, un sistema organizzato a più livelli circa le strutture e le professionalità coinvolte, per la realizzazione del LEPS dimissioni protette. L’assetto prefigurato va a integrarsi con l’ampia erogazione di servizi di sostegno agli anziani già presente sul territorio, quale strumento di intervento del servizio sociale comunale.
Leggi: I Luoghi della Cura, 06/06/2024
5 giugno 2024
Liste d’attesa. Dalla piattaforma nazionale al tetto di spesa, fino alla defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive. Ecco il testo approvato
Tutte confermate le misure anticipate nella giornata di ieri dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri. Rispetto alle precedenti bozze è stata inserita all’articolo 7 del decreto la misura in favore degli operatori sanitari che godranno di una tassazione agevolata al 15 per cento sulle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive rese per abbattere le liste d’attesa. Dal 2025 via il tetto di spesa per il personale, si apre ad una nuova metodologia per la definizione del fabbisogno di personale. IL TESTO
Pronto il testo del decreto legge approvato ieri in Consiglio dei Ministri, insieme ad un disegno di legge, per abbattere il fenomeno delle liste d’attesa. Rispetto alle precedenti bozze il testo contiene ora tutte le novità preannunciate ieri dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, a partire dalla misura in favore degli operatori sanitari che godranno di una tassazione agevolata al 15 per cento sulle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive rese per abbattere le liste d’attesa.
Si conferma il superamento del tetto di spesa per il personale sanitario a partire dal 2025. Questo sarà sostituito da una nuova metodologia per la definizione del fabbisogno di personale. Arriva la piattaforma nazionale per le liste d’attesa, i Cup dovranno avere in agende tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato, e viene previsto anche un sistema per garantire al cittadino tempi certi per le prestazioni mediante ricorso a intramoenia o privato.
Leggi: Quotidiano Sanità, 05/06/2024
DALLE REGIONI:
9 giugno 2024
I “fantasmi” dell’Alzheimer 80mila non sanno di averlo
Il neurologo Caltagirone (Irccs Santa Lucia): «Ci sono campanelli d’allarme che vengono sottovalutati. Perciò per molti pazienti la diagnosi è tardiva»
Non sanno di essere ammalati e vengono avvolti, piano piano, da un declino cognitivo. Una caduta da cui non ci si rialza. Nel Lazio ci sono circa 80 mila “fantasmi”: sono le persone affette da Alzheimer che ancora, però, non hanno avuto una diagnosi della malattia, la più comune forma di demenza che coinvolge gli anziani. La stima viene dalla Fondazione Santa Lucia, Irccs romano dotato di un ospedale di alta specializzazione per la riabilitazione. Il suo direttore scientifico è il neurologo Carlo Caltagirone, uno dei massimi esperti in Italia proprio sulle malattie neurodegenerative. «È molto alto il numero delle persone che deve avere una diagnosi proprio perché la consapevolezza di un controllo neurologico arriva in ritardo – spiega – Ci sono campanelli d’allarme che non vanno sottovalutati, a cominciare dai disturbi di memoria, di attenzione, di linguaggio o di comportamento. In questi casi i pazienti devono essere consapevoli. Prima arriva la diagnosi prima si può intervenire per rallentare il decorso della patologia». Secondo il direttore scientifico del Santa Lucia, dunque, il lavoro da fare è sul sommerso
Leggi: Il Messaggero, 09/06/2024
6 giugno 2024
Liste d’attesa, solo un cittadino su due del Lazio ha ottenuto nel 2023 visite ed esami nei tempi giusti, 7 su 10 hanno trovato liste chiuse. I dati di Cittadinanzattiva
A fronte degli ostacoli su indicati, il 41% circa ha svolto la prestazione a pagamento nel privato, il 21% ha accettato tempi e luoghi proposti dal servizio pubblico, poco più del 12% ha effettuato la prestazione in intramoenia, il 7% ha rinunciato alla visita o all’esame. Mandorino: “Alcune criticità sono affrontate nel Decreto appena presentato in Consiglio dei Ministri ma nessuna riforma sostanziale può funzionare senza investimenti adeguati”. I DATI
Nel 2023 il 48,8% dei cittadini residenti nel Lazio dichiara di non aver ottenuto l’appuntamento per la prenotazione richiesta, il 70% ha sperimentato liste di attesa chiuse, oltre il 58% ha ottenuto visite ed esami con tempi superiori a quanto previsto dal codice di priorità indicato dal medico, il 38% si è dovuto spostare in un luogo lontano o difficile da raggiungere per ottenere la prestazione nei tempi giusti; e quasi il 29% ha ricevuto la proposta di effettuare la visita o l’esame nel canale intramurario. I dati emergono da una indagine online rivolta ai residenti nella regione Lazio nel mese di aprile 2024 e resi noti oggi nel corso dell’evento “Liste di attesa e digitalizzazione”, promosso da Cittadinanzattiva a Roma.
Leggi: Quotidiano Sanità, 06/06/2024
6 giugno 2024
Sandro Ruotolo, su proposta del SUNIA-Cgil Calabria, firma il documento “Il diritto all’abitare per una Europa sociale e dei diritti”
Cresce in modo preoccupante il numero delle famiglie che lottano per il diritto ad una casa dignitosa, per questo il SUNIA nazionale ha lanciato un appello, in difesa del diritto all’abitare in Italia ed in Europa, ai candidati alle elezioni europee, ai partiti politici ed ai rappresentanti delle Istituzioni, chiedendo loro che si impegnino a sostenerle e portarle avanti.
Francesco Alì, Segretario Generale SUNIA-Cgil Calabria, ha illustrato il documento al Senatore del PD Sandro Ruotolo, candidato alle elezioni europee: “Le iniziative assunte dal Parlamento europeo possono condizionare le politiche dei Governi. Per questo abbiamo già avviato un’interlocuzione proficua con i Sindacati, a partire dallo IUT e dalle Organizzazioni che a livello europeo si occupano del tema abitativo dalla parte degli inquilini, dei senza tetto, dei piccoli proprietari e di quel vasto mondo di precari, studenti, lavoratori, migranti, donne e uomini a basso reddito che hanno diritto ad un’abitazione dignitosa e che, in Italia e in Europa, sono sottoposti a processi di emarginazione.
Leggi: Sunia, 06/06/2024
IN AGENDA:
Lombardia. Senza case popolari non c’è risposta al disagio e all’emergenza abitativa. Presidio mercoledì 12 giugno 2024 dalle ore 16 a Palazzo Lombardia
Difendere l’edilizia pubblica e aumentare l’offerta di case popolari a canone sociale significa difendere il reddito di chi non ce la fa
Mentre in Lombardia aumenta il disagio abitativo…
– Sono migliaia gli sfratti in esecuzione nel settore privato con famiglie messe in mezzo alla strada senza alcuna alternativa alloggiativa
– Gli affitti e i prezzi delle case aumentano, ma i redditi delle famiglie sono sempre più bassi e incerti e cresce il numero delle persone in condizioni di povertà estrema
– Aumentano gli esclusi dalla possibilità di accedere ad un alloggio adeguato
– Sono decine di migliaia le domande di assegnazione di una casa popolare presentate ad ogni bando comunale, ma restano completamente prive di risposta
Leggi: Sunia
20 giugno 2024: seminario “Venti anni di attività dei CAAD. Esperienze innovative e prospettive di sviluppo”
Il seminario già in calendario per l’11 aprile scorso e rinviato a seguito del grave incidente sul lavoro avvenuto presso la centrale elettrica di Bargi al Lago di Suviana (Bo), è stato riprogrammato per giovedì 20 giugno prossimo venturo, dalle 9,30 alle 13,00, presso l’Aula magna della Regione in viale Aldo Moro 30, Bologna. L’incontro, liberamente aperto al pubblico, è particolarmente rivolto a tutti coloro che nella PA e nel tessuto socio-economico si interfacciano potenzialmente con i CAAD; servizi sociali, servizi sanitari-riabilitativi, uffici casa dei Comuni, Uffici Acer, Amministratori di condominio, organizzazioni dei produttori di ausili e dell’edilizia e impiantistica, ordini professionali.
Per coloro che si erano iscritti, sia in presenza che on line, sarà comunque necessaria una nuova iscrizione.
Leggi: Rete Caad
Demenze: tre webinar di orientamento e consigli pratici
Al via un nuovo ciclo di webinar gratuiti organizzato dalla Federazione Alzheimer: tre appuntamenti – 11, 18 e 25 giugno – per familiari e operatori. Specialisti che si occupano di demenza forniranno orientamento e consigli pratici sulla clinica e le terapie disponibili, la lotta allo stigma e la gestione delle emozioni, le strategie per affrontare la quotidianità accanto alla persona con demenza.
Affrontare la demenza insieme: informazioni, strategie e consigli utili per familiari e operatori è il titolo del nuovo ciclo di webinar gratuiti organizzato dalla Federazione Alzheimer Italia. Gli appuntamenti sono in programma per martedì 11, 18 e 25 giugno 2024 dalle 20.30 alle 22 in diretta sulla piattaforma Zoom. Per partecipare è necessario iscriversi al link https://bit.ly/webinar_giugno2024.
Le registrazioni degli appuntamenti saranno poi rese disponibili sui canali social della Federazione Alzheimer.
Leggi: Vita
CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare
Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024
Leggi: Caregiver Day
SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It
Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.
Leggi: Foritaal
“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso
Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.
Leggi: Redattore Sociale
Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
La spesa sociale al 2021: un welfare emergenziale o un percorso di rafforzamento dei servizi? – di Laura Pelliccia
L’aggiornamento dell’indagine Istat sugli interventi e servizi sociali dei Comuni consente di fare il punto sullo stato del welfare territoriale al 20211. La precedente rilevazione aveva fatto emergere un riorientamento del welfare verso interventi di tipo “emergenziale”.
Il 2021 è stato un anno contraddistinto dallo stato di emergenza ma, diversamente dal 2020, le normative sulla prevenzione tendenzialmente consentivano la riapertura dei servizi. Nel proseguo cercheremo di indagare se, quello del 2021, è un incremento originato ancora da interventi straordinari di sostegno alla pandemia, oppure se è il risultato di politiche nazionali e locali di rafforzamento degli interventi tradizionali. Cercheremo inoltre di confrontare la situazione pre e post pandemia e di leggere le dinamiche di lungo periodo attraverso una lettura dell’impatto territoriale, dell’impatto sulle diverse categorie di utenza e dell’impatto sulle diverse tipologie di interventi.
Le dinamiche complessive della spesa e l’impatto sulle diverse aree geografiche
La situazione del 2020 era quella di una marcata ripresa della spesa sociale (+4,3) generata non tanto dal “cuore” degli interventi sociali veri e propri, quanto dal potenziamento dei contributi economici di sostegno alle famiglie per affrontare la straordinarietà della pandemia (insomma interventi di “welfare emergenziale”).
Leggi: Welforum
Solitudine: perché può farci ammalare, come agisce sulla salute, rimedi (anche la dieta aiuta a combatterla) – di Anna Fregonara
Questa condizione è ormai un’epidemia, tanto da spingere negli Usa «il medico della nazione» a lanciare l’allarme per il suo impatto sulla salute, e Gran Bretagna e Giappone a istituire un Ministero dedicato al problema
«La mancanza di relazioni sociali può avere un effetto sulla mortalità quanto fumare fino a 15 sigarette al giorno». Citando ricerche scientifiche, lo ha scritto nel rapporto pubblicato l’anno scorso, dedicato alla solitudine e all’isolamento, Vivek Murthy, Chirurgo generale del Paese, il capo esecutivo del Corpo di Commissariato del Servizio Sanitario Pubblico degli Stati Uniti il cui compito, in qualità di «medico della nazione», è di contribuire a gettare le basi per un Paese più sano: «Negli ultimi anni, circa un adulto su due in America ha riferito di soffrire di solitudine. E questo prima del Covid. La solitudine è molto più di una sensazione negativa: nuoce alla salute individuale e sociale».
Aumenta il rischio di malattie cardiache e ictus
Non è diversa la situazione in Europa. «Nel 2018, in Germania due terzi della popolazione ritenevano la solitudine un problema serio.
Leggi: Corriere della Sera
L’attività di assistenza – di Julia Wurm, Alexander Eigner
Se da un lato la pandemia ha messo in evidenza il ruolo cruciale del lavoro di cura nelle società industrializzate, dall’altro la ricerca ci dice che è diventato un business globale, che sfrutta le donne migranti privandole dei loro diritti e costringendole a condizioni di lavoro insostenibili. Un’analisi da un importante dibattito internazionale all’Università di Linz, Austria
In passato è passata quasi inosservata al grande pubblico, la crescente domanda di lavoro assistenziale da parte della società a causa delle attuali lacune assistenziali, che i principali esperti interpretano come segno di una grave crisi dell’assistenza, sta attualmente ricevendo un’attenzione crescente. Questa allarmante carenza di lavoro di cura e di operatori sanitari nelle società che invecchiano del Nord del mondo ha portato a un boom globale nel business della fornitura di assistenza privata.
Le agenzie transnazionali, i cui modelli di business prevedono il collocamento di operatori sanitari migranti, sono tra i chiari vincitori di questi sviluppi.
Contrariamente alle narrazioni comuni sull’emancipazione economica, i processi di mercificazione stanno trasformando il lavoro dei migranti di cura, prevalentemente donne, in una merce fittizia – in senso polanyiano – rendendo il lavoro dei caregiver professionisti precario e talvolta persino non libero. 1]
Leggi: In Genere
Dimissioni protette: i progetti PNRR – Sergio Pasquinelli e Francesca Pozzoli
I bisogni di assistenza non sempre si esauriscono dopo un ricovero ospedaliero. Di dimissioni protette si parla da almeno vent’anni. Recentemente sono diventate un LEPS, ossia un Livello essenziale di prestazione sociale. Come tale andrebbero garantite su tutto il territorio italiano, da tutti i Comuni, singoli e associati, in stretto raccordo con le Asl, quindi in raccordo col LEA relativo alla continuità assistenziale.
In quanto LEPS le dimissioni protette sono disciplinate dalla legge 234 del 2021, all’articolo 1, comma 170. Il “Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023” ne definisce inoltre contenuti, obiettivi, modalità di accesso, professioni coinvolte, destinatari (pag. 59 e successive). Riguardo quest’ultimo punto, i destinatari, il Piano li limita alle persone anziane: un aspetto discutibile in quanto le dimissioni protette non dovrebbero avere limiti di età, ma lo scopo di sostenere situazioni fragili, croniche, comunque complesse, che attraversano diverse fasi della vita.
