I SERVIZI DELL’ABITARE
SOSTENERE E AIUTARE IN CASA E FUORI
Per contrastare il ricorso all’istituzionalizzazione dei tanti anziani di oggi (e ancor più di quelli di domani) ambienti abitativi adeguati e sicuri sono indispensabili, ma purtroppo non sufficienti.
Le statistiche ci dicono che già oggi il 34,9% degli anziani vive nella propria abitazione da solo, e che la solitudine costituisce una delle cause principali del decadimento fisico e psichico delle persone in età avanzata.
Accanto a una casa comoda e confortevole occorre allora costruire un sistema di azioni e servizi di sostegno all’ambiente di vita quotidiano, che metta in grado le persone anziane di essere inserite nella vita attiva della comunità, anche quando le capacità fisiche vengono meno.
Il sostegno sociale all’abitare degli anziani è costituito oggi da esperienze consolidate che hanno portato a risposte interessanti ed efficaci, dovute all’attività delle reti istituzionali, degli operatori professionali, del volontariato e dell’associazionismo territoriale: iniziative di coinvolgimento culturale e relazionale nella vita del quartiere e della comunità; azioni di supporto all’adeguamento del proprio ambito domestico e alla gestione della vita quotidiana; interventi di assistenza a domicilio rivolti sia alle persone anziane autosufficienti che a quelle affette da deficit cognitivo.
È nostra convinzione che l’attivismo delle reti sociali costituisca una grande risorsa per le politiche di welfare, da rafforzare e sostenere, senza tuttavia scaricare sulle famiglie le carenze del sistema sanitario. Tecnologie innovative e un sistema di reti socioassistenziali possono essere molto d’aiuto nell’opera di sostegno all’invecchiamento in casa, e in tale ambito quello fornito dal privato no profit e dal volontariato è un contributo fondamentale.
I SERVIZI ALL’ABITARE: INDICAZIONI PER I DIVERSI TIPI DI BISOGNO
Anche il settore dei servizi all’abitare è in continua evoluzione: molto rapidamente, infatti, si modificano comportamenti, stili di vita, esigenze, politiche istituzionali centrali e locali nel settore del welfare.
Tante le iniziative che si misurano con tali cambiamenti, ma ancora troppo esigue per costruire un quadro di certezze ai tanti anziani soli che si trovano in situazioni di bisogno di sostegno.
In questa sezione raccogliamo una serie di “buone pratiche”, condotte sia nell’ambito del settore pubblico che del privato no profit, che negli anni hanno contribuito a trovare soluzione alle differenti esigenze di sostegno da parte degli anziani, dentro e fuori il contesto domestico.
Le esperienze sono organizzate nei seguenti settori:
Servizi di sostegno economico, gestione immobiliare e manutenzione della casa
Bologna. Nasce il microcredito per la casa
Un progetto di microcredito espressamente dedicato alle problematiche abitative. Dopo gli ottimi riscontri del progetto “Microcredito alla Persona”, Emil Banca, ASP Poveri Vergognosi, Comune di Bologna e Auser lanciano il “Microcredito per la casa”, che prevede l’erogazione di piccoli prestiti finalizzati a intervenire concretamente a favore delle famiglie in situazione di difficoltà economica temporanea, per risolvere problematiche legate al mantenimento della casa. Dal pagamento dell’affitto, a quello del mutuo o delle utenze domestiche. Il progetto è destinato a coloro che non possono accedere ai canali di credito tradizionali e prevede l’erogazione di prestiti fino ad un massimo di 5mila euro. Per presentare la richiesta di “Microcredito per la Casa”, le persone potranno rivolgersi ai servizi sociali del comune di Bologna, ma anche all’ASP Poveri Vergognosi o all’Auser che raccoglieranno le segnalazioni ed effettueranno una prima valutazione di idoneità dei soggetti.
Per maggiori informazioni: www.emilbanca.it
Firenze, ospitalità in cambio di sostegno nelle case sovradimensionate degli anziani
Oltre 30.000 anziani vivono soli nel territorio di Firenze, Scandicci e Bagno a Ripoli. E’ qui che nasce il progetto “Abitare Solidale”, promosso da Auser Volontariato Firenze, con Associazione Artemisia, enti e istituzioni locali.
Un “patto abitativo” viene firmato tra anziani e “ospiti”, che sottoscrivono volontariamente una “carta della buona coabitazione” che prelude alla sottoscrizione di un “contratto di comodato d’uso gratuito precario”, attraverso cui le parti stabiliscono durata della coabitazione, condizioni di decoro e funzionalità degli spazi abitativi, ménage organizzativo, livelli di scambio relazionale, modalità di condivisione della casa e delle spese di gestione. Al 2011 sono stati registrati 210 contatti/segnalazioni.
