Fare presto – “Vaccinare gli anziani ridurrà la mortalità del 70 per cento”. È scritto a grandi lettere sulla pagina Facebook del sindacato dei pensionati della Cgil che da giorni ha avviato, insieme a Fnp Cisl e a Uilp Uil, una campagna di sensibilizzazione su un tema di cruciale importanza per il nostro paese. La vaccinazione degli anziani è infatti il cuore della battaglia alla pandemia.
Eppure, nonostante le parole di rassicurazione che arrivano da chi gestisce la pandemia in Italia e dall’Europa, che governa in prima linea tutta la partita dei vaccini, per lo Spi Cgil non c’è da stare tranquilli. E molto si potrebbe fare per superare la situazione di stallo nella distribuzione dei vaccini che si è creata in Europa, e non solo.
“Sta accadendo una cosa gravissima”, dice con fermezza la responsabile del dipartimento socio-sanitario dello Spi Cgil Antonella Pezzullo. “L’Europa non sta facendo abbastanza. Gli Stati membri non stanno facendo abbastanza. Le strade da percorrere per assicurare che un bene essenziale alla vita come il vaccino ci sono e sono molte. Sono state percorse per l’hiv, per l’epatite c, per fare solo due esempi”. Quando le chiediamo nello specifico cosa si potrebbe fare in concreto, Pezzullo risponde in modo chiaro: “Si potrebbe sospendere la licenza delle case farmaceutiche, per esempio, ovviamente nel pieno rispetto della proprietà dei brevetti e dietro adeguato compenso. Ma si può fare, è previsto dalle regole internazionali”.
Leggi: Liberetà, 02/02/2021