Leggi: Welforum
Il WHODAS 2.0: il nuovo strumento per la valutazione della disabilità
Il Decreto Legislativo 62/2024 che, in attuazione della L. 227/2021, stabilisce le procedure per la nuova ed unica valutazione di base per il riconoscimento della condizione di disabilità, ha individuato un nuovo strumento di valutazione, denominato WHODAS 2.0. Si tratta di un metodo standardizzato di misura del funzionamento, della disabilità e della salute delle persone, ad eccezione dei minori di età. – di Franco Pesaresi (NNA Network Non Autosufficienza, Direttore ASP Ambito 9 Jesi)
Attualmente in Italia vengono impiegate cinque diverse valutazioni nazionali dello stato di disabilità (invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità per il sostegno all’occupazione), che esaminano diverse dimensioni della disabilità, ma tutte con un approccio medico condiviso. Tali procedure tengono conto solamente del danno a carico delle strutture e delle funzioni corporee (menomazioni e disabilità), in base a cui vengono appunto determinate le percentuali di invalidità civile, ma non considerano l’ambiente effettivo in cui le persone vivono e la loro capacità di funzionamento, non riuscendo così a determinare la vera entità dei problemi che un individuo può sperimentare nelle diverse situazioni di vita.
Il WHODAS 2.0: il nuovo strumento previsto dal D. Lgs. 62/2024
Questa frammentazione del sistema e le diverse modalità di valutazione non sono né efficienti né giustificate; le cinque valutazioni dello stato di disabilità pertanto dovrebbero essere eliminate e sostituite con un’unica valutazione capace di fotografare la capacità di una persona di svolgere le attività della vita e di partecipare alla vita sociale. Domini questi influenzati sia dalla condizione di salute che dai fattori contestuali ambientali. Di conseguenza è da prevedere un’unificazione delle diverse modalità di valutazione della disabilità al momento coesistenti.
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
La residenza anagrafica per le persone senza dimora
La posizione e l’impegno della fio.PSD per il riconoscimento del diritto alla Residenza
Per le persone che vivono una condizione di grave marginalità ottenere la residenza anagrafica è particolarmente importante poiché rappresenta il primo passo per poter accedere a tutti i diritti e le prestazioni normalmente dipendenti dall’iscrizione anagrafica, come carta d’identità, rinnovo patente, tessera sanitaria, certificato elettorale, ricezione della posta, permesso per il fine pena, richiesta del medico di base, assistenza sociale e bandi per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica o ad altre tipologie di sussidio, rinnovo di permesso di soggiorno per richiesta di asilo o protezione internazionale
Non avere la residenza vuol dire essere invisibili
Non riconoscere la residenza vuol dire violare molti dei diritti sanciti dalla Costituzione
Con questo Position Paper, fio.PSD descrive lo stato dell’arte della normativa e degli strumenti di programmazione oggi presenti in materia di residenza e, ripercorrendo l’impegno portato avanti in questi anni con i propri soci e le altre reti nazionali, ribadisce che la residenza è un diritto fondamentale che deve essere garantito in modo equo e universale su tutto il territorio nazionale
Leggi: Fio.psd
Superbonus: termine della corsa
I dati Enea aggiornati confermano gli effetti del blocco del DL Superbonus introdotto dal Governo Meloni: nell’ultimo mese nuovi lavori per poco più di 100 milioni. Consistente riduzione anche del numero degli edifici coinvolti nei lavori, che in un mese sono aumentati solo di 248 unità. Una cifra ben inferiore rispetto alle 13 mila unità al mese di marzo.
Nel marzo 2024, il Decreto Superbonus (Dl n. 39/2024) ha introdotto modifiche significative che hanno iniziato a mostrare i loro effetti già ad aprile. Una delle principali modifiche è stata la riduzione dell’aliquota dal 90% al 70% per i condomini, escludendo completamente villette e abitazioni unifamiliari. Queste scelte hanno segnato una svolta rispetto al precedente Superbonus al 110%, rendendo gli incentivi più selettivi e meno generosi.
Non sarà più possibile utilizzare lo sconto in fattura e la cessione del credito per tutti coloro che non hanno presentato i dati sulle spese effettuate nel 2023 entro il 4 aprile di quest’anno, anche se si tratta di organizzazioni del Terzo settore, case popolari o interventi con il bonus barriere architettoniche. L’unica eccezione riguarda alcune zone terremotate, ma solo entro i limiti ben precisi: 400 milioni di euro per il 2023, di cui 70 milioni per il terremoto dell’Aquila del 2009.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
NEWS:
3 giugno 2024
Liste d’attesa. Arriverà un decreto ‘slim’ accompagnato da un disegno di legge. Dal Cup unico alla piattaforma di monitoraggio, fino alle visite nel weekend. Ecco tutte le novità. Schillaci: “Alcune misure operative subito”
Secondo le ultime bozze che Quotidiano Sanità ha potuto visionare nel provvedimento d’urgenza dovrebbero entrare alcune misure di carattere più normativo mentre nel Ddl le misure a più alto impatto economico. Si prevede in primis l’input alle Regioni a realizzare i Cup unici regionali e intraregionali con dentro tutto l’offerta sia del pubblico che del privato convenzionato. E ancora: visite nel weekend e la piattaforma di monitoraggio di Asl e ospedali. Ecco tutte le novità. Tiepide le Regioni: “Non sono misure che risolvono il problema delle liste d’attesa”. LA BOZZA
Il dado ancora non è tratto ma sulle liste d’attesa è praticamente certo che il Governo presenterà in Cdm un decreto-legge in versione ‘slim’ che sarà accompagnato da un disegno di legge con le misure più pesanti a livello economico. Quotidiano Sanità ha visionato sia la bozza del decreto legge che del disegno di legge previsti domani in Consiglio dei ministri. Sul punto oggi si sono confrontati il Ministero della Salute e gli assessori regionali e in ogni caso a Palazzo Chigi si prenderanno fino all’ultimo secondo per limare le norme. I capisaldi del decreto legge, come già annunciato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni saranno la creazione di una Piattaforma nazionale di monitoraggio, l’istituzione di un Ispettorato presso il Ministero per verificare il rispetto delle norme. Viene poi introdotto il CUP unico regionale o infraregionale con tutte le prestazioni disponibili del pubblico e del privato convenzionato. Via libera poi alle visite anche nel weekend. Ma ecco cosa prevedono nel dettaglio i due testi.
Leggi: Quotidiano Sanità, 03/06/2024
1 giugno 2024
La carezza del Papa agli anziani: “La vecchiaia non è un’età di scarto”
Presentata la “Pastorale” sulla maturità. Monsignor Paglia: “Milioni di persone da accompagnare, bene la legge sull’assistenza domiciliare”
«Sostenere il nuovo popolo di anziani, composto di milioni di persone» e rivitalizzare il rapporto tra Chiesa e terza-quarta età. È l’obiettivo che si pone la Fondazione Età Grande, promossa da monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, che ieri ha presentato l’indagine svolta da Ipsos dal titolo «La pastorale della terza età nelle diocesi italiane», una fotografia dell’impegno delle diocesi verso gli anziani, tra grandi sfide e successi.
Monsignor Paglia, che tra le altre cose presiede la commissione governativa per la riforma dell’assistenza agli anziani, plaude alle iniziative politiche in tal senso. «Salutiamo con soddisfazione la legge 33 del Governo Italiano sulla riforma dell’assistenza della popolazione anziana in Italia. Nei prossimi giorni sottolinea – inizieranno le prime sperimentazioni per una Assistenza Domiciliare, Socio-sanitaria, Integrata e Continuativa che si iscrive in quel continuum assistenziale che assicura la vicinanza a tutti gli anziani».
Leggi: Il Giornale, 01/06/2024
30 maggio 2024
Decreto salva-casa: Cgil e Fillea, aspetti positivi e altri molto critici, ma l’emergenza casa resta in tutta la sua drammaticità
“Nel decreto salva-casa vi sono interventi che giudichiamo positivamente, da noi sempre richiesti per permettere alle classi più deboli e disagiate della popolazione di accedere alle agevolazioni per la riqualificazione degli edifici, e altri aspetti su cui invece esprimiamo forti criticità, dalle variazioni di destinazioni d’uso alla semplificazione amministrativa burocratica. Male che al di là della propaganda non si affronti in alcun modo l’emergenza casa: continua a non esserci nulla per il fondo per il sostegno affitti e per il fondo per la morosità incolpevole, azzerati da questo Governo, e nulla sul rilancio dell’edilizia residenziale pubblica”. È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario generale della Fillea Cgil Alessandro Genovesi, a commento del decreto legge recante “Misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”.
Leggi: Cgil, 30/05/2024
28 maggio 2024
Camera. Furfaro (Pd): “Proposta medici di base per i senza fissa dimora presto in aula”
“In commissione affari sociali sono stati approvati all’unanimità gli emendamenti al testo e ora si andrà in aula tra poche settimane. È un fatto di rilevanza enorme perché parliamo di decine di migliaia di persone, la maggioranza cittadini italiani. Senza casa, senza residenza, senza diritto alla salute. Un’ingiustizia contro la quale ci battiamo da anni”.
“Una bella notizia. Finalmente andrà in aula la mia proposta di legge sul medico di base alle persone senza fissa dimora. In commissione affari sociali sono stati approvati all’unanimità gli emendamenti al testo e ora si andrà in aula tra poche settimane. È un fatto di rilevanza enorme perché parliamo di decine di migliaia di persone, la maggioranza cittadini italiani. Senza casa, senza residenza, senza diritto alla salute. Un’ingiustizia contro la quale ci battiamo da anni. L’impegno preso oggi dimostra coerenza e senso di responsabilità da parte della politica. Avere un medico, per persone fragili e in difficoltà estrema, significa sentirsi di nuovo cittadini, significa sentire che lo Stato c’è e sa affrontare e prendersi cura anche delle marginalità sociali. Significa dare una speranza. È questo che deve saper fare la politica”.
Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.
Leggi: Quotidiano Sanità, 28/05/2024
28 maggio 2024
Decreto liste d’attesa. Cisl Fp: “Una misura incompleta che necessita di integrazioni”
“Riteniamo essenziale che il Governo si muova in due direzioni. La prima: verificare i requisiti organizzativi delle strutture che si accreditano con il Ssn attraverso le singole Regioni. La seconda: prevedere nel decreto, per il settore privato, l’obbligo di rinnovare i contratti collettivi parallelamente ai rinnovi del settore pubblico”.
“Pur ritenendo positivo l’intervento del Governo in materia, il Decreto Legge volto a snellire le liste d’attesa nel settore sanitario e a cercare soluzioni alle diseguaglianze regionali e al fenomeno delle mobilità attive e passive, stando alle prime indiscrezioni, rischia di dare una risposta solo parziale alle numerose criticità legate alla carenza di personale e rischia di impedire la completa messa a terra del PNRR, soprattutto in relazione alla sfida di ridisegnare una nuova sanità di territorio”.
Così, in una nota stampa della Funzione Pubblica Cisl, il segretario generale Maurizio Petriccioli, e il segretario nazionale, Roberto Chierchia, commentando il decreto con il quale il ministro della Salute, Orazio Schillaci, punta ad abbattere il fenomeno delle liste d’attesa.
Leggi: Quotidiano Sanità, 28/05/2024
DALLE REGIONI:
04 giugno 2024
“Sollievo” a domicilio per i caregiver familiari delle Terre d’Argine
Studi nazionali e internazionali confermano che il carico di cura del caregiver ha necessità di momenti di pausa per consentire il recupero di energie psico-fisiche e riprendere propri spazi di vita, a tal fine sarà disponibile il “sollievo a domicilio”.
Attraverso una Convenzione denominata “boccata d’aria” fra l’AUSL- Distretto Sanitario di Carpi ( di concerto con i Servizi sociali dell’Unione delle Terre d’Argine) e la Cooperativa sociale Anziani e non solo, si potranno realizzare interventi per i familiari di persone con disabilità e non autosufficienti per alleviarne il carico di cura.
“Questa forma di sollievo, innovativo a livello nazionale, frutto della sperimentazione avvenuta con successo nel nostro territorio- commenta Licia Boccaletti, Presidente della Cooperativa sociale ANZIANI E NON SOLO. “ha l’obiettivo di consentire al caregiver di “prendere fiato” ricuperando tempo per i propri obiettivi di vita e al tempo stesso garantendo continuità assistenziale al proprio caro a domicilio”.
Leggi: Anziani e non solo, 04/06/2024
03 giugno 2024
Firenze, Fondazione Solidarietà Caritas: “Alleanza per l’abitare necessaria perché la casa è divenuta un lusso”
Sottoscritto il Decalogo per il diritto all’abitare, equo, sostenibile e solidale. Lucchetti: “Necessario un patto di comunità che unisca privati, istituzioni, enti e associazioni”
“Avere una casa a Firenze oggi è diventato un lusso anche per chi ha un lavoro: le abitazioni disponibili sono poche, costose, e per ottenerle vengono richieste garanzie economiche difficili da avere. Per questo è necessario un patto di comunità che unisca privati, istituzioni, enti e associazioni per trovare soluzioni per far coincidere domanda e offerta, per mettere disposizione le abitazioni vuote o sfitte per trovare soluzioni di housing sociale”. Così Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze, commenta la presentazione del decalogo per il diritto all’abitare, equo, sostenibile e solidale dell’Alleanza per l’Abitare, firmato stamani a Firenze. Per la Fondazione Caritas era presente la direttrice Ginevra Chieffi. “Siamo convinti che iniziative come questa Alleanza – dice Lucchetti — possano dare un contributo per risolvere l’emergenza abitativa della nostra città”.
Leggi: Redattore Sociale, 03/06/2024
03 giugno 2024
Anziani sempre più soli: 400mila sono a rischio «Hanno paura di uscire»
L’allarme di Senior Italia: «Partecipano sempre meno alle attività sociali per timore di malattie e aggressioni». L’assessore Funari: «Puntiamo sul cohousing» PER I PAZIENTI CRONICI PIÙ FRAGILI ARRIVA IN AIUTO LA TELEMEDICINA CHE MONITORA LE LORO CONDIZIONI
Non si esce più, anche per quella paura del Covid che è rimasta latente. E gli anziani soli diventano ancora più soli, a Roma come in periferia. Lo scorso anno erano 400 mila nel Lazio a trovarsi in questa condizione. Nel 2024 sono aumentati di almeno il 5%. E il 20% di loro ha sempre meno interazioni sociali: chi si sforza un po’ di più torna ai centri anziani ma per ballare continua a mettere la mascherina. Questi numeri preoccupano Senior Italia-Federanziani, una delle massime associazioni italiane degli over-65, e il suo presidente Roberto Messina. «Si partecipa sempre meno alle attività sociali, ci si cura di meno, si esce solo per ciò che è davvero indispensabile anche per paura di truffe e aggressioni – spiega – Tutto questo aumenta esponenzialmente tanti problemi, a cominciare dalle malattie croniche per poi passare a un maggiore declino cognitivo e a sindromi depressive».