Como, Abitare insieme un anziano, uno studente
Auser Volontariato Como e Spi-Cgil , con la collaborazione del Politecnico di Milano, sede di Como e Insubria, l’ISU e l’Assessorato ai Servizi sociali di Como, hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la promozione di forme di collaborazione e coabitazione da parte di anziani dotati di abitazioni sufficientemente grandi per ospitare uno studente universitario in cerca di alloggio. Il comune si impegna al pagamento di un contributo all’anziano di 100,00 euro mensili per abbattere le spese dello studente. Al 2008 sono 113 le “coppie” interessate all’esperienza.
Il volontariato per prevenire gli incidenti domestici: un protocollo di indirizzo sottoscritto da Auser Emilia Romagna con Regione, Asl, sindacati pensionati e altre associazioni
Il Protocollo fornisce le linee di indirizzo per l’uso del volontariato nell’ambito del Piano regionale di prevenzione degli incidenti domestici, messo a punto a fine 2008, che propone numerose azioni di prevenzione e tutela, rivolte in modo particolare ai bambini e agli anziani: le fasce di popolazione, cioè, più colpite da questo grave fenomeno, che in Italia registra ancora ogni anno oltre 5000 casi di decesso e migliaia di ricoveri ospedalieri. Tra le principali azioni, il Piano propone un programma di formazione e informazione fondato sul metodo dell’educazione alla pari e sulla stretta collaborazione con il mondo del volontariato e le associazioni della terza età. Il programma, già avviato in via sperimentale in sette distretti ASL, prevede infatti la realizzazione di incontri formativi sui temi dell’educazione alla salute e della prevenzione del rischio rivolti a volontari anziani, che, in una fase successiva, si recheranno poi nelle case dei loro coetanei per individuare le fonti di rischio presenti nell’abitazione e dare loro consigli e accorgimenti.
Servizi di telesoccorso, teleassistenza, telemedicina, assistenza domiciliare e cura a domicilio
Telesoccorso/Telecontrollo
Servizio attivo quasi in tutte le regioni, offre alle persone anziane sole la possibilità di inviare un allarme in situazioni di emergenza in casa, e di ricevere durante la settimana telefonate di contatto da parte di personale specializzato, per informarsi sulle loro condizioni di salute. Il bacino di utenza servito non è tuttavia molto capillare e molti anziani soli, pur avendone la necessità, non ne usufruiscono. Il servizio viene generalmente erogato in forma gratuita o semi gratuita, in base al reddito.
Per l’attivazione del servizio occorre rivolgersi ai servizi sociali del proprio Comune.
Link utili:
“Televita” in Friuli – Venezia Giulia
http://www.televita-spa.it/
Servizi di trasporto, accompagnamento, compagnia, benessere, acquisti e consegna prodotti a domicilio
Il Filo D’Argento: il sistema di telefonia sociale dell’Auser che aiuta gli anziani e le famiglie per accompagnamento, trasporto, compagnia, spesa a domicilio, consegna farmaci, intrattenimento
Attivo dal 2002, il servizio è accessibile sull’intero territorio nazionale tramite il numero verde 800-995988.
Ogni chiamata, gratuita, al numero verde da parte dell’anziano in difficoltà o dei suoi famigliari viene indirizzata, tramite lettura del prefisso telefonico, al punto d’ascolto più vicino, che provvede ad una prima gestione delle richieste e successivamente le orienta verso possibili soluzioni, in base alla loro rilevanza. Il servizio è attivo dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00 per 365 giorni.
Quinto Rapporto Nazionale sul Filo d’Argento (2012) (pdf)
Servizi internet di comunicazione, informazione, formazione, intrattenimento, acquisti on line
È in progressiva crescita il numero di anziani che utilizza internet per ricevere informazioni, organizzare il proprio tempo libero, collegarsi da casa ai propri familiari, fare acquisti on line.
Ma esiste ancora un diffuso problema di formazione, soprattutto per chi non ha potuto acquisire competenze specifiche nel corso della propria vita lavorativa.
Istituzioni ed associazioni del volontariato, Auser in particolare, cercano di colmare tale divario, attraverso corsi dedicati, che ricorrono anche all’aiuto dei più giovani, familiari o studenti.
Tale pratica ha avviato una proficua collaborazione intergenerazionale, che arricchisce l’esperienza reciproca.
C’è poi la necessità di dotare ogni casa di un PC e del collegamento ad internet, ancora oggi giudicato un optional nel sistema degli impianti domestici ordinari.
Le cooperative di abitanti di Legacoop stanno cercando di venire incontro a queste esigenze, e, al pari dei sistemi di risparmio energetico (con l’uso di pannelli solari e fotovoltaici), stanno sperimentando la possibilità di realizzare edifici più innovativi anche per i collegamenti in rete.
Una sperimentazione in questa direzione è stata avviata dalle cooperative G. Di Vittorio di Torino e La Casa di Lizzanello (LE) attraverso il Progetto Europeo HOST, che intende sviluppare una piattaforma tecnologica domestica per accedere più facilmente alla rete di servizi locale e a quella promossa dalla stessa cooperativa.