Rinnovata la Convenzione Nazionale per i contratti concordati, ora serve una vera politica abitativa
Dopo 13 anni dall’ultima convenzione nazionale finalmente questo importante strumento, indispensabile per il funzionamento e lo sviluppo dei contratti concordati, viene rinnovato. Un risultato importante, ottenuto anche grazie all’iniziativa del SUNIA, che apre la strada al rinnovo di molti accordi locali firmati ormai da tempo e consolida quelli rinnovati di recente.
La nuova Convenzione, sottoscritta dalle Organizzazioni maggiormente rappresentative dei proprietari e degli inquilini questa mattina presso il Ministero delle Infrastrutture alla presenza e con il contributo fattivo del ViceMinistro Riccardo Nencini, introduce una novità importante sugli affitti del cosiddetto social housing che ora possono essere oggetto di una definizione negli accordi locali superando in questo modo i casi di canoni fuori controllo che in alcune occasioni si sono verificati in questo comparto.
Viene confermata la possibilità, in presenza di particolari condizioni, di stipulare contratti di natura transitoria con un affitto non libero, ma determinato dagli accordi locali per i Comuni sopra i 10.000 abitanti.
Viene introdotta la possibilità, per le parti contrattuali, di richiedere l’attestazione, alle organizzazioni firmatarie, della conformità del contratto a quanto previsto dall’accordo locale. Uno strumento utile per offrire trasparenza del canone all’inquilino, correttezza fiscale al proprietario e certezza ad entrambe le parti.
Leggi: Sunia, 25/10/2016