Leggi: Il Messaggero, 03/06/2024
03 giugno 2024
Prevenzione cadute in E.Romagna. Il 24% degli over-64 è caduto a terra almeno una volta nel 2022, al via campagna
Si chiama “Para-cadute” la nuova campagna contro le cadute. Ha l’obiettivo di diffondere consigli utili e raccomandazioni pratiche per le persone anziane, con disabilità e fragilità.Realizzata dal servizio sanitario regionale. Un video tutorial e un opuscolo spiegano quali precauzioni adottare in casa e in ospedale. Il 33% delle persone cadute nel 2022 in E-R ha avuto bisogno di cure, il 20% ha riportato fratture e il 3,9% si è rotto il femore. Riprende l’immagine del paracadute per calarsi dal cielo e atterrare morbidamente al suolo la nuova campagna di comunicazione dell’Emilia-Romagna contro le cadute in strada o tra le mura domestiche. Si chiama, infatti, “ParaCadute” ed è rivolta principalmente alle persone più a rischio, quindi anziane, con disabilità o fragilità, ai caregiver e ai loro familiari, per aiutarli appunto a prevenire le cadute.
Leggi: Rete Caad, 03/06/2024
03 giugno 2024
Così dovranno essere i Centri per la vita indipendente in Lombardia
Uno dei pilastri per implementare la Legge Regionale della Lombardia 25/22, per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale delle persone con disabilità, sono i “Centri per la vita indipendente”. Il percorso che porterà al loro effettivo funzionamento in oltre 30 Ambiti Territoriali locali è stato di recente avviato. Per contribuirvi e per sostenere gli operatori coinvolti LEDHA ha organizzato un incontro lo scorso 7 maggio intitolato ” Secondo noi si fa così”. Tra i compiti anche quello di occuparsi degli aspetti legati a barriere, ausili e tecnologie Leggi su superando – Il testo della Legge
Leggi: Rete Caad, 03/06/2024
29 maggio 2024
Cosenza, liste d’attesa: Cgil e Auser hanno promosso un presidio per dar voce al disagio crescente dei cittadini
Il presidio promosso dalla Cgil e dall’Auser per dar voce al disagio dei cittadini si è tenuto davanti al Poliambulatorio di Quattromiglia. La Cgil, insieme ad Auser, si è ritrovata al Cup di Quattromiglia per manifestare il malcontento pubblico. Ed urlare al mondo, non solo politico, la propria rabbia ma non la propria rassegnazione. “Fare una visita in Calabria è diventato impossibile, o meglio: è possibile farla, ma non si dove e quando e se, nel caso di patologie gravi, si è ancora vivi nel giorno dell’esame medico. Per una Tac, infatti, il tempo di attesa medio è di circa un anno: “è una cosa molto grave perché le liste non solo sono bloccate e troppo lunghe, ma c’è anche un difficile accesso da parte del cittadino ai servizi ed ai centri di prenotazione “- ha detto Elena Hoo, Presidente dell’ Auser di Rende.
Fonte: Gazzetta del Sud
Leggi: Auser, 29/05/2024
29 maggio 2024
Vicenza. SUNIA e SICET: “Azzerare l’IMU temporaneamente per permettere ripristini e restauri degli appartamenti ERP vuoti”
AMMINISTRATIVE IN PROVINCIA DI VICENZA – I sindacati inquilini chiedono ai candidati sindaco di agevolare l’ATER
Sono addirittura 75 su 113 i comuni del Vicentino che vanno al voto il 9 giugno prossimo. I segretari di SUNIA e SICET, Francesco Brasco e Daniele Mezzalira, chiedono a gran voce ai candidati sindaco di adoperarsi per investire voci di bilancio consistenti per l’edilizia residenziale pubblica (ERP), e di esprimersi positivamente sulla opportunità di azzerare o almeno dimezzare temporaneamente l’IMU all’ex IACP.
L’ATER di Vicenza infatti se non dovesse pagare l’imposta municipale propria (IMU) per il patrimonio abitativo che gestisce (circa 4700 alloggi) risparmierebbe in un anno per tutta la provincia berica ben 600.000 euro. «Un bel gruzzolo – affermano i sindacati degli inquilini – soprattutto per ripristinare al più presto quelle 400 abitazioni che esigono interventi a impianti e strutture per essere riassegnate agli aventi diritto e che ora sono “ferme”, vuote, alcune da diversi anni». Secondo una stima la direzione ATER afferma che ci vogliono in media 25.000 euro per rimettere in pista ogni abitazione non assegnabile.
Leggi: Sunia, 29/05/2024
29 maggio 2024
L’applicazione del Budget di salute a Bologna. Razionalizzazione o creatività?
Monitoraggio sulla sperimentazione dei primi Progetti personalizzati con Budget di Salute integrato sociosanitario nell’area metropolitana di Bologna – Luca NegrognoBruna Zani
Tra il maggio 2021 e il maggio 2022 il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna ha discusso 51 progetti terapeutico-riabilitativi individualizzati secondo i principi del Budget di Salute (BdS), avviando la realizzazione di 40 di essi. La sperimentazione ha coinvolto i servizi per la salute mentale per le persone adulte, per le dipendenze patologiche e per la neuropsichiatria infantile dei 6 Distretti Sanitari compresi nell’area della Città Metropolitana di Bologna.
I 40 progetti, rivolti a coloro per cui è stata individuata una compresenza di bisogni sanitari e sociali, hanno comportato un percorso di coprogettazione tra operatori e operatrici sociali, sanitari e degli Enti del Terzo Settore e sono esitati nella definizione di un Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato (PTRI) concordato con l’utente ed eventualmente la famiglia, con una frequenza settimanale di interventi educativi commisurata all’intensità del bisogno rilevato, della durata di un anno ed eventualmente rinnovabile.
Leggi: Welforum, 29/05/2024
27 maggio 2024
Bonus badanti, misura “utile” ma “l’obiettivo vero è la riforma”
La valutazione di Cittadinanzattiva sulla prevista decontribuzione per l’assunzione di nuove badanti: “Decisione per favorire l’emersione del lavoro nero, ma bisogna arrivare ad una riforma organica dell’assistenza”
E’ positivo venire all’incontro alle esigenze delle fasce deboli ma non si deve perdere l’obiettivo fondamentale di arrivare ad una riforma organica della assistenza agli anziani non autosufficienti. E’ il giudizio di Cittadinanzattiva sulla parte del decreto di revisione del PNRR – approvato ieri in Consiglio dei Ministri – nel quale è stata inserita la previsione dell’esonero totale, per gli ultra ottantenni con indennità di accompagnamento e Isee fino a 6mila euro, dal versamento dei contributi previdenziali per l’assunzione o la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di lavoro domestico. Un taglio che varrà dal prossimo 1° aprile fino alla fine del 2025 e nel limite di 3.000 euro l’anno.
Leggi: Redattore Sociale, 27/05/2024
IN AGENDA:
Lombardia. Senza case popolari non c’è risposta al disagio e all’emergenza abitativa. Presidio mercoledì 12 giugno 2024 dalle ore 16 a Palazzo Lombardia
Difendere l’edilizia pubblica e aumentare l’offerta di case popolari a canone sociale significa difendere il reddito di chi non ce la fa
Mentre in Lombardia aumenta il disagio abitativo…
– Sono migliaia gli sfratti in esecuzione nel settore privato con famiglie messe in mezzo alla strada senza alcuna alternativa alloggiativa
– Gli affitti e i prezzi delle case aumentano, ma i redditi delle famiglie sono sempre più bassi e incerti e cresce il numero delle persone in condizioni di povertà estrema
– Aumentano gli esclusi dalla possibilità di accedere ad un alloggio adeguato
– Sono decine di migliaia le domande di assegnazione di una casa popolare presentate ad ogni bando comunale, ma restano completamente prive di risposta
Leggi: Sunia
20 giugno 2024: seminario “Venti anni di attività dei CAAD. Esperienze innovative e prospettive di sviluppo”
Il seminario già in calendario per l’11 aprile scorso e rinviato a seguito del grave incidente sul lavoro avvenuto presso la centrale elettrica di Bargi al Lago di Suviana (Bo), è stato riprogrammato per giovedì 20 giugno prossimo venturo, dalle 9,30 alle 13,00, presso l’Aula magna della Regione in viale Aldo Moro 30, Bologna. L’incontro, liberamente aperto al pubblico, è particolarmente rivolto a tutti coloro che nella PA e nel tessuto socio-economico si interfacciano potenzialmente con i CAAD; servizi sociali, servizi sanitari-riabilitativi, uffici casa dei Comuni, Uffici Acer, Amministratori di condominio, organizzazioni dei produttori di ausili e dell’edilizia e impiantistica, ordini professionali.
Per coloro che si erano iscritti, sia in presenza che on line, sarà comunque necessaria una nuova iscrizione.
Leggi: Rete Caad
CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare
Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024
Leggi: Caregiver Day
SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It
Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.
Leggi: Foritaal
Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Assemblea Oms. Approvata la prima risoluzione sulla partecipazione sociale per l’assistenza sanitaria di base
La risoluzione mira ad affrontare le disuguaglianze sanitarie e l’erosione della fiducia nei sistemi sanitari, che sono cruciali di fronte alle sfide senza precedenti che il mondo si trova ad affrontare, come il cambiamento climatico, i conflitti e le minacce pandemiche. I delegati hanno poi richiesto il sostegno del Direttore Generale per sviluppare una strategia globale e un piano d’azione per le cure e i servizi integrati di emergenza per il periodo 2026-2035. Approvata, infine, una risoluzione per rafforzare la salute mentale e il sostegno psicosociale.
Nel corso della 77sima Assemblea mondiale Oms gli Stati membri hanno concordato una risoluzione sulla partecipazione sociale nella pianificazione e attuazione sanitaria nazionale, che apre la strada affinché le persone, le comunità e la società civile abbiano una voce più forte nell’influenzare le decisioni che riguardano la loro salute e il loro benessere.
La risoluzione mira ad affrontare le disuguaglianze sanitarie e l’erosione della fiducia nei sistemi sanitari, che sono cruciali di fronte alle sfide senza precedenti che il mondo si trova ad affrontare, come il cambiamento climatico, i conflitti e le minacce pandemiche.
Leggi: Quotidiano Sanità
Nei prossimi vent’anni quasi 1 persona su 5 vivrà sola. “Anziani tagliati fuori dal mondo reale e digitale”
Presentati i risultati dell’Indice di vicinanza alla salute degli over 65 a cura della Fondazione Visentini. Anziani sempre più soli, a rischio povertà e incapaci di utilizzare a pieno le nuove tecnologie: “per le sfide epocali dell’invecchiamento serve azione congiunta di sanità, sociale, sport, cultura, infrastrutture”
Anziani sempre più soli, a rischio povertà e incapaci di utilizzare a pieno le nuove tecnologie: per le sfide epocali dell’invecchiamento serve azione congiunta di sanità, sociale, sport, cultura, infrastrutture. Sono i nuovi dati presentati dalla Fondazione Visentini sulla Vicinanza della salute per la popolazione anziana 2023. L’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza torna a chiedere un Piano nazionale di salute che coordini anche le varie dimensioni extra-sanitarie per la salute ed il benessere della popolazione.
“La transizione demografica pone sfide esistenziali di portata epocale verso le quali i diversi attori della salute devono intervenire in maniera congiunta – afferma la Fondazione -. Contro la crescente solitudine della popolazione anziana non bastano interventi tecnologici ed economici, ma bisogna intervenire con politiche per la coesione sociale. Le reti di interconnessione sociale, spesso sottovalutate ma con un impatto cruciale sulla salute delle persone e sulla tenuta del sistema sociale e di salute, hanno mostrato una preoccupante tendenza al declino, soprattutto in epoca post pandemica”.
Leggi: Redattore Sociale
Assemblea Oms approva piano quadriennale da 11,1 mld di dollari per promuovere salute globale
In particolare sarà rivolta una particolare attenzione al cambiamento climatico, invecchiamento, migrazione, minacce pandemiche ed equità, e adattati a un’epoca di geopolitica, scienza e tecnologia in rapido movimento. Il Consiglio ha inoltre deciso di convocare una conferenza sul finanziamento del vaccino contro la tubercolosi nel 2025 per avviare opzioni per l’approvvigionamento e il finanziamento di prodotti in fase avanzata.
I delegati della Settantasettesima Assemblea Mondiale della Sanità hanno approvato una strategia quadriennale da 11,1 miliardi di dollari per la salute globale volta a promuovere, fornire e proteggere la salute e il benessere di tutte le persone, con particolare attenzione al cambiamento climatico, invecchiamento, migrazione, minacce pandemiche ed equità, e adattati a un’epoca di geopolitica, scienza e tecnologia in rapido movimento.
La strategia, il Quattordicesimo Programma Generale di Lavoro (GPW 14), considera il periodo 2025-2028 come un’eccezionale finestra di opportunità per costruire sistemi sanitari resilienti e adatti al futuro e, sulla scia della pandemia di Covid, per tornare indietro. sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile legati alla salute.
Leggi: Quotidiano Sanità
Family Act bye bye
Non si è mai è parlato così tanto di crisi demografica e denatalità. Tutti si proclamano paladini della fecondità, si moltiplicano forum e convegni con una girandola di ricette, agende, priorità. Ma intanto dominano misure temporanee, rivolte a platee molto ristrette. E il Family Act, salutato due anni fa come il provvedimento che avrebbe cambiato tutto, naufraga nel silenzio generale. La legge 32/2022 delegava il governo a varare decreti attuativi per rendere strutturale la promozione di interventi a favore delle famiglie, dei giovani, delle donne.
Ecco: la delega all’esecutivo per attuare il piano è scaduta, senza l’emanazione di alcun decreto, e quindi addio a una fiscalità agevolata per le famiglie, al rimborso delle spese scolastiche, agli incentivi al lavoro femminile, alla riforma dei congedi parentali, alle agevolazioni per i giovani under 35. Rimane solo l’Assegno unico, da molti considerato insufficiente, inadeguato. La stessa ministra Eugenia Roccella ha bollato il Family Act come qualcosa di superato, forse perché promosso dalla sua predecessora, Elena Bonetti, e approvato poco prima del suo insediamento.
Leggi: Welforum
Under 40 in affitto: per il 41% cresce l’interesse per l’abitare collaborativo
Fondazione G. Feltrinelli pubblica i risultati della ricerca Abitare Fluido con il rapporto “Collaborare e abitare. Il diritto alla casa nelle metropoli per le nuove generazioni”, realizzato con il supporto di Fondazione Cariplo a cura di Silvia Cafora (Politecnico di Torino). Il rapporto è stato presentato il 23 maggio presso la sede dell’Ordine degli Architetti PPC a Milano ed è in programma un altro evento previsto il 30 maggio presso Urban Lab a Torino.
Il rapporto: target e dati di sintesi
La ricerca ha coinvolto per la prima volta in tutt’Italia circa circa 500 giovani – il 62% donne e il 38% uomini, per l’86% nati in Italia da famiglie italiane – in affitto e di età compresa tra i 23 e i 40 anni. È stata realizzata con l’obiettivo di esplorarne l’attuale situazione abitativa e le eventuali cause di disagio e insoddisfazione da essa derivanti. L’indagine ha consentito, infatti, di valutare il ruolo giocato dal lavoro nella scelta del luogo in cui vivere, di indagare l’immaginario dei giovani relativamente alla casa e l’importanza attribuita alla presenza e alla qualità di specifiche caratteristiche, misurando il loro grado di interesse verso modelli abitativi alternativi, basati su coabitazione, condivisione degli spazi e collaborazione tra le persone.
Leggi: Fondazione Cariplo
SEGNALAZIONI:
Orizzonti: invecchiamento e tempo in più da vivere
Fondazione Ravasi Garzanti, La metropoli e le stagioni della vita. Milano e l’invecchiamento, Il Mulino, 2023
Ogni interrogativo sul tempo rappresenta per gli esseri umani un viaggio nell’incognito. Forse per questa ragione, tutte le società sviluppano norme, aspettative e status di età espressi da orari e calendari che servono a orientare le vite individuali. Il tempo in più da vivere, connesso all’allungamento delle aspettative di vita , è diventato un elemento costitutivo delle mappe cognitive degli individui, dischiudendo insieme domande di nuove età e di maggiore flessibilità. Si disegna così lo spazio per nuovi modi di vivere il tempo, a livello individuale e collettivo. Il volume interpella una grande città come Milano ad assumere la consapevolezza del fenomeno dell’invecchiamento della popolazione, dei nuovi e diversi modi di interpretare l’età anziana non in opposizione alle altre stagioni della vita ma come esplorazione di un passaggio che trasforma e porta a compimento la complessità dell’esistenza.
Leggi: Rete Caad
Aspetti cuturali in tema di accessibilità
Ilaria Crippi, Lo spazio non è neutro, Tamu edizioni, 2024
La disabilità è un tema che non divide. Nessuno direbbe di essere a favore della discriminazione delle persone disabili, generalmente meritevoli di aiuto e compassione. I bar, gli alberghi, i luoghi di cultura e altri spazi ordinari delle nostre città trasmettono però, per il modo in cui sono stati pensati e realizzati, un altro messaggio: la loro esclusione è un fatto normale, che non solleva nessun “senso di emergenza”. Come spiegare questa contraddizione? Ilaria Crippi mette a nudo gli aspetti culturali dei discorsi sull’accessibilità e gli infiniti modi in cui si ricade nella predilezione per i corpi abili. Strati sottili delle nostre abitudini che sorprenderanno soprattutto chi si avvicina a questo libro con le migliori intenzioni.
Leggi: Rete Caad
La Corte di Cassazione ha sentenziato che l’IMU non va pagata per gli alloggi gestiti dagli ex IACP. Il Governo ed il Parlamento continuano a non fare chiarezza
Dichiarazione di Nicola Zambetti, Segretario nazionale SUNIA
Il Parlamento ed il Governo non affrontano il problema della gestione ed il rilancio dell’edilizia pubblica nel nostro paese: gli ex IACP, comunque denominati, sono costretti a difendersi nei vari gradi dei tribunali dalle ingiunzioni di pagamento emessi dai Comuni per IMU non versata.
Il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, circa un milione, svolge nel nostro Paese una importante funzione di riduzione del disagio abitativo delle famiglie svantaggiate. Gli enti gestori hanno l’obbligo di locare gli alloggi a canone sociale a famiglie che assegna il Comune.
La funzione sociale del patrimonio residenziale pubblico, di proprietà degli enti strumentali delle Regioni, subisce ingiustamente un trattamento fiscale penalizzante da parte dei Comuni che richiedono il pagamento dell’IMU per alloggi esenti, come previsto dal Decreto Ministeriale 22 aprile 2008.
Il non intervento del Governo e del Parlamento fa continuare il contenzioso, ai vari livelli giudiziari, tra gli ex IACP comunque denominati ed i Comuni.
Leggi: Sunia
Pubblicato in G. U. n. 124 del 29 maggio 2024 il D.L. n. 69/24: disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica
Leggi: Sunia
Adattamento domestico: disponibili i materiali di alcuni degli eventi a Exposanità 2024
Vi abbiamo dato conto nello scorso mese di marzo di due significative iniziative in tema di adattamento domestico svoltesi durante l’edizione 2024 di Exposanità: la Mostra/evento “Live your HOME+” e il convegno “Progettare per abitare”. Sono ora disponibili i materiali dei due eventi relativi ai vari interventi del Convegno e alla presentazione della Mostra/Evento
Leggi: Expo Sanità
La casa che cura
Cristiana Cellucci, La casa che cura. Come l’abitazione può supportare l’invecchiamento, in Rivista Officina, 44, 2024
Alla luce della mutata domanda insediativa rivolta prevalentemente ad una popolazione anziana, dalla consapevolezza del forte impatto che l’invecchiamento della popolazione ha sull’assistenza, sui costi dei servizi di assistenza, sulla vita degli anziani e sul mantenimento delle loro condizioni di autonomia e dei più recenti investimenti del PNRR per delocalizzare le cura dagli ospedali alle strutture territoriali fino alle stesse abitazioni, il contributo indaga il tema della adattabilità delle case alle esigenze delle persone anziane e alle diverse esigenze di cura per favorire l’ageing in place.
Leggi: Rete Caad
SUNIA CGIL: si scrive salva casa, si legge condono edilizio
Il decreto voluto dal ministro Salvini e approvato il 24 maggio dal Consiglio dei ministri, non affronta il vero disagio abitativo del nostro Paese. Lo sostiene il SUNIA, la principale organizzazione degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica promossa dalla Cgil.
Il decreto legge che, secondo il Governo, dovrebbe consentire di rimettere sul mercato migliaia di immobili con piccole difformità, altro non è se non una concessione fatta a ridosso di una scadenza elettorale, che peraltro – come è costume di questo Esecutivo – lascia poco spazio all’esame dell’aula parlamentare.
“Da quanto apprendiamo dalle notizie stampa, il testo del decreto ci vede assolutamente contrari per l’impianto complessivo delle proposte – afferma Stefano Chiappelli, Segretario generale Sunia
Leggi: Nuove Rigenerazioni
NEWS:
domenica 26 maggio 2024
Che cosa sono i ricoveri di «sollievo», l’ospitalità a tempo in Rsa di un familiare per dare respiro al caregiver
Assistere in casa un parente non autosufficiente diventa spesso un impegno logorante. In alcune Regioni è possibile chiedere che il proprio caro sia accolto temporaneamente in una Residenza sanitaria
Che cosa sono i ricoveri di «sollievo», l’ospitalità a tempo in Rsa di un familiare non autosufficiente per dare respiro al caregiver
L’assistenza a casa di una persona anziana non autosufficiente può essere affiancata dal cosiddetto «ricovero di sollievo», cioè un ricovero temporaneo in una Residenza sanitaria o sociosanitaria (Rsa), da una settimana fino a un massimo di 30-60 giorni all’anno, quando la famiglia non riesce a prendersi cura del proprio caro. Il ricovero di sollievo serve, fondamentalmente, a concedere al caregiver un momento di riposo dall’attività di cura (o le ferie alla badante), per le vacanze e ogni volta che si trova in un momento di particolare sovraccarico fisico e mentale e ha bisogno di alleggerire lo stress. Il ricovero temporaneo può essere attivato anche quando il familiare ha un improvviso problema di salute che gli impedisce di accudire la persona cara non autonoma.
Leggi: Corriere della Sera, 26/05/2024
venerdì 24 maggio 2024
Liste d’attesa. Arriva il piano di Schillaci per abbatterle: nasce la piattaforma di monitoraggio e interoperabilità Cup. Più risorse per il personale e stretta ai gettonisti. Ecco la bozza, anche se si tratta con il Mef sui fondi
La piena interoperabilità dei centri di prenotazione degli erogatori privati accreditati con i competenti Cup territoriali costituirà condizione preliminare, a pena di nullità, per la stipula degli accordi contrattuali per l’accreditamento delle strutture sanitarie. Il Cup dovrà attivare un sistema di “Recall”. Il paziente che non si presenterà alla visita senza disdirla dovrà pagare la prestazione. Cambiano le tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive svolte dal personale medico e del comparto sanitario. Sale il tetto di spesa per il privato. LA BOZZA
È in dirittura d’arrivo il decreto con il quale il ministro della Salute, Orazio Schillaci, punta ad abbattere il fenomeno delle liste d’attesa. L’approdo in Cdm è atteso per il 3 giugno ma è iniziata a circolare una prima bozza che Quotidiano Sanità è in grado di anticipare. L’ampio documento (suscettibile di modifiche in quanto c’è un’intensa trattativa tra Mef e Salute sulle risorse) spazia su diversi punti, partendo dalla Carta dei diritti dei cittadini, fino agli obblighi di comunicazione e trasparenza da parte delle aziende sanitarie.
Leggi: Quotidiano Sanità, 24/05/2024
venerdì 24 maggio 2024
Decreto salva casa: SUNIA dice no ad un provvedimento che non affronta il vero disagio abitativo nel nostro Paese
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Il testo di Decreto Legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri presenta come un provvedimento “Salva Casa“ quello che è l’ennesimo condono edilizio, peraltro assunto a ridosso della scadenza elettorale e di applicazione immediata trattandosi di decreto legge che lascia poco spazio all’esame parlamentare.
Non c’è traccia in questo provvedimento del “Piano Casa” più volte annunciato dal Ministro Salvini che, peraltro, in assenza di finanziamenti è risultato sin dal primo momento velleitario e inadeguato per avviare un reale e strutturale intervento di rilancio dell’edilizia residenziale pubblica a partire da piani costruttivi mirati e dalla riqualificazione energetica degli immobili esistenti in questo comparto.
Leggi: Sunia, 24/05/2024
martedì 21 maggio 2024
Comunità energetiche, ecco il vademecum di Anci e Gse
Presentata la guida che contiene le indicazioni e le istruzioni per i Comuni, a partire dall’analisi del contesto, delle risorse disponibili e dei fabbisogni dei territori
È stato presentato oggi il vademecum dell’Anci per i Comuni su “Autoconsumo individuale a distanza e comunità di energia rinnovabile”. Il documento, redatto in stretto raccordo tecnico con il GSE, intende fornire informazioni in merito ai meccanismi di sostegno previsti per le Pubbliche Amministrazioni e a favore delle comunità locali, nell’ambito delle configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile, come disciplinate dal quadro attuale normativo e regolatorio.
Leggi: Redattore Sociale, 21/05/2024
DALLE REGIONI:
domenica 26 maggio 2024
A Firenze stanze a 300 euro al mese per gli studenti fuori sede nelle case degli over 65 soli
Comune e Fondazione Destination Florence lanciano l’iniziativa per fare incontrare domanda e offerta contro il caro-affitti
Il caro affitti da un lato. La solitudine degli over 65, dall’altro. Nasce da queste due tematiche sociali il co-living che “non ti aspetti”, orientato all’insolita convivenza e al sostegno reciproco fra giovani e meno giovani, in una Firenze dove l’alloggio sembra essere un benefit per privilegiati. “GenerAzione casa”, questo il nome dell’iniziativa promossa dal Comune di Firenze e dalla Fondazione Destination Florence, arriva a dar man forte agli studenti fuori sede, costretti a fare i conti con i costi esosi degli affitti e al contempo la scarsa disponibilità di dimore sul mercato. Chi deciderà di aderire al progetto potrà scegliere diverse tipologie di contratto in base al modello di ospitalità desiderato. Chi affitta gli spazi, avrà la sicurezza di avere persone selezionate e “garantite”. Nel rispetto dell’autonomia dei coinquilini, l’esperienza promuove le relazioni intergenerazionali e uno scambio che arricchisca umanamente sia i residenti, sia i giovani in cerca di alloggio.
Leggi: La Repubblica, 26/05/2024
domenica 26 maggio 2024
Caro Affitti? A Firenze l’idea è il “conquilinaggio” tra studenti e over-65
A Firenze giovani e meno giovani diventano perfetti coinquilini con il progetto “GenerAzione Casa”, promosso dal Comune di Firenze e dalla Fondazione Destination Florence, con il supporto delle associazioni Auser Laboratorio Casa e cooperativa Il Girasole, per migliorare la qualità della vita e favorire un sostegno reciproco tra diverse generazioni. Un’opportunità in più per chi è costretto a fare i conti con il caro affitti e la scarsa disponibilità di alloggi sul mercato, grazie alla quale verrà messo in contatto diretto con quei proprietari di casa (persone che vivono sole, famiglie o coppie) che hanno una stanza extra e vogliono renderla disponibile per una convivenza.
Secondo le stime del Comune, che ha fornito una mappatura dei potenziali alloggi da intercettare, su 364.086 residenti in città sono per esempio oltre 34.000 i cittadini sopra i 65 anni che vivono da soli e più di 24.000 di questi sono proprietari di casa. Si tratta di un significativo bacino di unità immobiliari che può contribuire a rispondere ad una sempre maggiore domanda di alloggi per studenti fuori sede a condizioni più accessibili.
Leggi: Il Tirreno, 26/05/2024
sabato 25 maggio 2024
Anche a Tradate lo sportello “SOS Liste d’Attesa”
Un nuovo servizio aperto a tutti alla Camera del Lavoro di via Carducci
Visita prescritta, ma fissata oltre i termini? Presto anche a Tradate ci si potrà rivolgere allo sportello “SOS liste d’attesa”, pronto a partire alla Casa del Lavoro di via Carducci.
A Tradate lo sportello SOS Liste d’Attesa
Tradate come Saronno, Angera, Busto, Cassano e le altre città della provincia che nell’ultimo anno hanno seguito l’esempio di Varese, grazie alla rete di Acli, Attac, Auser, Cgil, Spi Cgil, Cooperativa per la lotta contro l’emarginazione, Federconsumatori e Medicina Democratica, avrà quindi un punto dove trovare un alleato contro i ritardi della sanità.
Il segretario dello Spi Cgil Mario Santoro parte dal concreto:
“Nei giorni scorsi una persona si è rivolta a noi perchè doveva effettuare una TAC con contrasto entro 120 giorni, ma le avevano dato appuntamento all’anno prossimo. Ci siamo attivati, come faremo quando lo sportello sarà a regime, ed è arrivato l’appuntamento per la settimana dopo, a Tradate”.
Leggi: Prima Saronno, 25/05/2024
lunedì 20 maggio 2024
Aversa, sindacati e associazioni in campo per un centro per caregiver
Si è concluso con successo il primo appuntamento dedicato alla raccolta firme relativa alla petizione popolare che punta alla riapertura del centro Caianiello di Aversa ed alla sua trasformazione in centro sollievo per caregiver. Sono stati numerosi gli aversani che si sono recati in Via Roma, nonché alle Palazzine Unra Casa per aderire all’iniziativa, fanno sapere dal centro Max Weber, l’associazione per la ricerca neuro psicosomatica del popoloso comune campano. “Riteniamo che la nascita di un punto di aggregazione, dove poter trovare volontari, specialisti e Oss, possa essere determinante per donare risposte ai futuri fruitori” ha dichiarato il Dott. Luciano Gentile promotore dell’iniziativa “ci auguriamo che la cittadinanza e la politica sappiano cogliere questa possibilità sostenendola in questa prima importante fase”.
Leggi: sciscianotizie, 20/05/2024
mercoledì 15 maggio 2024
Sanità e dramma delle liste d’attesa, sit in e sportelli SOS della Cgil di Cosenza
Presidi che precedono l’avvio degli ‘Sportelli SOS Liste d’Attesa’ per intervenire qualora i tempi per l’erogazione di visite o esami non rispettino il diritto alla cura
Si terrà venerdì 17 maggio alle ore 10 nella sede Cgil Cosenza di Piazza della Vittoria la conferenza stampa di presentazione dei sit in che dalla prossima settimana CGIL, SPI CGIL, FP CGIL e Auser del comprensorio di Cosenza terranno contro il dramma delle liste d’attesa e per il rilancio del sistema sanitario pubblico.
I presidi precedono l’avvio degli ‘Sportelli SOS Liste d’Attesa’ pronti a intervenire qualora i tempi per l’erogazione di visite specialistiche o esami strumentali non rispettino il diritto alla cura.
«Offriremo ai cittadini la possibilità di accedere ad un “percorso di tutela” nel caso di mancato rispetto dei tempi entro i quali devono essere assicurate le prestazioni sulla base delle classi di priorità indicate nelle prescrizioni, assistendoli nella compilazione e nell’invio alle Aziende Sanitarie della modulistica con la quale si richiederanno interventi tempestivi e/o soluzioni alternative, perché siano effettivamente garantiti i diritti».
Leggi: Qui Cosenza, 15/05/2024
IN AGENDA:
Lombardia. Senza case popolari non c’è risposta al disagio e all’emergenza abitativa. Presidio mercoledì 12 giugno 2024 dalle ore 16 a Palazzo Lombardia
Difendere l’edilizia pubblica e aumentare l’offerta di case popolari a canone sociale significa difendere il reddito di chi non ce la fa
Mentre in Lombardia aumenta il disagio abitativo…
– Sono migliaia gli sfratti in esecuzione nel settore privato con famiglie messe in mezzo alla strada senza alcuna alternativa alloggiativa
– Gli affitti e i prezzi delle case aumentano, ma i redditi delle famiglie sono sempre più bassi e incerti e cresce il numero delle persone in condizioni di povertà estrema
– Aumentano gli esclusi dalla possibilità di accedere ad un alloggio adeguato
– Sono decine di migliaia le domande di assegnazione di una casa popolare presentate ad ogni bando comunale, ma restano completamente prive di risposta
Leggi: Sunia
CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare
Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024
Leggi: Caregiver Day
SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It
Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.
Leggi: Foritaal
Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Realizzare l’invecchiamento attivo – Anziani, vivere bene si può
Attività fisica, nutrizione, stimolazione cognitiva, attenzione cardio-vascolare e vaccinazioni. Bisogna adottare un nuovo approccio alla salute dell’anziano, applicare interventi a tutti i livelli, ospedaliero, residenziale e domiciliare, non troppo costosi e trasferibili, ma sopratutto efficaci nel prevenire o rallentare il declino funzionale e cognitivo – di Nicla Panciera
Almeno il 40% di tutti i casi di demenza sono legati a stili di vita modificabili e a fattori ambientali. Nell’attuale assenza di trattamenti per questa malattia neurodegenerativa che colpisce 1.200.000 italiani, in un paese come l’Italia che, secondo i dati Istat, è uno dei più anziani ed è destinato a diventare entro il 2040 il quarto quarto Paese al mondo per numero di persone che ne saranno affette, dovrebbe essere una priorità di tutti adottare stili di vita adeguati per prevenire o posticipare la comparsa delle demenze o rallentarne la progressione. Agire in questo senso non è mai né troppo presto né troppo tardi, ammoniscono neurologi e geriatri nel tentativo di favorire la diffusione di buone pratiche quotidiane. «Non è mai troppo presto perché sappiamo che la patogenesi inizia almeno due decenni prima della comparsa dei primi sintomi e non è mai troppo tardi perché anche in caso di diagnosi di demenza è possibile rallentarne la progressione» spiega Giuseppe Bellelli dell’Università di Milano Bicocca, responsabile della geriatria del San Gerardo di Monza.
Leggi: Vita
L’Italia è al bivio. Il 55,5% dei cittadini ha visto un peggioramento economico, solo il 28% riesce a risparmiare
I dati del Rapporto Eurispes. Nelle difficoltà economiche alcuni sono ricorsi al sostegno di amici, colleghi e altri parenti (17,2%); il 16% ha richiesto un prestito in banca, mentre il 13,6% ha dovuto chiedere soldi in prestito a privati. Cala la fiducia verso partiti e sindacati. Medio Oriente: il 18,8% nega in modo netto il diritto di esistenza dello Stato israeliano; il 15,9% degli italiani sminuisce la portata della Shoah, il 14,1% la nega…
Presentato il Rapporto Italia 2024 di Eurispes, giunto quest’anno alla 36a edizione. Un rapporto che ruota attorno a 6 capitoli, ciascuno dei quali offre una lettura dicotomica della realtà esaminata. Ogni capitolo è illustrato attraverso 6 saggi e 60 schede fenomenologiche. Vengono affrontati, quindi, attraverso una lettura duale della realtà, temi che l’Eurispes ritiene rappresentativi della attualità politica, economica e sociale del nostro Paese. Le dicotomie tematiche individuate per il Rapporto Italia 2024 sono: Certezza/Incertezza • Costruzione/Manutenzione • Legalità/Illegalità • Identità/Smarrimento • Severità/Permissività • Memoria/Oblio
Leggi: Redattore Sociale
Dal LEPS dimissioni protette alle COT, quale futuro per la non autosufficienza? Il contesto nazionale e le questioni aperte
Rifacendosi al tema delle dimissioni protette quale esempio paradigmatico, l’articolo propone lo sguardo degli assistenti sociali sulle recenti riforme che impattano nella vita delle persone non autosufficienti. Si evidenziano i punti da attenzionare a livello regionale nell’attuazione del DM 77/2022, rimarcando la necessità di inserire nell’équipe multiprofessionale delle COT la figura dell’assistente sociale. Un successivo articolo presenterà l’esperienza della Regione Emilia-Romagna. – di Mirella Silvani (Vicepresidente CNOAS Consiglio Nazionale Ordine degli Assistenti Sociali)
Dal LEPS dimissioni protette alle COT, quale futuro per la non autosufficienza? Il contesto nazionale e le questioni aperte
In questa stagione di importanti riforme per la vita delle persone, la sfida è riuscire a realizzare quanto previsto e ridisegnato affinché sia effettivamente disponibile e incida positivamente nei percorsi di chi ha necessità di sostegni. L’esperienza tragica della pandemia – da cui sono nate le Missioni 5 (Coesione e inclusione) e 6 (Salute) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di migliorare l’insieme dei servizi per la salute e il benessere – ha svelato la distanza esistente tra il sistema sociosanitario disegnato post legge 833/1978 e le reali necessità dei territori e delle persone.
Leggi: I Luoghi della Cura
Casa e giovani, l’abitare si fa collaborativo
Secondo un rapporto di Fondazione G. Feltrinelli, realizzato col coordinamento di Fondazione Housing sociale e con il supporto di Fondazione Cariplo, il 41%, dei giovani guarda con interesse a modalità abitative in condivisione
Un nuovo modo di abitare, basato sulla condivisione e la solidarietà tra abitanti e vicini di casa. Ma soprattutto che permette di risparmiare sui costi. L’abitare collaborativo consente ai giovani di sentirsi parte di una comunità, anche se si è arrivati da poco in città e consiste nell’impegnare alcune ore della settimana in attività che valorizzano le competenze e gli interessi dei giovani e che sono utili alla vita del quartiere: pranzi sociali, corsi, assistenza compiti per ragazzi, cura dell’orto. Di fatto si tratta di un vero e proprio ecosistema territoriale di accoglienza, in cui è centrale la solidarietà tra vicini di casa (una necessità soprattutto per gli anziani). Ecco, l’abitare collaborativo e più in generale l’abitare fluidossono al centro di Collaborare e abitare. Il diritto alla casa nelle metropoli per le nuove generazioni, rapporto di Fondazione G. Feltrinelli, realizzato con il coordinamento di Fondazione Housing sociale e il supporto di Fondazione Cariplo, a cura di Silvia Cafora (Politecnico di Torino).
Un dato su tutti? Il 41%, dei giovani, oggi, guarda con interesse a modalità abitative collaborative.
Leggi: Vita
Nelle città peggiora la qualità dell’aria, progressi limitati su mobilità, verde e rifiuti urbani. Il report Istat per il 2022
Aumentano le concentrazioni di polveri sottili e ozono, sempre più critica la situazione del Nord. Domanda di Trasporto pubblico locale in ripresa nel 2022, ma ancora lontana dai livelli pre-pandemici. Resta ampio il divario fra Centro-Nord e Mezzogiorno nell’offerta dei servizi di mobilità. Aree di forestazione urbana in crescita del 26% dal 2012. In forte crescita gli impianti per la produzione di energia fotovoltaica. IL REPORT
Nella città peggiora la qualità dell’aria e anche se ci sono progressi su mobilità, verde e rifiuti, restano ancora troppo limitati. È quanto emerge dal rapporto Istat sull’Ambiente urbano 2022.
Nel 2022, rispetto all’anno precedente, si registra un incremento delle concentrazioni medie annue di PM2,5 in 56 dei 93 comuni capoluogo che hanno effettuato il monitoraggio (60%) tramite 171 stazioni fisse di rilevamento. In peggioramento anche l’andamento del PM10 nei 100 capoluoghi con monitoraggio effettuato da 264 centraline, che registrano incrementi delle concentrazioni nel 75% dei casi. Considerando che il PM2,5 è contenuto nel PM10 l’incremento di quest’ultimo rilevato in un maggior numero di osservazioni, fornisce un’ulteriore conferma della tendenza peggiorativa delle polveri più sottili, altamente nocive per la salute umana, ritenute responsabili di un alto numero di morti premature dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità).
Leggi: Quotidiano Sanità
Isolamento e solitudine mettono a rischio la salute degli over 65
Lo rivela un report della Fondazione Bruno Visentini. A rendere “invisibili” gli anziani sono la diminuzione della qualità della vita in generale, della qualità del sonno, stress e depressione
Anziani, solitudine, demenze: persona di spalle su panchina –
Isolamento e solitudine negli over 65 allontanano dalla salute: solo 9 punti rispetto ai 91 della popolazione generale. Isolamento e scarsi contatti con il mondo esterno sono un indicatore di malessere, la solitudine, infatti, correla negativamente con la salute mentale e fisica, contribuisce alla diminuzione della qualità della vita in generale, alla qualità del sonno, allo sviluppo di stress e depressione. La tendenza all’isolamento innesca una demotivazione che risulta difficile da contrastare, così alcuni individui, se non intere fasce della popolazione diventano ‘invisibili’. Sono alcuni dei punteggi rilevati dal Report sull’Indice di Vicinanza alla Salute dell’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione Bruno Visentini.
Leggi: Redattore Sociale
Welfare. Forumdd e Asvis: “Una regia pubblica per garantire l’universalità di accesso ai servizi e tutelare i lavoratori”
Stefanini (Asvis): “L’accessibilità e l’inclusività dei servizi sociali si realizza coniugando lo sviluppo locale con la coesione territoriale, coinvolgendo le persone e le comunità, ed evitando la frammentazione verso cui tende la riforma per l’autonomia differenziata, che rischia di aumentare le disuguaglianze economiche e sociali e limitare le opportunità di generare uno sviluppo sostenibile nei territori più fragili”
Per garantire l’universalità di accesso ai servizi sociali essenziali e tutelare la dignità di lavoratori e lavoratrici impegnati nel settore occorre una regia pubblica forte e capace di attivare processi di co-progettazione e co-programmazione con il privato sociale, che deve proporsi come un attore competente, in grado di rilevare la multidimensionalità dei bisogni delle persone. Di questi argomenti si è discusso all’evento “Il pubblico che serve: come assicurare equità di accesso e dignità del lavoro” organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (Asvis) in collaborazione con il Forum Disuguaglianze e Diversità (ForumDD) nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024, per approfondire le strategie con cui raggiungere in particolare gli Obiettivi 1 “Sconfiggere la povertà” e 10 “Ridurre le disuguaglianze” dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu.
Leggi: Redattore Sociale
Città della longevità: cosa sono e a che punto siamo in Italia
L’interesse intorno alle città e a come queste intersecano il trend dell’allungamento della vita non è nuovo. Già nel 2011, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) aveva dato vita a un protocollo di Città Longevity Friendly, accoglienti verso la longevità, che perseguiva l’obiettivo di adattare le città a una popolazione sempre più anziana. Un fine nobile e sicuramente un’operazione necessaria, soprattutto in termini di accessibilità, ma insufficiente, a 13 anni di distanza, in particolare su due piani:
il vero cambiamento che interessa le nostre città non è tanto nel fatto che abbiamo anziani più longevi, ma piuttosto nel fatto che questa nuova longevità deve essere sostenuta perché si accompagni a condizioni fisiche e mentali sempre migliori;
invece di adattare le città a questi cambiamenti, bisogna lavorare a un concetto di città della longevità in senso proattivo perché la rivoluzione portata dalla longevità richiede creatività e sperimentazione di nuove soluzioni
Leggi: Abitare Sociale
Autonomia differenziata. Corte dei Conti: “Sui Lep registrato solo qualche progresso”. Dubbi anche sul sistema di perequazione
“I fabbisogni determinati dal completamento della riforma potrebbero richiedere risorse superiori a quelle necessarie per coprire la spesa storica; pertanto, potrebbe rendersi necessario un apporto ulteriore di risorse e un maggiore coordinamento fra gli aspetti fiscali e quelli connessi alle esigenze autonomistiche”, spiega la Corte dei Conti nel corso di un’audizione sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale. IL DOCUMENTO
“Uno dei temi cruciali per l’attuazione del federalismo fiscale riguarda la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, in quanto una più ampia autonomia richiede a monte la garanzia di accesso a prestazioni uniformi. Da questo punto di vista si registra qualche progresso, ma non un risultato completo. Infatti, anche sotto la spinta della riforma dell’autonomia differenziata, è stato dato nuovo impulso alla definizione dei Lep attraverso il lavoro di un’apposita commissione i cui esiti non hanno ancora portato effetti concreti”.
Così la Corte dei Conti, nel corso di un’audizione sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale.
Leggi: Quotidiano Sanità
Pronto soccorso. Potenziamento medicina del territorio, più posti letto, riduzione liste d’attesa e investimenti sul personale. Le conclusioni dell’indagine conoscitiva in Affari Sociali
Il tema dell’emergenza-urgenza non può essere separato da quello della riforma complessiva del sistema. Volendo continuare a garantirne la sostenibilità, si deve intervenire non su un solo fattore ma su più aspetti interconnessi, alcuni interni, altri esterni al sistema dell’emergenza-urgenza. Se, da un lato, occorrono maggiori investimenti, dall’altro sembra necessario agire sul piano dei modelli organizzativi. Le azioni devono essere finalizzate a orientare meglio la domanda di salute e a rendere più snelle e veloci le fasi nel sistema di emergenza-urgenza. IL DOCUMENTO
La difficile situazione in cui si trova la medicina di emergenza-urgenza oggi in Italia rappresenta la “punta dell’iceberg” e la conseguenza di problemi complessi, spesso inveterati, connessi gli uni con gli altri. Tra le cause principali: la carenza di personale medico e infermieristico, si stima che nel settore dell’emergenza-urgenza manchino oltre 4.500 medici e circa 10.000 infermieri; i tempi di attesa per il ricovero (boarding), stante la carenza di posti letto disponibili nei reparti di degenza causata dalla difficoltà a garantire un turnover adeguato; l’elevato numero di accessi impropri.
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Testo Unico Edilizia: il testo a fronte con il Decreto Salva Casa
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Salva Casa, ecco il testo a fronte del d.P.R. n. 380/2001 con le modifiche introdotte – di Redazione tecnica – 26/05/2024
Come sempre accade ad ogni cambio normativo importante, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Decreto Salva Casa il mondo dei tecnici dovrà comprendere, metabolizzare e applicare le modifiche introdotte al d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia).
Dalla lettura della relazione illustrativa che ha accompagnato lo schema di Decreto Legge è possibile comprendere la ratio del legislatore (in questa prima battuta il Governo e più precisamente il Ministero delle Infrastrutture). Ma ciò che aiuta il confronto e la discussione è certamente la “visualizzazione” delle modifiche introdotte al Testo Unico Edilizia mediante il consueto testo a fronte del d.P.R. n. 380/2001 vigente e quello che sarà post pubblicazione in Gazzetta del Decreto Salva Casa.
d.P.R. n. 380/2001: il testo a fronte
Di seguito il testo a fronte dei commi e articoli modificati/introdotti dal Decreto Salva Casa.
Leggi: Lavori Pubblici
Decreto salva casa 2024 approvato, cosa si può sanare e novità
Discusso e approvato nel CdM di venerdì 25 maggio il decreto salva casa di Salvini, che permette di sanare le piccole irregolarità. Vediamo le novità e cosa si potrà sanare.
Decreto salva casa 2024 approvato, cosa si può sanare e novità
Il decreto Salva casa di Matteo Salvini è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale entrerà definitivamente in vigore. Diverse e importanti le novità che il piano prevede, anche se interviene solo sugli abusi minori e sulle piccole irregolarità con il fine di liberare gli uffici comunali dalle pratiche edilizie e gli immobili dalle difformità.I
Il segretario della Lega ha sempre parlato di una sanatoria, mentre le opposizioni lo accusano di aver ideato un condono edilizio (a ridosso delle Elezioni Europee).
Leggi: Money
Direttiva europea case green: cosa cambia per piccoli proprietari
Con la direttiva Epdb, Efficienza energetica degli edifici, il Parlamento Europeo ha approvato il piano per arrivare ad azzerare le emissioni dell’intero parco immobiliare europeo entro il 2050.
Conosciuta anche con il nome di direttiva sulle case green, questa prevede che ogni Stato membro dell’Ue invii un piano nazionale di ristrutturazione, avendo cura di indicare anche la tabella di marcia che intende seguire per realizzarlo e le tempistiche necessarie. Questo piano dovrà essere approvato entro il 2026 e richiederà aggiornamenti ogni 5 anni. Vi sono anche una serie di obiettivi intermedi prima del 2050, secondo molte letture decisamente troppo ambiziosi per lo stato attuale degli immobili in Europa.
Più nel dettaglio:
– entro il 2030 il consumo energetico degli edifici residenziali dovrà abbassarsi del 16 per cento;
– entro il 2035 dovrà calare del 20-22 per cento;
– entro il 2050 dovrà azzerarsi.
Saranno gli Stati a decidere su quali edifici concentrarsi, con l’unico vincolo imposto dalla direttiva che è quello di garantire che almeno il 55 per cento della riduzione del consumo medio di energia primaria venga assicurato dalla ristrutturazione degli edifici dotati, al momento, delle peggiori prestazioni (i più energivori).
Leggi: Quotidiano.net
‘La Via Maestra’, 25 maggio a Napoli manifestazione nazionale
Collettiva.it – La Via Maestra’, composta da 160 organizzazioni e associazioni, tra cui la Cgil, sarà di nuovo in piazza a Napoli il 25 maggio “per un’Italia capace di futuro, per un’Europa giusta e solidale”.
“La Costituzione – si legge nell’appello diffuso oggi da ‘La Via Maestra’ – continua ad essere il nostro programma politico: per la democrazia, per la pace, per il clima, per la giustizia sociale, per il lavoro dignitoso, per dare un futuro sostenibile a questo Paese”.
Il corteo, il cui concentramento è previsto per le ore 13.30 in piazza Mancini, sfilerà poi per le vie di Napoli fino a raggiungere piazza Dante dove si terranno gli interventi dal palco.
Leggi: Collettiva
NEWS:
domenica 19 maggio 2024
Condono edilizio, dai tramezzi alle verande: cosa ci sarà nella sanatoria voluta da Salvini
Il decreto Salva Casa di Matteo Salvini sta per arrivare sul tavolo del Cdm: ecco cosa prevede, tra soppalchi, verande e altre modifiche
Casa, soppalchi e verande: più vicina la sanatoria. Il decreto-legge al vaglio mercoledì
Il decreto Salva Casa riguarderà principalmente lo spostamento di tramezzi, pareti in cartongesso, soppalchi, ampliamento di finestre e la chiusura di balconi con verande. Piccole variazioni per il ministero delle Infrastrutture, che non influenzano la struttura fondamentale dell’edificio né le sue caratteristiche essenziali.
Al ministero guidato da Matteo Salvini mettono così le mani avanti rispetto alle critiche delle opposizioni che parlano di condono, ma sarebbe “un provvedimento per regolarizzare piccole difformità e irregolarità che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliare”.
Leggi: Qui Finanza, 19/05/2024
giovedì 16 maggio 2024
Dati sanitari. Approvate tre risoluzioni in Affari sociali alla Camera. Campagne per informare i cittadini sulla loro importanza
Si è inoltre impegnato il governo ad adottare iniziative di competenza volte a garantire l’armonizzazione dei livelli di adozione e del livello qualitativo del Fse in tutte le regioni, a promuovere l’istituzione per ogni patologia del relativo registro dedicato, a sostenere in sede europea la necessità di approvare al più presto il regolamento europeo dei dati sanitari e ad incoraggiare ad un uso responsabile di questi dati, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. I TESTI
Nella giornata di ieri, la Commissione Affar Sociali della Camera ha approvato tre risoluzioni, di maggioranza e opposizione, sulla raccolta e l’utilizzo dei dati sanitari. Moltissimi gli impegni richiesti al governo, a partire dall’offrire ai cittadini una maggiore consapevolezza sull’importanza cruciale di questo tema, anche attraverso l’organizzazione di apposite campagne informative.
Tra i numerosi impegni per il governo posti dalle tre risoluzioni, solo per citarne alcuni, troviamo: ad adottare iniziative di competenza volte a garantire l’armonizzazione dei livelli di adozione e del livello qualitativo del Fse in tutte le regioni; promuovere l’istituzione per ogni patologia del relativo registro dedicato; promuovere la formazione del medico di medicina generale, del pediatra di libera scelta e dell’infermiere di famiglia e di comunità affinché possano somministrare i questionari ai pazienti.
Leggi: Quotidiano Sanità, 16/05/2024
giovedì 16 maggio 2024
Pnrr Salute. Corte dei conti: Obiettivi 2023 raggiunti. Difficoltà su Adi e digitalizzazione
È quanto emerge dal report pubblicato dalla magistratura contabile sull’attuazione della Missione 6 Salute del Piano. Ecco a che punto siamo. IL DOCUMENTO
Obiettivi per il 2023 raggiunti anche se su Assistenza domiciliare e digitalizzazione ci sono delle criticità attuative. È quanto emerge dal report pubblicato dalla Corte dei conti sull’attuazione della Missione 6 Salute del Piano.
La sintesi del report che riguarda la Mission 6 Salute
A seguito della complessiva revisione del PNRR, approvata con Decisione del Consiglio Europeo dell’8 dicembre 2023, il Ministero della salute, in termini di articolazione di maggior dettaglio delle iniziative, risulta titolare di 17 misure (5,5 per cento del totale), di cui 15 investimenti (6,4 per cento del totale di categoria) e 2 riforme (2,8 per cento del totale di categoria). Rispetto al quadro del PNRR precedente alla modifica, il numero di iniziative in titolarità è rimasto invariato. In termini finanziari, alle misure in gestione sono correlate risorse complessive pari a 15,6 miliardi (8,2 per cento del totale) rimaste inalterate rispetto al precedente assetto del Piano.
Leggi: Quotidiano Sanità, 16/05/2024
mercoledì 15 maggio 2024
La “quarta età” e le culle vuote
Meno natalità, meno mortalità – Le donne restano incinta sempre più tardi, i vecchi durano più a lungo e la società ha fatto di questo difetto una opportunità: non si può più andare all’altro mondo in pace
Nei giorni scorsi si è tenuta a Roma all’Auditorium della Conciliazione la quarta edizione degli “Stati generali della natalità”. A Eugenia Roccella, ministro/a della Famiglia, è stato di fatto impedito di parlare da un gruppo di giovani che peraltro non si capiva bene che cosa mai contestassero. Polemiche. Intervento solidale di Sergio Mattarella e di quasi tutti i partiti, di maggioranza e d’opposi – zione. Così, il tema fondamentale della denatalità -indissolubilmente legato a quello, altrettanto fondamentale, dell’i nve c ch i am e nt o della popolazione – è finito nel solito bordello. L’Italia ha il più basso tasso di natalità, cioè 1,20, al mondo. Abbiamo superato in questa sinistra classifica anche il Giappone, che ci precede però in quella, altrettanto sinistra, dell’invecchiamento. In Italia l’aspettativa di vita è di 81,6 anni per gli uomini e 85,6 per le donne. Poiché in Italia le donne che lavorano sono più della metà della popolazione (il 55 per cento circa), il problema si pone soprattutto per loro.
Leggi: Il Fatto Quotidiano, 15/05/2024
mercoledì 14 maggio 2024
Ageing Well in an Ageing Society, a Venezia dal 20 al 22 maggio Meeting internazionale. Auser invitata a partecipare
Age-It è il progetto europeo e del Ministero dell’università e della Ricerca scientifica che si propone di trasformare l’Italia in un polo scientifico internazionale per la ricerca sull’invecchiamento, una sorta di “laboratorio empirico” che rappresenti lo standard di riferimento in campo socio economico, biomedico e tecnologico per costruire una società inclusiva per tutte le età.
Dal 20 al 22 maggio si terrà a Venezia presso l’Università Ca’ Foscari un Meeting internazionale a cui anche Auser è stata invitata a partecipare. Sono attesi relatori di altissimo livello, mentre i ricercatori e professionisti del Partenariato animeranno ben 52 sessioni scientifiche, che con un approccio multidisciplinare affronteranno le principali sfide sociali legate al fenomeno dell’invecchiamento demografico. Sono attese anche sessioni di approfondimento organizzate dai Boards del Programma. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
La sessione in cui parteciperà l’Auser con l’intervento di Claudio Falasca è prevista per il 21 maggio alle ore 14,30.
Leggi: Auser, 14/05/2024
DALLE REGIONI:
lunedì 20 maggio 2024
Lombardia, 25 associazioni al Tar contro i tagli ai caregiver
La decisione dopo “il fallimento dei colloqui istituzionali” con la Regione e le manifestazioni pubbliche. La conferenza stampa di presentazione del ricorso si svolgerà lunedì 27 maggio
Dopo “il fallimento dei colloqui istituzionali” tra le associazioni di familiari e Regione Lombardia e le manifestazioni pubbliche, 25 associazioni nazionali e lombarde costitutrici del ‘Comitato caregiver familiari B1 B2 affondate’, supportate dallo studio dell’avvocato Laura Andrao, hanno deciso di ricorrere al TAR impugnando le delibere 1.669 del 28 dicembre 2023 e 2.033 del 18 marzo 2024 di Regione Lombardia che prevedono il taglio dei contributi ai caregiver familiari.
La conferenza stampa di presentazione del ricorso- si apprende da una nota- si svolgerà lunedì 27 maggio. (DIRE)
Leggi: Redattore Sociale, 20/05/2024
lunedì 20 maggio 2024
Emilia-Romagna. Aumentano gli empori solidali nella regione
Gli empori solidali sono passati da 27 nel 2022 a 39 nel corso del 2023. Oltre 7,5 mila i nuclei familiari raggiunti lo scorso anno e più di mille i volontari coinvolti. Distribuiti beni per 8,5 milioni di euro
Nel 2023 sono 39 gli empori solidali attivi in Emilia-Romagna. Nel 2022 ne erano 27. A darne notizia è l’Associazione degli Empori Solidali dell’Emilia Romagna che come ogni anno ha effettuato una rilevazione dei dati per quanto riguarda il 2023: sono 7.545 i nuclei familiari raggiunti nell’arco dell’anno scorso, per un totale di 24.593 persone di cui 7.966 sono minori di 15 anni. I volontari coinvolti nella gestione sono 1.155, tra quelli stabili e quelli occasionali che aiutano per iniziative come per esempio le raccolte alimentari.
“L’obiettivo principale è sostenere le famiglie in transitoria situazione di disagio economico, per consentire loro di ripartire in modo autonomo, grazie ad una serie di beni e servizi messi a disposizione all’interno degli empori stessi – si legge in una nota dell’associazione -. Le spese alimentari effettuate nel 2023 sono state 122.037, dato che economicamente si traduce in beni distribuiti per 8,5 milioni di euro (considerando 70 euro come prezzo medio di una spesa per un nucleo familiare di 4 persone)”.
Leggi: Redattore Sociale, 20/05/2024
lunedì 20 maggio 2024
Fragilità e bisogni in un piccolo territorio: l’esperienza della Caritas di Alghero-Bosa
Nella diocesi del nord-ovest della Sardegna una realtà cittadina e quella di tanti comuni più piccoli: il doposcuola per il contrasto alla dispersione scolastica, la formazione e l’accompagnamento al lavoro per giovani e adulti. Il direttore Deiana: “Un’azione svolta con attenzione e cura, necessaria perché il livello di povertà è molto più alto di quello rilevato dalle statistiche”
Un territorio di circa 100 mila abitanti, con un centro principale come Alghero – enclave catalana in terra sarda, città turistica per eccellenza – e poi altri 39 comuni nel lembo di terra che unisce le province di Sassari, Nuoro e Oristano: Bosa e Macomer sono gli altri due centri più popolosi, in una diocesi che conta 61 parrocchie e si estende su poco più di 2.000 chilometri quadrati.
Leggi: Redattore Sociale, 20/05/2024
giovedì 16 maggio 2024
Piano per l’invecchiamento Attivo della Città Metropolitana di Cagliari
La Città Metropolitana di Cagliari sta redigendo il proprio Piano per l’Invecchiamento Attivo, strumento di sviluppo di progetti e politiche per l’intergenerazionalità e l’inclusione della popolazione in età avanzata, e lancia un percorso di partecipazione per mappare le attività già presenti sul territorio nell’ambito di politiche sociali e per raccogliere idee e progettualità future. Il Piano, nato nell’ambito dell’attuazione delle azioni di sistema del Piano Strategico Metropolitano denominate “Vitattiva” e “Comunità diffusa”, e attualmente in fase di redazione, intende promuovere politiche e progetti che possano favorire l’intergenerazionalità e un ruolo attivo della popolazione in età avanzata.
Nell’ambito delle azioni previste dal piano è stata lanciata una consultazione pubblica, attiva dal 10 al 31 maggio 2024 sulla piattaforma di partecipazione di Labmet – Laboratorio Metropolitano di Innovazione.
Leggi: Abitare Sociale, 16/05/2024
IN AGENDA:
Milano 22 Maggio 2024 – Il diritto all’abitare. Per un’Europa sociale e dei diritti. SUNIA Milano incontra candidate e candidati per le elezioni europee
SUNIA Milano incontra candidate e candidati per le elezioni europee, dalle ore 11 in via Sebenico, 21 c/o cooperativa Duecento – sala 1 Maggio
– scarica il volantino
Leggi: Sunia
CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare
Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024
Leggi: Caregiver Day
Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024
Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.
Leggi: Ageit
22.05.2024 – EVENTO “Verso un’assistenza sociosanitaria integrata incentrata sulla persona in Italia”
Il ProMIS organizza assieme all’OCSE l’incontro nell’ambito del Progetto TSI “Towards person-centered integrated care in Italy” che si terrà il prossimo 22 maggio a Roma (10.00-12.30).
L’obiettivo del Progetto “Towards person-centered integrated care” è quello di rispondere alla necessità di identificare e implementare nuove soluzioni per l’integrazione dell’assistenza sanitaria e sociale, creando una strategia nazionale in grado di supportare un’effettiva integrazione di politiche sociali e sanitarie per migliorare la qualità dei servizi di LTC.
Durante l’incontro verrà presentato e discusso il rapporto “Situazione attuale dell’assistenza sociosanitaria integrata in Italia e descrizione di buone pratiche internazionali, con particolare attenzione al social prescribing”.
Sarà possibile seguire le sole sessioni della mattina in MODALITÀ ONLINE compilando il seguente FORM d’iscrizione entro e non oltre venerdì 03 maggio p.v. entro le ore 12.00.
Il link per il collegamento sarà inviato dallo staff del ProMIS al termine delle iscrizioni.
Leggi: PromiSalute
SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It
Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.
Leggi: Foritaal
Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Distorsioni prodotte dall’ISEE. Parte II – Proposte per gli enti erogatori – Maurizio Motta
Questo articolo è la seconda parte dell’articolo pubblicato su welforum.it il 6 maggio scorso, e che era mirato a descrivere le criticità per i cittadini. Questa seconda parte è dedicata ai problemi che l’ISEE produce a svantaggio degli Enti che devono erogare prestazioni, nonché a indicare possibili proposte di miglioramento.
Nel valutare i redditi
A) Se quando un cittadino presenta un ISEE per una prestazione, i redditi del suo nucleo sono aumentati rispetto a quelli entro quell’ISEE, l’Ente erogatore non può imporgli di aggiornarli. L’unico modo per farlo sarebbe di presentare un ISEE corrente, ma produrre l’ISEE corrente è una scelta discrezionale del solo cittadino, che la utilizza se i redditi sono diminuiti (e non certo se sono aumentati), peraltro con tutti i limiti già descritti sull’ISEE corrente. Dunque non vi è alcun obbligo del cittadino a dichiarare suoi eventuali miglioramenti dei redditi intervenuti prima che scada l’ISEE, salvo nell’ISEE corrente1, oppure se specifiche norme nazionali lo prevedono per specifiche prestazioni (come accadeva nel Reddito di Cittadinanza e ora nell’Assegno di Inclusione).
B) Opera la stessa criticità segnalata per i cittadini che consiste nel fatto che l’ISEE non descrive mai una effettiva disponibilità economica, perché include redditi, beni, e detrazioni di spese, di anni molto diversi tra di loro.
Leggi: Welforum
Istat: nel 2023 in calo le compravendite di immobili a uso abitativo (-11,9% rispetto al 2022)
Nei primi tre trimestri del 2023 il mercato immobiliare, con 656.504 convenzioni notarili di compravendita, ha registrato un andamento in ribasso rispetto allo stesso periodo del 2022 (-11,1%). La flessione interessa il settore abitativo, mentre il settore economico cresce complessivamente del 4,5%
Nel terzo trimestre 2023 sono state 210.088 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è di +8,0% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato grezzo è di -4,9%. A rilevarlo è l’Istat.
Nel confronto congiunturale, l’abitativo segna variazioni percentuali positive in tutte le ripartizioni geografiche del Paese (Nord-ovest +20,0%, Sud e Isole entrambe +3,3%, Nord-est +2,6% e Centro +0,2%). Il settore economico è in aumento su tutto il territorio nazionale (Nord-ovest +20,8%, Nord-est +17,5%, Centro +15,0%, Isole +9,6%), con eccezione del Sud (-0,5%).
Leggi: Redattore Sociale
Monitoraggio Pnrr al 31 dicembre 2023: le criticità che persistono – di Giorgio Banchieri
Risultano ancora rilevanti carenze in termini di disponibilità di informazioni. Per questo riteniamo doveroso ribadire la necessità che siano messi a disposizione dei cittadini e degli analisti dati chiari, realistici e aggiornati. Non solo sul livello di spesa per gli investimenti nel loro complesso, ma anche per i singoli progetti finanziati.
Premessa: la coerenza dei dati
Sul tema del monitoraggio della attuazione del PNRR già abbiamo scritto “Quotidiano sanità” alcuni articoli in sequenza man mano che venivano pubblicati dalle fonti istituzionali i dati in divenire della messa a terra del PNRR nel nostro Paese.
Nel primo articolo del 7.12.2022 pubblicato su Quotidiano sanità “Sanità pubblica, Pandemia e PNRR: le criticità esistenti” affermavamo che qualunque policy attivabile a livello nazionale e/o regionale comportava una necessaria “visione” sistemica e doveva riguardare i SSR nella loro totalità: ospedali, territori, cure primarie
Il PNRR era ed è un’irrepetibile occasione di rinnovamento e qualificazione della sanità nel nostro Paese a condizione che vi sa una volontà politica di ridare centralità alla sanità pubblica come riferimento per la gestione dei servizi a fronte di una analisi continuativa dei bisogni di salute della popolazione.
Leggi: Quotidiano Sanità
Aspettativa di vita. Lancet: aumenterà di quasi 5 anni entro il 2050 nonostante le minacce geopolitiche, metaboliche e ambientali
Secondo gli ultimi risultati del Global Burden of Disease Study (GBD) 2021 dell’Institute for Health Metrics and Evaluation, anche se le disuguaglianze sanitarie tra le regioni a reddito più alto e quelle a reddito più basso rimarranno, i divari si stanno riducendo, con i maggiori aumenti nell’aspettativa di vita che sono previsti nell’Africa sub-sahariana
L’aspettativa di vita globale crescerà da 73,6 anni nel 2022 a 78,1 anni nel 2050: un aumento di 4,5 anni. In particolare, secondo gli ultimi risultati del Global Burden of Disease Study (GBD) 2021 dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), pubblicati sulla rivista The Lancet, l’aspettativa di vita globale aumenterà di 4,9 anni nei maschi e di 4,2 anni nelle femmine tra il 2022 e il 2050. Si prevede che gli aumenti saranno maggiori nei paesi in cui l’aspettativa di vita è più bassa, contribuendo a una convergenza di questi indicatori tra le aree geografiche del mondo.
Questo trend è in gran parte dovuto alle misure di sanità pubblica che hanno prevenuto e migliorato i tassi di sopravvivenza alle malattie cardiovascolari, al Covid-19 e a una serie di malattie trasmissibili, materne, neonatali e nutrizionali.
Leggi: Quotidiano Sanità
L’Italia invecchia, il lavoro anche
Rapporto Istat. Negli ultimi 20 anni, diminuiscono di oltre 2 milioni gli occupati under 34, ma aumentano di 4,5 milioni gli over 50
L’Italia invecchia, il lavoro anche. Secondo i dati del Rapporto Istat 2024, dal 2012 a oggi, l’indice di vecchiaia (dato dal rapporto tra popolazione di 65 anni e più e di età tra 0 e 14 anni) è aumentato di 44,7 punti (+61,4 dal 2002). La differenza massima si ha in Sardegna (88,3 punti), dove la popolazione residente è al contempo tra le più longeve d’Italia e con la fecondità più bassa. Le previsioni demografiche indicano una tendenza allo spopolamento e all’invecchiamento: entro il 1° gennaio 2042, la popolazione residente in Italia potrebbe ridursi di circa 3 milioni di unità, e in 50 anni (1° gennaio 2072) di oltre 8,6 milioni.
Insieme alla popolazione, invecchia anche la forza lavoro: negli ultimi 20 anni (2004-2023) sono diminuiti di oltre 2 milioni di occupati tra i giovani di 15-34 anni e di un milione tra i 35 e i 49 anni. Al contrario, sono aumentati di ben 4,5 milioni gli occupati di oltre 50 anni. Soprattutto il lavoro a tempo indeterminato ha riguardato solo gli occupati ultracinquantenni (+9,7%), mentre tra i più giovani è la crescita del lavoro a tempo indeterminato, pari a 1 milione 373 mila unità (+9,7 per cento), ha riguardato solo gli occupati ultracinquantenni.
Leggi: Redattore Sociale
Vuoto a perdere, l’Italia a rischio spopolamento
Sempre più in fuga dalle aree interne. A essere colpito maggiormente è il Sud, ma il fenomeno non risparmia le isole e il Nord del Paese
L’Italia è da tempo alle prese con il fenomeno dello spopolamento, che per le aree interne del nostro Paese sta diventando un vero e proprio dramma. Spopolamento non significa solamente calo demografico, per il quale il governo lancia l’allarme e annuncia discutibili politiche a favore della natalità, ma è fuga da alcuni territori, sempre più impoveriti delle infrastrutture necessarie ad avere una vita degna. Si calcola comunque che l’Italia nel 2030 avrà 60mila abitanti in meno.
L’Istat ci dice che oltre il 58% del territorio italiano è classificato come aree interne, nelle quali però vive solamente il 22,7% della popolazione. Benché lo spopolamento interessi anche il Nord Italia, i record li detengono le regioni del Sud: in Basilicata, Molise e Calabria il tasso supera il 50%. Ci sono poi i campioni d’invecchiamento: il Molise e la Liguria, con una prevalente presenza di anziani in oltre il 50% dei loro Comuni, seguite dall’Abruzzo con il 40%.
Leggi: Collettiva
SEGNALAZIONI:
Il presidente di HappyAgeing tra i membri del Tavolo Tecnico di lavoro istituito presso il Ministero della Salute
Michele Conversano, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo nominato tra i membri del Tavolo tecnico di lavoro dedicato al ben-essere, prevenzione della fragilità, promozione della salute e della longevità nei luoghi di vita e di lavoro del Ministero della Salute, istituito con un Decreto a firma del Direttore Generale, Francesco Vaia.
L’Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo accoglie con favore l’istituzione del Tavolo tecnico presso il Ministero della Salute, un luogo in cui esperti di diversi settori potranno confrontarsi e portare punti di vista utili a orientare le scelte dei decisori politici nella direzione di una sempre maggiore tutela e valorizzazione della terza età.
Leggi: Auser
Invecchiare con dignità è un diritto. Al via una petizione internazionale
“Quest’anno ricorre il 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ma molte persone anziane non sono in grado di godere dei diritti per i quali la Dichiarazione è stata scritta”. È con questa denuncia che si apre la petizione internazionale lanciata dall’Alleanza Globale per i Diritti degli Anziani (GAROP), una rete che oggi raccoglie oltre 400 organizzazioni in tutto il mondo e che è la più attiva nelle sedi multilaterali e, in particolare, alle Nazioni Unite, dove è impegnata per l’adozione di una Convenzione sui diritti delle persone anziane.
Leggi: Spi-Cgil
NEWS:
lunedì 13 maggio 2024
Sorpresa, gli anziani sono diventati più intelligenti: “Il QI ha ormai raggiunto quello dei giovani”
Le ragioni per gli over 65 sono legate agli stili di vita: scolarizzazione, alimentazione e cure aiutano a mantenersi “competitivi” rispetto ai ragazzi sempre più sottoposti a schermi e poca lettura
Cercasi campioni di intelligenza, possibilmente sopra ai 65 anni. Non è vero infatti che tra giovani e anziani c’è un solco crescente, per quanto riguarda le capacità intellettive. «Il mio studio suggerisce che le differenze cognitive fra giovani e anziani si stiano riducendo con il passare del tempo» racconta Stephen Badham, psicologo dell’università di Nottingham, che ha pubblicato i suoi risultati sulla rivista scientifica Developmental Review e sul sito divulgativo The Conversation.
Il motivo per cui il gap di quoziente intellettivo fra le generazioni si assottiglia, secondo il ricercatore, non è il peggioramento dei giovani, ma il miglioramento dei quozienti intellettivi degli anziani oggi rispetto al passato. «Ho cominciato a incuriosirmi quando con il mio gruppo abbiamo notato risultati strani in laboratorio.
Leggi: La Repubblica, 13/05/2024
lunedì 13 maggio 2024
C.S SUNIA – UNIAT: fondi per la riqualificazione energetica degli alloggi. Il Governo non perda tempo
Il Governo deve decidere come utilizzare i 1.381 milioni di euro che la Commissione europea ha preteso, nella trattativa su REPowerEU, di finanziare “la riqualificazione energetica di alloggi di edilizia pubblica e sociale, di persone a basso reddito e in condizione di povertà energetica”.
Gli enti gestori del patrimonio pubblico, che per motivi burocratici e tecnici non sono riusciti ad utilizzare il Superbonus, oggi con queste risorse potrebbero riqualificare parte del patrimonio.
Sono circa un milione gli alloggi pubblici in Italia ed il 70% in condizioni di degrado strutturale ed energetico e queste risorse andrebbero ben utilizzate coinvolgendo gli enti gestori del patrimonio e le associazioni di rappresentanza degli utenti degli alloggi.
Leggi: Sunia, 13/05/2024
venerdì 10 maggio 2024
Povertà sanitaria. Schillaci: “Diritto alla salute è valore irrinunciabile. Stiamo riformando la sanità a partire dal territorio”
“Con particolare attenzione alle fasce di popolazione più vulnerabili. Inoltre è essenziale consolidare l’integrazione tra salute e welfare, riconoscendo l’interconnessione tra bisogni sociali e sanitari. Sono certo che con il contributo di tutti possiamo costruire un futuro in cui la salute sia davvero un diritto per tutti i cittadini senza distinzione di reddito, provenienza o condizione sociale”.
“La povertà sanitaria colpisce centinaia di migliaia di persone in Italia. Il diritto alla salute è un valore irrinunciabile per tutti i cittadini. Un sistema sanitario equo e accessibile è la base per una società coesa e solidale in cui ogni persona abbia la possibilità di vivere una vita dignitosa e sana”.
Questo il messaggio del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in apertura del Convegno “Le povertà sanitarie in Italia” organizzato dall’Ufficio nazionale per la Pastorale della Salute della Cei insieme alle 11 Federazioni e Consigli degli Ordini delle Professioni sanitarie.
Leggi: Quotidiano Sanità, 10/05/2024
giovedì 9 maggio 2024
Liste d’attesa. Schillaci rassicura sul prossimo decreto: “Non ci sarà un taglio di prestazioni”
Il Ministro: “Mi dispiace leggere che qualcuno pensa che nel decreto ci sia il taglio delle prestazioni, obiettivo del provvedimento è far fare gli esami a chi ne ha bisogno in tempi giusti. Questa preoccupazione arriva da molti medici e mi dispiace perché erano presenti al tavolo dedicato. Non penalizziamo nessuno e non lasciamo indietro nessuno”
“Le liste d’attesa sono oggi il problema più annoso per i cittadini e ci stiamo lavorando. Nessuno ha mai voluto affrontarlo in modo organico, noi ci mettiamo la faccia e faremo dei provvedimenti. Mi dispiace leggere che qualcuno pensa che nel decreto ci sia il taglio delle prestazioni, obiettivo del provvedimento è far fare gli esami a chi ne ha bisogno in tempi giusti. Questa preoccupazione arriva da molti medici e mi dispiace perché erano presenti al tavolo dedicato. Non penalizziamo nessuno e non lasciamo indietro nessuno. Lo dico chiaramente”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, a margine dell’inaugurazione al Circo Massimo a Roma del Villaggio della Salute della Race for the cure, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Leggi: Quotidiano Sanità, 09/05/2024
mercoledì 8 maggio 2024
Bari: “Costi e Benefici dell’assistenza alle persone con demenza – Proposte” Convegno nazionale della Federazione Alzheimer Italia
Il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo parteciperà a nome del Forum del Terzo Settore il prossimo 14 maggio a Bari a un convegno nazionale sulle demenze, l’invecchiamento della popolazione, l’assistenza e il ruolo delle famiglie, promosso dalla Federazione Alzheimer Italia, la Rete Alzheimer Puglia e il Forum terzo settore Puglia. Il convegno che durerà l’intera giornata, si articola in diversi momenti e tavoli di approfondimento con il contributo di numerosi esperti del settore.
I diritti delle persone con demenza, la necessità di sviluppare una rete di servizi socio sanitari nel territorio a sostegno delle famiglie, lo stigma sociale, la promozione delle comunità amiche della demenza sono fra i temi che verranno affrontati nel corso della giornata. Fra gli obiettivi degli organizzatori il riconoscimento del diritto delle persone affette da demenza a cure sanitarie adeguate, le associazioni di settore rivendicano inoltre di essere parte attiva nella programmazione e progettazione dei servizi socio sanitari, intendono promuovere e sviluppare a sostegno dei malati e delle famiglie sportelli, gruppi di aiuto, Caffè Alzheimer.
Leggi: Auser, 08/05/2024
lunedì 6 maggio 2024
Bonus edilizi, controlli più rigorosi da parte dei Comuni: stretta col decreto Superbonus
La legge di conversione del nuovo decreto Superbonus potrebbe contenere un passaggio che permetterà ai comuni di trattenere il 50% delle sanzioni
Per il prossimo futuro si prevedono più controlli sui bonus edilizi: alla luce delle numerose truffe sul Superbonus e per via dei crescenti interventi conformi solo sulla carta, la maggioranza ha deciso per la stretta. I comuni continueranno a effettuare i controlli nei cantieri come da prassi, ma in caso di irregolarità e condanne le amministrazioni potranno incassare il 50% delle sanzioni. E oltre al Superbonus ci sono anche altri bonus edilizi nel mirino.
Controlli nei cantieri edili, più diritti ai comuni
La commissione Finanze del Senato sta lavorando sulla legge di conversione del nuovo decreto Superbonus. I lavori sono lunghi e delicati, sia per la complessità della materia che per la quantità di emendamenti presentati da maggioranza e opposizione. Proposte di modifiche al testo sono infatti state presentate da Forza Italia, Lega, Partito democratico, Movimento 5 stelle, Alleanza verdi sinistra e Italia viva.
Leggi: Qui Finanza, 06/05/2024
DALLE REGIONI:
domenica 12 maggio 2024
Problemi e richieste degli anziani. In quattrocento verranno censiti
Prevenire e contrastare i pregiudizi verso le persone anziane. E’ con questo obiettivo che arriva in Valdichiana il progetto dell’Università degli studi di Firenze. Coinvolgerà gli over 65 di quattro comuni della Val di Chiana aretina, per un totale di 400 cittadini della terza età. Si chiama Geras (generare risorse per Abbattere gli Stereotipi), ed è un progetto pilota dell’Università di Firenze che intende puntare i riflettori sull’impatto sociale dell’ageismo, un fenomeno molto diffuso e ancora poco studiato, considerato una minaccia per la coesione sociale dal Global Report sull’ageismo dell’Oms e dalle Nazioni Unite. L’iniziativa – selezionata tra i progetti finanziati dal bando Unifi extraa sostegno delle azioni di public engagement dell’Ateneo fiorentino – si svolgerà in collaborazione con l’Asl, Auser Toscana e Auser Arezzo. Coinvolgerà attivamente la popolazione anziana di Cortona, Foiano della Chiana, Marciano della Chiana e Lucignano. Il progetto prenderà il via intorno alla metà di maggio con la somministrazione di un questionario ad un campione di almeno 400 residenti over 65 dei quattro comuni individuati.
Leggi: La Nazione, 12/05/2024
venerdì 10 maggio 2024
In Veneto parte riforma dei servizi per non autosufficienza: 60 milioni in tre anni
Prende il via in Veneto l’operazione di rinnovo e potenziamento dei servizi per l’assistenza alle persone anziane non autosufficienti nei Centri servizi, sostenuta da…
Bologna – Prende il via in Veneto l’operazione di rinnovo e potenziamento dei servizi per l’assistenza alle persone anziane non autosufficienti nei Centri servizi, sostenuta da risorse aggiuntive stanziate dalla Regione pari a 60 milioni in tre anni (2024-2025-2026). Con una delibera approvata il 2 maggio scorso si è infatti concluso l’iter, iniziato a marzo e proseguito ascoltando varie voci ‘tecniche’.
“Il provvedimento dà applicazione sperimentale a obbiettivi da tempo inseriti nella programmazione regionale e, nello specifico, relativi all’introduzione della metodica di budget per la gestione dei servizi accreditati e della definizione della complessità assistenziale sulla base di un case mix costruito come aggregazione dei bisogni assistenziali degli ospiti su tre raggruppamenti omogenei”, spiega la Regione in una nota. “Introducendo il case mix- dice l’assessore regionale alle Politiche sociali Manuela Lanzarin- puntiamo a migliorare la risposta alle demenze puntando a una platea di oltre diecimila persone accolte nei Centri servizi residenziali per persone di norma anziane non autosufficienti.
Leggi: Redattore Sociale, 10/05/2024
giovedì 9 maggio 2024
I pensionati della Cgil non invecchiano. Ecco il progetto
Facilitare i rapporti intergenerazionali tra giovani e anziani, anche attraverso un percorso di alfabetizzazione informatica: è l’obiettivo del protocollo “Filiera intergenerazionale” siglato tra Spi Cgil Umbria, Auser e Generazione T, impresa sociale per le politiche giovanili, che verrà presentato oggi in Provincia. Il protocollo prevede la realizzazione di corsi di facilitazione digitale Digipass, eventi seminariali e di divulgazione, mirati al coinvolgimento di giovani ed anziani.
Leggi: La Nazione, 09/05/2024
mercoledì 8 maggio 2024
Laterza (TA), arriva il progetto di coabitazione solidale
Un progetto di «coabitazione solidale» per «affrontare le sfide connesse all’invecchiamento precoce e alla necessità crescente di assistenza», e per «contrastare la solitudine e l’isolamento sociale tra gli anziani». È «Cohousing quartiere Laterza», articolata iniziativa destinata alle persone over 65, sostenuta con apposito bando dalla Regione Puglia e cofinanziata dal Comune di Laterza, vedrà l’ Auser provinciale di Taranto, soggetto capofila, interagire con l’ente civico laertino e altri collaboratori-partner socialmente impegnati sul territorio: l’ Università per l ‘ educazione permanente Utep di Laterza (affiliata Auser), la Cgil-Spi Taranto, l’Associazione ASA (Alzheimer Salute Architettura) e le cooperative sociali onlus Alima e Itaca.
Leggi: Auser, 08/05/2024
IN AGENDA:
CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare
Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024
Leggi: Caregiver Day
15 Maggio 2024 – Cure domiciliari tra attualità e sfide – il nuovo workshop per il Forum NA di Milano
L’incontro, organizzato in collaborazione con Zucchetti Healthcare è pronto ad accogliervi e trattare un tema tanto importante quanto attuale: le cure domiciliari.
Di cosa parliamo e perché?
Se la casa deve divenire, secondo il PNRR, il principale luogo di cura, questa dev’essere adatta ad accogliere il paziente. L’assistenza domiciliare rappresenta un pilastro fondamentale del welfare italiano, un supporto socio-sanitario a persone non autosufficienti, fragili e cronici all’interno del loro contesto familiare.
Leggi: Advenias Care
Un evento in Toscana per la Giornata mondiale dell’accessibilità
Il 16 maggio, in occasione della “Giornata mondiale di sensibilizzazione sull’accessibilità”, la Regione Toscana promuovera l’evento “Accessibilità: verso una strategia regionale”, che si terrà a Firenze e coinvolgerà amministratori e amministratrici, istituti di ricerca, rappresentanti degli Enti locali, persone con disabilità, Associazioni, professionisti e professioniste, liberi cittadini e cittadine. L’iniziativa, che avrà un taglio teorico/operativo, sarà strutturata in nove Tavoli di Lavoro tematici.
Leggi: Superando
Bari. Confronto pubblico per il diritto all’abitare
giovedi 16 maggio, dalle ore 11 presso l’Hotel Excelsior.
Leggi: Sunia
Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024
Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.
Leggi: Ageit
22.05.2024 – EVENTO “Verso un’assistenza sociosanitaria integrata incentrata sulla persona in Italia”
Il ProMIS organizza assieme all’OCSE l’incontro nell’ambito del Progetto TSI “Towards person-centered integrated care in Italy” che si terrà il prossimo 22 maggio a Roma (10.00-12.30).
L’obiettivo del Progetto “Towards person-centered integrated care” è quello di rispondere alla necessità di identificare e implementare nuove soluzioni per l’integrazione dell’assistenza sanitaria e sociale, creando una strategia nazionale in grado di supportare un’effettiva integrazione di politiche sociali e sanitarie per migliorare la qualità dei servizi di LTC.
Durante l’incontro verrà presentato e discusso il rapporto “Situazione attuale dell’assistenza sociosanitaria integrata in Italia e descrizione di buone pratiche internazionali, con particolare attenzione al social prescribing”.
Sarà possibile seguire le sole sessioni della mattina in MODALITÀ ONLINE compilando il seguente FORM d’iscrizione entro e non oltre venerdì 03 maggio p.v. entro le ore 12.00.
Il link per il collegamento sarà inviato dallo staff del ProMIS al termine delle iscrizioni.
Leggi: PromiSalute
SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It
Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.
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Eventi in programma di AGE-IT
• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
Leggi: Ageit
IN EVIDENZA:
Servono gli obiettivi di servizio nell’assistenza domiciliare sociale (SAD) – di Franco Pesaresi
Le criticità del SAD
Il servizio di assistenza domiciliare (Sad) dei Comuni, in Italia, è da lungo tempo in crisi. Questa situazione può essere sintetizzata in cinque punti.
Primo, la scarsità dell’offerta. I Comuni italiani, nel 2020 (più recenti dati disponibili1), hanno assistito con il Sad una percentuale di anziani pari solo all’1,4%. Si tratta evidentemente di un valore ben lontano da quanto necessario.
Secondo, la costante riduzione nel tempo. Si registra una graduale contrazione del servizio, sceso da 2,1% anziani assistiti a domicilio del 2004 all’1,4% del 2020. Questo trend di diminuzione si riflette nella riduzione della spesa dedicata in valore assoluto, pari a 357 milioni di euro nel 2004 e a 328 milioni di euro nel 2020.
Terzo, l’estrema eterogeneità territoriale. Tra le diverse Regioni, e anche all’interno di una stessa Regione, s’incontrano ampissime differenze nelle percentuali di anziani seguiti così come nei modelli organizzativi utilizzati.
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Povertà, Alleanza: “Da Istat fotografia allarmante. Rivedere le misure di contrasto”
Secondo il Rapporto sui redditi delle famiglie, diminuisce la popolazione a rischio povertà, ma aumenta quella in grave deprivazione materiale e sociale. Si contraggono i redditi, per via dell’inflazione. “Cosa ne sarà di chi non riceve sostegno? Chiediamo incontro alla ministra”
uomo povero poverta
Diminuisce il rischio povertà, ma aumentano, seppur leggermente, gli italiani in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale: intanto, si contraggono i redditi, per via dell’inflazione. E restano profonde le diseguaglianze. La fotografia scattata ieri dall’Istat, nel rapporto Istat sulle condizioni di vita e il reddito delle famiglie relativo al biennio 2022-2023, “contiene alcune cattive notizie e altre buone”. Le analizza, le une e le altre, Alleanza contro la povertà, che da mesi ha lanciato l’allarme, soprattutto con l’entrata in vigore delle nuove misure di contrasto (Adi e Sfl) e la conseguente, drastica riduzione della platea di beneficiari.
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SEGNALAZIONI:
Se Milano non è più abbordabile – di Roberta Cucca
È da poco stato pubblicato da LetteraVentidue il libro Milano per chi? Se la città attrattiva è sempre meno abbordabile, di Massimo Bricocoli e Marco Peverini (2024), un contributo assai utile a stimolare il dibattito in corso sul tema dell’accesso alla casa nelle metropoli contemporanee. Mentre le città aspirano a diventare hub dinamici e attrattivi per investimenti e talenti, il crescente divario tra i costi abitativi e le capacità economiche della popolazione genera diseconomie, esclusione sociale e nuove forme di disuguaglianza. Il dibattito accademico e politico, a livello internazionale, è molto vivace sull’argomento e questo libro è particolarmente prezioso perchè ci permette, anche grazie al bellissimo saggio fotografico di Giovanni Hänninen, di riflettere su diverse grandi questioni che attraversano il tema dell’accesso alla casa oggi, non solo a Milano ma in quasi tutte le grandi città europee. In questo contributo mi limito a trattarne tre.
Leggi: Welforum
Case Gren: pubblicata in G.U. dell’Unione Europea la direttiva (UE) 2024/1275 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 aprile 2024 sulla prestazione energetica nell’edilizia.
Leggi: Sunia